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Villa d'Este a Tivoli. Quattro secoli di storia e restauri. Ediz. illustrata
L'autrice ripercorre le vicende storico-architettoniche di uno tra i più affascinanti e suggestivi esempi di villa italiana cinquecentesca, dalla realizzazione ad opera del cardinale Ippolito II d'Este e del suo architetto di fiducia Pirro Ligorio, attraverso la lenta e graduale 'decadenza protrattasi per oltre due secoli, alla 'rinascita' nei primi decenni del Novecento ad opera dello Stato italiano, fino ad arrivare agli interventi di restauro del secondo dopoguerra che hanno conferito al complesso il suo aspetto odierno. Dall'esame dei documenti bibliografici ed archivistici inediti, vengono accuratamente illustrate le operazioni di conservazione e di trasformazione che i vari titolari e proprietari dell'immobile, succedutisi nel corso dei secoli, hanno apportato sia al giardino che al palazzo. Particolare attenzione viene rivolta al periodo novecentesco che vede la Villa oggetto di operazioni che oscillano tra la pratica prevalente del restauro filologico e scientifico e quella del ripristino e del completamento in stile delle parti mancanti. La storia degli interventi di restauro nella Villa, mai sino ad ora proposta in maniera così esauriente, esplicita di volta in volta, i modi e le tecniche proprie della cultura critica del restauro nei diversi periodi. Parallelamente agli aspetti tecnici, di natura 'materica', viene presa in considerazione un'altra componente essenziale, quella simbolica, costituita dal 'senso' che il monumento ha acquisito nel tempo. -
La criminalità organizzata in Italia e la camorra in Campania
La Camorra rappresenta oggi un grave problema sia dal punto di vista dell'ordine e della sicurezza pubblica che da quello economico-sociate. Una delle peculiarità che contraddistinguono la malavita campana è la sua tendenziale onnipervasività, ovvero, le sue caratteristiche le consentono di essere presente ovunque vi sia ""utilità"""". Spietatezza, opportunismo e cinismo, rappresentano l'essenza criminale riscontrabile in tutte le bande camorristiche. Molteplici sono gli interessi dell'associazione criminale. La Camorra trae i suoi ingenti profitti da tutti i settori dell'illecito, quali ad esempio: il traffico di sostanze stupefacenti e di armi, l'estorsione e l'usura, la prostituzione, il controllo del gioco clandestino, gli appalti pubblici, i combattimenti di animali, lo smaltimento dei rifiuti, il traffico di banconote e titoli falsi, la produzione e lo smercio di prodotti contraffatti, l'immigrazione clandestina, i reati di """"agrimafia"""" o """"mafia agricola"""". Lo studio svolto, è stato realizzato con la volontà di ripercorrere le vicende storiche della Camorra; come è organizzata. Come opera, come tende a solidificare le posizioni di prestigio, come attua le trasformazioni necessarie alla sua evoluzione. Infine, quali sono le responsabilità da attribuire alla Camorra in merito alfa gravissima problematica relativa al ciclo dei rifiuti (stoccaggio, trasporto, smaltimento), che ha messo in ginocchio un'intera regione."" -
Paesaggi culturali. Rappresentazioni, esperienze, prospettive-Cultural landscape. Ediz. bilingue
Il tema dei paesaggi culturali, dibattuto da tempo nei paesi anglosassoni e in Europa, si pone da non molti anni anche all'attenzione della società italiana: provvisto di sfaccettature molteplici e differenti, si offre come punto di equilibrio tra la necessità di un ambiente a misura d'uomo, la memoria e il desiderio di un paesaggio abitabile. Il termine stesso sembrerebbe peraltro indicare una differenza tra paesaggi ""culturali"""" e """"altri"""" paesaggi, imponendo un confronto tra punti di vista diversi: da una parte i paesaggi culturali tutelati dall'ideologia della conservazione, attenta ai valori consolidati delle comunità, dall'altra invece quei paesaggi in forte trasformazione, luoghi in cui la città si disperde e si confonde in qualcosa d'altro, oggetto di attenzione da parte delle discipline geografiche e del territorio. L'opera, che raccoglie saggi di specialisti di diversi settori, intende offrire una sintesi articolata di studi eterogenei ma tutti convergenti sul tema, attraversando i campi della storia, dell'estetica, della conservazione, della pianificazione, della geografia, delle rappresentazioni e delle mediazioni culturali."" -
Tecnologie per una nuova igiene del costruire. Contributi per l'innovazione dei regolamenti edilizi comunali
Assunta come irrinunciabile e prioritaria la necessità di realizzare ambienti sicuri e salubri, il testo vuole promuovere il progetto e l'uso di strumenti regolamentari organici, capaci di favorire condizioni di benessere, in rapporto ai luoghi nei quali l'organismo edilizio si colloca, alle attività che negli ambienti interni di esso si esercitano e alle modalità costruttive. Si tratta della necessità di ""accompagnare"""" i progettisti nella valutazone e gestione dei rischi per la salute, specie quelli connessi con l'inquinamento dell'aria indoor (IAQ); indicando protocolli efficaci nella prevenzione, nel controllo e nella correzione. Si propone, in chiave non manualistica ma problematica, una rilettura del Regolamento Edilizio Comunale; concettualmente diverso, operativamente alternativo a quelli in corso. Riconducendo questo strumento regolamentare all'utilità e ai significati originari, l'ottica è di fargli riassumere un ruolo di controllo e di indirizzo dell'attività edilizia, che esplichi i suoi effetti al momento di esaminare le richieste d'intervento e nelle verifiche sulla qualità delle costruzioni. Un obiettivo, che può essere raggiunto solo attraverso azioni collaborative e secondo linee metodologiche ed operative comuni e condivise, tra strutture che operano sul territorio, con diverse competenze tecnico-edilizie e igienico-sanitarie."" -
Dlgs 81/2008. Il testo unico della sicurezza sul lavoro
A quattordici anni dal 1994, anno di approvazione del celeberrimo dlgs 626/94, molte cose sono cambiate nel nostro Paese e, di conseguenza, molte sono state le modifiche ed integrazioni alla 626 dettate dall'esigenza di organizzarle e riunirle in una nuova e chiara emanazione. Il D.Lgs. 81/08, Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, entrato in vigore il 15 Maggio 2008, si pone l'obiettivo di essere strumento di riferimento per tutti: datori di lavoro, lavoratori ed organi ispettivi. Il fine comune rimane quello di combattere in maniera decisa gli infortuni nei luoghi di lavoro, puntando fermamente sulla prevenzione e sull'igiene. Una menzione particolare va riservata alla Gestione delle Emergenze (Antincendio e Primo Soccorso) ed alla assoluta rilevanza ricoperta dai presidi presenti in azienda (mezzi di rilevazione e spegnimento di incendio, cassette di primo soccorso e camera di medicazione) e dalla formazione degli addetti. Non va assolutamente tralasciata l'importanza dell'utilizzo e del corretto uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). È possibile imparare a riconoscere quelli più adatti alla mansione prevista ed al tipo di lavoro che si va ad affrontare anche grazie alla più idonea formazione ed informazione specifica. Argomento di assoluta rilevanza è la segnaletica. Un uso corretto ed una costante manutenzione permette di saper individuare ed utilizzare i cartelli più idonei alle varie esigenze: di divieto, di avvertimento, di prescrizione e salvataggio. -
La Campania e la grande guerra. I monumenti ai caduti della provincia di Salerno. Ediz. illustrata
Questo volume contiene il primo estratto dell'attività di schedatura realizzata dalla Direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali sui monumenti ai caduti della prima guerra mondiale in Campania, circa 700. La schedatura ha lo scopo di attirare l'attenzione su un patrimonio del secolo scorso capillarmente diffuso, che, espressione di arte pubblica destinata ad un pubblico di passanti e di cittadini e oggetto di commemorazioni considerate retoriche, è stato nel tempo guardato con una certa sufficienza rispetto all'arte delle avanguardie contemporanee e relegato in una sorta di limbo dalla storia dell'arte. Va ricordato lo scopo di questi monumenti: la memoria di un conflitto mondiale che causò solo in Italia oltre seicentomila morti con conseguenze devastanti nella vita delle famiglie e delle comunità locali. Essi costituiscono forse il primo e unico segno di adesione allo stato nazionale, l'Italia, infatti, come nazione si era formata da un tempo relativamente breve e in molte zone interne del Mezzogiorno, come il salernitano, il senso di appartenenza allo stato nazionale era poco sentito, il ruolo dei monumenti fu quindi anche quello di ricordare che l'unità italiana e la partecipazione al conflitto mondiale non erano stati solo forieri di lutti e sventure, ma anche di una vittoria di cui andare fieri. -
Studi sui Fontana. Una dinastia di architetti ticinesi a Roma tra Manierismo e Barocco
Il volume attraverso le vicende dei Fontana racconta da un punto di vista ravvicinato l'epopea della cultura architettonica tra Manierismo e Barocco. Si tratta di una sorta di storia enciclopedica dei Fontana, dove sono confluite le ricerche più recenti sulle opere di questi architetti, nel quadro sociale della migrazione delle maestranze ticinesi a Roma e con l'aggiunta di alcuni correlati sull'Europa orientale. La prima parte del volume è dedicata all'attività professionale dei Fontana tra Roma e Napoli. La seconda parte fornisce nuovi contributi sulle biografìe, declinati attraverso un'analisi delle vicende patrimoniali e familiari. La terza parte presenta il quadro dei repertori biografici, primo tentativo di sistemazione di una complessa e intrigata genealogia familiare, che tende a definire e decodificare un puzzle di nomi che partendo dall'area del Mendrisiotto si estese in tutta Europa. -
Architetture del bianco. Viaggio teorico-creativo attorno alle lingue del bianco. Ediz. illustrata
Bianco è il primo sguardo sul mondo da cui deriva il procedimento di percezione e costruzione del circostante. Il bianco, come scrivono Castoldi e Hillman, è all'origine delle religioni, dell'arte, del linguaggio e rappresenta l'incontro primo tra il sensibile e il visibile. Questo volume è un viaggio teorico-creativo attorno alle lingue del bianco, ripercorrendo, nei primi capitoli, alcune importanti rappresentazioni tra arte e scrittura, ricerca della linfa primaria, mitologica da cui le espressività hanno mosso i loro segni. Il libro rilegge importanti percorsi creativi spinti nelle trame del bianco e della sua luce, e il contagio linguistico, che con il suo coinvolgimento ha determinato un itinerario consegnato in differenti ambiti espressivi al nuovo millennio. Il niveo colore e la ricerca monocroma connotano l'originalità dell'arte del Novecento. Sul finire degli anni '50 un fremito attraversa l'Europa e le culture d'oltreoceano, accendendo luci monocrome lungo una linea immaginaria, bianca, di confine tra i linguaggi del secolo. -
La Sicilia e il grand tour. La riscoperta di Akragas. 1700-1800
La fortuna della letteratura, dell'arte e dell'architettura della Grecia antica nel Sette e Ottocento passa attraverso la riscoperta dei monumenti del Mediterraneo in cui la Sicilia ha un ruolo fondamentale. Come testimoniano i saggi raccolti in questo volume, con le prime indagini sulle antichità dell'isola condotte sulle grandiose rovine ""della più bella città dei mortali """"di pindarica memoria, Akragas diviene tappa fondamentale nel viaggio alla ricerca delle radici classiche della cultura europea. Un tema affascinante che attendeva finora un'analisi approfondita, in cui l'antica Akragas, epicentro di un racconto a molte voci, si presenta come meta e summa memoriale di tutta la Sicilia."" -
Cronaca di Roma. Vol. 4: 1859-1861.
Con il triennio 1859-1861 l'immagine e la realtà di Roma città chiusa in se stessa, isolata e staccata dal resto della Penisola vengono spazzate via. Come già nel '48, a partire dalla II guerra d'indipendenza il mondo esterno si catapulta nell'Urbe. Il clima di fermento patriottico che si apre con la consegna dell'ultimatum austriaco al governo di Torino fa il suo corso anche nella capitale pontificia. A partire dalla manifestazione del 24 aprile 1859, grazie alla compiacenza delle truppe francesi, il Comitato nazionale romano può trasformare Roma quasi in una zona franca sottratta al controllo delle autorità pontificie e nella quale per la prima volta dopo la caduta della Repubblica del 1849 lo spazio cittadino diviene il palcoscenico per affermare la concreta presenza dei patrioti nella vita quotidiana. L'armistizio di Villafranca non segna la totale normalizzazione della situazione: ancora fino al primo semestre del 1861, le strade, i teatri, l'Università sono i luoghi dove liberali e papalini si 'danno battaglia' per attestare una maggiore visibilità rispetto alla parte avversa. Il metodo scelto da Roncalli nel redigere i suoi polizzini - riportare non solo i fatti, ma in primo luogo i temi all'ordine del giorno nelle conversazioni dei romani - permette di avvicinarsi alla comprensione di quella che fu la reale atmosfera quotidiana dell'Urbe in quei mesi. -
Carducci e la rivoluzione. I sonetti di Ça ira. Storia, edizione, commento
La corona dei dodici sonetti di Ça ira dà voce poetica alle riflessioni di Carducci sul ""momento più epico della storia moderna"""", come egli stesso definì il Settembre 1792 in una nota posta in calce alla prima edizione del poemetto nel maggio 1883. Sullo sfondo dell'opera, il cui titolo riprende le parole del canto che risuonò nelle strade di Parigi, era anche il contrasto di interpretazioni sull'eredità della Rivoluzione francese, che la fase critica dei rapporti italo-francesi aveva riacceso fra moderati e democratici. Superate le asprezze della giovanile esperienza giambica, ma ancora animato da una forte passione civile, Carducci restituisce il senso degli episodi rivoluzionari """"senza mistura di elementi personali"""", adottando una forma metrica del tutto insolita per un tema storico e rielaborando alcuni spunti delle narrazioni di Carlyle, Blanc e Michelet. Nei """"settembrini"""", che inevitabilmente rinfocolarono le polemiche (l'autore replicò nei mesi successivi con una lunga e battagliera prosa apologetica), è riaffermato il valore non soltanto delle idee del 1789, ma anche dei successivi esiti, drammatici e violenti, della Rivoluzione, fino alla luminosa giornata di Valmy (20 settembre 1792), quando anche Goethe, presente all'epica battaglia, volle cogliere, nella vittoria dell'esercito francese, l'inizio di una nuova era per l'umanità."" -
Santa Caterina da Siena a Magnanapoli. Arte e storia di una comunità religiosa romana nell'età della Controriforma. Ediz. illustrata
Riemerge, attraverso lo spoglio di ricchi fondi documentari, la vicenda a lungo dimenticata di una delle principali comunità monastiche romane. Dalla fondazione nel 1574, attraverso i fasti dell'età barocca, le difficoltà durante l'occupazione francese e la Repubblica Romana, fino alla pressocché completa distruzione all'inizio del XX secolo, la storia del monastero di Magnanapoli e delle domenicane che lo costruirono e abitarono emerge in tutta la sua ricchezza nei suoi rapporti di interscambio con la storia della città, con il fervore della spiritualità e devozione per la Santa senese, nello splendore dei capolavori d'arte che la chiesa di Santa Caterina conserva ancora intatti. -
Cento anni di stampa periodica nel Lazio: 1870-1970. Repertorio
Frutto di una ricerca - sostenuta dal contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e realizzata da un gruppo di istituti culturali romani durata diversi anni, il volume comprende le schede di 860 periodici, reperiti in diverse biblioteche, e di circa 300 periodici citati in saggi o repertori ma non reperiti nelle biblioteche, tutti pubblicati nella regione Lazio tra il 1870 e il 1970. Già il numero delle testate individuate appare di per sé sufficiente a testimoniare di una vitalità che la stampa locale riusciva ad avere anche nel Lazio. E, accanto ad essa, non può essere dimenticata la vitalità di alcune delle tipografie dove questi periodici venivano stampati. Questa stampa periodica, spesso dalla vita breve, espresse i suoi prodotti più maturi nel primo quindicennio del XX secolo, quasi manifestazione di bisogni e di spinte che il mutamento culturale e sociale stava producendo. Cercò, come poté, di tenere dietro all'avvento della società di massa e di interpretarlo; prima dei mutamenti introdotti dal regime totalitario, fu lo stesso succedersi tumultuoso degli avvenimenti a imprimere degli scossoni non solo ai periodici e alle loro redazioni e organizzazioni editoriali, ma anche ai gruppi sociali - soprattutto borghesi medi e piccoli - dei quali molti di essi erano espressione. -
San Pietro e San Marco. Arte e iconografia in area adriatica. Ediz. illustrata
San Marco, definito da Eusebio di Cesarea ""interprete di Pietro"""", fu discepolo del primo apostolo, a Roma lo segui nell'attività missionaria e qui scrisse il Vangelo in cui, secondo la tradizione, trascrisse direttamente la testimonianza di ciò che aveva udito. Il tema elaborato nei secoli da numerosi leggendari ha ispirato nella storia dell'arte d'Oriente e d'Occidente un raro e assai poco esplorato universo artistico e iconografico, con una ricchezza straordinaria di opere. Sculture, mosaici, tavole, tessuti e oreficerie si disseminarono con continuità in oltre nove secoli tra le isole dell'Adriatico sino alle pendici del Monte Athos, per ricongiungersi alle culture del Mediterraneo orientale. Alla ricostruzione di questa lunga storia delle immagini e del loro ruolo è dedicato il volume, che propone in modo interdisciplinare questa singolare rappresentazione dal mondo tardoantico sino all'apogeo nel mondo medievale. Presentazione di Giovanni Morello."" -
Il grande modello per il San Pietro in Vaticano. Antonio da Sangallo il Giovane. Ediz. illustrata
Il grande modello in legno per il San Pietro vaticano, da non molto sottratto all'oblio, è opera di particolare significato ed ultimo più importante impegno creativo di Antonio da Sangallo il Giovane. Osteggiato da Michelangelo perché più ""opera tedesca"""" (gotica) che espressione della """"maniera moderna"""" ma esaltato dal Vasari per l'""""ordine nuovo e modo straordinario"""", porta a maturazione un pensiero architettonico particolare. Di interessantissima ibridazione tra cadenze stilistiche classiciste e maestosi recuperi pre-rinascimentali medioevaleggianti. Lo scavo nell'officina formativa sangallesca ha rivalutato e messo in evidenza la particolare caratura della sua complessità, declinata in innovativa sintesi tra forbite eleganze cinquecentesche e configurazioni costitutive fuori dalle regole classiciste: convalidando il giudizio cinquecentesco vasariano di opera straordinaria."" -
Archivi e musei di architettura. Documentare il contemporaneo. Atti della giornata di studi (Roma, 21 gennaio 2008). Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli atti della giornata di studio ""Documentare il contemporaneo, archivi e musei di architettura"""" che ha inteso indagare più da vicino la realtà, nuova e in fase di crescita, del Museo/Archivio di architettura in Italia e all'estero, esplorando i punti di incontro, le connessioni e le differenze che esistono tra un centro archivistico e un museo, strutture che ovviamente non coincidono e non sempre possono convivere. Nell'archivio prevale la dimensione specialistica, il museo invece, pur prevedendo la conservazione e la valorizzazione dei fondi di architettura, opera con un'ottica più ampia, attenta alla promozione e alla partecipazione attiva del pubblico. I contributi raccolti hanno alimentato un dibattito che si è rivelato molto produttivo nella prospettiva del nascente Museo di architettura moderna e contemporanea nel MAXXI di Roma."" -
Architettura incisa. Disegni e incisioni d'architettura
Specchi, Pozzo, Juvarra e, soprattutto, Giovan Battista Piranesi, sono i grandi architetti del ""Secolo del Rame"""" che fecero dell'incisione calcografica un potente veicolo-manifesto del loro universo formale e concettuale, con immagini che travalicano la funzione accademica e pedagogica cara al Settecento. Muovendo da quegli esempi, """"Architettura Incisa"""" attualizza e ripropone in forma sperimentale una pratica pressoché ignota agli architetti dell'era globale e del disegno computerizzato. Assieme ai rinomati Alessandro Anselmi, Franco Purini, Carlo Aymonino, Massimiliano Fuksas, Paolo Portoghesi, testimoni della cultura artistica del progetto, una trentina di allievi delle Facoltà di Architettura di """"Valle Giulia"""" e """"Roma Tre"""", hanno intrapreso un percorso a ritroso, meditato e riflessivo, attraverso tecniche antiche e procedimenti rituali. Ne è conseguito il recupero degli strumenti grafici manuali per comunicare il pensiero architettonico. Emerge il gesto che traccia il segno: prima sulla carta poi, con la punta metallica, sul rame, in una dinamica """"fisica e poetica"""" che coinvolge tempo e materia."" -
Gli itinerari della carta. Dall'Oriente all'Occidente: produzione e conservazione
Questo volume raccoglie i testi che sono stati presentati pochi anni fa dall'Istituto centrale per la patologia del libro, oggi Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (ICPAL), in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Si tratta di sette articoli, di cui quattro incentrati sulla storia della carta antica dalla Cina all'Europa e tre più vari che trattano rispettivamente di un'esperienza dell'Istituto in Giappone, della valorizzazione di un fondo di circa 5000 carte filigranate conservate presso l'Istituto e delle ultime scoperte sulla degradazione della carta. È questo il primo volume della nuova serie della collana ""Quaderni"""", che è destinata ad ospitare studi e ricerche legate al settore della conservazione e del restauro dei materiali archivistici e librari. Tutti sono ormai consapevoli che la conoscenza è una premessa necessaria a qualsiasi attività in questo campo. Di questo ampio sapere la storia della carta è componente essenziale, nonché base indispensabile di ogni buon operare."" -
Scultura barocca italiana in Portogallo. Opere artisti committenti. Ediz. illustrata
Come già nel 1504 scriveva Pomponio Gaurico nel suo trattato, creando opere di scultura l'uomo non avrebbe potuto concepire niente di più potente per superare la sua condizione di mortale, né di più propizio all'invidia degli dei. Difatti, le opere di scultura sopravvivono nel tempo, al di là degli artisti che le hanno realizzate, al di là delle personalità che rappresentano. La resistenza della scultura marmorea alle tante forme di erosione che il tempo porta con sé è difatti notevole; sono però numerose le sculture che non sono sopravvissute e delle qualle abbiamo soltanto notizie. Così, quando ci dedichiamo al tema della scultura barocca italiana in Portogallo, dobbiamo parlare di sopravvivenze, anche se, per ricostruirne correttamente il contesto, è necessario anche far menzione (più o meno accurata) delle opere distrutte o smarrite. Non è scopo di questo libro compiere un approccio dettagliato e complessivo alla tematica della scultura barocca italiana in Portogallo; come si vedrà, questa ricerca ha come primo obiettivo richiamare l'attenzione sulla scultura in generale e in particolare sulla scultura barocca italiana che non si presenta agli occhi dell'osservatore di oggi come una realtà distante ed inaccessibile, perché, assieme ad una raffinata cultura, carattere fondamentale del barocco è la viva espressione di emozioni e sentimenti, che ancora oggi coinvolge l'osservatore, con una suggestione emotiva che neppure il tempo è riuscito ad annullare. -
L' estetica del sapore. Un'arte giapponese. Ediz. italiana e inglese
La cucina giapponese - a differenza di quella italiana - potrebbe definirsi come un insieme di tecniche di ""preparazione"""" piuttosto che di """"trasformazione"""": gli ingredienti devono anticipare nell'aspetto il piacere del palato e rimanere il più possibile integri anche nel corso dell'elaborazione. Anche nel numero il rigore è la regola: mai più di tre raccomanda la saggezza popolare. Quanti visiteranno la mostra """"L'estetica del sapore. Un'arte giapponese"""" si avventureranno in un percorso affascinante in cui il bello contende la palma al buono e dove la """"bellezza"""" del piatto è una componente essenziale della sua """"bontà"""" e viceversa. In questo senso si comprende la cura dei particolari che va ben oltre la pietanza, dalla scelta delle stoviglie al luogo in cui il pasto si consuma.""