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Le sette parole di Cristo
Le parole di Cristo morente si fanno suono e senso universale che trascendono l’immagine stessa, divenendo pura astrazione.Masaccio e la «Crocifissione», con il suo fondo dorato che ferisce gli occhi, con la Maddalena prostrata ai piedi della croce; Haydn e la musica delle «Sette ultime parole del nostro Redentore in croce», espressione straziante del sacrificio di sé. Masaccio e Haydn si fondono in un’unica immagine, come ci svela questo dialogo d’eccezione. Le parole di Cristo morente si fanno suono e senso universale che trascendono l’immagine stessa, divenendo pura astrazione. -
Reggio Emilia, il territorio della «meccanica intelligente»
Nella dinamica evolutiva del distretto della meccatronica reggiana si fondono tre dei principali fenomeni dell'economia del nostro tempo. Il primo è la metamorfosi del «Modello emiliano», che nell'età dell'euro ha visto una significativa parte delle sue imprese manifatturiere scegliere con decisione la via di una concorrenza basata su fattori qualitativi (ricerca, tecnologia, design). Il secondo è la resilienza dei «distretti industriali», una forma di organizzazione territoriale delle imprese capace di reagire con flessibilità ai cambiamenti dello scenario economico internazionale. Il terzo fenomeno, infine, è «Industria 4.0», ossia la quarta rivoluzione industriale dove il mondo fisico delle macchine si combina con il mondo virtuale dei dati. Il territorio della provincia di Reggio Emilia si caratterizza per numerose eccellenze imprenditoriali nate grazie alla «meccanica intelligente» che integra l'elettronica e l'informatica con la stessa meccanica. Lungo le pagine del volume si intrecciano una rilettura storico-economica (si pensi al ruolo delle Officine Reggiane) con un approfondimento dell'attuale struttura del distretto. Il quadro che ne esce pone in rilievo i comportamenti virtuosi sia delle imprese distrettuali, sia degli altri attori del distretto, quali associazioni, istituzioni, università. -
Ho scelto la prigionia. La resistenza dei soldati italiani nei Lager nazisti (1943-1945)
L'8 settembre 1943 il tenente di fanteria Vittorio Vialli viene catturato dai tedeschi a Istmia. Deportato, dovrà scegliere se aderire alla Repubblica fascista di Salò o restare prigioniero. Come tanti altri militari italiani sceglierà la prigionia e trascorrerà quasi due anni nei campi di concentramento per militari in Germania e in Polonia. Fortunatamente il 5 aprile 1945 l'avanzata dei carri armati inglesi salverà lui e i suoi compagni dal trasferimento nel campo di sterminio e restituirà loro la libertà. Una storia simile a molte altre, se non fosse che Vialli, studioso di storia naturale e curioso per natura, è appassionato di fotografia e con mille espedienti riesce a portare sempre con sé una macchina fotografica. Giorno dopo giorno, trasferimento dopo trasferimento, scatta di nascosto una grande quantità di foto che illustrano con impressionante eloquenza la vita nei lager: le baracche, gli appelli, le privazioni, la morte. Ci consegna così un diario scritto con la macchina fotografica, un documento crudo e assolutamente unico dell'odissea vissuta dalle migliaia di soldati non traditori che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di combattere a fianco dei nazifascisti. -
L' Anello del Nibelungo. Parola e dramma
Si applica certo anche a Wagner l'aspirazione, che in quegli stessi anni avanzava il suo coetaneo Verdi, alla ""parola scenica"""", quella «che scolpisce e rende netta ed evidente la situazione», ma credo che si debba dire di più: che il concetto di """"situazione"""" va inteso in senso forte, indicando non solo una funzione deittica del testo che suggerisca l'ambiente contestuale (fisico, mentale, relazionale), ma anche e soprattutto i grandi appuntamenti dell'esistenza, le verifiche dell'identità umana: è questa l'accezione del termine in Jean-Paul Sartre, che nella situazione vede appunto l'asse portante dell'esperienza teatrale. Inoltre, la tetralogia wagneriana è una delle pochissime opere – l'esempio più vicino è il Faust di Goethe, di cui costituisce, nell'Ottocento, il solo degno contraltare – che fanno coincidere la tragedia di un individuo (in questo caso il dio Wotan) con la tragedia del mondo."" -
Carbon Pricing. La nuova fiscalità europea e i cambiamenti climatici
Nuovi problemi emersi di recente richiedono una soluzione europea: una più aspra concorrenza in un mondo globalizzato, la difficile transizione verso un'economia digitale, i cambiamenti climatici. Per fare fronte a queste nuove sfide si dovrà strutturare diversamente il sistema fiscale, e in un'ottica di contrasto ai cambiamenti climatici un ruolo cruciale gioca la fissazione di un prezzo sul carbonio. Le entrate derivanti dal carbon pricing garantirebbero l'aumento delle risorse per il bilancio dell'Unione, necessario per sostenere il Recovery Fund messo in campo per rilanciare l'economia europea dopo lo tsunami del Coronavirus, mentre il carbon dividend potrebbe essere utilizzato per sostenere la transizione ecologica verso la «neutralità carbonio», promuovere investimenti e produzione di beni pubblici di utilità sociale, ridurre le disuguaglianze con una riforma fiscale che favorisca i redditi più bassi, sostenere la competitività della produzione europea con investimenti in ricerca e sviluppo e innovazione, garantire la sicurezza interna ed esterna. In questo volume Alberto Majocchi ci illustra tutte le potenzialità del Green Deal proposto dalla Commissione europea, che oltre a contrastare i cambiamenti climatici potrà garantire sviluppo, equità sociale e sicurezza. -
Euro-piattaforme: scienza, tecnologia ed economia. Una connessione cruciale per l'Italia
Le piattaforme tecnoscientifiche sono una modalità di interazione strutturata tra diversi soggetti accomunati da una tematica scientifica e da condivisi interessi tecnologici connessi all'economia e alla società. L'insieme di tali relazioni, non sempre formalizzate o istituzionalizzate, ha generato un «sistema» di casi difficilmente riconducibili a schemi; ma la crescente importanza di queste realtà richiede ora un'analisi sui legami tra economia politica e tecnoscienze nei profili di consolidamento e di prospettive per il futuro in Europa. Se prendiamo ad esempio il CERN, la sua infrastruttura tecnologica, la governance e la comunità scientifica multistatuale che lo sostiene, emerge la necessità di chiarire quale sia il modello economico-organizzativo che può fornire paradigmi di progetto. Lo stesso vale per l'European Molecular Biology Laboratory, per l'European Space Agency o per altre realtà meno note ma altrettanto importanti, ad esempio gli hub per i big data e per l'intelligenza artificiale. La prospettiva del nuovo programma quadro «Orizzonte Europa» della Commissione e del Parlamento europeo è quindi cruciale nella progettazione di nuove iniziative. -
La sanità delle regioni
Quali difficoltà e quali tensioni segnano la sanità italiana, in equilibrio tra federalismo incompiuto e pulsioni neo-centraliste? Quali strumenti possono orientare la determinazione dei reali fabbisogni e degli stanziamenti economici? Cosa si deve fare per superare il criterio della spesa storica e per rendere politicamente praticabile il ricorso a schemi di valutazione più rigorosi? La ricerca qui presentata approfondisce le questioni irrisolte nella costruzione di un sistema compiuto per la misurazione e la valutazione dei rapporti tra fabbisogni, stanziamenti e servizi erogati in sanità. Il volume propone uno schema di riferimento per la stima della spesa sanitaria standard delle regioni italiane, mettendo a disposizione di studiosi e operatori uno strumento per confrontare standard e servizi effettivamente erogati. -
Dalla patria all'umanità. L'Europa di Giuseppe Mazzini
Gli aspetti europeistici del pensiero mazziniano sono abbastanza conosciuti, ma ancora poco studiati. Si tratta di una lacuna rilevante, se si tiene conto del fatto che l'europeismo non è un tratto marginale della sua analisi teorica, né tanto meno della sua azione politica. Considerando poi il ruolo dell'Unione europea nelle vite dei cittadini comunitari e nelle scelte della politica mondiale, non è anacronistico domandarsi che idea ebbe Mazzini dell'Europa e del suo assetto e quali prassi politiche intraprese per l'unificazione continentale, anche in relazione alla costituzione di uno Stato italiano unitario e indipendente, che avrebbe modificato, in un settore importante come quello mediterraneo, l'equilibrio europeo. Il volume vuole aprire una riflessione su questi temi, al fine di comprendere il contributo di un pensatore attivo e poliedrico quale fu Giuseppe Mazzini. -
Esistenza, ragione e trascendenza. Studi su Karl Jaspers
A Karl Jaspers, psicopatologo e filosofo, si deve una particolare declinazione della filosofia dell'esistenza, strettamente connessa a un ripensamento della relazione terapeutica in ambito psicopatologico. Ed è proprio a partire dall'attenzione alla singolarità del malato con la sua patologia psichica, dall'interesse per la soggettività concreta, nella sua vulnerabilità e unicità, che Giuseppe Cantillo interpreta, nei saggi raccolti in questo volume, la filosofia dell'esistenza di Jaspers. Decisive per la comprensione dell'esistenza, sono, nella lettura dell'autore, alcune categorie che Jaspers elabora in costante dialogo con la tradizione filosofica: la comunicazione, che può divenire conflitto ma anche lotta amorosa, le visioni del mondo, che limitano ogni forma di assolutismo, o la «cifra» in cui il divino si fa presente come ricerca e non come possesso. Ma lo Jaspers che incontriamo nelle pagine di Cantillo è anche il pensatore impegnato in una riflessione di natura etico-politica sulla bomba atomica, sul problema della tecnica, sulle questioni del nichilismo e della secolarizzazione; riflessione che, pur radicandosi nella storia del Secondo dopoguerra, conserva intatta la sua attualità. -
Cattiva memoria. Perché è difficile fare i conti con la storia
Negli ultimi decenni il ruolo della memoria nella vita pubblica è cresciuto costantemente, ma in parallelo è diminuito il peso della storia nel costruire la nostra conoscenza e sensibilità del passato. Un processo accentuatosi con il sempre maggiore intervento della politica e delle istituzioni nel creare «leggi di memoria», «luoghi di memoria», monumenti, memoriali; ma anche con il contributo che i mass media, la letteratura, il cinema e la televisione danno a una lettura e ricordo del passato spesso lontani dalla coerenza di una narrazione storica rispettosa della verità. Il libro analizza questo contraddittorio e complesso rapporto tra storia e memoria, per quanto riguarda sia l'Italia e l'Europa sia un mondo sempre più globalizzato e propenso a guardare al passato in termini strumentali rispetto alle esigenze del presente. -
Un futuro più giusto. Rabbia, conflitto e giustizia sociale
Un'agenda radicale: intervenire subito perché nessuno resti indietro nella crisi da Covid-19.È urgente imboccare la strada di un futuro più giusto, prendendo di petto il problema dei problemi: le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. La crisi Covid-19 ha reso ancora più evidente questo stato di cose e ha aperto molteplici scenari. Come evitare che gli squilibri di potere e di ricchezza crescano ancora? O che prevalga una dinamica autoritaria? Quali sono le cause delle disuguaglianze e le responsabilità della politica e delle politiche? È possibile indirizzare l'accelerazione della trasformazione digitale alla diffusione di conoscenza e alla creazione di buoni lavori? E come? Come far funzionare la «macchina pubblica» e assicurare il confronto democratico sulle decisioni? Come assicurare dignità e partecipazione strategica al lavoro? Come affrontare la crisi generazionale? Sviluppando le «15 proposte per la giustizia sociale» elaborate dal Forum Disuguaglianze Diversità, alleanza originale di cittadinanza attiva e ricerca, il volume offre una risposta a queste domande, fornendo uno schema concettuale per affrontare l'incertezza e soluzioni operative per cambiare rotta. -
Sofocle. L'abisso di Edipo
L'Edipo re di Sofocle: il capolavoro tragico che nel corso del tempo è stato decisivo punto di riferimento per pensatori come Aristotele e Freud. La storia è nota: Edipo, re di Tebe, deve trovare e punire l'assassino di Laio, il vecchio sovrano, perché solo così la città sarà liberata dalla pestilenza. La verità da conoscere è lì, evidente, eppure nessuno la vede. È questo silenzio, questa rimozione collettiva, che affascina il lettore. E anche l'angosciosa ricerca del protagonista, che ha il coraggio di guardare dentro sé stesso e i propri segreti. Alla fine il giallo si scioglie: è lui il colpevole, ha ucciso Laio senza saperlo suo padre, per poi sposarne la vedova Giocasta, sua madre. La vicenda di Edipo si eleva così a parabola della fragilità umana, dell'azione cieca del destino, del dolore e della tragicità del conoscere. Voi che abitate Tebe, la mia patria, guardate Edipo che risolse l'enigma famoso e fu l'uomo più potente, invidiato da tutti i cittadini: guardate in quale abisso di sventura è precipitato. Perciò non chiamate felice nessuno che attende il suo ultimo giorno, prima di aver visto se attraversa il confine della vita senza aver provato dolori. -
I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante
OGM e manipolazione genetica dividono l'opinione pubblica, eppure i grandi progressi in agricoltura si devono alla modificazione del patrimonio genetico delle piante. Un processo cominciato molti millenni fa, con la nascita dell'agricoltura stessa e la trasformazione di specie selvatiche in piante addomesticate. Perché allora il progresso tecnologico in questo campo è sotto accusa in nome della tradizione e del passato? Queste dieci lezioni ci aiutano a guardare oltre, spiegandoci come nuove tecnologie, quali l'editing genetico, possano consentire di produrre piante capaci di utilizzare al meglio i fattori ambientali - in particolare acqua e fertilizzanti - e ottenere un'agricoltura più «biologica». È forse questa la strada per affrontare cambiamenti climatici, sovrappopolazione, sfruttamento del territorio e aumento del fabbisogno alimentare. -
Gastronomia consapevole. Istruzioni per l'uso
Mangiare e bere sono due necessità naturali, che provvediamo a soddisfare d'istinto, senza soffermarci a pensare ai significati simbolici di ciò che ruota attorno al cibo e al gusto. Sono attività che ci accomunano a tutti gli altri esseri viventi, e che tuttavia solo all'animale umano procurano un piacere rielaborato attraverso processi culturali e sociali utili a prolungarlo e a ritualizzarlo. Soltanto noi produciamo il cibo, lo cuciniamo, spesso lo condividiamo con il prossimo e, pur potendo mangiare di tutto, abbiamo stili alimentari differenziati su base culturale. Muovendo da una riflessione sulla cultura del cibo e sull'educazione alimentare e del gusto, temi di costante attualità, l'autrice offre un compendio dei saperi di base, una sorta di cassetta degli attrezzi per i lettori-degustatori, che potranno così affinare, approfondire o anche solo rinfrescare la conoscenza di ciò che si cela dietro al gesto quotidiano del mangiare. -
Pitagora, il padre di tutti i teoremi
Gesso, lavagna, il disegno di un triangolo rettangolo… ed eccoci di nuovo sui banchi di scuola, dove abbiamo incontrato il teorema di Pitagora. Ma chi era davvero Pitagora? E perché mai quel teorema è tanto importante se non il più importante della matematica? Cos'ha di speciale quella formula, che compare in tavolette babilonesi, in papiri egizi, in testi astronomici cinesi e nelle regole dei costruttori di altari indiani? Quali nascoste proprietà racchiude? Giunto a noi dall'antichità più remota, attraverso i numerosi suoi travestimenti quel teorema caratterizza gli spazi astratti della matematica moderna. -
Il principio di indeterminazione
Per dar conto del significato del principio di indeterminazione si usa dire che «l'osservazione perturba il fenomeno». Nella sua icasticità la frase ci dice che di una particella elementare non possiamo sapere tante cose contemporaneamente e con grande precisione, ma dobbiamo scegliere: o la sua posizione nello spazio o la velocità, o la sua energia o il momento esatto in cui si trova. Queste grandezze si possono sì conoscere, ma non contemporaneamente. Proviamo allora a comprenderla meglio, aiutati da una guida d'eccezione, la formula elaborata da Heisenberg nel 1927: un insieme di pochi simboli, una grande rivoluzione della fisica quantistica, i cui risultati - dai transistor al laser - ci circondano quotidianamente. -
Vite vissute e no. I luoghi della mia memoria
Tra confessione privata e memoria pubblica, Isnenghi consegna al lettore una testimonianza di rilievo sulla vicenda culturale e politica dell'ultimo mezzo secolo.«Immerso nei flutti, per la prima volta in vita mia ai fanghi di Abano, sono in piena anarchia della memoria. Sembra che lei ci si trovi bene, tra fumi e vapori: con quel caldo spossante, vien su di tutto, dal fondo». Storico fra i più illustri e conosciuti, intellettuale impegnato fin dagli anni universitari, Mario Isnenghi ripercorre in questo saggio autobiografico le tappe che hanno segnato la sua formazione umana, scientifica e politica: dalle origini familiari alle esperienze di scuola e università, all'apprendistato politico che attraversa il mondo cattolico e socialista nelle associazioni studentesche, nel sindacato, nell'insegnamento. E poi la lunga attività di ricerca che lo ha portato a riflettere, partendo dalla Grande Guerra, sulla storia della cultura italiana, la funzione degli intellettuali, le fragilità e le contraddizioni della costruzione statale. Tra confessione privata e memoria pubblica, Isnenghi consegna al lettore una testimonianza di rilievo sulla vicenda culturale e politica dell'ultimo mezzo secolo. -
Italiani in guerra. Sentimenti e immagini dal 1940 al 1943
«Così questo fatto atteso e temuto era entrato nella nostra vita e probabilmente ne avvertimmo subito le conseguenze. Ignaro di tanto il pubblico che era seduto nei caffè e nelle birrerie passava serenamente quel tardo pomeriggio festivo» (Giaime Pintor, Doppio diario). «State tranquilli, non sarà poi una cosa lunga. E anzi prevedo che sarà più una scaramuccia che una guerra totale» (Lettera di un militare da Bolzano, 12 giugno 1940). Parole rubate dall'informatore, lettere intercettate, relazioni degli organi di polizia che registrano lo «stato d'animo della popolazione». Rimettendo ordine in questo enorme brusio di voci, l'autore è riuscito a ricostruire, quasi giorno per giorno, come la pensavano gli italiani sulla guerra: come vedevano i nemici, come giudicarono la campagna di Grecia, poi l'intervento russo e americano, come reagirono alle avvisaglie della sconfitta e ai bombardamenti delle città. E insieme, come ne sentivano parlare dalla propaganda, o dal cinema, come ne ridevano o cantavano. È, naturalmente, una parabola discendente, che disegna la progressiva perdita di credibilità del fascismo e lo scollamento della comunità nazionale fino alla crisi del 25 luglio e dell'8 settembre. -
Storia degli armeni
Oggi l'Armenia è una piccola repubblica ex-sovietica, ma gli armeni nel mondo si trovano un po' ovunque. Quasi quattro milioni di persone parlano una delle due varianti della lingua armena (orientale e occidentale); moltissimi altri armeni della diaspora non la parlano, ma hanno piena coscienza della propria identità. Se andiamo indietro nel tempo, ripercorrendo i principali luoghi della memoria degli armeni, possiamo seguire nel corso dei secoli le vicende di un popolo vivace e combattivo, dalla cultura sorprendente sul piano artistico e letterario, capace di adattarsi a territori difficili e prosperare sia sotto governanti armeni, sia sotto il dominio di altri regni e imperi, senza perdere la propria identità culturale e religiosa. Questa breve introduzione racconta la loro storia dal regno di Urartu nel nono secolo a.C. alla giovane repubblica post-sovietica. -
L' illuminismo
Il libro - qui presentato in una nuova edizione aggiornata - illustra i cambiamenti che nel contesto sociale e nel clima intellettuale dell'Europa del XVIII secolo presiedono alla nascita dell'Illuminismo. Oltre al ruolo decisivo svolto dallo sviluppo della stampa, e dalle nuove forme della produzione e del consumo culturale, sono esaminati fattori chiave come quello economico e quello scientifico. È inoltre valutato il diverso impatto che i Lumi ebbero per ricchi e poveri, uomini e donne, europei e non europei.