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Diario persiano. Viaggio sentimentale in Iran
... nel fast food «alla persiana», che imita il McDonald’s del «Grande Satana», fa sempre un certo effetto sbocconcellare un panino sotto lo sguardo corrucciato dell’ayatollah Khomeini; la sua immagine è appesa accanto alla lista delle bibite che prevede sempre la versione locale della Coca-Cola - la Zamzam, così chiamata in omaggio al pozzo omonimo che si trova alla Mecca.rnrnIl volo dell’Austrian Airlines si abbassa verso Teheran mentre la voce della hostess ricorda alle passeggere di coprirsi il capo in osservanza alle regole della Repubblica islamica d’Iran. Una ragazza iraniana si sistema il foulard intorno al viso sussurrando: lo odio… . Si apre così il diario di viaggio di un’orientalista da anni innamorata dell’Iran e della sua cultura. Se guardiamo oltre l’immagine stereotipata di un paese che vuole le donne sempre strette nel loro nero chador, l’Iran ci appare tutt’altro che chiuso e reazionario. La società, che nel pubblico finge sottomissione al regime, nel privato conduce una vita assai libera, tra feste, divertimenti notturni e una certa disinvoltura sessuale. Visitiamolo allora, nelle sue contraddizioni quotidiane, entrando nelle case, incontrando persone che ci sveleranno una realtà multiforme e straordinaria, inaspettatamente vicina ma ancora sfuggente allo sguardo occidentale. -
In viaggio con Leopardi
Non fu un grande viaggiatore Giacomo Leopardi; uscì da Recanati per la prima volta a venti e rotti anni, e non soggiornò che nelle principali città: Roma, Bologna, Milano, Firenze, Pisa, Napoli. Ma la giovanile esperienza del «natio borgo selvaggio» colorò di aspettative i suoi viaggi: di desideri d’evasione e di inevitabili frustrazioni. Nel libro si descrive con maestria il quadro materiale del viaggiare (le carrozze, le soste alle locande, gli incidenti), e si rileggono le notazioni leopardiane, nelle quali l’acutezza dello sguardo riesce a cogliere in pochi tratti la fisionomia dei luoghi più diversi e l’indole degli abitanti, in quel sovrapporsi di immaginazione e realtà che caratterizza la sensibilità del poeta. -
Quando viaggiare era un'arte. Il romanzo del Grand tour
Nel Grand Tour, intrapreso per oltre due secoli da intellettuali e rampolli dell'aristocrazia europea, l'esperienza del viaggio diventa strumento di formazione. Si partiva per confrontarsi con l'ignoto, per «strofinare il proprio cervello contro quello degli altri», come diceva Montaigne, per conoscere le vestigia delle civiltà antiche. È della dimensione storica e letteraria del viaggio che trattano queste pagine, compresi gli aspetti materiali, tanto romanzeschi quanto misconosciuti, interrogandosi anche sul ruolo e il destino del viaggiatore nel mondo contemporaneo, quasi a verificarvi la perdila di un'affascinante occasione d'avventura intellettuale e di una nobilissima arte. -
Dove finiscono le mappe. Storie di esplorazione e di conquista
Ardimentose imprese di ulissidi della modernità spinti dalla sete di conoscenza? Atti di eroica follia? Non solo. Il libro racconta i viaggi che gli europei intrapresero, prevalentemente per mare, oltre i confini delle mappe del mondo conosciuto verso la scoperta di nuove terre: viaggi di esplorazione e di studio, ma soprattutto di conquista e sfruttamento, quando non di rapina. America, Australia, Africa, India: nei diari, nelle memorie e nelle relazioni di conquistadores e mercanti, letterati e negrieri, oltreché nel controcanto ironico dell’invenzione letteraria (con Robinson Crusoe e Gulliver), è scritta la secolare avventura, insieme affascinante e ignobile, del predominio europeo sul globo. -
Rebus immigrazione
Il dibattito sull'immigrazione è il paradiso dei retori e dei velleitari: c'è chi invoca principi impraticabili e chi soluzioni odiose e irrealistiche. Questo libro invece parla del mondo reale. Da almeno cinque secoli le migrazioni sono una costante della storia europea: dalla pace di Augusta ai trattati di Schengen e Dublino è sempre stato necessario gestire la tensione fra il diritto di emigrare e il diritto degli stati riceventi di decidere chi ammettere e a quali condizioni. Non è mai stato facile, non lo è oggi. Un dato strutturale da affrontare non con buoni (o cattivi) sentimenti, ma con competenza e buona amministrazione. -
Il sacramento del potere. Il giuramento politico nella storia costituzionale dell'Occidente
«Un libro di straordinario interesse... grande libro – grande per la mole, per la vastità della documentazione, per la robustezza dell’impianto teorico, per la capacità di analisi storica e per l’acume con cui getta una luce originale anche sulle questioni dell’oggi» - Carlo Gallirn«Si tratta probabilmente di uno dei più grandi libri di storia politica del nostro tempo» - Alain BoureaurnNell'indagare i caratteri costitutivi della civiltà europea, Paolo Prodi vede nel giuramento la base del patto politico, in quanto richiamo del potere a . una giustificazione metapolitica e sacrale. Col cristianesimo l'invocazione alla divinità, già in uso in età antica a sostegno di testimonianze, promesse o patti, acquista il carattere di sacramento, per poi assumere un valore contrattuale che ne fa il fondamento di tutti i meccanismi della vita pubblica e privata. Nell'evoluzione del giuramento si riflette la storia stessa del sistema politico occidentale, così come nella sua odierna perdita di valore è rispecchiata la crisi dei meccanismi istituzionali e costituzionali elaborati negli ultimi secoli... -
L' arte del paesaggio
L'esperienza estetica del paesaggio costituisce uno dei tratti costitutivi della sensibilità contemporanea. Partendo dai concetti di natura, ambiente, territorio, il libro mette in relazione il paesaggio con gli ambienti foggiati dall'uomo, come i giardini e le città; ripercorre poi l'emergere del sentimento del paesaggio nei vedutisti e nella letteratura di viaggio. Affronta quindi la peculiarità dell'esperienza estetica del paesaggio, in cui entrano in gioco le categorie estetiche della meraviglia, del pittoresco, del sublime, della grazia e della bellezza. Da ultimo è tracciata un'originale morfologia delle bellezze naturali, con una particolare attenzione per quegli aspetti del paesaggio che più sono stati associati all'emozione estetica: il colore dell'acqua e del cielo, la terra e la roccia, il fuoco e le eruzioni dei vulcani, le rovine, le montagne. -
Parole di giorni lontani
Nella Napoli degli anni 1930-1940 un bambino fa il suo ingresso nel mondo della lingua e delle parole. Di buona famiglia, colta e borghese, attorniato da fratelli e sorelle più grandi, impara pian piano la diffìcile arte della lettura compilando i caratteri stampati sul dorso dei libri della biblioteca di casa. E l'apprendistato alfabetico lo conduce a scoprire la realtà e la storia: una scoperta continua, fatta di parole nuove, a volte bizzarre o fraintese, di modi di dire, di filastrocche, di versi celebri. Nel ricordare la propria iniziazione linguistica, Tullio De Mauro fa tralucere alcuni temi portanti delle riflessioni dello studioso adulto: dalla centralità della scuola nella promozione dell'eguaglianza culturale al rapporto tra condizione economica, istruzione e cultura linguistica. -
Civiltà della moda
Aspetto ormai ineliminabile della vita contemporanea, la moda non c'è sempre stata. Così come la conosciamo noi, regolatrice tirannica delle fogge, motore della produzione e arbitra dei consumi di abiti, esiste forse dal Trecento, in accezione più stretta dall'inizio dell'età moderna. Il libro ricostruisce l'intera parabola della moda da quando, nel Medioevo, le vesti connotavano rigidamente l'appartenenza sociale a quando hanno preso a esibire il «gusto» di chi li indossava: le eleganze della corte di Parigi, il severo stile inglese, fino alla «democrazia vestimentaria» di oggi, al fenomeno dell'alta moda e del prêt-à-porter. Particolarmente originale lo sguardo che l'autore allarga alla realtà dell'India, della Cina e del Giappone, smentendo la nozione che solo quella europea sia stata una civiltà della moda. -
Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani 1940-1945
«Una ricerca mirabile, fredda e precisa nei suoi referti fattuali, ma da cui traluce a ogni pagina un’emozione e una commozione a stento tenute a freno» - Ernesto Galli della Loggiarnrn«Si sono dovuti aspettare quasi settant’anni per arrivare a un libro come questo, che ricostruisce finalmente in dettaglio quella vicenda fin nei particolari più allucinanti» - Il fogliornrnNel 1939 l'Italia fascista invadeva l'Albania e di lì, nel 1940, tentava la conquista della Grecia, portata a termine con il soccorso decisivo della Germania. Poi fu la volta della Jugoslavia. Fra 1940 e 1943, l'Italia aveva occupato in tutto o in parte Slovenia, Croazia, Dalmazia, Erzegovina, Montenegro, le isole Ionie, la Grecia. Quando sopravvenne l'armistizio dell'8 settembre 1943, circa il 40 per cento dell'esercito italiano, quasi mezzo milione di uomini, era nei Balcani. Basato su una approfondita ricerca originale, questo volume racconta per la prima volta nel dettaglio, regione per regione, l'intera parabola degli italiani nei Balcani: l'occupazione, la lotta ai partigiani, la crisi dell'otto settembre fra rimpatri caotici, cattura da parte dei tedeschi, collaborazionismo o resistenza (come nel caso di Cefalonia), adesione alla lotta partigiana jugoslava, come fece la divisione Garibaldi, per terminare con le complesse questioni del rientro dei prigionieri in mano jugoslava e della rimozione dei crimini di guerra italiani. -
Letteratura greca
Lo sviluppo storico della letteratura greca antica passa attraverso una lunga fase - prima orale, poi scritta - in cui si succedono figure di poeti, prosatori, drammaturghi, filosofi che con le loro opere hanno segnato la storia della civiltà occidentale. Il libro ripercorre le tappe fondamentali di questa straordinaria produzione, dall'VIII secolo a.C. ai primi secoli dell'età imperiale e oltre, fino al VI secolo della nostra era. Un patrimonio che continua a esercitare una influenza rilevante anche sulla cultura contemporanea, del quale si offre qui una chiave di lettura ragionata, chiara e a tratti avvincente. -
Storia dell'Egitto. Dalla conquista araba a oggi
Il libro traccia una sintesi della storia egiziana dal 642 d.C, data della conquista araba, a oggi sotto il profilo politico, istituzionale e religioso. Il periodo «medievale» (fino al XVIII secolo) vede il succedersi delle dinastie dei Fatimidi, degli Ayyubidi e dei Mamelucchi, che hanno dominato il mondo islamico per cinque secoli, e quindi la soggezione all'impero ottomano. In età contemporanea l'Egitto ha compiuto il più riuscito tentativo di modernizzazione del mondo arabo, ponendosi, con Nasser, come il fulcro del terzomondismo e del socialismo arabo-islamico. Da Sadat a Mubarak ad al-Sisi questa capacità egemonica si è esaurita, in un crescendo autoritario che, combinato con il dilagare del terrorismo, rende assai incerte le prospettive per il futuro. -
Non c'è sicurezza senza libertà. Il fallimento delle politiche antiterrorismo
E se tutto ciò che sappiamo sulla sicurezza fosse falso? Questo l'interrogativo a cui ci pone davanti il libro, nella sua stringente analisi sulle politiche antiterrorismo adottate dalle principali potenze occidentali a partire dall'll settembre 2001. Sottoposta ai controlli di adeguatezza, necessità e proporzionalità, comunemente impiegati dalle grandi corti costituzionali e internazionali, la maggior parte dei provvedimenti contro il terrorismo si rivela infatti inutile o controproducente. La stessa irrazionalità, del resto, pervade anche la maggior parte delle opinioni correnti in tema di emergenza, ordine pubblico e legittima difesa. -
Il corpo e le sue ombre
Teatro di emozioni, veicolo di messaggi intenzionali o involontari, il corpo mostra di noi anche ciò che sfugge al nostro controllo cosciente. È la tela su cui scriviamo messaggi che ci rappresentano, attraverso ornamenti antichi come pitture e tatuaggi o manipolazioni moderne come quelle della chirurgia estetica. Ora irrisolto e tormentato, ora quieto e distratto, il rapporto che ogni essere umano ha con l'immagine fisica di sé ha suscitato l'interesse di neurologi, psichiatri, psicologi, oltre che di artisti e filosofi. Nell'indagare tale rapporto, il libro esplora la tensione fra identità e corpo che cambia, e getta una luce sui disagi e le molte ombre che ne derivano. -
La depressione è una dea. I romani e il male oscuro
Il male oscuro che chiamiamo depressione, e un tempo si definiva malinconia, non era estraneo all'antichità. Rileggendo le testimonianze coeve e seguendo la traccia delle parole e delle metafore che dicono il disagio, questo libro racconta il male di vivere presso i Romani. Scopriamo come per loro a governare gli spazi della depressione fosse una divinità, la dea Murcia, che aveva il potere di infiacchire e prostrare gli animi. Se il pensiero medico greco aveva inteso la malinconia come vera e propria patologia fisica legata alla ""bile nera"""", nel mondo romano essa pare riferirsi non più solo alla sfera del corpo ma a quella della mente e dei suoi fantasmi. Nota introduttiva di Angelo Cerù."" -
Una strana guerra fredda. Lo sviluppo e le relazioni Nord-Sud
Con la decolonizzazione l'aiuto allo sviluppo divenne un elemento costante nella politica degli Stati e delle organizzazioni internazionali, strumento di emancipazione in Asia, Africa e America Latina. Nel rileggere le relazioni Nord-Sud durante la guerra fredda attraverso la lente dello sviluppo, il volume racconta come i paesi avanzati affrontarono la questione della povertà, come elaborarono le loro scelte politiche, dove investirono, con quali obiettivi e in quali progetti, secondo quali modelli concorrenti di società. -
Come cambia la lingua. L'italiano in movimento
"Ce l'hai cento dollari?"""", """"Anna pensa tipo che..."""", """"tu in questa cosa non devi centrare"""". Si parla così l'italiano oggi? Sì, certo, non solo, ma anche così. Molti libri hanno mostrato come le lingue evolvano attraverso i secoli. Lorenzo Renzi illustra qui le dinamiche del cambiamento considerando l'italiano d'oggi. La lingua che parliamo pullula di innovazioni, delle quali il più delle volte non siamo coscienti. Ma siamo noi, i parlanti, che possiamo accettarle o respingerle. Come per le specie naturali, anche la lingua avanza attraverso novità, stabilizzazioni e rifiuti." -
Il sistema giudiziario
Il crescente rilievo assunto dalla giustizia nelle società democratiche e il moltiplicarsi degli insegnamenti che trattano l'amministrazione della giustizia hanno contribuito a promuovere l'analisi delle istituzioni giudiziarie. Il volume, che nasce da una lunga esperienza di ricerca e insegnamento in questo campo, presenta una sintesi chiara ed esaustiva delle conoscenze maturate in Italia e all'estero sull'argomento, per permettere una comprensione più completa, che vada anche oltre il dato formale, delle dinamiche che caratterizzano il sistema giudiziario ed i suoi rapporti con l'ambiente politico. -
Neuropsicologia dell'età evolutiva
Il manuale, che tiene conto delle innovazioni introdotte dal DSM-5, fa propria la necessità di conciliare e presentare in modo coordinato aspetti teorici, di ricerca e clinico-applicativi riguardanti la neuropsicologia dell'età evolutiva. Convinti dell'importanza di integrare diverse metodologie di indagine, tecniche osservative e sperimentali, neuroimmagini, modelli computazionali, gli autori forniscono un panorama completo e aggiornato della disciplina, offrendo anche utili indicazioni per la diagnosi e per il trattamento riabilitativo. -
Introduzione alla linguistica. Con aggiornamento online
Quanti si accostano per la prima volta allo studio della linguistica troveranno nel manuale un valido e sperimentato strumento. Dopo una rassegna dei componenti fondamentali - fonetica, morfologia, sintassi e semantica - sono illustrati temi e problemi centrali della disciplina. Questa edizione è stata completamente rivista; in particolare sono stati aggiornati i capitoli sulla fonetica, sulla grammatica e sulla sintassi. Nuovi apparati favoriscono utili percorsi di autoverifica.