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Lettere da Salonicco
"Sono passati i tempi in cui la donna era oggetto di piacere del marito. E sono passati i tempi in cui la donna era considerata una cosa, un oggetto senz'anima... Questo mi è venuto in mente più di una volta ora, a Salonicco; e da due sere penso soltanto a questo e rifletto su come cominciare e su chi deve cominciare. Le donne, ovviamente, ma solo le turche o... E ho sentito, e ne sono stata molto contenta, che hanno cominciato da sole. Alcune di loro, intelligenti e libere, si sono riunite e hanno scritto una domanda... Si sono riunite, hanno fatto una petizione scritta: chiedono di poter uscire di casa con il marito, con il fratello, con i propri cari; di poter ricevere in casa gli uomini, di potersi sedere con loro e conversare; di poter ricevere il saluto dagli uomini in strada come le donne ebree e le cristiane... E sono andata alla ricerca di quelle donne eroiche, delle loro firme su quella petizione, ma non le ho trovate. Forse sono state loro stesse a mettere in circolazione la voce per far sì che i loro uomini cominciassero a riflettere...""""" -
Io e Agnese
Con un saggio di Ernestina Pellegrini. -
Slovenka. Il primo giornale femminile sloveno (1897-1902)
Il giornale ""Slovenka"""" si lega non solo ai nomi più significativi dell'ambiente culturale triestino ma anche al movimento femminista che, al tempo, era ancora agli albori in gran parte d'Europa e la cui pregnanza, evidenziata nella stampa scientifica e specializzata, non era ancora radicata nella cultura popolare. Prescindendo dal contesto più ampio, è possibile affermare che nel momento in cui """"il femminismo era diventato la regola"""" le redattrici di """"Slovenka"""" diedero un impulso determinante alla diffusione delle sue teorie, portando avanti una politica redazionale in sintonia con un moderno illuminismo e con le nuove istanze politiche. Pertanto, il presente studio, che fornisce un'analisi puntuale e accurata di quel periodo della storia del femminismo e del giornalismo sloveno nonché della rinascita nazionale, è benvenuto e offre, aspetto non trascurabile, indicazioni di base per un ulteriore approfondimento diretto o indiretto."" -
Se cammini piano. Storie di donne
Virginia Woolf aveva detto: ""Le nostre sembianze, le caratteristiche che ci distinguono, sono semplicemente cose puerili. Al di sotto tutto è buio, tutto s'allarga, c'è una profondità insondabile; ma di tanto in tanto noi saliamo in superficie ed è questo che gli altri conoscono di noi"""". È questo insondabile profondo che le autrici del volume cercano di portare alla superficie nelle storie narrate. Il motivo di un incontro speciale, di una affinità sensibile che ha toccato le corde di chi scrive: un motivo di affetto, di riconoscenza, di ammirazione, di sorpresa, di emulazione, di stimolo, di modello, perfino di corrispondenza. Qualcosa di impalpabile che ha avuto a che fare con la propria singolare vita (quella delle narratrici) e che è stato preso come un compito, un impegno speciale da compiersi per far emergere vicende altrimenti nascoste oppure non messe pienamente in luce, oppure sulle quali si sente il dovere di dire una propria parola, perché quella particolare storia personale ha coinvolto in misura determinante."" -
15 racconti + 5 scritti a Trieste e luoghi del nord est
Tanti sono i temi che sottendono il rapporto delle narratrici con la scrittura, a partire dalla relazione stretta tra biografia e letteratura, tra vicende della propria privata e individuale vita e materia di creazione artistica. Non a caso, nella nostra contemporaneità, proprio nella scrittura delle donne si aprono ed emergono magnifici esempi di ibridi testuali, di scavalcamento dei canoni e delle regole, con una scelta di libertà che non è solo libertà espressiva o di creazione artistica, ma mette in gioco parametri profondi di esistenza e di dicibilità, di nominazione, che vuole dire aprire uno spazio nel mondo a esperienze autonome e in movimento come quelle che stanno compiendo le donne. -
Di case di luoghi
"Avevo una Casa di sei stanze senza corridoi da una si passava facilmente all'altra. Ci abitavo, ci sognavo di notte la notte era fatta di nuvole e di stelle prima di diventare la notte buia senza speranza. Anche la Casa sognava mirando la lontananza e respirava. Un respiro condiviso dentro di me il suo dentro di lei il mio. Era una Casa interiore.""""" -
Senza far rumore
"Il laboratorio dove lavoravo era pieno di stoffe colorate e io mi inventavo tanti modelli che tagliavo così, senza gesso, senza carta, senza metro, solo con gli occhi della fantasia. Ricordo che il primo anno a Natale, la padrona mi regalò un pezzo di stoffa verde di seta. Mi confezionai la prima camicetta elegante."""" Erminia, Rosa, Quarto... persone qualsiasi che stanno vivendo gli ultimi anni dell'esistenza in una casa di riposo. Un giornalista trentasettenne viene inviato presso la struttura per intervistare alcuni ospiti e redigere un approfondimento dedicato agli anziani; ascolterà storie di dolori, passioni e di amori che lo indurranno a riflettere sulla sua stessa vita. Un romanzo dalla trama semplice e scorrevole dal quale emergono ricordi e immagini legate a un recente passato; al mondo dei nostri nonni e alle consuetudini che lo caratterizzavano; a un'epoca, rispolverando la quale, forse il lettore contemporaneo potrà interrogarsi su quello che si possiede oggi, non solo in termini di beni materiali, ma anche spirituali." -
La crociata dei seniores. Cronaca semiseria dell'ultima spedizione contro l'estremismo islamico
È possibile sconfiggere l'estremismo islamico e restituire ai propri nipoti un mondo in cui si possa entrare in una chiesa o in uno stadio senza il timore di un attentato? Se lo chiede, in questo romanzo, un ortopedico il primo giorno di pensione. Con gli amici più cari, vista l'inerzia dei governanti, decide di dar vita a un'impresa «impossibile»: creare un esercito di seniores per andare a distruggere i campi in cui vengono addestrati i terroristi islamici. Aiutati dal sindaco, ottengono l'assegnazione della caserma di Ferrara e con l'operosità e le competenze proprie e dei volontari che accorrono all'invito diramato sul web, la trasformano in un formidabile motore d'iniziative sociali e culturali. Parallelamente è narrata la vicenda di un giovane palestinese che vince una borsa di studio del Ministero degli Esteri italiano e da Gerico giunge nella città estense. Tramite il locale imam entra in contatto con un reclutatore dell'ISIS che lo instrada verso l'integralismo... Tra umorismo e punte di grottesco, improbabili azioni militaresche e calci nel sedere ai No-Tav... l'autore fa emergere la necessità di riflettere su temi drammatici e ineludibili della contemporaneità. -
La mitologia del Kalevala
Il Kalevala, poema epico-magico basato sui canti popolari raccolti e trascritti da Elias Lönnrot nelle sue spedizioni etnografiche in Carelia, provocò già alla sua prima edizione, nel 1835, una reazione entusiastica presso il pubblico erudito europeo. Nel periodo di massimo splendore del movimento nazional-romantico venne acclamato come un capolavoro poetico nato spontaneamente in seno al popolo finlandese e, da allora, la sua fortuna è cresciuta fino a diventare un fenomeno planetario. Questo libro rivela i complessi processi culturali che hanno reso il Kalevala un mito esso stesso: la nascita degli studi folklorici e mitologici in Finlandia, le personali idee di Lönnrot e i suoi viaggi etnografici, l'importanza dei più celebri cantori, il successo del Kalevala in patria e all'estero, l'importanza del poema per il futuro movimento indipendentista. L'interpretazione di Pentikäinen, il quale ha svolto ricerche approfondite con gli sciamani lapponi e siberiani, evidenzia l'importanza dei contenuti magici e sciamanici nell'epica finnica. -
Ad bestias
Michelino ha sei anni e una sfrenata fantasia. Nato quando l'odore di polvere da sparo della guerra si sta ancora dissipando, Michelino ignora che le vere insidie non si nascondono nelle granate e nelle bombe inesplose, che tanto preoccupano nonna Celeste, bensì nei recessi della sua stessa famiglia. Condannato ""ad bestias"""" come nel circo della Roma imperiale, in balia di belve umane che lo strappano al suo mondo di innocenza e lo trascinano nei loro vizi, nelle loro vendette trasversali, nei loro malefici, Michelino vive un inferno ingiustificato e capisce che nessuno può aiutarlo. I genitori troppo ingenui, la nonna buona, il frate a cui ha taciuto l'unico """"peccato"""" che avrebbe voluto raccontare, sono fantasmi che si scioglierebbero come cera se fossero sottoposti alla tortura della verità. Non sono pronti: le loro facce, i loro sguardi vacui testimoniano una stanchezza di fondo e il desiderio di salvaguardare uno stato di pace, per quanto effimero sia. Quella di Michelino è la storia di ogni bambino inascoltato, dell'esclusione e della solitudine a cui i grandi spesso consegnano chi sta solo tentando di comunicare, e di vivere fuori dalla paura."" -
Troll
La fisionomia attribuita agli esseri soprannaturali del folklore scandinavo, in particolare ai troll, è in parte dovuta alle illustrazioni delle fiabe norvegesi di Theodor Kittelsen sul finire dell'Ottocento. In questo Troldskab (letteralmente ""trollerie""""), pubblicato nel 1892, i troll sono rappresentati come esseri primordiali che sorgono dalle montagne e dai boschi, stazionano presso i corsi d'acqua, identificandosi in tutto o in parte con gli elementi dell'aspra natura norvegese. È un bestiario ruvido e delicato, in cui testi e illustrazioni fanno sfilare dinanzi ai nostri occhi una straordinaria galleria di esseri fantastici: non soltanto troll, ma anche draghi, folletti, fanciulle marine, sabba di streghe, lotte di giganti, neonati scambiati nelle culle, e ancora nøkker, huldrer, fossegrimer e il draug, lo spirito dei marinai annegati, pronto a esigere il suo tributo di vite nel corso delle tempeste. Immagini e racconti che riflettono il panorama dell'estremo nord della Norvegia, in particolare delle isole Lofoten, con le loro baie, le casette dei pescatori, il mare irto di scogli; che lasciano trasparire l'amore per la solitudine e il fatalismo dello spirito norvegese."" -
Storia della Norvegia. Historia Norwegie. Ediz. critica
Ideale raccordo tra la cronachistica latina medievale e la brillante stagione delle saghe scandinave, la Historia Norwegie (XII sec.) illustra le terre dell'estremo Settentrione a un pubblico poco familiare della materia, al contempo fornendo un impulso allo sviluppo della tradizione storiografica norrena, dall'Ynglingatal di Þjóðólfr di Hvin alla Heimskringla di Snorri Sturluson. Dalla Biarmia alla Groenlandia, l'anonimo autore segue le rotte dell'espansione vichinga per tracciare il quadro di una regione vastissima, di cui lascia balenare immagini di terre brulle e solitarie, di isole artiche, di ghiacciai e vulcani, di popoli remoti e animali fantastici, non di rado ritagliando dettagli di valore inestimabile... quali la prima descrizione in assoluto di una seduta sciamanica presso i lapponi. Il cronista ricostruisce quindi l'intricata genealogia dei re di Norvegia e narra l'avvento del cristianesimo e il sanguinoso consolidamento della nuova fede nelle terre del Nord. Tradotta e ampiamente annotata da Piero Bugiani, l'Historia Norwegie, qui pubblicata per la prima volta in italiano, offre ai lettori un documento fondamentale della storiografia scandinava. -
Il funerale di Edward Block
Edward Block è un uomo insipido e mediocre che ha fatto della propria mancanza di qualità uno scudo contro il mondo. Soliti orari, soliti itinerari, solito lavoro e sempre la stessa birreria. Una vita che scorre grigia e invisibile, tra i tè a casa della vedova Gray e gli incontri nel pub gestito dall'amico Nick Fox. Ma d'un tratto la vita del signor Block viene scossa da una serie di ricorrenti quanto inspiegabili svenimenti, la cui eziologia i dottori attribuiscono a motivi di natura psicosomatica. Di ciò sembra anche convinto lo psicoterapeuta Ishmael Ziegler, che cerca di spiegare l'enigma psicologico rappresentato da Edward Block con cervellotiche quanto surreali teorie. Ma se è davvero così, perché d'un tratto, folgorato da una tela bianca, Edward Block comincia a dipingere, sgrovigliando un inaspettato mondo interiore di uomini-macchina dagli ingranaggi spezzati, e divenendo in breve, e suo malgrado, un artista di fama internazionale? Serenamente smarrito, il tempo frammentato tra continui svenimenti e vuoti di memoria, il signor Block organizza la sua ultima mostra. -
Gli alchimisti. Le nozze celesti. Vol. 2
August Nordenskiöld è in bancarotta. Il suo esperimento alchemico è fallito; i creditori alle porte, la moglie e i figli rischiano di patire la fame quando da Stoccolma arriva una lettera del barone Munck: il re intende concedere un'udienza al suo aiutante, Carl Bergklint. Il grande sogno di Nordenskiöld, la liberazione dell'umanità dalla schiavitù del denaro, sembra diventare realtà. Tra crogioli e alambicchi, battaglie e cospirazioni, la coscienza di Carl si sovrappone via via a quella di Christian Rosenkreutz, le cui ""Nozze chimiche"""" saranno l'unica bussola, nel suo viaggio verso il regno celeste, a condurlo tra le braccia di Katariina, sposa promessa morta prima delle nozze terrene. Le azioni convergono verso il lume della scienza che rischiara i segreti della natura: ciò che Keplero considerava la chiave del progetto eterno. Grazie alla sua incrollabile fede nella più pura tra le risorse dell'uomo, la conoscenza razionale, il giovane comprende che il fuoco del suo amore terreno ha generato qualcosa di più prezioso dell'oro: l'esperienza sensibile non è più solo il sogno dell'anima innanzi al cosmo rivelato, ma la preparazione alle nozze celesti."" -
Mitologia maori
I maori della Nuova Zelanda rappresentano l'estrema propaggine sud-occidentale dell'imponente movimento di diffusione dei navigatori polinesiani attraverso l'oceano Paci?co, e Aotearoa, ""grande nube bianca"""", è il nome con cui battezzarono la loro terra, colonizzata più di mille anni fa. Dai racconti cosmogonici, che hanno il loro nucleo nel ciclo di M?ui-tikitiki-a-Taranga, il trickster dell'intera Polinesia, ?no alle """"saghe"""" storico-leggendarie legate all'esplorazione e alla colonizzazione di Aotearoa - importanti sul piano delle rivendicazioni politico-territoriali dei m?ori -, il corpus di racconti tradizionali raccolto in questo libro affascina per l'ampiezza di registro e la freschezza narrativa. Rivalità, intrighi, astuzie, navigazioni, imprese guerresche, storie d'amore e di magia, incantesimi e maledizioni costituiscono il suggestivo affresco di una civiltà che, tecnicamente allo stadio neolitico, è stata tuttavia in grado di creare un mondo concettuale di grande complessità e raffinatezza."" -
Mitologia finnica. Mythologia fennica (1789)
Impostato in forma enciclopedica, il ""Mythologia fennica"""" espone elementi tratti da tutti i livelli della tradizione finlandese, sia colta che popolare. Da un lato, vi sono i temi legati al mondo letterario delle saghe scandinave, dai miti sul misterioso """"fondatore"""" Fornjótr alle battaglie degli antichi re svedesi contro gli stregoni finnar. Ma Ganander riporta anche una notevole quantità di materiale folklorico finnico e lappone, che espone affidandosi all'autorità dei runot raccolti dalla viva voce del popolo. Tra divinità, spiriti guardiani ed esseri soprannaturali, tra riti sciamanici e celebrazioni sincretiche, spiccano le tradizioni sui possenti Kalewanpojat, i """"figli di Kalewa"""", tra i quali il lettore riconoscerà i principali eroi kalevaliani - Wäinämöinen, Ilmarinen, la temibile signora di Pohjola - le cui fisionomie, non ancora addomesticate dalla penna di Lönnrot, si affacciano con tratti sovrumani e terrifici."" -
L' anello baltico. Lituania, Lettonia, Estonia: un profilo storico-culturale
Insediati fin dall'antichità sul litorale costiero ricco d'ambra del mar Baltico, i popoli di Lituania, Lettonia ed Estonia hanno subìto nel corso dei secoli un singolare destino di invasioni e oppressioni che Czeslaw Milosz ha riassunto con l'efficace formula «calpestati dall'elefante della storia». L'oblio nei confronti dei popoli baltici regnava quasi assoluto dal 1944, quando, in seguito al più nefasto scambio imperialista, il patto Molotov-Ribbentrop fra Stalin e Hitler, i tre Stati furono acquisiti al crogiolo di razze dell'universo sovietico, quasi finendo col venire cancellati dalle mappe d'Europa e dalla sua memoria storica. Ma la pacifica e inflessibile volontà di autodeterminazione di lituani, lettoni ed estoni per riproporsi come entità statali indipendenti si è conclusa nel 1990 e, dal 1° maggio 2004, le tre repubbliche baltiche sono tornate ufficialmente ad arricchire l'Europa delle Nazioni. Questo libro, in seconda edizione ampliata, getta luce sulle particolarità linguistiche e culturali delle realtà baltico-orientali e ripercorre sinteticamente le tappe della loro storia, dall'antichità sino ai nostri giorni. -
La quena. Leggenda peruviana
Amori proibiti, cospiratori mascherati, morti apparenti, città d'oro sotterranee: la scrittrice argentina Juana Manuela Gorriti si appropria di tutto l'armamentario del romanzo d'appendice europeo e ne trapianta gli stilemi romantici nel Perù di metà Ottocento. Sullo sfondo delle tensioni sociali e razziali tra gli avidi e spregiudicati spagnoli e gli indigeni di lingua quechua, l'amore contrastato tra Rosa, un'aristocratica fanciulla creola, e Hernán, figlio meticcio di un nobile iberico e di una principessa inca, porta alla luce tutte le contraddizioni e le ingiustizie del sistema coloniale. Ma basteranno gli immensi tesori degli incas a finanziare il sogno illuministico di superare i privilegi dei pochi e i pregiudizi dei molti, e portare tanti popoli differenti al riconoscimento di una comune umanità? -
Le fonti nordiche del Ring. La mitologia di Wagner
Il ciclo dell'Anello del nibelungo, composto da Richard Wagner, è considerato una delle più compiute e magniloquenti rappresentazioni dello spirito tedesco. Migliaia di studi critici non sono riusciti a esaurire le possibili chiavi interpretative di quest'opera imponente, in cui si realizza la teoria wagneriana del dramma musicale, sintesi di tutti gli aspetti della rappresentazione drammatica comprendente testo, musica e teatro. In questo libro, Francesco Sangriso analizza il ciclo del Ring con gli strumenti della mitologia comparata, mettendolo a confronto i libretti di Wagner con i testi medievali in norreno e in medio alto tedesco. L'operazione mitopoietica eseguita dal compositore rivela una complessa elaborazione delle leggende originali operata non solo secondo il gusto romantico del tempo, ma anche sulla linea della concezione del mito che si andava elaborando nella prima metà dell'Ottocento. Ma ciò che inaspettatamente risulta agli occhi del filologo, è che Wagner - l'interprete per eccellenza dello spirito e dei valori tedeschi - era forse molto meno ""tedesco"""" di quanto ci si aspettasse e assai più vicino ai temi e alle ideologie del medioevo scandinavo."" -
Pioggia luminosa
Il più popolare poeta messicano del suo tempo. rnGiornalista e diplomatico, ha vissuto a lungo in Francia e Spagna, rndando alla sua sterminata narrativa breve uno spirito moderno e cosmopolita,rne toccando, in una produzione poetica altrettanto vasta, delicati temi romantici e spirituali.rnrnrnrnCon questo libro, Vocifuoriscena intraprende la pubblicazione dell'opera narrativa di Amado Nervo (1870-1919) nel centenario della sua morte. ""Pioggia luminosa"""" comprende i racconti fantastici; seguiranno i racconti naturalisti e modernisti, e gli splendidi romanzi brevi del grande autore messicano. Precursore della moderna fantascienza, Amado Nervo ha nel suo catalogo una quantità sorprendente di temi classici del genere: ibernazione, resurrezioni a pagamento, catastrofi planetarie, gli animali che si ribellano agli uomini, esseri invisibili che utilizzano l'umanità come bestiame, una seconda luna che orbita attorno alla Terra, un'operazione al cervello che fornisce la capacità di vedere la quarta dimensione, rarefatte visioni di futuri lontanissimi, fino ad arrivare alle implicazioni antropologiche ed epistemologiche nell'incontro con esseri di altri pianeti. La """"literatura maravillosa"""" di Amado Nervo è un'imprescindibile lezione di affabulazione fantastica che, fondendo il rigore speculativo di H.G. Wells al modernismo ispanoamericano, prelude tanto alla narrativa """"teorica"""" di Jorge Luis Borges, tanto al racconto sintetico e fulminante di cui era maestro Fredric Brown.""