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Con Pertini al Quirinale. Diario 1978-1985
"Il 9 luglio di quest'anno Sandro Pertini è stato eletto presidente della Repubblica e mi ha nominato segretario generale"""". Il 3 novembre 1978 inizia così il diario su cui Antonio Maccanico annoterà poi giorno dopo giorno, incontro dopo incontro, viaggio dopo viaggio, lo svolgersi del settennato di Pertini. Nella sua cronaca si colgono al vivo e secondo prospettive spesso singolari tutti i protagonisti di quegli anni (politici italiani e stranieri, giornalisti, imprenditori, manager pubblici, intellettuali) ed emergono i tratti di una presidenza che, iniziata nell'anno culminato nell'assassinio di Moro e nelle dimissioni di Leone, si dava il compito di ridare prestigio al Quirinale in una difficile fase in cui emergeva, oltre alle manifeste difficoltà del sistema politico, una più generale crisi della società italiana." -
In difesa della politica. Perché credere nella democrazia oggi
Non crediamo più nella capacità della politica di risolvere i nostri pressanti problemi? Siamo ormai scettici circa le istituzioni democratiche? Questo libro vuole farci cambiare idea, dimostrando che la politica democratica mantiene molte più promesse di quante siamo disposti ad ammettere. La nostra disillusione deriva dal fatto che diamo per scontato ciò che la democrazia faticosamente assicura. E che attribuiamo ai diritti individuali un peso assai maggiore di quello accordato alle responsabilità verso la società e le generazioni future. Avversione e disprezzo per la politica peraltro fanno presa in chi dimentica i terribili costi delle alternative - autoritarie, populiste, tecnocratiche - alla democrazia. -
Antropologia sociale delle origini umane
Proprio perché l'essere umano nasce quale animale sociale, la ricostruzione delle sue origini non può prescindere dal contributo di una scienza come l'antropologia sociale. Le conoscenze che questa disciplina ha accumulato sui diversi tipi di società sono essenziali per comprendere appieno le prime forme di produzione e scambio, la conquista di manufatti e tecnologie, le strutture della famiglia e della parentela, l'origine del linguaggio e dell'arte, dei rituali e delle credenze. Attraverso una limpida esposizione, l'antropologia sociale e culturale ritrova voce in questo saggio nell'esuberante dialogo tra le discipline, archeologia, paletnologia, linguistica, genetica, che studiano l'affascinante vicenda dell'evoluzione umana. -
Tre studi su Hegel
Si ripropone qui una importante e ormai classica opera: tre saggi in cui il grande filosofo francofortese si cimenta con il pensiero hegeliano, offrendone una difesa lucida e serrata. Se nel primo studio predomina un'analisi storico-filosofica dei temi obbligati della riflessione di Hegel, il secondo affronta il tema dell'esperienza - in particolare di quella scientifica vista in rapporto con la filosofia idealistica. Il terzo saggio pone infine sotto la lente il problema di come mettere a frutto l'oscura densità del linguaggio hegeliano. -
Quando le persone diventano cose. Corpo e genere come uniche dimensioni di umanità
Nelle relazioni interpersonali e sociali molto spesso le persone non vengono considerate per le caratteristiche di personalità, per i contenuti del proprio pensiero e per il proprio modo di comportarsi. Ciò che viene enfatizzato è piuttosto l'aspetto fisico e l'appartenenza al genere femminile o maschile, trascurando la persona nella sua interezza e complessità. Questo libro approfondisce il fenomeno dell'oggettivazione sessuale e ne chiarisce gli aspetti cognitivi, motivazionali e sociali, illustrandone le conseguenze negative sul benessere psicologico e delineando le possibili strategie atte a contrastarlo. -
Storia delle biblioteche in Italia. Dall'Unità a oggi
Il libro - qui presentato in una nuova edizione rivista e aggiornata - segue con grande puntualità l'evoluzione del sistema bibliotecario italiano dal 1860 a oggi, illustrandone gli aspetti burocratici, amministrativi, organizzativi, culturali, e riconducendone le diverse tappe alla più generale vicenda politica italiana. L'Italia, che pure ha ereditato dai secoli passati un patrimonio librario unico al mondo, ha adottato politiche contraddittorie e spesso insufficienti in materia, come appare evidente in questi ultimi anni in cui tagli radicali ai budget hanno portato in molti casi alla quasi paralisi di molte biblioteche. -
I suoni delle lingue, i suoni dell'italiano. Nuova introduzione alla fonetica
Il libro - qui presentato in una nuova edizione riveduta e ampliata, costituisce uno strumento per la comprensione dei meccanismi di produzione dei suoni e, insieme, dei principi e delle pratiche della trascrizione fonetica, che con quei meccanismi sono strettamente connessi. Si fornisce inoltre un'introduzione alla fonetica italiana, con particolare riferimento alla varietà standard, ma anche con ampi cenni alle principali varietà regionali. Per quanto riguarda le lingue straniere, viene presentata una descrizione delle varietà standard del francese, dell'inglese, del tedesco e dello spagnolo. -
Il bilancio pubblico
Dopo la legge 196 del 2009 di riforma della contabilità di Stato e i successivi aggiornamenti, il bilancio pubblico risulta oggi profondamente modificato rispetto al passato. In particolare la riforma della legge costituzionale n. 1 del 2012 si è fatta carico di inserire nella legislazione italiana i nuovi principi europei, con particolare riferimento a quello del pareggio di bilancio e al controllo e coordinamento delle autorità europee sulle decisioni economiche dei singoli paesi UE (Fiscal Compact, Two Pack e Six Pack). Il manuale fornisce strumenti utili e aggiornati per orientarsi nella materia. -
Rapporto sull'analfabetismo religioso in Italia
Il rapporto sull'analfabetismo religioso in Italia intende porre domande, tracciare percorsi e contestualizzare il tema dell'assenza del religioso nei processi educativi su scala internazionale. Il volume offre una riflessione organica su ciò che viene ignorato dal sistema scolastico e sui perché storico-teologici, oltreché storico-politici, di queste omissioni e lacune. A un'ampia analisi delle premesse teorico-critiche e dello scenario storico italiano da cui il fenomeno trae la propria natura si affiancano rassegne di studi, analisi delle esperienze riuscite e fallite e alcuni primi strumenti di cura che ambiscono a generare un dibattito pubblico sul tema e a costruire una riflessione capace di coinvolgere tutti gli attori sociali impegnati nel settore educativo e della formazione. Correda il volume una sezione info-grafica e di mappe che rende la lettura più intuitiva, trasferendo su immagini e simboli la complessità delle informazioni e dei dati raccolti. -
Il lutto e la memoria. La grande guerra nella storia culturale europea
La prima guerra mondiale fu teatro di una carneficina inaudita: i sopravvissuti dovettero fare i conti con quanto era successo e trovare linguaggi adatti ad esprimere sentimenti di perdita e demoralizzazione. Alla elaborazione di questo lutto, pubblico e privato, è alle varie forme che venne assumendo è dedicato il libro. Si parla della commemorazione dei morti, con l'istituzione dei cimiteri militari, i riti funebri collettivi, e dei modi in cui le famiglie e le comunità cercarono di superare la perdita dei loro componenti, per esempio attraverso la pratica dello spiritismo o affidandosi a credenze e superstizioni. Ma l'immaginario doloroso della Grande Guerra è presente anche nel cinema, nell'arte e nella letteratura del primo dopoguerra. -
Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale
Fra il 1914 e il 1918 la Grande Guerra produsse mutamenti profondi sul piano politico, economico, sociale, culturale, come pure sul piano più privato delle coscienze individuali. La sensibilità e il mondo interno di coloro che all'esperienza bellica parteciparono direttamente vennero scardinati. Nel suo vissuto il soldato vede scavarsi un vuoto, una sorta di «terra di nessuno» psicologica. Le lunghe ore trascorse in trincea alimentano nevrosi, claustrofobie, miti, fantasie: analizzando le testimonianze dei combattenti con gli strumenti dell'antropologia, della sociologia e della psicologia, Leed rilegge in modo originale e innovativo l'«evento guerra», visto in termini non più solo di storia politica o militare, ma di immaginario, emozioni, memoria. -
La grande guerra e la memoria moderna
Questo libro ormai classico ha esercitato un'influenza decisiva nel rinnovamento del modo di guardare alla prima guerra mondiale. Non è una storia del conflitto, né un esame dei suoi aspetti politici o militari: grazie a una ricca messe di testimonianze letterarie queste pagine pongono al centro dell'attenzione la vita concreta dei soldati e mostrano come la trincea e la battaglia, le esperienze estreme dell'uccidere e del morire lascino una traccia duratura nelle strutture emotive e intellettuali dell'uomo contemporaneo. Muovendosi fra la realtà effettiva della guerra e l'immaginario da essa suscitato, Fussell riconduce così alla Grande Guerra alcuni stereotipi della ""memoria"""" del Novecento."" -
Il mito della grande guerra
In questa nuova edizione il volume, fortemente innovativo per tesi, documentazione e metodo, ha segnato uno spartiacque negli studi sulla prima guerra mondiale. Le riviste dell'età della ""Voce"""", i fogli interventisti, i diari di trincea e la letteratura sulla guerra: rileggendo questa sterminata produzione Isnenghi ha ricostruito l'atteggiamento di una intera generazione di intellettuali italiani nei confronti dell'intervento e poi dell'esperienza bellica. Da Marinetti a Papini, da Prezzolini a Gadda, da Soffici a Jahier, Serra, Malaparte, Borgese, d'Annunzio, la guerra si configura di volta in volta come occasione rigeneratrice per l'individuo e la società, come veicolo di protesta o, al contrario, antidoto alla lotta di classe. Le molte facce del mito della Grande Guerra compongono in queste pagine uno spaccato di storia mentale, sociale, politica dell'Italia nel passaggio dalla politica delle élites alla società di massa."" -
Caporetto. Diario di guerra (maggio-dicembre 1917)
A ottant'anni dalla rotta di Caporetto, torna uno dei più importanti documenti storici sul momento di massima crisi dell'esercito italiano osservato dal Comando supremo. Quattro sono i grandi episodi militari compresi nel diario di Gatti: la decima battaglia dell'Isonzo (maggio), la battaglia dell'Ortigara (giugno), la conquista della Bainsizza (agosto), Caporetto (ottobre-novembre). -
Né eroi né martiri, soltanto soldati. La divisione Acqui a Cefalonia e Corfù, settembre 1943
Nell'ultimo decennio le stragi di Cefalonia e Corfù hanno ricevuto particolare attenzione da parte non solo degli studiosi, ma anche dei media e di esponenti delle istituzioni. Questo rinnovato interesse si è inserito in un contesto storiografico ricco e articolato, da cui è maturato un nutrito filone di studi che ha ridefinito l'approccio allo studio delle ""Resistenze"""". A partire dagli anni Novanta, il biennio 1943-1945 è stato letto e interpretato alla luce di nuove categorie analitiche, che hanno fatto emergere la pluralità dei soggetti in campo, conferendo spessore alla presenza di donne e di uomini e alle loro azioni individuali e collettive, e hanno restituito visibilità a gesti fondamentali per la ricostruzione di quel tessuto di solidarietà che è fondamentale per la realizzazione della cittadinanza democratica. Il volume, oltre a fare il punto sullo stato dell'arte della storiografia sul tragico evento, offre i contributi di studiosi rappresentativi di varie generazioni storiografiche, che accompagnano il lettore attraverso una delle pagine più drammatiche della storia dell'Italia in guerra."" -
Il credito disciplinato. Il Monte di pietà di Bologna in età barocca
Fra il 1500 e il 1700 Bologna fu una delle città europee protagoniste di quel grande laboratorio per la costituzione di una società gerarchica e ""disciplinata"""" che fu l'età barocca. Frutto di una lunga ricerca sulle carte amministrative e contabili dell'archivio storico dell'antico Monte di pietà di Bologna, questo libro mette a fuoco i caratteri salienti di tale organizzazione. Le carte ci restituiscono la centralità strategica del Monte quale punto di raccordo cruciale di questa rete, per la capacità di intercettare e alleviare molteplici povertà e servire diversi fini economici e sociali. La ricerca punta su tre """"protagonisti"""": la contabilità, gli amministratori e i funzionari. La contabilità informa su entità, flussi e destinazioni delle risorse mobilitate; la documentazione sugli amministratori parla degli interessi in gioco e delle scelte effettuate nel dirigere e """"disciplinare"""" il fluire delle risorse, mentre quella sui funzionari permette di osservare il processo di formazione di un autentico modello di public company e il progressivo accumularsi delle tecniche e dei saperi gestionali necessari. Le scelte compiute dal Monte di pietà di Bologna evidenziano una costante tensione etica e una progettualità strategica capaci di conciliare esigenze economiche e finalità sociali, trasformando l'erogazione del credito in un formidabile strumento di governo della società bolognese dell'età barocca."" -
Negli stalli del coro. I canonici del capitolo cattedrale di Torino (secoli XI-XV). Con CD-ROM
II volume racconta la composizione sociale e la formazione culturale dei canonici del capitolo cattedrale di Torino, chiamati a compiti di assistenza del vescovo nella guida e nel disciplinamento dell'ampia diocesi, nella cura pastorale e nell'amministrazione temporale di un consistente complesso patrimoniale. Il prestigio del ruolo e le rendite economiche che ne derivavano suscitarono l'interesse delle famiglie più importanti della città. L'accesso agli stalli capitolari era però anche un'opportunità di studio, in ambiti utili sia alla carriera ecclesiastica che all'esercizio di attività intellettuali come la docenza nella scuola capitolare e presso la facoltà giuridica dello studio torinese: tracce di questi habitus culturali emergono dalle biblioteche personali dei canonici, qui ricostruite attraverso l'analisi di una documentazione in massima parte inedita. Lo studio dei ceti di appartenenza dei canonici ha permesso di cogliere le dinamiche instaurate tra le oligarchie che occuparono i vertici della società cittadina e l'affermazione di nuovi gruppi: gli aspetti peculiari delle strettissime relazioni tra la comunità canonicale e la società urbana trovarono importanti punti di raccordo proprio nella composizione del capitolo e nello scambio, talvolta molto proficuo, di saperi e di uomini di cultura. -
33 false verità sull'Europa
A criticare la costruzione europea, dall'euro alla BCE, dal fiscal compact all'unione bancaria, sono spesso gli stessi che hanno firmato gli accordi a Bruxelles e li hanno poi ratificati nei rispettivi paesi. Fare dell'Europa il capro espiatorio di tutti i mali è però una strategia autolesionista che non solo alimenta i vari populismi, ma espone le forze politiche e i governi che l'adottano all'accusa di essere incapaci di battere i pugni sul tavolo a Bruxelles, di sapere cosa andava fatto e di non averlo fatto. Sembra infatti più coerente, e quindi più efficace, la posizione di chi rimette in discussione l'intera costruzione europea rispetto alle tesi, né carne né pesce, di chi si dichiara ""a favore dell'Europa, ma non di questa Europa"""". La crisi dell'Europa è in realtà la crisi degli stati nazionali che in un sistema sempre più integrato non riescono più ad agire individualmente in maniera efficace e nel contempo sono riluttanti a trasferire poteri a livelli di governo sovranazionali. In questo quadro il volume smonta alla luce dei fatti alcune """"false verità"""" sull'Europa, senza necessariamente assolverla dalle sue responsabilità, ma senza nemmeno tacere quelle degli stati che ne fanno parte, che sono di gran lunga maggiori."" -
Made in Torino? Fiat Chrysler Automobiles e il futuro dell'industria
Made in Torino? La fusione tra Fiat e Chrysler integra realtà culturali, tecnologiche, geografiche e istituzionali diverse in un grande gruppo globale. È una delle operazioni più interessanti e dibattute, ma paradossalmente meno comprese, del panorama industriale contemporaneo. In realtà, l'unione transatlantica offre una prospettiva unica sul futuro dell'industria nelle economie mature come l'Italia. Il libro, scritto per il grande pubblico, attraverso la lente di Fiat Chrysler Automobiles, discute alcuni quesiti fondamentali per lo sviluppo industriale del XXI secolo: si può essere competitivi senza abbassare i salari? Si può migliorare la qualità dei prodotti senza aumentare i costi? Si può automatizzare senza perdere posti di lavoro? Che ruolo deve avere lo Stato? -
Europa perduta?
È ancora possibile un'Europa non matrigna ma fonte di benefici? Per Ernesto Galli della Loggia uccidere l'europeismo è la condizione necessaria per far ripartire l'Europa, rifondandola su identità, condivisione e riscoperta di una storia comune, e senza sognarne retoricamente l'estensione a confini impossibili. Pur mostrando tutte le contraddizioni che hanno portato al collo di bottiglia in cui si dibatte oggi il processo di integrazione, da parte sua Giuliano Amato resta persuaso che ""Europa conviene"""", a patto di intraprendere il difficile cammino che porti a superare le fratture tra Nord e Sud, tra paesi debitori e non debitori, e a sconfiggere la crescente ostilità dei populismi antieuropei.""