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La vita e i miracoli di san Carlo Borromeo. Tra arte e devozione: il racconto per immagini di Cesare Bonino
L'insieme delle 53 tavole incise che illustrano le ""gesta mirabili"""" di san Carlo Borromeo - scene della sua vita e dei miracoli da lui compiuti - viene ripresentato a quattro secoli di distanza dalla sua comparsa. Le aveva ideate un religioso di Milano, Cesare Bonino, in segno di omaggio alla città che aveva visto dispiegarsi l'avventura della riforma della vita cristiana promossa dal grande cardinale lombardo. Ciò accadeva nel 1610, nel momento in cui si avviava a conclusione l'iter che lo doveva portare alla gloria degli altari, facendo della sua figura uno dei centri della pietà cattolica dei tempi moderni. Due brevi testi introducono alla lettura delle tavole. Danilo Zardin presenta il progetto riformatore di san Carlo Borromeo che, alimentato da una fervida ascesi personale, mirava a ricreare in chiave cristiana la vita della città, facendo incontrare la tradizione popolare milanese e lo spirito di rinnovamento originato dalla riforma tridentina. La sua opera fu all'origine di una nuova tradizione comune, a costruire la quale anche il volumetto preparato da Cesare Bonino dette il suo apporto. Simonetta Coppa esamina la sequenza delle tavole della vita e dei miracoli nel contesto più ampio della nascita dell'iconografia di san Carlo e della sua prima diffusione in Italia e oltre."" -
Il sofisma economicista. Intorno a Karl Polanyi
"Il sofisma economicistico"""" e """"I due significati di """"economico"""""""", brevi scritti di Karl Polanyi pubblicati qui parzialmente in una versione ripresa dalla rivista francese MAUSS, rappresentano un mirabile esempio di sintesi critica e insieme di profondità di analisi, un'analisi che approda alla convinzione del disastro antropologico e sociale causato non solo dal liberismo, ma ancor di più dalla fallacia di un intero sistema di pensiero, la scienza economica, che cerca di giustificarlo e di sorreggerlo. A supporto delle interessanti pagine di Polanyi, il presente volume propone due contributi, rispettivamente di Alain Caillé con Jean-Louis Laville e di Jerome Maucourant, che, oltre a presentare rapidamente la biografia intellettuale del filosofo ungherese, chiariscono l'estrema attualità della sua critica al capitalismo e alla società dei mercati. Polanyi emerge così come economista dalle solide basi storiche e antropologiche che, con la sua opera, ha saputo smontare l'edificio apparentemente saldo dell'economia classica per svelarne l'essenza ingannevole: quella di un vasto apparato teorico che attribuisce validità universali a una precisa contingenza storica, il laissez-faire liberista dell'Europa ottocentesca. È urgente - e a questo compito la presente pubblicazione intende offrire un contributo agile - riscoprire e attualizzare la figura di Karl Polanyi, atipica ma centrale nel panorama intellettuale del XX secolo." -
Visione e desiderio. Sull'essenza dell'invidia
Viene ripubblicato, a quasi vent'anni dalla sua prima edizione, quello che è ormai un classico degli studi sull'esperienza della luce e sul fenomeno ad essa connesso dell'invidia. All'origine di questo studio vi è la convinzione che interrogarsi sull'esperienza visiva è altra cosa dall'indagare la propagazione e la ricezione della luce a partire dalle scienze, ad esempio dall'ottica o dalla psicologia della percezione. Il tema dell'esperienza è infatti essenzialmente connesso alla figura del soggetto, e quest'ultimo è drammaticamente in scena non solo come corpo senziente e come coscienza riflessiva e riflettente, ma anche e soprattutto come soggetto al/del desiderio. Nell'indagare il nesso tra la visione e il desiderio, Petrosino si sofferma in particolare sul fenomeno dell'invidia interpretandolo come un luogo privilegiato in cui il visibile giunge ad esperienza. Nell'invidia, infatti, il soggetto non solo riceve la luce e vede, ma anche soffre nel vedere, fa esperienza del dolore nel vedere: in essa egli vede l'altro come la causa stessa della propria sofferenza. Come è possibile e che cosa significa vedere un torto? Che tipo di ingiustizia è quella di cui l'invidioso è certo di cogliere l'evidenza? ""Perché lui e non io? Non è giusto!"""": il testo porta alla luce il senso più profondo del grido di dolore dell'invidioso attraverso un percorso che si snoda tra alcune delle opere più significative della tradizione poetico-letteraria e filosofica."" -
Milano e il Messico. Dimensioni e figure di un incontro a distanza dal Rinascimento alla globalizzazione
Una trama di relazioni culturali unisce sin dal primo Cinquecento Milano, l'Italia e il Messico. Si tratta di rapporti fondati sulla circolazione di notizie, libri, idee, uomini e oggetti..., che meritano di essere riportati alla superficie della storia, seguendone la maturazione e le trasformazioni nel corso dei secoli sullo sfondo dell'ascesa e del declino della ""preponderanza spagnola"""" nel quadro del colonialismo europeo, del progetto di riforma cattolica nella prima età moderna, dell'intensificazione e della crisi dei legami atlantici durante il Settecento """"riformatore"""", dell'entusiasmo e del disincanto suscitati al di qua e al di là dell'oceano dall'Indipendenza dell'America Spagnola nel XIX secolo, della ridefinizione delle relazioni Europa-America Latina lungo il Novecento delle rivoluzioni, dei totalitarismi e della Guerra Fredda e dell'impatto della globalizzazione contemporanea. Il Bicentenario dell'avvio dell'Indipendenza (1810) e il Centenario dell'avvio della Rivoluzione (1910) costituiscono occasioni importanti per accingersi alla riscoperta dei tempi e delle forme dell'incontro a distanza fra Milano, l'Italia e il Messico. Una riscoperta che i contributi presentati nel volume offrono con l'apporto di varie discipline e uno sguardo attento al presente e alle prospettive future."" -
L' unità d'Italia e la Santa Sede
In occasione della celebrazione del 150° anniversario dell'unità d'Italia, che fu proclamata il 17 marzo 1861, il dibattito storico sulla ""questione risorgimentale"""" sta vivendo un momento di vivacità, almeno a livello politico e mediatico. Da varie parti, infatti, e con diverse motivazioni vengono espresse sempre di più non solo da opinionisti, ma anche da politici, perplessità sul modo in cui fu raggiunta l'unità d'Italia e sull'opportunità della forma di Stato """"accentrato"""" che fu adottata dalla élite politica piemontese del tempo. Per questi la raggiunta unificazione degli antichi Stati regionali sotto lo scettro di casa Savoia, e quindi sotto il modello statuale piemontese, fu un'operazione condotta affrettatamente e sotto l'incalzare degli eventi. Si deve parlare dunque di Risorgimento come di un'operazione """"sbagliata""""? O meglio come di una rivoluzione """"fallita""""? Il Risorgimento fu un """"processo"""" lungo e faticoso che sfociò nell'unificazione nazionale; esso si mosse secondo spinte non sempre univocamente indirizzate, dove si sono confrontate posizioni culturali o scelte ideologiche diverse. Per quanto riguarda il profilo ideale, il Risorgimento italiano, almeno agli inizi, ebbe una vocazione pluralista. Come movimento di idee, è nato e cresciuto all'interno del pensiero politico cattolico (bollato, con tono leggermente dispregiativo, come guelfismo o neoguelfismo) e all'interno di questo ha ricevuto il suo primo programma di azione."" -
Strati di tempo. Karl Marx materialista storico
L'ultimo Marx, confrontandosi con i populisti russi e la questione agraria, propone di leggere la storia non secondo la consueta visione unilineare e a stadi, ma secondo l'immagine delle stratificazioni geologiche. Questo libro riprende l'intuizione marxiana per decostruire la filosofia della storia con la quale viene abitualmente identificato il 'materialismo storico'. Tale termine, mai impiegato da Marx, che utilizza invece le espressioni ""materialista pratico"""" e """"materialista comunista"""", non costituisce un passepartout per la comprensione della storia, ma è piuttosto una modalità pratica di intervento nella storia. Nelle due sezioni di questo libro viene mostrato come la riflessione sulla storia sia strettamente intrecciata attorno a due nodi: comprensione della crisi e intervento politico. Solo quando l'ipotesi della crisi come anticamera del crollo viene abbandonata, Marx inizia a riflettere sulla connessione tra 'centro' e 'periferia', tra produzione ad alta tecnologia e forme di lavoro ad alto sfruttamento assoluto. Proprio questa riflessione si rivela particolarmente fruttuosa oggi per comprendere fino a che punto, nel mercato globalizzato, Silicon Valley si combina con vecchie e nuove forme di lavoro schiavistico. Ma questo intreccio può essere colto solo in forza di una diversa concezione della storia, che accantoni l'immagine storicistica della locomotiva del progresso che si lascia alle spalle forme arretrate o residuali."" -
Pensare la pace. Il legame imprendibile
Mai, come nell'attuale contesto culturale, il concetto di pace è apparso così poco credibile e impotente nella prassi, benché ovunque se ne parli e continuamente la si invochi. Vale ancora la pena di parlarne? Il desiderio da cui nasce questo libro è di non arretrare di fronte all'immane problema della pace, perché tale questione interpella l'umano nei suoi legami e nella sua razionalità. Il gesto teorico che questo lavoro vuole mettere in atto è quello di sottrarre la riflessione sulla pace alle morse di una tenaglia che la costringono tra una idealità senza articolazione e una progettualità di dominio, morse che - egualmente - impediscono che ci sia per l'uomo un'esperienza di pace. I materiali qui presentati - a partire da grandi nodi della tradizione del pensiero occidentale e da alcuni autori decisivi della contemporaneità - si propongono piuttosto come strumento per una riflessione sulla natura e sui moventi dei legami. La questione centrale, che sembra emergere dalla pluralità di fuochi e prospettive che danno corpo a questo volume, sta nella considerazione secondo cui la pace, in quanto rapporto con l'origine del proprio desiderio, non è pensabile come assenza di violenza, ma come ridefinizione della struttura dei propri giudizi. -
Dizionario tecnico-ecologico delle merci
Si usa caratterizzare i diversi paesi e il loro sviluppo economico con l'indicatore PIL, prodotto interno lordo, un numero che indica la quantità di denaro che scorre attraverso ciascun paese in un anno. Le singole persone tuttavia non mangiano, non si muovono, non abitano, non comunicano con i soldi, ma con cose materiali, tratte dalla natura e trasformate in prodotti commerciali, utili: grano e benzina, cemento e acqua, eccetera. ""Dentro"""" ciascun oggetto, ciascun prodotto fabbricato, ciascuna merce, ci sono materie fisiche, ma anche storie di personaggi, di inventori, di lavoro, di fatica umana. Questo libro vuole raccontare alcune di queste storie di sostanze chimiche e di persone. È intitolato """"dizionario"""" perché gli argomenti sono predisposti in ordine alfabetico, ma naturalmente si tratta di poche voci rispetto all'universo quasi infinito di merci e oggetti che ci circondano. Il lettore dovrà accontentarsi di queste poche schede che riguardano una minima frazione dei circa 60 miliardi di tonnellate di materiali che circolano intorno a lui, fra alimenti, fonti di energia, macchinari e manufatti industriali. Acqua esclusa, perché quella entra ed esce dalle case, dai campi e dalle fabbriche di tutto il mondo in ragione di circa 4.000 miliardi di tonnellate all'anno. Se il lettore sarà incuriosito e indotto a guardarsi intorno con un po' di curiosità e meraviglia per il mondo delle cose che gli permettono di vivere e lavorare, l'autore si sentirà soddisfatto."" -
Il grande camuffamento. Scritti di dissidenza (1941-1945)
Suzanne Césaire (1915-1966) è stata, con suo marito Aimé, l'anima della rivista Tropi-ques, che all'inizio degli anni Quaranta, durante la guerra mondiale, pubblicò in Martinica alcuni numeri che furono un pilastro per il movimento della negritude e per il pensiero anticoloniale internazionale. Inediti in italiano, qui pubblichiamo i testi di Suzanne, protagonista dell'avventura letteraria e culturale che costituì la base del movimento politico della decolonizzazione nella Martinica e nei Caraibi, e che ebbe enorme influenza sulla situazione africana. Il volume racconta con testimonianze pregnanti anche lo straordinario incontro tra i Césaire e un gruppo di intellettuali esuli dalla Francia occupata dai nazisti. Tra questi esuli, André Breton e altri surrealisti che trovarono per caso in libreria la rivista e il Diario del ritorno al paese natale, capolavoro di Aimé Césaire. Un incontro culturalmente epocale, un'amicizia che proseguirà nella Parigi liberata e renderà i surrealisti portavoce di quanto espresso da Tropiques e da Suzanne Césaire. Il colonialismo, che crea un'espropriazione radicale nei paesi colonizzati, produce altresì una cecità culturale nei paesi colonizzatori. Tutto viene camuffato. Suzanne svela con grazia e decisione le origini di questo imbroglio: antropologia, letteratura e politica sono gli ambiti del suo disvelamento. -
La costruzione della città moderna. Scritti scelti dagli Atti dei congressi dell'Ifhtp (1923-1938)
I congressi dell'International Federation for Housing and Town Planning tenutisi tra le due guerre rappresentano uno dei più significativi ambiti di dibattito sulla costruzione della città moderna. In questa sede architetti, urbanisti, amministratori e politici, a fronte di fenomeni che stavano rapidamente trasformando la natura dei paesaggi urbani e rurali, si confrontano tanto sul piano teorico quanto su quello delle rispettive esperienze avanzando proposte caratterizzate dalla volontà di offrire risposte concrete a problemi urgenti e di inedita portata. La ricerca di un nuovo equilibrio insediativo, l'organizzazione funzionale di agglomerati urbani e ambiti territoriali, la questione della casa, il rapporto con le preesistenze storiche e paesistiche nonché la messa a punto di adeguati strumenti progettuali e normativi sono solo alcuni dei temi che connotano i contributi sul futuro della città e del territorio. Questa antologia - con scritti scelti di Abercrombie, Adams, Bardet, Bassett, Bernoulli, Bourgeois, Chiodi, Giovannoni, Giraud, Granpré Molière, Gréber, Hegemann, Heiligenthal, Howard, Klein, May, Nolen, Pedersen, Pepler, Piccinato, Pick, Poéte, Prost, Schmidt, Sellier, Schumacher, Stubben, Taut, Unwin, Weber e Wright - raccoglie alcune delle voci che si sono levate dall'IFHTP in un momento particolare della cultura e della politica internazionali in cui è parso possibile immaginare un'urbanistica e un'architettura civili e razionali. -
Gli animali domestici. Origini, storia, filosofia ed evoluzione
Gli animali domestici sono spesso, se non le uniche, le principali forme di vita senziente che incontriamo con facilità intorno a noi: cani, gatti e piccioni senza alcuna difficoltà, mucche, cavalli, pecore, capre, galline e maiali quando andiamo in campagna, altre specie più particolari in circostanze ugualmente particolari. Talvolta appare difficile decidere se un animale sia da considerare domestico o selvatico, e allora ci chiediamo dove passi il confine tra le due condizioni e in che cosa consista esattamente la condizione di domesticità. Questo libro cerca di rispondere con semplicità e con chiarezza a tutte queste e a molte altre domande. Nel narrare la storia della domesticazione, dopo avere chiarito che questa coincide, in definitiva, con la stessa storia di civilizzazione dell'uomo, l'autore mostra come la selezione artificiale altro non sia se non un caso particolare di selezione naturale, esamina in modo critico il concetto di specie e infine si spinge ad alcune considerazioni filosofiche che ci aiutano a collocare il fenomeno della domesticazione in un contesto non soltanto storico e biologico, ma anche culturale e antropologico. La seconda parte del libro esamina ad una ad una le più importanti specie addomesticate che ancora oggi determinano e forgiano la struttura e l'economia della società umana, la conoscenza popolare del mondo animale e le principali modalità di interazione del nostro mondo con il loro. -
Distanti da sè. Verso una fenomenologia della volontà
Che cosa possiamo intendere per ""volontà""""? E che rapporti intrattiene con il nostro Sé? È a tali domande che si cerca di rispondere in questo volume. L'analisi fenomenologica del problema indica che il Sé, piuttosto che essere un nucleo compatto, è uno scarto temporale, una scissione originaria, e la volontà emerge come la cerniera e il movimento che tiene insieme questa distanza nel cuore dell'io. Di qui si prendono le mosse per chiarire la nozione di identità personale, di autocoscienza, la differenza tra causalità e motivazione, la struttura temporale del Sé e la nozione di valore, che viene intesa come il non ancora che anima la tensione del Sé, e dunque la volontà stessa. In questo percorso, l'autore trae ispirazione dalla tradizione fenomenologica e da quella critica, confrontandosi e confrontandole però, nello stesso tempo, con quelle elaborazioni che tendono a dissolvere, a partire da una concezione deterministica, la nozione stessa di volontà e di Sé."" -
Ai confini dell'impero. 5.000 chilometri nell'Europa dei diritti negati
Tedeschi che si recano in Repubblica Ceca per turismo sessuale con bambini rom, immigrati mongoli e vietnamiti che finiscono nei laboratori di produzione di hashish e metanfetamine, operai romeni pagati con cosce di pollo e latte in polvere, prostitute bulgare torturate e vendute a bordelli italiani o francesi, migliaia di ettari di terra svenduti a imprenditori occidentali spregiudicati e lasciati incolti. E al confine che l'""impero"""" europeo perde i pezzi. Una cortina di Paesi è lo specchio di una frontiera in rovina: l'ingresso in Europa di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria non ha portato maggiori diritti, ma paradossi inaccettabili e vantaggi solo per governi e aziende occidentali. Giuseppe Ciulla ha compiuto un viaggio lungo la frontiera dell'Unione Europea. Percorrendo oltre 5.000 chilometri con mezzi pubblici, è andato a vedere che cosa succede lì dove un altro impero, quello sovietico, si è ripiegato su se stesso, lasciando praterie ai capitalisti italiani, tedeschi e francesi. Il libro bianco che ha scritto è una fotografia impietosa di frontiere dove le imprese del Vecchio Continente esportano i metodi del peggiore capitalismo occidentale, mantenendo i sistemi più cinici già in uso nei Paesi a socialismo reale."" -
Monumentum. L'abitare, il politico, il sacro
Il volume raccoglie gli atti del primo Seminario Internazionale organizzato nel 2010 dall'""Archivio """"Julien Ries"""" per l'antropologia simbolica"""" presso l'Università Cattolica di Milano. Al centro del volume è posto il tema dell'abitare interpretato come il gesto antropologico per eccellenza: l'uomo esiste in quanto abita, e nell'abitare egli manifesta sempre il proprio specifico modo d'essere. All'interno di questa prospettiva il """"monumentale"""" è emerso, più che come il tratto specifico di determinate costruzioni (i monumenti in senso stretto), come il carattere stesso di ogni costruire umano, che in quanto tale sarebbe sempre abitato dal rinvio all'altro e dunque dal simbolo. Attorno a questa ipotesi lavorano saggi che da una parte mettono in luce i fondamenti simbolici delle società umane (Cina imperiale, Antico Egitto, Mesoamerica, ecc.), dall'altra denunciano anche le derive di una rappresentazione del potere che, come accade in molta architettura contemporanea, scollandosi da ogni legame comunitario, finisce per interpretare la monumentalità solo come feticcio mercificato."" -
La vita coetanea
Sono poche le personalità capaci, con la loro storia, di suscitare ancora, dopo secoli dalla loro vita, interesse, ammirazione e stupore; capaci di risultare attraenti tanto da essere oggetto di lettura, di studio, di pubblicazioni e di convegni. Quella di Raimondo Lullo (1232 ca. - 1316) è una di queste: giovane dalla vita contraddittoria, convertito, poi mistico, missionario, filosofo, teologo e infaticabile scrittore e annunciatore del Vangelo, in particolare al mondo islamico, attraverso l'ideazione di un metodo dalle connotazioni combinatorie (la sua Arte) e lo studio delle lingue. Nella propria opera letteraria ha saputo coniugare rigore ed efficacia nelle dimostrazioni teologiche, ma anche la lirica dell'amore mistico; considerato il creatore della lingua letteraria catalana, ha prodotto uno dei più bei poemi mistici della letteratura universale (il Libro dell'Amico e dell'Amato) e uno dei primi romanzi autobiografici dal sapore moderno (il Blaquerna). Raimondo ha però corso il rischio, in questi secoli, di essere considerato marginale, o peggio di diventare un ""personaggio"""", piegato e declinato di volta in volta all'interesse di chi lo ha studiato o ne ha fatto la propria """"caricatura"""". A lungo inascoltato dalle corti d'Europa e persino dalle stessi corti pontificie, rischia anche oggi di non essere accolto per quello che è. Questa traduzione intende iniziare a colmare una lacuna e delineare il profilo di una figura che, come la sua, non può essere ridotta a uno stereotipo."" -
Culture e momenti di architettura antichi e medievali
Una serie di efficaci quadri d'insieme di storia dell'architettura, dalla Protostoria egea al tardo Medioevo occidentale: pubblicazione postuma di un insieme omogeneo di frammenti di riflessioni inedite di uno dei pochi docenti della materia nelle facoltà d'architettura italiane, autore anche di contributi fondamentali di carattere metodologico. Intuizioni appena accennate e argomenti trattati a fondo confermano soprattutto una maniera di lavorare, un modo di affrontare con consapevolezza piena la realtà costruita del passato. -
L' enigma del dono
Perché si dice donare, perché si dice accettare ciò che viene donato, e, quando si accetta, perché bisogna ricambiare? Questo libro esamina il ruolo e l'importanza del dono nel funzionamento delle società e nella formazione del legame sociale. Non è un ambito nuovo: già Marcel Mauss se n'era occupato, avanzando l'idea che i doni vengono ricambiati perché nella cosa donata c'è uno spirito che la spinge a tornare verso il donatore originario. L'ipotesi valse a Mauss la severa critica di Lévi-Strauss, che gli rimproverò di avere scambiato una teoria indigena per una teoria scientifica, e di non avere riconosciuto completamente il fatto che l'intera società è scambio, e che per comprenderne il senso bisogna partire dal simbolico e dal suo primato sull'immaginario e sul reale. La prospettiva generale adottata da Maurice Godelier rinnova profondamente la nostra comprensione del dono. Egli infatti analizza le cose donate o vendute a partire da quelle che non si donano o non si vendono, a partire dalle cose conservate e che bisogna conservare, le più importanti delle quali sono gli oggetti sacri. Un'opera sulle società tradizionali, dalla Costa pacifica del Canada alla Nuova Guinea, che interpella il pensiero politico di oggi. Da un lato lo scambio, la circolazione di beni, il mercato, dall'altro ciò che è sottratto a tutto questo e nel contempo è necessario a tale circolazione. -
Spiritualità: il cammino della vita. Vol. 12: Mistica e spiritualità.
Mentre il primo tomo di ""Mistica e Spiritualità"""" era dedicato alla mistica intesa come esperienza suprema della realtà, questo secondo è dedicato alla spiritualità intesa più come cammino per giungere a tale esperienza. L'autore - pur consapevole della difficoltà di definire la spiritualità del nostro tempo con i suoi diversi cammini, legati non solo alle tradizioni e al culto, ma anche alle diverse sensibilità degli uomini e al periodo storico ne presenta comunque un abbozzo, cogliendo questa spiritualità in modo integrale, nella capacità cioè di coinvolgere l'uomo nella sua piena realtà, così come può essere espressa dalle quattro parole greche: """"sòma"""" -""""psychè"""" """"polis"""" - """"kosmos"""", ossia corpo, anima, società e cosmo. L'uomo scopre però anche un elemento divino tanto immanente quanto trascendente. Ed è precisamente questo elemento misterioso, questo soffio, questa presenza trascendente e immanente ciò che conferisce alle cose, così come all'uomo, la loro identità. La spiritualità è come una """"carta di navigazione"""" nel mare della vita dell'uomo: la somma dei princìpi che dirigono il suo dinamismo verso """"Dio"""", dicono alcuni; verso una società più giusta o verso il superamento della sofferenza, dicono altri. Possiamo dunque parlare di spiritualità buddhista, benché i buddhisti non parlino di Dio: così pure di una spiritualità marxista, sebbene i marxisti siano allergici al linguaggio religioso."" -
Ebraismo. Vol. 6
250 voci presentano, in modo complesso ed esauriente, la religione ebraica nel suo sviluppo storico. Ne vengono forniti i principali aspetti della tradizione letteraria, rituale, giuridica, teoretica nel quadro dell'esegesi e della critica filologica. È dedicata una particolare attenzione alle correnti del pensiero ebraico moderno e contemporaneo. -
Religioni dell'Africa
Questo volume (circa 500 colonne, 70 voci) della ""Enciclopedia delle religioni"""", è dedicato alla trattazione dei fenomeni religiosi, o variamente legati alla religione, che si sono sviluppati nell'Africa. Il Dizionario ha natura notevolmente composita e variegata a causa, naturalmente, della particolarità della vicenda storica del continente. Poiché si tratta di precocissimi e ripetuti incontri fra le tradizioni religiose native e le grandi religioni missionarie dell'umanità, provenienti dall'esterno, l'indice che in questo volume si propone alterna, grandi voci che trattano delle tradizioni religiose dell'intero continente o di sue ampie parti a voci che trattano della presenza in Africa delle grandi religioni monoteistiche, fino a voci più specifiche dedicate alle religioni propriamente africane di singole popolazioni o gruppi di popolazioni. Ma sono altresì presenti voci che trattano delle principali figure divine oggetto delle credenze delle popolazioni africane, accanto alle biografie dei tanti profeti e fondatori di culti millenaristici o di Chiese indipendenti (talora influenzati dalle religioni tradizionali, talora dal Cristianesimo o dall'Islam) che hanno punteggiato in modo particolarissimo la storia religiosa del continente. Si aggiungono, infine, alcune voci dedicate alle particolari espressioni africane di fenomeni o concezioni universalmente diffusi nel mondo delle religioni.""