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Contratti, mercati e regolazioni tra economia, diritto e tecnologie emergenti
Il rapido e costante avanzamento della tecnologia e della connettività ha imposto nuovi modi di fare impresa con conseguenti e significativi cambiamenti nella fisionomia dei mercati e delle contrattazioni, evidenziando spesso l'inadeguatezza di strumenti giuridici tradizionali e rendendo necessario un continuo rinnovamento della regolazione per garantire il corretto funzionamento dei mercati e l'effettiva tutela dei suoi attori, sia consumatori-utenti che operatori economici. L'utilizzo sempre più diffuso e pervasivo di big data, algoritmi, intelligenza artificiale investe ormai la vita sociale e l'economia nel suo complesso, con indubbi vantaggi e opportunità, in termini di innovazione, ottimizzazione di processi e riduzione di costi, ma anche problematicità e rischi su molteplici piani. Per affrontare efficacemente tali sfide la ""neo-regolazione"""" si propone di orientare il mercato attraverso sempre maggiori poteri attribuiti ad autorità amministrative indipendenti in materia di contrattazione. Le molteplici, complesse, rilevanti e non ancora sufficientemente indagate questioni di ordine teorico e applicativo sono affrontate evidenziandone i profili economici e giuridici. L'auspicio è di essere riusciti ad offrire un contributo al dibattito scientifico e un supporto ai processi decisionali di policy makers."" -
Biopolitica, pandemia e democrazia. Rule of law nella società digitale. Vol. 2: Etica, comunicazione e diritti.
La crisi sanitaria ha trasformato le relazioni tra Stato e cittadini, conducendo a limitazioni temporanee dei diritti fondamentali e facendo emergere conflitti tra le due dimensioni della salute, come diritto della persona e come diritto della comunità, e tra il diritto alla salute e le esigenze del sistema economico. Per far fronte all'emergenza, si è modificato il tradizionale equilibrio tra i poteri dello Stato, in una prospettiva in cui il tempo dell'emergenza sembra proiettarsi ancora a lungo sul futuro. La pandemia ha inoltre potenziato la centralità del digitale, dall'utilizzo di software di intelligenza artificiale per il tracciamento del contagio alla nuova connettività del lavoro remoto, passando per la telemedicina. Le nuove tecnologie svolgono un ruolo di prevenzione e controllo, ma pongono anche delicate questioni costituzionali: come tutelare la privacy individuale di fronte al Panopticon digitale? Come inquadrare lo statuto delle piattaforme digitali, veri e propri poteri tecnologici privati, all'interno dei nostri ordinamenti? La ricerca presentata in questo volume e nei due volumi collegati propone le riflessioni su questi temi di studiosi afferenti a una moltitudine di aree disciplinari: medici, giuristi, ingegneri, esperti di robotica e di IA analizzano gli effetti dell'emergenza sanitaria sulla tenuta del modello democratico occidentale, con l'obiettivo di aprire una riflessione sulle linee guida per la ricostruzione del Paese, oltre la pandemia. In particolare, questo terzo volume affronta gli aspetti legati all'impatto della tecnologia digitale e dell'IA sui processi, sulla scuola e sulla medicina, con una riflessione su temi quali l'organizzazione della giustizia, le responsabilità, le carenze organizzative degli enti. -
Il controllo dei conti pubblici. Storia della Ragioneria Generale dello Stato
La Ragioneria Generale dello Stato è stata istituita nel 1869 per assicurare la regolarità e l'economicità dei conti pubblici. Nel corso degli anni il suo ruolo si è via via potenziato, soprattutto per effetto delle nuove funzioni attribuite sotto la spinta dell'Unione europea. I controlli svolti, progressivamente più ampi e più incisivi, hanno fatto sì che la Ragioneria Generale dello Stato sia diventata la vera protagonista dell'attività di governo e svolga, oggi, un'azione di guida dell'amministrazione pubblica. Nel volume si traccia la storia di questa evoluzione. -
La gestione del rischio nei fondi sanitari integrativi
Il volume affronta il tema della sanità integrativa, con particolare attenzione agli aspetti legati al processo di gestione del rischio. A differenza di quanto accade per altri investitori di welfare, la normativa di settore non ha fino a oggi previsto processi precisi e regolati per implementare e garantire il corretto svolgimento delle attività finalizzate all'erogazione delle prestazioni nei confronti degli iscritti. In queste pagine sono raccolte riflessioni in materia di best practice, che il settore ha maturato nel corso degli anni, e viene individuata una proposta per il processo di gestione delle risorse basata su una fase progettuale, una di realizzazione e di implementazione della strategia e una di controllo. Il lavoro è finalizzato a identificare le attività che caratterizzano ciascuno dei suddetti momenti soffermandosi sulle opportune distinzioni tra modello assicurato e autoassicurato. -
La nuova alleanza tra scuola e famiglia nella società ipermediata
Il libro colloca e descrive le relazioni tra scuola e famiglia in una nuova cornice di senso della modernità: l'ipermediazione della realtà sociale. La forza di questo dispositivo sta nella capacità di rappresentare un mondo e di organizzarlo rendendo le interfacce della mediazione sempre più fluide, invisibili. Le nuove tecnologie consentono al parlante differenti modalità per prendere parola in un consesso pubblico, modificando le «ideologie linguistiche». L'ideologia linguistica è una serie di idee sul linguaggio radicate in un gruppo sociale, essa corrisponde a ciò che un soggetto pensa sia corretto dire nel contesto in cui opera. Prese di parola come lo hate speech o il cyberbullismo sono esempi di come l'utilizzo dei social può trasformare la percezione e il giudizio del parlante in merito all'uso della propria lingua e al valore che attribuisce al proprio modo di esprimere opinioni. Nello stesso modo, e-mail e chat comunemente utilizzati nelle relazioni tra scuola e famiglia hanno generato un'ideologia linguistica che ha forti ripercussioni sulla percezione che gli studenti e i genitori hanno del loro ruolo e di quello dei docenti, trasformando gli spazi della distanza educativa che prevalevano nella dimensione offline. In questo scenario di incertezza innovativa, la ricerca ha cercato di mettere a fuoco possibili linguaggi utili a favorire un senso condiviso fra le due istituzioni e una loro nuova alleanza per affrontare forme di disagio di vario tipo e gravità. -
Capitalismo. Il futuro di un'illusione
«Fino a quando avremo classi dirigenti ed élite economiche convinte di essere prive di margini d'azione e di riforma, perché certe che il capitalismo sia un sistema immutabile e dunque non riformabile, ci troveremo di fronte al rischio di una riedizione delle tragedie degli anni Trenta, con un panorama popolato da pericolose figure autoritarie in grado di prendere il potere e di paventare la minaccia di un'altra guerra mondiale» Il capitalismo è di sinistra e non è un sistema immutabile ma una creazione umana. Sono queste le tesi a tratti provocatorie del libro di Block che, rimettendo in gioco sia la versione di sinistra sia quella di destra del determinismo economico, ci mostra che le possibilità di costruire un'economia che risponda meglio ai bisogni umani sono in realtà molto meno limitate di quanto normalmente immaginiamo. Con un intervento lucido e vivace, da sinistra, Block risponde a coloro che si limitano a preconizzare l'imminente fine del capitalismo, inteso come proprietà privata, libertà d'impresa e lavoro salariato, e cerca soluzioni che salvino gli aspetti positivi di questo modo di produzione e tuttavia tengano sotto controllo i molti aspetti negativi degli accordi economici che governano il mondo. -
Eroi dell'amore. Storie di coppie, seduzioni e follie
«L'amore si modella su storie raccontate e su figure invidiate o desiderate: su fantasmi, spettri, ossessioni e immagini cristallizate nella memoria individuale e collettiva.»Legata tradizionalmente alla sfera pubblica, la figura dell'eroe incarna i valori in cui si identifica una comunità. Chi sono dunque gli eroi dell'amore, l'esperienza privata per eccellenza? Che cos'è l'amore eroico nell'immaginario di tutte le epoche? È l'amore della coppia chiusa e fedele di Romeo e Giulietta (ma anche di Diabolik ed Eva Kant!), un microcosmo che vince lo spazio e il tempo e ha come unico ostacolo la morte. È l'amore non corrisposto di Fedra e di Madama Butterfly, una malattia indicibile, fisica e mentale, che sfocia spesso nella follia autodistruttiva. O, all'opposto, è l'amore libero e sovversivo di Don Giovanni e di Carmen, che si dà come seduzione, bellezza inebriante e sensualità. Il libro racconta la passione amorosa attraverso le storie di eroi ed eroine della letteratura, del melodramma e del cinema, ma guardando anche agli amori reali, che si alimentano di mediazioni e triangolazioni. -
Parola di Dante
Da qualche anno, nei dibattiti televisivi o in presenza, si sente l'oratore di turno che non si risolve a terminare il suo intervento e dice «Un'ultima cosa e poi mi taccio». Si tratta di una lepida formula anticheggiante restata inconsapevolmente nell'orecchio dal canto di Farinata, uno dei più famosi: «qui dentro è 'l secondo Federico / e 'l Cardinale; e degli altri mi taccio». La memorabilità di questa clausola ha probabilmente generato questo uso imperversante, senza nessuna consapevolezza da parte di chi usa questa formula. La Commedia di Dante non è soltanto un esempio insuperato di creazione poetica, ma anche un serbatoio linguistico che nel tempo ha riccamente alimentato il vocabolario dell'italiano. L'eredità dantesca è fatta di parole ed espressioni dalla storia diversa. Alcune resistono nella nostra lingua fino a oggi, a volte cambiando in tutto o in parte il significato. Altre è stato Dante stesso a coniarle, o a usarle per primo in italiano. Ma in un'opera letteraria come la sua le parole non possono essere staccate dalla poesia, e così il libro si sofferma su alcuni casi esemplari, ne tratteggia il profilo in riferimento al contesto in cui occorrono e alle implicazioni di senso di cui sono portatrici. Serianni guida il lettore ad accostarsi al genio linguistico del nostro poeta nazionale. -
Archimede, l'arte della misura
Misurare lo spazio è cruciale per il nostro processo di conoscenza. Archimede è un pioniere della geometria, nella sua accezione più letterale di «misura della terra». Primo nel misurare enti curvi nello spazio e nel calcolare la superficie e il volume della sfera, fu geniale nel metodo, che affascinò tutti i grandi protagonisti della scienza moderna: da Galileo che ne riprenderà le dimostrazioni con una sensibilità nuova, a Gauss che ne estende i calcoli con conseguenze mirabolanti, fino a Einstein che con la sua Equazione di campo scopre una delle formule più famose della storia del pensiero scientifico, un'espressione che può essere pensata come la versione contemporanea della formula di Archimede. -
Il secondo principio
L'entropia dell'universo o di un qualsiasi sistema isolato è destinata ad aumentare nel tempo. Questo dice in sostanza il secondo principio della termodinamica, una delle poche formule veramente figlia del pensiero collettivo, che ha attraversato quasi due secoli lungo i quali ha rivelato gradualmente la sua natura. Questo principio è stato visto da molti come la dimostrazione che tutto è destinato a finire, ma va letto invece come una sfida per il presente: è difficile fabbricare strutture efficienti, ma questa difficoltà ci spinge a costruirle in modo intelligente e a migliorarle in continuazione. -
Castelli medievali
Il romanticismo ci ha lasciato in eredità un Medioevo pieno di castelli popolati di dame e cavalieri. Ma in effetti i castelli, insieme alle chiese, sono di fatto quanto è possibile ancora oggi osservare di quei secoli remoti. Opera del maggiore specialista della storia delle fortificazioni e della guerra medievale, questa mirabile sintesi racconta come a partire dal terzo secolo, quando l'impero diventa teatro di scorrerie dei barbari, prenda piede la necessità di difendere fortificandoli i confini e poi le città e le comunità minori, prima con terrapieni e palizzate e via via con strutture murate. Dal X secolo, sviluppo economico e insicurezza esterna e interna generano un vasto fenomeno di incastellamento. Il castello, struttura difensiva, sarà quindi per secoli l'organizzatore del territorio e il perno del modo di combattere, fino a che nel Quattrocento l'evoluzione della guerra con le nuove armi da sparo ne decreterà la trasformazione e il declino. -
L' ignoto davanti a noi. Sognare terre lontane
Spingersi al di là dei limiti geografici, solcare acque ignote, studiando venti e correnti, superando deserti e montagne: che ne è di quel sogno della scoperta che da sempre gli uomini hanno condiviso? Oggi che quasi tutto è stato esplorato, cartografato, mappato, cosa rimane per alimentare la nostra fantasia? Dai monaci buddhisti a Marco Polo, dal musulmano Ibn Battuta sino a Cristoforo Colombo, Hudson o James Cook: per quanto la mappa sembri infine conclusa, vi sono ancora infiniti elementi di stupore in serbo per noi, e nuovi spunti da cui ripartire per ricominciare a sognare. -
La dinamica del capitalismo
«Se sembra analizzare soprattutto il mondo di ieri, lo fa in realtà ponendo domande che scaturiscono da problemi collettivi di oggi e fornendo risposte che investono tanto il nostro presente quanto il nostro avvenire» Alberto Tenenti Questo breve e mirabile testo, costituito da tre lezioni tenute in America nel 1977, presenta in forma succinta la personale visione della storia mondiale che Braudel avrebbe esposto di lì a poco nella grande e impegnativa opera «Civiltà materiale, economia e capitalismo». Centrandosi sui quattro secoli dell'età moderna, Braudel mostra come l'economia evolva andando oltre gli scambi locali con lo sviluppo del mercantilismo e la conseguente circolazione delle merci a livello internazionale, soprattutto con l'allargarsi dei mercati oltre i confini del Vecchio Mondo. Nasce un'élite che da questa trasformazione del commercio trae un ingente accumulo di denaro e di potere e dà vita a un capitalismo opaco, nemico della libera concorrenza, che subordina alle sue logiche le gerarchie sociali e sancisce le ineguaglianze fra centro e periferie del mondo. -
I lunghi fucili. Ricordi della guerra di Russia
«""I lunghi fucili"""" ci rivelano uno scrittore conciso e limpido, tutto visivo, che sembra partecipare con tutto se stesso alle cose che narra. Certi suoi episodi delineati con mano sobria... raggiungono, attraverso la scrupolosa esattezza del resoconto, un respiro di tragica epopea» Italo Calvino Questa memoria della campagna di Russia, scritta da colui che fu il comandante di Rigoni Stern, è certamente una delle più impressionanti, polemiche e dure testimonianze sull'esperienza della guerra italiana al fronte russo. Con l'eloquenza secca dei fatti, Moscioni vi racconta l'odissea degli alpini in linea sul Don e poi nella tragica rotta del gennaio 1943: la storia di un esercito mal condotto e peggio equipaggiato, di una guerra senz'odio eppure sanguinosa e spietata al fianco di un alleato tedesco ben diversamente fornito, guidato e motivato; una guerra che pare trovare il suo senso soltanto nella dimensione ravvicinata, nella comunione del tenente con i «suoi» alpini, nel dovere umano e militare della solidarietà, del farcela insieme entro l'insensatezza di un'organizzazione inefficiente e stupida, contro la quale l'autore scrive la sua denuncia indignata."" -
I militari italiani nei lager nazisti. Una resistenza senz'armi (1943-1945)
«Di molti saggi, per nobilitarli, si dice che sembrano romanzi. Non è quasi mai vero. Questo è uno dei rari casi… È un libro bellissimo, necessario» - Luca BotturarnLa storia degli IMI (internati militari italiani) è la storia dei circa 650mila soldati che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, furono catturati e deportati dai tedeschi. L'offerta di aderire alle SS o alla repubblica di Salò ed essere rimpatriati fu accettata solo da una piccola parte; la massa scelse di rimanere prigioniera nei lager, come autentico atto di resistenza. Grazie a una ricchissima mole di diari, lettere e testimonianze dirette, edite e ancor più inedite, il libro ne racconta la vicenda complessiva, dalla cattura alla liberazione e al ritorno, scoprendo anche aspetti poco noti della violenza nei lager, nei campi di lavoro coatto e di punizione, del loro bagaglio di ideali e di umanità, del rapporto con la popolazione civile e con le donne. Una pagina a lungo trascurata e sottovalutata recuperata qui, attraverso le voci dei protagonisti, in un quadro vivido e dettagliato. -
Arricchimento. Una critica della merce
La crescente disponibilità di fortune personali in capo a élite emergenti dell'economia globale (rentiers da sempre usi a disporre di patrimoni, ma anche parvenus recentissimi) rende oggi spasmodico il bisogno di distinzione sociale. Esclusività, autenticità, estetica ricercata contrassegnano la desiderabilità dei beni di consumo, dalle opere d'arte agli oggetti di lusso, dagli immobili ai siti turistici, ai prodotti enogastronomici. Tanto più si agognano certe merci quanto più esse si arricchiscono di un'aura speciale, costruita mediante raffinate narrative cui partecipano folte schiere di storici, giornalisti, critici d'arte, che con i loro saperi contribuiscono in modo cruciale ad ammantare di fascino antico oggetti e luoghi, nella glorificazione del passato come strategia di marketing. -
L' arte della leadership
Tutti siamo chiamati ad affrontare, in forme e contesti diversi, gli stessi problemi che impegnano chi ha la responsabilità di guidare intere organizzazioni: la necessità di conciliare (o di scegliere tra) vita privata e doveri professionali, astuzia e trasparenza, estro e affidabilità, diversità e uniformità, ambiguità e coerenza, gerarchia e familiarità, pianificazione e improvvisazione. Per imparare a misurarsi con questi dilemmi non è d'aiuto tanto una scienza più o meno esatta della leadership, quanto la capacità di intuizione e introspezione tipica dell'arte. Shakespeare e Molière, Tolstoj e Cervantes, Goethe e Stendhal, Dostoevskij e Balzac saranno così i nostri coach e nelle loro pagine troveremo sicura ispirazione, e precetti efficaci per il nostro lavoro e la nostra vita. -
Invecchiare con saggezza. Dialoghi sulla vita, l'amore e i rimpianti
Amici e colleghi di lunga data, Nussbaum e Levmore affrontano dialogando argomenti di cui di rado si discute pubblicamente: cosa significa, da vecchi, coltivare amicizie e amori, fare volontariato, andare in pensione, porsi il problema di una residenza protetta, ricorrere alla chirurgia plastica, designare i propri eredi. Una conversazione vivace, libera e anticonformista, sull'invecchiare del corpo, il mutare di aspettative e ritmi di vita, il riposizionamento del vecchio all'interno della comunità. Una riflessione a due voci su come affrontare con consapevolezza ed equilibrio, senza traumi, questa diversa fase della propria vita. -
Boccaccio indiscreto. Il mito di Fiammetta
Partito da Firenze nel 1327 al seguito del padre, Giovanni Boccaccio trascorse gli anni giovanili a Napoli, dove svolse l'apprendistato come mercante, e si cimentò con le sue prime prove letterarie. Il libro getta una luce nuova su questa fase di formazione dello scrittore fiorentino. Originali, soprattutto, appaiono i contorni della genesi del mito di Fiammetta, la donna poetica celebrata in molte sue opere, ma anche il personaggio che a Boccaccio servì per trasfigurare nell'invenzione letteraria una concreta passione amorosa, cui aveva fatto indiscretamente riferimento nel «Filocolo», così guadagnandosi l'ostilità della corte angioina. -
Le guerre di Libia. Un secolo di conquiste e rivoluzioni
Il volume ripercorre la storia politica e militare della Libia durante l'ultimo secolo e offre una visione della sua peculiare concezione dello stato e del potere guerriero. Sono tre, in particolare, le fasi individuate dagli autori: il turbolento ventennio 1911-31, durante il quale l'Italia stabilì faticosamente il suo impero sui territori ottenuti con la guerra italo-ottomana del 1911-12; il colpo di stato del 1969, che avviò la dittatura di Gheddafi e portò alla ribalta la Libia come attore del terrorismo internazionale; il decennio seguito alla rivoluzione contro Gheddafi, nel 2011, che ha innescato una nuova frammentazione del paese. In queste vicende emergono non solo il ruolo giocato dalle grandi potenze, ma anche l'ambiguo intreccio e il gioco di potere fra le tribù libiche, il loro rapporto ambivalente con tante entità esterne, e la figura enigmatica di Gheddafi, guardiano di una frammentazione mai davvero ricomposta.