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Economia e diritto dell'innovazione
L'innovazione riveste un ruolo centrale per la crescita e lo sviluppo dell'economia reale in Europa e non solo. Allo scopo di favorire lo sviluppo del Paese, il Governo ha deciso di sostenere le imprese che investono in attività di R&S attraverso una serie di specifiche e articolate disposizioni. Con l'obiettivo di semplificare un tema così complesso e articolato, gli autori dedicano la prima parte di questo volume ad illustrare cosa debba intendersi per ricerca e proprietà di ingegno e a come l'una e l'altra vadano inquadrate da un punto di vista civilistico e contabile. Nella seconda parte, invece, l'attenzione si concentra sugli aspetti tributari e finanziari con un'accurata esposizione di tutte le agevolazioni fruibili dalle imprese e una puntuale analisi dei requisiti richiesti per il loro ottenimento. A completamento del lavoro, infine, sono riportati gli approfondimenti dedicati a startup innovative e PMI Innovative. Fondamentale, nel corso di tutta la disamina, è il frequente riferimento alla prassi consolidata, che rende il volume un utile strumento di consultazione non solo per gli studenti ma anche per giovani professionisti, consulenti d'impresa e per il management di piccole, medie e grandi imprese. -
S-Age management. Gestire con saggezza generazioni diverse
Allungamento della speranza di vita, immigrazione, rapporto contraddittorio tra natalità e mortalità nei vari paesi: le ripercussioni dei cambiamenti demografici all'interno dei processi produttivi trascinano con sé i grandi temi dell'occupazione, dell'invecchiamento attivo, dell'apprendimento durante tutto l'arco della vita. Il balzo in avanti provocato negli ultimi anni dalle riforme dei sistemi previdenziali, pone poi questioni specifiche: favorire condizioni capaci di stimolare la permanenza in attività dei lavoratori anziani; incoraggiare i datori di lavoro ad assumere persone mature e a promuoverne l'aggiornamento professionale continuo; aprire a forme di flessibilità per accrescere e valorizzare la partecipazione della forza lavoro meno giovane facilitandone la transizione verso l'età pensionistica. Vere e proprie politiche di active ageing si rendono dunque necessarie per adattare i contesti lavorativi alle esigenze dei lavoratori che invecchiano. Obiettivo di questo libro è di esaminare i mutamenti enfatizzati in azienda dal contesto esterno e approfondire possibili interpretazioni e approcci in grado di fornire indicazioni sull'evoluzione nella gestione dell'organizzazione e delle persone che ne fanno parte. Dall'aspetto motivazionale alla gestione per valori di team formati sempre più da collaboratori giovani e meno giovani, si apre per il manager la prospettiva di una gestione della e con la saggezza, nuovo termine del vocabolario d'impresa legato alla stagione che stiamo vivendo. -
Il mercato dei NPLs tra domanda e offerta
I crediti deteriorati (i non performing loans o NPLs) hanno gravato pesantemente sui bilanci delle banche italiane anche in considerazione dei vincoli patrimoniali che le stesse sono chiamate a rispettare. Ciò ha impedito loro di accompagnare i prenditori dì fondi - le imprese in particolare - in questo delicato momento di possibile uscita dalla crisi, sollevando il dubbio che proprio il quadro normativo imposto a livello europeo possa indurre effetti anticiclici. L'avvio di un vero e proprio mercato dei NPLs potrebbe essere fondamentale per la soluzione del problema se si riuscisse a superare uno dei principali ostacoli al suo sviluppo: le differenti attese manifestate da compratori e venditori. Quali strumenti possono essere messi in campo per risolvere il problema? Quali supporti possono dare gli interventi normativi e fiscali? Quale ruolo può essere giocato dai diversi operatori della filiera? La ricerca già avviata dal Laboratorio Private Equity & Finanza per la Crescita di SDA Bocconi School of Management prosegue con questo lavoro che cerca di rispondere ai vari interrogativi, arrivando a quantificare il possibile grado di riduzione del divario tra le attese della domanda e dell'offerta. -
Influenza invisibile. Le forze nascoste che plasmano il nostro comportamento
In questo libro Jonah Berger esplora il potere, sottile e segreto, dei fattori che influenzano il nostro comportamento, dai prodotti che compriamo al lavoro che scegliamo. Pensiamo a una scelta che abbiamo compiuto di recente, qualunque scelta. Dove mangiare a pranzo oppure quale candidato politico appoggiare. Perché alla fine abbiamo preferito quell'alternativa? Sembra una domanda semplice. Possono venirci in mente diverse ragioni, ma in generale punteranno tutte nella stessa direzione: noi. I nostri gusti, le nostre preferenze individuali. Le cose che ci piacciono e quelle che non ci piacciono. Che siano i nostri pensieri e le nostre opinioni personali a determinare le nostre scelte sembra un'idea così ovvia che non vale neppure la pena menzionarla. Di fatto, però, è sbagliata. Senza che ce ne rendiamo conto, gli altri hanno un'influenza enorme su tutto ciò che facciamo. Votiamo se gli altri votano e corriamo più veloci quando qualcun altro si allena sul tapis roulant dì fianco al nostro. Ma l'influenza sociale non ci conduce soltanto a fare le stesse cose degli altri. A volte ci porta a fare l'esatto opposto. Se nostro fratello maggiore è il figlio intelligente, allora noi diventiamo quello simpatico. Evitiamo di suonare il clacson in mezzo al traffico perché non vogliamo essere ""uno di quelli"""". Ma quand'è che imitiamo gli altri, e quando invece evitiamo di fare quello che stanno facendo? Quando i nostri pari ci motivano a lavorare più duramente, e quando invece ci spingono a mollare? E che cosa significa tutto questo in relazione alla felicità, alla salute e al successo, nella vita privata così come in quella professionale? Questo libro ci svela perché gli altri ci portano a scegliere la stessa assicurazione sanitaria, ma un antipasto diverso al ristorante; perché ci fanno correre meglio, ma parcheggiare peggio; e che cosa possono insegnarci gli scarafaggi sulla scienza della motivazione."" -
Crescere! Un manifesto in dodici mosse
Vero e proprio manifesto della crescita, con la sua coralità di interventi, il libro disegna - da punti di vista diversi e complementari - una prospettiva nuova entro cui ripensare in profondità il processo stesso di generazione del valore: un'idea di sostenibilità espansiva, non privativa o decrescente, ma tutta fondata sulla forza delle relazioni umane. Le componenti di solidarietà, empatia, lealtà ne escono enfatizzate, con il loro effetto moltiplicatore. Il valore umano delle relazioni e delle transazioni commerciali viene recuperato in una convergenza inaspettata tra primo, secondo e terzo settore. Il valore finanziario dell'esperienza non appare più come motore centrale dell'economia e crescono invece il ruolo e l'importanza dell'impegno sociale e dei diritti civili, su cui l'intero mercato globale verrà riplasmato. Un cambiamento paradigmatico, sei imperativi di crescita (educare, coltivare, inventare, intraprendere, investire, comunicare), dodici punti operativi - tante sono le tesi del manifesto -: una proposta potenzialmente capace di rivoluzionare il nostro modo di vivere. Contributi di Franco Bolelli, Francesco Cancellato, Luciano Canova, Massimiliano Dona, Maria Letizia Gardoni, Linda Gobbi, Andrea llly, Claudio Marenzi, Stefano Moriggi, Ivana Pais, Daniele Pario Perra, Francesco Pugliese, Alessandro Rosina, Rossella Sobrero, Cristina Tajani. -
Trasformazione digitale. Strategie e strumenti per le PMI del futuro
Le imprese del terzo millennio devono imparare a leggere il contesto storico per non rimanere costrette in una tattica di adattamento, ma piuttosto impostare una strategia di anticipazione delle sfide. È richiesta una modifica strutturale del modo di fare business: non basta proporre buoni prodotti, occorre immaginare come questi saranno adottati, in quale contesto culturale e tecnologico arriveranno sul mercato e con quali altre possibili soluzioni dovranno confrontarsi per rispondere in maniera proattiva alle esigenze dei clienti attuali e futuri. Insomma: le imprese devono, darsi un'organizzazione «a prova di futuro». Se la digitalizzazione è ormai in atto da vent'anni, le sue conseguenze sono infatti ancora da sviluppare. E se ogni ondata innovativa costituisce un potenziale rischio da prevenire, rappresenta anche un'incredibile opportunità. Parlare di digitale non è parlare di tecnologia: è parlare di una dimensione culturale, sociale ed economica della vita umana in continua evoluzione. Occorre un atteggiamento profondamente imprenditoriale, sulla scorta di un approccio empirico, aperto al cambiamento e alla sperimentazione, ma anche alla misurazione puntuale dei risultati. Non basta più il singolo imprenditore visionario, occorre un'organizzazione abilitante, aperta, veloce, orientata a imparare e mettersi in gioco. In tale direzione gli autori sono riusciti a raccogliere in questo libro una somma di esperienze puntuali e profonde, e a ordinarle in modo comprensibile e pratico. Ogni passaggio decisivo è accompagnato dall'esempio giusto (tra i casi citati: Barilla, General Electric, Venchi, Pirelli, Indigo Al, Morandi Group, Magazzini Gabrielli) o dal concetto sintetico, così come dal richiamo alla necessità di andare oltre la teoria cercando costantemente il feedback dei dati. Perché il punto d'arrivo è anche il punto di partenza: non si tratta tanto di imparare «come» fare la trasformazione digitale, quanto soprattutto di definirne il «perché», immaginando l'evoluzione dei modelli di business che costituiscono il cuore di un'azienda rinnovata e la sua missione valoriale. -
Professione controller. Dall'esperienza alla Norma UNI
Questo libro vuole essere un concreto aiuto alla creazione del bagaglio di conoscenze, abilità e competenze che il Controller deve acquisire, capitalizzare e sviluppare durante il suo percorso di carriera, così peculiare e spesso da affrontare con spirito ""esplorativo"""". Gli Autori, partendo dall'approvata norma UNI 11618:2016 che definisce tali requisiti dell'esperto in controllo di gestione, si pongono l'obiettivo di approfondirli nelle loro diverse articolazioni, fornendo spunti operativi e di riflessione utili alla comprensione e all'utilizzo sul campo di tale documento e ad una sua progressiva validazione. Il testo analizza nel dettaglio tutti gli step procedurali e le mansioni insite nell'attività del Controller: dall'importanza dell'estrazione, elaborazione e comunicazione dei dati, alla sua posizione funzionale nell'organizzazione e nell'economia dell'azienda, alla pianificazione del budget, alla contabilità lean, solo per citare i temi principali. Un'opportunità, anche alla luce della possibilità di vedere finalmente riconosciuto della Legge 4/2013 il proprio ruolo e conseguentemente di riqualificare le prestazioni professionali per tutti i Controller operanti, a vario titolo, nel tessuto economico nazionale e internazionale Uno sguardo a tutto tondo su una professione sempre più strategica per le aziende e le istituzioni che devono affrontare in maniera proattiva la sfida dei mercati."" -
Volkswagen story. Un intrico di lotte di potere, dispute di famiglia e scelte di politica economica. E non solo...
Il gruppo Volkswagen non è solo un'impresa, è un simbolo della Germania, nel bene e nel male: dell'abilità degli ingegneri tedeschi, del miracolo economico del dopoguerra, del primato mondiale nell'export - e del regime nazista. Il libro ripercorre la storia del gruppo seguendo la parabola della famiglia Porsche-Piëch, i maggiori azionisti e discendenti del geniale progettista Ferdinand Porsche, che creò il Maggiolino su incarico di Adolf Hitler e pose la prima pietra di Volkswagen. Georg Meck ricostruisce questa avvincente saga aziendale e familiare fatta di auto, potere e soldi: dalla fondazione della prima fabbrica a Wolfsburg sino alla questione delle responsabilità nel recente Dieselgate. L'edizione italiana è stata appositamente aggiornata dall'autore alla luce delle più recenti vicende interne al gruppo. -
Galileo reloaded. Il metodo scientifico nell'era dellla post-verità
Una biografia pop e rigorosa allo stesso tempo che mette a stretto confronto il padre del metodo scientifico e l’epoca contemporanea.rnUna lettura sul valore del dubbio contro l’avanzare rndelle fake-news e della post-verità.rn rnGalileo ci parla a distanza secoli e le sue vicende descrivono un’Italia, e un italiano, decisamente moderni. In un Paese che vive una forte lacerazione generazionale, Galileo può essere per i giovani un esempio di intraprendenza e ambizione degne di uno startupper che sa mettersi continuamente in gioco. Anche lui, giovane e senza troppe ricchezze, è stato un cervello in fuga verso un paese che gli desse un’opportunità – la Repubblica di Venezia. Storia a lieto fine la sua, ritornato poi nella Toscana medicea con tutti gli onori, che può dare speranza ai 114 mila italiani all’estero, il 30% di questi con una laurea: un capitale ceduto che è costato allo Stato 170 mila euro. L’Italia del Seicento era, come quella contemporanea, esposta a false credenze e posizioni preconcette che il grande scienziato pisano ha avuto l’ardire di combattere per tutto l’arco della sua vita, senza deporre mai il seme del dubbio e la sete di conferme scientifiche. L’esempio offerto dal padre del metodo scientifico rivela tutta la sua urgenza, in un’epoca, come la nostra, in cui siamo tutti vittime della “distorsione da conferma”. Tutti i motori di ricerca, i social network e i siti web usati propongono contenuti perfettamente in linea con gli interessi, le opinioni e i gusti dell’utente. Dunque viviamo come in una bolla mediatica che non fa altro che allontanare sempre di più le persone da opinioni contrarie senza tenere in conto il criterio di veridicità, ma solo quello di coerenza con il target loro associato. Una pericolosissima distorsione della prospettiva sul mondo contro la quale Galileo e il metodo scientifico hanno tanto ancora da dire e insegnare. -
Nel paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale
Quando si parla di disuguaglianza la tentazione di inscatolare il mondo in una slide è fortissima ed esercita un fascino irresistibile soprattutto sugli economisti, ma giornalisti e sociologi non ne sono tuttavia immuni e il virus ha contagiato di recente anche i politici. L'intenzione, comune a tutti, è di ridurre ad unum la complessità del fenomeno per avere una facile narrazione. L'impressione però è che si tratti di una pia illusione: le contraddizioni del nostro tempo sono così ampie e aggrovigliate che la ricchezza di indagine e di approfondimento non deve essere considerata un handicap, ma addirittura una risorsa. Con questo spirito Di Vico raccoglie «storie» che - con il linguaggio e la metodologia dell'inchiesta giornalistica - indagano e raccontano singoli segmenti della società italiana, scelti con criteri diversi tra loro: perché restano poco illuminati, perché grazie a delle intuizioni sociologiche presentano aspetti inediti, perché spostandosi da territorio a territorio cambiano di segno o, infine, perché possono aprire nuovi capitoli dell'agenda di policy. Alle storie fanno da contrappunto ragionamenti e analisi che, mettendo assieme ciò che sappiamo dalla scienza economica, dalla sociologia e dalla psicologia sociale, si spingono fino a evidenziare i nessi che intercorrono tra il sentirsi disuguali, la crisi dei valori e il deficit di consenso che affligge le democrazie occidentali. -
50 cose che hanno fatto l'economia moderna
Ogni invenzione ci racconta una storia, che non riguarda solo l'ingegnosità umana, ma anche i sistemi invisibili che ci circondano: supply chain globali, denaro, idee e, perché no, il sistema fognario in cui finisce la carta igienica dopo l'uso. Questo libro punta i riflettori sugli affascinanti aspetti del nostro sistema economico concentrandosi su 50 particolari invenzioni - come la carta, il codice a barre, la proprietà intellettuale e la scrittura. In ciascun caso, vedremo cosa succede quando mettiamo a fuoco un'invenzione per esaminarla nei particolari o la osserviamo la lontano scoprendo collegamenti impensati. E lungo il cammino troveremo risposte a quesiti inattesi. Per esempio: qual è il collegamento tra Elton John e la promessa di un ufficio senza carta? Quale invenzione americana è stata vietata in Giappone per decenni e in che senso ha danneggiato la carriera delle donne nipponiche? Quale prodotto lanciato nel 1976 viene considerato dal Nobel per l'economia Paul Samuelson al pari di vino, alfabeto e ruota pur essendo stato considerato un buco nell'acqua? Alcune delle cinquanta invenzioni sono di una semplicità disarmante. Altre col tempo sono diventate estremamente sofisticate o intramontabili, come il cemento. Altre ancora, sono astratte e intangibili. Alcune, l'iPhone per dirne una, sono assurdamente remunerative. Alcune, come il motore diesel, inizialmente sono state fallimentari sotto il profilo commerciale. Non bisogna avere una visione approssimativa delle invenzioni, considerandole semplicemente soluzioni ai problemi. Le invenzioni possono curare il cancro. Ci portano ai luoghi di vacanza più velocemente. Sono divertenti. Fanno fare soldi. E ovviamente è vero che le invenzioni prendono piede perché risolvono un problema che qualcuno, in un qualunque luogo del mondo, vuole che venga risolto. Ma non dobbiamo commettere l'errore di credere che le invenzioni siano solo semplici soluzioni. Sono molto di più. Modellano la nostra vita in tanti modi diversi e imprevedibili. E a volte mentre risolvono un problema a qualcuno ne creano un altro a qualcun altro. Queste cinquanta invenzioni che hanno forgiato la nostra economia a volte ci hanno complicato la vita, altre volte liberato da antichi vincoli o aperto nuove strade. -
Innovare con l'arte moderna. Il metodo della Fondazione Ermanno Casoli
Come l'arte contemporanea può generare innovazione in azienda? In questo volume, attraverso l'attività della Fondazione Ermanno Casoli (FEC) con artisti, formatori e aziende, gli autori articolano un Metodo di lavoro, nato da un'esperienza decennale sul campo, che documenta l'efficacia della collaborazione tra il mondo dell'arte e quello dell'impresa. I temi fondamentali di questo volume sono il rapporto tra arte e opportunità di rinnovamento dell'identità individuale e professionale all'interno delle organizzazioni, di cambiamento dei processi di apprendimento volti all'innovazione, per arrivare al contributo dell'arte nella definizione di una nuova prospettiva sulla performance di impresa. L'arte contemporanea è analizzata come una chiave attraverso cui è possibile attuare questi processi, focalizzandosi di più sulla persona, sul modo di lavorare e di ripensare le proprie azioni e i relativi risultati. Per ogni argomento, il volume presenta una dettagliata descrizione degli interventi artistici organizzati dalla FEC nelle aziende, le implicazioni manageriali per un'efficace progettazione degli stessi e i risultati che si sono ottenuti, con un linguaggio rivolto sia al mondo dell'arte che a quello aziendale. -
Parole e potere. Libertà d'espressione, hate speech e fake news
Quali sono le sfide che l'esercizio su internet di alcune libertà fondamentali, e in primo luogo la libertà di espressione, pone oggi a chi studia il rapporto tra diritto costituzionale e nuove tecnologie? Qual è il giusto bilanciamento tra tutela del diritto di informare ed essere informato e le altre libertà di rilevanza costituzionale che inevitabilmente rischiano di entrare in conflitto quando fake news e hate speech entrano nell'orbita del diritto pubblico? Quali sono le soluzioni tecnologiche più adeguate per fronteggiare tali fenomeni? Sono queste le domande principali cui gli autori cercano di dare risposta attraverso un percorso di indagine che parte dalle origini del costituzionalismo contemporaneo in tema di libertà di espressione e si muove poi lungo le coordinate relative alla giurisprudenza della Corte suprema statunitense e delle Corti europee, nel processo di transizione dell'esercizio di diritti e libertà fondamentali dal mondo degli atomi a quello dei bit. -
Human-centered work
Il lavoro chiede oggi di far leva su qualità e autenticità: non si tratta più di estrarre valore dai lavoratori, ma di focalizzarsi sul valore che possiamo dare loro. Le persone offrono il meglio di sé quando si sentono realizzate, credono in ciò che fanno e hanno il supporto per crescere. Serve un nuovo paradigma di leadership, che tratti i collaboratori come adulti, responsabilizzando ciascuno a partire da una cultura condivisa e non imponendo regole, così da garantire crescita professionale continua, disponibilità di strumenti all'avanguardia e un ambiente stimolante. Non contano più le attività ma i risultati, e il modo creativo per raggiungerli diventa area di totale autonomia. Il libro propone soluzioni e strumenti per affrontare un cambiamento che è prima di tutto personale e culturale, finalizzato a creare un contesto in cui le persone possano esprimere la versione migliore di sé - unico modo per raggiungere e mantenere il successo. -
Retail next
Davanti a uno scaffale, fisico o digitale, non siamo più quelli di una volta. Un groviglio di cambiamenti tecnologici, economici e culturali ha portato alla nascita di una nuova generazione di consumatori: persone iper-connesse, dallo stile di vita fluido, consapevoli del valore delle proprie scelte, alla ricerca continua di nuove esperienze e relazioni. In ogni settore, dalla GDO al banking, il retail è territorio di confine dove consumatori e brand, fisico e digitale si scontrano, sprigionando una grande energia creativa. Dall'osservazione di esperimenti e innovazioni emergono trend e scenari che definiscono il rapporto tra persone, spazi, esperienze e organizzazioni, contribuendo a disegnare le strategie per guidare il cambiamento della shopping experience. -
Marketing thinking
Sviluppo di Internet, big data e nuove tecnologie affievoliscono il ruolo del marketing in tutte le aree di ideazione, sviluppo, distribuzione e vendita dei prodotti. La visione tradizionale diventa rapidamente obsoleta e per affrontare i molteplici rischi occorrono strategie inedite, basate sul rapporto con le nuove generazioni, la centralità della persona e la psicologia. La strada per accompagnare le aziende nel futuro comincia a essere tracciata con successo da alcune imprese leader nel mondo, tra cui Amazon e Tesla, e da imprenditori brillanti e innovativi. Le loro esperienze, raccontate in questo libro, mostrano come utilizzare uno startup approach per superare lo scetticismo e comunicare in maniera autentica per trasformare le nuove generazioni di clienti in evangelisti del brand. -
Network marketing
Il libro cerca di fornire risposte alle tante domande che la vendita diretta suscita nel nostro paese, trattando una serie di temi caldi e proponendo al lettore una riflessione sui fatti, ma anche su alcuni ""problemi"""" o """"credenze"""" invalse nel settore, con l'obiettivo di fare il punto sui vari aspetti e di suggerire, ove possibile, semplici ipotesi di soluzione."" -
Capitali di ventura. I segreti dell'industria dell'innovazione
Il venture capital è oggi uno degli strumenti fondamentali per la creazione d’impresa e per garantire quella crescita di cui i nostri sistemi economici hanno tanto bisogno. Non può più dunque essere considerato un fenomeno di nicchia. Capitali di ventura non è perciò un libro soltanto per venture capitalist. Con il tono amichevole di un diario, raccoglie e sintetizza quindici anni di lavoro, appunti ed esperienze, conversazioni, vittorie e disfatte. È dedicato a chi ha risorse finanziarie e ancora non le ha investite nelle innovazioni che il nostro paese può consegnare al mondo, a partire dall’ambito delle scienze della vita; e agli innovatori, quei ricercatori e imprenditori che, fuori dai grandi circoli internazionali, faticano a orientarsi nel flusso di informazioni che su questi temi inonda ogni giorno la rete. Racconta di un’industria – quella degli investimenti in imprese e innovazioni ad alto contenuto tecnologico – che già ha avuto e avrà ancora numerosi impatti sulle nostre vite, capace di superare in velocità e dimensioni la old economy e di instaurare nuovi paradigmi, nuovi stili di consumo, nuove enormi ricchezze. La meccanica dei fondi di venture capital e insieme le sue contraddizioni vengono svelate in alcuni dei loro dettagli più segreti, con la speranza che ciò possa migliorarne l’efficacia come strumenti d’investimento. Sfide e trappole sono spiegati considerando tutti gli stakeholder dell’ecosistema, dagli uffici di trasferimento tecnologico delle università ai business angel, agli operatori di corporate venture capital. -
Il cibo di domani. La crescita del contenuto di servizio nel food & beverage
Un fattore si staglia come fondamentale nel disegnare il futuro del mondo del cibo: quello del servizio. Le imprese, soprattutto quelle che producono, si stanno accorgendo di come sia importante coniugare un prodotto di qualità con un servizio altrettanto eccellente. Se il cibo non si consuma più per mera necessità di alimentarsi, infatti, diventa essenziale che riesca a risolvere esigenze di varia natura (praticità, svago, piacere). Il servizio agevola in tutto questo: risolve problemi, informa, regala esperienze. A partire da dieci casi virtuosi di aziende del settore, questo libro ha l’intento di sistematizzare i trend che ci traghetteranno verso il cibo di domani, fornendo alle imprese gli strumenti per anticipare e comprendere al meglio i bisogni dei consumatori, e ai consumatori gli elementi per partecipare da vicino all’affascinante mondo del food & beverage. -
Biomarketing. Non solo big data: battito cardiaco, respiro e movimenti oculari per rivelare preferenze e scelte del consumatore
Anche nel mondo ipertecnologico di oggi l'uomo resta al centro. Come consumatore ha acquisito un potere negoziale molto più rilevante che in passato, grazie ai processi di disintermediazione tra individuo e marca e alla diffusione delle piattaforme di social networking. Come manager è ancora l'unico agente in grado di fare la differenza da un punto di vista competitivo, grazie a una sensibilità e creatività non riproducibili dalla tecnologia. E quindi fondamentale inquadrare in una prospettiva sistemica il rapporto tecnologia-uomo, nelle sue differenti articolazioni: dinamiche di acquisto ed esperienze mediali sul fronte del consumo, processi decisionali e strumenti manageriali sul fronte del business. Con questo obiettivo, il libro propone una nuova piattaforma di marketing che, in virtù della trasformazione digitale, ridefinisce categorie, strumenti e processi di creazione del valore. Una bussola di orientamento fra quattro nuovi punti cardinali: il superamento della distinzione tra spazio fisico e spazio digitale; l'affermazione del dato come nuova materia prima del fare impresa; la consapevolezza del tempo come variabile endogena di qualsiasi progetto di marketing; la necessità di «pensare in grande», ad ambienti (ecosistemi) senza confini definiti, dove i settori merceologici sono solo un vago ricordo del passato. In questa nuova geografia il biomarketing, fondato sulla rilevazione dei segnali biometrici del nostro corpo e dell'attività celebrale, fornisce interpretazioni autentiche delle reazioni che l'individuo manifesta quando esposto a uno stimolo di marketing, e offre strumenti di analisi originali e complementari a quelli tradizionali, nuovi obiettivi e nuove leve operative per dispiegare la relazione con il consumatore, fino a raggiungere uno status di intimità collettiva con il mercato e a individuare i love times in cui si gioca la decisione di acquisto. Le implicazioni organizzative conseguenti all'adozione di questa nuova piattaforma evidenziano che il gioco è così rilevante da non poter essere lasciato nelle mani dei soli marketer: trasformazione digitale e sua gestione richiedono il pieno coinvolgimento della C-suite per il carattere pervasivo e l'intensità dei cambiamenti sottesi.