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La gang
Ispirato all'esperienza diretta del suo autore, La gang è un romanzo energico e brutale che racconta, senza esaltazione o apologia, la violenza e la vita di strada; lo fa con un linguaggio ruvido e immediato, che colpisce e coinvolge il lettore, sfondando gli steccati degli stereotipi e dei luoghi comuni.«Il ""Trainspotting"""" della nuova generazione» – The Independent«Un debutto incendiario» – The Guardian«Duro e poetico... una scrittura che ricorda Irvine Welsh e Alan Warner, e che schizza fuori dalla pagina» – The Observer«""""Trainspotting"""" incontra """"Arancia meccanica"""" in questo ritratto di un gang del North Lanarkshire... Una delle migliori giovani voci della narrativa britannica» – The Times«Un romanzo che ha già suscitato un gran clamore... Punta i riflettori sulle periferie post industriali scozzesi e ne svela i meccanismi nascosti» – The HeraldAll'inizio degli anni Duemila Glasgow ha un triste primato: capitale europea degli omicidi. Nelle periferie dell'adiacente Lanarkshire, ex cuore industriale della Scozia, i ragazzi si dividono in bande e ogni giorno combattono una battaglia spietata per il possesso del territorio. Azzy Williams ha quattordici anni quando si unisce allo Young Team. Da questo momento in poi è pronto a tutto per la gang. Pronto a fumare, assumere ogni tipo di droga, bere alcol fino a stordirsi e picchiarsi per il solo gusto di farlo. È pronto anche a morire per i suoi fratelli. Perché quando non hai niente, quando il mondo sembra non avere spazio per te, i tuoi amici sono la cosa più importante. Una rissa dopo l'altra, Azzy diventa uno dei pezzi grossi del suo giro e gli sembra di avere svoltato. Ma a diciassette anni la situazione è fuori controllo: le dipendenze lo hanno portato a crisi di ansia e attacchi di panico, molti amici se ne sono andati, alcuni si sono suicidati, altri ancora sono stati uccisi... Azzy sogna di lasciarsi tutto alle spalle, di costruirsi un futuro migliore; trovare una via d'uscita non sarà facile, ma lui potrà aggrapparsi a un talento che non sapeva di avere e che potrebbe salvarlo."" -
Una porta sul buio. Testo irlandese a fronte
La sua poesia è un incessante lavoro di scavo, la sua penna è, come lui stesso ha scritto, una vanga affondata nella terra alla ricerca delle nostre origini e dei misteri primordiali dell'essere.Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1995, Seamus Heaney è uno dei più grandi protagonisti del rinascimento culturale irlandese. La sua lirica, come suggerisce Roberto Mussapi, è fortemente legata alla realtà e ai miti della sua terra, ma non assume mai connotazioni particolaristiche o nazionalistiche, si traduce al contrario in una partecipe esplorazione della natura, in un viaggio capillare nel paesaggio, nei segreti delle sue acque e delle sue torbiere, nella vita germinale della campagna. La sua poesia è un incessante lavoro di scavo, la sua penna è, come lui stesso ha scritto, una vanga affondata nella terra alla ricerca delle nostre origini e dei misteri primordiali dell'essere, ma sempre entro i confini dell'esperienza quotidiana e concreta. -
Mentre Buddha sorride. Testo inglese a fronte
Lucido a costo di essere spietato, con lo sguardo cinico e disincantato di chi non ha nessuna intenzione di negare la bruttezza del mondo, e nemmeno la propria, Charles Bukowski ci accompagna lungo le strade dell'America dimenticata, fatta di poveri, di emarginati, di sconfitti dalla vita e di donne perdute. È negli ippodromi, ai banconi dei bar di infimo ordine, nelle squallide camere di motel che si possono trovare ancora queste persone: vere, commoventi, capaci di sentimenti sinceri. E quando la vita picchia duro e non si parte certo con i favori del pronostico, ci si rifugia nei soliti, cari, vecchi amici: una bottiglia di vino, un libro, della buona musica, i gatti e, soprattutto, la macchina da scrivere, una tipa tosta a cui si può confidare tutto e che può sopportare qualsiasi cosa, tranne la presunzione degli scrittori di successo. -
La maturità rende giovani
La maturità rende giovani è una raccolta di poesie, osservazioni sulla natura e flashback della memoria che vanno dalla maturità fino agli ultimi giorni di Hermann Hesse.Il grande romanziere e poeta tedesco è qui un uomo sereno e rappacificato che, con un sorriso ironico e nostalgico, coltiva con stupefatta meraviglia il giardino della propria vecchiaia in cui ogni giorno germogliano, come «fiori di cui un tempo non avremmo pensato di prenderci cura», le virtù preziose della pazienza, della disponibilità e dell'indulgenza. E così facendo l'autore, da quel «vagabondo dell'anima», da quell'essere costantemente in transito che è, intravede nella vecchiaia l'ennesima irrinunciabile occasione di formazione: perché la crescita non finisce mai e la ricerca di sé è un processo che si apre sull'infinito. -
L' albero delle lattine
«Una prosa che ci emoziona e ci incanta» – D-la RepubblicaQuando la piccola Janie Rose Pike muore per un banale incidente, il microcosmo della casa che ospita la sua famiglia, le signorine Potter e i due fratelli Green sembra scombussolato per sempre. Il dolore e la rabbia alterano gli equilibri e riportano a galla vecchie ferite. Ma Simon, il fratello maggiore di Janie Rose, è ancora un bambino e ha bisogno di attenzioni, di qualcuno che lo aiuti a integrare in quel presente desolato i frammenti di memoria legati alla sorella: un particolare rimasto intrappolato in una fotografia, delle lattine appese a un albero spelacchiato che tintinnano al vento... Ed è proprio l'istinto vitale di Simon a ricordare agli adulti che «l'aspetto più coraggioso degli uomini» è che «continuano a voler bene alle creature mortali anche dopo avere scoperto che esiste la morte», e a riunire tutti in un inatteso e tenero festeggiamento corale. -
Virginia
Un romanzo di formazione che racconta la crescita artistica e personale della Woolf, una delle voci femminili più importanti e paradigmatiche del Novecento.«La gabbia dorata della buona società vittoriana, la malinconia profonda per la morte del padre… Un poetico e preciso ‘ritratto dell’artista da giovane’ di colei che diventerà Virginia Woolf.» – Helena Janeczek«L’infanzia e l’adolescenza di Virginia Woolf in un libro che arriva dritto al cuore.» – Le Matin«Favier racconta la giovinezza di una delle più grandi scrittrici di tutti i tempi, e lo fa con una prosa meravigliosamente poetica e immagini indimenticabili.» – Le FigaroNell’elegante dimora di Hyde Park Gate nasce Adeline Virginia Alexandra Stephen. Miss Jan – come ama farsi chiamare – cresce all’ombra della cultura austera del padre e della bellezza fragile di una madre eterea. Muovendosi tra le stanze buie di quella casa e quelle più ariose della villa di famiglia sulle coste della Cornovaglia, penultima di otto fratelli, interroga gli oggetti alla ricerca della propria identità, e osserva il turbinio della vita intorno a lei nel tentativo di comprendere quel mondo che la attrae e la illude. In quelle stanze cresce, si innamora, legge, scrive e lotta contro le regole dell’Inghilterra vittoriana, che le impongono un futuro di moglie e madre. E così, nella continua ricerca di un luogo in cui costruirsi al di fuori degli sguardi altrui, Miss Jan si appresta a diventare Virginia. -
Se tu fossi vero. Storia dell'orso che scappa
Dall'autrice di Che animale sei?, una nuova favola capace di incantare i lettori di ogni età.Dove va un orso quando scappa? E perché scappa? Nella vita reale scappa per istinto. Nessun animale accetta di vivere prigioniero. Ma nelle favole si può andare oltre: qui c'è un orso che scappa per tornare dal suo amico. Orso scapperà tutta la vita, dagli inganni, dai soprusi, dalle infinite gabbie dove gli altri vorrebbero rinchiuderlo, perché il suo sogno è di ritrovare Milco, il bambino che un giorno chiese in dono un orso: non un orsacchiotto di peluche, ma un orso vero. Può un orso di peluche diventare un orso vero? E cosa vuol dire essere veri o finti? Per amore, per rendere felice un amico, tutto è possibile. Basta volerlo. Basta andare dal Mago degli Orsi di Peluche, che forse c'è o forse non c'è. E non importa se poi vivere una vita vera è complicato, importa tenere acceso il sogno. E intanto imparare a vivere. Un romanzo-favola, com'è nella linea dei libri di Paola Mastrocola, per raccontare le vite di tutti noi: la paura di restar rinchiusi, il desiderio incontenibile di scappare, e la scoperta che solo l'amicizia può illuminare il nostro vagabondaggio. -
Memoria del vento
Nei versi di Adonis il poeta è un esiliato nel mondo: nelle sue parole ispirate di solitario, echeggia la forza della profezia e, nello stesso tempo, la profondità del dubbio. Tra i grandi temi che ritornano in queste pagine, oltre a quello dell'esilio, c'è anche quello della caduta, della morte di un dio che ritorna alla vita «nel panico e nella rovina» dal profondo del poeta. Forte è la meditazione sull'eredità del linguaggio, su una tradizione culturale antica, ma ancora viva, che si intreccia fittamente con quella religiosa. Ci sono poi temi a noi più vicini, come una angosciata riflessione sulla modernità e sull'alienazione della società consumistica. Con la sua poesia – nella quale la tradizione occidentale si fonde con quella orientale – scopriamo una voce che, «in tempi di oscurità e ripiegamenti, sa affermare di nuovo, della parola poetica, la missione e il primato». Prefazione di Giuseppe Conte. -
La corretta manutenzione del maschio
Per spiegare molte delle storture del mondo contemporaneo, basta una semplice considerazione: la mente umana è relativamente nuova, viene usata intensamente solo da una decina di migliaia di anni. Lo stomaco invece, tanto per dirne una, ha avuto a disposizione centinaia di migliaia di anni per perfezionarsi.Tra i disastri che discendono dalla scarsa capacità umana di usare il cervello c'è l'enorme difficoltà di mettere in piedi storie d'amore davvero soddisfacenti. Piuttosto recente infatti, tanto quanto l'utilizzo del cervello, è anche l'affermarsi dell'amore romantico come fulcro dell'esistenza degli individui: per migliaia di anni l'uomo ha avuto priorità drammaticamente più urgenti: mangiare, trovare riparo per la notte, sfuggire ai briganti e ai soldati del re. Logico quindi che, a livello di razza, non abbiamo accumulato molta esperienza nel settore amanti! In questo ambito dunque così poco conosciuto ma così importante, ci viene in aiuto questo libro, che fornisce una serie di informazioni essenziali sull'amore a partire proprio da quell'organo così poco conosciuto come il cervello, che è completamente diverso nell'uomo e nella donna. -
Le leggi della frontiera
Javier Cercas dà vita al romanzo di una generazione, che è anche una grande e sofferta storia d'amore.«Un meccanismo letterario quasi perfetto per ritrarre l'imperfezione della vita» – El PaísAlla fine degli anni Settanta, in una Spagna che stenta a lasciarsi alle spalle il franchismo, Gerona è una città in cui cominciano a muoversi le bande giovanili. Una frontiera la attraversa, sociale ed etica: al di là del fiume Ter ci sono gli immigrati che vivono nelle baracche, la feccia della feccia. Ignacio Cañas è un ragazzo della classe media, vive al di qua di quel confine, ma il suo lavoro in una sala giochi, insieme all'insofferenza adolescenziale, crea l'occasione per l'incontro che gli cambierà la vita: quello con Zarco, un giovane delinquente dal grande carisma; e con la misteriosa Tere, che lo trascina in una passione struggente e segreta. Più di vent'anni dopo Ignacio, diventato nel frattempo un avvocato importante, riceve la visita inattesa di Tere, la donna che non ha mai dimenticato... -
Madame Degas
Arthur Japin, per la prima volta tradotto in Italia, narra l’amore segreto di Edgar Degas in perfetto equilibrio tra storia e finzione. Un potente romanzo storico che parla di arte, passione, mistero e dell’importanza di essere sempre onesti con se stessi e i propri sentimenti.Parigi, 1912. Il pittore Edgar Degas, anziano e quasi cieco, deve lasciare il suo appartamento perché il palazzo in cui vive è destinato alla demolizione. Al suo annuncio per trovare una persona che, in vista del trasloco, lo aiuti a sistemare le carte, i dipinti e i documenti di una vita risponde una giovane americana, che si offre di dargli una mano. Ma chi è davvero questa donna? Che cosa cerca nello smisurato archivio dell’anziano pittore? E, soprattutto, perché è così interessata alla passione segreta che Degas ha nutrito in passato per la giovane creola Estelle, moglie di suo fratello René, da lui ritratta mentre sistema dei fiori? Attraverso i ricordi, gli schizzi, le corrispondenze e i memorabilia di ogni genere viene alla luce la vita più intima del celebre pittore e un triangolo amoroso che abbraccia cinquant’anni di storia familiare e si muove tra la Parigi di fine Ottocento e la Louisiana dei primi Novecento. -
Quell'antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese
Quell'antico ragazzo è il racconto fedele di una vita consacrata alla letteratura e che fatica a esprimersi in altro modo. Il ritratto di un artista tormentato e complesso, sempre in bilico tra ciò che vorrebbe essere e ciò che invece è, alla sofferta ricerca di una verità e di un riscatto che sembra trovare nella coerenza della scrittura, fino a quando anche questa sarà sopraffatta dal dolore della vita.Tutto ha inizio nelle Langhe, a Santo Stefano Belbo, dove Cesare Pavese nasce nel 1908, tra quelle colline che ricorrono con tanta frequenza nelle sue opere. Nonostante il suo indugiare sulle proprie origini contadine, è a Torino che trascorre l'infanzia e compie gli studi. Sempre a Torino inaugura una fertile collaborazione con la casa editrice Einaudi, scopre la letteratura americana e contribuisce a diffonderla in Italia. Ed è lì, infine, che la sera del 27 agosto 1950, in una camera dell'Hotel Roma, viene ritrovato il suo corpo senza vita, insieme a un ultimo biglietto: «Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». Si compie così il capitolo finale di un'esistenza faticosa, insidiata da un senso costante di inadeguatezza e segnata da una profonda solitudine. Un'esistenza che Lorenzo Mondo ricostruisce attraverso le testimonianze degli amici e dei colleghi, ma soprattutto rileggendo e analizzandole opere di Pavese, fino alle vicende del discusso Taccuino segreto, ritrovato dallo stesso Mondo, a cui è dedicato l'ultimo capitolo che viene ad arricchire questa nuova edizione. Quell'antico ragazzo è il racconto fedele di una vita consacrata alla letteratura e che fatica a esprimersi in altro modo, come dimostrano le incoerenze e le sofferenze affettive che costellano la biografia dello scrittore: il rapporto travagliato e ambiguo con il mondo politico, il confino a Brancaleone Calabro sotto il regime fascista, l'amore non corrisposto per Tina e le cocenti delusioni sentimentali... Lorenzo Mondo ci restituisce il ritratto di un artista tormentato e complesso, sempre in bilico tra ciò che vorrebbe essere e ciò che invece è, alla sofferta ricerca di una verità e di un riscatto che sembra trovare nella coerenza della scrittura, fino a quando anche questa sarà sopraffatta dal dolore della vita. -
Il sistema
Un racconto a più voci, in perfetto equilibrio fra thriller serrato e romanzo di denuncia sociale, una storia di violenza tra bande ma anche il ritratto di una comunità svantaggiata, quella ispanica, che fatica a sfuggire al controllo della malavita e a trovare la propria strada nella legalità.«Sono rimasto folgorato dalla storia, dai personaggi, dal senso del ritmo e dall'orecchio di Gattis per la lingua... Questo libro ha riacceso in me la speranza.» – David Mitchell«Teso, serrato, coinvolgente.» – The Guardian6 dicembre 1993, Los Angeles: Lucrecia Lucero, spacciatrice nota nell’ambiente come Scrappy, viene ferita gravemente da un colpo di pistola sul prato davanti alla casa dei genitori. Al tentato omicidio assiste un suo cliente, Augie, un ex paramedico della Marina, che grazie alle sue competenze le salva la vita, ma approfitta della situazione per portarle via tutta la droga e anche la pistola abbandonata sull’erba dai killer. Qualche giorno dopo, durante una perquisizione di routine, l’agente Petrillo trova in casa di Augie la droga e l’arma, e lo convince a testimoniare il falso, denunciando altri due membri di gang di spacciatori, Dreamer e Wizard. Dreamer però è innocente, e Petrillo in realtà vuole eliminarlo perché invaghito della sua donna. Mentre Dreamer è in carcere, il suo migliore amico Little, anche lui un outsider nell’ambiente criminale, cerca disperatamente di capire chi lo vuole togliere dai piedi e perché. -
La tua bocca è la mia religione
Eccitazione, smania, trasporto, frustrazione si avvicendano come le fasi di un desiderio che resta però sempre acceso e fisso sul suo oggetto: ne nasce un canzoniere erotico potente e perturbante.Il corpo dell’amata viene scomposto e ricomposto senza fine dallo sguardo innamorato nei suoi dettagli sorprendenti e sempre nuovi. Anche dopo anni, quel corpo rimane uno sconosciuto pianeta da esplorare, e di poesia in poesia, il lungo viaggio che lo attraversa diventa un percorso iniziatico nei misteri della bellezza e dell’attrazione. Aprendosi sia al racconto sia alla riflessione filosofica, come i Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, la poesia di Albinati è esplicita, spudorata, talvolta ironica, ricca di immagini inedite o tratte dalla tradizione millenaria della lirica erotica, per trasmettere intatto il brivido che si prova ogni volta nello stringere e nell’essere stretti in un abbraccio con la persona amata: ma più ancora ammirandola nello stato di abbandono che segue l’amore. -
L'asilo di Amsterdam
Da un episodio reale della resistenza olandese al nazismo, un romanzo che racconta il coraggio e la tenacia di un gruppo di donne.rn«L'intenso racconto di una vicenda drammatica e cruciale sullo sfondo della resistenza clandestina al nazismo in Olanda» – NRC«Uno splendido romanzo, che sorprende, avvince e commuove il lettore» – Nederlands DagbladAmsterdam, 1942-1943. Nella città occupata dai nazisti la vita per gli ebrei è molto difficile. Lo sa bene Betty Oudkerk, che a diciassette anni, per motivi razziali, deve lasciare anzitempo la scuola professionale per andare a lavorare come maestra d'asilo. Betty però, voce narrante di questa commovente e incredibile storia, ama i bambini e non le dispiace affatto doversene occupare. Tanto più ora che il negozio di famiglia dei genitori è stato confiscato e la situazione in casa si fa sempre più pesante. Ma la tragedia è alle porte: un giorno l'asilo viene trasformato dai tedeschi in punto di raccolta per i bambini ebrei in attesa di essere deportati. La direttrice, Henriëtte Pimentel, e le giovani maestre della scuola si rifiutano di accettare un destino così orribile per quei piccoli, ed elaborano un piano per salvarne il più possibile. Alla fine riusciranno a sottrarre ai nazisti oltre seicento bambini. Un libro che trasforma un emblematico episodio, realmente accaduto e ampiamente documentato, in un avvincente romanzo in bilico tra la vita e la morte, la crudeltà e il senso di giustizia. -
Per cosa si uccide
«Uno scrittore di razza. Un romanzo da non perdere» - Giancarlo De CataldoInizia d'estate, con un cane sgozzato, una serie di omicidi lunga un anno nel quartiere di Quarto Oggiaro, periferia di Milano. Protagonista è, suo malgrado, l'ispettore Ferraro, uomo senza particolari qualità. Separato con un figlio, vive da solo. Attorno a lui ruotano poliziotti surreali, spacciatori, imprenditori rampanti, contrabbandieri, informatori, pendolari, ""sciure"""" e manifestanti: il popolo di una città e della sua periferia. Le indagini di Ferraro servono da pretesto narrativo per raccontare il ventre molle di Milano, vera protagonista del romanzo. """"Una città - sostiene l'autore - che non vuole morire e che, se muore, comunque rinasce, con orgoglio""""."" -
Canti. Vol. 2
Da A Silvia al Sabato del villaggio, dal Pensiero dominante a La ginestra, questo secondo volume leopardiano rinnova, entro un contesto storico-culturale segnato dal felice riconoscimento di un Leopardi pensatore, la mai sopita vitalità poetica dei Canti.Uno dei dati caratterizzanti dell'annesso commento è la valorizzazione dell'intera tradizione esegetica, a cominciare dai suoi ""padri fondatori"""" (tra i quali primeggia l'ancora imprescindibile Straccali) sino agli ultimi notabili interpreti. Alcune loro soluzioni, via via richiamate nel corso dell'annotazione, convivono vitalmente e si fondono con le nuove acquisizioni. Tra le quali si segnalano, in particolare, le note concernenti il settore delle correzioni e delle varianti, sistematicamente perlustrato; nonché le indicazioni riconducibili al capitolo dell'intertestualità, già folto di per sé, ma arricchito da altri richiami (ivi incluse le numerose auto-riprese dai puerilia e dalle traduzioni giovanili): il tutto, comunque, passato al vaglio di un'""""attendibilità leopardiana"""", contro l'uso indiscriminato e recente delle concordanze elettroniche. Il duplice carattere, rivalutativo e innovativo, sottolineato per la parte annotatoria, si riflette negli stessi """"cappelli"""" introduttivi, vere e proprie reinterpretazioni dei vari testi poetici, in consonanza con le importanti risultanze della recente letteratura leopardiana; ma non ignare, a loro volta, degli apporti di un'imponente trafila critica, a partire dal grande De Sanctis."" -
L'estate che resta
Un esordio sorprendente, una storia che celebra l’amore nella sua forma più tenace, più appassionata, che non si cura dei generi, sopporta gli abbandoni e resiste al passare degli anni.«Notte, Bologna. Per la prima volta nella mia vita sono riuscita a dirle ti amo. E per la prima volta ho avuto la certezza assoluta che Cristi l'avesse già detto a qualcun altro. A lui.»Giulia e Cristi si incontrano bambine, negli anni Novanta, durante le estati trascorse in un piccolo paese delle Marche. Giulia, determinata e razionale, subisce il fascino di Cristi, così fragile e così selvaggia, e capisce presto di provare per lei qualcosa di più dell’amicizia. Anche Cristi è attratta da Giulia, però i suoi occhi cercano in continuazione Mattia, un bambino che sembra comprendere la sua natura selvatica più profondamente di quanto l’altra riesca a fare. Dopo una serie di estati scandite dai giochi in riva al fiume e da sofferte gelosie, i tre, arrivati alla soglia dell’adolescenza, si separano. Dieci anni più tardi, Giulia e Cristi si ritrovano a Bologna e il loro amore mai dimenticato esplode. Ma ancora una volta a turbare l’equilibrio ricompare Mattia. Da quel momento le loro vite appassionate si legano per sempre. -
Tracce nella neve. Ritratti per un'autobiografia che non scriverò mai
In questo libro, pubblicato per la prima volta in Germania nel 1989 e nello stesso anno in traduzione americana con l'aggiunta dell'epilogo, Gregor von Rezzori delinea il proprio percorso di crescita dalla remota Bucovina del 1914, suo anno di nascita e insieme annus horribilis della storia europea, fino alla Vienna dell'Anschluss e alla desolazione del secondo dopoguerra.«""Tracce nella neve"""" è un classico senza tempo che, per la specificità e l'originalità della voce, può stare a fianco delle memorie di Sartre e Nabokov» – John BanvilleCinque «ritratti per un'autobiografia»: la bruttissima e magica balia Cassandra, custode e protettrice dell'infanzia, la madre nevrotica e affascinante, il padre romantico e cacciatore, la sorella intelligente e predestinata, la colta e sensibile istitutrice Straussìna, redentrice di un'adolescenza che altrimenti si sarebbe perduta per «una fatale indifferenza, un'innata indolenza del cuore». In questo libro, pubblicato per la prima volta in Germania nel 1989 e nello stesso anno in traduzione americana con l'aggiunta dell'epilogo, Gregor von Rezzori delinea il proprio percorso di crescita dalla remota Bucovina del 1914, suo anno di nascita e insieme annus horribilis della storia europea, fino alla Vienna dell'Anschluss e alla desolazione del secondo dopoguerra. A ogni persona centrale della sua vicenda biografica, von Rezzori dedica un intero capitolo in un processo volto, come osserva Andrea Landolfi nella postfazione, «al recupero del proprio passato tra i sedimenti e i detriti dell'inautentico, e alla consegna di esso alla posterità nell'unico modo in cui è dato trasmettere una realtà possibile, vale e dire attraverso il medium della letteratura». E poiché, nel nostro tempo, è impossibile rappresentare la realtà in modo univoco, l'autore non segue un filo cronologico: in ciascun capitolo ricomincia, per così dire, dall'inizio, o ritorna all'inizio, ripercorrendo gli stessi anni, e a volte gli stessi eventi, sempre dal punto di vista del se stesso protagonista, ma ogni volta «contaminandolo» e variandolo sulla base degli incontri con le persone che ne hanno reso il destino unico e irripetibile, e certamente degno di essere narrato."" -
Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà
È dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukamañ, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione – quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco – è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d'affetto che il tempo non può spezzare.