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Sull'orlo della felicità
Ci troviamo di fronte a una scrittura indecentemente sessuata, stimolata da una inventio lasciva oltre che fortemente pulsionale e compulsivamente lussuriosa, che ricava spessore drammatico dalla sottolineatura di alcune fondamentali dinamiche narrative, sottraendosi, nel contempo, a una ridondanza emotiva di facciata. Dialoghi insaporiti da una lingua di trivio, alimentata da un turpiloquio copioso e fluente e da una coloritura aneddotica che proietta in un mondo dove sia il tutto che il suo contrario può succedere. Livia e Giulia, due escort nel 1983, Silvie e Chantal, due ""femmenielli"""", Luigi, un giovane camorrista che ha studiato Lettere e filosofia, in una Napoli """"avanti nel tempo""""... Prefazione di Giuseppina Scognamiglio e postfazione Giuseppe Giorgio."" -
L' amore... a quei tempi
"L'amore...a quei tempi"""". Un testo sospeso tra realtà, leggende e cultura popolare, nel primo conflitto mondiale, 1919. Una ricerca antropologica affascinante che ha il sapore delle tradizioni radicate nell'animo contadino dei protagonisti. Emerge la dignità di riscatto sociale e di orgoglio in questo racconto ch'è un viaggio in un'Italia d'altri tempi. Linarella e Nicola, i due giovani protagonisti, ci fanno vivere l'intensità e la bellezza dell'amore che sfida la vita." -
Heart tech. Come diamanti nell'oscurità
In un futuro non troppo lontano, l'Umanità, sconvolta da catastrofi naturali e minacciata dal rischio di una potente eruzione solare, è costretta a rifugiarsi all'interno di città sotterranee costruite dagli Stati più abbienti e soprannominate Tunnel. Catapultati in una realtà oscura e restrittiva, i rifugiati sono indotti a un continuo confronto tra loro e con la comune condizione che li unisce, come avviene in una città amministrata da un gruppo ristretto di uomini: la Congrega Governativa. Alle difficoltà accentuate dalle rinunce ai comfort moderni, si contrappone il solidificarsi dei rapporti umani e vengono alla luce amicizie singolari ma profonde. In questo scenario tenebroso, si sviluppa anche una conoscenza dai toni raggianti, quella tra Myriam e Tyler, due ragazzi con caratteri e vissuti differenti: lei solare, genuina, attorniata dalla famiglia; lui solitario, tecno-dipendente e misterioso. Grazie ai legami costruiti e ai sentimenti sperimentati, Tyler prova a mettere in discussione se stesso, ma il percorso che attende lui e gli altri rifugiati rivelerà prove e imprevisti e richiederà un indiscusso coraggio. -
Signorì. Una storia quasi d'amore
Signorì è un viaggio nell'anima, un viaggio che può essere un po' di noi tutti, Signorì è il racconto di una solitudine che per viverla e capirla non devi per forza essere da solo perché, si sa, soli lo si può essere anche in mezzo ad una folla. Lucia, la ""signora dei palloncini"""", come la chiamano i bambini, è la protagonista di questo lungo racconto, è sola, ma convive con un'affollata compagnia di ricordi, sensazioni ed emozioni che riempiono di vita le pagine ed arrivano a toccare corde nascoste, molto nascoste, a volte sconosciute a noi stessi. Lucia dialoga e si racconta ad una leggiadra presenza femminile, ad una signorì, che in una mattina d'inizio primavera trova seduta su quella che ormai ritiene essere la sua casa fuori casa, la sua panchina al parco comunale dalla quale può guardare il suo mare."" -
La matematica del metafisico
Vi è mai sembrato di rivivere alcuni eventi del passato grazie ad un particolare profumo, o ad una certa melodia? Avete mai avuto l'impressione di avvertire la presenza di una persona cara, che oramai non c'è più? Vi siete mai legati ad un particolare numero o ad un simbolo che, poi, vi capita spesso di ritrovare in alcune delle circostanze più importanti della vostra vita? E vi siete mai chiesti se tutte queste cose fossero, in qualche maniera, collegate fra loro? Ettore Segni, un irremovibile professore di Fisica Matematica, vive nella Pignasecca. Un quartiere particolare, nel cuore pulsante di Napoli. Un posto ricco di stimoli, assolutamente magico ed incredibilmente poliedrico. Proprio qui, il professore - che ci appare come un'autentica mente quadrata immersa, però, in un mondo rotondo - farà un viaggio eclettico, alla scoperta dei linguaggi universali. Linguaggi in grado di superare le barriere dello spazio e del tempo e di andare oltre la morte, riuscendo a dare un senso al tutto. -
Lamù racconti di anime
La vita scorre con lentezza nella periferia ad est di Napoli. Siamo alla fine degli anni '80 a Ponticelli e la luna bugiarda e spiona osserva l'amicizia tra un panettiere e un operaio che nasce su un campo di calciotto. Lello e Mario, due vite diverse con anime profondamente simili. Hanno la stessa età, ma Mario è sposato e ha due figli. Come tutti i ragazzi sognano: Lello guardando la superstrada che collega la sua periferia dell'animo al capoluogo; Mario osservando una luna bianca e guardona. Entrambi sono chiusi in gabbia. ""Lamù racconti di anime"""", è tante cose. È un viaggio di anime variegate in una periferia esistenziale che accarezzano i loro sogni, è un racconto di amicizia, ma è soprattutto un romanzo d'amore che va oltre ogni barriera. Un Amore che non si arrende di fronte a nulla e non ha paura di esporsi. Prefazione di Massimiliano Gallo."" -
Pillole (di nutrizione) napulitane
Pillole (di nutrizione) Napulitane, sarà un viaggio attraverso la più antica tradizione dei piatti della cucina Partenopea, con il supporto nutrizionale, con citazioni in dialetto tipiche. Il primo manuale che ci permette di concederci qualche sfizio (o sgarro), pur non gravando sulla nostra linea.Ma come sarà possibile tutto questo? Beh, con l'aiuto della dottoressa Silvana Di Martino, riusciremo a mangiare il nostro piatto preferito, che sia colazione, pranzo o cena, senza sgarrare. ""Siegue e cunziglie da nutrizionista"""". Le giornate saranno calcolate in base al metabolismo basale tipo di un uomo e di una donna, considerando tutti gli apporti dei nutrienti giusti per completare la famosa torta dei macro e micronutrienti necessari al nostro organismo."" -
Un mondo a colori. Storie di amicizia
"Un mondo a colori, storie di amicizia"""" racconta la storia di Gizio, un orso dall'aspetto insolito e leggermente grottesco che, per trovare le sue origini, parte per un viaggio avventuroso attraverso i boschi. Durante il suo rocambolesco percorso, il simpatico orso Gizio incontrerà molti amici che lo accompagneranno e lo aiuteranno nelle sue avventure. """"Un mondo a colori"""" però, non vuole narrarci solo le avventure di un orso, si pone anche l'obbiettivo di trasmettere qualche piccola nozione sui colori. Per questo motivo nelle ultime pagine trovano collocazione delle """"schede di apprendimento"""" dove i piccoli lettori, con l'aiuto dei genitori o degli insegnanti, possono divertirsi ed imparare assieme al simpatico orso Gizio. Età di lettura: da 5 anni." -
La migliore amica. Giusy tra Arnold e Chiari
Nell'atmosfera placida di una mattina soleggiata di quelle il cui bagliore quasi si riflette sul candore della biancheria da letto alcuni colpi sordi sul portone di casa sua la separavano da quella che sarebbe diventata, in un secondo momento, la sua migliore amica. Una di quelle persone che ci accompagnano per tutta una vita. Un incontro particolare e sicuramente inaspettato.'' -
Il berretto a sonagli
La commedia, che riprende le tematiche delle due novelle La verità (1912) e Certi obblighi (1912), venne scritta da Luigi Pirandello nell'agosto 1916 in lingua siciliana per l'attore Angelo Musco con il titolo 'A birritta cu' i ciancianeddi. In questa versione fu messa in scena dalla compagnia di Musco a Roma, al Teatro Nazionale, il 27 giugno 1917. Il berretto a sonagli è un fulgido esempio della seconda fase della produzione di Pirandello, quel teatro umoristico e grottesco nel quale l'autore siciliano esprime il concetto di relativismo delle maschere. Con nota introduttiva. -
L' uomo che incontrò se stesso
"L'uomo che incontrò se stesso"""" (1919) è uno dei testi fondamentali del teatro grottesco italiano. Protagonista è un uomo, scontento di se stesso, a cui viene concesso di ripetere la propria vita in una una sorta di nuovo modello drammatico e antropologico." -
Voglio giustizia!
"Voglio giustizia!"""" (commedia teatrale in due atti) è una parodia surreale del rapporto matrimoniale e del mondo della giustizia, senza collocazione spazio-temporale ma con personaggi prevalentemente napoletani." -
L' esame
Commedia teatrale in due atti dove realtà, onirico e simbolismo si confondono e confondono. -
O miedeco de pazze
"'O miedeco d’e pazze"""" è una delle ultime commedie di Scarpetta. Scritta nel 1908, fu tratta da un’opera brillante di Karl Laufs, commediografo tedesco di incerta fama. Nell’elaborazione creativa di Scarpetta l’intera vicenda si ravviva di una comicità più dichiarata, realizzata non solo sul piano della riscrittura del testo stesso ma anche sul consolidamento della struttura narrativa, intessuta nell’equivoco e nell’intrigo. Ebbe enorme successo e fu oggetto di una fortunata versione cinematografica nel 1954 per la regia di Mario Mattoli con la partecipazione in qualità di protagonista di Totò, e dell’adattamento di Eduardo De Filippo che la portò in scena nella stagione 1956/57 - Eduardo Scarpetta (1853-1925) è stato il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Capostipite della dinastia teatrale degli Scarpetta-De Filippo (Eduardo, Titina e Peppino De Filippo erano suoi figli naturali), creò il teatro dialettale moderno - COLLANA Teatro da leggere, 7 – “Il teatro è un luogo magico al quale ciascuno, anche solo leggendo, può accedere” – Con nota introduttiva e bibliografica e collegamenti interattivi (versione ebook)" -
I bambini della Palestina
"I bambini della Palestina"""" è composto da tre racconti i cui protagonisti sono appunto bambini che, come l'autore, Mahmoud Suboh, vengono da una terra martoriata, la Palestina, e guardano la vita attraverso ciò che conoscono meglio: la guerra. L'Autore usa i toni del fantastico per stemperare, con toccante leggerezza, gli orrori di una vita che solo attraverso l'innocenza dei suoi piccoli protagonisti ha prospettive di riscattare il futuro. La lettura di queste pagine ci offre un messaggio forte di speranza e di pace. Ci dice che sono i bambini, nella loro innocenza, che possono costringere gli adulti a fermarsi e riflettere. Che la forza, il sorriso e soprattutto la speranza, possono nascere anche dall'orrore, ed esorta a rendersi conto che il cielo non ha divisioni. Come la terra. Un libro straordinario che la giovane e talentuosa figlia dell'Autore, Amirah Suboh, impreziosisce con le sue altrettanto straordinarie e originali illustrazioni." -
Morte sul Rainier
Un aereo militare sepolto dal 1946, dei corpi da ritrovare e un gruppo di recupero che nasconde scomode verità. Il Monte Rainier custodisce un segreto. O forse più di uno. E a volte i segreti dovrebbero rimanere tali ma quando l'uomo decide di sfidare la natura allora tutto sembra remare contro. Un thriller che vi condurrà tra le vie impervie di un ghiacciaio alla scoperta di un passato così scomodo che doveva rimanere sepolto. Proprio come in un domino, ogni tessera farà cadere la successiva e, quella che inizialmente doveva essere solo una missione di recupero, si svelerà essere uno dei ritrovamenti più sensazionali degli ultimi 50 anni. -
Delitto all'imbrunire
In una calda sera d'estate, due colpi di lupara sconvolgono la quiete di Aidone, un pittoresco paese nelle vicinanze di Enna. Perché un semplice allevatore viene ucciso a sangue freddo? Che relazione c'è tra i furti di bestiame accaduti in zona e una società internazionale che acquista capi da inviare nei paesi arabi? E l'assicurazione locale, che ruolo ha in tutto questo? L'indagine serrata del capitano Calì, rivela scenari e verità che mettono in luce un sottobosco nemmeno lontanamente immaginato. Una sorta di scatole cinesi, con imprevisti, colpi di scena e una sorprendente soluzione finale. Un romanzo appassionante e un investigatore che saprà farsi amare. Immersi nei vicoli di Aidone, tra suoi monumenti, i panorami, la cucina e la sua gente, saremo testimoni del dipanarsi di una storia che varca i confini, non solo della Sicilia, ma dell'Europa intera. -
Santerello. Ediz. illustrata
Una favola antica, che sa di buono. Una favola che insegna, e non è mai scontato, che il bene genera altrettanto bene. Non importano i grandi gesti, basta disseminare bontà nelle piccole cose che accarezzano l'anima. -
Lamé. Delitti in abito buono
Che si tratti del sagrato di Santa Maria in Vado o dell'antica Biblioteca Ariostea, a Ferrara, la morte sa dove dare appuntamento senza risultare invadente. Probabilmente le dipartite letterarie sono le poche ad avere un senso: avviano il meccanismo di una trama e in qualche caso ne sono la soluzione ultima. Che siate accaniti lettori di noir o che questa sia la vostra prima volta, scoprirete che nella vita e nella morte c'è sempre un pizzico d'ironia che spesso risulta salvifica. Magari non per la vittima predestinata - dal fato e dall'autore - ma certamente per il lettore che, in quanto tale, deve ritenersi complice di ogni delitto qui narrato. -
La mummia di Livorno. La storia di Gaetano Arrighi
La mummia di Livorno è uno straordinario esempio di conservazione di un corpo tramite il metodo tranchiniano, tecnica di imbalsamazione ideata dal Dott. Giuseppe Tranchina agli inizi dell'Ottocento. A quel tempo non era raro che il corpo di persone indigenti, non rivendicato da nessuno dopo la morte, venisse utilizzato per la sperimentazione scientifica. Questa fu la sorte che toccò a Gaetano Arrighi, un uomo qualunque, la cui mummia fu tenuta fino a pochi anni fa in una stanza nei sotterranei dell'Ospedale di Livorno. Ma perché fermarsi alla superficie e all'analisi di ciò che quel corpo incartapecorito rappresenta? Perché non indagare la storia di Gaetano, ridandogli un volto e una dignità, ricostruendo il suo vissuto? Un saggio, dunque, che oltre a fornire uno spaccato della società del tempo, segue una duplice modalità di ricostruzione storica di ciò che la mummia di Livorno rappresenta: da un lato riportando tutti i dettagli di un metodo di imbalsamazione rivoluzionario per quell'epoca, quello tranchiniano; dall'altro ridando valore alla persona di Gaetano Arrighi, togliendola da quell'angolo buio e polveroso in cui il suo corpo ha dimorato per troppo tempo.