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Rage Against the Machine
Grazie all'unione tra la vocalità e la rabbia del rap con le sonorità dure e incisive del metal, i Rage Against The Machine sono stati in grado di creare una formula musicale vincente e originale con cui affrontare argomenti scomodi e di portata internazionale, dalla lotta zapatista in Messico, alla politica militare estera americana e al razzismo istituzionalizzato dei governi. Il loro stile provocatorio e diretto è la chiave di questa schietta biografia, che unisce l'attenzione per la musica alla volontà di esplorare le tematiche impegnative al centro del messaggio della band. Il risultato è un viaggio che ripercorre cronologicamente la vita e la carriera dei RATM evidenziandone limiti e contraddizioni, allo stesso tempo approfondendo e contestualizzando ain maniera chiara le posizioni socio-politiche e le cause che il gruppo ha da sempre supportato. Dagli esordi sino all'impresa impossibile del 2009 - quando i Rage Against The Machine hanno strappato al vincitore della versione inglese di X Factor, JoeMcElderry, il primo posto nelle classifiche britanniche grazie a una campagna sui social media portata avanti dai fan - e alle celebrazioni per il ventesimo anniversario del loro debut album. -
Punk rock blitzkrieg. La mia vita nei Ramones
Il newyorchese Marc Bell inizia giovanissimo a suonare la batteria, e già a metà degli anni '70 presta il suo talento a musicisti quali Richard Hell e Wayne County, entrambi diretti ispiratori della scena punk britannica. Ma nel 1978 viene reclutato dai leggendari Ramones, e una volta ribattezzato Marky Ramone porta in quella band di teppisti disadattati il proprio stile bellicoso e la sua già grande esperienza in studio e live. Insieme, questi ragazzi disfunzionali avrebbero cambiato il mondo - Ma nel frattempo sarebbe cambiato anche Marky. E quando la sua vita ha iniziato ad andare fuori controllo a causa dell'alcol, il batterista ha capito di avere un problema...Da brani come ""I wanna be sedated"""" al film Rock n' Roll High School, dalla scena punk di New York ai tour in America e nel mondo, dalla lotta contro i demoni dell'alcol al suo ritorno sulle scene insieme ai Ramones, """"Punk rock blitzkrieg"""" è un racconto coraggioso, crudo, pieno di aneddoti e curiosità che stupiranno anche il fan più esperto."" -
I 100 migliori dischi hard rock. 1968-1979, l'epoca d'oro
"I 100 migliori dischi hard rock"""" offre una selezione accurata dei dischi più significativi dell'epoca d'oro del genere, quando tutto ha preso forma per poi deflagrare in una creatività incontrollata, da cui ancora oggi si continua ad attingere. A differenza di altri volumi simili, questo si pone l'obiettivo di limitare il raggio d'azione e di concentrarsi quasi esclusivamente sulla scena hard rock, evitando le pur fondamentali divagazioni stilistiche che hanno avuto il merito di dar vita ad apprezzati sotto generi (hard prog, dark rock, hard pomp), ma che qui non sono oggetto d'esame. Trovano così spazio straordinari dischi che invece altrove sono rimasti esclusi, spesso riscoperti grazie all'avvento di internet e la cui importanza è stata riconosciuta da numerosi protagonisti del rock e del metal mondiale dagli anni '80 ad oggi. Dischi capaci di influenzare due e più generazioni di artisti, che non si sono limitati ad attingere dai titani, ma hanno subito il fascino di band creative e originali, che però al tempo erano sottostimate o addirittura sconosciute. Cento schede per altrettanti dischi che non si limitano a dare visibilità solo ai giganti del genere: infatti accanto a Jimi Hendrix, Led Zeppelin e Deep Purple scopriamo nomi come Bloodrock, Titanio, Buffalo e Stray, per non parlare dei greci Socrates Drank The Conium e dei giapponesi Blues Creation. Ma sono tanti i dischi selezionati da ogni angolo del mondo, la cui presenza è motivata con lucidità, competenza e passione dall'autore." -
The dirt. Mötley Crüe. Confessioni della band più oltraggiosa del rock
Da questo libro è tratto l'omonimo film disponibile su Netflix. Sesso, droga e rock'n'roll. Forse i Mötley Crüe non hanno fatto tutte e tre le cose meglio di altri, ma di sicuro le hanno fatte più di tutti gli altri. Nella Los Angeles degli anni '80 il rock non aveva regole, e questi quattro americani ne incarnavano lo spirito alla perfezione. Nessuna morale, nessun limite, nessuna inibizione, una trinità di perversione e dissolutezza che per poco non li ha lasciati senza vita sull'asfalto. O quasi, visto che uno di loro è effettivamente morto ed è pure tornato per raccontarlo, novello messia della sregolatezza più sfrenata. The Dirt non racconta solamente la storia di una delle band rock più leggendarie di sempre, che ha sbancato le classifiche di tutto il mondo e incassato dischi di platino e premi di ogni tipo, ma è uno spaccato della vita di quattro personaggi che con le loro imprese hanno incarnato un'epoca, quella della Babilonia del Rock. Queste pagine trasudano alcool e decadenza. Leggete a vostro rischio e pericolo. -
California über alles. Le origini dei Dead Kennedys
Grazie a una miscela incendiaria di musica originale e nevrotica, unita ai testi incisivi e dissacranti del frontman Jello Biafra, i Dead Kennedys sono spesso considerati il più grande gruppo punk americano della loro generazione. E pur avendo sempre pubblicato e distribuito i propri dischi in canali indipendenti e lontani dal mainstream, sono diventati la prima band di un certo calibro che non solo non si è mai piegata alle leggi del sistema discografico tradizionale, ma ha fatto della lotta all'industria musicale una delle proprie bandiere. In questo libro, Alex Ogg sfrutta dozzine di interviste e dichiarazioni esclusive dei membri della band per raccontare le origini di un gruppo che ha sguazzato nelle polemiche e nelle controversie praticamente dagli inizi, trasformando la retorica già quasi stantia del punk in qualcosa capace di essere un'effettiva spina nel fianco del sistema - oltre che estremamente divertente! Completano il tutto un'ampia raccolta di opere dell'artista underground Winston Smith, che ha caratterizzato in maniera unica l'estetica dei Dead Kennedys, e le riproduzioni di svariati scatti d'epoca della celebre fotografa punk americana Ruby Ray. -
Brian May. Just one life
"Brian May. Just one life"""" è il racconto entusiasmante della vita di una delle più grandi leggende della musica popolare (...). Oltre ad aver scritto quasi la metà dei brani dei Queen, molti dei quali diventati hit senza tempo, Brian May è stato uno degli ultimi veri innovatori della chitarra, preso a modello da generazioni di musicisti. La narrazione parte da un evento divenuto in qualche modo lo spartiacque della sua carriera: il concerto di tributo a Freddie Mercury, avvenuto nell'aprile del 1992. Il libro continua trattando prima l'infanzia di May, passando successivamente per le sue prime esperienze musicali, fino alla formazione e al successo mondiale con i Queen, con lo scopo dichiarato di raccontarlo dal punto di vista interno e personale del loro chitarrista. Non manca un nutrito approfondimento della sua carriera successiva alla morte di Freddie Mercury, viene quindi trattata l'iniziale carriera solista, la passione per l'astrofisica e per la fotografia stereoscopica, nonché il ritorno sulle scene con il vecchio moniker, prima in compagnia dell'ex Free Paul Rodgers e, in seguito, con il giovane Adam Lambert." -
Rainbow. Tutta la storia
A Ritchie Blackmore la musica dei Deep Purple iniziava ad andare stretta. Dopo aver raggiunto una reputazione da leggenda vivente con una serie di dischi fondamentali per ogni appassionato di rock che si rispetti, il mercuriale chitarrista aveva cominciato a mal digerire la svolta più orientata al funk e al soul che Glenn Hughes e David Coverdale stavano imprimendo alla band. Nascono così i Rainbow, che il man in black gestirà con piglio da padre padrone lungo una carriera composta da otto album in studio e una lunghissima serie di concerti. Una band che ha visto avvicendarsi tra le proprie fila una trentina di musicisti diversi, con nomi entrati nella storia del rock quali Ronnie James Dio, Craig Gruber, Jimmy Bain, Tony Carey, Joe Lynn Turner, Graham Bonnet, Roger Glover, Bobby Rondinelli, Bob Daisley, Doogie White... E in questo libro ognuno di loro, insieme a Ritchie, contribuisce a raccontarne la storia, i dietro le quinte, gli avvicendamenti, la vita on the road. E poi, ovviamente, c'è la musica: dagli esordi con Dio alla voce, sino al pressoché dimenticato Stranger in Us All con Doogie White al microfono, gli album vengono analizzati nel dettaglio, con aneddoti e retroscena. -
Marilyn Manson. Il rock è morto
Considerato l'ultima vera rockstar dei nostri tempi, Marilyn Manson è un artista che nel corso della propria carriera ha saputo dividere e appassionare come pochi altri. Frontman carismatico, abile trasformista, sperimentatore musicale, Brian Hugh Warner si è scelto fin da subito un nome d'arte che non solo racchiude in sé bellezza, morte e violenza, ma richiama in modo esplicito due delle figure più iconiche, enigmatiche e trasversali della cultura popolare americana. Questa biografia completa vuole ripercorrere l'intera vicenda artistica di Marilyn Manson e dell'omonima band, dall'esplosione con Antichrist Superstar e la consacrazione di Holy Wood (In the Shadow of the Valley of Death), sino alla crisi, al ritorno e al profondo cambiamento con The Pale Emperor e la nuova parabola culminata con We Are Chaos. Ma qui troverete anche il racconto dell'uomo, di una persona discussa, ambigua, tormentata, con una dimensione privata costantemente all'insegna degli eccessi e delle dipendenze, protagonista di una vita vissuta oltre il limite, fino al controverso epilogo degli ultimi anni che lo ha trascinato in una oscura spirale giudiziaria di cui ancora non si vede la fine. -
Sadist. La melodia del male
Quello dei Sadist è un nome che riecheggia in tutto l'universo del metal estremo mondiale come sinonimo di chi ha saputo essere innovatore senza mai snaturare il proprio credo, risultando sempre portatore di tecnica e di novità senza per questo tradire il proprio cuore death metal. Sin dagli inizi degli anni Novanta, la formazione ligure si è affermata nella scena estrema per il suo modo totalmente originale di unire il suono delle tastiere a quello violento e funambolico della chitarra, in questo caso suonate entrambe da quel Tommy Talamanca che diventerà un punto di riferimento per tutto il panorama metal da quel momento in avanti. La loro è una storia ultratrentennale, fatta di una serie lunghissima di tour ed esibizioni dal vivo, di registrazioni di dischi e di una marea di aneddoti - spesso divertenti - narrati qui dalle stesse voci dei protagonisti, che in questa biografia autorizzata si sono messi a nudo per la prima volta. Il volume è inoltre supportato da un corredo fotografico che mostra tante immagini inedite del loro percorso, un'ampia selezione di commenti da parte di addetti ai lavori, giornalisti e artisti, e una discografia ampia e dettagliata. -
Veleno sottile. La storia degli Screaming Trees
Per la prima volta al mondo, una biografia autorizzata dai fratelli Conner racconta la storia della band che ha ispirato la nascita del fenomeno grunge e che ha lanciato la carriera del leggendario cantante e poeta Mark Lanegan. Gli Screaming Trees sono facilmente considerabili tra gli eroi meno conosciuti dell’alternative rock statunitense degli anni Ottanta e Novanta, eppure l’importanza che la band ha avuto in quel periodo è stata immensa: nati dall’incontro tra i fratelli Conner e Mark Lanegan, coadiuvati dal batterista Mark Pickerel prima e da Barrett Martin poi, possono essere considerati tra i pionieri – se non proprio gli anticipatori – dell’ondata grunge che ha travolto il mondo. Attraverso una serie di testimonianze esclusive e resoconti di prima mano, il libro ripercorre in maniera dettagliata i quindici anni di carriera degli Screaming Trees, i loro dischi, così come le peripezie sopra e sotto i palchi. Ma oltre a essere una biografia del gruppo, illustra anche le carriere dei vari membri dopo lo scioglimento. La prefazione del libro è stata scritta appositamente dal chitarrista Gary Lee Conner. -
Hardware. Vol. 1: Testament e la Second Wave of Bay Area Thrash Metal, I.
Coordinato da Alex Ventriglia, redattore del pionieristico HM, direttore storico di Metal Hammer Italia e decano del giornalismo metal tricolore, alla testa di una ""ciurma di eroi"""" amanti dei suoni rudi e belligeranti, tra le migliori penne che la scena possa vantare, arriva finalmente il primo numero del progetto Hardware, il periodico """"aperiodico"""" di Tsunami Edizioni. Una serie di volumi monografici che andranno ad approfondire storie di artisti e musicisti, di scene e di (contro)culture del mondo della musica dura... ma non solo."" -
Infernum metallum. Storie e leggende del black metal in Italia
Definito da molti come ""musica del demonio"""" il black metal non è un semplice sottogenere dell'heavy metal, quanto l'ultima vera rivoluzione ad aver scosso le fondamenta della musica e della sottocultura rock dai primi anni Novanta a oggi. Anche nella nostra penisola il fenomeno black metal ha preso piede sin dagli inizi, prima facendo nascere poche e sparute (ma tremendamente influenti) band e poi, dando vita a una notevole schiera di gruppi che, ognuno a proprio modo, hanno contribuito a tenere vivo il culto della fiamma nera, trovando spesso soluzioni personali e inedite per declinare quello stile e le tematiche a esso affini. Basato su un accurato lavoro di ricerca e selezione e su numerose interviste inedite ai protagonisti, Infernum Metallum propone un esaustivo spaccato dell'evoluzione del black metal in Italia attraverso l'analisi di quasi un centinaio di band, le più rilevanti e significative, lungo un arco temporale che va dagli anni Ottanta sino all'alba del nuovo millennio. A contorno dell'opera non mancano spunti teologici, storici e persino sociologici che aiutano a contestualizzare ulteriormente lo scenario in cui si è sviluppata la scena black metal italiana."" -
Rock wc. 200 storie rock per i momenti di relax
Lasciare da parte telefonini e tablet per riappropriarsi del proprio tempo: ecco cos'è ""Rock wc"""". Non un libro come tanti altri, ma un'opportunità per arricchire la propria cultura musicale con una serie di storie da leggere nella massima libertà, comodamente isolati nella privacy del bagno. Dai Pink Floyd agli AC/DC, dai Beatles ai Nirvana, dai Queen a Bruce Springsteen: duecento storie fulminanti, poco conosciute, che sveleranno al lettore molti segreti della musica..."" -
Il giovane Hendrix. Vita e musica di Jimi Hendrix prima del mito
La vita artistica di Jimi Hendrix, quella legata ai dischi e ai concerti che lo hanno reso una leggenda senza tempo, si concentra in poco più di tre anni: dalla fine del 1966, quando lascia New York e gli Stati Uniti, al 18 settembre 1970, data della morte a Londra, la città che aveva scelto come residenza. Si sa però poco di quanto abbia fatto prima di allora nella musica, con chi ha suonato, quali dischi ha registrato, dove affondano le sue radici: soltanto informazioni frammentarie e spesso imprecise. Il giovane Hendrix vuole fare luce per la prima volta in maniera capillare anche sull'infanzia e l'adolescenza di un ragazzo che, muovendo i primi passi da Seattle, sarebbe diventato il più grande chitarrista e innovatore della storia del rock. In questo lavoro - ricco di foto originali, di testimonianze inedite e approfondimenti sulla famiglia, la scuola e il servizio militare - si ricostruiscono la sua discografia di session man e anche quella parte di gavetta sui palchi dei piccoli club in cui ha preso dimestichezza con il blues e il soul, che per Hendrix hanno rappresentato la formazione di chitarrista e il fondamentale avvio all'universo della musica. -
The stranglers. Uomini in nero
Nati intorno alla metà degli anni Settanta, gli Stranglers hanno anticipato (e contribuito a inventare) la rivoluzione punk rock britannica. Ma pur dividendo palchi, club e aspirazioni con band come Damned, Clash e Sex Pistols, i quattro «meninblack», come sono universalmente conosciuti, hanno sempre mantenuto le distanze da qualunque etichetta, conservando la propria integrità artistica e rifiutando di conformarsi a ogni tipo di moda. Poco amati dai colleghi musicisti, osteggiati dalla stampa – con cui ingaggeranno nel corso del tempo veri e propri duelli – e accusati di misoginia e istigazione alla violenza, i quattro hanno attraversato a caro prezzo decenni di alti e bassi, successi e fallimenti, cambi di formazione e lutti, tornando recentemente in testa alle classifiche con l’ultimo album del 2021. In questa lunga biografia, corredata da interviste e numerose foto inedite, vengono ripercorsi tutti i (mis)fatti salienti di una carriera che si sta avviando senza esitazioni verso il cinquantennale. Contiene le parole: sesso, droga, rock’n’roll, violenza, punk rock, carcere, misoginia, rissa, armi, UFO, uomini in nero, rapimenti, morte, fallimento. Impossibile chiedere di più… -
Il suono del dolore. Trent'anni di funeral doom
Chitarre lancinanti e distorte su ritmiche rallentate ai confini dell’asfissia. Sonorità che paiono voler indurre uno stato depressivo e testi che hanno quale principale argomento la morte, sviscerata nei suoi molteplici aspetti. Questo è il funeral doom, la deriva del metal probabilmente meno accattivante e maggiormente sottovalutata. Musica dallo scarso appeal commerciale per una fascia di pubblico alquanto ristretta e selezionata. Il Suono del Dolore prende in esame, nella maniera più esaustiva possibile, i primi trent’anni di questo sottogenere. L’intento è quello di rendere giustizia a chi ha dettato le coordinate del funeral doom all’inizio degli anni Novanta e a tutte le band e musicisti che, in seguito, hanno regalato opere di inestimabile valore rimaste nascoste nelle più recondite pieghe dell’underground. Inoltre, anche per uscire dal luogo comune che vuole gli ascoltatori di funeral doom come persone meste e depresse, in queste pagine si è cercato di esporre i molti buoni motivi per scegliere di farsi avvolgere da queste note per lo più tristi e dolenti, ma capaci di restituire un effetto catartico difficilmente riscontrabile nelle altre forme d’arte. Il Suono del Dolore è un libro per appassionati come per neofiti, l’occasione per scoprire o approfondire l’esistenza di un movimento musicale oggi diffuso in ogni area geografica del pianeta e capace di regalare emozioni a profusione a chi possiede la necessaria attitudine. -
Atom Heart Mother. Il cuore nuovo dei Pink Floyd
Dopo la fuoriuscita di Syd Barrett dal gruppo, i Pink Floyd sembrano non riuscire a trovare la loro strada. Affrancarsi dal geniale e tormentato fondatore pare un’impresa impossibile, e per due anni la band tenta invano di ricostruire una propria identità. Ma quando nel 1970 viene pubblicato Atom Heart Mother, appare subito evidente come i quattro membri rimasti abbiano definitivamente dato una svolta con il passato. L’album rompe con gran parte di quanto i Pink Floyd avevano fatto fino a quel momento. La celebre copertina con la mucca, che finirà per divenire un’icona dell’immaginario rock, è la prima nel panorama musicale a non presentare né il titolo dell’album, né il nome della band. Il brano portante del disco è una suite di musica classica che occupa l’intero primo lato, suonata da un’orchestra e scritta insieme al compositore Ron Geesin; e dopo tre brani rock, a chiudere l’album arriva un’altra lunga suite strumentale e rumoristica. La psichedelia delle origini viene sublimata e fusa in qualcosa di indefinibile, che galleggia tra folk, rock, classica e musica concreta, una novità che fa diventare Atom Heart Mother il primo LP della band a raggiungere la vetta delle classifiche. In questo libro viene raccontato l’inizio di una nuova era nell’epopea dei Pink Floyd, con un taglio romanzato a cui si unisce una minuziosa ricostruzione della genesi di un album tanto amato dai fan, quanto detestato dalla stessa band. Non solo la storia di un disco, dunque, ma uno spaccato sulle vicende del gruppo a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successivo, un momento fondamentale per loro e per la musica tutta. -
Guns n’ Roses. Gli ultimi giganti del rock
Dei Guns N’ Roses, della loro vecchia formazione così come di quella più recente, è già stato scritto tantissimo. Ma nessuno ha mai pronunciato la verità più grande, e cioè che i Guns N’ Roses sono sempre stati una band al di fuori del proprio tempo, gli ultimi veri giganti del rock. I Guns sono tipi pericolosi, sono ciò che ogni gruppo rock dopo i Rolling Stones ha provato a essere senza riuscirci. Venuti alla ribalta in un momento storico in cui la band più famosa del mondo erano i Bon Jovi, con la loro attitudine carina e rassicurante e i video trasmessi da MTV, la compagine di teppisti capitanata da Axl Rose sembrava uscita di prepotenza dalla scena rock delle origini, quella dei tardi anni ’60, annaffiata da fiumi di alcol e circondata da ogni tipo di droga. “Vita come suicidio”, era questo il motto del gruppo ai tempi della Hell House, la casa in cui vivevano tutti insieme a Los Angeles. Ed è proprio lì che l’autore del libro, Mick Wall, li ha frequentati ed è diventato parte della loro ristrettissima cerchia, prima che uno screzio lo portasse a essere insultato da Axl Rose con tanto di nome e cognome nel celebre brano ‘Get In The Ring’ Ma con questo libro Mick Wall non vuole rivangare vecchi attriti o regolare pendenze. Piuttosto, con la lucidità mentale e la prospettiva guadagnate dopo venticinque anni, vuole celebrare l’epopea dei Guns N’ Roses come band e di Axl come frontman, raccontandone le vicende e dando loro il posto che meritano nella storia della musica: ovvero quello di una band straordinaria, senza rimorsi, che non guardava in faccia a nessuno e a cui non fregava davvero un cazzo di niente di ciò che pensavano gli altri. Le ultime rockstar davvero degne di questo nome. -
Punk Paradox, l'autobiografia del cantante dei Bad Religion
Greg Graffin è il cantante dei Bad Religion, uno dei gruppi punk americani più intelligenti e significativi di sempre. In Punk Paradox Graffin racconta la sua vita prima e durante l’esplosione del punk in California, descrivendo di pari passo la propria crescita personale, quella della sua band e l’evoluzione del genere stesso. Una narrazione che si alterna tra le peripezie dei Bad Religion, nel loro passare da piccola realtà underground a pilastro del punk mondiale, e il desiderio di crescita intellettuale di Graffin, che l’ha portato a impegnarsi negli studi e ad avviare una carriera come ricercatore e docente universitario. Coerentemente con il percorso di Graffin, questo libro si pone in netto contrasto con l’immagine stereotipata del punk nichilista e autodistruttivo, e offre invece un punto di vista alternativo da parte di chi, pur vivendo all’interno del genere mantenendone vivo lo spirito e le sonorità, ne ha sempre sfidato le convenzioni e i luoghi comuni. Punk Paradox è più di una semplice autobiografia: è uno sguardo alla storia e allo sviluppo del punk, nonché un’acuta riflessione sul perché questa sottocultura sia ancora così viva e rilevante per milioni di persone. -
Revolution! La vera storia dei Public Enemy
I Public Enemy sono uno dei gruppi afroamericani più influenti di tutti i tempi, capaci di segnare più di una generazione e di portare il rap da semplice intrattenimento a vera e propria “arma artistica”. Il loro leader, Chuck D, è noto non solo per essere uno dei più importanti portavoce della comunità hip hop, ma anche degli afroamericani tout court. E il messaggio dei Public Enemy ha influenzato pure le coscienze di milioni di giovani bianchi, esposti a un diverso punto di vista sulla storia e sulle istituzioni degli Stati Uniti d'America. Questo volume, scritto con accuratezza storica e i colori del racconto giornalistico, ripercorre l'ascesa dei Public Enemy dalla relativa oscurità di Long Island alla popolarità planetaria e alle polemiche politiche nei primi anni Novanta, così come il loro recente ritorno a un livello di notorietà più underground.