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Persone finte. Paradossi dell'individualismo e soggetti collettivi
Individualismi di ogni tipo imperversano oggi sulla scena sia pubblica sia privata, mentre vecchi soggetti collettivi, come partiti e sindacati, che hanno accompagnato l'era della società industriale sembrano entrati in una fase di declino. Contemporaneamente il mercato globale si afferma come suprema forma di regolazione e di controllo dei conflitti e delle aspirazioni. In questo contesto, gli attori e i soggetti collettivi, le ""persone finte"""", non scompaiono, si trasformano e generano paradossi: sono proprio i nuovi soggetti collettivi, infatti, come le grandi imprese multinazionali dell'informatica e della comunicazione, a promuovere ed esaltare pratiche e culture individualiste. Il libro ci consente di scoprire la vera natura di queste """"persone finte"""", rivelandone tutta la portata politica."" -
Gli equivoci del cattolicesimo politico
Agli inizi degli anni Sessanta, la famosa ""apertura a sinistra"""", giudicata dalle gerarchie ecclesiastiche contraria sia alla disciplina sia alla dottrina cattolica, sta invece giungendo a compimento. In tale contesto viene organizzato nel 1962 un convegno di studi sui rapporti tra stato e Chiesa il cui sostanziale obiettivo è comporre le posizioni. Da Dossetti ci si attende che dia un contributo al rilancio della presenza dei cattolici in politica, senza che ciò metta in discussione il magistero ecclesiastico. Ma l'ex costituente, ormai divenuto monaco e sacerdote, spiazza tutti con un discorso radicale in cui afferma che il compito primario del cristiano non è la costruzione della sfera politica, né la difesa in quell'ambito di verità cattoliche generali, ma è la ricerca della via della testimonianza evangelica dell'alterità della fede. Fino a oggi inedito, quel fondamentale discorso dossettiano è ora riproposto per la cura di Alessandro Barchi che con acribia filologica ne illumina la genesi. Due saggi di Fabrizio Mandreoli e Paolo Pombeni lo inquadrano rispettivamente sul versante teologico e su quello storico, aiutando il lettore a comprendere a fondo questo singolare documento che segna il distacco di un leader del cattolicesimo politico dal mito novecentesco del rilievo e della possibilità di una """"democrazia cristiana""""."" -
Nel nome degli altri. Storia dell'umanitarismo internazionale
È solo negli ultimi decenni che l'azione umanitaria ha acquisito un ruolo evidente e primario nel corso dei conflitti. L'umanitarismo internazionale, però, ha una storia assai più lunga, che questo libro ricostruisce illustrando il percorso attraverso il quale soccorso e assistenza sono entrati a far parte dell'agenda delle istituzioni nazionali e sovranazionali, dei programmi delle organizzazioni non governative, influenzando il rapporto fra i paesi occidentali e il resto del mondo. La ricostruzione storica si snoda intorno ad alcuni momenti ed eventi cruciali - le conquiste coloniali, le due guerre mondiali, l'emergere del terzo mondo - e mette in luce il profilo dei diversi protagonisti delle operazioni di soccorso - la Croce rossa, Save the children, le agenzie delle Nazioni Unite, Medici senza frontiere - mostrando come ha preso forma nel corso del tempo il significato attribuito ancora oggi all'umanitarismo internazionale. -
Le lacrime di Mirra. Miti e luoghi dei profumi nel mondo antico
Colpevole di amore incestuoso con il padre, la bellissima Mirra viene mutata in albero. Le lacrime che stillano dalla corteccia odorosa sono il profumo che conserva il nome della donna, la mirra. È solo uno dei miti fioriti intorno ai profumi nell'antichità. Destinate agli scopi più diversi, a onorare gli dei o a soddisfare l'olfatto dei re, nel mondo antico le sostanze aromatiche costituivano un aspetto importante della vita quotidiana di sovrani illuminati, imperatori eccentrici, uomini e donne altolocate, ma anche di figure bizzarre, prostitute e parvenu. Tutti erano accomunati dall'uso e dalla passione per gli ""aromata"""", nella forma pura di spezie, o in quella derivata di oli, polveri fragranti e vini aromatici. Sulla scorta delle fonti archeologiche, letterarie ed epigrafiche, il libro ricostruisce l'antica cultura dei profumi, raccontandone la mitologia e le leggende, tracciandone la geografia, studiandone le ricette e le tecniche di produzione."" -
Investire nel sociale. La difficile innovazione del welfare italiano
Questa ricerca coordinata da tre sociologi che da sempre si occupano di tematiche legate al welfare, rappresenta una riflessione su una questione più che mai attuale: è ancora possibile innovare il welfare italiano in modo che risponda in maniera efficace alle esigenze dei cittadini, oppure dovremo rassegnarci alla sua inevitabile decadenza? Per rispondere a questo interrogativo il volume esamina i settori dove l'innovazione è cruciale per assegnare al welfare una funzione di investimento economico e sociale: le politiche per l'infanzia, le politiche attive del lavoro (con un focus sui programmi di alternanza-lavoro e sull'apprendistato) e le politiche per la casa. Ciascuno di questi settori è analizzato partendo dai dati di sfondo per poi approfondire le innovazioni in corso, nonché le opportunità e i limiti in cui si dibattono. Nel capitolo conclusivo è presentato un riepilogo dei risultati empirici più rilevanti, evidenziando i problemi ancora aperti e le sfide che ne provengono per la trasformazione del welfare italiano. -
I primi statuti del Monte di pietà di Bologna (1514-1576)
Risalgono al 1514 i primi statuti del Monte di pietà di Bologna giunti fino a noi. Fondato nel 1473, Il Monte sostenne per circa un anno e mezzo con il suo credito (accordato al solo costo delle spese di gestione) i ""poveri meno poveri"""", perlopiù piccoli artigiani. Poi chiuse i battenti per riaprirli il 20 aprile del 1504, alla vigilia del ritorno della città sotto il diretto dominio pontificio. Non sappiamo secondo quali regole cominciò a funzionare nel 1473 e poi nel 1504. Sappiamo, però, cosa fu pensato, dai compilatori delle prime norme giunte fino a noi, per assicurare all'istituto un buon funzionamento e per consentirgli un futuro: gli statuti del 1514. Da questi documenti ricaviamo la descrizione dei compiti dei responsabili, le regole in base alle quali si concedeva credito e si identificavano i destinatari. In essi si trovano anche elementi relativi alla più generale concezione del credito e del senso di un'istituzione, allora nuova ma non più nuovissima, che ha saputo attraversare i secoli. A cinquecento anni dalla loro emanazione vale la pena ragionare, a partire da quegli statuti, sulle regole che dovrebbero e devono presiedere a una così delicata e importante funzione: sostenere con un credito solidaristico chi da esso può essere salvato."" -
L' impero costantiniano e i luoghi sacri
La politica religiosa di Costantino e dei suoi successori, destinata a mutare per molti aspetti gli equilibri politico-sociali dell'Impero, ha costituito un punto di svolta fondamentale anche nella concezione dello spazio e nella sua sacralizzazione, contribuendo a trasformare e a definire la topografia antica attraverso una nuova rete di luoghi santi. Tale operazione ha avuto un importante risvolto ideologico e teologico-politico, spesso enfatizzato dalle fonti coeve e rintracciabile con diverse declinazioni in testi anche posteriori, in cui la memoria costantiniana diventa paradigma di riferimento per la costruzione di un'immagine imperiale cristiana. Basiliche, palazzi, santuari e, di contro, fori, templi, curie, diventano il linguaggio ""visibile"""" attraverso cui è possibile leggere i segni tangibili di trasformazioni, conversioni e permanenze, su cui proiettare rimandi simbolici. Attraverso il contributo di studiosi di provenienza internazionale e di formazione e ambiti disciplinari differenti, il tema dello spazio sacro in età costantiniana è qui indagato da molteplici punti di vista, da quello storico-letterario, a quello archeologico, epigrafico, storico-artistico, e relativi a differenti zone geografiche e cronologiche: dai luoghi classici di Roma e dell'Occidente cristiano alla costruzione della Terra Santa e dell'Impero bizantino, dai discorsi agiografici alle leggende di fondazione, dalla tradizione copta a quella della Rus' dei secoli XI-XIII."" -
Andare in pensione. Piaceri, dispiaceri, opportunità
L'agognata pensione è un traguardo importante della nostra vita, un momento di festa, felicità e libertà. Ma davvero lavorare stanca? Siamo sicuri che il meritato riposo sia sempre una gioia? E che, una volta ritiratisi dal lavoro, ""pensionato"""" sia uguale a vecchio e inutile? Questo volume affronta un tema caldo e quanto mai attuale. Di fronte a interventi legislativi che allontanano sempre più il momento del ritiro dal lavoro e altri che incidono sul risparmio e sul reddito, per la prima volta il nodo della pensione viene trattato dal punto di vista soggettivo e individuale e le risposte che riceviamo sono tutt'altro che scontate: andare in pensione non significa essere vecchi, ma anche lavorare a certe condizioni aiuta il nostro benessere psicofisico e non sempre chi è anziano è necessariamente un cattivo lavoratore, infine andare in pensione è un passaggio delicato, con luci e ombre, che coinvolge tutta la persona, ci costringe a vederci in modo diverso e non necessariamente positivo, al punto che è essenziale per il nostro benessere, per la nostra autostima e per il nostro senso di autoefficacia affrontare bene e attivamente una delle più importanti tappe della nostra vita."" -
Le guerre daciche
All'alba del II secolo d.C. con due successive campagne militari l'imperatore Traiano vinse e conquistò la Dacia (un dipresso il territorio dell'attuale Romania). Fu l'ultima conquista duratura dell'impero; una conquista importante per il radicamento romano nell'area danubiana e anche per il rafforzamento politico del suo artefice, Traiano. Il ricordo dell'impresa è eternato nei bassorilievi della Colonna Traiana, che costituisce la fonte maggiore per la sua conoscenza. Il volume racconta lo svolgimento delle guerre daciche collocandole nel più ampio contesto della storia sia dell'area danubiana, sia dell'impero romano, seguendo le vicende della Dacia sino a quando essa venne abbandonata dai romani alla fine del III secolo. -
Estetica e scienze cognitive
Il volume ricostruisce in modo esaustivo i temi del dibattito in corso tra l'estetica filosofica, gli approcci scientifici all'estetica, le scienze cognitive. Rispetto a ciascun ambito discusso, attenzione, percezione, atteggiamento, immaginazione, creatività, finzione, narrazione, valutazione, giudizio, piacere, emozione, l'autore elabora un insieme coerente di proposte capace di favorire una piena integrazione tra le diverse prospettive in gioco. -
La critica letteraria contemporanea
Il volume traccia una panoramica delle principali tendenze che hanno caratterizzato la critica letteraria dall'inizio del Novecento a oggi, facendo riferimento non solo alle teorie o alle scuole più note (dal formalismo alla stilistica, dalla semiotica al decostruzionismo e così via), ma anche agli studi più significativi dedicati alle singole opere. Questo volume contiene importanti aggiornamenti soprattutto nell'ultimo capitolo, dove si dà conto delle tendenze attuali e dei dibattiti in corso, come quello sul ritorno al realismo, su letteratura e globalizzazione, o su letteratura e scienze cognitive. -
L' amministrazione europea e le sue regole
Il volume esamina anzitutto i compiti, gli strumenti di azione, gli aspetti organizzativi, le forme di legittimazione, dell'amministrazione dello spazio comune. In seguito si sofferma sulle forme di esecuzione delle norme europee, sulle tecniche di collaborazione e sul sistema integrato di giustizia amministrativa. Sono infine proposte alcune riflessioni sui caratteri del diritto amministrativo europeo, sull'europeizzazione del diritto amministrativo italiano, sul ruolo della scienza giuridica in questo ambito e sulle prospettive di riforma. -
Ricordare. Forme e mutamenti della memoria culturale
Attraversando i confini fra epoche e letterature il libro illumina le diverse modalità di rapporto con il passato utilizzate dagli individui e dalle collettività, nonché i percorsi che portano alla costituzione di ciò che chiamiamo ""patrimonio culturale"""". Percorsi che cambiano profondamente con la rivoluzione tecnologica. Che cosa significa infatti ricordare a seconda che si parli di libro a stampa, fotografia, scrittura digitale? Per rispondere, l'autrice indaga le funzioni della memoria culturale, concentrandosi sui mezzi grazie ai quali essa si conserva (scrittura, pittura, luoghi, il corpo stesso)."" -
La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605)
Quello qui affrontato è un tema di enorme rilevanza nella storia della Chiesa e in generale dell'Italia moderna. Il saggio disegna infatti la parabola che ha portato la Chiesa della controriforma a proibire la lettura personale delle sacre scritture, un atto che ha molto influito sulla spiritualità cattolica, e contribuito ad approfondire la divisione fra Europa cattolica e protestante, facendo sì che tuttora gli italiani non leggano la Bibbia. L'autrice studia l'atteggiamento della Chiesa italiana rispetto alle traduzioni della Bibbia fra il 1471 (anno della prima edizione in volgare) e la definitiva condanna ai primi del Seicento. Nel corso del Cinquecento, di pari passo con la minaccia luterana, crescono le riserve sull'uso democratico della scrittura, che giungono alla proibizione con gli indici promulgati tra il 1559 e il 1596. -
La Germania della cancelliera. Le elezioni del 2013 all'ombra della crisi europea
Nel 2013 Angela Merkel è stata consacrata tra i capi di governo più popolari e longevi nella storia della Repubblica federale tedesca. Dopo un lungo negoziato, i cristiano-democratici e i socialdemocratici hanno formato un governo di grande coalizione. Le elezioni federali e la nascita del nuovo governo sono avvenute all'ombra della più grave crisi europea dal 1929 e, in parte, ne sono state condizionate. L'ingresso sulla scena politica di un nuovo partito anti-euro, ""l'Alternativa per la Germania"""", ha fatto emergere un progetto di sfida al consenso europeista dell'elite tedesca. A farne le spese finora è stato soprattutto il Partito liberaldemocratico, che per la prima volta dal 1949 è rimasto fuori dal Bundestag. Sullo sfondo di un'apparente stabilità, la Germania sta attraversando una fase di importanti cambiamenti che potrebbero avere implicazioni sia sul funzionamento del suo sistema politico, sia sul ruolo del paese in Europa e nel mondo. Grazie al contributo di alcuni dei più qualificati esperti italiani ed internazionali, il volume analizza il voto tedesco del 2013, il contesto nazionale ed europeo in cui si è svolto, le strategie dei partiti e dei leader, prima e dopo le elezioni."" -
Il Mulino. Vol. 484: Città al voto.
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. -
Il Mulino. Vol. 485: Giovani con riserva
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. -
Il Mulino. Vol. 487: Obama: un bilancio.
Questo numero del ""Mulino"""" apparirà ai nostri più affezionati lettori inconsueto e fuori dall'ordinario, poiché non ospita neppure un articolo che parli esplicitamente della situazione politica italiana. E questo perché sull'argomento clou abbiamo già dato, organizzando nel numero scorso un dibattito serio sulla riforma costituzionale. Ma soprattutto perché il dibattito in corso sta diventando sempre più ripetitivo, ideologico e intellettualmente poco stimolante. Preferiamo allora dedicare ad esso spunti più brevi sul nostro sito (rivistailmulino.it), in cui affrontiamo le poche notizie che oltrepassano la cronaca o la ripetizione. Ma è un numero particolare anche per la grande massa di informazioni e di valutazioni dedicate alla situazione politica, sociale, culturale degli Stati Uniti, che andranno a eleggere il loro presidente l'8 novembre 2016. Il cuore monografico del """"Mulino"""" che vi trovate tra le mani, sta proprio lì, nel cercare di chiarire le ragioni per le quali gli americani che andranno a votare - scegliendo anche per noi il presidente del Paese tuttora egemone fanno fatica a decidere tra un abile e spudorato demagogo e una rappresentante dell'élite politica tradizionale, con non poche cicatrici sulla sua dura scorza."" -
Adriano
Imperatore fra il 117 e il 138 d.C, Adriano, grazie al suo grande talento politico e amministrativo, conseguì notevoli successi sulla scena sia interna sia esterna. Uomo pieno di contraddizioni, letterato, fervido ammiratore della cultura greca, ha lasciato traccia della sua grandezza nella Villa Adriana di Tivoli. Il volume ne ricostruisce la figura e ne racconta le imprese, collocandole sullo sfondo di Roma all'epoca del suo massimo splendore. -
Gli etruschi
Dominarono gran parte dell'Italia, intrattennero rapporti con fenici e greci, civilizzarono la prima Roma per poi, alla fine, soccombere al suo ambizioso potere. Ma chi erano gli etruschi, questo popolo rimasto a lungo tra gli enigmi della storia? Basato sulle ultime conoscenze archeologiche, questo libro, che torna in una nuova edizione aggiornata, fa il punto sulla storia, la religione e l'arte di uno dei popoli più interessanti dell'antichità.