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Dieci piccoli infami. Gli sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori
Gli sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori.rn«Era dai libri di Paolo Villaggio letti da ragazzo che un racconto non mi divertiva tanto» - Aldo CazzullornUn'amica traditrice, un parrucchiere anarchico, il primo ragazzo che l'ha chiamata signora. E poi un ex ossessionato dall'igiene e dall'ordine e la suora che avrebbe voluto fare di lei la prima Santa Selvaggia della storia. Nella sua personalissima blacklist, Selvaggia Lucarelli ci offre, con sincerità, autoironia e con il suo inconfondibile stile corrosivo, un girotondo di piccoli infami che, più o meno consapevolmente, l'hanno trasformata anche solo per pochi minuti in una persona peggiore. «Persone come tante, come quelle che anche voi avete incontrato. E che io non ho perdonato.» Un'autentica resa dei conti: con i mostri più o meno terribili in cui tutti inciampiamo nella vita, e con la nostra capacità di riderne e di (non riuscire proprio a) dimenticare. -
L'arte della guerra per cavarsela nella vita
La guerra da sempre accompagna, e definisce, la storia umana, e nei secoli gli uomini hanno fatto dello scontro una riserva di strategie, conoscenze, tecniche. Ma basta metter da parte l'aspetto violento e utilizzare lo straordinario potenziale della strategia bellica per ottenere continue conquiste nelle nostre battaglie quotidiane.rn«L'arte della guerra consiste nello sconfiggere il nemico senza doverlo affrontare» - Sun-tzu, L'arte della guerrarnrn Allora perché non prendere la guerra come una fonte di conoscenze, utili anche agli altri ambiti della vita? È quel che Bencivenga fa in questo libro: a partire da fatti storici e seguendo un filo logico e lineare, il più grande divulgatore filosofico italiano ci mostra come le strategie che hanno condotto ai grandi successi militari possono esserci d'aiuto in condizioni di pace, magari per preparare al meglio un discorso o per comprendere le dinamiche aziendali. E così da Cesare apprendiamo che la rapidità può fare la differenza, anche nel rapporto con nostro figlio o nella crescita della nostra carriera; da Carlo Magno che l'organizzazione ci consente di cogliere le occasioni al momento giusto; da Federico il Grande che la miglior difesa è l'attacco, ancora di più se lo intendiamo come iniziativa. -
I Visconti. Le battaglie della vipera
1302. Armi, potere, veleni della famiglia più potente d'Italia.rn""Fui Giovanni della stirpe dei Visconti, illustre per sangue. Nessuno possedette al mondo maggiori ricchezze. Grande e potente tiranno fui in vita, il nome nostro fu temuto dal cielo, dalla terra e dal mare. Tutte le contrade d'Italia tremarono di fronte a me""""rnUna dinastia, una città, un secolo: casata simbolo di Milano, i Visconti furono la famiglia che più di tutte riuscì a imporsi nella feroce lotta per la supremazia che imperversava nell'Italia del '300, dominandone la scena politica fino alla metà del secolo successivo. Grazie a un racconto in presa diretta, Daniela Pizzagalli – celebre autrice di biografie storiche e grande esperta di Medioevo e Rinascimento – dà voce ai protagonisti e fa scorrere davanti ai nostri occhi grandi eventi e aneddoti sconosciuti, momenti decisivi e storie private: dalle faide con i Torriani per il controllo della città meneghina alla discesa in Italia dell'imperatore Enrico VII, dai drammi familiari che colpirono i Visconti agli attacchi delle leghe antiviscontee che provarono a fermarne l'inarrestabile ascesa, fino agli anni di fulgore che portarono alla posa della prima pietra del Duomo. L'incalzante narrazione della Pizzagalli, primo volume di una trilogia dedicata alla dinastia milanese, rende più avvincente di un'invenzione romanzesca la spregiudicata corsa al potere che, tra battaglie e intrighi politici, permise ai Visconti di creare il più potente stato dell'Italia di allora proiettandoli al centro delle vicende europee."" -
Storia delle SS. Gli squadroni del male
Una delle realtà più agghiaccianti della storia, fondata sulla legittimazione di omicidi di massa per scopi politici e incarnata da uomini e donne scelti per cementare con ogni mezzo la ""supremazia ariana"""" a tutti i livelli della società tedesca: queste sono le SS, l'organizzazione che più di ogni altra ha contribuito agli orrori del regime nazista, giungendo ad esserne la spina dorsale.rn«La miglior arma politica è il terrore. La crudeltà impone il rispetto. Gli uomini possono odiarci, ma non vogliamo il loro amore, solo la loro paura» - Heinrich Himmlerrn Il libro – uno dei più completi sull'argomento, completamente illustrato – spiega come operava, con quali numeri e quali terribili crimini ha commesso, dalla nascita al servizio del Führer all'orrore dell'Olocausto, con capitoli dedicati a Heinrich Himmler, la Notte dei lunghi coltelli, le Waffen SS, la ritirata e il destino dei suoi membri dopo la fine della guerra. Il focus è sui nazisti di primo piano e lo scopo è spiegare il ruolo cruciale dell'organizzazione nella struttura di potere del Terzo Reich."" -
Le donne della Bibbia. Storie dimenticate di santità, sangue e intrighi
A parte alcune eccezioni, come Eva, Maria e Maria Maddalena, le donne nella Bibbia sono in gran parte eclissate dai personaggi maschili. Ciò non solo rispecchia il ruolo subalterno attribuito loro nella società occidentale negli ultimi duemila anni, ma anche la natura patriarcale delle religioni ebraica e cristiana. Eppure, un più attento studio delle Scritture rivela che un tempo le donne erano considerate alla pari con gli uomini piuttosto che soggette a essi. Scopriamo, per esempio, che nel Vicino Oriente, presso i primi Israeliti, le donne furono sacerdotesse, giudici e profetesse, e che in più occasioni salvarono il popolo dall'estinzione. Da Abigail a Sefora, «Le donne della Bibbia» – completamente illustrato con i capolavori di alcuni dei più grandi artisti della Storia – racconta le storie di tutte le donne che popolano le pagine del Vecchio e Nuovo Testamento e dei libri Deuterocanonici. Storie straordinarie che parlano di vero amore, devozione e pietà ma anche sesso, tradimento e violenza. E talvolta di vendetta contro gli uomini che le hanno sottomesse e sfruttate. -
Le confessioni
"Le Confessioni"""", scritte intorno al 400, quando Agostino era già da diversi anni vescovo di Ippona, rappresentano allo stesso tempo un'opera filosofica tra le maggiori mai scritte e una drammatica autobiografia, che percorre tutta la parabola umana del santo, dall'ombra del peccato fino alla contemplazione della luminosa verità di Dio. Ogni epoca, ogni generazione ha attinto, secondo la propria sensibilità e le proprie esigenze, da questo libro universale, capace ancora oggi di offrire spiragli di senso alle nostre vite indaffarate e confuse, attraverso un'analisi psicologica profonda e sorprendentemente attuale." -
Candido ovvero l'ottimismo
«C'era in Vestfalia un giovinetto che la natura aveva dotato di costumi assai mansueti. Gli si leggeva l'anima sul volto. Aveva il giudizio abbastanza retto, con uno spirito grandemente semplice»: così viene introdotto Candido, indimenticabile protagonista del capolavoro di Voltaire. Ritrovatosi quasi per caso a girare per il mondo in cerca dell'amata Cunégonde, il giovane viaggia dall'America Latina a Parigi a Costantinopoli, attraversa terre ignote, assiste a guerre e terremoti, incontra popoli sconosciuti e impara a conoscere l'animo umano come nessun precettore era stato in grado di insegnargli. Le avventure di Candido si trasformano così in una spiazzante riflessione sulle miserie e le illusioni umane: l'ironia affilata e irriverente di Voltaire corre con leggerezza sulle pagine, facendoci ridere delle paure e degli egoismi che determinano le scelte degli uomini e offrendoci un immortale elogio della libertà contro ogni oscurantismo. -
Il compagno segreto. Testo inglese a fronte
Un inquietante segreto venuto dal mare smuove la bonaccia che intorpidisce l'equipaggio. E dà avvio a una serie di astuzie con cui il giovane capitano, al suo primo comando, si impegna a dissimulare la presenza sulla nave del fuggiasco Leggatt, proiezione delle sue ansie e del suo senso di colpa. Nel più intenso e suggestivo racconto di mare di Conrad, qui riproposto con l'introduzione di Andrea Zanzotto, l'esotismo di luoghi lontani continua a rappresentare una delle poche vie di fuga da un mondo positivistico privato di illusioni. Ma questo viaggio notturno e misterioso verso la salvezza passa attraverso l'esplorazione delle tenebre dell'animo umano. Solo facendosi sordo testimone del rimosso e dell'inconfessabile, il capitano della nave diverrà capitano di se stesso. -
Adelchi
Carlo, re dei Franchi, ha ripudiato Ermengarda, figlia di Desiderio, re dei Longobardi. Ermengarda torna dal padre e chiede di potersi chiudere in convento per trovare conforto nella preghiera. Un messo di Carlo intima a Desiderio di restituire le terre tolte al pontefice. Il re risponde sdegnosamente e la guerra è dichiarata. Alcuni duchi longobardi sono pronti a tradire. Nel campo dei Franchi giunge il diacono Martino a rivelare l'esistenza di un valico che permette a Carlo di prendere di sorpresa i Longobardi. Adelchi si difende strenuamente; intanto Ermengarda, muore in convento a Brescia. Un traditore apre ai Franchi le porte di Pavia, ultimo rifugio dei Longobardi. Giunge, morente, Adelchi che ha deciso di combattere fino all'ultimo. -
Il candelaio
Commedia in cinque atti scritta probabilmente a Parigi nel 1582. La commedia, nella sua storia iniziale e nell'apparato di cui si circonda, pare un episodio della guerra condotta dal Bruno contro l'accademismo, il conformismo e la pedanteria. La trama si annoda su tre motivi: ""sono tre materie principali, spiega l'autore, intessute insieme... l'amor di Bonifacio, l'alchimia di Bartolomeo et la pedanteria di Manfurio; però per la cognizion distinta de' soggetti, ragion dell'ordine et evidenza dell'artificiosa stesura, rapportiamo prima da per lui l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante""""."" -
La cugina Betta
La dolce Adeline Hulot è moglie del barone Hector Hulot, un incorreggibile libertino. Adeline aveva fatto venire in gioventù a Parigi la cugina Lisbeth, una donna che negli anni aveva accumulato rancore nei confronti della più agiata cugina. Bette da tempo nutriva per il conte Steinbock un cupo affetto e quando questo sposa la figlia di Adeline, riesce a gettare sia lui che il conte Hulot tra le braccia della signora Marneffe, donna avida e senza scrupoli, che distrugge pace e patrimonio delle due famiglie. Uscita di scena la signore Marneffe con una morte infamante, la stessa Bette soccomberà alla tisi, mentre la famiglia Hulot riuscirà a superare la crisi finanziaria. Adeline, vera martire, morirà e il marito sposerà la volgare e rozza cuoca Agathe. -
La scuola delle mogli. Testo francese a fronte
Il primo capolavoro assoluto del teatro di Molière. Pur conservando alcuni elementi tradizionali si tratta di una vera e propria commedia di costume, e dunque di uno dei primi esempi di teatro realistico, moderno e “borghese”. Nella storia di Arnolfo – che mantiene nella più totale ignoranza la donna che dovrà diventare sua moglie – si sente l’eco delle vicende private di Molière, che proprio in quegli anni aveva sposato la giovanissima Armande Béjart. Il saggio introduttivo di Luigi Lunari esamina l’opera sotto un triplice profilo: come esempio di quella “commedia” di costume che Molière andava costruendo, come testimonianza velatamente autobiografica e come oggetto della feroce polemica ideologica e morale che seguì la prima rappresentazione. -
La dodicesima notte. Testo inglese a fronte
E' la storia di due gemelli fra loro somigliantissimi, Viola e Sebastiano, che vengono separati da un naufragio presso le coste dell'Illiria. Viola si vestirà con abiti maschili e si farà chiamare Cesario, andando a lavorare come paggio presso il duca Orsino. Finirà con l'innamorarsi del suo padrone il quale ama, non riamato, la contessa Olivia, che si innamora del suo bel paggio Viola/Cesario. L'arrivo di Sebastiano complica ulteriormente la situazione ponendo però le basi di un suo felice scioglimento. Olivia infatti si innamora di Sebastiano, mentre Orsino, scoperta la vera identità del suo paggio, decide di sposare Viola. -
L'educazione sentimentale
Nel 1840 Frédéric Moreau, giovane baccelliere, sogna intense passioni e grandi successi artistici. Turbato dal fascino di Mme Arnoux, stabilitosi a Parigi, cerca di rivederla. Nel frattempo frequenta giovani ambiziosi tra i quali Deslauriers che aspira al potere politico. Frédéric non riesce però a imporsi in nessun settore e la sua vita oscilla tra facili amori, il gran mondo e l'amore che prova, nonostante tutto per Mme Arnoux. Col passare degli anni tutti i sogni si infrangono e resta solo la sensazione del fallimento. -
Le opere e i giorni-Lo scudo di Eracle
Accanto a Omero i Greci collocavano, come loro secondo grande poeta, il beota Esiodo. Con lui si schiude una sfera sociale ben diversa dal mondo dell’aristocrazia e dalla sua cultura: se Omero mette anzitutto in piena luce il fatto fondamentale che ogni cultura muove dalla formazione di un tipo d’umanità aristocratica, in Esiodo si rivela la seconda grande sorgente della cultura: il valore del lavoro. Il titolo “Le opere e i giorni”, che i posteri diedero al poema gnomico di Esiodo, lo dice perfettamente. L’eroismo non sta soltanto nella lotta dell’eroe cavalleresco con l’avversario che l’osteggia in campo, ma anche nella lotta silenziosa e tenace del lavoratore con la dura terra e con gli elementi. Completano questa edizione il poemetto pseudoesiodeo “Lo scudo di Eracle” e il cosiddetto “Certame”, opera anonima che narra la leggendaria gara poetica tra Esiodo e Omero. -
Re Lear. Testo inglese a fronte
Lear, re di Britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma Cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di Francia. Il regno è diviso tra Gonerilla, moglie del duca d'Albany, e Regana, moglie del duca di Cornovaglia. Le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l'esercito francese Cordelia che però viene catturata e uccisa per ordine di Edmondo, usurpatore della contea di Gloucester. Lear muore di dolore, Gonerilla, innamorata di Edmondo, uccide la sorella e trama l'assassinio del marito. Scoperta, si uccide e il regno della Britannia sarà del duca d'Albany. -
Nanà
Nana Coupeau è fuggita dalla sua famiglia e dalla miseria. Diventata attrice, si diverte a umiliare i suoi spasimanti, primo fra tutti il conte Muffat che la mantiene principescamente. Incapace di amare altri che il suo bambino, avida di lusso e di piaceri, Nana finisce coll'essere abbandonata da Muffat e col rovinarsi economicamente. Morirà di vaiolo, mentre nelle strade echeggia l'annuncio della dichiarazione di guerra alla Prussia. -
Il soldato fanfarone. Testo latino a fronte
A Efeso, Pleusicle riesce a liberare Filocomasio, una ragazza da lui amata, che era stata rapita da Pirgopolinice, un soldato spaccone e vanitoso. Con l'aiuto dell'amico Periplecomeno e del servo Palestrione fa a credere al soldato fanfarone che Acroteleuza, una cortigiane che si finge moglie di Periplecomeno, si sia invaghita di lui. Lusingato dalla conquista, il soldato lascia libera Filocomasio. Periplecomeno, fingendosi geloso, fa bastonare Pirgopolinice dai servi. -
Il ventaglio
Commedia in prosa in tre atti, rielaborazione di una sua commedia precedente in francese ""L'éventail"""". Durante un colloquio tra gli innamorati Evaristo e Candida a quest'ultima cade un ventaglio che si rompe. Evaristo ne compra uno nuovo che dà alla contadina Giannina perché lo porti in regalo a Candida. La cosa suscita la gelosia di Crespino e Coronato, innamorati di Giannina, che pensano che il dono sia per lei. Anche Candida lo crede e per dispetto accetta la proposta di matrimonio del barone del Cedro. Evaristo, deluso, lascia il ventaglio in dono a Giannina. Infine l'equivoco si chiarisce e Evaristo si riconcilia con Candida."" -
Macbeth. Testo inglese a fronte
Macbeth e Banquo, generali di Duncan, re di Scozia, incontrano tre streghe che salutano Macbeth come futuro signore di Cawdor e poi re, Banquo come progenitore di re. Lady Macbeth spinge il marito ad uccidere Duncan giunto nel loro castello, mentre i figli del re riescono a fuggire. Nominato re, Macbeth elimina Banquo, dalla cui ombra sarà però perseguitato. Interroga poi le streghe che gli profetizzano che non sarà mai vinto da ""nato da donna"""" e che regnerà finché la foresta di Birnam non si muoverà. Malcolm e Macduff muovono contro Macbeth che fa ucccidere la moglie e i figli di Macduff. Lady Macbeth impazzisce e si uccide, il marito è ucciso da Macduff (tolto anzitempo dal ventre materno), mentre l'esercito avanza, coperto da rami e fronde.""