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Endimione. Ediz. integrale
Composto nel 1817 e pubblicato nell'anno successivo, Endymion è la storia di un amore sognato e caparbiamente inseguito fra i contigui e cangianti regni della veglia e del sonno. Allo stesso tempo, l'opera è la romantica e nostalgica celebrazione di un'arcadia perduta, gremita di ninfe, pastori, driadi e dee innamorate, sull'orizzonte immobile di una primavera senza tempo. Ricco di episodi d'intensa liricità, ma stagnante, talora, nel suo esasperato decorativismo, l'opera rappresentava per Keats il primo ma insicuro passo di un ""interminabile cammino in salita"""" verso il tempio della fama."" -
Il richiamo della foresta
Buck, il protagonista a quattro zampe di questo romanzo, viene venduto ai cercatori d'oro della dura e ostile terra dell'Alaska. Qui è costretto a indicibili fatiche da uomini crudeli e violenti, pronti a sacrificare e piegare a una cieca ubbidienza i loro compagni animali. Ma troverà la forza di sopportare e aiutare Thornton, l'amato-odiato padrone, per arrivare finalmente alla consapevolezza di aver lottato per la propria libertà che troverà unendosi ai selvaggi indiani. Buck diventa così il simbolo della lotta contro qualsiasi forma di schiavitù. -
Racconti di Natale. Ediz. integrale
I Racconti di Natale, scritti tra il 1843 e il 1848, e pubblicati in un unico volume nel 1852, nascono con il preciso intento dell'autore di suscitare sentimenti d'amore e benevolenza e risvegliare la coscienza dei suoi contemporanei membri di una società, quella vittoriana, ricca di contraddizioni: alla floridezza economica e alla crescita commerciale si contrappongono, infatti, l'involuzione sociale e la disgregazione dei valori umani e civili. In uno straordinario spettacolo narrativo affollato di fantasmi, fate e folletti, l'autore fa emergere l'immagine di una famiglia unita e raccolta intorno al focolare domestico nei giorni di Natale, quale simbolo di moralità, onestà e rettitudine. Charles Dickens, anche quando rappresenta quella parte dell'Inghilterra colpita dal malessere sociale, non usa mai un tono totalmente cupo e lascia spazio al sorriso e alla risata liberatoria, al comico e al grottesco. Nei suoi racconti disegna le grandi utopie natalizie facendo spesso ravvedere gli indifferenti e i malvagi, e regalando al suo lettore l'atteso lieto fine. -
L' amicizia. Testo latino a fronte. Ediz. integrale
Il Laelius de amicitia, fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio, e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale. -
Poesie, frammenti e testimonianze. Testo greco a fronte
Due strade si aprono davanti allo studioso impegnato a introdurre Saffo e la sua poesia. La prima è molto breve, una rassegna ordinata e sistematica dei frammenti della sua poesia e delle testimonianze sul suo conto: gli uni e le altre insufficienti a ricostruire una personalità letteraria e un quadro coerente di una produzione poetica così articolata. La seconda è molto lunga e si snoda per le tappe della fortuna di Saffo, o meglio dell'immagine che già gli antichi trasmisero di lei: la Saffo amante brutta, piccola e nera; la Saffo perversa ninfomane; la Saffo maestra di scuola e Socrate in gonnella; la Saffo vessillifera della femminilità e persino del femminismo. La prima Saffo resta un grande interrogativo nella storia della letteratura greca e mondiale. La seconda - quella 'falsa', divenuta di volta in volta Omero, Socrate, santa, prostituta, sacerdotessa, etera, maestra di scuola, tribade, e tanto altro ancora - è un patrimonio dell'umanità. -
La provvidenza. Testo latino a fronte
"Il De providentia"""" appartiene a quella raccolta di opere che Quintiliano raccolse e identificò con il nome di Dialogi e in cui figura come primo. Dedicato all'amico e discepolo Lucilio, non affronta il tema della provvidenza sul piano della metafisica, ma l'autore precisa che in esso si limiterà a """"difendere la causa degli dei"""", in quanto Lucilio non dubita della provvidenza divina ma ha solo delle perplessità a riguardo. Si tratta quindi di una teodicea, o giustificazione del comportamento della divinità, dal momento che il credo nella provvidenza divina è messo in crisi dai """"mali"""" che capitano ai buoni. Seneca affronta il problema, capovolgendo il concetto in semplici """"malanni"""", e investendo di responsabilità del male, che consiste nel solo """"male morale"""", unicamente l'uomo e assolvendo pertanto la divinità da ogni responsabilità." -
La clemenza. Testo latino a fronte
Il dialogo ""De clementia"""" parla di ciò per cui ogni uomo politico dovrebbe lottare: la giustizia, il benessere comune, la dignità e il rispetto dell'uomo in quanto uomo, nel segno di una clementia che pone il diritto al di sopra di ogni sopruso e di ogni inclinazione a nuocere. Si tratta di un'opera di filosofia politica in cui Seneca teorizza e celebra il """"potere illuminato"""" e, per tale ragione, ebbe grande successo ed esercitò un notevole influsso anche sul pensiero politico dell'età moderna."" -
Ione. Testo greco a fronte. Ediz. bilingue
Nello ""Ione"""" Socrate dialoga con il più celebre dei rapsodi omerici, Ione di Efeso. A fronteggiarsi nel dialogo sono allora due stili di pensiero contrapposti e inconciliabili. Da un lato lo stile del rapsodo e del """"poeta"""", rappresentanti di una cultura dell'elogio e dell'autorità, dall'altro lo stile del filosofo, che al contrario difende un'etica o una cultura del sapere. Il poeta e il filosofo sono entrambi esseri sacri, alati e leggeri, ma le loro ali hanno una diversa natura: il primo è leggero perché ispirato e posseduto; il secondo, perché l'elemento più divino che è in lui, la parte migliore della sua anima, se adeguatamente stimolata trova in se stessa la forza di staccarsi dal corpo e ascendere verso luoghi che le sono affini."" -
Agricola. Testo latino a fronte
Attraverso l'Agricola, scritto nei primi anni dell'impero di Traiano (98 d.C.), Tacito intende proporre la figura del suocero, valoroso generale a cui si deve la definitiva sottomissione della Britannia, quale esempio e modello etico per la nuova classe dirigente dell'impero. Ma l'autore latino non si limita a tracciare una biografia secondo gli schemi convenzionali: la vicenda umana e politica di Agricola si intreccia con l'ampio excursus etnoantropologico della Britannia, in cui sono illustrati i costumi delle varie popolazioni dell'isola; non mancano anche riflessioni di penetrante attualità sull'imperialismo romano, di cui si mette in luce, nel celebre discorso del comandante britanno Calgaco, la natura violenta e criminale. -
Le memorie di Sherlock Holmes. Ediz. integrale
"Le memorie di Sherlock Holmes"""" sono un'indimenticabile raccolta di racconti (undici) che contiene alcune delle più celebri e straordinarie storie poliziesche aventi come protagonista il grande detective londinese. Alcuni episodi (""""Gloria Scott e """"Il cerimoniale dei Musgrave"""") hanno come protagonista un Holmes ancora giovane e alle prime armi, impegnato a risolvere casi che vedono coinvolti alcuni suoi vecchi compagni di scuola. Il vero capolavoro però è """"Il problema finale"""", nel quale Holmes trova la morte, precipitando in un crepaccio insieme al professor Moriarty, il suo irriducibile nemico." -
Il segno dei quattro. Ediz. integrale
Pubblicato nel 1890, ""Il segno dei quattro"""" è il secondo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle che vede protagonista Sherlock Holmes. Un giallo mozzafiato che cambierà radicalmente la vita degli inquilini di Baker Street. Una delle più celebri indagini del detective più famoso del mondo, ancora una grande prova del fine intelletto di Sir Arthur Conan Doyle."" -
L' ultimo saluto di Sherlock Holmes
"L'ultimo saluto di Sherlock Holmes"""" si presenta come una raccolta di racconti che vede come protagonista l'immancabile detective Sherlock Holmes. Doveva essere l'ultima opera di Arthur Conan Doyle, a cui, invece, seguì un ulteriore e ultimo gruppo di dodici racconti intitolati """"Il taccuino di Sherlock Holmes"""". Troviamo così le storie più grottesche e i personaggi più strani che non riescono a farla franca sotto lo sguardo attento del detective, che, anche se alle prime armi, giovanissimo e con poca esperienza, riesce a smascherare i colpevoli. Ed è proprio vero quello che lo stesso Sherlock Holmes dice di sé: """"E una vera fortuna per la comunità che io non sia un criminale""""!" -
La valle della paura. Ediz. integrale
Pubblicato per la prima volta nel 1915 «La valle della paura» è il quarto e ultimo dei romanzi che hanno per protagonista Sherlock Holmes. Un delitto inspiegabile, avvenuto nel castello della famiglia Douglas, mette in moto Sherlock Holmes, chiamato a risolvere il caso. Giunto sul posto, si rende conto, da alcuni dettagli che sarebbero sfuggiti ai più ma non a lui, che le cose non sono affatto come appaiono e che l'assassinato non è l'uomo che tutti credono. In realtà, il luogo del delitto non è altro che il teatro di un'incredibile e clamorosa messa in scena. La mancanza delle fede nuziale al dito dell'assassinato è il primo indizio a mettere Holmes in sospetto. E lo strano simbolo tatuato sul suo braccio, nonché la mancanza di un manubrio ginnico che dovrebbe esserci ma non c'è, finiscono per confermarlo nei suoi sospetti. A poco a poco, nella sua mente prende corpo un'ipotesi che lo condurrà sulle tracce di una segreta Loggia, una feroce banda di assassini guidata da un misterioso Gran Maestro. Ancora una prova magistrale, l'ultima, della raffinata mente di Sir Arthur Conan Doyle. -
Le avventure di Sherlock Holmes. Ediz. integrale
"Le avventure di Sherlock Holmes"""" è la prima e più nota raccolta di racconti che hanno per protagonista il celebre detective londinese. Pubblicata nel 1892, comprende dodici short stories uscite fra il 1891 e il 1892 su """"The Strand Magazine"""". Si tratta di opere fra le più amate dai fans di Sherlock Holmes, veri classici del giallo, come L'avventura della fascia maculata e La lega dei capelli rossi. A essi seguiranno molti altri racconti pubblicati su riviste e poi raccolti in quattro volumi successivi, tutti di enorme successo." -
Il mastino dei Baskerville
"Il mastino dei Baskerville"""" è il capolavoro di Sir Arthur Conan Doyle, l'impresa definitiva di Sherlock Holmes, la più spettacolare, la più complessa, una perfetta fusione tra racconto del terrore e giallo classico. Cedendo alle pressanti richieste dei lettori e dell'editore, Conan Doyle accettò di """"resuscitare"""" con questo romanzo la sua creatura letteraria, il celebre detective che aveva """"ucciso"""" nel racconto Il problema finale, pubblicato otto anni prima. La storia, ambientata nella landa desolata di Dartmoor, nel Devon, tra nebbie e paludi, è quanto mai suggestiva e carica di suspence. Un'oscura maledizione aleggia sulla casata dei Baskerville. Alla sua origine, un efferato crimine commesso da sir Hugo Baskerville due secoli prima. Da allora un mostro sanguinario, un enorme cane nero dagli occhi infernali, sembra perseguitare gli eredi maschi di Baskerville Hall, tutti morti in modo violento. Aiutato dal fedele Watson, Holmes tenterà con la sua impareggiabile logica e il suo formidabile dinamismo di districare la matassa che avvolge il caso più difficile e pericoloso che abbia mai dovuto affrontare." -
Il mastino dei Baskerville. Ediz. integrale
"Il mastino dei Baskerville"""" è il capolavoro di Sir Arthur Conan Doyle, l'impresa definitiva di Sherlock Holmes, la più spettacolare, la più complessa, una perfetta fusione tra racconto del terrore e giallo classico. Cedendo alle pressanti richieste dei lettori e dell'editore, Conan Doyle accettò di """"resuscitare"""" con questo romanzo la sua creatura letteraria, il celebre detective che aveva """"ucciso"""" nel racconto Il problema finale, pubblicato otto anni prima. La storia, ambientata nella landa desolata di Dartmoor, nel Devon, tra nebbie e paludi, è quanto mai suggestiva e carica di suspence. Un'oscura maledizione aleggia sulla casata dei Baskerville. Alla sua origine, un efferato crimine commesso da sir Hugo Baskerville due secoli prima. Da allora un mostro sanguinario, un enorme cane nero dagli occhi infernali, sembra perseguitare gli eredi maschi di Baskerville Hall, tutti morti in modo violento. Aiutato dal fedele Watson, Holmes tenterà, con la sua impareggiabile logica e il suo formidabile dinamismo, di districare la matassa che avvolge il caso più difficile e pericoloso che abbia mai dovuto affrontare." -
Tragedia in casa Coe
In casa Coe è in corso una terribile tragedia: Archer, collezionista d'arte orientale, viene trovato morto nella propria stanza ermeticamente chiusa dall'interno. Per il medico legale Emanuel Doremus non ci sono dubbi: si tratta di suicidio. Eppure non pochi, tra conoscenti, amici e servitù, nutrono dubbi in proposito. C'è qualcosa di strano, ma per fortuna Philo Vance è amico dei Coe. -
Amleto. Ediz. integrale
Capolavoro problematico e complesso, l'Amleto rappresenta un mito della tradizione tragica shakespeariana. L'opera narra le vicende di Amleto, principe di Danimarca che, spinto dall'apparizione dello spirito del padre defunto, che gli rivela di essere stato assassinato dal fratello Claudio, decide d'intraprendere la strada della vendetta. Tale azione, però, verrà rallentata ed infine interrotta da una serie di dubbi e incertezze su ciò che è bene e ciò che è male, con una continua riflessione su tutto quello che circonda il personaggio. Questo eroe romantico, come lo ha definito Goethe, rappresenta appieno il travaglio che ha dato vita all'uomo dell'età moderna, momento in cui si scoprono nuovi orizzonti, si sviluppa un nuovo modo di fare scienza e muta il contesto in cui questo ""uomo nuovo"""" si muove."" -
Una stanza tutta per sé. Ediz. integrale
Dalle due conferenze sul tema ""Le donne e il romanzo"""", dell'ottobre 1928, trae origine questo saggio che raccoglie tutte le riflessioni in merito della scrittrice inglese Virginia Woolf. L'opera offre un'analisi, sotto il duplice aspetto storico e culturale, del ruolo della donna nel mondo letterario, fino a quel momento di esclusivo appannaggio maschile. L'autrice, in quello che può essere considerato il primo saggio femminista, fa luce sull'incapacità della donna di affermare se stessa poiché priva o meglio privata dei mezzi necessari, e soprattutto di """"una stanza tutta per sé"""", metafora di uno spazio in cui dar voce alla prospettiva femminile. Ed è proprio in occasione delle due conferenze e nel luogo dove i grandi esponenti della cultura inglese escludono le donne (le università), che la Woolf decide di ridicolizzare i letterati del suo tempo e denunciare il loro atteggiamento di chiusura verso l'universo femminile. EDIZIONE INTEGRALE"" -
Uno, nessuno e centomila. Ediz. integrale
Uno, nessuno e centomila (1926) è il romanzo in cui appare in modo più articolato e coerente il pensiero pirandelliano circa la vita e la società, quello cioè che ispira tutta quanta la sua opera, costituendo altresì un'esemplare e attualissima riflessione sulla complessità e sulla drammaticità della condizione umana. Il protagonista, Vitangelo Moscarda, esprime nel suo lungo e talora umoristico monologo la propria tragica vicenda: egli ha infatti scoperto di essere estraneo a se stesso, in quanto viene visto e costruito dagli altri a modo loro, in ""centomila"""" modi; prende così coscienza di non possedere una personalità, bensì tante quante gli altri gliene attribuiscono. Ma chi arriva a scoprire questo, diviene in realtà """"nessuno""""!""