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Firenze per piccoli turisti
Età di lettura: da 7 anni. -
Prendersi cura degli altri. Pazienti, medici, infermieri e la sfida della malattia. Nuova ediz.
Sempre più spesso la cronaca riporta casi di «malasanità». Errori diagnostici, interventi mal realizzati, attese lunghissime, condizioni igieniche approssimative suscitano sdegno e sconcerto nell'opinione pubblica. E anche medici e infermieri denunciano condizioni di lavoro difficili, risorse non adeguate, stipendi non gratificanti. Tutto ciò, però, è solo la punta di un iceberg - la cura dei malati, degli anziani, dei soggetti più deboli, che è forse la questione sociale e culturale più importante dei nostri tempi. Per molto tempo Marie de Hennezel è stata a stretto contatto con pazienti e dottori, con familiari di pazienti e infermieri, dentro ospedali, cliniche, residenze per anziani. Ha voluto toccare con mano come si vive e si lavora in questi luoghi, per capire, innanzitutto, e anche per individuare delle alternative, delle possibili soluzioni. Gli interrogativi che solleva ci riguardano tutti, come individui e come comunità: gli ospedali (e le strutture a essi assimilabili) sono ancora il luogo dove ci si prende cura di persone in difficoltà oppure sono soltanto macchine amministrative o aziende preoccupate di far quadrare i loro bilanci? I malati e le loro famiglie sono semplici utenti di un servizio o devono essere al centro di una relazione fatta di capacità di accoglienza, sensibilità, comprensione? E, infine, chi si preoccupa dei bisogni di medici e infermieri, spesso sottoposti a un severo stress emotivo? L'ospedale, scrive la De Hennezel, ha un senso solo se non smarrisce la sua natura di luogo umano, nel quale le speranze degli uni trovano riscontro nell'impegno e nel senso di responsabilità degli altri. -
Ascesa al Fujiyama. Ediz. illustrata
Alfred Houette ha 21 anni quando, nel 1874, arriva a Yokohama a bordo di un bastimento della marina militare francese. Del Giappone non sa molto, ma nasce in lui fin da subito un forte interesse per il Paese del Sol Levante, che solo a partire dal 1854, in seguito alla spedizione del commodoro Perry e ai trattati che ne sono derivati, si è aperto ai rapporti commerciali con il resto del mondo. Attratto dalla difficoltà dell'impresa, decide di affrontare l'ascesa al Fujiyama, una delle tre montagne sacre del Giappone. Per ottenere il lasciapassare necessario a raggiungere quella che era una meta di pellegrinaggio shintoista - peraltro accessibile ai non giapponesi e alle donne solo dal 1860 -, organizza una presunta spedizione scientifica insieme ad alcuni commilitoni, e quindi parte all'avventura. Il racconto che ne fa, e che poi pubblica sulla rivista «Le tour du monde», rivela tutta l'ingenuità del suo sguardo e la sua estraneità alla cultura del paese. Accennando di sfuggita agli aspetti sacrali del Fuji e alle leggende che ne abitano le foreste, le sue parole si concentrano soprattutto sulla natura che attraversa, e sull'incontro tra un gruppo di francesi che non conoscono bene la lingua e le usanze del Giappone e gli accoglienti abitanti dei villaggi che costellano il cammino, meravigliati dalla presenza di quell'inusuale gruppo di pellegrini. -
Introduzione alla cultura giapponese
Tra i maggiori esperti di cultura giapponese, Paul Varley ha riassunto in questo volume un'intera vita di studi sul Paese del Sol Levante. Ricostruendone la storia dal Paleolitico al periodo medievale, dalla Restaurazione Meiji alla seconda guerra mondiale sino ai primi anni '90, l'autore si sofferma in particolare sull'elemento estetico, presentando le opere letterarie e poetiche più importanti, i maggiori interpreti delle scuole artistiche e le diverse tendenze nei campi dell'architettura, della moda e del teatro, senza dimenticare i manga, protagonisti di un successo a livello mondiale. Dalle pagine di Varley emerge in modo chiaro come la storia della cultura in Giappone sia stata caratterizzata da un continuo alternarsi di periodi di chiusura, in cui sono prevalse le tradizioni autoctone, a periodi di apertura, contraddistinti invece dalla spiccata capacità dei giapponesi di accogliere le influenze esterne - dapprima prevalentemente cinesi, poi soprattutto occidentali. Una dinamica che ha permesso da un lato la sopravvivenza di tratti culturali molto antichi e dall'altro la contaminazione con elementi stranieri, che hanno arricchito il bagaglio culturale del Paese. Grazie anche alle numerose immagini e a un dettagliato glossario, Introduzione alla cultura giapponese, costantemente aggiornato e ampliato dall'autore nel corso degli anni, è il volume perfetto per avvicinarsi al mondo nipponico e per approfondirne gli aspetti storici e artistici. -
Perché l'amore tocchi terra
Wendell Berry è da decenni una delle voci più ascoltate e influenti del mondo culturale nord-americano. Oltre a romanzi e saggi, spesso incentrati su temi ambientalisti, ha scritto anche poesie, dando vita a quello che si configura come un opus magnum profetico e attuale. I componimenti raccolti in questo volume, nella sapiente selezione operata da Riccardo Duranti, cantano la natura, la sua potenza generatrice, la sua sapienza ancestrale, il suo incanto eterno e sempre nuovo. Solo tornando a connetterci con la terra, gli alberi e gli animali, potremo posare uno sguardo autentico e profondo su tutto ciò che ci circonda, ritrovare il ritmo di un tempo cosmico, vivere nel rispetto per tutti gli esseri. E raggiungere la «pace delle cose selvatiche», là dove «il pensiero trova riposo». A fare il controcanto le fotografie che Alessandro Ciaffoni ha scattato nella campagna marchigiana, intrecciando un dialogo affascinante tra l'America rurale e gli Appennini italiani. -
Novella degli scacchi
Mirko Czentovic, contadino dalle maniere rozze, è diventato in pochi anni campione del mondo di scacchi. Il suo è un talento straordinario, che però egli sfrutta soltanto per guadagnare. Eppure Czentovic è un portento, e lo dimostra anche sulla nave che lo sta portando in America per una tournée: invitato dal narratore e da altri passeggeri, accetta di giocare contro tutti loro simultaneamente per 250 dollari a partita. I dilettanti stanno perdendo, quando ecco che una figura defilata inizia a suggerire le mosse che ribaltano la partita. Il capolavoro di Zweig esplora in maniera magistrale gli abissi che si celano nella mente umana e racconta gli anni bui del nazismo attraverso la voce indimenticabile del misterioso scacchista, il dottor B. -
Guardare l'impossibile, vedere l'improbabile e creare l'incredibile. La mia remissione nel cancro avanzato contro ogni probabilità
Una mattina come tante Luisa si sta dirigendo verso il campus universitario di Forlì, dove insegna statistica. Ha appena ricevuto gli esiti degli esami medici e la diagnosi (metastasi in alcuni linfonodi e nella colonna vertebrale) non lascia spazio a dubbi: il suo cancro è entrato in uno stadio avanzato ed è ormai inguaribile. Ma questa non è la fine, è piuttosto l'inizio di un viaggio alla ricerca dell'impossibile. In ""Guardare l'impossibile, vedere l'improbabile e creare l'incredibile"""" Luisa racconta la sua avventura: dalle cure sperimentali ai percorsi nutrizionali, dalle terapie alternative alla spiritualità e alla religione. Dopo quasi tre anni, l'impossibile si realizza: Luisa entra in remissione completa per quasi due anni. Il suo percorso è simile alla scalata dell'Everest. Ma «persino l'Everest, anche se con immensa difficoltà, si può scalare, l'importante è non ritenerla un'impresa """"impossibile""""». Ogni qualvolta passiamo dall'impossibile all'improbabile, si apre dinanzi a noi uno spazio, per quanto piccolo, di possibilità, che ci dà forza e speranza. Oggi sappiamo che la remissione completa e duratura nel cancro avanzato non è impossibile, è solo estremamente improbabile. Alcuni pazienti l'hanno conseguita, e ci si augura che in futuro il loro numero possa aumentare. Nel frattempo, Luisa ci offre la sua storia, fatta di scienza, di fede e di amore, che può diventare fonte di ispirazione per coloro che stanno iniziando l'impervio cammino."" -
Elsa Morante. L'incantatrice
Anticonformismo ed empatia nei confronti delle creature più vulnerabili segnarono l'esistenza di questa scrittrice rivoluzionaria, nata in una sala parto per indigenti nel cuore di Trastevere. Fin dall'infanzia, caratterizzata dalla precoce vocazione per la scrittura, la vita di Elsa Morante fu profondamente legata a Roma, che le regalò piazze meravigliose e la compagnia di gatti-angeli. Ma la sua amata città fu anche teatro di alcuni tra i momenti più tragici del '900, da lei vissuti e raccontati in prima persona: il fascismo, le leggi razziali, la deportazione degli ebrei (lei che era di madre ebrea), i disastri della seconda guerra mondiale. Il tormentato matrimonio con Moravia e gli amori infelici con Visconti e Bill Morrow, ma anche l'amicizia con Debenedetti, Saba, Penna, Pasolini, Calvino, Leonor Fini, Fofi, Agamben, Ramondino, e tanti altri artisti e intellettuali, ispirarono il rituale creativo al quale Elsa Morante sacrificò la propria esistenza: raccontare, attraverso pagine indimenticabili, come le stelle si rispecchiano nella polvere. Capace di indagare nelle contraddizioni più laceranti della famiglia come della Storia, perseguì per tutta la vita, talvolta a caro prezzo, la fedeltà alla propria anima di madre e bambina, che illumina i suoi romanzi e racconti. Attingendo da numerose testimonianze e fonti d'archivio, con particolare attenzione al contesto storico-culturale che la vide protagonista, questo volume ci restituisce la ricchezza di una sensibilità umana e politica senza eguali nel panorama letterario del '900 italiano. -
Il codice del potere. Artha??stra. L'arte della guerra e della strategia indiana
Il ""Codice del Potere (Artha??stra)"""" è un distillato di strategia, saggezza ed equilibrio che ha attraversato indenne, per vigore ed efficacia, ventiquattro secoli. È il frutto di una scienza progredita e spregiudicata che esplora la natura del potere, del successo e della prosperità economica e indica la via per ottenerli, consolidarli, goderne e governare le responsabilità che comportano. Kaut.ilya, il suo geniale autore, detto l'Aristotele e il Machiavelli hind?, distillò verità senza tempo, divenendo un maestro insuperato nell'arte del potere. Furono proprio i suoi insegnamenti a rendere possibile a Candragupta, un condottiero dalle oscure origini, la rapida ascesa al trono e la creazione del primo impero indiano. Così come ispirò i sovrani dell'antichità, questo capolavoro strategico-politico-militare, sconosciuto in Occidente, è ora considerato fondamentale per l'addestramento dei manager e della classe dirigente indiana. «L'Artha??stra presenta idee e suggerimenti su argomenti pratici che sono attuali ancora oggi» ha scritto Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998."" -
Il testamento di Joseph Mariotti. Un romanzo scientifico
Può la scienza parlarci di ciò che ci sta veramente a cuore? E la fisica è in grado di accompagnarci nella scoperta della nostra vita interiore? Di offrirci non solo beni materiali ma anche spirituali? Il protagonista di questa storia è Giovanni Taglianti, un fisico del Cern di Ginevra che si è trasferito in una piccola città nelle Alpi per amore della figlioletta Hannah. Per lui, che ha da poco perso la moglie, tutto l'universo non è altro che un immenso vortice di materia privo di senso. L'insolita eredità di un vecchio filosofo - Joseph Mariotti - lo induce però a intrecciare la fisica con le discipline umanistiche, spronato dagli allievi del liceo in cui insegna e fiancheggiato da un'energica professoressa di lettere e dal mite collega di religione. Cosa c'entra sant'Agostino con la termodinamica, oppure la poesia di Frost con i paradossi del mondo microscopico? E Picasso con le particelle elementari? La teoria della relatività non ci suggerisce forse che la verità andrebbe cercata nella relazione tra le cose? E la meccanica quantistica che non bisogna mai smettere di dubitare delle proprie idee? Mentre il professore ripercorre la storia della fisica concetto dopo concetto, da Anassimandro al bosone di Higgs, i confini del sapere e quelli del cuore si fanno via via più sfumati e la sua drastica soluzione al «grande problema dell'universo» comincia pian piano a svaporare: non è nel mondo della materia, bensì in quello dell'invisibile che l'umanità può accedere alla dimensione più adeguata per decifrare il significato dell'esistenza. Questo romanzo ci racconta la fisica così come ""Il mondo di Sofia"""" e """"Il teorema del pappagallo"""" ci hanno parlato, rispettivamente, di filosofia e matematica: in un mondo sempre più complesso e difficile da decifrare, è quanto mai necessario rivisitare le grandi speculazioni del pensiero cogliendone il significato più essenziale alla luce dell'esperienza quotidiana, in un serrato confronto con i grandi interrogativi dell'umanità."" -
Anche a un lupo piacciono le verdure. Ediz. a colori
Dopo un lungo e freddo inverno senza cibo, il signor Lupo si è ormai convinto che la sua dieta carnivora presenta non pochi svantaggi. E allora, perché non coltivare tante belle verdure? Detto, fatto. Ma un giorno ha una brutta sorpresa: qualcuno è entrato nel suo orto e si è pappato le sue pianticelle. Furente, il signor Lupo è già pronto a scovare il colpevole e a... ma no, forse c'è un altro modo per risolvere la situazione. Forse è venuto il momento di condividere quello che ha e di farsi finalmente degli amici. Raccontata da Claire Bouiller e illustrata da Quentin Gréban, ""Anche a un lupo piacciono le verdure"""" è un storia che insegna il valore della condivisione e dell'amicizia, nonché l'importanza di mangiare tante verdure! Età di lettura: da 3 anni."" -
Le nuove storie del negozio di bambole
Con questo secondo volume di storie, Tsuhara Yasumi ci riporta dentro Tamasaka, lo storico negozio di Setagaya dove si vendono e si riparano bambole e peluche. Oltre alla giovane Mio, che lo ha ereditato dal nonno, vi lavorano con passione e inventiva il giovane e bizzarro Tominaga, creatore di peluche molto richiesti, e il misterioso signor Shimura, specializzato in bambole tradizionali. Nelle avventure che coinvolgono i tre protagonisti, intorno alle bambole e ai loro proprietari si intrecciano vicende e casi molto particolari. A portare scompiglio nella vita del negozio saranno una Licca-chan - una specie di Barbie giapponese - imbrattata con un pennarello indelebile, una bambola i cui capelli si allungano misteriosamente, il famoso burattino Odamaki-hime e un manichino, opera di un celebre artigiano. Mescolando sapientemente diversi generi letterari, Tsuhara mette in luce le strette relazioni tra gli esseri umani e le bambole, scavando in profondità nei sentimenti dei numerosi personaggi che si muovono tra le cinque storie. -
Sazia di giorni. Diario ultimo
Giunta alla soglia dei 98 anni, Camilla Salvago Raggi ci ha regalato un nuovo libro in cui si intrecciano il racconto, spesso divertito, di recenti disavventure, un piccolo catalogo di amori e disamori e qualche intensa riflessione sulla vecchiaia e sulla fine che si avvicina inesorabile. In queste pagine, chiuse appena prima di andarsene per sempre, ci offre una grande lezione di stile, la stessa che ci ha dato nel corso di tutta la sua attività di scrittrice e che si era fatta particolarmente esemplare negli ultimi anni, quando la vita le era apparsa in tutta la sua fuggevolezza e fragilità. Pur conservando la cifra di una scrittura fresca e vivace e di uno spirito libero e anticonformista, la sua voce aveva infatti acquistato di libro in libro nuovi toni, capaci di modulare, senza soluzione di continuità, leggerezza e profondità, umorismo e malinconia, amore per la vita e sorridente distacco. Nello scorrere questa sorta di «diario minimo», così vivo e lucido, un'emozione profonda ci coglie davanti a quelle che si sono rivelate le sue ultime parole. -
Oceano
Pubblicato per la prima volta nel 1938 da Bompiani e vincitore del Premio Viareggio nello stesso anno, ""Oceano"""" rappresentò una novità nel panorama letterario italiano di quegli anni. Originale era la sua struttura, che intesseva abilmente racconti di traversate, di luoghi e di incontri, ripescati dal protagonista, imbarcato su un piroscafo norvegese, «dall'ombra della memoria». Ma soprattutto originale era la voce di Rossi: la sua scrittura, che sembra nascere senza mediazioni dall'esperienza della realtà, trova in """"Oceano"""" una delle sue prove più convincenti. È il mare che dà il ritmo al racconto, portando il lettore a vivere epiche cacce alla balena, salvataggi insperati e drammatici naufragi, in mezzo a nebbie tentacolari, a spaventose tempeste e alle architetture fantastiche dei ghiacci artici. Nel ben calibrato flusso di storie, lo scrittore - non diversamente da Melville e da Conrad - riflette e si interroga sul rapporto che lega l'Uomo alla Natura, sul senso della Vita e della Morte e su quello del nostro breve e incerto viaggio sulla superficie del pianeta."" -
E adesso parlo io. Monologo liberamente tratto da un ragazzo in «stato vegetativo»
Dopo quattordici anni di silenzio in «stato vegetativo», Alessandro Pivetta si racconta attraverso la voce di Fabio Cavallari, amico di famiglia, scrittore attento e vicino alla disabilità, alla condizione dei malati terminali e a quanti combattono ogni giorno al loro fianco la battaglia per una vita degna e piena. «Mi chiamo Ale. All’anagrafe Alessandro Pivetta. Abito a Pordenone. Ho trentaquattro anni. Non parlo dalla mattina del 15 agosto 2005. Lo so, è un silenzio prolungato, ma non si tratta di mutismo selettivo e non ho neppure un problema alle corde vocali. È una grana un pochino più complessa. Diciamo di difficile soluzione. È vero non cammino neppure. Non muovo le braccia. Non rido? Beh, questo lo lascio dire a voi. Io ho riso molto in questi anni. Non ve ne siete accorti? Sinceramente è un problema vostro.» Comincia così il monologo di Alessandro. La sua vita è la sua malattia. Ogni pensiero, ogni sentimento, ogni relazione muove da lì e da lì prova ad andare oltre, a volte riuscendoci, a volte no, in compagnia dell’esistenza di prima – i ricordi, le amicizie, i sentimenti, i progetti – e dei mille problemi legati alla sua condizione. Ironico, lucido e poco accomodante, il linguaggio di questo libro si sposa con l’età di un ragazzo che ha vissuto troppo poco per accontentarsi di giudizi preconfezionati o di consolazioni superficiali. Le sue parole a favore della vita offrono la possibilità che il dubbio lieviti in noi e che la domanda sull’umano rimanga imprescindibile. Alessandro non c’è più, è morto il 21 gennaio 2020, ma la sua voce «canta» libera nella babele della modernità conformista: «Io metto in dubbio le vostre certezze, scavo buchi nelle vostre fragilità, vi pongo spalle al muro da sdraiato». -
Conversazioni intorno al fuoco. Meditazione e tradizioni spirituali
Il valore intrinseco della diversità. Così avrebbe potuto intitolarsi questo piccolo volume che raccoglie le conversazioni intrecciate da don Paolo Scquizzato con quattro amici in momenti diversi durante la crisi pandemica: Andrea Loreni, funambolo, Davide Maria Cova, fondatore del centro di meditazione Dorje-Ling, Alessandra Prema De Salvo, educatrice e insegnante di yoga contemplativo e Gabriele Goria, praticante di arti marziali e artista. Sollecitati dal loro interlocutore, raccontano la ricerca del proprio io profondo, descrivendo percorsi eterogenei per tempi, modi, scelte e pratiche, ma sempre aperti, accoglienti, attenti alle esperienze fatte dagli altri. Si avverte la consapevolezza che dal confronto, fonte di autentico arricchimento, è possibile cogliere affinità inaspettate, continue possibilità di contaminazione, coincidenze mai marginali. Molti sono i temi affrontati, tutti cari a quanti si interrogano sui propri limiti, le proprie incertezze, i propri condizionamenti: il vuoto, il silenzio, la paura, l'inaspettato. Ma è la meditazione, nelle sue varie forme e specificità, a rappresentare il sottile filo rosso dei diversi cammini intrapresi. Grazie a essa possiamo infatti riconoscere l'illusorietà della vita che conduciamo e «risvegliarci». -
Felice è colui che non è niente. Lettere a un giovane amico
Nelle due brevi opere che compongono questo volume, Krishnamurti ha in mente soprattutto i più giovani, ma i suoi insegnamenti sono in realtà rivolti a chiunque voglia rapportarsi alla vita in un modo radicalmente diverso. La purezza di uno sguardo privo di condizionamenti, il superamento della dualità soggetto-oggetto e la libertà intesa come abbandono di ogni schema mentale, sono al centro di «Lettere a un giovane amico», che costituisce la prima parte del volume. In «Krishnamurti ai giovani» (la seconda parte) è delineata invece una pedagogia nuova, libera dalla paura, dal confronto e dalla competizione, in grado di preservare l'immaginazione e il senso di meraviglia tipici dell'infanzia. Scritte in un linguaggio semplice ma suggestivo e ricco di immagini poetiche, le pagine di Felice è colui che non è niente ci indicano la strada verso la crescita, la liberazione e la felicità. -
Sabbia
Un'esplorazione del deserto e dei suoi abitanti; un'avventura alla scoperta di una cultura sconosciuta; l'incontro con gli elementi nella loro forma più affascinante e minacciosa: Sabbia è molte cose, fuorché un romanzo comune. Poco o nulla sappiamo di Eliseo, l'occidentale che parte alla volta della Mesopotamia e si muove lungo gli itinerari delle carovane, proprio perché non è lui il vero protagonista della narrazione; lo è invece il deserto, o lo sono i beduini che il viaggiatore incontra sul suo cammino e che, dal dorso del loro cammello, guardano con stupore e diffidenza un'automobile; o lo sono i rituali, le usanze, le musiche, le preghiere, le piccole vicende quotidiane, e soprattutto le paure e le speranze degli uomini e delle donne che abitano questo tappeto sterminato. ""Sabbia"""" è, al tempo stesso, il paradigma dell'incontro con l'Altro e di quello tra l'Uomo e la Natura, meravigliosa e spietata."" -
Il dito e la luna. 101 storie sufi
Le storie qui presentate sono state attinte dall'immenso tesoro dell'Oriente sufi e riconvertite in moneta corrente per il distratto Occidente. Una raccolta di veri gioielli rubati, riadattati per la comprensione dell'uomo contemporaneo, che può così scoprire come il Sufismo sia una via di evoluzione personale all'interno del viaggio della vita. Attraverso una breve storia, i Sufi sono capaci di trasmettere la conoscenza con più rapidità ed efficacia di quanto si potrebbe fare con una spiegazione discorsiva, logica o filosofica. I racconti sono pensati per sortire un preciso effetto: inviare alla mente condizionata dell'allievo un messaggio impossibile da esprimere in modo diretto. Ogni storia è una chiave in grado di aprire una porta; offre un modo di vedere la realtà, un suggerimento su come affrontare i problemi della vita quotidiana. -
Fiabe giapponesi
Naturalizzato giapponese con il nome di Koizumi Yakumo, Lafcadio Hearn è stato uno dei più celebri divulgatori della cultura del Sol Levante. I suoi racconti catturarono i lettori europei di fine '800, ma risultano estremamente attraenti anche per il pubblico di oggi, grazie alla prosa brillante e alla forza evocativa. Prepariamoci dunque a farci conquistare dalle cinque fiabe che compongono questa raccolta, tra samurai che combattono sinistri mostri sorti al calar delle tenebre, vecchiette che cercano ravioli magicamente scomparsi e fate che proprio non sopportano gli indolenti che non si prendono cura della propria dimora. Ci immergeremo in un mondo remoto che ci incanterà con le sue atmosfere fantastiche e surreali.