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Mostrati 1961-1980 di 10000 Articoli:
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Cura ed emozioni. Un'alleanza complessa
Fin dalle sue origini, negli anni ottanta, l'etica della cura parte dal presupposto che vi siano evidenti connessioni tra cura ed emozioni. Eppure sono molto pochi gli studi dedicati all'approfondimento di questo tema. L'obiettivo di questo volume è di esplorare tali connessioni, muovendo da una riflessione filosofica attenta alla prospettiva multidisciplinare, e considerando la cura sia come attività pratica sia come disposizione morale. I contributi qui raccolti analizzano il modo in cui le emozioni - come attenzione, empatia, pietà, amore - possono alimentare o contrastare le motivazioni alla cura e le sue pratiche, sia nella sfera privata che nella dimensione sociale e globale. Nel porre attenzione a temi cruciali come il nesso tra cura di sé e cura dell'altro, o il ruolo della sfera affettiva nel favorire una «buona cura», il volume non manca di evocare anche le emozioni più oscure - risentimento, rabbia, orgoglio - per lo più trascurate dalla riflessione teorica, che possono manifestarsi nella relazione di cura. Ne emerge un mosaico suggestivo che, riflettendo sulle complesse interazioni tra cura ed emozioni, riesce anche a illuminare la particolare complessità di entrambe. -
Fra genitori e figli. immigrazione, rapporti intergenerazionali e famiglie nell'Europa contemporanea
La migrazione è un evento critico, che si ripercuote sulle reti dirnparentela e in particolare sulle relazioni tra familiari di generazionirndiverse. Nelle famiglie migranti i rapporti intergenerazionali assumonornaspetti distintivi: i progetti migratori si prefiggono di cambiare lerncondizioni socio-economiche delle famiglie; la migrazione può portarernalla creazione di famiglie transnazionali, con genitori o figli chernrimangono nel paese di provenienza; i valori e le abitudini del luogo dirnorigine possono scontrarsi con quelli del paese di arrivo. In questornvolume, studiosi europei di riferimento indagano il tema della solidarietàrnfamiliare (chi aiuta chi, chi interagisce con chi, con quale modalità?) erncolmano alcune lacune della letteratura internazionale. Nel libro sirndescrivono i processi sottesi agli scambi di aiuto nelle famigliernmigranti; si integrano approcci teorici tipici degli studi delle relazionirnintergenerazionali con altri propri delle ricerche sull’immigrazione; sirnapplica una prospettiva multidimensionale – sul piano sostanziale,rnmetodologico e disciplinare – a un ventaglio di gruppi di immigrati,rncontesti e tipi di scambio. -
Università e innovazione. Il contributo degli atenei italiani allo sviluppo regionale
Negli ultimi decenni sono cresciute anche nel nostro Paese le aspettative di un coinvolgimento più sistematico e diretto delle università nei processi di innovazione economica e sociale. Al tema è stata dedicata un’ampia ricerca i cui risultati sono presentati in due volumi. Nel primo – «La terza missione degli accademici italiani» – è approfondito il ruolo degli accademici per mezzo di un’estesa survey. Questo secondo volume mette invece a fuoco il contributo degli atenei come organizzazioni allo sviluppo dei territori in cui operano. Al centro dell’indagine vi è la «terza missione» dell’università, che va ad aggiungersi alla didattica e alla ricerca scientifica. In particolare vengono analizzate le attività volte alla valorizzazione commerciale diretta della conoscenza scientifica attraverso i brevetti o la creazione di imprese da parte degli accademici (spin-off), ma anche la ricerca condotta in comune con le aziende o per conto di queste. Vi è un largo consenso sulla necessità di un impegno maggiore delle università su questo terreno. Ma quali sono i risultati finora raggiunti? Vi sono differenze tra piccoli e grandi atenei, o tra regioni del Sud e del Centro-Nord? Quali fattori spiegano il maggiore o minore successo della terza missione? A queste domande cerca di dare una risposta questo lavoro. Ne emerge un quadro in parte inatteso. Certo pesano la domanda del tessuto produttivo e l’impegno dei governi locali. Tuttavia, ciò che conta di più per contribuire all’innovazione e allo sviluppo dei territori non è la dimensione o la localizzazione territoriale, ma la capacità degli atenei di darsi una strategia solida e di stabilire un buon livello di coordinamento con le imprese e i governi locali. -
Capitali regionali. Le elezioni politiche nei capoluoghi di regione 1946-2018
I capoluoghi di regione sono le «piccole capitali» italiane: spesso hannornun comportamento elettorale e una struttura socioeconomica moltorndiversa rispetto agli altri comuni. Il volume ripercorre le vicendernelettorali dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946 fino al piùrnrecente rinnovo del Parlamento (4 marzo 2018) per cercare di capirernse esistano davvero due Italie separate dalle scelte di voto, o se invecern– ferme restando le culture politiche territoriali – non si sia di fronte alrnpercorso parallelo di due elettorati spinti da motivazioni in parterncomuni (sui grandi temi nazionali), in parte caratteristiche dellarndivisione centro/periferia. Passando in rassegna i risultati di 21 cittàrn(i capoluoghi regionali più Trento e Bolzano) nelle 19 elezioni politicherndal 1946 a oggi, il volume delinea le tendenze dei partiti e dellern«famiglie politiche» nelle città, nelle macroaree geografiche e negli altrirncentri. È un modo per ripercorrere la storia del Paese osservandola darnun’angolazione diversa e per avere un quadro il più possibile esaustivorndel rapporto fra «centro» e «periferia». -
Andalusia. Viaggio nella terra della luce
L'Andalusia è uno spazio geografico, storico e mitico, ma anche uno spazio intimo. È un «finis terrae» europeo, cuore di molte culture - barbara ed eurasiatica, berbera e araba, sefardita ed ebraica - eppure, rispetto a tutte, appartato e remoto. In questo orizzonte quasi senza tempo, lungo sentieri roventi come la piana del Guadalquivir d'estate o gelidi come i picchi della Sierra Nevada d'inverno, incroceremo molti viandanti: da Averroè a Maimonide, da Cervantes a García Lorca, a Primo de Rivera, a Manuel de Falla, ciascuno di essi ha la sua Andalusia da narrare, da amare. Questo libro è un invito al viaggio: incamminiamoci allora, perché, pur inafferrabile e misteriosa, alla fine incontreremo la Terra della Luce. -
L' altra faccia dell'universo. I segreti della materia e dell'energia oscura
...a volte nello studio del cosmo occorre distogliersi dai mille infiniti dettagli e contemplare il tutto. È il nostro universo, è bello, e fa parte di noi.rnrnAlzando lo sguardo al cielo in una notte stellata, chi non si interroga su quanto grande sia l’universo, quale sia la sua origine, il suo destino? Oggi è possibile rispondere su basi scientifiche a molte domande antichissime, che riguardano l’evoluzione del cosmo, la sua estensione spaziale e temporale, gli elementi che lo costituiscono. Ma i segreti sono lungi dall’essere tutti svelati. La nostra conoscenza cosmologica, infatti, ha incontrato negli ultimi decenni un limite che per il momento non riusciamo a superare. Anzi due. Materia oscura ed energia oscura sono le due sostanze enigmatiche senza le quali l’universo sarebbe irriconoscibile, forse invivibile. Devono esistere in qualche forma, ma non ne abbiamo alcuna prova diretta. È il grande mistero scientifico dentro al quale ci portano queste pagine appassionanti. -
Molti inconsci per un cervello. Perché crediamo di sapere quello che non sappiamo
La vita mentale inconscia prevale su quella conscia. Quale rapporto c’è tra la parte emersa dell’iceberg e quella sommersa? Quanti sono gli inconsci? Possiamo rimediare agli errori sistematici del giudizio e della decisione di cui non ci rendiamo conto?rnrnPer secoli, la mente umana è sembrata trasparente. Si sapeva che qualcosa sfuggiva al controllo della coscienza, ma si trattava di messaggi inviati dagli dèi. Poi, tutto cambia. Con Freud è l’inconscio che spiega l’origine e il significato dei sogni, ma anche le sviste e i lapsus della vita quotidiana. Un inconscio che tutti noi conosciamo, ma che non è l’unico. Incontreremo qui altri inconsci; quello, pervasivo, che chiamiamo cognitivo e che è l’esito dell’evoluzione naturale del cervello. E ancora: la mole enorme di informazioni che ci sommerge attraverso gli schermi dei nostri computer ha creato una sorta d’inconscio artificiale, fonte di trappole insidiose per il nostro giudizio. Conoscere i molteplici inconsci e capire come interagiscono significa smascherare i meccanismi che ci possono ingannare, e che ci illudono di essere più consapevoli di quanto in realtà siamo. -
Per sguardi e per parole
Nella Cena in Emmaus di Caravaggio, esposta alla Pinacoteca di Brera, tutti guardano Gesù e Gesù ha gli occhi chini. È da questo non sguardo che comincia una riflessione prima sui poteri dello sguardo, e poi sui due sguardi, quello della ragione e quello del sentimento, che corrispondono alle due strategie, spesso in guerra fra loro, che la mente umana adotta per conoscere il mondo. Ma nella creazione artistica - sia essa un dipinto, una poesia, un romanzo – questi due sguardi trovano un miracoloso equilibrio. Un testo raffinato in cui poeti, scrittori, pensatori di ogni tempo sono convocati a portare la propria testimonianza. -
Follia e salvezza
«Siamo tutti imbarcati», dirà Pascal. Dove? Sulla Nave dei folli, risponde HieronymusrnBosch. A inseguire vanità delle vanità, dominati dalla «maledetta lupa» dell’invidia e dell’avarizia. Ci salveremo dalla perdizione e dal naufragio? Sarà la misura dell’ironia e la ragionevole fede dell’umanista Erasmo a offrirci una speranza? O soltanto la follia della fede nel Cristo deriso e crocefisso potrà riscattarci? Ma negli inverni e nei sinistri carnevali di Bruegel il Vecchio regnano unicamente la violenza e la lotta per sopravvivere, in un gioco tremendo e crudele che nessuno ormai ha la forza di trascendere. -
Guerre ed eserciti nell'età moderna
Con l'avvento delle armi da fuoco, l'organizzazione degli eserciti permanenti, il ricorso a condottieri, mercenari e militari che fanno della guerra una professione, la costruzione degli stati si accompagna a un periodo di bellicosità nuovo. Le forze armate costano sempre di più, condizionano l'economia, la società e la cultura, lasciando tracce di devastazione, ma creando anche notevoli trasformazioni nei ruoli e nel coinvolgimento delle popolazioni. Nell'Italia moderna c'era tutto questo e altro: italiani in armi che si affrontavano non solo nei vari stati regionali o al servizio di eserciti stranieri, ma erano impiegati in pace nel controllo dell'ordine pubblico, o nel presidio di cittadelle e fortezze. L'accumulazione e dilapidazione di risorse per alimentare gli eserciti non era che uno degli aspetti legati alla complessità del «militare», come è possibile verificare anche attraverso i dibattiti sul concetto di guerra giusta o legittima. -
È la guerra. Diario maggio-agosto 1915
Nel maggio 1915 l'Italia si prepara a entrare in guerra. Angelo Gatti, ufficiale di Stato maggiore, comincia a scrivere un diario che si rivelerà molto utile per ricostruire le vicende dell'esercito italiano. Questo volume raccoglie le riflessioni e le annotazioni che egli affidò alla carta dal 17 maggio al 5 agosto del 1915. Uomo dalla personalità ricca e dalla vasta cultura, dotato di autonomia di giudizio, capacità critica e lucidità di analisi Gatti scrive le sue impressioni sull'andamento del conflitto e sui capi politici e dell'esercito, senza risparmiare critiche e spunti polemici nei confronti di politici, di ufficiali, delle strategie militari messe in atto. Su tutto aleggia la consapevolezza che questa guerra, la Grande guerra, sarà completamente diversa dalle altre, nuova e imprevedibile nei suoi sviluppi futuri. -
Storia dei giardini. Dalla Bibbia al giardino all'italiana
Luogo di ricreazione e di svago, di ozio, di gioco, di piacere estetico, e inoltre: regno degli dèi, tempio a cielo aperto, angolo di paradiso, microcosmo simbolico, scuola di filosofi, scenografia del potere, teatro di rappresentazioni drammatiche e di concerti, attrazione turistica, sede d’istallazioni idrauliche, di sperimentazioni botaniche, di piante esotiche, di perfezionamento colturale, d’attività didattiche e sportive. Il giardino è tutto questo, e molte altre cose ancora. Il volume ne ripercorre la storia dalle origini fino al Quattrocento, esaminando i momenti cruciali di formazione e di sviluppo degli spazi verdi, e illustrandone gli aspetti sociali, religiosi, politici, architettonici, artistici e letterari. -
I bizantini in Italia
Cinque secoli di una storia che inizia nel 535, con lo sbarco in Sicilia delle truppe di Costantinopoli e l'avvio di ima guerra che condusse alla conquista bizantina dell'intera penisola. Ma già con l'invasione dei Longobardi nel 568 quella presenza comincia a ridursi, prima al nord e, più lentamente, al sud, dove nel IX secolo gli Arabi conquistano la Sicilia e nell'XI i Normanni finiscono con l'assestare il colpo decisivo all'impero: nel 1071 la conquista di Bari a opera di Roberto il Guiscardo pone termine al dominio bizantino in Italia. -
Vedere e agire. Come occhio e cervello costruiscono il mondo
Può sembrare per lo più ovvio che saper afferrare un oggetto dipenda dal vederlo e non viceversa. Tuttavia, oggi le scienze cognitive e la filosofia della percezione suggeriscono che le cose non stanno così. Alla luce delle scoperte più avanzate nel campo della filosofia della percezione e delle scienze cognitive, gli autori illustrano la relazione tra occhio, cervello e comportamento, mostrando come visione e azione non siano due facoltà distinte ma due parti costitutive di un unico mondo visuo-motorio, due aspetti inscindibili del nostro modo di costruire la realtà. -
Come la crisi economica cambia la democrazia. Tra insoddisfazione e protesta
Quali sono le conseguenze politiche della Grande Recessione del 2008-14? Come la crisi economica ha influenzato le nostre democrazie che si sono radicalizzate? I casi più significativi, rnperché maggiormente toccati dalla crisi, sono il Portogallo, rnla Spagna, l’Italia e la Grecia. Per essi risulta particolarmente efficace l’analisi della partecipazione e della competizione rispetto rnai tre canali principali che caratterizzano il rapporto tra cittadini rne istituzioni: partiti, movimenti sociali e interessi. Inevitabilmente, quindi, l’attenzione si concentra sui partiti di protesta (Syriza e Alba Dorata in Grecia, Movimento Cinque Stelle e Lega in Italia, Podemos e Ciudadanos in Spagna, Livre e Partido da Terra / Partido Democrático Republicano in Portogallo). Il meccanismo centrale che spiega i diversi percorsi è l’impatto catalizzatore della crisi rnche trasforma alcune condizioni di fondo già esistenti, mentre rnla radicalizzazione porta paradossalmente a un più forte ruolo rndei leader partitici che hanno la responsabilità di governare. -
Il diritto in una società che cambia. A colloquio con Orlando Roselli
"Quando nel febbraio del 2009 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nominò lo storico del diritto Paolo Grossi giudice della Corte costituzionale, l'Accademico dei Lincei era un giurista italiano assai conosciuto anche al di là dei confini dell'Italia, con Lauree Honoris Causa da Università non solo italiane ma delle più varie parti del mondo: dal Brasile alla Svezia, dal Messico alla Germania, dal Perù alla Spagna; autore di centinaia di pubblicazioni diffuse in tutto il mondo; il volume I.: """"Europa del diritto"""" pubblicato contemporaneamente in italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco. Giungeva alla Corte uno studioso che aveva innovato profondamente gli studi giuridici. Alla notizia della nomina mi venne in mente la figura del grande storico del diritto spagnolo, Francisco Tomas y Valiente, divenuto giudice e Presidente del Tribunal Constitucional, a cui Grossi aveva dedicato, in occasione della tragica scomparsa, meditate riflessioni sul contributo dato allo sviluppo del diritto costituzionale proprio grazie all'essere stato al contempo storico del diritto e giudice e Presidente dell'organo di giustizia costituzionale.""""" -
EXPOst. Le conseguenze di un grande evento
Come si possono valutare i grandi eventi? Di certo non trattandoli alla stessa stregua di una qualsiasi opera pubblica. Se ci si ostina soltanto a stimare il PIL aggiuntivo, l'occupazione creata o il numero di turisti in arrivo, è inevitabile che vi sarà sempre un'irriducibile opposizione: tra chi, ammantato di autorità e consenso, sosterrà l'assoluta necessità dei grandi eventi e chi, sulla base di argomenti «scientifici», dirà solo che non bisogna mai farli. Con la loro analisi gli autori mostrano come EXPO Milano 2015 sia intervenuto sulla dinamica di sviluppo del territorio, aprendo una finestra di opportunità che ha permesso a soggetti pubblici e privati di fare innovazione, realizzare i propri obiettivi e creare al tempo stesso «valore pubblico». E mostrano che i meccanismi che sono alla base di queste innovazioni possono essere individuati e replicati in altre situazioni. -
Alunni speciali, bisogni speciali. Interventi psicologici per i BES
La normativa sui Bisogni Educativi Speciali (BES) risponde a esigenze di trattamento personalizzato per tutti gli alunni, cosa che la legge da tempo prescrive. Questo volume propone uno specifico approccio ai BES basato sulle funzioni mentali, e cioè sui meccanismi cognitivi, emotivi e relazionali che presiedono agli apprendimenti; funzioni che consentono lo sviluppo tipico della persona, se armonicamente stimolate all'interno del processo di educazione e istruzione. L'intento è quello di andare oltre le classificazioni, vecchie o nuove, individuare i problemi concreti e trovare risposte efficaci - in termini di metodi e materiali - per gli alunni con esigenze speciali. -
Fare squadra. Psicologia dei gruppi di lavoro
Grazie all'introduzione delle nuove tecnologie e di nuove modalità produttive, nei luoghi di lavoro si assiste oggi a una riduzione dei livelli gerarchici e a una crescente necessità di lavorare in gruppo. Sono così diventate sempre più preziose competenze trasversali, non tecniche, che riguardano la capacità di stare in gruppo, la leadership, la comunicazione, la gestione dei conflitti. Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata, fornisce un'analisi dei processi che portano alla formazione dei gruppi di lavoro. Servendosi anche di casi organizzativi, sono illustrate le principali linee di intervento attraverso le quali si definiscono i team, si sviluppa una leadership, si gestiscono conflitti e si chiariscono i fattori che possono portare al successo o insuccesso di un gruppo di lavoro. -
Creazione di lavoro nella stagione della quarta rivoluzione industriale. Il caso dell'Emilia Romagna
Ancora non sappiamo come le nuove tecnologie e la cultura che le governa cambieranno il futuro prossimo del capitalismo. Sappiamo però che è in atto una nuova grande trasformazione, che muterà non soltanto i tempi e l'organizzazione del lavoro, ma l'idea stessa di lavoro, le relazioni interpersonali, i modelli culturali, il rapporto uomo-natura. È una transizione che va governata con saggezza, e non soltanto con razionalità, evitando sia l'esaltazione acritica del progresso, sia il timore dei suoi effetti distruttivi sull'occupazione. Parte da questi presupposti la ricerca qui presentata, che focalizza l'attenzione su quanto è avvenuto negli ultimi vent'anni in Emilia-Romagna a livello di impatto della rivoluzione digitale sui livelli occupazionali e sulla trasformazione delle skills lavorative richieste dai nuovi modi di produzione. Dalle esperienze di quel grande «incubatore» della trasformazione manifatturiera che è la via Emilia si evince che nonostante lo spiazzamento causato dall'automazione e dall'intelligenza artificiale è possibile, tramite queste ultime, attivare forze che aumentano la domanda di lavoro. Lo sviluppo della meccatronica, del biomedicale, dell'ICT e il trattamento dei big data ne sono un esempio.