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Lavoro, istituzioni, diseguaglianze. Sociologia comparata del mercato del lavoro
Viste in un'ottica comparata internazionale, le criticità del mercato del lavoro italiano stanno nelle difficoltà di inserimento occupazionale dei giovani, nella trappola dei lavori instabili, in una classe operaia costituita in misura crescente da immigrati quasi sempre segregati in occupazioni a bassa qualifica, nella mancanza di opportunità di lavoro qualificato anche per chi ha un buon livello di istruzione, nell'assenza di una valutazione rigorosa delle politiche del lavoro. Come emerge dalla accurata disamina svolta nel librò, molti di questi fenomeni non sono l'esito inevitabile di tendenze generali dei mercati, ma dipendono dai sistemi istituzionali e di regolazione che caratterizzano i contesti nazionali. Questi influiscono in modo determinante sulla struttura occupazionale, sulla persistenza e l'ampliamento delle diseguaglianze e sui percorsi di sviluppo che i singoli paesi hanno imboccato, oltre che sulle vie di uscita dall'attuale crisi economica. L'Italia, in questo senso, è in una situazione particolarmente preoccupante. -
La plurità addomesticata. Politiche pubbliche e conflitti politici
Al concetto di ""pluralismo"""" si ricorre in politica per classificare i sistemi di partito, i regimi politici, gli strumenti di controllo della comunicazione politica. Oggi qualsiasi visione del pluralismo non può non tener conto delle radicali trasformazioni della politica per cui, a fianco della produzione delle politiche pubbliche, acquista valore e si impone un'idea di politica in grado di riconoscere le Istanze meno addomesticabili delle società contemporanee Il libro muove dalle forme di addomesticamento del pluralismo riconducibili alla vecchia """"scienza di polizia"""" di matrice europea, indaga gli sviluppi debitori della politologia statunitense, e approda in ultimo a una nuova e originale definizione del termine."" -
Gli schiavi nel mondo greco e romano
Nel mondo greco-romano la società era basata su una presenza massiccia di schiavi, che in determinati luoghi poterono raggiungere e forse superare il cinquanta per cento della popolazione. Il volume offre un panorama completo della questione: che cosa significava essere schiavi e come lo si diventava; la funzione e il peso degli schiavi nei diversi settori della vita economica; la loro presenza nell'organizzazione famigliare e cittadina; come si poteva uscire dallo stato di schiavitù; le trasformazioni che la fine dell'impero romano e il primo diffondersi del cristianesimo produssero nel sistema schiavistico antico. -
La cultura dei vinti
Come fa un paese che ha perso una guerra a metabolizzare il trauma della disfatta? Guardando al Sud degli Stati Uniti dopo la guerra di secessione che vide la vittoria del Nord nel 1865, alla Francia dopo la guerra franco-prussiana del 1870-71, alla Germania dopo la Grande Guerra si coglie una sorta di itinerario comune attraverso cui passano i paesi sconfìtti. Dalla depressione all'euforia (rivoluzionaria), dalla presa di distanza con il passato alla convinzione di essere comunque i vincitori morali, alle velleità di revanche. È un modello che si ripete anche in epoca contemporanea, basti pensare alla fine dell'Unione Sovietica e agli Stati Uniti dopo l'attacco alle Twin Towers. -
Come ho tentato di diventare saggio
A vent'anni era già un rivoluzionario di professione pronto per il Tribunale speciale fascista; a poco meno di trentacinque abbozzava il progetto di un federalismo europeo per il quale avrebbe lottato per il resto della vita. Nei riguardi della propria azione Altiero Spinelli nutriva ad un tempo orgoglio e timore che non ne rimanesse segno, così negli ultimi anni si decise a scrivere questo libro, che racconta la sua vita fino alle soglie del dopoguerra: la giovinezza, le prime letture, l'adesione al partito comunista, la scoperta dell'amore e del sesso, la cospirazione, i sedici anni di carcere e di confino, i primi passi dell'impegno per il federalismo europeo. Ne è risultata una ""confessione"""" di rara intensità, dove le tessere dell'esperienza personale e politica sono ricomposte in un esemplare romanzo di formazione, una testimonianza che ha pochi eguali nella memorialistica del Novecento italiano."" -
Breve storia della moda in Italia
Della moda percepiamo i tratti più legati all'attualità. Ma la storia della moda, qui ripercorsa, inizia nel Medioevo comunale. Dopo aver identificato a grandi linee le diverse epoche della moda, segnate volta a volta dall'influenza dell'Italia, poi della Spagna, infine e lungamente della Francia, l'autrice in una carrellata che arriva ai giorni nostri tocca gli aspetti costitutivi del fenomeno, dall'evoluzione del ruolo dei sarti al disciplinamento del lusso, dall'uso degli abiti per indicare appartenenze di luogo e status al succedersi del gusto per i colori, le righe, le fogge larghe o aderenti, i busti e le crinoline. -
La retorica d'oggi
In principio era la parola: il dialogo, il rapporto dell'uomo con il suo simile. La retorica, arte della parola, va dunque intesa non come luogo dell'artificio e dell'inganno ma come lo strumento che amministra e negozia i conflitti, come arte della convivenza. Ed è in questa chiave che va letta la rivalutazione della retorica operata da Ezio Raimondi, che va al di là dei confini letterari per investire territori filosofici e antropologici. Ripercorrere la vicenda storica della retorica, delle sue sfortune e fortune, conduce allora a un'intensa rivendicazione della sua centralità nella ""conversazione"""" tra gli uomini."" -
La società dell'incertezza. Nuova ediz.
Nel nostro mondo postmoderno non c'è posto per la stabilità e la durata, l'apparenza prevale sulla sostanza, il tempo si frammenta in episodi, la salute diventa fitness, la massima espressione di libertà è lo zapping. Dalle macerie del vecchio ordine politico bipolare sembra emergere solo un nuovo disordine globale. Le figure emblematiche che abitano questo traballante universo sono il giocatore (in borsa o alla lotteria) e il turista, lo sradicato e il «collezionista di sensazioni». Ma forse, più di ogni altro, lo straniero. Per impedire che l'individuo diventi presto straniero anche a se stesso, è giunto forse il momento di guardare a nuove strategie di vita. -
Come si ammala la mente
Come avviene che la mente si ammala? Il volume affronta il tema delle malattie della mente presentando le principali determinanti dei disagi psichici e i modelli di comprensione del loro insorgere, e chiarendo inoltre cosa si intenda per sviluppo normale. L'autore tiene conto sia del succedersi storico delle differenti teorie, sia del modello esplicativo più recente, qui definito ""del disconoscimento e della dissintonia"""". Riprendere contatto con le proprie emozioni e fiducia nel proprio modo di sentire sembra essere il compito primario per """"curare la mente"""" e recuperare la vitalità smarrita dal corpo."" -
Chi ha e chi non ha. Storie di disuguaglianze
Originale, vivace ed eclettico, questo libro trae dalla storia e dalla letteratura una serie di casi esemplari, narrazioni e riflessioni per affrontare un tema drammatico come quello della disuguaglianza economica. L'intento è spiegare il mistero per cui il reddito e la ricchezza si sono distribuiti per il mondo in maniera tanto disuguale, per non dire iniqua, nel tempo e nello spazio. Apprendiamo così dove si collocava il nonno di Obama nella scala di reddito del Kenya; chi è stata la persona più ricca della storia; quanto incide il luogo di nascita sul reddito futuro; come cambia la disuguaglianza dagli Stati Uniti all'Europa. -
Imperi e stati nazionali nell'Ottocento
Il volume pone a raffronto quattro grandi imperi - austroungarico, russo, ottomano e inglese - con il modello dello stato nazionale così come venne affermandosi nel XIX secolo. Partendo da tre esempi concreti (la monarchia, il censimento e il servizio militare obbligatorio), e con una particolare attenzione agli aspetti etnico, giuridico, culturale e religioso, gli autori fanno emergere un quadro in cui gli stati nazionali trionfanti adottarono strategie imperialistiche, e in cui imperi e stati nazionali finirono in definitiva per attenuare le rispettive differenze. -
Storia dell'italiano nel Novecento
Il volume delinea un panorama completo delle funzioni e dell'evoluzione della lingua italiana dalla prima guerra mondiale alla fine del secolo. L'analisi di tali trasformazioni, e delle idee linguistiche che l'accompagnano, è sempre accompagnata da esempi concreti ed è condotta non solo sul linguaggio letterario ma anche sulle lingue settoriali, dai testi per le canzoni alla prosa sportiva, giornalistica, cinematografica, televisiva. -
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2014
Con il perdurare della crisi la presenza dei lavoratori stranieri nell'economia italiana è oggetto di nuova attenzione: il rapporto tra costi e benefici dell'immigrazione, la competitività tra lavoratori italiani e stranieri e il ruolo degli stranieri nel sistema produttivo nazionale sono temi sempre più al centro del dibattito pubblico. Il quarto rapporto della Fondazione Leone Moressa, attraverso l'analisi delle dinamiche occupazionali, del comportamento finanziario e dell'inclusione economica e sociale degli immigrati, offre un contributo scientifico alla riflessione, utilizzando l'analisi statistica dei dati come strumento per riflettere sulla rilevanza della popolazione straniera nel tessuto economico e produttivo italiano. A completare il rapporto, esperti, studiosi di immigrazione e rappresentanti delle istituzioni approfondiscono il tema dell'inclusione lavorativa degli immigrati: tenendo presente che gli occupati stranieri rappresentano ormai il 10% della forza lavoro complessiva, non è più possibile considerare il lavoro degli immigrati come componente distaccata dalle dinamiche nazionali ma, sempre di più, come parte integrante di esse. -
Le istituzioni della moda. Dalle strutture corporative all'economia politica. Napoli e Francia (1500-1800)
Dal trionfo rinascimentale della sartoria al suo declino settecentesco, questo volume ripercorre, in una prospettiva interdisciplinare imperniata sulla storia istituzionale, le vicende del sistema della moda nel Regno di Napoli. La moda si rivela essere una fondamentale chiave di lettura, culturale ed estetica ma anche politica e istituzionale, del processo europeo di civilizzazione, soprattutto per l'importanza crescente assunta dall'economia del tessile e dell'abbigliamento nello sviluppo dello Stato moderno. In tale prospettiva, il Regno di Napoli costituisce un caso emblematico in Europa, poiché la potenza delle corporazioni tessili, protette dalle magistrature, costituì un blocco politico capace di condizionare pesantemente le funzioni vitali dello Stato. Le fonti storiche qui utilizzate, in larga parte manoscritte e inedite, testimoniano tra l'altro l'importante tentativo di ""liberare"""" lo Stato dalle pressioni indebitamente esercitate dalle corporazioni, attuato da un ministro di Stato, il marchese José Joaquim de Montealegre, straordinario personaggio che cercò di attuare una politica di riforma tesa a limitare il potere corporativo e a modernizzare le istituzioni politiche ed economiche."" -
Dialogo sulle quote. Rappresentanza, eguaglianza e discriminazioni nelle democrazie multiculturali
È importante che le donne, le minoranze etniche e le comunità linguistiche siano adeguatamente rappresentate nelle principali istituzioni di un paese democratico? Se sì, occorre garantire la loro presenza tramite quote? Scritto sotto forma di dialogo, questo libro esplora le principali ragioni a favore e contro le quote, passando in rassegna nozioni quali riconoscimento, eguali opportunità, discriminazione, consociativismo e federalismo. Gli argomenti teorici e normativi dei tre protagonisti - Cosimo, Thérèse e Solutio - sono sostenuti attraverso esempi concreti tratti da paesi come la Svizzera, l'Italia (in particolare l'Alto Adige/Sudtirol), gli Stati Uniti, la Bosnia ed Erzegovina, il Belgio e la Francia. Scettico sull'utilità delle quote formali e rigide, l'autore presenta soluzioni alternative originali che attraverso meccanismi informali, indiretti e impliciti consentono alle istituzioni democratiche (governo, parlamento, pubblica amministrazione) di rispecchiare la diversità culturale che contraddistingue le nostre società. -
Problematiche e prospettive nel percorso di riduzione della spesa pubblica in Italia
La ""spending review"""" deve essere l'occasione per semplificare e razionalizzare tutti i processi e le procedure della PA, per ridisegnarle in modo più efficiente ed efficace e, quindi, ottenere sia una PA più sinergica con le esigenze dello sviluppo, che una PA meno costosa. In Italia, il compito di individuare vie e modi per ridurre la spesa pubblica è stato di recente affidato a Carlo Cottarelli, commissario del Governo italiano per la """"spending review"""". Ed è proprio Cottarelli a illustrare, in apertura del volume, obiettivi e metodologie di questo processo. Nel corso del libro vengono poi illustrati i principali potenziali settori di intervento, le linee operative e le opzioni tecniche disponibili, nonché i possibili approcci a un'efficace politica della revisione dei processi e dei tagli."" -
Libertà e giustizia per tutti. Cosa possono fare le Corti contro la discriminazione negli Stati Uniti d'America
La promessa di fedeltà alla bandiera con la quale si aprono le sedute del Congresso, così come le lezioni in molte scuole, recita che gli Stati Uniti sono ""una nazione, guidata da Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti"""". Eppure, a guardare la storia americana, libertà e giustizia sono state sempre il privilegio di alcuni, non certo di tutti. Perché alcuni individui, distinti per razza, genere, orientamento sessuale, nel tempo sono stati umiliati, perseguitati, espulsi dal consesso civile? E perché i pregiudizi su cui quelle persecuzioni si fondavano, per secoli solidi come roccia, sono a un tratto divenuti ingiusti? Quale ruolo possono svolgere le Corti per promuovere l'abbandono di forme sociali e giuridiche vessatorie e discriminatorie? Questo libro ripercorre la storia americana mettendo a nudo la violenza originata dal bisogno di ordine sociale che conduce alla stigmatizzazione delle diversità. Questa inquietante e avvolgente narrazione, tesa fra i dialoghi di Socrate, le parabole cristiane, le teorie di Freud e l'antropologia di Mary Douglas, parte e torna alla giurisprudenza della Corte Suprema, quando ha decretato la legittimità della schiavitù, quando ha costituzionalizzato gli interessi del capitale, quando ha finalmente saputo riscrivere la storia dei diritti civili negli Stati Uniti."" -
Sistemi locali, reti e intermediari dell'innovazione. Il polo dell'ICT in Abruzzo
Lo spazio geografico è rilevante per lo sviluppo di nuovi prodotti e per le dinamiche innovative delle imprese, poiché la diffusione di conoscenza, soprattutto quella tacita, è favorita dalla prossimità territoriale e dal rafforzamento di relazioni che richiedono tempo e occasioni comuni. La globalizzazione dei mercati e la concentrazione geografica delle specializzazioni tecnologiche, tuttavia, non consentono di limitare ai confini locali l'estensione delle reti tra i soggetti dell'innovazione; a tutti i livelli, il grado di apertura esterna dei sistemi condiziona notevolmente la capacità di assorbire e generare nuove conoscenze. Si impone perciò l'adozione di forme organizzative che meglio si adattino al cambiamento, ed emerge il ruolo decisivo di intermediari che facilitino le relazioni e il trasferimento di competenze tecnologiche e manageriali. Che cosa significa questo in concreto? Significa stabilire i compiti dei vari nodi della rete sulla base dell'inventario esplicito dei tipi di intelligenze in gioco, concordando a priori la finalizzazione che si darà alla rete. Dopo aver discusso le caratteristiche e i confini dei sistemi di innovazione, il volume illustra il ruolo dei vari nodi, le imprese, i centri di ricerca, le istituzioni, con particolare riferimento ai fornitori di servizi pubblici locali e alle attività brevettuali. Il territorio di riferimento per lo studio è l'Abruzzo, dove da tre anni è stato fondato il Polo di innovazione ICT. -
Philanthropication thru privatization. Building permanent endowments for the common good
Con la diminuzione delle risorse e delle possibilità di spesa dei governi e con l'aumento di problemi legati al degrado sociale e ambientale, è sempre più urgente indirizzare nuove risorse per contrastare le sfide che minacciano il pianeta. Una soluzione promettente è l'utilizzo di tutti o parte dei profitti delle transazioni di privatizzazione, realizzati in vari paesi del mondo, in fondazioni caritatevoli, un processo che Lester Salamon ha chiamato Philanthropication thru Privatization, o PtP. Rendendo permanenti questi finanziamenti a istituzioni private che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, in particolare di quelli colpiti dai processi di privatizzazione, la PtP può ridurre l'opposizione dei cittadini stessi alla legittimazione di tali processi e ottenere un risultato ""win-win"""" per cittadini, governi e investitori. Questo volume intende dimostrare che PtP non è un'idea astratta, ma è già realtà. Infatti, alcune delle maggiori e più stimabili fondazioni al mondo, come la tedesca Volkswagen Foundation o le fondazioni bancarie italiane, sono tutte il risultato di un processo di PtP. Basandosi su una ricerca a livello mondiale e su oltre una ventina di casi di studio, in queste pagine Salamon suggerisce una promettente strategia per far confluire nuove risorse nella soluzione dei problemi globali."" -
Etica, impresa, contratto e mercato. L'esperienza dei codici etici
Sono molte le aziende che, negli ultimi anni, hanno adottato un codice etico: tale scelta garantisce una nuova legittimazione all'impresa, le permette di avere vantaggi di immagine e di mercato e, nello stesso tempo, rinnova la concezione dell'idea di business. L'adozione di un codice etico, quindi, non è mera promozione d'attività, ma permette una migliore performatività dell'impresa, garantendo una maggiore competitività nel rispetto sia delle regole sociali che della realtà circostante. In sostanza, i codici etici, che entrano in tutti i rapporti interni ed esterni modellandoli e conformandoli non solo a valori e principi, ma anche a direttive e comandi aventi efficacia giuridica, possono essere definiti come atti di espressione dell'autonomia privata di un'azienda capaci di suscitare fiducia in chi, a diverso titolo, viene in contatto con essa. Questo libro ripercorre l'evoluzione storica del fenomeno, individuandone momenti salienti e ragioni. L'analisi si sofferma sulle caratteristiche strutturali che un codice etico deve avere per essere efficace e sul ruolo di una cultura in grado di valorizzarne il contenuto, viste le difficoltà e le potenzialità dei Codes of Ethics, nell'incontro non solo con i paesi europei ma anche con Cina, India, Russia, Sud Africa e Sud America.