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Piccolo mondo tra le fiumare
Il raccontare con tanta passione e tanta cura la vita vissuta in due borghi limitrofi, il Dante Prestipino assurge a malinconia e a memoria i fatti e le vicende che il tempo non può cancellare. In ""Piccolo mondo tra le fiumare"""" sono descritti, con ricercata dovizia di sentimenti, brani di vita paesana, di veritieri episodi e di eventi locali tanto vicini a chi s'accosta ai ricordi di quel tempo. L'autore, detestando le stranezze, si è inserito, senza notevole sforzo, nei sentimenti umani per descrivere un borghigiano calzolaio e per denunciare la precarietà d'un ambiente in cui versava e ne pagava le sofferenze con gli affanni, le condizioni di disagio e di temporaneità. Il versatile autore, innamorato di ricerche e di vicissitudini, rievoca in modo seducente e ne desta i sogni e le illusioni d'un ambiente che ha bisogno dì un tempo e di una spinta di coraggio per lenire ogni angheria e per far rivivere un lungo giorno che sappia di primavere, di giovialità e di assalti alle reminiscenze."" -
L' infiltrato
L'infiltrato è un giallo classico di ambientazione fantascientifica soft, e si divide in due scenari, con due casi da risolvere per il protagonista assoluto, l'investigatore Oriel Gupka. La storia si svolge in un futuro imprecisato ma ben delineato, e vari accenni raccontano cosa è successo sulla Terra prima della vicenda in corso. Il primo scenario è la città marziana di Olympia, in cui Oriel si trova in vacanza; il secondo, invece, è una stazione spaziale orbitante, in cui viene portato dopo essere stato rapito dagli alieni. Il romanzo è piuttosto breve, ma denso di situazioni e avvenimenti, e la commistione dei generi risulta originale. -
Io, anormale. Nel luogo del mio cerchio d'arte. Nel cerchio del mio luogo d'arte
Quella di Nino Abbate è una storia stupefacente, non c'è dubbio. È una storia stupefacente in quanto assume da subito i contorni del mito (e di miti, oggi, miti veri, ce ne sono sempre di meno). Nino nasce a Gala, che è contrada greca ma pure romana e bizantina, terra di pastori contadini e monaci; diventa maratoneta, corre tanto e veloce. Poi scopre che può fare l'artista. Prima delicato come un pittore poi brutale come uno scultore. Scopre ancora che con l'arte si costruisce il bello del mondo (in un mondo in cui il bello, il bello vero, è sempre di meno) e allora si mette e costruisce un Museo, Epicentro. Lo costruisce con le sue mani, rischia la galera, conosce migliaia di artisti, spende milioni di parole, di polemiche. Nino dipinge bene, alla perfezione, come se il pennello si muovesse da solo. Abbandona la pittura artefatta, seppur seguita senza voglia di artefare nulla, e sceglie la pittura-disegno, la geometria del disegno, la forza del disegno. Il passaggio da ciò alla scultura è breve e Nino lo compie senza battere ciglio. La sua scultura è una scultura tutta forza, tutto cuore, una scultura che viene da lontano, da quando il mondo era uno scenario di pure forme, di geometria, di pure essenze. Ma non finisce qui. Nino si stanca anche della scultura e si mette in viaggio. Pur non muovendosi da casa egli si mette in viaggio per le vie di tutta l'arte europea del Secondo Novecento: fonda Epicentro. Da qui osserva tutto, capisce tutto, pensa tutto. -
Le favole di Becco Giallo
Età di lettura: da 7 anni. -
La banda di Fondachelli Fantina attraverso la storia
"...l'incontrarsi con i coetanei o con gli amici più grandi, lo stare insieme di generazioni differenti, il recarsi in un luogo comune, la passione per la musica, il rendersi conto dell'importanza che il gruppo svolge a livello paesano, l'essere utili agli altri, alle istituzioni, al Comune come alla parrocchia, tutto questo crea nei partecipanti al Gruppo bandistico un orgoglio di appartenenza, sano, positivo, propulsivo, profondamente ricco di senso, quanto mai importante in una civiltà dei consumi che tutto mercifica e che riduce la comunicazione a un superficiale contatto...""""." -
Giuseppe Cavallaro e la nuova città di Barcellona Pozzo di Gotto
A seguito dell'Unità d'Italia la città, nata nel 1836 dall'unione dei due centri di Barcellona e di Pozzo di Gotto, intrisa di quei fermenti rivolti a favorire la ricostruzione morale della Nazione, avverte con Giuseppe Cavallaro, diventato Architetto Capo del Comune, la necessità di costruire una nuova e rappresentativa dimensione urbana. L'architetto Cavallaro appronta il Piano di Sviluppo per la nuova città su una pianta ragionata, il cui elemento generatore diventa il progetto di un rettifilo su cui modellare una maglia ortogonale per sviluppare la crescita e l'abbellimento della città. Le opere dell'architetto Cavallaro segnano il volto nuovo della città con belle vie, piazze spaziose, edifici con tipologie prestabilite e con significative opere pubbliche. L'autore ci conduce, attraverso un percorso puntuale, alla conoscenza dell'evoluzione della storia urbana di Barcellona Pozzo di Gotto e delle opere progettate dal Cavallaro, per farci riscoprire l'identità della città, di un'ulteriore nuova città. -
L' arte con i miei occhi. Pensieri sull'arte, dall'arte alla vita
Leggere ""L'arte con i miei occhi"""" è un viaggio artistico e casuale, un dialogo senza tempo tra passato e presente che si snoda e prende vita tra i punti nevralgici ed opposti della storia dell'arte mondiale tra inconsueti ed acuti accostamenti, tra la quiete e la tempesta, tra il maschio e la femmina, tra il sacro ed il profano, tra la preghiera ed il paganesimo più classico: dagli inizi di Giotto al dissacrante Cattelan, dai Crocifissi di Giunta Pisano al Cretto di Burri, dagli artisti ignoti a chi un nome ce l'ha ed è troppo invadente, dal bronzo al marzo, da Piero Manzoni ad Annibale Carracci. Per comprendere appieno questo viaggio artistico è indispensabile metterci in cammino con l'autore e comprendere cos'è per lui """"l'arte"""". Ad una prima domanda estemporanea risponde che """"l'arte è quello che io credo sia arte"""". L'arte è in primis una fede, una religione esatta, vera ed infallibile. Una fede rivelata che parla attraverso la figura ed il concetto stesso di figura. """"L'arte è stare al mondo. L'arte non è qualcosa di superfluo, di inutile: è qualcosa di troppo necessario, come troppo necessario è parlare. L'arte è la vista sulla vita"""", scrive Andrea Italiano per far comprendere che l'arte, intesa sempre come bellezza, è una via da seguire, l'unica, una strada che porta sempre da una parte: dalla parte giusta, una tortuosa salita verso la Salvezza fatta di incontaminata bellezza, fatta """"di colori e di spirito, di grazia e di cortesia""""."" -
Nessuno tocchi un angelo. Cronache di infanzia violata
...Tante storie, tutte diverse. Esperienze umane legate tra loro da un unico filo: la sofferenza dei bambini. Di questo viaggio, per quanto imbarazzante sia venirne a conoscenza, restano i fatti, nudi e crudi, scomodi ma incancellabili, impossibili da mettere a tacere... -
Una cartolina per Castroreale 2015
"Celebrare la passione per Auto e Moto d'epoca ed esaltare il valore delle opere artistiche di Castroreale: questi sono i principali temi che hanno dato vita alla realizzazione di questo concorso di pittura, organizzato dal Circolo Auto e Moto d'Epoca """"ALZAVALVOLA"""" con la collaborazione di XArte La Principina. I pittori partecipanti all'evento hanno accolto con entusiasmo la proposta di dipingere con lo sfondo della città, il fascino delle auto d'epoca. Da una prima visione dei quadri, emerge chiaramente una particolare attenzione al dettaglio, in cui le figurazioni paesaggistiche tendono, in alcuni casi, ad essere vere, concrete e tecnicamente precise. Malgrado questa tendenza a raffigurare fedelmente la realtà circostante, i quadri appaiono comunque carichi di significati simbolici. Le opere di questi artisti sono state realizzate con elevato quoziente emotivo, in cui è possibile cogliere gioiosa vitalità e un invidiabile ottimismo. Alcune caratteristiche presenti in queste opere, come ad esempio la dimensione di pregnante luminosità, rimandano ad alcuni quadri di Alan Fearnley, pittore britannico di auto d'epoca. Indipendentemente dal valore artistico, tale evento assume importanza soprattutto da un punto di vista di dialogo e di confronto poiché lascia lo spettatore libero di decifrare e di dare un'interpretazione su ciò che ha animato le opere dei pittori partecipanti"""". (Katia Lo Presti)" -
L' uomo senza tempo
Il libro si caratterizza per la brevità ed essenzialità dei testi, sull'esempio della poesia giapponese, nota come haiku. Ventiquattro di tali haiku aprono la raccolta e rispettano lo schema tipo, costituito da complessive 17 sillabe, disposte in tre versi (5 - 7 - 5), che dovrebbero corrispondere ai 17 ""on"""" (suoni) giapponesi, nei quali è contenuta una meditazione (il cui contenuto di solito comprende due idee sovrapposte - dando all'haiku un significato più profondo - dovrebbe essere espressa in un solo respiro, trasmettendo una immagine o un sentimento, senza analisi soggettiva)."" -
Schegge
L'incessante verve poetica di Antonio Lonardo non si limita alla narrazione della realtà, ma spazia in modo completo e dettagliato sull'importanza che vede l'uomo in una totale complicità con il tempo inducendolo, a volte, a competere con l'odio, la fame, ma anche con tutto ciò che di magicamente affascinante il Creatore ha stabilito per lui. Troviamo, in questa silloge, composta da 70 liriche, tutto il mondo interiore di chi ha il desiderio assoluto di esprimere i propri sentimenti, come fosse un assiduo e costante dissetarsi alla fonte dell'esperienza e dello studio, esternando, con i versi, ogni più intima sensazione. Le immagini e le emozioni del mondo attuale sono alimentate dal desiderio di lasciare ai posteri una profonda testimonianza dell'esistere attuale, rivelando ogni verità circa il percorso terreno vissuto e anche sognato dal Poeta. La poesia del Nostro si spinge oltre l'apparenza e, con coraggio ed energia, prosegue un cammino verso la consapevolezza dell'essere teso alla verità e alla pace interiore. Riflessioni energia che permette di ampliare lo slancio vitale che conduce all'affermazione della personalità. -
Ritorno di Garibaldi in Sicilia. Piazza Roosevelt
In Piazza Roosevelt e Ritorno di Garibaldi in Sicilia di Gino Trapani sono rievocati (sotto forma di performance surreale) due periodi cruciali della storia d'Italia, che sono rivisitati dalla prospettiva di un popoloso paese della provincia siciliana, nel quale piccoli drammi quotidiani sono raccordati con eventi della grande storia. Ritorno di Garibaldi in Sicilia ripercorre l'epoca dell'Impresa dei Mille e confronta le speranze suscitate da Garibaldi con gli eventi successivi, che - gravidi di delusioni e di esclusioni in particolare per la gente del sud - ne hanno ritardato lo sviluppo e la modernizzazione. Piazza Roosevelt si svolge su due piani: uno storico (nei dieci anni successivi allo sbarco delle truppe alleate in Sicilia nel 1943) e l'altro surreale. I due piani si intersecano nella figura del Giornalista, tessitore della trama, dialogante con personaggi che rivivono i fatti raccontati a più voci - da un punto di vista odierno. -
La basilica di San Sebastiano in Barcellona Pozzo di Gotto
Il volume documenta la storia del Duomo della città di Barcellona Pozzo di Gotto, oggi Basilica, e dell'Arcipretura con l'illustrazione del patrimonio storico artistico religioso, in parte proveniente dall'antico duomo, distrutto, e in parte da altre chiese, alcune delle quali non più esistenti. Inoltre descrive le feste e le tradizioni religiose a cui i cittadini dei quartieri e dei villaggi della città sono molto legati. Il libro viene pubblicato in memoria di varie ricorrenze, che cadono nel 2016: l'80° dell'Inaugurazione del nuovo tempio di San Sebastiano, il 30° della Consacrazione dello stesso (8 giugno 1986), il 25° della sua elevazione a Basilica minore (9 febbraio 1991), nonché il 180° della unione di Pozzo di Gotto e Barcellona in un solo Comune. -
Incontri in Sicilia. Testimonianze di vita e di cultura
Incontri nel nome della grande letteratura e di una Sicilia colta, che ama se stessa non per autocelebrarsi ma per testimoniare la propria essenza. Questo è lo spirito che anima le pagine del libro di Giuseppe Ruggeri. E non poteva essere altrimenti, poiché nel testo c'è un respiro profondo, che è quello dei Gattopardi siciliani, figure archetipiche e senza tempo nonostante siano state spesso identificate con gli ultimi aristocratici dell'Isola. L'essenza dei Gattopardi è però, di fatto, una categoria della coscienza, molto simile a quella che Bent Parodi di Belsito chiamava, con una felice espressione, ""aristocrazia dello spirito"""". Ed è a questa categoria interiore che appartengono (anche se il termine appartenenza può risultare eccessivo) i personaggi con cui Ruggeri si confronta in questo viaggio attraverso i secoli. Alcuni intervistati direttamente, altri conosciuti grazie alla loro straordinaria vicenda culturale e a preziose testimonianze."" -
C'era una volta... Novara di Sicilia
Il testo raccoglie la collezione dell'autore Mimmo Ciarrotta di cartoline d'epoca raffiguranti il borgo di Novara di Sicilia (ME).Le immagini testimoniano, nell'intenzione dell'autore, i cambiamenti sociali e le evoluzioni architettoniche del paesaggio urbano e di tutto il territorio novarese. Patrimonio oggi in parte andato perduto a causa di ""iniziative scellerate"""" intercorse nel periodo del dopoguerra."" -
I protagonisti siete voi. Le amministrative 2015 lette commentate e vissute da destra
"Nell'affresco divertente, ironico, spumeggiante ma equilibrato, quasi saggio ed elegante, scorre il chiacchiericcio di quel popolo che parla e ciarla, pettegola, si confronta, si arrabbia, propone, smentisce, si offende, si indigna, gioisce, si impegna, lotta, protesta, mente, soffre e ride; insomma: vive ed esiste. Quale regalo più bello per una comunità? Quale omaggio più affascinante e singolare per dei cittadini che si raccontano e raccontano la loro passione per il bene pubblico? L'architettura di questa raccolta è fatta di pagine vive dove c'è uno scambio continuo e mai scontato di idee, brillanti o banali, poco importa. C'è del sangue in queste pagine, perché i protagonisti, hanno semplicemente vissuto e, grazie a questa fatica, continueranno a farlo. E in un guazzabuglio di avvenimenti, personaggi, cose, piazze, immagini, scritte... tutto appare ordinato e con un senso. Anche perché la vita ha un suo ordine predefinito che sì, si muove nel caos, scherza scombinando le pagine, si diverte a stravolgere programmi ma alla fine, nella cronologia degli eventi, ristabilisce l'ordine incontrovertibile dei fatti. In queste pagine il racconto centra l'obiettivo: sfogliare ciò che la Destra è stata in quel luogo. A conti fatti, potrebbe anche essere un pretesto per raccontare, in realtà, ciò che è stato. Semplicemente.""""" -
Il carnet de croquis di un liutaio
Fabio Balotta gira per la città a piedi, essendosi concesso il sapiente privilegio di non voler adoprare l'automobile, per coltivare la sua creatività a diretto contatto con i soggetti che ritrae. Disegna più e più volte la stessa via, la stessa casa, la stessa fontana, gli stessi alberi, aggiungendo o sottraendo particolari, per via di mettere e di levare; e di volta in volta imprigiona la medesima realtà, che però non è mai uguale ai suoi occhi, nelle contenute dimensioni dei sottili fogli della sua Moleskine. Le ripetute traduzioni grafiche di uno stesso soggetto, di cui qui potete trovare qualche traccia, discendono, per ammissione stessa dell'autore, dalla volontà di indagare ed approfondire ogni volta la prima emozione provata. Nel 'nostro' carnet vi è il disegno per il disegno, senza dopo e senza prima, se si esclude la scelta personalissima dei soggetti da ritrarre. Non si tratta più di preparazione ad una fase successiva, ma di soggetti grafici compiuti, opere in sé, ""disegnamenti"""", come si diceva un tempo."" -
Alla ricerca dell'Oreb
...""Alla ricerca dell'Oreb"""" rappresenta nel cammino poetico di Antonio Lonardo, una tappa significativa, al termine della quale, come un alt imposto a se stesso, una riflessione dovuta, sente il bisogno di fermarsi a meditare per partecipare, consapevole di un dramma senza fine, alla marcia forzata interminabile dei migranti. Un alt per far """"passare"""" la marea umana in cammino, in cerca di un Oreb a lungo vanamente sognato, attraverso regioni straniere, diffidenti e inospitali, a volte, immemori di un passato non poi tanto lontano, trincerate dietro muri invalicabili di filo spinato, dal triste sentore di vecchie e nuove tragedie annunciate..."" -
Don Prazzidinu
"Si intitola Don Prazzidinu quest'ultimo racconto di Franco Cassata, ulteriore estensione di un mondo duro a morire ed offre spunti di nostalgia rimandando all'intramontabile repertorio della nostra letteratura popolare, ai grandi maestri della materia, da Pitrè a Cocchiara, da Serafino Amabile Guastella a Francesco Lanza e tutti gli altri che sono vivi e presenti nella narrativa popolare siciliana, ricca di tanti 'Don Prazzidinu', ma non solo."""" (dalla prefazione di Melo Freni)" -
Aulo Gaio Sempronio. Il centurione della XI Legio che entrò nella storia di Miylae
Come definire un romanzo storico? La ragione principale per una tale scelta da parte dell'autore consiste nella libertà che un'alternativa del genere concede. Anch'essa comunque, rientra a tutti gli effetti nei meccanismi della letteratura, della cultura e dell'informazione. Come nei precedenti romanzi, lo scrittore ama leggere in modo personale ed in controluce le certezze delle nozioni consolidate, i miti più considerati e l'autorità delle fonti storiche, modificando la rappresentazione della realtà senza necessariamente preoccuparsi di trovare un antidoto al suo senso illuministico che non teme di intingere la sua creatività nei più oscuri recessi del passato. Egli, anche in questo caso, non è lo storico che espone ciò che è accaduto ma il narratore che descrive ciò che è potuto accadere nel succedersi degli eventi. ""Approfitta della Storia senza mettersi a farle concorrenza"""" per dirla come il Manzoni. Questo romanzo intende servirsi della Storia, apportando le variazioni necessarie per narrare il suo ipotetico procedere e non si sottrae all'illusione di potere raccontare i fatti senza interpretarli freddamente con il rigore dello storico.""