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Catalogo degli scommettitori morti
Bobo Stracciavento è un prestigioso attore-regista di teatro non più giovane, che fin dalle prime battute del romanzo ci si presenta dolorosamente lacerato dalla morte di tre cari amici avvenuta nello spazio di pochi giorni, in una sequenza terribile. I tre, Alfio V. (scrittore e artista multimediale di riconosciuto valore), Lucio d.M. (docente di Filosofia della Scienza) e Tarcisio D. (primario in una clinica universitaria del centro Italia) non si conoscono tra loro, e questo dato acuisce in Bobo il senso di devastazione e di assenza provocato dalla loro scomparsa avvenuta in tempi tanto stretti, come in una spirale malvagia che abbia trovato in lui il suo perno involontario. Stracciavento entra in uno stato di crisi umana e creativa, complicata dall'entrata in scena di Valeria Contardi (in arte Amara Malinverni), affermato architetto d'interni, che inopinatamente gli confida di essere stata in tempi diversi amante dei tre scomparsi, e gli chiede di poter parlare di ciascuno di loro in tre incontri, o sedute, o ""trattamenti"""" come lei li chiama. A Stracciavento non sfugge la stravaganza della richiesta, e tuttavia cede per cortesia, confusione, magari curiosità. La donna è intrigante e bizzarra: e agli incontri che per Bobo si fanno di momento in momento sempre più sospettosamente sospesi tra verità e invenzione malata, si intrecciano, nella vita che nell'attore-regista prende pian piano a riacquistare energia e senso."" -
Le avventure di Pinocchio. Ediz. illustrata
Le avventure del burattino più famoso del mondo rivivono grazie alle illustrazioni originali di Lilia Munasypova, in bilico tra classico e moderno. Con 32 tavole a colori. -
La stagione da Iseo
Un imprenditore con ambigui trascorsi nelle file dell'estrema destra viene ucciso nel retrobottega di un ex bar malfamato. In una La Spezia schietta, marina e abitudinaria, che arranca in direzione del post-moderno, il commissario D'Imporzano cerca l'omicida e si ritrova a marcare stretto squali al capolinea, potenti redivivi, reduci da ipnosi collettiviste. Tra reietti e furbi, resipiscenti e vinti, medici e golpisti in quiescenza, con in sottofondo i soliloqui radiofonici di un ex detenuto cieco, D'Imporzano corregge il tiro grazie alle imbeccate di un barbiere sputasentenze e ai cardini forniti da preoccupati colleghi in grigio. Di pari passo, D'Imporzano affranca una neo vedova borghese, gioca con la memoria e si ritrova attraversato da una tensione immaginifica ogni giorno più fervida. Scopre la vaghezza conformista della comunicazione contemporanea e si prende qualche rivincita mentre insegue e ricompone frammenti della propria storia, della storia della sua città, della nostra storia. -
Crepi quel lupo! Come sopravvivere al capo quando si è giovani e precari
Sono le sette di sera a Roma quando alla redazione del Messaggero della Tv arriva una telefonata. ""Speriamo non sia il boss"""", pensa Claudio Stellari, giovane redattore d'insuccesso, mentre alza la cornetta. Invece è proprio il capo, che lo chiama solo per insultarlo, come fa di solito. Ma quella sarà l'ultima volta, ha giurato Claudio. I coltelli sono già affilati e lui adesso desidera solo ucciderlo. Inizia da qui il racconto della prima esperienza lavorativa dell'ingenuo Claudio Stellari, anni 25, di professione aspirante giornalista. Dopo aver scoperto il terribile segreto che si cela dietro la casa editrice per cui lavora, un episodio improvviso sta per fare di lui un violento assassino. Una narrazione ironica e spietata del mondo del lavoro di oggi, in un susseguirsi di situazioni tanto surreali quanto comiche, dove i sogni e le speranze di un'intera generazione si scontrano con una realtà precaria e brutale."" -
Le nonne... vanno educate da piccole!
"Sarò nonna"""" Questa consapevolezza ci gira nella testa, ci distrae dal lavoro, ci prende addirittura alla gola. Solo ieri abbiamo avuto la notizia destinata a cambiare la nostra vita e già ci sentiamo diverse, ci vediamo diverse, siamo certe che gli altri ci vedano diverse. Abituate a programmare gli impegni futuri come a suo tempo programmammo le nostre gravidanze (marito, lavoro, casa, tutto doveva essere perfetto prima di intraprendere ben attrezzate la nuova avventura), ci troviamo di fronte a una cosa sulla quale non abbiamo potuto esercitare nessun tipo di influenza: la decisione di nostro figlio/a di mettere al mondo un bambino. Ancora attivamente inserite nel mondo del lavoro e nella vita sociale, siamo costrette a confrontarci con uno status che proviene dal di fuori e che porta con sé un irreparabile profumo di capelli bianchi, copertine all'uncinetto, torte in caldo nel forno, un profumo in tutto e per tutto da nonne. Nonne noi? Nonne sono le altre, quelle che non vanno in palestra, che non portano la taglia 42, che non programmano safari, vacanze in barca, voli in mongolfiera. Nonna era nostra nonna! Cominciamo quindi a tentare di inventare, come sempre abbiamo fatto, un nuovo modo di affrontare le cose. Saremo nonne, questo non possiamo evitarlo e in fondo già non vediamo l'ora, ma saremo nonne a modo nostro.""""" -
La pace coniugale
"La pace coniugale"""" è definito dallo stesso Balzac, tramite il suo consueto prefatore Felix Davin """"un grazioso schizzo, un'immagine dell'Impero, un consiglio dato alle mogli perché siano indulgenti nei confronti degli errori dei propri mariti"""". Scritta, secondo l'indicazione posta a calce del racconto, nel luglio 1829, è la prima di tutte le """"Scene della vita privata"""". La vicenda, non troppo distante da un semplice """"gioco da salotto"""", si sviluppa quasi in tempo reale, all'incirca un'ora, ruotando attorno a quattro personaggi. Si svolge nel palazzo dei conti de Gondreville, a Parigi, durante un ballo in epoca napoleonica (novembre 1809), storicamente situato nel momento in cui l'Imperatore sta per divorziare da Josephine de Beauharnais. L'intrigo nasce dalla curiosità di un giovane e frivolo consigliere giudiziario, Martial de Roche-Hugon (personaggio che ritornerà in seguito in nove opere della """"Comédie humaine"""") verso una graziosa sconosciuta, seduta sola in un angolo, ignorata da tutti. Comincia un gioco di scommesse con il colonnello conte de Montcornet (anch'egli personaggio ricorrente) che ha come """"posta in palio"""" la seduzione della bella sconosciuta, la signora de Soulanges." -
Pinocchietto politico della terza Italia
Meno noto del celeberrimo burattino suo omonimo, il ""Pinocchietto politico"""" raccoglie pagine scelte di articoli che il Collodi giornalista pubblicò su vari periodici italiani a partire dal 1847. Meno noto, ma non meno arguto e penetrante nel descrivere con sottile ironia la vita politica e sociale del suo tempo. Fine conoscitore dell'animo umano, mentre tratteggia sorridendo una seduta alla Camera o le perenni lamentele degli impiegati statali, mai si erge a giudice di quelle naturali debolezze di cui, del resto, si riconosce anch'egli comune portatore. Una lettura agile e invitante, tanto più che, a oltre un secolo di distanza, non sembra cambiata di molto la condizione di un Paese in cui: """"tutti, dal più al meno sappiamo governare: il difficile sta nel rendere conto e nel provare agli altri che abbiamo governato bene!""""."" -
Abracadabra e altre satire
In ""Abracadabra and other satires"""", pubblicato nel 1924 l'accezione di satira ha un'estensione più ampia di quella comunemente accettata. In forma di apologo o di saggio, i testi qui raccolti rappresentano al meglio la vena ironica e polemica di Galsworthy in un aspetto del tutto inedito per i lettori italiani. Scopriamo così l'autore della """"Saga dei Forsyte"""" impegnato in difesa dei diseredati (Una storia semplice) e degli animali (Per amore delle bestie e Fantasticherie di un cacciatore), ma anche pacato e instancabile sostenitore dell'armonia e della ragionevolezza nei panni di un dragomanno che guida un Angelo etereo non del tutto irreprensibile in una immaginaria visita a Londra (Grotteschi), oppure come impassibile raccoglitore di una prodigiosa galleria di tipi umani eccentrici (Studi sulla stravaganza)."" -
Eremi dispersi
A Parigi un giovane detenuto, Jeanpierre Soldano, appena uscito dal carcere, fa perdere le sue tracce. La giornalista Martine Dunclau, che a suo tempo si era occupata di quel caso, viene incaricata dal quotidiano per cui lavora di intervistarlo, ma non riuscendo a rintracciarlo si rivolge a Jerome Falerias, il direttore dell'istituto di pena in cui aveva trascorso i suoi ultimi anni di prigionia. Il direttore la mette in contatto con un altro detenuto, Marcel Le Crouvier, attempato docente universitario. Martine viene a conoscenza del forte legame di amicizia maturato tra i due, ma da Marcel non ottiene altre informazioni, ad eccezione di una voluminosa cartella contenente i dattiloscritti prodotti da Soldano in tutti quegli anni. Martine decide di contattare la famiglia di Jeanpierre, unitamente alla sola persona con cui ha sempre condiviso le sue tesi su quella vicenda: l'ispettore Lacombe. Gli chiede di aiutarla, soprattutto per sapere la fine che hanno fatto i tre presunti complici di Jeanpierre. La giornalista, infatti, sospetta che dietro al mistero di quella sparizione ci sia una volontà di vendetta. Dopo giorni di ricerche infruttuose, Martine chiede al direttore del carcere di visionare i registri in cui i visitatori firmavano all'entrata. Scova così il nome di un vecchio amico della famiglia Soldano... -
Il luogo più vicino alla memoria
In un condominio posto a ridosso del centro città, un'anziana coppia di coniugi è uccisa barbaramente nel proprio appartamento. Un atletico commissario indaga su un losco giro di usura e prostituzione nel quale l'anziana coppia era coinvolta. Ma è proprio questo il movente del duplice omicidio? L'inconsistenza della memoria renderà difficile l'interpretazione degli avvenimenti. -
Una notte chiara
Limone è da sempre un paese un po' diverso dagli altri di montagna. Da un lato guarda la pianura piemontese attraverso una valle dolce e corta, dall'altro si affaccia al mare con un percorso che conduce, a rotta di collo, dagli abeti agli ulivi. Entrambi i versanti, muniti di strada e ferrovia, comunque tra i più dolci e accessibili delle Alpi, rappresentano dalla notte dei tempi una via di comunicazione tra due mondi diversi: il Piemonte e la costa, ligure e francese. È qui che un vecchio racconta fatti e avventure che hanno radici nel passato, mentre un uomo e una donna lo ascoltano, spinti dalla voglia di conoscere e al contempo conoscersi. L'osteria ""della trincea"""", luogo simbolo della vita del paese, fa da cornice alle storie narrate e, forse, aiuta a comprenderne meglio il significato."" -
La ragazza ingenua, il tipografo e altre storie. I casi del commissario De Nicola. Vol. 1
Cinque nuove inchieste per il commissario De Nicola, tutte ambientate a Torino. Al suo fianco i magistrati, i collaboratori e la bella e passionale fidanzata. Tanti i segreti da scoprire, in ambienti e con personaggi tutti molto diversi. -
La punizione. Le inchieste del commissario Marco Ferrari. Vol. 2
Marco Ferrari è da anni a capo della Digos di Milano. Uomo di polso e deciso che, per la prima volta, per cercare la verità si perderà nel labirinto della sua mente, tra dubbi e rimorsi. Chiamato a indagare sull'omicidio del direttore di un noto giornale, avrà come al solito al suo fianco la sua spalla, compagna in squadra ma sempre più anche nella vita. Capirà ben presto che la pista da seguire non è quella politica o professionale, ma quella privata. Dovrà scoprire un mondo che non conosce, quello del sadomaso, che con forza si scaglierà contro la morale corrente. Riscoprirà il valore di un'amicizia e capirà quanto può essere difficile custodire un segreto... Perché tutti alla fine indossano una maschera. Ferrari dovrà trovare il coraggio di togliersi la sua e guardarsi allo specchio. Milano. È i contrasti di una città che corre, che ha fretta, che nasconde. Cela l'intimo e mostra l'apparenza. Le strade lungo i Navigli illuminate dai fari delle auto, i tramonti rossi e infuocati dei cieli di primavera, quando il caldo mischia gli odori delle ultime piogge a quello dell'asfalto. Una Milano fatta di locali storici e di vicoli, di palazzi d'epoca che lottano con le vecchie cascine. Milano è una donna sui tacchi alti, fiera, nobile e, nello stesso tempo, stanca. Una città dove ci si può perdere tra le vie del centro o nella periferia del proprio inconscio. -
Che vita è mai questa...!
Un'esistenza tranquilla, abitudinaria che viene all'improvviso profondamente sconvolta da un tremendo evento. Ecco, allora, insorgere nel nostro protagonista un forte senso di ribellione e l'inizio di una vita violenta, forse fin troppo, tutta tesa alla ricerca di un'improbabile giustizia terrena ma che alla fine vedrà così prevalere un efferato spirito di vendetta. -
L' odore del caffè amaro
"L'odore del caffè amaro"""" è una raccolta di racconti strutturata, anche a livello visivo, per non esserla: nell'indice, infatti, viene fatta una suddivisione in tre parti con tanto di prologo. L'idea di strutturarla come un insieme di racconti e non come romanzo nasce quasi dal concetto stesso di un precariato reale che qui, nella forma letteraria, diviene precariato narrativo e quale forma per descriverlo se non i racconti che insieme tra loro rappresentano una forma scollegata del discorso, come per l'appunto la dimensione precaria della realtà contemporanea? """"L'odore del caffè amaro"""" è una pausa, come lo è il momento di un caffè. Pausa dalla bruttezza dell'esistenza, pausa dalle problematiche personali e oggettive come il lavoro, la politica, l'amore. Ma è una pausa senza zucchero, il cui odore addomestica la presenza umana." -
L' anormale. Le avventure di un presunto tale
"L'anormale"""" è la storia di un giovane, molto vivace e piuttosto eccentrico, che fin da bambino viene considerato non normale. Federico, questo il suo nome, vive un rapporto difficile con la madre e a sedici anni scappa di casa trovando ospitalità in un circo equestre come elettricista. Attraverso situazioni più o meno avventurose e alcune vicende amorose, di cui parla con uno psicologo, Federico sosta in varie località come Hong Kong, Latina, Melbourne e Mirandola, ma la storia ha come epicentro Roma. Dopo varie vicissitudini, Federico giunge alla conclusione che le persone che frequenta o nelle quali via via si imbatte sono probabilmente meno normali di lui." -
Un' amica ritrovata
Paola è una bambina milanese che nel 1969 trascorre le vacanze in una casa di campagna appartenuta ai suoi nonni, da poco scomparsi. Durante la sua permanenza in questa vecchia villa, rinviene per caso, in uno stipetto segreto del cassettone, il diario di una fanciulla vissuta nella sua casa cento anni prima. Si tratta di Concetta, la seconda moglie di un suo antenato, Pietro Toschi, medico e patriota del Risorgimento. La bambina si fa coinvolgere in una sorta di equilibrismo spazio-temporale che la porta a credere di vedere Concetta come una presenza reale ancora aleggiante nella casa, non come un fantasma, ma piuttosto come un'amica che impara ad apprezzare e amare. Tempo dopo, ormai adulta, torna a visitare quei luoghi per trovare la tomba di Concetta a cui è rimasta molto legata e le cui spoglie non si trovano, con gli altri antenati, nella tomba di famiglia... -
Attraversando le barricate
"Le opere poetiche di Palladini sono nella sostanza delle antologie, delle vere e proprie sillogi, densissime e vaste, non solo dal punto di vista semantico ma anche sintattico-lessicale. Marco Palladini è uno scrittore ricco di pensiero e di tensione narrativa che utilizza linguaggi tra loro i più diversi (dialetto inglese latino francese tedesco italiano: così da essere uno scrittore polisemico) per realizzare la migliore contaminazione logico-espressiva. Col suo linguaggio Palladini è come se ci dicesse che ormai una sola lingua non basta per dare significato al mondo, ma soprattutto non basta per essere poeta."""" (dalla prefazione di Domenico Donatone)" -
Tradurre poesia
Tradurre poesia non è arido esercizio accademico e filologico sulle complicazioni grammaticali e sintattiche di una lingua. Tradurre poesia è sforzo per comprenderla, è quasi riverirla. Basta solo (ma è indispensabile) avere col poeta il denominatore comune della posizione dell'uomo nei confronti della vita."" Gli autori presentati da Joyce Lussu vengono dalla Turchia, dalla Jugoslavia, dal Portogallo e dalle sue ex colonie d'Africa, dal Kurdistan, dal Vietnam, dalle terre artiche, accomunati tutti dal filo rosso dell'amore per il mondo."" -
Le avventure di mademoiselle De Maupin
"'Mademoiselle de Maupin' nasce dal desiderio di giocare: con i classici, con i miti dell'infanzia (nel mio caso Peter Pan), e soprattutto con un affascinante binomio: Amore e Morte. È nato come una grande, divertita fantasticheria, che all'inizio doveva essere un gioco della fantasia e basta, e riguardare solo me... poi è accaduto che il gioco mi abbia preso la mano, Madeleine vita propria e intorno a lei tutta una serie di personaggi vivaci, con la loro storia da raccontare, finché non mi sono resa conto che il viaggio iniziatico di Madeleine somigliava molto a una metafora della vita, e che la mia libertina passava come Peter Pan meravigliosamente intatta attraverso le sue avventure, alla ricerca della propria, personalissima Isola-che-non-c'è. La lasciamo senza sapere se Alcibiade le aprirà i cancelli del suo castello e del suo cuore, ma con la consapevolezza che nel suo fantastico peregrinare c'è qualcosa che ci riguarda tutti... la ricerca appassionata, contraddittoria di quel qualcosa che ci potrà far dire, come il poeta: Confesso che ho vissuto."""""