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L' ultimo volo del gabbiano. Ediz. integrale
Possono una cartella rossa, un taccuino dalla copertina bianca, la musica, ma soprattutto il caso cambiare la vita di una persona? Ne ""L'ultimo volo del gabbiano"""" sarà proprio la casualità degli aventi a tessere una trama dai risvolti imprevisti e per nulla scontati. L'amicizia e l'amore saranno il filo conduttore di due storie che intrecciano, nella condivisione di un'emozione, altrettante vite parallele. E, infine, c'è il gabbiano che dall'alto del suo volo si fa messaggero di rapporti mai vissuti fino in fondo, legando indissolubilmente il passato al presente."" -
Il velo squarciato. Le indagini del maresciallo Fontana
L'assassinio di una suora, alla prime luci dell'alba, scuote la comunità di Rasigno. Per il maresciallo Antonio Fontana è la prima indagine importante in quel piccolo comune del centro Italia poggiato sul mare. A dargli una mano, Marco, un cronista di nera di lungo corso che quella cittadina la conosce fin nelle viscere, sa bene pregi e difetti di quanti la abitano. In un crescendo di scoperte che portano l'alta borghesia cittadina dei colletti bianchi e degli abiti eleganti a calare la maschera mostrando il suo vero volto fatto di vizi e perversioni, Fontana si dovrà scontrare contro un muro di silenzi, depistaggi e verità apparenti prima di far luce sull'omicidio. Un'investigazione che per il sottufficiale dei carabinieri si presenta quanto mai complessa perché, per dirla con le sue stesse parole: ""La verità spesso è nascosta sotto la sabbia, quando scavi per cercarla, altra sabbia si andrà a posare sopra provando, ancora una volta, ad occultarla. Quando finalmente l'avrai afferrata tra le mani, poi, dovrai ancora svuotare intorno perché ciò che appare non è quasi mai ciò che è""""."" -
Torrechiara
Adagiato sulle colline parmensi ed edificato a partire dal 1448 per volere di Pier Maria Rossi, il castello di Torrechiara fonde con raro equilibrio i caratteri funzionali della fortezza con l'eleganza e la ricchezza proprie della residenza nobiliare. Realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, il volume, con il testo della storica dell'arte Alessandra Mordacci, è un agile compendio sul castello e ne rivela, pagina dopo pagina, le meraviglie custodite al suo interno, ma anche la storia dell'edificio e i segreti dell'architettura, con le relazioni proporzionali tra le varie parti degli edifici, rapportabili alle armonie musicali, ispirate alla geometria pitagorica e ai concetti filosofici che influenzarono l'arte del Rinascimento. Percorrendo le sale del castello il lettore potrà ammirare, osservandoli nel dettaglio, gli affreschi magistralmente fotografati da Massimo Listri. Le grottesche del giocoso ""Salone degli acrobati"""", gli imponenti stemmi nobiliari che mostrano i legami di potere tra i Rossi e altre famiglie influenti dell'epoca e le decorazioni che richiamano temi mitologici o paesaggistici delle altre stanze. Soprattutto ci si soffermerà sulla """"Camera d'Oro"""", con i bellissimi affreschi che rievocano l'amore tra Pier Maria Rossi e l'amante Bianca Pellegrini, ma mettono in luce anche l'estensione dei domini di Pier Maria e il suo buongoverno. Un percorso armonico, corredato da numerose immagini, all'interno di uno dei monumenti più scenografici del territorio parmense."" -
Cripto-ontologia della scrittura
Cripto-ontologia della scrittura è, da un lato, un articolato e denso confronto filosofico ingaggiato da Christoph Türcke con le teorie della scrittura di Deleuze e di Derrida, dall'altro un approfondimento della sua teoria circa l'origine della scrittura dalla ferita rituale. Türcke ha buon gioco nel mostrare come la nostra epoca non sia solo quella del proliferare rizomatico delle differenze ma anche quella del branding e dei loghi. Questi ultimi, egli scrive, «se vogliono cogliere la loro occasione, non devono solo essere del tutto conformi allo spirito del loro tempo, ma anche avere tratti talmente affilati e concisi da comunicarsi bruscamente - per così dire imprimersi a fuoco». E chi è senza logo si sente perduto. Incidere la propria pelle significa «rendere sé stessi un monumento vivente contro l'assenza di tracce». -
Eccitazioni mediali. Forme di vita e poetiche non simboliche
Il libro è un tentativo di risposta a due questioni: la prima riguarda le ragioni della profonda crisi dei processi ""simbolici"""" rintracciabile nelle forme contemporanee di vita umana; la seconda è relativa alle altrettanto profonde trasformazioni nelle sperimentazioni artistiche che si sono imposte a partire dalla seconda metà del Novecento. Il volume cerca innanzitutto di mostrare come gli ambienti mediali della fotografia, del cinema, della televisione e del computer abbiamo accelerato e radicalizzato la crisi del simbolico, ciascuno condizionando specifiche modifiche destrutturanti sia negli assetti sociali sia negli assetti psichici degli individui, ciascuno ri-mediandosi e ibridandosi con gli altri in modalità complesse. In secondo luogo, il libro sostiene che le trasformazioni in senso non-simbolico delle pratiche artistiche tardo novecentesche non sono solo il riflesso del composito """"processamento"""" non-simbolico al quale sono state sottoposte le forme di vita contemporanee, ma contengono anche una risposta artistico-culturale, in buona parte ancora da portare alla luce, alla crisi dei mondi simbolici."" -
La dislocazione. Vol. 1: Esperienza e struttura.
Il concetto di dislocazione in Italia viene usato per lo più in senso militare, in altre lingue in senso medico, relativamente alla fuoriuscita di un osso dalla sua sede naturale. Ma in Inghilterra a partire dal XIX secolo ha assunto un significato di sfasamento e sconnessione che può avere un'accezione sia di sconvolgimento sociale, sia di profondo disagio e malessere morale. Probabilmente nella società attuale, segnata da crisi epocali e da emergenze umanitarie che travolgono come uno tsunami la vita degli individui, le due accezioni vanno a sommarsi. Non a caso il termine 'dislocation' è stato recentemente impiegato dai media anglosassoni tanto in riferimento ai fenomeni di disagio connessi all'esperienza della migrazione, quanto in riferimento al disagio che ha portato molti occidentali a riversarsi nei movimenti cosiddetti populisti. In questo senso la dislocazione è la cifra del disagio che accumuna questi due fronti (ma non solo) che oggi si combattono nell'ennesima guerra tra poveri. In questo progetto è stato scelto di focalizzare un primo volume maggiormente sull'accezione filosofico-morale e un secondo volume su quella politico-sociale. -
Elementi di schermologia. Verso un'archeologia dello schermo
Nel momento in cui schermi di tutte le dimensioni, da quelli grandi come un orologio, ai grandi video-wall di Times Square a New York o di Shibuya a Tokyo, ci accompagnano in tutta la nostra giornata, a casa, a passeggio, in macchina e in treno, definendo anche una nuova demarcazione tra pubblico e privato, non ci si può non interrogare sul loro significato culturale. Per fare questo, secondo Huhtamo, è necessaria un'indagine di archeologia dei media. Infatti, laddove il marketing insiste sempre sul carattere innovativo e futuristico di tali apparecchiature, l'archeologia dello schermo svela che in realtà molti di essi non sono poi così nuovi nella loro concezione, ma al contrario ereditano impostazioni o riproducono soluzioni già avanzate in passato. Questo significa anche che queste presunte novità vanno lette nell'ambito di una vera e propria tradizione sociale e tecnologica che va interrogata e compresa. -
Isidore Isou e il lettrismo. A cosa è servita l'ultima avanguardia artistica del Novecento
La seconda guerra mondiale, con i suoi 55 milioni di morti e i campi di sterminio nazisti, significò per molti il fallimento della ragione occidentale e di tutto l'edificio culturale che essa aveva edificato. Radicalizzando e oltrepassando il lavoro già svolto dai dadaisti e dai surrealisti, Isidore Isou, un ebreo rumeno nato nel 1925 e trasferitosi a Parigi nel 1945, mise mano ad un progetto di ricostruzione totale di ogni sapere. Utilizzando un suo metodo creativo, la Créatique, egli sarebbe stato in grado, a suo dire, di sconvolgere ogni disciplina, artistica o scientifica che fosse, e di riconfigurarla su una nuova base. Le sue teorie, propagandate anche da un gruppo di suoi seguaci, i lettristi, trovarono una loro prima e immediata applicazione nel campo della poesia, e riuscirono ad imporsi negli ambienti intellettuali parigini dell'epoca. -
Ultramedialità e divenire dell'arte. Il medium oltre se stesso
Nel momento in cui schermi di tutte le dimensioni da quelli grandi come un orologio, ai grandi video-wall di Times Square a New York o di Shibuya a Tokyo, ci accompagnano in tutta la nostra giornata, a casa, a passeggio, in macchina e in treno, definendo anche una nuova demarcazione tra pubblico e privato, non ci si può non interrogare sul loro significato culturale. Per fare questo secondo Huthamo è necessaria un'indagine di archeologia dei media. Infatti laddove il marketing insiste sempre sul carattere innovativo e futuristico di tali apparecchiature, l'archeologia dello schermo svela che in realtà molti dei essi non sono poi così nuovi nella loro concezione, ma al contrario ereditano impostazioni o riproducono soluzioni già avanzate in passato. Questo significa anche che queste presunte novità vanno lette nell'ambito di una vera e propria tradizione sociale e tecnologica che va interrogata e compresa. -
Aporie d'Artaud. Crudeltà, anima, danza
Ridotto ad alcuni stanchi cliché interpretativi, Artaud è divenuto con gli anni, specie in Italia, oggetto di un culto critico spesso superficiale e di maniera. I quattro saggi che compongono il presente libro tentano di argomentare, attraverso i temi della crudeltà, dell'anima e della danza, un'interpretazione meno scontata del suo pensiero che renda conto dell'interesse teoretico che egli produsse in filosofi quali Derrida e Deleuze. La tesi radicale e provocatoria qui sostenuta è che l'aporia fondamentale di Artaud sia consistita nel dissidio - la cui risoluzione fu intravista solo alla fine della sua ricerca - tra la teorizzazione del teatro della crudeltà e quella del corpo senza organi. -
Mondi multipli. Vol. 1: Oltre la grande partizione.
Alla confluenza di antropologia, filosofia, psicologia e pensiero critico, i contributi del volume muovono verso uno stato permanente di decolonizzazione del pensiero e il riconoscimento del diritto all'auto-determinazione ontologica dei collettivi umani presenti sul pianeta. -
Ecologia. Teoria, natura, politica
L'emergenza ecologica è un segno caratterizzante della nostra epoca, forse il più caratterizzante. La parola ecologia è ormai entrata stabilmente nel dibattito culturale, benché nel suo uso si registri spesso un'aderenza acritica a forme discorsive stereotipate. Il presente volume, frutto di un lavoro collettivo di studio, svoltosi in forma seminariale presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, intende offrire un approfondimento delle diverse dimensioni del concetto di ecologia. Ragionando sulle premesse teoriche di tale concetto, se ne evidenzia la portata problematica in termini filosofici, ma anche storici, antropologici e politici, con particolare riferimento al pensiero del Novecento. Contributi di Sara Baranzoni, Vincenzo Cuomo, Manlio Iofrida, Orazio Irrera, Emanuele Leonardi, Roberto Marchesini, Valerio Nitrato Izzo, Marco Pavanini, Igor Pelgreffi, Tiziano Possamai, Enrico Schirò, Paolo Vignola. -
Mondi multipli. Vol. 2: Lo splendore dei mondi.
Quando si dà credito a ciò che gli altri (i ""primitivi"""", i """"selvaggi"""", i """"sottosviluppati"""": i non occidentali) ci dicono, quando si ammettono le loro cosmovisioni come tanto valide quanto la nostra, si spalanca un panorama sorprendente e vertiginoso, composto di una molteplicità di mondi umani organizzati secondo linee assai diverse da quelle che percorrono il nostro. Non solo, dunque, un altro mondo è possibile: gli umani sono capaci di innumerevoli mondi e molti di questi già popolano il pianeta. Che aspetto hanno questi mondi, quando li guardiamo come possibilità alternative di essere umani? E come entrare in relazione con essi rispettandone la logica culturale e l'intima armonia? Questo volume presenta una manciata di scorci di mondi altri, proposta da autori che interpretano l'antropologia come avventura filosofica e impegno diplomatico. Che si tratti di costruire persone producendo corpi che conoscono; di rendere incompleti gli individui; di diventare soggetti in un lento processo di individuazione che dura fino alla morte o della paura di fronte alle forze che ci desoggettivano, ciascun modo dell'umano va compreso secondo i suoi propri principi, nella coerenza e nell'intelligenza delle relazioni che sa intessere e della conoscenza che sa produrre."" -
Panico a Milano. La terza indagine del professor Moreno Palermo
Da Milano al lago Maggiore una serie di delitti collegati con un crimine accaduto nel 1943. -
Ritratti di nuoto
Spesso si parla del nuoto come di uno sport oggettivo, a volte anche amaro, nel quale l'unico vero giudice è il tempo. Il cronometro non mente, vince chi lo fa scorrere meno a lungo. Ma quanta fatica c'è dietro una vittoria? Quanti tipi di vittorie ci sono? Cosa, in fondo, differenzia una vittoria da una sconfitta, se da quest'ultima si impara qualcosa? Tra le pagine di questo libro troverete storie di grandi nuotatrici e nuotatori, piccoli tasselli che ne hanno caratterizzato le vite ed indirizzato le carriere sportive, portandoli a cadute fragorose o a risultati inimmaginabili. Sfumature nascoste in grandi carriere, episodi curiosi ma significativi, sulla via verso la realizzazione di un sogno. Storie che possono essere d'ispirazione per chi ama il nuoto, o lo sport, come disciplina ma anche come metafora di vita. Età di lettura: da 8 anni. -
I giovani guardano ancora il giro d'Italia?
Riscoperta di emozioni e sensazioni collegate al giro d'Italia. -
Miracolo Islanda. Lo sport come antidoto alle devianze giovanili
Cosa si cela dietro il miracolo sportivo dell'Islanda? Il libro affronta la trasformazione sportiva e sociale dell'isola dei ghiacci. Partendo dal racconto dei sorprendenti e sensazionali risultati sportivi trae spunto per un riflessione di carattere generale ed un'analisi approfondita di carattere sociologico, con particolare attenzione alle attività attuate per il contrasto e la prevenzione delle devianze giovanili a favore di una politica basata sulla pratica sportiva. Prefazione di Giorgia Meloni e di Giovanni Malagò. -
L' asilo del calcio. Da idea folle a best practice
Si possono allenare bambini di soli 2, 3 anni al gioco del calcio? Un format unico in Italia, già oggetto di numerose tesi universitarie, ricerche, e delle attenzioni di club professionistici. -
Small position games
Gli small position game sono i giochi di posizione ideati per le categorie pulcini ed esordienti nel mondo del calcio. -
Il portiere di futsal. Evoluzione del ruolo
Testo di insegnamento del ruolo del portiere nella disciplina del futsal.