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Berlino. Storia di una metropoli
Alexandra Richie ci offre un quadro ricco e complesso della «sua» città: denso, documentato, mai di difficile lettura, il libro è un omaggio a tutto quanto Berlino ha rappresentato dalla sua fondazione nel XII secolo fino alle vicende del dopo Muro.rnrn«Un saggio di ampio respiro, ma ricco di dettagli affascinanti, e scritto magnificamente» – Robert Conquestrn«Una grande sensibilità non solo per l'arte e l'architettura, ma anche per la vita quotidiana della città» – The Los Angeles Timesrnrn«Da oscura cittadina medievale a capitale del regno prussiano, da centro vitale del Terzo Reich a emblema della Germania riunificata: splendori e miserie della ""città del destino tedesco""""»rnForse mai in nessun luogo come a Berlino si sono dati appuntamento gli alterni destini della storia. Capitale della Prussia e centro culturale d'importanza europea sotto il regno di Federico il Grande, simbolo del militarismo e del fasto dell'impero di Guglielmo I e Bismarck, dilaniata dalla cieca follia di Hitler, ridotta a un cumulo di macerie e capace di risorgere dopo l'«anno zero», spaccata in due da un muro di cemento – bieca materializzazione della guerra fredda e della minaccia atomica – e oggi unita nel segno della nuova Europa, Berlino ha alimentato miti e leggende, ha saputo ricreare il proprio passato, è stata la vetrina dell'Occidente, ma anche lo scenario delle violente proteste sessantottine e delle vite bruciate dei «ragazzi dello zoo», la prima metropoli multietnica e «alternativa» del Vecchio Continente. In un teso equilibrio fra la vita dei grandi e quella del popolo, fra le trame della politica e gli slanci della cultura, fra un retaggio di antica magnificenza e la nuda realtà degli avvenimenti storici, Alexandra Richie ci offre un quadro ricco e complesso della «sua» città: denso, documentato, mai di difficile lettura, il libro è un omaggio a tutto quanto Berlino ha rappresentato dalla sua fondazione nel XII secolo fino alle vicende del dopo Muro, vera e propria città dalle due anime, «metropoli di Faust»."" -
Fuoco e sangue. Vol. 1
La storia della dinastia Targaryen, quando i draghi regnavano su Westerosrnrn Finalmente anche il grande mondo fantasy di George R.R. Martin ha il suo legendarium, un compendio inesauribile di episodi e dettagli che riecheggia Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien: un banchetto fastoso per tutti gli appassionati e un potente specchio delle grandezze e miserie della natura umana, nei bassifondi della carestia o assisa su un trono, nel fango d’una battaglia o sul dorso d’un drago. Il tutto impreziosito da splendide illustrazioni. -
Bombardare Auschwitz. Perché si poteva fare, perché non è stato fatto
Lontano dalle «retoriche della memoria», Umberto Gentiloni Silveri ricostruisce la fitta trama di incomprensioni che nei mesi cruciali del 1944 portò a sottovalutare la necessità di un intervento su Auschwitz.rnrn Si poteva intervenire dal cielo evitando alla più grande fabbrica di morte di continuare a uccidere? Si poteva bombardare Auschwitz? Era una strada percorribile nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale? Di ciò che stava accadendo nei campi di concentramento si sapeva molto (almeno dal 1942), eppure la macchina dello sterminio nazista è rimasta in piedi. Lo sforzo verso la vittoria finale, imponente, impegnativo fino all'ultimo istante, non ammette distrazioni o secondi fini. Lontano dalle «retoriche della memoria», Umberto Gentiloni Silveri ricostruisce la fitta trama di incomprensioni che nei mesi cruciali del 1944 portò a sottovalutare la necessità di un intervento su Auschwitz e getta luce sul ritardo con cui istituzioni e opinione pubblica sono finalmente giunti a comprendere la tragedia della Shoah, a guardare dentro le proprie responsabilità, a raccoglierne il peso e l'eredità. -
The mister
È giunto il momento di conoscere The Mister. Dal cuore di Londra, alla selvaggia Cornovaglia, fino alla cupa e temibile bellezza dei Balcani, The Mister è un viaggio emozionante in cui si alternano pericolo e desiderio, lasciando il lettore senza fiato fino all’ultimissima pagina.rnrnLondra, 2019. La vita è sempre stata facile per Maxim Trevelyan. Molto attraente, ricco, aristocratico, non ha mai dovuto lavorare e ha dormito da solo nel suo letto molto di rado. Ma un giorno, improvvisamente, tutto questo cambia quando una tragedia lo colpisce ed eredita il titolo nobiliare della sua famiglia: un’immensa ricchezza e tutta la responsabilitàrnche ne deriva. E questo non è un ruolo per il quale Maxim è preparato e si deve sforzare per affrontarlo.rnMa la sfida più grande sarà resistere al desiderio per una giovane donna enigmatica, giunta inaspettatamente a Londra, che porta con sé solo il suo passato, difficile e pericoloso. Sfuggente, bella e con un grande talento musicale, Alessia rappresenta per Maxim un mistero seducente e il suo desiderio per lei aumenta diventando presto una passione chernnon si spegne, mai provata prima. Ma chi è Alessia Demachi? Può Maxim proteggerla da ciò che la minaccia? E lei come reagirà quando scoprirà che anche lui le sta nascondendo dei segreti?rnDal cuore di Londra, alla selvaggia Cornovaglia, fino alla cupa e temibile bellezza dei Balcani, The Mister è un viaggio emozionante in cui si alternano pericolo e desiderio, lasciando il lettore senza fiato fino all’ultimissima pagina. -
Sirenette magiche. Io e Fata Mammetta. Vol. 4
Aprite le porte a un pizzico di magia! Lasciatevi incantare dalle avventure di Ella e di Fata Mammetta! rnrnIncantesimo dopo incantesimo, il giorno in cui Ella potrà frequentare la Scuola di Magia e diventare come Fata Mammetta è sempre più vicino. Certo, anche da Aspirante Fata le sorprese non mancano e nemmeno i guai! Chi mai avrebbe immaginato di incontrare una sirena o di vedere, durante la gara di scienze, un vulcano di cartone che sputa fuoco vero? Ma anche se non ha ancora imparato tutti gli incantesimi che le servono, Ella conosce già i segreti di una fata provetta: il gioco di squadra e un pizzico di ironia. -
C'è un cadavere in biblioteca
Nessun dettaglio può sfuggire a miss Marple.rnAl suo risveglio, la signora Bantry si trova alle prese con un enorme problema: nella sua biblioteca giace il cadavere di una giovane sconosciuta in vestito da sera. Di lì a poco, nelle vicinanze, viene trovata un'altra ragazza morta all'interno di un'auto. I due delitti sono connessi, ma qualcosa sembra sfuggire alle attente indagini di Scotland Yard. Sarà necessario lo sguardo della mite Miss Marple per capire cosa sia realmente accaduto. -
Poirot sul Nilo
Tre delitti all'ombra delle piramidi.rnrnNemmeno in vacanza l'infallibile Hercule Poirot può rilassarsi! Mentre si trova a bordo di una lussuosa imbarcazione lungo il fiume Nilo, è testimone di alcuni crimini: l'affascinante e ricchissima Linnet Ridgeway e altre due persone vengono assassinate. Tra i passeggeri, all'apparenza lì per caso, molti sembrano avere il perfetto movente, ma solo l'acume di Poirot saprà fare luce sull'accaduto. -
Buio in sala
Una nuova indagine per la tassista detective.rn«Debora gli aveva già dato mille prove che, quali che fossero i loro rapporti, accecata dall'amore o dall'odio, non avrebbe mai infranto il patto, per così dire deontologico, che c'era tra loro. Perché, prima di essere due persone che si desideravano furiosamente, erano due poliziotti. L'uno con la divisa, l'altra senza.»rnÈ estate: il sole brucia e solo i turisti osano affrontare l'afa. Ad accoglierli nel suo fresco taxi c'è Debora Camilli, che si divide tra le strade di Roma e il mare di Ostia. In un pomeriggio sonnacchioso, per un soffio Debora non tira sotto una vecchia signora che vaga confusa in abito da sera e stola. Si tratta di Valeria Massani, un tempo diva dei palcoscenici nazionali ormai in preda alla demenza, che la tassinara, intenerita, riconduce a casa. Pochi giorni dopo, l'anziana muore per cause apparentemente naturali. Al funerale, Debora percepisce qualcosa di sinistro e la conferma arriva quando un'altra morte, stavolta violenta, colpisce l'entourage della Massani. Siena 23 inizia a indagare e scopre che in tanti avevano tratto benefici dalla mente non più lucida della primadonna: parenti avidi, amanti profittatori, artisti falliti, tutti protagonisti di questa commedia nera, tutti in gara per contendersi la cospicua eredità. Ma potrebbe Debora, seppur armata di intuito e intraprendenza, sbrogliare un simile groviglio senza un poliziotto di lungo corso al suo fianco? Ecco perciò entrare in scena il commissario capo Edoardo Raggio, sua vecchia conoscenza, che alla vigilia delle agognate vacanze viene raggiunto da un SOS della giovane tassista. Come si fa a dire di no a quella figlia 'ndrocchia? E poi, nonostante il caldo, Roma d'estate ha il suo fascino: deserta e addormentata durante il giorno, sensuale e inquieta quando cala la notte... -
Ami
Vincitore del Torneo Letterario di Robinson 2020Edoardo Erba, al suo primo romanzo, racconta con originalità e leggerezza una vicenda attualissima, di grande coraggio e umanità, che diverte, avvince, commuove e, spazzando ogni pregiudizio, arriva diretta al cuore.rn«Nacer mi ha detto: ""Ti prende, ragazzina. Ti prende perché ha fiducia in noi e le ho detto che i documenti li mettiamo a posto"""". E alla fine la signora mi ha allungato una mano e ha detto: """"Graziella"""". E io, tenendo il piccolo con l'altro braccio, le ho stretto la mano e le ho detto: """"Amina"""". Ma siccome ero emozionata, si è sentito solo 'Ami', il 'na' l'ho detto troppo piano.»rnMarocco, 1984. Ami ha solo quattordici anni quando s'innamora e decide di scappare di casa con un ragazzo bello e ricco di cui non conosce neppure il nome. Lui ha una macchina elegante, e lei pensa che stiano andando a sposarsi, o su per giù. Che quello sia un viaggio di nozze, o su per giù. Ma è un inganno, e Ami, incinta, si ritrova da sola, persa fra le stradine di Tinghir. La sua ingenuità ha una forza dirompente. Sa poco della vita ma si fida di quello che succede. E non si accorge di superare difficoltà che abbatterebbero chiunque. Partorisce il figlio Majid sulle montagne dell'Atlante, sotto la tenda di due pastorii. È entraîneuse a Casablanca, contrabbandiera a Melilla, bevitrice e clandestina per le strade polverose del Marocco. Finché non spende tutti i soldi guadagnati per un posto su uno yoct, come lo chiama lei, e avventurosamente raggiunge l'Europa alla ricerca di un futuro migliore per sé e per il piccolo. Cambierà lingua e abitudini, affronterà nuove e imprevedibili difficoltà. Instancabile come un'eroina settecentesca, di nuovo cadrà, si rialzerà e ricomincerà più forte di prima, conservando la spontaneità, la fiducia negli altri e l'amore per il figlio Majid. Un figlio che la porterà a fare i conti col suo passato. Un ragazzo dal destino molto speciale."" -
Corpi di ballo
Dovevamo creare un corpo adatto alla danza, e per crearlo dovevamo per prima cosa distruggerlo.rn«In un gioco di specchi l’autrice, con la sua scrittura accurata nel sezionare pensieri e situazioni, conduce il lettore nella tenebra di un corpo che ragiona per assenza» – La LetturarnAnita e Miriam sono le due ballerine di punta di un'importante compagnia di danza classica. Hanno lo splendore e l'energia dei vent'anni, ma hanno qualcosa in più delle loro coetanee: la leggerezza, la capacità di spiccare il volo. E qualcosa in meno: la danza fagocita le loro vite e spazza via tutto il resto. Si allenano molte ore al giorno, e il tempo che rimane è dedicato alla cura del corpo e alla ricerca di nuovi modi per rendersi impermeabili al cibo. Le uniche incursioni del mondo esterno nel loro appartamento sono le visite notturne del ragazzo di Miriam e di un suo amico strambo con la fissa per la scrittura, oltre ai messaggi degli ammiratori che Miriam ha collezionato sui social network pubblicando le sue foto. Anita considera Miriam talentuosa e carismatica, è convinta che sia una ballerina migliore di lei, ne è sedotta e al tempo stesso non può fare a meno di invidiarla, di sentirsi sottilmente in competizione con lei. L'estate è appena cominciata, insieme alle prove per Ondine , il nuovo balletto che la direttrice della compagnia – un'ex ballerina ossessionata dalla perfezione e dalla magrezza delle sue allieve – ha deciso di mettere in scena. Gli allenamenti sono massacranti, Anita è sempre più stanca, sotto pressione, gelosa della palese predilezione dell'insegnante per Miriam. Un giorno che sembra uguale agli altri, mentre le ragazze fanno la spesa dopo una lunga sessione di prove, Miriam si accascia al suolo e perde i sensi. Questo evento è destinato a cambiare per sempre la vita di Anita, mandando in frantumi tutte le sue certezze, a cominciare dal rapporto col proprio corpo. È l'inizio, per lei, di un cammino accidentato di ricostruzione della propria identità. Nel mondo della danza le leggi che valgono là fuori si annullano, la parola perfezione ha un significato diverso, che si avvicina molto al concetto di sparizione: ""Quando si balla si azzera la distanza tra la vita e la morte, ci si innalza al di sopra dell'ovvio e del normale, e per farlo occorre ridursi a meno corpo possibile"""". È quello che Francesca Marzia Esposito riesce a fare con la sua scrittura leggera, plastica, delicata – a tratti cruda, feroce: ci porta lì dentro con sé, e di quel mondo ci fa sentire la fame, la violenza, l'assoluta vertigine."" -
La metà del cielo
Proposto per il Premio Strega 2020 da Paolo Di Stefano - Finalista al Premio Wondy per la letteratura resiliente 2021rnSiamo ospitati con garbo, senza patetismi, dentro una storia che diventa quasi nostra e che dice, fra strazio e calore, quanta vita c'è oltre lo strappo del vuoto.rn«Un libro vibrante, commosso, la cui materia è toccata misteriosamente dalla grazia poetica» – Il Venerdìrn«Le confidai che l'unica cosa in cui pensavo di non aver fallito in tutta la mia vita era stata quella di proteggere mia moglie nel periodo della malattia, accompagnarla verso la morte»rnDentro la piccola comunità di un borgo dell'Italia centrale, dentro l'incombente senso di vuoto che segue la stagione felice dell'amore e dell'impegno politico, dentro le piccole cose della vita famigliare entra la grandezza devastante della morte. Patrizia, la moglie di Angelo, muore a soli 42 anni. Lui, ossessionato dai fallimenti, economici e morali, si muove incerto nel nuovo presente. Son passati dieci anni ma la memoria torna alla malattia, a come si è manifestata, a come ha dettato il suo protocollo. La narrazione mescola, per piani sfalsati, l'esperienza del dolore e quella della ricostruzione, l'apparire di una nuova figura femminile e l'asfissia provinciale, le fughe, i ritorni e la smemorante esperienza alcolica. Angelo Ferracuti insegue con pazienza i fatti, la cruda cadenza dei fatti, torna alle forme del desiderio, dell'intesa, dei silenzi, e di una nuova ritrovata complicità.rnProposto per il Premio Strega 2020 da Paolo Di Stefano: «Aspra è la sostanza umana de ""La metà del cielo"""" (Mondadori), un libro fra il memoir autobiografico e il romanzo di formazione nel cui centro si accampa la figura di Patrizia, moglie dello scrittore, troppo presto perduta. Non si tratta solo della dolorosa elaborazione di un lutto ma anche della restituzione di una modalità di esistere con gli altri a fronte di un presente desertificato, perché il ricordo di Patrizia si iscrive in un preciso spazio-tempo, l'Italia di fine secolo, l'età del cosiddetto antagonismo vista da un luogo periferico, Fermo, che Ferracuti chiama """"la piccola città"""", un microcosmo ostile o indifferente. Un ritmo interiore ne scandisce la scrittura e il pudore le dà forma: è questo il suggello di una materia talora indicibile e però toccata dalla poesia.»"" -
Il signore delle maschere
Patrick Fogli, vincitore del premio Scerbanenco 2018, costruisce un thriller multilivello, una vicenda mai scontata che senza abbandonare un ritmo vertiginoso racconta con invidiabile abilità le paure e le disillusioni di oggi.rn«Ne Il signore delle maschere, una storia convulsa, allucinata, fittissima di colpi di scena, i sogni diventano realtà» – Robinsonrn«Ho un libro da finire, nella borsa. Approfitto della giornata.» Esquivel gli porge la mano. «Addio, mister White. Forse ci rivedremo, prima o poi.» Caronte si limita a un breve cenno del capo. «Potrebbe succedere», pensa, «dal momento che non ti ucciderò.»«Che lavoro faccio, mi chiedeva» dice invece. «Combatto mulini a vento, ecco cosa. Solo che i miei, quasi sempre, finisco per sconfiggerli.»rnC'è un uomo dai mille volti, un assassino così abile da riuscire a infiltrarsi in Vaticano e uccidere il Papa per conto di un cardinale che vuole prenderne il posto. Nessuno sa il suo nome: nei rapporti dei Servizi Segreti è semplicemente Caronte, per quel vezzo di lasciare in tasca alle vittime un'antica moneta, il prezzo che, vuole la leggenda, l'anima debba pagare per poter attraversare il fiume che divide il nostro mondo da quello dei morti. C'è una donna che poche fortunatissime persone possono incontrare: si chiama Arianna, ed è il primo anello di un'organizzazione segreta che offre a innocenti infelici la possibilità di chiudere con la propria vita e rinascere altrove con una nuova identità e un nuovo passato. E c'è Laura, una docente universitaria schiva e solitaria che ogni studente teme ma che nessuno conosce davvero. Perché Laura è un iceberg, e di sé mostra solo la punta. All'apparenza non potrebbero esserci individui più distanti tra loro, e invece Caronte, Arianna e Laura sono legati a filo doppio: a scoprire come sia possibile è l'Antiterrorismo, che da anni cerca invano di catturare l'inafferrabile assassino. Nemmeno loro immaginano quanto Caronte sia in realtà vicino, né chi è destinato a finire intrappolato nella tela che sta tessendo: perché il signore delle maschere è a caccia di vendetta, ed è deciso a usare ognuno dei suoi mille volti – e a uccidere altrettante pedine – pur di dissipare i fantasmi che infestano i suoi incubi. Patrick Fogli, vincitore del premio Scerbanenco 2018, costruisce un thriller multilivello, una vicenda mai scontata che senza abbandonare un ritmo vertiginoso racconta con invidiabile abilità le paure e le disillusioni di oggi, la tensione a cambiare che ci anima tutti e l'aspirazione a diventare padroni di quel destino che nessuno deve scegliere per noi. -
Il dono dei Neanderthal
Da una piccola valanga precipitata dal fianco della montagna spunta, davanti agli occhi increduli di Scheggia e Luna, un ragazzino. È bianco come la neve e parla una lingua indecifrabile, ma conosce l'arte di scheggiare la pietra e sa ricavare suoni da un osso di cervo. Eppure non è certamente un Homo sapiens dalla pelle scura come la loro. Da dove viene? E soprattutto che cosa vuole dalla loro tribù? Età di lettura: da 8 anni. -
La spia corre sul campo
Un ritratto agghiacciante del nostro tempo, ora straziante, ora cupamente umoristico, raccontato con una tensione irrefrenabile dal più grande cronista della nostra epoca.rn«Credetemi, Nat è una delle più belle spie inventate dall’ottantottenne scrittore inglese, uno dei suoi personaggi più emozionanti e significativi» – Antonio D'Orrico, La LetturarnNat, un veterano di 47 anni del Secret Intelligent Service britannico, è tornato a Londra con la moglie Prue, convinto che i suoi anni come agente siano finiti. Ma a causa della crescente minaccia russa, l'agenzia ha un nuovo incarico per lui: prendere in mano il Rifugio, una defunta sottostazione del quartier generale di Londra, con un gruppo improbabile di spie. L'unico elemento brillante della squadra è la giovane Florence, che tiene d'occhio il Dipartimento per la Russia e un potente oligarca ucraino, invischiato in affari poco chiari. Nat non è solamente una spia, ma anche un appassionato giocatore di badminton e da qualche tempo il suo usuale avversario nelle partite del lunedì sera è un giovanotto che ha la metà dei suoi anni: l'introspettivo e solitario Ed Shannon. Ed odia la Brexit, odia Trump e odia il suo lavoro presso un'agenzia di stampa. Ma è proprio lui, tra tutte le persone improbabili, che condurrà Nat, Prue e Florence lungo il sentiero della rabbia politica che si impadronirà di loro. -
Batti le manine. Ediz. a colori
Helen Oxenbury, amata illustratrice di A caccia dell'orso, trasforma i gesti quotidiani in poesia, per allenare la mente e lo sguardo dei più piccoli. -
Tutti giù per terra. Ediz. a colori
Helen Oxenbury, amata illustratrice di A caccia dell'orso, trasforma i gesti quotidiani in poesia, per allenare la mente e lo sguardo dei più piccoli. -
Che solletico! Ediz. a colori
Helen Oxenbury, amata illustratrice di A caccia dell'orso, trasforma i gesti quotidiani in poesia, per allenare la mente e lo sguardo dei più piccoli. -
Buonanotte. Ediz. a colori
Helen Oxenbury, amata illustratrice di A caccia dell'orso, trasforma i gesti quotidiani in poesia, per allenare la mente e lo sguardo dei più piccoli. -
Piper. Il canto della solitudine
Ispirandosi alla fiaba dei fratelli Grimm Il pifferaio di Hamelin, Jay Asher torna ancora una volta ad affrontare i temi a lui più cari, l'emarginazione del diverso, il senso profondo della verità, della colpa e del perdono.rn«Una ragazza sola ed emarginata da tutti. Un incontro inaspettato che le cambierà la vita. Ma se gli altri avessero ragione e il ragazzo dei suoi sogni si trasformasse nel suo peggior incubo?»rnTanto tempo fa, in un piccolo villaggio sperduto in mezzo a una fitta e oscura foresta, viveva una ragazza sorda e sola, chiamata Maggie. Evitata da tutti gli abitanti del villaggio proprio a causa della sua disabilità, ha come unico conforto la sua vivida immaginazione. Maggie, infatti, ha lo straordinario talento di inventare storie meravigliose. E, segretamente, sogna di incontrare un giorno il suo principe azzurro per vivere nella realtà uno degli amori da favola su cui ama fantasticare. Quando Maggie incappa in un misterioso ragazzo, un suonatore di flauto appena giunto al villaggio, tutti i suoi desideri sembrano sul punto di realizzarsi. Completamente ammaliata, se ne innamora perdutamente e si immerge a capofitto nel suo magico mondo. Ma, a mano a mano che gli si fa più vicina, Maggie ne scopre anche il lato più oscuro. E capisce che il ragazzo dei suoi sogni potrebbe trasformarsi nel peggiore dei suoi incubi... -
Noi felici pochi
Il grande esordio di uno scrittore che non può esistere con la sua vera identità.rnrnrn«Se eravamo finiti in quel casino, la colpa era di Andrea. Era stato lui a mettersi alla guida da ubriaco. Lui a ignorare le mie richieste di fermarsi. Lui a tagliare le curve come un pazzo. Lui a farci finire fuori strada. Però, nonostante tutto, lo capivo... anche io ne avevo fatte, di cazzate... Stadio droga, risse: noi ne uscivamo sempre indenni. Eravamo dei privilegiati. Protetti da una speciale immuità, acquisita dalla nascita, che ci avrebbe condotto verso il successo a cui eravamo destinati.»rnTutte le persone di cui si parla nelle scene di violenza descritte in queste pagine sono state realmente aggredite e malmenate, in un passato così scabroso e delirante da non poter essere rievocato che in forma romanzata, in un libro che porta all'estremo l'autofiction letteraria italiana. Sono cresciuti insieme, Patrizio, Angelo e Andrea. Sfrontati rampolli della ""Romabene"""", vissuti nella consapevolezza di avere il diritto, sempre e comunque, di soddisfare i propri desideri. Figli modello di magistrati, professori e medici, sono teppisti, fascisti e psicopatici: praticano – con meticolosa e sistematica ferocia – atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso. Risse, aggressioni, pestaggi. Sangue. Sangue su zigomi, mani e asfalto. Immacolate soltanto le camicie su misura (bianche o celesti, button down, cotone egiziano ritorto con cuciture doppie all'inglese), sacre per loro come le vacche per gli indiani. Ragazzi legati da un vincolo d'amicizia e di complicità che pare indissolubile ma che un'estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre: l'auto esce di strada tra il Circeo e l'Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia. Anni di feste, discoteche, stadio, trasferte, cori, risse e braccia tese – anni di vita condivisa – non bastano a farli restare uniti in una situazione che si aggrava col passare dei minuti. Pagine travolgenti. L'urlo di rabbia di ragazzi intrappolati nel silenzio di famiglie benestanti, tenute insieme da sorrisi di facciata. Anatomia di una generazione di psycopariolini. Una narrazione potente e maleducata che ha il coraggio di affrontare la violenza a viso aperto e di mostrare il rovescio delle cose: la meglio gioventù e i suoi peggiori istinti. La scrittura è netta, feroce, pulita, martellante.""