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Trilogia di omicidi. I primi tre casi del commissario Debora Giovagnoli
"Trilogia di omicidi"""" è un volume che raccoglie i primi tre casi del commissario Debora Giovagnoli, una donna determinata, attraente, in gamba nel suo lavoro e pronta a tutto pur di risolvere ogni caso. Debora intraprende il suo viaggio verso la soluzione di alcuni casi partendo da una serie di omicidi avvenuti nel celebre mercato di Porta Portese a Roma, per poi dirigersi verso Milano, dove dovrà vedersela con un serial killer che lascia i pezzi di una scacchiera sul corpo delle sue vittime come impronte enigmatiche. Ma il viaggio contro la criminalità continua, Debora nell'ultimo capitolo di questa trilogia dovrà risolvere un altro caso alquanto macchinoso, e questa volta da sfondo ci sarà una magica città: Venezia." -
Dentro il palco
Il Teatro dei segreti è un locale di Burlesque e mentre le artiste mostrano la loro pelle sul palcoscenico strani avvenimenti porteranno Batraco, il direttore artistico, nello sconosciuto sotterraneo svelando ben più di quanto pensava. È una storia di rivelazioni: sul bisogno di seguire e accettare la propria natura e riuscire ad accogliere l'inaspettato. -
Il salice e l'alloro
Il ricordo rassicurante delle persone care, gli affetti vissuti in maniera viscerale e il dolore per un distacco o una perdita, voluti o non voluti, sono motivi che ritornano spesso. Le voci di chi ha popolato la nostra esistenza sembrano non andarsene mai davvero, cosi come certe tracce profonde di un sentimento fatto a pezzi parlano di un cambiamento inevitabile. Si alternano cosi serenità contemplativa e inquietudine sismica nella ricerca della propria identità più intima e profonda. Le ispirazioni nascono spesso durante un viaggio. -
Autobiografia di mio padre
Autobiografia di mio padre indaga i moti e i moventi della memoria per delineare il ritratto di un uomo che ha dato al tempo della vita la forma di una profonda riflessione sul significato dell'esistenza umana.rnrnSi può raccontare la vita di un altro come se fosse la propria? È la sfida, paradossale e ambiziosa, che Pierre Pachet ha scelto di raccogliere nel ricostruire la voce di suo padre, Simkha Opatchevsky, per farne il narratore in prima persona di questo strabiliante romanzo che ci consegna, dal di dentro, la figura a tutto tondo di un esule ebreo del Novecento. Dai pogrom di Kishinev ai rastrellamenti nella Parigi dell'Occupazione, questo inaudito io narrante attraversa la Storia d'Europa, emigrando dall'agonizzante Impero russo per approdare a una Francia sconvolta da due guerre mondiali, il tutto anelando a poco più che all'incolumità sua e dei suoi, e alla dignità del proprio mestiere di medico. Simkha, del resto, non ha la stoffa del protagonista, e il tono tragico non gli si addice. Eppure qualcosa di eroico ce l'ha, nella ritrosia che gli vieta gli abbandoni sentimentali, nel rigore intellettuale che ne fa un osservatore esattissimo, acuto conoscitore della psicologia umana e fustigatore degli psicologismi, costretto in tarda età a testimoniare con precisione da miniaturista il lento sgretolarsi delle proprie facoltà mentali. Inseguendo quel «linguaggio senza parole che un cervello adopera per servirsi di se stesso», Autobiografia di mio padre indaga i moti e i moventi della memoria per delineare il ritratto di un uomo che ha dato al tempo della vita la forma di una profonda riflessione sul significato dell'esistenza umana. Pierre Pachet ha spinto al limite le possibilità del genere autobiografico, sparigliandone le carte. -
Il gatto di piazza Wagner
Ci sono libri che si compongono alla fine di una vita e raccontano la dignità e l'intelligenza di un individuo, forse di un Paese intero. «Il gatto di piazza Wagner», unica prova narrativa di un autore altrimenti noto per i suoi fondamentali contributi alla comprensione della cultura classica, è uno di questi libri. rnrn«È un memoir superiore a molti romanzi contemporanei rispetto a qualità dello stile, affabulazione e drammaturgia narrativa. Un denso racconto di formazione animato da pietas verso l’umanità e da una insofferenza fisiologica verso il potere e verso “i servi per natura”» - Filippo La Porta, RobinsonrnUn'infanzia milanese nell'arco temporale che va dal Fascismo alla fine degli anni Sessanta, con al centro la figura del padre – lo scrittore, giornalista e drammaturgo Giuseppe Lanza – rimasto vedovo troppo presto, teneramente orgoglioso dei suoi magri tentativi culinari, che emerge con tutta la sua preziosa serietà e decenza. Scomponendo i meccanismi di una memoria famigliare che tende a fondersi con quella individuale («Di chi sono i ricordi?» è il programmatico incipit del testo), «Il gatto di piazza Wagner» descrive una città vibrante – tra appassionate discussioni nelle latterie di quartiere e palpitanti prime teatrali – e indaga con ragionata esattezza azioni e moventi di protagonisti e comprimari, dallo zio Ramy agli amici letterati, da Solmi a Montale, da Lodovici a Bazlen. Una lettura che ci rimanda, come un monito e come un modello, alla migliore tradizione intellettuale ed etica del nostro Novecento. -
Quello che dice una cameriera
Microstorie in poesia tra lo stile della grande letteratura americana, mescolato al sapore della pianura padana. «È evidente che con l'amore abbiamo a che fare, e che tra i baci, le api e il mare, viene fuori evidentemente che Nicola ha letto (e tradotto!) tante cose provenienti dal Nord America. Ruote, strade, rossetti, ciondoli e cappelli, e l'oceano, il motel. Come col suo romanzo Colazione da Hadelman (Aliberti), sembra di trovarsi proprio al centro di quell'oceano, a metà strada tra le traduzioni dei suoi favoriti e la nostra provincia padana. Gran bel viaggio, ne sono convinto.» Marco Petrella -
Il disastro di una persona
L’incidenza del passato sul presente: ecco l’argomento principale dell’esordio letterario di Daniele Sica. Una raccolta di poesie malinconiche e struggenti che parla di amore perduto, nostalgia, misantropia, attraverso l’occhio cinico e al tempo spesso romantico di un uomo che vive con un fantasma dietro la schiena (il passato) che non vuole morire. -
Costellazioni
"Costellazioni"""" è un insieme organizzato di pensieri e micro storie che si incastrano in un cielo fatto di parole, emozioni e sentimenti che come le costellazioni sono tutte collegati tra loro, laddove le parole divengono stelle." -
La Venere Dobner
La Venere nel Giardino, capolavoro di Lucas Cranach confiscato dai Nazisti nel 1944, sembra essere miracolosamente riapparsa proprio lì dove era stata sottratta, a Trieste. È l'originale? È una copia? L'unico che può scoprirlo è Saverio Pontecorvo, professore di Storia dell'Arte per lavoro e indagatore per passione. Sullo sfondo di una Mitteleuropa decadente, tra personaggi melliflui e strade battute dal vento, si nasconde una verità inaspettata. -
Il profumo del caffé
Arrivò allora una brezza di pace accompagnata da un intenso profumo di caffè e tutti gli altri profumi si sprigionarono con un'esplosione di gioia e si diffusero di nuovo in tutto il mondo. Ce la faranno l'uomo che non aveva mai tempo e sua sorella, la donna che faceva mille cose, a riportare alla loro anziana madre il profumo del caffè che non sente più, e con esso il gusto per l'arte in tutte le sue espressioni, la pienezza della vita, l'amore e l'armonia? Una piccola favola tra il reale e l'immaginario, come una pennellata o un accordo musicale, che ti porterà d'un balzo a riscoprire la ricchezza dell'animo umano e la bellezza delle relazioni tra le persone autentiche che forti delle loro sensazioni cercano il buono e il bello. -
Tu chiamaci perfetti sconosciuti se hai il coraggio
"Tu chiamaci perfetti sconosciuti"""" è un richiamo all'amore vero, senza barriere né finzioni, è un mettersi a nudo in un gioco di verità e illusioni per ritrovare il battito del cuore autentico e vivo. L'autrice si spinge oltre gli stereotipi d'amore, oltre i limiti di convenienza persino, per raggiungere quel sentimento puro e pulito che nasce dall'unione dei corpi e delle anime. Questa raccolta è un gioco: poetico, stilistico, emotivo, a tratti leggero come una farfalla per poi diventare profondo ed essenziale, ed è un viaggio: interiore e condiviso, con lo scopo di riemergere più sinceri con se stessi e più aperti a quel sentimento sublime e spesso evanescente a cui, ciascuno coi suoi tempi e modi, alla fine aspiriamo tutti. E da queste pagine ci sorride una versione profana, sincera, intensa, divertita e divertente di Amore e Psiche impigliati nella rete del mondo virtuale." -
Autunno
Il mondo di Nicola, giovane uomo alle prese con le turbolenze tipiche della sua età, viene sconvolto dalla morte del fratello maggiore Alessio, modello per lui di perfezione irraggiungibile. La disperazione e la rabbia prendono il sopravvento e sembra non lascino tregua: perché non ho capito? Perché non l'ho salvato? Si chiede Nicola alla ricerca di queste ed altre risposte che nessuno può dargli. Lo accompagniamo in questa storia sulle difficoltà e la paura di andare avanti anche quando ciò che succede non può essere spiegato. A volte siamo di fronte a qualcosa che rimane incomprensibile e comunque bisogna imparare ad accettarlo e soprattutto continuare a vivere. -
Che cos'è una persona?
Uno dei principali compiti della filosofia è certamente quello di chiarire il significato e delimitare il campo semantico delle parole. Parole ambigue, infatti, generano discorsi equivoci e ragionamenti deboli o spesso errati. L'obiettivo che ci si prefigge in questo saggio è quello di dare un contributo per chiarire una delle parole più ambigue e indefinite della nostra epoca, che genera numerosi problemi in campo giuridico, etico e bioetico: la parola ""persona""""."" -
L' odore dell'acqua fresca
"L'odore dell'acqua fresca"""" è una favola illustrata, che racconta dell'amicizia tra un cubetto di ghiaccio di nome Cubotto e un bambino. Cubotto continuerà a trasformarsi in modo tale che incontrerà il suo caro amico sotto i tanti aspetti e i tanti odori che l'acqua acquisisce durante il ciclo della sua vita. Età di lettura: da 6 anni." -
La terra di sopra
Gorizia 1499, Lorenzo è figlio del capitano Guglielmo Della Valle, morto in pellegrinaggio per espiare una colpa: aver causato la morte di Brigitta, una giovane del luogo. Giunge da Firenze per incombenze di carattere ereditario, ma anche per scoprire come si sono svolti i fatti, e per saperne di più su suo padre, che aveva abbandonato la famiglia anni prima. Qui trova Mainardo, amico d'infanzia, e Rodolfo, pupillo di Guglielmo, che da subito gli mostra ostilità. Ma non è l'unico. Lorenzo viene così coinvolto in una serie di intrighi, delitti e misteri. Chi sono le dee del fato che tessono il suo destino? Chi lo sta proteggendo da pericoli e macchinazioni? Che ruolo ha l'atropa, ""ombra mortale della notte""""? E infine, riuscirà a realizzare il suo sogno d'amore per Caterina?"" -
Stellina
"Stellina"""" è una favola illustrata per bambini dai 5 anni. Racconta di una piccola stella che inseguendo un dolce profumo, compirà un viaggio avventuroso che la porterà a incontrare alcuni personaggi quali: i fiori di campo, la tartaruga marina, il gabbiano... per alla fine accorgersi che il profumo che cercava non era altro che il suo grande desiderio di venire al mondo. Età di lettura: da 5 anni." -
Dall'isteria all'anoressia. Il potere seduttivo del corpo malato. Un caso letterario: «Fosca»
Il presente lavoro ha lo scopo di esaminare e approfondire il rapporto tra il corpo femminile, la malattia (isteria e anoressia) e le cause scatenanti la malattia. Nel Medioevo uomini e donne vivevano il digiuno come uno strumento di purificazione dalle tentazioni e dai peccati mondani, al punto che si parlò di santa anoressia o di digiuni ascetici, capaci di elevare lo spirito al di sopra dei bisogni della carne. L'anoressia è il sintomo di un forte disagio ed è stata oggetto di varie interpretazioni: attraverso il dominio esercitato sul corpo, l'anoressica crede di trarre la sua forma di benessere, ma soprattutto la titolarità assoluta della propria vita. Questo meccanismo scatta in Fosca, creatura mortifera e dalla sessualità oscura, protagonista dell'omonimo romanzo di uno degli autori simbolo della Scapigliatura italiana, Igino Ugo Tarchetti. Se da un lato la nevrosi diventa la metafora usata da Tarchetti per descrivere l'ideale patologico dell'amore in cui il carnefice è donna, dall'altro, l'anoressia manifesta il disagio di tante altre donne incastrate in rapporti d'amore sbagliati, permeati dal possesso, dall'incapacità di svincolarsi dall'autorità dell'Altro. -
Filastrocca degli odori. Ediz. illustrata
"C'è l'odore del mio bambino che gioca e ride nel suo giardino..."""" Una filastrocca dal profumo delicato che la mamma può leggere con il suo bambino e farsi cullare dal ritmo del suo suono dentro delle illustrazioni che anche i più piccoli possono gustare. Età di lettura: da 1 anno." -
Nicolò e la fragolina. Ediz. illustrata
Quando Nicolò scopre nella radura del bosco le fragole, personaggi molto diversi tra loro per carattere ed indole, uniti da un filo di solidarietà, prenderanno a cuore le sorti di una giovane pianta di fragole nascosta nel sottobosco. Dalla laboriosa piccola formica, alla tranquilla tartaruga passando dall'esuberante picchio fino a sua maestà l'aquila, tutti s'impegneranno per aiutare la giovane piantina a far maturare i suoi frutti al sole da mostrare orgogliosa al bambino e alla sua mamma. Età di lettura: da 5 anni. -
Arte e bellezza in Hegel
Il saggio s'impegna nell'affrontare la relazione che l'arte intrattiene con lo spirito assoluto nella visione estetica di Hegel. L'arte è il momento di manifestazione sensibile del vero, che si fa carico del 'passato' dello spirito; l'opera è lo scarto del reale necessario alla logica affinché il compimento dialettico avvenuto non sia una semplice costruzione del pensiero stesso. L'avvenuta dello spirito assoluto implica la necessità di ripercorrere le tappe superate: l'Estetica si rivela una parte vitale del sistema hegeliano, il bisogno di riflettere sull'ultima traccia dell'esterno che trapassa nell'assoluto attraverso l'invenzione artistica. L'autonomia dell'arte è allora scandita dal ruolo che detiene nel processo d'idealizzazione del mondo. Un'autonomia imposta, una libertà forzata.