Sfoglia il Catalogo ibs032
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1521-1540 di 10000 Articoli:
-
NN di SS. Lebensborn
Nel 1940 in Norvegia coesistono nazisti tedeschi e nazisti norvegesi, altrettanto crudeli e disumani. Fra eventi e colpi di scena, si innesca la storia di un'amicizia vera, quella che non giudica, di un amore che va oltre la guerra e di una difficile ricerca del passato: la verità andrà oltre ogni immaginazione. Il fine è quello di far rivivere la memoria delle donne e dei figli del ""Lebensborn""""."" -
I gialli di Villaverde
Questi di Giuseppe Macauda sono racconti gialli del tutto “atipici” dove, come osserva Piero Carpenzano nella prefazione, emergono personaggi dotati di una forte carica umana, responsabili di reati perlopiù commessi per difendere i preziosi valori dell’arte, del lavoro e degli affetti. I protagonisti, infatti, non sono mai criminali incalliti, ma persone fragili ed emotive, che catturano l’attenzione del lettore grazie ai loro curiosi tratti psicologici. Il filo rosso che lega le diverse storie, ambientate negli anni Novanta del secolo scorso, è rappresentato dal sagace Maresciallo Aldo Briggi, un investigatore sui generis che odia il calcio e ama la storia e il trekking. Un eroe-protagonista a cui ci si affeziona facilmente, sia per lo spiccato intuito sia per lo stile di vita perfettamente integrato con l’ambiente in cui opera. -
L' Arte nella storia tra cambiamenti e rivoluzioni
Danilo De Candido ci accompagna, attraverso una ricchissima galleria di immagini opportunamente documentate, in un emozionante viaggio nel mondo dell'arte, che prende avvio dai riti magici e tribali del periodo cognitivo della storia umana.A partire dalla rivoluzione agricola, l'arte si apre a una dimensione devozionale ed a un mix di fattori economico-sociali e culturali che sono variamente presenti anche nei secoli successivi fino ai cambiamenti conseguenti all'avvento della società mercantile, che trovano in Olanda la massima espressione artistica. A seguito della rivoluzione industriale, il quadro dei fattori che influiscono sull'arte è destinato a mutare ulteriormente sia in termini di intensità che di protagonisti fino a diventare un mercato globalizzato. Scopriamo così che l'evoluzione dell'arte rispecchia quella della società in un complesso intreccio che racconta la storia degli esseri umani, facendoci capire come siamo diventati ciò che siamo e cosa ci possiamo aspettare in futuro. -
Non divenni mai girasole
Il titolo di questa raccolta Non divenni mai girasole di Patrizia De Vita mi ricorda un testo del poeta ungherese Miklós Radnóti che si intitola Ero fiore sono diventato radice. Non è certamente soltanto per la metafora naturalistica ma anche per un senso di trasformazione impossibile.(...) Una poesia assertiva, come una preghiera che ha spesso la forza di un verso breve e gnomico. (Carlo de Ambrogio) -
Poesie scelte
La poesia è sempre presente nel mondo, lo domina, lo governa e lo conduce. Nessuno sa resistere alla sua forza, come nessuno sa tollerare la sua essenza. Soltanto che essa si presenta ora con una veste, ora con un’altra. Difficile è l’arte di riconoscerla sotto i suoi continui travestimenti. Impedita ad apparire in una forma, essa ricompare subito in un’altra forma, mentre tutti si affannano ad inseguirla sotto le spoglie in cui l’ultima volta era apparsa. L’arte di pochi è di trovarla appunto dove nessuno la cercava – di riconoscere la sua identità. (Andrea Emo, Quaderno 21, 1934) -
Il corpo violato delle donne
Questo saggio è dedicato a tutte quelle donne che hanno sperimentato sul loro corpo la violenza dei pregiudizi verso il loro sesso: violenze perpetrate addirittura su istigazione di Stati nazionali che, in quanto dotati di un sistema legislativo atto a proteggere i propri cittadini dalla coercizione e dal sopruso, non avrebbero mai dovuto permettere che si consumassero trattamenti talmente brutali da configurarsi come veri e propri delitti contro l'umanità. Naturalmente, accanto alle storie collettive, esistono anche tante storie individuali che riguardano donne che quotidianamente diventano bersaglio della violenza dei maschi. Ma, come in ogni processo atto a modificare i comportamenti sociali, non basta porre divieti. I veri cambiamenti, infatti, sono quelli che toccano il cuore e la mente delle persone modificandone i sentimenti e guidandone le azioni. -
Un' altra pelle
Il titolo è esemplare: Un'altra pelle. E l'immagine che lo accompagna è quella del camaleonte. Ecco! La poetessa trasmigra continuamente da una situazione mentale all'altra. Dalla logica puntuta all'ironia. Dalle sezioni ""uno"""" a """"quattro"""" dove """"Sta riscaldando"""" come una """"serpe sulla pietra / la pelle al sole"""", giunge a """"Sotto la brace"""", l'ultima sezione della raccolta. Che ci sarà sotto? Cenere o tizzoni ancora ardenti? Il viaggio è in corso. Ma è un viaggio di purificazione. O di implicazione? """"Scarsa la luce / il gioco si fa duro / andiamo al sodo.""""Edith Dzieduszycka sperimenta sé stessa, cambia pelle, si denuda, torna indietro, avanza e retrocede. E ne è consapevole. Da una parte sa che sta utilizzando gli haiku non per ciò che questi sono all'interno della tradizione culturale dell'estetica giapponese, ma per ciò che questa forma poetica le può permettere: Un'altra pelle potrebbe intendersi anche in quell'ottica e quel desiderio di evadere dai sentiers battus! (Giuseppe Gallo)"" -
Frammenti
Nei miei versi si respira l'odore della bottega artigiana, versi costruiti sulle osservazioni del quotidiano più che alla scrivania, con le mani sporche di terra e gli occhi attenti alle nuvole, alle bottiglie vuote di birra lasciate sulle panchine, a quanto ci stiamo allontanando dal nostro essere umani. (Dalla nota dell'autore) -
Thanatofobia
Il titolo, Thanatofobia, non lascia scampo: la paura di morire e quella, ancora più profonda, di non sapere cosa ci sarà dopo la morte. La raccolta, infatti, è piena di espressioni dubbiose e di incertezze, le stesse, del resto, che tormentano la nostra esistenza. Per esempio, nella poesia Nulla di buono non è certo nemmeno se il treno (la vita? la giornata?) riesca ad uscire dalla galleria e tornare a vedere la luce. Non è un caso, del resto, che la prima poesia abbia come titolo, in una sorta di gioco ossimorico, Dei seri dubbi e che con il primo verso (il timore è fondato: forse) s'insista in tale gioco. -
Haiku dalla quarantena
Leggere e interpretare, osservare e girovagare intorno alla qualità di questi Haiku dalla quarantena di Andrea Garbin, è una condizione limite. Perché significa assumere su di sé il ruolo dell'osservatore che indirizza il proprio sguardo in una duplice direzione: verso l'esterno e verso l'interno. Mentre da una parte si cerca di definire la scrittura e la forma haiku, dall'altra ci si tuffa dentro un magma di significati per visionare l'interiorità del poeta e intridersi dei suoi umori, delle sue pulsioni e delle sue più intime ""intimità"""".(Giuseppe Gallo)"" -
Versi e visioni. incontri, emozioni, legami
Arte e poesia hanno da sempre avuto un forte legame, basti citare i calligrammi oppure le numerose illustrazioni di Gustave Doré.Questo libro è un ulteriore anello di questacatena infinita di armonia e di emozioni.Infatti, i testi di amore genitoriale o verso il proprio compagno di vita, di rispetto verso la vita e verso se stessi di Antonella Volpe sono accompagnati dai disegni onirici, astratti di Francesco Bellia. -
L' etica di Cesare.
La fuga mi ha spalancato le braccia, mi ha accolto, È andata bene la primavolta, e poi la seconda e poi la terza e... e adesso questa è la mia vita, ormainon so fare altro che scappare, che pensare alla fuga, perennemente apolide,clandestino... altra etimologia, latino: clam più dies, nascosto di giorno. Manon rende l'idea, di giorno sono molto più tranquillo che di notte. Io la nottenon dormo mai, lo sa? Sono decenni che non dormo. Dormo con un occhio solo,come dicono nei film. Dormo col terrore che la porta della mia stanza si spalanchidi colpo ed entrino decine di guardie col mitra spianato. -
La memoria del dolore
Maria Laura Valente mette in ordine il caos magmatico di una materia passionale che tende giocoforza alla sregolatezza tensiva attraverso il ritmo scandente di versi regolari utilizzati con funzione significante. In questo libro troviamo, quindi, endecasillabi, quinari, settenari, ottonari e ottonari doppi accanto a componimenti in versi liberi, intervallati dalla struttura normativa di testi che assumono solo formalmente la veste di haiku e che fungono contemporaneamente da stacco e rilassamento diastolico della tensione emotiva...(dalla prefazione di Sonia Caporossi) -
Così parlò il Vecchio dell'Alpe
"Nella presente opera, il Vecchio dell'Alpe si identifica non solo con Vittorio Rombolà, ma anche con tutte quelle umane coscienze (compresa la mia) preoccupate per le sorti dell'umanità e del """"nostro"""" pianeta che, da troppo tempo, abitiamo e viviamo in maniera scriteriata. Ecco, quindi, che chi si fa portatore di un certo modo di vivere e di pensare, chi semina semi di bene, si fa prezioso. Anche nella necessità dei cambiamenti, anzi soprattutto in queste condizioni, ci serve sempre qualcuno che ci ricordi cosa sia per davvero la vita."""" (Dalla Prefazione di Massimo Wertmüller)" -
L' ombra della verità sulla storia di Luigi XVII
La narrazione contiene, al suo interno, ""forti"""" elementi autobiografici e altrettanto """"forti"""" elementi storici in una commistione di generi che, pur inusuale, qui si compenetra sorprendentemente. L'autore, vittima di un tumore al midollo osseo, getta squarci di luce su una delle vicende del Delfino di Francia Luigi XVII. Ribaltando le conclusioni degli storici, le sue meticolose ricerche provano che il Delfino non sarebbe morto bambino per volontà di Robespierre, ma avrebbe trovato riparo alle isole Seychelles. In questo singolare connubio fra vita e storia, non può sorprendere che il racconto storico proceda fra esigenze trasfusionali, visite mediche, riflessioni personali, pensieri intimi e il segno di ricordi più o meno lontani. Tutto questo a prescindere dall'ammirevole motivazione che l'autore ha voluto dare a queste pagine: non arrendersi di fronte alle avversità della vita anche quando, come nel suo caso, la malattia sembra lasciare poche speranze. Può sempre capitare, infatti, che la fine, come per il Delfino di Francia, non sia quella già scritta..."" -
Poesie scelte (1948-2022)
Questa Antologia delle poesie di Vito Taverna è un journal intime e, al contempo, un journal extime. Il poeta di Bibbiena ha bisogno dell'interlocutrice, di un'anima femminile alla quale indirizzare il colloquio-soliloquio. Una entità femminile che sta in silenzio e consente alla voce del poeta di interagire con essa. In realtà, la voce ""soliloquiale"""" parla con un fantasma, con una estimità interna, con gli oggetti esternalizzati del proprio interno. È questa la ragione della poesia post-elegiaca del poeta di Bibbiena; i toni oscillano da quelli più intimi e languidi propri della poesia lirica a quelli civili dello sdegno e dell'amarezza composti in un dettato di stoica accettazione del mondo. Non è un caso che nelle ultime raccolte pubblicate i toni e la pronuncia siano un compostaggio di vari registri, da quello sentimentale e rammemorante a quello del rimpianto per un mondo che è cambiato sotto i nostri occhi a velocità inaudita rispetto al passato anche recente."" -
La professoressa di diritto
La morte violenta della professoressa Claudia Molinari fa scoprire un traffico clandestino di diamanti, che catalizzava torbidi intrighi sulla docente in uno scenario gremito da squallidi personaggi, trascinati in tunnel senza ritorno dalla propria ingordigia. Il libro tiene incollato il lettore fino all'ultima pagina.(Sergio Taccone) -
Vittime
Un amore finito, un amore incapace di spiccare il volo... Una storia verosimile, veritiera, scritta con lucidità e senza compassione, in un crescendo di situazioni che porteranno a un finale inaspettato. Due mezze famiglie (padre e figlia - madre e figlio) destinate inqualche modo a completarsi. Due solitudini simili, forse troppo, che si ritrovano ancora più sole in un'inesorabile spirale di triste consapevolezza. Il commissario Goretti avrà modo nuovamente di stupirsi e rammaricarsi delle conseguenze di certe scelte e dialcuni aspetti della natura umana. -
La campagna romana in cento casali
Cento casali da scoprire, ognuno con una storia particolare, piena di personaggi e aneddoti curiosi. Variegato è il ventaglio offerto ai visitatori: dai casali della cultura (veri e propri musei sconosciuti, con sale affrescate che nulla hanno da invidiare ai luoghi d'arte più rinomati) ai casali ""gastronomici"""" (con prodotti genuini e prelibati, disponibili negli alberghi, negli agriturismo e nelle rustiche osterie). Tutti i casali, poi, fanno da base a sentieri naturalistici, da percorrere a piedi o in bicicletta, per insolite passeggiate a contatto con il verde. Una guida, dunque, ricca di notizie, di illustrazioni e di mappe per far conoscere e amare i casali della Campagna Romana."" -
I segreti del generale anarchico
Ancora una volta l'ispettore Priamo Melis del distaccamento di polizia di Bosa si trova a dover indagare su una morte misteriosa: il corpo del Generale Paride Ferralis viene rinvenuto dal garzone di un fornaio. Alcuni particolari della vicenda inducono Priamo a pensare che possa trattarsi di omicidio, anche se il referto medico esclude tassativamente la morte violenta. Come già descritto nei due precedenti romanzi questo strano personaggio, l'investigatore lieve e improbabile, l'uomo schivo e sognatore, è costretto suo malgrado a misurarsi con un altro caso complicato del quale avrebbe fatto volentieri a meno. Il ""pool"""" che gestisce le indagini è composto dalla sua tradizionale """"spalla"""", Antonello, autodidatta credulone e scaramantico e dall'agente scelto Onofrio Pallotta, proveniente dal lontano Molise, che evidenzia un sapere antico frutto di una radicata cultura contadina oltre ad una forte connotazione politica .La vicenda si dipana tra tiepidi entusiasmi investigativi e meste ricadute nel ginepraio della burocrazia tipica degli apparati di polizia. Il finale a sorpresa restituisce slancio e ottimismo a tutti i protagonisti della vicenda.""