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La finanza nella crisi reversibile di impresa. Gli strumenti negoziali nel Codice dalla crisi
Il testo vuole proporre un percorso di approfondimento dei temi teorici e pratici connessi alle procedure di allerta e alla composizione assistita della crisi, nonché delle procedure di regolazione della crisi stessa, ove questa è intesa come reversibile e con riferimento alle società di capitali. Il punto di attenzione è posto, in particolare, sull'attività svolta dai principali attori coinvolti nel processo di ristrutturazione del debito dell'azienda. Il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, introducendo strumenti atti alla prevenzione della crisi, nonché riproponendo in modo riorganizzato e più efficiente gli strumenti già considerati nella legge fallimentare (R.D. n. 267 del 16 marzo 1942), quali i piani attestati, gli accordi di ristrutturazione e il concordato preventivo, ha posto a carico degli organi sociali diversi doveri, attività e mansioni che richiedono, da una parte, nuove competenze e, dall'altra, un'approfondita conoscenza delle condizioni di economicità dell'impresa e della loro concreta manifestazione. Inoltre, la capacità di elaborare previsioni di andamento del business aziendale, e di rappresentare in un apposito piano funzionale al ripristino dell'economicità dell'impresa nonché al mantenimento del going concern, costituiscono condizioni indispensabili per il risanamento dell'impresa. Advisor finanziari e consulenti, che assumono il ruolo di attestatori dei piani di risanamento, non sono i soli attori della crisi a dover possedere competenze nell'ambito dell'analisi finanziaria e della finanza d'azienda, spettando tale preparazione anche ai componenti degli organi sociali, che sono chiamati a gestire la crisi. Prefazione di Maurizio Dallocchio. -
Allenarsi alla complessità. Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato
Le competenze e le strategie che ogni giorno vengono utilizzate per governare l'incertezza e fronteggiare trade-off e imprevisti non sono più adatte per l'attuale realtà sociale e organizzativa, dove ogni variabile, ogni azione e ogni dinamica sono tra loro correlate e interdipendenti, con effetti sia a livello locale sia globale. Tuttavia, nonostante la complessità del contesto in cui viviamo continuiamo ad affidarci a leader che propongono risposte semplicistiche e inadeguate. Attraverso un approccio interdisciplinare, dove alle questioni manageriali si legano aspetti filosofici, psicologici e sociologici, questo libro offre un contributo fondamentale alla costruzione di una cultura e un'educazione alla complessità. Più dell'applicazione di best practice o modelli manageriali, a essere decisiva è infatti la capacità di interpretare l'evoluzione del contesto in cui le organizzazioni si muovono e crescono. Per affrontare le sfide del futuro c'è dunque bisogno di leader che sappiano navigare nella complessità, vedere in anticipo gli effetti delle proprie azioni e valutare i rischi e le opportunità per le generazioni future. Con un intervento di Giuseppe Soda. -
Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti
Nel grande ciclo di affreschi Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo, che Ambrogio Lorenzetti dipinse a Siena nel 1338, nella parete del Buon Governo si vede quella che ai suoi tempi si pensava avrebbe dovuto essere una città ben governata: una città compatta, ricca di luoghi pubblici e privati in cui diversi gruppi di persone sono intenti in una varietà di attività produttive e di consumo; una città complessa che ribolle di vita, circondata da una campagna a sua volta ricca e diversificata. La città ben governata che Lorenzetti ci mostra ha dei caratteri che per molti versi la rendono simile a quella che oggi potremmo definire una «città delle prossimità»: una città a scala umana, densa e diversificata nelle funzioni, caratterizzata da spazi pubblici e da un mix di attività residenziali e produttive. Una città in cui il valore della prossimità è evidente sia nella sua dimensione funzionale sia in quella relazionale. Una città che è vivibile perché, come in quella di Lorenzetti, la prossimità che vi si trova è ampiamente diversificata, in quanto tutto ciò che si può volere - e si può volere fare - è vicino. Molte città nel mondo, tra cui Parigi, Barcellona, Milano, hanno preso degli impegni e stanno facendo dei passi in questa direzione. Così facendo ci mostrano delle anticipazioni concrete di ciò che questa città delle prossimità potrebbe essere: una città in cui innovazione sociale, beni comuni, comunità locali, cura e lavoro di cura diventano parole chiave di una progettualità che, grazie a infrastrutture coerenti (ivi comprese le piattaforme digitali il cui ruolo è oggi imprescindibile), accorcia le distanze, intrecciando costruzione e rigenerazione. -
Public branding. Per un nuovo modo di narrare i territori e le loro identità
Il public branding - inteso come approccio complesso e pluridisciplinare all'evoluzione delle narrative interne ed esterne ai territori - è da qualche anno divenuto strumento strategico sia per connettere i grandi eventi agli indirizzi di crescita economica e sociale sia per orientare in forma sostenibile processi di mobilità: dai flussi turistici alle più complesse ibridazioni urbane. L'impatto della pandemia ha tuttavia posto grandi interrogativi rispetto ai concetti di mobilità, velocità, attrattività. Questo saggio, arricchito da interviste a storici, economisti, semiologi, esperti di comunicazione, filosofi, artisti, è il primo tentativo organico di ripensare la disciplina del public branding, e lo fa con la consapevolezza della necessità di un modello di sviluppo più flessibile e sostenibile, attento all'ambiente, alla salute, alla complessità dei caratteri identitari di ogni realtà territoriale. Il volume propone un diverso modello di narrazione dei territori rispetto a cui tutti i soggetti in campo - dalle istituzioni ai media, dalle imprese al mondo scientifico, fino al settore artistico e culturale - non devono sottrarsi. -
Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala. Nuova ediz.
Mai come oggi il mondo delle due ruote rappresenta non sono un imprescindibile volano di sviluppo economico e turistico, ma anche il mezzo attorno a cui ripensare le nostre città per favorirne la mobilità interna. La bicicletta è diventata il pilastro insostituibile di una nuova economia, con un giro d'affari che in Italia sfiora gli 8 miliardi di euro all'anno, e di un nuovo modo di vivere la città, più sostenibile e a misura d'uomo. Soprattutto in Italia, le due ruote rappresentano un'incredibile occasione sia per rilanciare il turismo interno e dei piccoli borghi, sia per favorire l'innovazione dei prodotti e dei materiali, da sempre fiore all'occhiello del Made in Italy. Vecchia di duecento anni, la bicicletta sta dunque attraversando una fase di profonda evoluzione e si sta rivelando lo strumento ideale per rispondere alle sfide del presente e dell'immediato futuro, ancora di più dopo l'emergenza pandemica. Dopo il successo della prima edizione, il libro si presenta arricchito di moltissime parti tra cui un capitolo interamente dedicato alle nuove città e alla nuova organizzazione urbana, ripensate all'insegna della prossimità. -
Silver & the city. Terza età e città, motori del terziario innovativo
Nei prossimi trent'anni la popolazione anziana raddoppierà e nel 2050 la silver economy varrà circa il 30 per cento del totale. Il benessere degli anziani e città più confortevoli per tutti saranno le priorità dell'agenda pubblica che dovrà prevedere politiche strutturali che incoraggino un invecchiamento attivo e un ambiente urbano age-friendly. Oltretutto una città a misura di anziano è una città più vivibile per tutti. La città del futuro non sarà soltanto smart, ma orientata al miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente con particolare attenzione alla mobilità, alla ricostruzione di forme di vicinato attivo e a formule abitative accoglienti e sicure. Saranno determinanti le nuove professioni offerte dalla tecnologia digitale, affiancate da solide competenze umanistiche e saldi valori etici. In questo scenario la rinascita dei borghi, in cui senior e non scelgono sempre più di abitare, impone un ripensamento del concetto di decentramento urbano. Anche la finanza contribuirà a ridisegnare il futuro ripensando l'offerta per i senior. Infine il silver tourism si propone come un elemento di grande potenziale, ma per il pieno sviluppo della silver economy è necessario che i nuovi saperi e competenze interagiscano in sinergia. -
Diplomazia delle città. Strumenti e pratiche per una centralità strategica internazionale
Le città, istituzioni locali per eccellenza, costituiscono ormai i cardini dell'economia globale, dei flussi di informazione e della mobilità di beni e persone. Per quanto la loro azione diplomatica sia ormai riconosciuta da numerosi Stati e organizzazioni internazionali, il suo effettivo funzionamento è poco noto al di fuori delle amministrazioni comunali che la praticano. Questo libro fornisce un'analisi esaustiva e accessibile delle logiche, della portata e delle sfide della diplomazia delle città, soffermandosi su ciascuna delle sue sette principali dimensioni: cooperazione allo sviluppo, promozione della pace, sviluppo economico, innovazione, ambiente, cultura e migrazioni. A partire da numerosi esempi concreti, come l'importanza per lo sviluppo urbano dei Giochi Olimpici o la nomina a Capitale europea della cultura, o il ruolo delle amministrazioni comunali nella gestione della pandemia dentro e fuori i confini municipali, il volume offre uno sguardo inedito sulle relazioni internazionali e fornisce indicazioni concrete su come realizzare il pieno potenziale delle città. -
Oltre l'eccellenza. Nuove strategie per prosperare in un'epoca di tensioni sociali, nazionalismo economico e rivoluzione tecnologica
Nove strategie per prosperare in un'epoca di tensione sociali, nazionalismo economica e rivoluzione tecnologica. Raggiungere grandi risultati oggi non basta più. Per prosperare in un mondo post COVID nel quale tutte le regole del gioco sono state riscritte, le imprese devono andare oltre. -
Inversione a E. Comportamenti individuali e sviluppo tecnologico per la mobilità sostenibile
Il tema della mobilità sostenibile ha conquistato oggi una posizione centrale nell'agenda politica europea e globale, basti pensare alla proposta della Commissione europea di arrivare a veicoli a emissioni zero nel 2035. Prima ancora, però, deve essere posto al centro di una scelta consapevole da parte di ogni cittadino, a iniziare dai più giovani. Per questo il forte messaggio di sensibilizzazione lanciato dall'autore rispetto alla necessità di passare a forme di mobilità rispettose dell'ambiente è rivolto sia al decisore politico, cui spetta creare le condizioni infrastrutturali adeguate perché tale passaggio possa concretizzarsi, diventando anche un'opportunità in termini occupazionali; sia al cittadino che con le proprie scelte e i propri comportamenti quotidiani può contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in tema di spostamento sul territorio. Alla luce dei principali macrotrend globali (andamento demografico, urbanizzazione, cambiamento climatico) e del loro potenziale impatto sul pianeta in termini di sostenibilità, il libro illustra quali scelte energetiche e ambientali possano concretamente indirizzarci verso un futuro a emissioni zero, e si focalizza sul settore dei trasporti per individuare tre livelli di intervento per la decarbonizzazione del comparto: infrastrutture (progetti innovativi come Hyperloop e nuove strade), mezzi (dallo sviluppo dell'idrogeno per il trasporto pesante all'elettrificazione dei consumi per le autovetture) e servizi (con il nuovo paradigma della Mobility-as-a-Service). Chiude il volume il saggio «Per un'etica dei trasporti», di Filippo Santoni de Sio. -
Fuori i dati! Rompere i monopoli sulle informazioni per rilanciare il progresso
Negli ultimi vent’anni i colossi del settore digitale sono progressivamente riusciti a concentrare sui loro server una quantità di dati impressionante. Questi monopoli di informazioni, se possono far bene agli azionisti di Facebook, di Amazon e di Google, fanno invece male al progresso. Che si tratti di sconfiggere il coronavirus, di far funzionare i treni in modo puntuale o di combattere con successo la povertà, è indispensabile che i dati siano accessibili a tutti: dagli scienziati ai cittadini che lavorano, dalle startup innovative alle aziende tradizionali, da chi si occupa di politiche sociali alle ong. È arrivato dunque il momento di obbligare le superstar digitali a condividere il loro tesoro, e di ripensare la protezione dei dati tanto strenuamente difesa, soprattutto in Europa. I dati hanno infatti una qualità sorprendente: dal punto di vista economico sono un «bene non rivale», che si trasforma in valore solo quando viene utilizzato e il cui valore aumenta anzi a ogni uso aggiuntivo. Non si tratta dunque di espropriare le Big Tech, visto che in senso strettamente legale i dati non possono essere «posseduti» e nemmeno scompaiono se più soggetti li usano. Semplicemente è assurdo lasciare che poche grandi piattaforme ricche di dati limitino il valore e la conoscenza che la società nel suo complesso può ottenere da essi. I tempi sono insomma maturi perché il Regolamento generale sulla protezione dei dati, tanto necessario per difendere i diritti individuali, lasci il posto a un nuovo Regolamento generale sull’uso dei dati, ancor più necessario per la democrazia e la prosperità di tutti noi, in qualsiasi Paese del mondo. ""Fuori i dati!"""" è un libro molto acuto dal punto di vista dell’analisi economica, tanto tecnologicamente documentato quanto politicamente controverso."" -
Pensaci ancora. Il potere di sapere ciò che non sai
Imparare a mettere in discussione le proprie opinioni e aprire la mente degli altri è una strategia che può aiutarci a raggiungere posizioni di eccellenza sul lavoro e a distinguerci per saggezza nella vita. L'intelligenza è di solito vista come la capacità di pensare e di imparare, ma in un mondo in rapido cambiamento, c'è un'altra serie di abilità cognitive che potrebbero essere più importanti: la capacità di ripensare e disimparare. -
Project management. Un approccio integrato a metodologie e comportamenti
Il Project Management è una disciplina vastissima, arrivata negli anni ad abbracciare contenuti provenienti da svariati ambiti che si sono poi dimostrati rilevanti anche per la buona gestione dei progetti. Il libro distilla i fattori che in questa direzione risultano determinanti, sottolineando l’importanza di integrare gli aspetti metodologici e organizzativi del Project Management. Saper gestire i progetti garantisce alle imprese un importante vantaggio competitivo, poiché la contrazione dei cicli di vita dei prodotti riduce il tempo per rientrare dagli investimenti e questo significa meno tolleranza agli errori. Dalle caratteristiche principali dei progetti all’identificazione dei fattori fondamentali per il loro successo, dal concetto di ciclo di vita ai comportamenti che accompagnano ogni fase, dalla gestione degli stakeholder a quella delle risorse fi siche ed economiche, il libro illustra ogni aspetto, con il ricorso a numerosi esempi e riferimenti a casi concreti. Questa seconda edizione presenta un nuovo e approfondito capitolo sull’approccio Agile, con la descrizione della sua nascita, delle sue diverse applicazioni e di alcune pratiche operative fondamentali. Chiudono la trattazione un focus sulla gestione di ambienti multi-progetto e una checklist per la valutazione della robustezza di un progetto in ogni fase della sua di vita. -
Smarcati. Viaggio ai confini della marca
Un libro dedicato a chi una marca l'ha creata, vista crescere e cambiare. A chi ha affrontato la sfida di portarla al successo. A chi l'ha imitata, acquisita o ereditata. A chi se ne è innamorato e ce l'ha messa tutta per renderla grande. Ma anche a chi ancora pensa che la marca e il marchio siano la stessa cosa. A chi crede che sia solo un nome e un simbolo. A chi è convinto che sia solo una targhetta da attaccare al citofono. Per un giocatore di calcio smarcarsi è una questione di libertà come lo è per un giocatore di basket, di pallavolo o per un ciclista: superare con agilità l'avversario, oltrepassare l'opposizione del muro che si alza, uscire dal gruppo e inseguire il proprio traguardo. Smarcarsi significa non omologarsi a quello che ci circonda, ma occupare gli spazi dove ci sentiamo liberi per cogliere l'opportunità di essere davvero diversi. Ecco allora che Smarcati è il grido silenzioso del marketing indisciplinato, l'appello al rispetto e alla cura di quell'elemento delicato e meraviglioso che è la marca. Per realizzare il libro l'Autore ha incontrato e intervistato 25 professionisti, scelti per l'unicità delle competenze che hanno dimostrato nei loro mestieri: art director, giornalisti, docenti universitari, graphic designer, sociologi, fotografi, imprenditori, experience designer, responsabili marketing, marketing strategist, copywriter, sportivi. -
100 donne contro gli stereotipi per la storia e la filosofia
A spiegare e interpretare il mondo c'è quasi sempre un punto di vista maschile. Eppure le donne esperte sono tante. E possono svecchiare una visione e un linguaggio che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti gli ambiti, dalla scienza alla tecnologia dall'economia alle scienze sociali. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Questo l'obiettivo del progetto #100esperte, una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di esperte da usare come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media. Dopo le esperte di Scienza, Economia e Politica internazionale, la collana editoriale si arricchisce di un nuovo volume: dalla diretta voce delle protagoniste, le storie di vita professionale e privata delle esperte di Storia e Filosofia. -
Speranza e capitale. Un modello per trasformare e innovare il paese
In una fase storica in cui ci troviamo a fare i conti con i lasciti di una crisi sanitaria e umana le cui proporzioni sono state definite «quasi bibliche», ""Speranza e capitale"""" offre un modello generale, fondato su basi macro-economiche ma radicato in osservazioni micro-fondate, per affrontare, con gli strumenti della finanza e dell'economia comportamentale ma anche con un approccio di natura più filosofica, l'agenda di cambiamento e innovazione che, sola, potrà condurre il nostro Paese verso un futuro più prospero. Alla facile ricetta del «più Stato, più debito pubblico e più moneta», Scardovi ne contrappone un'altra, più imprenditoriale e privatistica, basata sulla formula «più mercato, più equity e più valore sostenibile ». La chiave di volta, sostiene l'Autore, può essere rappresentata dall'opportunità di offrire un private equity aperto a tutti, che permetta anche ai cittadini-azionisti di divenire investitori diretti nell'economia reale del Paese - a partire dalle piccole e medie imprese e dalle città -, riallineando il loro interesse economico con il senso civico e l'amore per la Patria. Nel suo modello di «capitalismo per tutte» (dove la declinazione al femminile sottolinea l'importanza della dimensione inclusiva), """"Speranza e capitale"""" presenta un percorso inedito, nel quale la speranza è la ragion d'essere dell'investimento del capitale e non viceversa, nel giusto perseguimento del profitto privato ma in piena coerenza con i più ampi obiettivi di sostenibilità della comunità di riferimento. E con la ferma intenzione di superare una volta per tutte il vecchio trade-off tra shareholder e stakeholder e quello, ancor più anacronistico, tra interesse pubblico e interesse privato. Prefazione di Giovanni Bazoli. Postfazione di Stefano Caselli."" -
Contactless signature experience. Il futuro della relazione con il cliente tra fisico e virtuale
Non il prodotto, non il servizio e neanche la marca o il punto vendita ma la customer experience come insieme di tutti gli elementi citati è sempre di più al centro delle strategie aziendali in ogni settore. Il libro sviluppa il tema della Signature Experience (l'approccio unico e personalizzato che ogni azienda dovrebbe avere rispetto al disegno di tutti i punti di contatto con il cliente, fisici e digitali, dalla fase di considerazione a quella post-vendita) in un contesto post pandemia sempre più contactless e caratterizzato dal cambiamento dei valori di consumo, dal nuovo ruolo della marca, dalla trasformazione del punto vendita tra fisico e digitale e dall'adozione delle tecnologie digitali nella vita sociale e professionale. Il tema è analizzato in relazione a diversi settori: fashion, lusso, design, retail alimentare e non, servizi finanziari. L'opera, dal taglio operativo, è arricchita da numerosi casi di successo. -
Open strategy. Governare il cambiamento dirompente uscendo dalla stanza dei bottoni
Perché alcune delle aziende di maggior successo al mondo riescono ad anticipare il cambiamento dirompente definendo e attuando strategie innovative mentre altre falliscono o arrancano? Non certo perché assumono nuovi CEO o ingaggiano consulenti dalle parcelle d'oro. Il motivo è un altro: queste imprese hanno adottato un modo nuovo di fare strategia. Invece di relegare le decisioni strategiche dentro la stanza dei bottoni, le aprono all'esterno, coinvolgendo gruppi più ampi di stakeholder: dipendenti in prima linea, esperti, fornitori, clienti, imprenditori e persino concorrenti. ""Open strategy"""" disegna una nuova filosofia, introduce alcuni strumenti chiave, fornisce consigli pratici e riporta i casi esemplari di imprese del calibro di Barclays e Adidas per guidare i leader aziendali in questo approccio rivoluzionario alla creazione della strategia. Gli autori, esperti di strategia d'impresa provenienti dal mondo accademico e dalla consulenza manageriale, propongono strumenti specifici per ciascuna delle tre fasi del processo strategico: generazione dell'idea, formulazione del piano e implementazione. La cassetta degli attrezzi con cui aprire la strategia comprende strumenti digitali (tra cui i concorsi di idee) che permettono un'ampia partecipazione, strumenti ibridi analogico-digitali (come la «sfida del concorrente da incubo»), un workshop che gamifica il processo di sviluppo del modello di business e altri strumenti che aiutano le aziende a implementare e sostenere le iniziative di strategia aperta. La strategia aperta vanta già un curriculum strabiliante: da un'indagine svolta presso 200 leader d'impresa è emerso che, sebbene le tecniche di strategia aperta siano state impiegate solo nel 30 per cento delle decisioni strategiche, le iniziative prodotte hanno generato il 50 per cento dei ricavi e dei profitti. Questo libro è una tabella di marcia per tutte le organizzazioni interessate a raggiungere simili traguardi. Prefazione Gary Hamel. Postfazione Gianmario Verona."" -
Dialogo sul lavoro e la felicità
Il lavoro è una via per la felicità o una maledizione a cui è impossibile sottrarsi? Nasce da questa domanda il dialogo tra Paolo Iacci, esperto di risorse umane, e Umberto Galimberti, filosofo, accademico e psicoanalista, su un tema che oggi più che mai tocca ciascuno di noi. Per gli antichi greci il primo passo verso la felicità consisteva nel conoscere la propria natura per poterla realizzare. L’attuale mondo del lavoro – regolato dal mercato e basato su logiche di mera efficienza produttiva – impedisce all’uomo di abbracciare la totalità del processo di produzione di cui è parte e di comprendere la valenza etica del suo impiego. A queste condizioni, il lavoro non può essere un mezzo per realizzare il proprio potenziale e raggiungere la felicità. A partire da richiami letterari e filosofici, la discussione presentata in questo libro non offre facili soluzioni, ma spunti per riflettere sull’attuale sistema di produzione e sugli ostacoli che impediscono all’uomo di realizzare sé stesso ed essere felice. -
La human satisfaction con il metodo ERE. Emozione-Ragione-Etica per le strategie d'impresa, lo sviluppo e il profitto
«Forse in futuro ci sarà un nuovo mestiere che avrà il nome di ascoltatore. Dietro compenso, offrirà ascolto: si andrà dall'ascoltatore perché non c'è quasi più nessuno che sappia ascoltare l'Altro.» (Byung-Chul Han) Parlando di «human satisfaction», nel suo libro precedente Bonferroni proponeva una visione evolutiva del modello incentrato sul consumatore. Ora arricchisce quella visione con il nuovo «metodo ERE», per ascoltare e soddisfare le necessità di clienti e collaboratori, non solo nelle aree Emotiva e Razionale ma anche per la prima volta in quella Etica, oggi sempre più determinante. -
L' alfabeto della rinascita. 26 storie di imprese esemplari
Se nella vita in generale non ci sono garanzie, questo insegnamento vale in modo particolare in una fase di radicale cambiamento come quella che stiamo vivendo e ancor più per le imprese, protagoniste del nostro tessuto economico. L'atteggiamento delle 26 aziende italiane raccontate in questo libro corrisponde alla loro anima, al loro cuore e alla loro testa. E qui sta il punto: riuscire a preservare la ricchezza fragile di un luogo composito come il territorio italiano, affrontando le difficoltà del proprio auto-governo, della responsabilità e della decisione. Dalle storie narrate emergono similitudini e combinazioni inaspettate, nel tempo e nello spazio (date e luoghi di nascita delle aziende si dipanano in un secolo tutto italiano, dal 1921 al 2021), e proprio su di esse poggia il Decalogo dell'Italian Human Design proposto nel libro: sulle risorse di sensibilità e di intelligenza che esistono nelle persone, negli imprenditori e nei loro collaboratori, nelle aziende e nei loro territori. Perché è solo facendo leva su di esse che si può «rigenerare» l'energia relazionale di cui abbiamo bisogno. Ricordando che se c'è un fattore nel quale gli italiani sono imbattibili è l'intensità emotiva.