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Il cammino dello spirito
Il cammino verso la maturità spirituale è un cammino verso l'essenziale. Pian piano i particolari perdono il loro fascino. Una volta sono stati importanti, ma gradualmente lo sguardo dell'uomo spirituale raccoglie le cose che rimangono. La sapienza spirituale consiste nel ricevere consciamente come dono tutte le tradizioni, tutte le sapienze delle diverse culture e delle diverse generazioni. Sentire vicini i santi dell'occidente e dell'oriente e vivere nel nostro tempo affrontando le questioni di oggi e di domani. Questo libro raccoglie le istruzioni spirituali che p. Spidlík ha offerto per gli esercizi al Papa e alla sua Curia nella quaresima 1995. -
L' anticristo (con la traduzione del saggio di Solov'ev)
Come mai nel racconto di Vladimir Solov'ëv l'Anticristo è presentato come un uomo perfetto? Sarebbe interessante fare un paragone fra le varie figure dell'Anticristo degli autori cristiani dell'antichità. All'epoca del martiri, l'Anticristo è presentato come un imperatore che costringe all'idolatria e mette in atto il crudele meccanismo della persecuzione. I Padri che combattevano per la purezza della fede in difesa dei dogmi cristiani vedevano l'Anticristo come lo spirito della menzogna. Per i monaci contemplativi, è invece lo spirito delle tenebre, o della luce illusoria. Per gli asceti è il tentatore che fa cadere nei vizi. La teologia russa confessa che la fonte primaria dell'antropologia è l'uomo immagine di Dio in tutta la sua bellezza e grandezza. Ma, come per ogni religione, la stessa convinzione può incorrere nel pericolo di idolatria. Invece di partire dal simbolo per arrivare a Dio, l'uomo è tentato di soffermarsi a godere della bellezza del simbolo come tale. San Gregorio di Nissa dà come esempio il sole: invece di vedere Cristo nel simbolo del sole, l'idolatra divinizza il sole e non riconosce Cristo. L'uomo moderno è conscio della sua grandezza, dei progressi che si aprono in ogni campo di attività. Prova anche un certo orgoglio davanti alle opere delle sue mani e ai valori riconosciuti come tali. La tentazione allora si ripropone come assolutizzazione di questo senza accettare il ruolo di mediazione che ogni bene rappresenta di fronte alla storia. Soffermarsi diventa dichiarare assoluta l'opera e divinizzare l'uomo che la compie. -
Dire l'uomo. Vol. 1: Persona cultura della Pasqua.
«Marko Ivan Rupnik, per trattare il tema dell'uomo creato ad immagine di Dio, sceglie il metodo teologico più vicino a quello descritto, ad esempio, nella ""Vita di Mosè"""" di Gregorio di Nissa: l'autore ci invita ad una salita che porterà a contemplare, nei vari modi e sotto vari concetti (che non sono idoli, ma simboli), il mistero dell'Amore Increato e Creato che inabita nell'uomo come immagine di Dio. Il metodo, che evoca piuttosto una salita, aiuta a capire anche il contenuto: non si tratta di parlare delle cose di Dio, ma di parlare con Dio della persona-uomo, delle Persone Divine. Questo è possibile perché si procede come nella preghiera: anche se si sta in silenzio, a causa dell'incontro avvenuto, nascono parole di vita e cultura, continua l'Incarnazione del Lógos.?All'esperienza spirituale rimanda infatti continuamente questo libro fitto di idee, di intuizioni, di luce. L'autore si rifà spesso agli autori russi, ai quali egli somiglia anche per la capacità di fondere insieme la tradizione e l'attualità, conoscenze tanto varie, culture diverse e una formazione teologica che respira già con due polmoni.» (Dalla introduzione di Olivier Clément)."" -
Cabasilas: teologo e mistico bizantino. Nicola Cabasilas Chamaetos e la sua sintesi teologica
Nel periodo turbolento della guerra civile tra il Cantacuzeno e i Paleologi da una parte e le agitazioni religiose che investivano il mondo dei monaci dall'altra, la figura di Nicola Cabasilas si staglia come esempio di equilibrio e nello stesso tempo di appassionata esperienza mistica. In un'epoca in cui imperava una spiritualità monastica spesso basata su un'ascesi solitaria, sulla fuga dal mondo, egli afferma che la vita di Cristo passa in noi attraverso il mistero di unione e di intimità realizzato dai sacramenti. Attraverso di loro, anche chi vive nel mondo aderisce a Cristo e alla sua dinamica di morte e risurrezione, conformandosi alla volontà di Dio che opera la nostra trasfigurazione. -
Palamas: la grazia e l'esperienza. Gregorio Palamas nella discussione teologica
«L'opera di Gregorio Palamas rappresenta lo splendido compimento della grande tradizione teologica d'Oriente. È una tradizione dove elementi filosofici, apologetici, spirituali e mistici si compenetrano indissolubilmente; dove le più audaci, ""paradossali"""" speculazioni dialettiche convivono con il senso vivissimo dell'impenetrabilità del Mistero; dove sophía neo-platonica e moría cristiana formano indisgiungibili polarità: dimensioni perfettamente distinte, eppure insieme indispensabili per comprendere l'intero. Di questa ricchezza, di questa sinfonicità, in questi termini certo """"inaudita"""" in Occidente, rende ampia testimonianza Yannis Spiteris nella sua ricerca, appassionata quanto filologicamente documentata. L'importanza di questo lavoro, che mi auguro possa finalmente introdurre la figura del Palamas nel dibattito filosofico-teologico (tra filosofia e teologia) italiano, sta appunto nel suo non ridurre ad un aspetto l'opera del santo Padre, ma nel discuterne anche criticamente tutti gli intrecci e le relazioni.» (dall'introduzione di Massimo Cacciari)."" -
Russia-Europa nel pensiero filosofico russo. Storia antologica
"Posta tra Europa e Asia, la Russia è stata spesso interpretata come parte dell'Europa, e contemporaneamente come un mondo originale tutto da scoprire. Anche i russi hanno spesso definito se stessi in rapporto all'Europa e all'Asia. Eppure la loro storia è stata europea e mondiale, perché nel loro paese sono esplose crisi che tutto l'occidente aveva maturato in sé, ma che in Russia si sono manifestate con più violenta intensità. Questa storia antologica completa la storia del pensiero filosofico russo fino agli anni recenti, con le nuove tendenze emerse in seguito alla perestrojka di Gorbaciov." -
L' idea russa. Un'altra visione dell'uomo
Viviamo su una terra reificata, aliena, e ci muoviamo in un tempo scandito dall'economia e dalla televisione. Le cose che ci circondano sono mute e non ci ricordano nessuno. L'idea russa di p. Spidlík esprime la vocazione del popolo russo a ipostatizzare, personificare la terra, il lavoro, allora tanto più a mettere in rilievo il carattere personale dell'uomo. Il libro fa vedere come la fede russa ha avvolto nell'amore eventi spesso dolorosi, ostili, tragici. Infatti, tanto sangue, tante guerre, tante illusioni e tanto fango si sono versati sulla storia di questo popolo. Ma una lettura spirituale è svincolata da ogni logica formale, per questo è al di là dei giudizi e delle idealizzazioni. Segue magari una sola persona, nella quale, in mezzo alle violenze e alle ingiustizie, lo Spirito Santo ha potuto operare la santità. Perciò questo libro è soprattutto un libro sapienziale, un libro in cui si comunica come le cose e la natura profanata possono rientrare nel principio agapico, cioè diventare sante. -
Adamo e il suo costato. Spiritualità dell'amore coniugale
Secondo il racconto biblico, Eva è tratta dal costato di Adamo. Da allora, Adamo non potrà più addormentarsi su se stesso e cercherà la sua costola. Ma anche Eva troverà la vita e si pacificherà solo al fianco da cui è stata presa. Comincia così per i due la via della salvezza: l'eros diviene una forza che fa uscire da sé, che apre all'altro e che non dà pace finché non porta alla comunione, all'unione. La scelta del matrimonio, sacramento cristiano dell'alleanza, riletta da un marito e padre ortodosso e da un gesuita a partire dalla verità antropologica sull'amore coniugale. -
Pregare nel cuore. Iniziazione alla preghiera
L'uomo ha sempre cercato l'ultimo fondamento di tutto ciò che esiste. Per i cristiani è il Padre, verso il quale ci conduce lo Spirito, attraverso il Figlio. E poiché Lui è una Persona, avvicinarsi a Lui suppone un dialogo, cioè la preghiera. È difficile dire qualcosa sulla preghiera, perché la preghiera è come la vita. E la vita infatti non la si definisce, la si vive. Ma in un certo modo si cerca di descriverla sotto quegli aspetti che più rendono ragione di ciò che è. In questo volumetto P. Spidlík, in una sintesi esistenziale e accessibile, introduce ai temi fondamentali della preghiera. -
«Gli si gettò al collo». Lectio divina
"Il figlio partì per un paese lontano..."""" Tutta la Scrittura e la vita personale di ciascuno è praticamente racchiusa nella parabola del nostro allontanarsi dal Signore, dell'incamminarci in una direzione sbagliata fino a quando, incapaci di personalizzare le cose, ridotti da padroni a servi delle cose, nasce la nostalgia del soggetto, della relazione. Si apre così il ritorno alla casa del Padre, dove, nella relazione ritrovata, le cose di prima ci parlano della persona amata e dunque diventano una festa." -
Fondamenti spirituali del futuro. Intervista a Olivier Clément
Oggi che si va faticosamente elaborando una civiltà planetaria, di fronte anche alla presa di coscienza delle identità culturali dei popoli dell'Asia, dell'Africa, delle Americhe, l'Europa non ha ancora prodotto una sintesi, né culturale né teologica, che superi il grande divorzio tra il suo oriente e il suo occidente e apra al futuro. Olivier Clément è un testimone d'eccezione che ha potuto vivere nella sua vita l'incontro fecondo delle eredità separate dell'oriente e dell'occidente cristiani. Un piacevole colloquio a ruota libera sul postmoderno, sul ruolo dei cristiani in Europa, sull'ortodossia, sulla teologia, sull'ecumenismo, sui suoi ricordi personali dei più grandi rappresentanti dell'emigrazione russa in Francia. -
I fondamenti spirituali della vita
In quest'opera Solov'ëv è il teologo-filosofo di una modernità che trasforma in postmodernità. Con lui comincia lo sforzo di trasportare l'ascesi di trasfigurazione del monaco russo nella società, nella storia, cercando di far vedere come il cristianesimo non può più essere adorazione passiva di Dio, ma opera attiva con Dio. L'epoca moderna ha sviluppato tante potenzialità umane, ma nella loro immanenza e separatezza, così che ha elaborato tante forme particolari, ma non ha dato all'umanità il contenuto interiore della vita stessa. Ne ha evidenziato certi elementi singoli, li ha portati al massimo grado di sviluppo, per quanto questo è possibile nella loro separazione, ma li ha lasciati senza un nesso organico e quindi privi di vita, per cui tutta questa ricchezza è un capitale morto. Si esce da questa situazione cogliendo come la divinoumanità non è solo la regola di vita individuale, ma il fondamento dello sviluppo del mondo. Non più il divino che assorbe l'umano, non l'umano che assorbe il divino, ma la divinoumanità. Un'opera molto vicina ai grandi testi evangelici che si impegna a commentare. Spiega i tre atteggiamenti fondamentali che definiscono in maniera classica l'esistenza cristiana - la preghiera, l'elemosina, il digiuno - e il Prologo di Giovanni. Parla poi dello stato e della società secondo Cristo, dove il perfezionamento personale non può essere separato dal miglioramento dei rapporti sociali. Un'opera che nella sua purezza è una sintesi teologica e spirituale di perenne attualità. Si fa carico del pensiero dell'evoluzione, cercando di riconciliare la lettura teologica e quella scientifica delle origini del mondo: le forme superiori del mondo esistono prima delle forme inferiori, anche se appaiono dopo. L'evoluzione produce le condizioni necessarie per la loro manifestazione: tutta la natura aspirava all'uomo, tutta la storia al Dio-Uomo. -
L' occhio luminoso. La visione spirituale di sant'Efrem
Molte ragioni rendono oggi attuale sant'Efrem: anzitutto egli è uno dei principali autori rappresentativi del cristianesimo semitico nella sua forma non ancora ellenizzata-europeizzata, quindi un autore che può in modo tutto particolare servire come legame e punto di incontro tra il cristianesimo europeo da una parte e quello asiatico ed africano dall'altra. Inoltre, egli è uno dei più grandi di tutti i secoli ad esprimere la sua teologia sotto forma poetica. Invece che procedere per definizioni, che considera come confini che impongono limiti, egli va avanti per mezzo di paradossi e di simboli, i mezzi più capaci di sostenere il dinamismo essenziale e la fluidità del suo approccio teologico. Lo studio fresco e profondo di Sebastian Brock, uno dei migliori specialisti di sant'Efrem e della tradizione siriaca nella sua interezza, ci aiuta a cogliere tutta la ricchezza di questo autore. -
Oltre l'Oriente e l'Occidente. Per una tradizione liturgica viva
Robert Taft è senza dubbio uno studioso di liturgia di statura mondiale e, secondo le parole di John Meyendorff, probabilmente il miglior specialista nella storia della tradizione liturgica bizantina. In questo libro egli dispiega tutta la sua straordinaria padronanza delle fonti documentarie e del loro contesto storico per andare ""oltre"""" le categorie di oriente e occidente, alla radice di ciò che è comune a tutte le tradizioni cristiane. Ne risulta non un quadro privo di vita, piuttosto emergono i tratti della tradizione come autocoscienza della Chiesa - oggi - di ciò che le è stato consegnato non come un tesoro inerte, ma come un dinamico principio di vita. Un libro di interesse non solo per chi si occupa di liturgia, teologia ed ecumenismo, ma anche per chi è impegnato nella pastorale."" -
Anthologhion di tutto l'anno. Vol. 1
"L'Anthologhion"""" è una collezione in greco, ora tradotta interamente in italiano, che raccoglie un compendio dei libri liturgici necessari per la preghiera dell'ufficio divino nella Chiesa bizantina. È in quattro volumi. Diventa così possibile accedere all'ufficio liturgico bizantino in traduzione italiana, un'opera importante per conoscere la Chiesa considerata per eccellenza Chiesa liturgica. È qui che si plasma anche la teologia di tanti autori orientali che restano altrimenti incomprensibili senza la conoscenza della liturgia che è fonte e contesto della loro riflessione." -
Anthologhion di tutto l'anno. Vol. 2
"L'Anthologhion"""" è una collezione in greco, ora tradotta interamente in italiano, che raccoglie un compendio dei libri liturgici necessari per la preghiera dell'ufficio divino nella Chiesa bizantina. È in quattro volumi. Diventa così possibile accedere all'ufficio liturgico bizantino in traduzione italiana, un'opera importante per conoscere la Chiesa considerata per eccellenza Chiesa liturgica. È qui che si plasma anche la teologia di tanti autori orientali che restano altrimenti incomprensibili senza la conoscenza della liturgia che è fonte e contesto della loro riflessione." -
Presso le mura di Chersoneso. Per una teologia della cultura
Espulso dalla Russia, Bulgakov scrive questi dialoghi ambientandoli in Crimea, dove il popolo russo, nella persona di san Vladimir, ha ricevuto il battesimo nel rito bizantino. Qui analizza impietosamente i mali della Chiesa russa, individuandoli in ciò che essa ha ricevuto dai greci insieme alla fede cristiana, cioè il veleno dello spirito scismatico bizantino, conseguenza della pericolosa identificazione di locale e universale, nazionale ed ecclesiale, da cui sarebbero nati l'esclusivismo ecclesiastico, una fatale chiusura, la presunzione della Terza Roma, la separazione dalla comunione dei popoli. -
«Cerco i miei fratelli». Lectio divina su Giuseppe d'Egitto
Questa lectio divina ci introduce ai contenuti più profondi della vita spirituale, del discernimento, delle problematiche della teologia dell'evangelizzazione. Nella storia di Giuseppe è infatti raffigurato tutto il cammino di morte e di risurrezione paradigmatico della vita cristiana. È la storia dell'amore di un padre che suscita invidia, dispersione, odio. Ma il figlio che accoglie l'amore del padre riunisce i fratelli: la via dell'amore, attraverso il male subìto, svela un disegno provvidenziale in cui anche il male si converte in bene. È allora chiaro perché da sempre in Giuseppe è stato visto Cristo, il Figlio prediletto del Padre, ucciso dal male del mondo, grazie al quale il Padre può impartire la sua benedizione su tutta l'umanità in Lui radunata. -
La luce senza tramonto
Finita di scrivere nel 1916, al tempo della prima guerra mondiale, e pubblicata nel 1917 a Mosca, tra la rivoluzione di febbraio e quella d'ottobre, quest'opera è il bilancio intellettuale e spirituale di Sergej Bulgakov alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale. Quale pensiero e quale esperienza ci fanno entrare in contatto con Dio? Come è possibile la religione? Che cos'è la religione in ordine al sentimento, alla morale, al mito, al dogma, alla filosofia in generale? Bulgakov si pone questi interrogativi passando in rassegna le esperienze intellettuali e mistiche più significative dell'umanità. Un'opera in cui è possibile riscontrare la gestazione di tutte le tematiche teologiche affrontate dal Bulgakov successivo. Presentazione di Piero Coda. -
«A due polmoni». Dalla memoria spirituale d'Europa
L'opera di p. Spidlík è frutto di tanti anni di ricerca e di riflessione in cui egli ha scavato nei campi della teologia orientale veri e propri tesori dei quali, con una grande sensibilità per la cultura contemporanea, ha mostrato la rispondenza alle attese dei cristiani di oggi. In questa sua opera, che abbraccia sia la ricerca, la sistematizzazione, che la divulgazione, Spidlík è uno dei protagonisti nella ricerca di una sintesi culturale e teologica che superi la secolare spaccatura tra l'oriente e l'occidente, che sia capace di uno sguardo antico, ma che allo stesso tempo non si sottragga agli interrogativi di oggi. La sua è una teologia ""a due polmoni"""" per la vita della Chiesa nel terzo millennio. Il volume, che intende essere un piccolo omaggio a padre Spidlík in occasione dei suoi 80 anni, esce riunendo suoi articoli inediti e scritti di alcuni suoi discepoli. Dal momento che il libro vorrebbe dare di lui un'espressione il più possibile autentica, contiene la ricerca, la riflessione, il colloquio, la lettera, e anche le fotografie, quelle dei ricordi, giacché padre Spidlík ci ha insegnato ad amare la memoria.""