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Averroè l'inquietante. L'Europa e il pensiero arabo
Averroè (1126-1198), al secolo Abu l-Wal d Muhammad ibn Ahmad Ibn Rusd: medico, giurista, cadì, filosofo e commentatore di Aristotele, erede delle grandi figure del pensiero greco-arabo e una delle principali fonti delle culture ebraica e latina del Medioevo. È però stato a lungo, agli occhi dei lettori europei, l'uomo della folle tesi secondo cui l'intelletto umano sarebbe separato dagli individui e unico per tutta la specie. La conseguenza? La negazione della proposizione ""io penso"""", ovvero la rovina della razionalità. Ma perché l'averroismo, sin dalla sua prima apparizione aspramente combattuto, non ha mai smesso di affascinare e risorgere? Sulla scorta di Freud, questo libro propone una risposta: Averroè è l'archetipo del """"perturbante"""", venuto a inquietare la latinità o, se si vuole, l'Europa."" -
Le macchine nel mondo antico. Dalle civiltà mesopotamiche a Roma imperiale
L'antichità è immaginata come un'epoca di straordinaria fioritura artistica e architettonica, letteraria e filosofica. La presunta marginalità delle conoscenze scientifiche, l'incapacità di porre in proficua relazione scienza e tecnica, oltre all'ampia disponibilità di schiavi, hanno costituito i pilastri della resistentissima tesi della ""stagnazione tecnologica"""" del mondo antico. L'autore cerca di confutare tale ipotesi mettendo a frutto studi e ricerche degli ultimi anni. L'antichità, epoca in cui tutto venne ideato dal nulla, è caratterizzata dalla presenza di personaggi capaci di costruire e adoperare strumenti per portare a compimento sfide a lungo apparse come sogni impossibili. Vasche per la premitura delle uve, torchi, macine, gru, ruote idrauliche, dispositivi da guerra e per il teatro definiscono il paesaggio del Mediterraneo come un vero e proprio """"paese delle macchine""""."" -
L' Italia e la politica internazionale. Dalla Grande Guerra al (dis-)ordine globale
Ultima tra i grandi paesi europei o forse prima tra i piccoli, nel Novecento l'Italia ha vissuto vicende altalenanti. Potenza vincitrice all'indomani della Grande Guerra. fu relegata al ruolo di ex nemico al termine del secondo conflitto mondiale. L'avvio dell'età repubblicana ha segnato la rinascita del paese, ma la fine del bipolarismo ha aperto una stagione d'incertezza tra attivismo e rischio dell'irrilevanza. In un mondo ricco di contrasti e contraddizioni, occorre saper cogliere l'evoluzione di lungo periodo dell'azione internazionale dell'Italia. Emerge così che gli Stati Uniti sono diventati uno dei tanti amici di cui il paese si circonda. Il Mediterraneo contribuisce in modo incerto a definire le coordinate della sua politica euro-atlantica. Il tutto mentre l'Europa rimane il principale e problematico punto di riferimento. Saremo capaci di orientarci, come paese ma anche come ""popolo"""", in un sistema internazionale sempre più disordinato?"" -
L' ultimo Beethoven. Musica, pensiero, immaginazione
Quale fu il clima culturale ed emotivo in cui visse e operò Beethoven negli ultimi quindici anni di vita? Attraverso l'epistolario, i diari e i quaderni di conversazione del maestro di Bonn, Solomon ci guida alla scoperta di uno dei momenti più intensi ed enigmatici della produzione beethoveniana, quello delle Variazioni Diabelli e delle ultime cinque sonate per pianoforte, degli ultimi sei quartetti, delle ultime tre sinfonie e della «Missa solemnis». Ne emerge un mondo interiore in cui si mescolano filosofia romantica ed esoterismo, mitologia pagana e massoneria, estetica classica e religioni orientali. Il volume offre un contributo decisivo alla conoscenza di quello straordinario ""sviluppo spirituale"""" che rese possibili alcune fra le opere immortali del grande musicista tedesco."" -
Ridere nell'antica Roma
In che modo, e perché, si rideva nella Roma antica? Come agiva il riso nella cultura dell'élite romana? Qual era il suo compito politico, intellettuale, ideologico? E che cosa ci dice di come funzionava la società? In questo libro, Mary Beard – una fra le storiche dell'antichità più conosciute al grande pubblico – esplora le varie forme della comicità a Roma, gettando nuova luce su alcuni celeberrimi classici, dalle commedie di Plauto all'inquietante «Asino d'oro» di Apuleio. Ma in queste pagine non si parla solo di letteratura, si parla anche del riso nella vita quotidiana, fra barzellette e scherzi burloni, fra uomini comuni e imperatori, fra scritte ingiuriose e motti di spirito, perché ridere è anche una questione di potere. -
Tommaso d'Aquino. Un profilo storico-filosofico
Non c'è dubbio che Tommaso d'Aquino rappresenti uno dei pensatori più importanti e influenti dell'intera storia del pensiero occidentale. Tuttavia la grande fioritura di studi nel Novecento ha in generale privilegiato solo alcuni aspetti del suo pensiero, costruendo un'immagine piuttosto statica e dogmatica del maestro domenicano. Questo profilo cerca di restituire a Tommaso la sua dimensione storica, proponendo sia una ricostruzione complessiva, in ordine cronologico, della struttura e delle circostanze di composizione delle sue opere, sia la presentazione e discussione dei temi filosofici più significativi presenti in ciascuna di esse, anche in rapporto alle fonti con cui lo stesso Tommaso non ha mai smesso di dialogare nel corso della sua carriera – da Aristotele alla tradizione neoplatonica, da Agostino e Boezio ad Avicenna e Averroè. -
I manoscritti di Nag Hammadi. Una biblioteca gnostica del IV secolo
Gli scritti scoperti nel 1945 nella località egiziana di Nag Hammadi, fonti preziose per conoscere il cristianesimo dei primi secoli, sono densi di fascino e ricchi di stimoli per il lettore odierno. Il volume è una guida introduttiva ai testi più significativi di questa straordinaria biblioteca: con un linguaggio chiaro e accessibile, l'autrice li presenta raggruppandoli secondo criteri inerenti ai temi e ai generi letterari e li inquadra entro il più ampio contesto dei fenomeni religiosi dell'età tardoantica, sciogliendo i loro enigmi più oscuri. -
Che cos'è la video-estetica
Che ruolo gioca il video nella contemporaneità? Quali sono, oggi, le sue declinazioni commerciali e le sue ambizioni artistiche? Qual è la natura dell'immagine elettronica e quali le strategie che il video commerciale adotta per sedurre il fruitore? Che senso assumono nel nuovo orizzonte video- estetico la storia, il kitsch, il ""post-human"""", l'errore e il valore veritativo dell'immagine? Attraverso l'analisi estetica di generi e autori del panorama videografico, il volume ricostruisce i percorsi che la videomusica ha intrapreso negli ultimi decenni, diventando l'ambito applicativo privilegiato della sperimentazione videoartistica e dimostrando come la cultura di massa, nella contemporaneità, sia stata in grado di rilanciare e trasporre in ambito commerciale strategie visive, categorie ed elementi sorti nelle avanguardie."" -
Musei e media digitali
Qual è il rapporto tra musei e media digitali? Quali sono i mezzi più adatti per creare un dialogo fra istituzione museale e visitatore? Il libro offre una risposta concreta a queste e altre domande. Dopo aver ripercorso brevemente la storia della relazione fra musei e comunicazione, indaga il contesto attuale in cui tale rapporto si sviluppa. Analizza gli strumenti che possono essere impiegati nei percorsi museali per coinvolgere il visitatore, agevolando la fruizione e la comprensione delle opere esposte e del loro contesto. Affronta, inoltre, il tema della comunicazione museale online, fra siti web e piattaforme social, per individuare le buone pratiche comunicative, in ambito italiano e internazionale. Chiude il libro una riflessione sulle modalità della fondamentale e irrinunciabile trasformazione digitale dei musei italiani. -
Il cervello morfologico
Ogni parlante riconosce che gatto, gatte e gattile sono parole diverse tra loro, ma parimenti associate al concetto di ""gatto"""". Il cervello morfologico è il cervello che riconosce la forma delle parole analizzando le componenti in cui queste si articolano. Come sono rappresentate e memorizzate le parole nel lessico mentale e nel cervello? Con quali meccanismi una parola viene attivata allo scopo di essere prodotta e come viene analizzata per essere compresa? Come variano tali meccanismi a seconda del tipo di parola? Il libro risponde a queste domande facendo ricorso ai metodi delle neuroscienze con l'ausilio della psicolinguistica e della linguistica teorica."" -
Manuale di epigrafia latina. Ediz. ampliata
Le iscrizioni romane sono presenti ovunque: le incontriamo, infatti, non solo nelle raccolte di musei grandi e piccoli, ma anche nelle nostre città, collocate là dove sono da sempre, in quel che resta di un edificio romano oppure inserite nelle facciate di chiese e di antichi palazzi o all'interno di una boutique o di una pizzeria. Ed è proprio questa loro diffusione che le rende per noi tanto, troppo, familiari, così che le oltrepassiamo senza degnarle neppure di uno sguardo distratto, anche se con la loro silente presenza rievocano un mondo ormai lontano, ma ancora carico di suggestioni. Tutto ciò accade perché non le conosciamo, non sappiamo leggerle e comprenderle, ma, soprattutto, non sappiamo ascoltarle: queste iscrizioni, infatti, ci parlano, ci raccontano ognuna la storia di donne e uomini, che furono potenti e umili, poveri e ricchi, che soffrirono e gioirono nel loro percorso umano e che affidarono a una pietra il loro messaggio. Saperle ascoltare, tuttavia, non è né semplice né facile, perché occorre pazienza e competenza. In una nuova edizione aggiornata e ampliata, questo manuale fornisce dunque un pratico strumento di lavoro per quanti desiderino avvicinarsi allo studio delle iscrizioni, per capirle e valorizzarle. -
Letteratura e arti visive nel Rinascimento
Il libro affronta i principali snodi storico-concettuali della civiltà del Rinascimento da un punto di vista privilegiato: le numerose e varie occasioni d'incontro tra parole e immagini. L'intreccio fra componente visiva e codice linguistico caratterizza infatti molte delle forme più innovative e sorprendenti della produzione culturale cinquecentesca (dalle scritture ecfrastiche ai repertori iconologici, dall'autobiografia degli artisti al libro illustrato), ponendosi al centro della riflessione teorica e della pratica di artisti e scrittori (o artisti-scrittori) quali Alberti, Leonardo, Aretino, Cellini, Vasari, Michelangelo, Ariosto e Tasso. Dall'interazione, in una prospettiva transdisciplinare, degli strumenti e dei metodi della storia della cultura letteraria e artistica, della filologia, dei visual studies, emerge il quadro ricco e variegato di un'esperienza chiave della stagione umanistico-rinascimentale, che considerava l'immagine non un oggetto inerte della contemplazione disinteressata ma, in simbiosi con la parola, un corpo vivente capace di incantare e di ferire, di creare conoscenza e di muovere all'azione. -
L'aur'amara. Testo provenzale a fronte. Ediz. critica
Di questo grande trovatore (vissuto nella seconda metà del XII secolo) che Dante colloca fra i lussuriosi del Purgatorio, mettendogli in bocca un ampio discorso in provenzale, ci è rimasto un breve ma compatto canzoniere che giustifica appieno la definizione dantesca di «miglior fabbro del parlar materno» e l'elogio petrarchesco del suo «dir strano e bello». Domina infatti in questi versi una strenua ricerca metrica e stilistica, che fissa in gelide astrazioni i paradossi e i rituali dell'amore cortese. L'itinerario iniziatico della fin'amor si risolve qui nella dura ed esaltante opera della creazione poetica, che diventa un imperativo assoluto: «Debbo fare più di ogni altro una canzone di tal fattura che non ci sia parola impropria né verso senza rima». E questa ricerca culmina nel virtuosismo arcano e incantatorio della sestina, dove il ritorno ossessivo delle stesse sei parole-rima esprime mirabilmente il circolo vizioso del desiderio erotico: un modello metrico che sarebbe poi stato imitato da molti grandi poeti, da Dante e Petrarca fino a Ungaretti. -
Archeologia dei media. Nuove prospettive per la storia e la teoria della comunicazione
Da alcuni anni la storia dei media è al centro di profondi rivolgimenti. Scavando sotto l’apparenza di un paesaggio lineare ed evolutivo, gli studiosi hanno iniziato a scoprire congegni straordinari mai sviluppati, invenzioni bizzarre che tornano inaspettatamente a distanza di anni, dispositivi immaginari che preannunciano con grande anticipo quelli reali. L’archeologia dei media indaga con strumenti innovativi la logica non lineare di tale sviluppo. Jussi Parikka, uno dei protagonisti di questo nuovo corso di studi, propone un’introduzione completa e approfondita alla disciplina. L’archeologia dei media, all’incrocio tra l’archeologia del sapere di Michel Foucault e la storia materiale dei media di Friedrich Kittler, attrae e fa dialogare non solo la storia e la filosofia dei media, ma anche le pratiche artistiche che tematizzano le identità dei mezzi di comunicazione. Ne deriva un libro fondamentale per comprendere che cosa sono oggi i media, che cosa non sono più e che cosa stanno diventando. -
I metodi digitali nella ricerca sociale
Come studiare in modo accurato e affidabile le forme di interazione che contraddistinguono gli spazi digitali dal punto di vista delle scienze sociali? Quale approccio metodologico adottare, che sia rigoroso e in grado di armonizzarsi con le tradizioni esistenti di ricerca quantitativa e qualitativa? Il libro si propone come una guida teorico-pratica ai metodi digitali, in continuità con il filone di ricerca dei ""digital methods"""", per lo studio dei social media, della cultura e della socialità in Rete."" -
Vulnerabilità in età adulta. Uno sguardo pedagogico
A fronte di una consistente produzione pedagogica che, nel tempo, si è occupata delle ""potenzialità"""" dell'apprendimento in età adulta, ci pare di constatare come l'attuale condizione adulta sia anche caratterizzata da forme conclamate di disagio o da una diffusa fatica esistenziale nel sostenere i ruoli e le responsabilità che questa fase della vita comporta. Il nostro sguardo intende pertanto rivolgersi a questa """"zona grigia"""" che, trovandosi all'incrocio di più ambiti disciplinari, rischia di sfuggire alla dimensione teorica e, di conseguenza, alla possibilità di avere gli opportuni orientamenti per interventi socio-educativi mirati. A tale scopo il volume accoglie contributi dedicati a varie forme di vulnerabilità, a volte inscritte nella stessa condizione adulta, altre volte determinate o amplificate dall'imprevedibilità delle traiettorie di vita."" -
Il libro antico. Storia, diffusione e descrizione
Il volume si inserisce nel panorama degli studi bibliografici e di storia del libro che negli ultimi anni è radicalmente mutato grazie anche alle nuove tecnologie e a grandi progetti nazionali e internazionali. Il suo oggetto è il libro antico a stampa prodotto in serie con procedimenti manuali dall'invenzione di Gutenberg alle trasformazioni seguite alla rivoluzione industriale dell'Ottocento. L'impianto di quest'opera fortunata, giunta alla sua terza edizione, è profondamente rinnovato e aggiornato. Si analizzano gli antecedenti asiatici, le condizioni nelle quali maturò quella che venne presto definita ""ars scribendi artificialiter"""", i materiali impiegati, i processi produttivi, gli elementi del paratesto e le logiche della descrizione. Si rivolge a bibliotecari e ricercatori che si occupano di edizioni antiche e di filologia dei testi a stampa, ma anche agli studenti dei corsi di Beni culturali."" -
Profilo delle letterature romanze medievali
Invito alle letterature romanze del Medioevo: questo - con riferimento alle letterature d'oc e d'oïl, e poi a quelle iberiche e a quella italiana più legata alle esperienze d'Oltralpe - potrebbe anche essere il titolo da assegnare al presente volume. Non una trattazione sistematica e puramente erudita, ma una sintesi storiografica e critica volta a destare nel lettore non specialista il gusto della scoperta di una civiltà letteraria affascinante e innovativa e il desiderio di approfondirne la conoscenza, nei suoi capolavori (dalla Chanson de Roland al Cid, dal Roman de Tristan al Roman de la Rose) e nei suoi autori principali (dai trovatori a Chrétien de Troyes, da Marie de France a don Denis di Portogallo, da Ramon. Llull a Juan Ruiz). Su questi e molti altri si incentrano le pagine del libro, giunto alla sua seconda edizione riveduta, corretta e ampliata, con dovizia di esempi e citazioni testuali. Nel loro insieme, e nella loro fondamentale unità che non esclude le rispettive peculiarità e diversità, le letterature romanze del Medioevo sono la testimonianza più tangibile ed eloquente delle radici culturali dell'Europa moderna. -
Sociologia del carcere. Nuova ediz.
Il testo illustra le quattro principali prospettive teoriche impegnate nell'analisi sociologica dell'istituzione penitenziaria: l'approccio storico-sociale, che ricostruisce le origini del carcere e i suoi successivi modelli di sviluppo; l'approccio sociologico-giuridico, che affronta in una prospettiva critica i principi fondativi della pena detentiva; l'approccio etnografico, che studia il carcere come mondo sociale e analizza le dinamiche della vita detentiva; infine, una panoramica sulla composizione sociale della popolazione detenuta e sul recente emergere del tema dei diritti dei detenuti. Per ognuno di questi ambiti, il libro, in edizione aggiornata, spazia dai classici della disciplina ai riferimenti bibliografici più recenti, con un'attenzione particolare alle indicazioni provenienti dalla ricerca empirica. -
Una rivista per il socialismo. «Mondo Operaio» (1957-1969)
«Mondo Operaio» fu fondata nel dicembre 1948 da Pietro Nenni, inizialmente come rivista della corrente di sinistra del psi, per poi diventare, a partire dal 1951, la rivista ufficiale dello stesso partito. Nel periodo più duro della Guerra fredda la rivista si adeguò quindi ai dettami della politica frontista (antiamericanismo e mitizzazione del ""socialismo reale"""" compresi), tuttavia, a partire dalla distensione, si fece gradualmente portavoce delle varie istanze del """"socialismo di sinistra"""", marxista, ma critico nei confronti dello Stato-guida, come testimoniato dagli articoli di Nenni pubblicati nel corso del 1956 e dai dibattiti che si svilupparono sulle sue pagine. Un periodo particolare nella storia della rivista fu poi quello della breve condirezione di Raniero Panzieri (1957-59), contrassegnato dai temi della ricerca dell'autonomia della classe operaia e dello studio del neocapitalismo. Molte questioni che ci troviamo ad affrontare ancora oggi, a partire da quelle fondamentali del governo dell'economia e del ruolo dello Stato, negli anni del primo centro-sinistra furono oggetto delle analisi di Panzieri, Nenni, Lombardi, Giolitti, De Martino, Guiducci, Arfè, che cercarono di dare una risposta, talvolta velleitaria, spesso generosa, quasi mai scontata, ai problemi che politicamente li assillavano, primo tra tutti quello della costruzione del socialismo in un paese dell'Occidente capitalistico con una radicata presenza comunista.""