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Rabbia e perdono. La generosità come giustizia
Anche quanti ne riconoscono il potenziale distruttivo per la convivenza civile non rinunciano alla rabbia: velenosa e popolare, questa forte emozione si lega all'affermazione del rispetto personale, negli uomini alla virilità, e nelle donne alla rivendicazione dell'uguaglianza. Proseguendo nel suo scavo filosofico delle emozioni politiche e sociali, Nussbaum declina qui una proposta morale fondata sulla revisione delle idee di perdono, punizione e giustizia. Di che cosa abbiamo veramente bisogno per vivere meglio insieme? Di meno vendetta e più riconciliazione: ""l'ingiustizia deve essere contrastata con un'azione coraggiosa ma soprattutto strategica. Costruire un mondo umanamente 'abitabile' richiede intelligenza, autocontrollo e generosità, una paziente e indefessa disposizione d'animo a vedere e cercare il bene più che a fissarsi ossessivamente sul male."""""" -
Crepe nel sistema. La frantumazione dell'economia globale
L'eredità della crisi che ha sconvolto l'economia globale a partire dal 2008 è stata pesante: crescita inadeguata, disoccupazione, disuguaglianze nella distribuzione dei redditi, crollo degli investimenti pubblici. Le contromisure adottate dai governi sono state nel complesso inefficaci. Si è evitata l'implosione del sistema finanziario, ma si sono sottovalutate sia la natura strutturale della crisi, sia le gravi conseguenze sociali e politiche che essa avrebbe provocato. Si sono date risposte tardive, parziali, non coordinate a livello internazionale, mentre si è aperta la strada al protezionismo commerciale e finanziario, svilendo il ruolo e le funzioni delle istituzioni della cooperazione multilaterale. Con le incertezze generate dalle politiche nazionalistiche della nuova amministrazione americana, dall'attivismo internazionale della Cina, dalle divergenze in seno all'Unione Europea, il rischio di frammentazione del sistema economico globale non è stato mai così elevato. -
Burocrazia e riforme. L'innovazione nella pubblica amministrazione
Il sistema amministrativo italiano si evolve continuamente ma è intensamente disciplinato da leggi che spesso si concentrano sui dettagli e non governano le linee fondamentali di evoluzione. Nell'affrontare le riforme amministrative in atto, il volume spiega sia le tendenze di lungo periodo, sia le numerose riforme avviate o realizzate negli ultimi anni. Dopo avere delineato il quadro costituzionale, al quale si riconducono alcune delle ragioni della complicazione burocratica, descrive i motivi ispiratori delle riforme, i loro principali contenuti, gli attori e i processi, evidenziando le resistenze e i problemi attuativi. -
Energia e clima. L'altra faccia della medaglia
Sottoscritto a fine 2015 da 196 Stati, l'Accordo di Parigi costituisce un grande risultato politico-diplomatico per un'azione congiunta nella lotta al surriscaldamento globale. Le cose non stanno andando tuttavia come promesso. Quello che gli Stati stanno concretamente facendo è niente rispetto a quel che sarebbe necessario fare, col rischio che Parigi non rappresenti una svolta storica ma solo parole al vento. Nel libro si analizzano i passati cicli di sostituzione delle fonti energetiche, le difficoltà da superare, i costi da sostenere, i lunghi tempi per pervenire all'utopica società zero-carbon. Nella consapevolezza che a toglierci dai guai sarà la tecnologia ma che sarà necessario anche un profondo cambiamento del nostro sistema di valori. -
Raccontare il ritorno. Temi e trame nella letteratura
Ulisse, Abramo, Mosè, il Figliol prodigo: sono tutti eroi del ritorno, per i quali il viaggio, iniziato come erranza, si sviluppa come esperienza di ricerca e conoscenza di sé. Le loro storie, con le innumerevoli riscritture succedutesi dall’antichità ai nostri giorni, stanno a dimostrare che il nostos è parte del patrimonio genetico della letteratura, da Omero a Rilke, da Joyce a Primo Levi. Se nell’Odissea le «imprese meravigliose» occorse durante il ritorno a casa di Ulisse incantano perché suonano nuove ai suoi ascoltatori, nella tradizione giudaico-cristiana le storie primigenie che accompagnano l’uomo nel mondo sono basate sui miti della creazione. -
Interventi clinici con la coppia in separazione
Lo scenario della separazione, spesso contraddistinto da una conflittualità molto intensa e pervasiva, presenta per lo psicologo che opera in questo tipo di contesti sfide diverse da quelle consuete. Attraverso esemplificazioni cliniche, il volume illustra le modalità di intervento (procedura, tecniche, strumenti) più idonee alla consultazione con coppie in separazione. L'obiettivo è costruire condizioni tali da rendere affrontabile il conflitto, sbloccando il processo separativo, accompagnando i genitori verso la riappropriazione delle proprie capacità e responsabilità, e facilitando una riorganizzazione funzionale delle relazioni familiari. -
L'intervento psicologico con i migranti. Una prospettiva sistemico-dialogica
Oltre ad aspetti di natura politica, sociale e istituzionale, il fenomeno della migrazione presenta importanti dimensioni psicologiche. Non si tratta soltanto di gestire conseguenze psicologiche traumatiche derivanti dalle guerre da cui si fugge e dalle dolorose peripezie attraversate nel migrare. Molte difficoltà sono legate alle culture di provenienza e ai diversi modi di interpretare la realtà. Un utile strumento operativo per affrontare, attraverso un approccio sistemico-dialogico, alcune delle sfide che l'intervento psicologico con i migranti pone ai nostri attuali sistemi di cura. Presentazione di Laura Fruggeri. -
Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo
Sempre più frequenti in ambito scolastico, non solo fra gli adolescenti, ma anche in fasce di età più precoci, bullismo e cyberbullismo possono causare disturbi a livello affettivo, di identità, di autostima e di relazione tanto gravi quanto pervasivi. La prevenzione e il contrasto risultano pertanto essenziali per la protezione delle vittime, da un lato, e per l'educazione alla socialità, dall'altro. Il libro offre strumenti teorici e applicativi avanzati per affrontare il fenomeno, facendo proprio il modello innovativo della piramide della prevenzione universale, selettiva e indicata. -
Il problem solving nelle professioni legali
Il giurista è un problem solver: quando predispone per i legislatori/regolatori testi normativi utili ad affrontare i problemi della collettività; quando costruisce strategie difensive per soddisfare gli interessi dei clienti partendo dalle loro narrazioni; quando redige contratti per fornire una cornice giuridica a rapporti economici vecchi e nuovi. Andando oltre gli aspetti tecnico-formali (come si scrive una legge, un contratto o un atto di causa), questo libro illustra le attività cognitive che permettono di concepire le soluzioni giuridiche più efficaci per i problemi di volta in volta affrontati. -
23 aprile 1616: Cervantes e Shakespeare diventano
Circa quattrocento anni fa morivano quasi simultaneamente i due maggiori scrittori della prima modernità, Miguel de Cervantes e William Shakespeare. Ma la fine può anche segnare un principio: in questo caso, l'avvio della loro impareggiabile ascesa nel dominio delle lettere e delle scene mondiali, dove ancora oggi sono dei punti di riferimento. Se l'accostamento fra i due autori può apparire inconsueto e quasi fortuito, può però anche rivelare sorprendenti convergenze, sia sul piano del patrimonio letterario e culturale sia su quello degli accorgimenti compositivi adottati in due opere separate dalla storia, dalla geografia e da tradizioni diverse, ma unite dalla volontà e dalla capacità di rappresentare l'essenza profonda dell'animo umano. Il volume raccoglie le riflessioni di alcuni fra i maggiori esperti italiani sui due scrittori e di giovani studiosi, che si sono proposti di trattare quattro problematiche critiche: il rapporto con la tradizione, il maturare del pensiero e degli stili, l'elemento comico e grottesco e il metadiscorso, cioè la riflessione che ogni autore fa sul proprio mestiere, e che consciamente o inconsciamente introduce nel proprio testo. Così accostati, gli esempi tratti dall'uno e dall'altro autore tracciano la strada per un proficuo dialogo. -
Esercizi di lettura per Marco Santagata
Come si legge un testo? Che cosa si può dire (e che cosa non serve dire) su una poesia, su un racconto, su un brano di romanzo? La teoria non serve a molto, servono semmai dei buoni esempi. Questo libro ne offre trenta: trenta esercizi di lettura dai trovatori ai poeti contemporanei, da Boccaccio a Leopardi, dalle lettere mercantili alle canzoni pop. A scriverli sono trenta studiosi che hanno cercato di esprimersi con chiarezza, senza gergo e senza fronzoli, con poche note, immaginando di parlare a un pubblico interessato e colto, ma non necessariamente «del ramo» (anche perché la letteratura italiana è una pianta frondosa, e i rami sono molti). In questo senso, hanno cercato di imitare l'approccio ai libri di quello straordinario lettore che è Marco Santagata: il volume è infatti dedicato a lui, per i suoi settant'anni. -
Valutare la valutazione. Adempimenti, ambiguità e apprendimenti nella PA italiana
Nelle democrazie liberali occidentali, la valutazione dei programmi e delle performance organizzative permette di avanzare critiche costruttive sull'operato delle istituzioni, sia nell'esecutivo che nel legislativo. Pur con ritardo rispetto ai paesi democratici più avanzati, in Italia la valutazione è stata istituzionalizzata nella pubblica amministrazione, ma non ancora in parlamento. Nel dibattito odierno si condanna, però, l'eccesso di valutazione, si punta il dito contro obblighi e adempimenti meramente formali, algoritmi subdolamente orientati a consolidare bilanci e risorse, indicatori tecnicamente incapaci di misurare effetti incommensurabili e cambiamenti ""emergenti"""" per amministratori, dirigenti e cittadini. Questo volume fornisce un quadro sulla cultura e la politica della valutazione nel sistema amministrativo italiano, evidenziandone le ambiguità, ma anche i possibili percorsi di apprendimento, a partire dall'analisi dell'esperienza di gestione delle politiche pubbliche nell'esercizio democratico della responsabilità amministrativa."" -
Calcolabilità giuridica
Che ha da vedere il diritto con il calcolo del futuro, con la possibilità che un fatto accada o non accada? Ecco l'interrogativo che si sono posti gli studiosi che hanno contribuito a questo volume: filosofi, giuristi e matematici finanziari riuniti insieme, che qui dialogano e riflettono sulla disgiunzione tra il «sapere tecnico-economico» e il «sapere giuridico», oltre che sui problemi connessi al valutare, al prevedere, al giudicare. Le loro riflessioni ruotano attorno al tema della calcolabilità giuridica, che Max Weber individua come un fattore costitutivo del capitalismo occidentale, cui si contrappone il rischio di un «diritto incalcolabile». Con scritti di Guido Alpa, Giovanni Canzio, Alessandra Carleo, Massimo De Felice, Giorgio De Nova, Andrea Di Porto, Natalino Irti, Giovanni Legnini, Franco Moriconi, Carlo Mottura, Mario Nuzzo, Valerio Onida, Filippo Patroni Griffi, Alberto Quadrio Curzio, Pietro Rossi. -
L' età costituente. Italia 1945-1948
Il volume indaga i tempi, le forme e gli sviluppi della transizione storica che l'Italia ha affrontato nei primi anni del secondo dopoguerra. Quella compresa tra il 1945 e il 1948 fu un'età costituente che rimodellò in profondità la vita politica, sociale, economica e culturale di un Paese sospeso tra l'elaborazione di un passato da superare e la costruzione di un futuro ancora tutto da immaginare. Le ricerche qui presentate ruotano attorno a quattro nodi tematici: «i conti con il passato», «la gestione del presente», «la continuità nella rottura», «la costruzione del futuro». Si tratta di quattro livelli di analisi che consentono di mettere a fuoco alcuni dei fenomeni intorno a cui storicamente si sviluppa -attraverso cui può essere reinterpretata - la transizione da un sistema politico a un altro. È una lettura che scompone per temi e problemi il frastagliato paesaggio istituzionale, politico e sociale dell'Italia che si appresta a farsi Repubblica. Emerge il quadro di un'epoca caratterizzata da forti tensioni, in cui il governo del presente implica al tempo stesso una presa di posizione sul passato e uno sguardo sul futuro. -
Tra capitalismo e amministrazione. Il liberalismo atlantico di Nitti
Nel 1889, a un secolo esatto dalla presa della Bastiglia, Antonio Labriola dichiara chiusa l'età dell'individualismo, per annunciare l'avvento dell'età della socialità. E questo il presupposto storico e concettuale su cui poggia la ""rivoluzione liberale"""" di Francesco Saverio Nitti. Economista e sociologo, prima di diventare deputato, ministro e presidente del Consiglio, Nitti avvia un processo di rinnovamento del liberalismo, aprendolo all'influenza del socialismo e delle scienze sociali. Contro gli arroccamenti del liberalismo italiano alle prese con le rivendicazioni delle masse popolari e lavoratrici, egli individua nel conflitto sociale tra interessi organizzati la porta d'accesso alla modernità e alla democrazia. In questo senso, Nitti rappresenta la voce italiana di un liberalismo atlantico che riforma se stesso per assorbire e governare le trasformazioni che a cavallo del Novecento accompagnano la diffusione """"transoceanica"""" del capitalismo industriale, della società di massa e dello Stato amministrativo. Il suo pensiero politico non è però destinato a rimanere sulla carta, perché tra età giolittiana e prima guerra mondiale si tramuta in quella che Antonio Gramsci ha definito una """"filosofia dell'azione"""". E in questo passaggio, però, che lo slancio democratico va via via scemando, per lasciare il posto a un'idea di democrazia industriale in cui gli imperativi dell'organizzazione razionale del capitalismo prendono il sopravvento sulle promesse di emancipazione e liberazione della totalità degli individui. In questa fase, cioè, la rivoluzione liberale viene sempre più affidata a un'amministrazione di tipo nuovo, che sfonda il confine tra pubblico e privato, per meglio adattarsi alle esigenze di una società che, dopo la mobilitazione totale della guerra, entra in una crisi di governabilità. Esplodono così le contraddizioni interne a un liberalismo che non è più in grado di coniugare sul piano discorsivo e pratico la promessa di liberazione universale degli individui con le esigenze della disciplina sociale della produzione. In queste contraddizioni si insinuerà il fascismo, che si innesta sul flusso modernizzatore messo in moto da un liberalismo riformato, annichilendo però la pretesa di libertà con cui si era aperta l'età della socialità."" -
L'Europa dopo Roma. Una nuova storia culturale (500-1000)
«L’alto Medioevo visto come civiltà a sé... cinquecento anni di storia europea nella loro trama vivente» - Peter BrownrnrnIl mezzo millennio che sta tra la fine dell’impero romano e la rinascita cristiana è visto spesso come un’età di decadenza, i famosi «secoli bui». Secondo l’autrice si tratta di un periodo in realtà caratterizzato da grandi e importanti trasformazioni, oltreché da marcate differenziazioni locali. La sua indagine si appunta non tanto sulle vicende politico-istituzionali o economiche quanto su comportamenti e valori. La condizione dell’umanità, le dinamiche demografiche, le risposte alle calamità, ma anche le relazioni interpersonali come amicizia, parentela, rapporti fra i sessi, le gerarchie sociali, le concezioni del potere: il convincente ritratto di un’epoca multiforme per molti versi all’origine delle specificità culturali dell’Europa. -
La guerra sul mare. 1500-1650
Il grande mutamento che ebbe luogo fra Cinque e Seicento nel mondo della navigazione in generale e nel modo di combattere le guerre sul mare disegnò il volto politico ed economico dell’Europa moderna, ponendo le basi del suo predominio sul globo. Il libro racconta nel dettaglio come avvenne tale mutamento - gli sviluppi tecnici e organizzativi, le nuove tattiche e strategie, la formazione di marine statali permanenti - e ne illustra gli effetti nelle diverse aree europee. La lotta per il controllo delle rotte commerciali transoceaniche spostò gli equilibri dall’area mediterranea all’Europa atlantica. Il mare e non la terraferma era diventato il campo di battaglia decisivo per gli assetti di potere europei. -
La guerra fredda. Storia di un mondo in bilico
Tra la fine della seconda guerra mondiale e la disgregazione dell'impero sovietico, per più di quarant'anni la guerra fredda fra Est e Ovest ha condizionato quasi tutto il globo. Fu una lotta per la supremazia fra due superpotenze e i loro alleati e satelliti, una contrapposizione ideologica, una corsa a dividersi le spoglie della supremazia europea nel Terzo Mondo e agli armamenti; paradossalmente una lunga pace, almeno in Europa, per quanto sempre sull'orlo del precipizio. Il libro descrive i diversi scenari e l'evoluzione della guerra fredda, illustrando i moventi in gioco, nell'alternanza di distensioni e crisi. -
Donne della Repubblica
Il 2 giugno 1946 si tennero le prime elezioni politiche per le quali poterono votare anche le donne. Un passaggio che segna l'affermazione di un nuovo protagonismo femminile nella società italiana: nella politica, nel giornalismo, nella letteratura. A restituirci la portata simbolica e politica di quella conquista, quindici biografie esemplari di donne che con diversi talenti l'hanno resa possibile: donne impegnate in politica come Tina Anselmi, Nilde lotti, Teresa Mattei, Lina Merlin, Teresa Noce, Marisa Ombra, Camilla Ravera, e poi giornaliste e scrittrici come Alba de Céspedes, Fausta Cialenle, Ada Gobetti, Iris Origo, Renati Vigano, un'attrice come Anna Magnani, la sarta Biki, la leggendaria Dama Bianca compagna di Fausto Coppi. -
Breve storia dell'ebraismo
Che cosa significa essere ebrei? Nel rispondere a questa domanda il volume ricostruisce la storia del popolo ebraico, della sua religione e della sua cultura. Una vicenda iniziata 2000 anni prima della nascita di Cristo con l'insediamento di una tribù semitica nella terra di Canaan. L'esperienza dell'esilio, la distruzione del tempio di Gerusalemme ad opera dei romani, la diaspora, l'Olocausto, le sfide attuali: momenti fondamentali di un percorso che gli autori seguono con acume ed empatia, organizzando il racconto sul doppio registro degli eventi storici e delle correnti di pensiero teologico e filosofico mettendoci così in contatto con una delle tradizioni culturali che più hanno impregnato la nostra civiltà.