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Padova prima di Padova. La città e l'universo veneto
In più occasioni gli autori di questo volume hanno dialogato su temi inerenti l'antichità, confrontandosi ora in sedi accademiche ora nel corso di pubblici incontri. Insieme hanno dato vita al Perìpatos, un felice ciclo di conversazioni sulla storia di Padova antica che da alcuni anni ha luogo nei chiostri dei Musei Civici della città. Questo volume prende lo spunto proprio dalle riflessioni proposte in quella sede, in cui la storia e l'archeologia si incontrano e si raccontano attraverso le loro competenze disciplinari. -
The Arena of Verona
Il testo offre un sintetico panorama della storia, lunga duemila anni, di un monumento universalmente noto, affascinante sia per la complessa struttura sia per le vicende di cui è stato protagonista. -
Racconti di viaggio
Esperto di suoli forestali, l'autore viaggia attraverso i continenti per lavoro, cercando il contatto con gli indigeni e le foreste. Questo libro descrive le sue impressioni, offrendo il punto di vista di chi proviene da un paese industrializzato, ricco, culturalmente e tecnologicamente evoluto, considerato civile e democratico, conducendo il lettore a diretto contatto con la natura e le popolazioni locali. Sei racconti che ci fanno viaggiare ora nell'America del Sud, per comprendere l'amarezza e la sofferenza dei popoli indigeni sconfitti. Ora nelle foreste di conifere delle Alpi Albanesi per incontrare l'aquila, l'orso bruno e il lupo, creature forti e intelligenti. Ora in Africa a stupirsi per il comportamento dei bianchi che vogliono imporre le leggi dell'economia globale e la loro cultura. Ogni racconto contiene una ricchezza di messaggi che si trasforma talvolta in ferma condanna, talaltra in alta divulgazione naturalistica, e ancora in riconoscimento profondo della dignità delle persone semplici e genuine quali sono i personaggi principali dei suoi viaggi. -
Si dice a Verona. 550 modi di dire del dialetto veronese
Sono commentati qui 550 modi di dire veronesi, per la maggior parte raccolti nella città di Verona. Non si tratta di proverbi, che appartengono a un settore molto diverso: questi rappresentano consigli, moniti o conclusioni, mentre i modi di dire sono essenzialmente metafore. I modi di dire sono locuzioni caratteristiche che quasi sempre non possono essere tradotte letteralmente: espressioni spesso riferite a fatti del passato, non più presenti nella coscienza dei parlanti. -
Schedare gli italiani. Polizia e sorveglianza del dissenso politico: Verona 1894-1963
Il volume intende indagare i caratteri della sorveglianza sul dissenso nell'Italia contemporanea, a partire dall'analisi dei fascicoli personali dei sorvegliati politici nella provincia di Verona tra la fine dell'800 e i primi anni '60 del '900. Qual è il profilo politico, sociale, generazionale e di genere dei sorvegliati? Quali sono i motivi che portano alla schedatura e gli attori coinvolti in tale pratica? Come e perché variano nel tempo l'intensità e la durata della sorveglianza? Dalle risposte a questi interrogativi emerge come la storia della sorveglianza politica - della sua continuità e delle sue discontinuità - tenda a configurarsi attorno ai campi di significato che di volta in volta assume la categoria di sovversivo. I soggetti, le idee e i comportamenti che sono ritenuti potenzialmente in grado di sovvertire l'ordine pubblico e il sistema di potere vigente vengono fatti oggetto di un dispositivo di controllo e disciplinamento volto a eliminare il pericolo di una radicale e traumatica trasformazione. -
Oltre il declino l'unità. I dilemmi del sindacato italiano
Il sindacato attraversa uno dei periodi di minor ""appeal"""" della sua storia: declino degli iscritti e del consenso popolare (almeno secondo i sondaggi di opinione); ripiegamento della contrattazione, sempre più di tipo """"concessivo"""" e """"difensivo"""", come si usa dire in gergo; scarso seguito nella stampa e nei nuovi media; pochissima attenzione da parte di studiosi e intellettuali. In questo panorama depresso, il libro di Luigi Viviani costituisce una importante eccezione perché, non senza una buona dose di ottimismo della volontà, propone un impegnativo corpo a corpo con le strategie degli attuali leader sindacali, alla ricerca di una via di uscita dai vicoli ciechi in cui si dibatte il sindacalismo contemporaneo."" -
Padova romana. Da Augusto a Teodorico
Da tempo gli autori di questo volume - uno storico e un'archeologa - si confrontano su argomenti di antichità. In particolare sulla storia di Padova, oggetto di riflessioni nel corso dei tanti incontri pubblici cui hanno dato vita presso i Musei Civici della città. A un primo volume dedicato alla storia della Padova protostorica segue ora questo sulla Patavium romana, raccontata lungo un arco cronologico che si estende dalla romanizzazione al crepuscolo del mondo antico. L'occasione per porre l'accento su questi temi è una ricorrenza importante: nel 2014 si celebra infatti il bimillenario della morte di Augusto, sotto il cui governo Patavium conobbe una particolare opulenza e vide riattualizzate, nelle parole di poeti e storici contemporanei, le origini dal sangue troiano che l'accomunavano a Roma. -
San Zeno in Verona. Ediz. italiana e inglese
Cierre edizioni pubblica un volume di grande formato che, attraverso un appassionante percorso per immagini, vuole narrare la storia e, al contempo, mostrare le ricchezze artistiche del complesso abbaziale di San Zeno. Alternando inquadrature d'insieme e sguardi ravvicinati, che consentono di vedere per la prima volta dettagli spesso inaccessibili, il volume restituisce un ritratto inedito della basilica dedicata al santo patrono, simbolo di Verona. I testi di Tiziana Franco e Fabio Coden, docenti di Storia dell'Arte Medievale presso l'Università di Verona, danno conto dello stato attuale delle conoscenze e degli studi affiancando le magistrali fotografie di Basilio e di Matteo Rodella (BAMSphoto), realizzate, in molti casi, avvalendosi di piattaforme elevate e dell'elicottero. -
La Divina Commedia in dialetto veneziano da Dante Alighieri
Nel 1875 esce presso la Tipografia del Seminario di Padova una versione in dialetto veneziano della Divina Commedia. Scopo dichiarato del traduttore Giuseppe Cappelli è quello di ""rendere, per quant'è possibile, popolare un'opera astrusa [...] e dai pochi studiosi soltanto compresa, nonché ad agevolarne la intrinseca intelligenza"""". La traduzione di Cappelli permette anche al lettore di oggi di accostarsi nuovamente ai testi più illustri della nostra letteratura riscoprendo al contempo la ricchezza e il colore del dialetto veneziano."" -
Verona città fatata. Itinerari attarverso colori forme simboli
L'autrice di questo volume, laureata in filosofia, appassionata di tradizioni religiose e di simbologia, che combina con gli studi di psicologia della forma e del colore, più che una semplice guida di Verona ne propone in queste pagine un ventaglio di interpretazioni inedite e sorprendenti, sostenute da ampie letture. Suggerisce anche quattro possibili percorsi attraverso l'intero territorio scaligero associati ai quattro colori (rosso verde blu giallo) che nella tradizione filosofico-alchemica si legano agli elementi costitutivi del mondo e dell'uomo. -
Leggende euganee
Le ""Leggende euganee"""", pubblicate per la prima volta nel 1941 con lo pseudonimo di Sellida Ilvaro, costituiscono l'opera più riuscita di Silvia Rodella, la cui genesi e """"poetica"""" sono ben condensate nella Premessa: """"Così gli Euganei mi presero tutta, il cipresso ha saputo dirmi tante cose e ogni angolo di questa terra mi ha narrato la sua storia, perché dell'essere amato si ama ogni cosa"""". Il vero protagonista dell'opera di Rodella è il paesaggio, che si estende nella fascia meridionale dei Colli tra Lozzo, Este, Arquà Petrarca. La ricchezza e la precisione dei particolari nelle descrizioni delle località in cui sono ambientate le leggende sono evidentemente il frutto di una esperienza diretta, """"sul campo"""", di luoghi, sentieri, corsi d'acqua, speroni rocciosi, che solo una camminatrice poteva acquisire. """"Leggende euganee"""" è quindi un'opera che merita di essere riscoperta e riletta, anche perché testimonia una sensibilità pionieristica per la conoscenza del patrimonio paesaggistico dei Colli Euganei."" -
È bella Pristina la sera. Romanzo criminale kosovaro
Pristina, Kosovo, alla fine della prima decade del nuovo millennio. Tre poliziotti, già inquadrati nell'Uck durante la cruenta guerra civile tra serbi e albanesi che ha insanguinato il Kosovo, organizzano un attentato dinamitardo per uccidere l'assassino di un loro collega e, forse, per conquistare il cuore di Valentina, la più bella cantante del Kosovo. L'unica legge cui obbediscono è quella scritta nel Kanun, il codice consuetudinario della tradizione albanese che prevede l'obbligatorietà della vendetta e il disonore per chi si rifiuta di compierla. L'esplosione del potente ordigno provoca un'inutile strage sulla quale indaga un magistrato italiano inviato in Kosovo come pubblico ministero internazionale. Il racconto, ispirato a un fatto realmente accaduto e scritto dalla prospettiva di Nikolla, uno dei tre poliziotti kosovari, dipinge, oltre alla vicenda criminale, la violenza, l'odio etnico, il machismo che ancora prosperano in certe aree dei Balcani. -
Verona. Guida storico artistica
Un'esplorazione attenta che permette di riconoscere strato dopo strato, dietro alle apparenze, le ricchezze della storia di Verona. Un invito ad alzare gli occhi, a spingersi nei vicoli, a entrare nelle chiese per cercare di comprendere l'essenza della città. -
I signori del terrore. Polizia nazista e persecuzione antiebraica in Italia (1943-1945)
Durante l'occupazione dell'Italia nel 1943-45, l'esercito e la polizia nazista si macchiarono di crimini contro l'umanità quali stragi di civili, rastrellamenti e deportazioni di avversari politici ed ebrei. Verona, con l'attivazione dell'ufficio del capo della Polizia di sicurezza e del Servizio di sicurezza (Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des SD, BdS), divenne la sede di una parte fondamentale dell'apparato poliziesco nazista. I documenti di tale ufficio vennero distrutti, tuttavia si sono conservate fonti sparse presso archivi tedeschi, italiani, inglesi e russi. Questo lavoro collettivo analizza molteplici aspetti dell'attività del BdS: le considerazioni del SD sugli ebrei in Italia prima del 1943; la struttura e l'attività dell'apparato di Verona; i percorsi biografici dei dirigenti e l'ufficio antiebraico; la deportazione degli ebrei da Roma ad Auschwitz con tappa a Verona; il rapporto con i fascisti locali; il trattamento degli agenti da parte degli Alleati; l'esempio dell'Aussenkommando di Roma, subordinato al BdS e responsabile della strage delle Fosse Ardeatine; il coinvolgimento di agenti tedeschi nel caso Ciano e il film ""Il processo di Verona"""" di Lizzani."" -
L' editore, le maestranze, il Cavaliere. Storia delle relazioni industriali alla Mondadori di Verona dal 1945 al 1992
Lo sviluppo della Mondadori a Verona è stato reso possibile non solo dalla lungimiranza dell'editore, ma anche dal ruolo positivo svolto in azienda dalle numerose professionalità operaie e dalle loro rappresentanze sindacali. Un ruolo confermato da quasi 300 accordi aziendali stipulati nella seconda metà del secolo scorso. Proprio in questo periodo, grazie anche alla proficua collaborazione delle parti sociali, si è sviluppato attorno alla fabbrica, nel territorio veronese, un distretto grafico unico in Europa e nel mondo per competenze tecnico-professionali. Un distretto ancora oggi operativo e riconosciuto come una notevole eccellenza del settore grafico-cartario. -
Santi della tradizione
Frutto di una lunga ricerca, il volume riporta la vita del personaggio e le vicende storiche di cui è stato protagonista e da cui ha avuto origine il culto. La narrazione, con un linguaggio semplice e diretto, accessibile a tutti nello stile della divulgazione documentata, assume a tratti la forma della leggenda. Evidenziando, tra l'altro, il rapporto stretto che la tradizione popolare attribuisce alla festa, al folklore e alla norma meteorologica legati al santo. A corredo del testo, un'efficace iconografia cinquecentesca dei santi con immagini provenienti dal Museo della Stampa Remondini. -
Il teatro romano di Verona
Addossato al colle di San Pietro, sede del primo nucleo abitato di Verona, il Teatro Romano fu costruito verso la fine del I secolo a.C. Nel medioevo la struttura antica fu utilizzata per recuperare materiali da costruzione e coperta da edifici. L'immaginazione di artisti del Rinascimento quali Palladio e Caroto ne mantenne viva la memoria, fino alla riscoperta nell'Ottocento, con grandiosi lavori di scavo e sistemazione. Il testo propone un viaggio nel tempo, dall'epoca romana a oggi, in un luogo affascinante, con un gigantesco teatro, una chiesa, un articolato convento, edifici residenziali e infine un museo che offre una veduta meravigliosa della città. -
Veneto, Stati Uniti e le rotte del mondo. Una memoria
L'incontro della cultura veneta con quella degli Stati Uniti nel secondo dopoguerra porta a una sorta di ""dispatrio"""" di molti nostri intellettuali. Si instaura un """"volano"""" fra le due culture ed esperienze di vita, fra chi guarda e vive altrove pur restando ancorato alla propria terra. Dopo il Sessantotto e la guerra del Vietnam al rapporto con gli Stati Uniti, divenuti establishment, si sostituisce quello più ampio e ancor più vario con le letterature e le culture del Commonwealth - Australia, Canada, Sudafrica e oltre -, favorito anche dall'interesse editoriale per """"voci"""" nuove e dell'attività promozionale delle ambasciate. Al volano """"bilaterale"""" si sostituisce una serpentina avvolgente di rotte culturali, che fa del mondo un ventaglio dove l'Europa perde centralità e ci si muove fra oceani e continenti, per cerchi concentrici. Il resoconto di questi fenomeni, in chiave autobiografica, è ricco di personaggi, figure ed episodi significativi dell'ultimo mezzo secolo. La conclusione è al passaggio dall'Atlantico al Pacifico nelle acque fosche e minacciose di Capo Horn, ultimo scoglio di un percorso che parte dalla centralità di Venezia, ramificandosi in modo vasto e inatteso."" -
Marmolada
Una sorta di enciclopedia della notissima montagna dolomitica, un racconto avvincente dal punto di vista letterario che di fatto si legge come un romanzo, anche se consiste in una impegnativa sequela di saggi. Ben venti sono gli autori, ma il volume si caratterizza per una vastissima cerchia di autorevoli collaborazioni, tanto da farne un unicum nella storia dell'editoria di montagna. Splendida la ricerca iconografica (foto Tappeiner, Ghedina, Gogna, Lasen, Faganello, Moratelli, Visintainer e altri). Tra gli autori si ricordano Piero Gianolla, Cesare Lasen, Franco de Battaglia, Paola Barbierato, Katia Occhi, Daniela Perco, Luciana Palla, Alessandro Gogna, Luigi Casanova, Ulrike Kindl, Tania Rossetto. Ognuno di essi porta esperienza, scienza e coscienza: dai loro scritti traspare prima di tutto un grande amore per la montagna e per questa montagna in particolare, una non celata amicizia con la gente della montagna e con la loro storia, la loro lingua, i loro costumi (dalle Motivazioni del Premio Manfrini, Rovereto). -
Nobiltà e immagine. Tiepolo e Muttoni a villa Loschi Zileri Motterle. Nuove ricerche e ultimi restauri
Nel contesto della storia e della cultura veneta, villa Zileri Motterle rappresenta un capitolo di singolare interesse su cui è parso meritevole condurre alcune stimolanti riflessioni che si presentano al lettore in un nuovo volume dedicato in particolare al salone d'onore. Due nomi di grande risonanza risultano collegati alla storia della villa: Giambattista Tiepolo, che qui eseguì un ciclo di affreschi di luminosa ed elegante freschezza e l'architetto Francesco Muttoni, l'artefice della nuova definizione del complesso edilizio. L'idea della pubblicazione ha avuto origine dal recente restauro di cui è stato oggetto il salone d'onore, occasione in cui si è acquisita consapevolezza di quanto l'apparato decorativo della sala costituisca per qualità esecutiva e stato di conservazione, una eccezionale base di lettura e studio della tecnica tiepolesca. Al tempo stesso la disponibilità di documenti e mappe, anche in parte inediti in quanto a studio e analisi, e le peculiarità architettoniche della sala sono state stimolo per affrontare lo studio nel dettaglio delle tematiche di carattere architettonico del complesso.