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Torno per un giorno
I racconti di ""Torno per un giorno"""" narrano immagini, flash di episodi: un incidente stradale e la madre che veglia il figlio morto, la confessione di un abuso familiare, un sogno, corpi che si incontrano nella notte, corpi senza un'identità precisa, un arcobaleno che squarcia il paesaggio, vivere la maternità, libri che cadono e ognuno se ne ritrova un pezzo in mano... storie inverosimili o troppo reali, segnate da violenza o da estrema dolcezza, da parole sussurrate e/o rimaste sospese per tanto tempo."" -
C'è gente che
"Non è facile scrivere una storia familiare. Certo, si è più liberi di raccontare quando i protagonisti non ci sono più. Non si può più ferire nessuno e si possono affrontare drammi e segreti tenuti chiusi nel cassetto dei ricordi per anni."""" In nove giorni Anna si trova a dover fare i conti con il passato. Non è stato semplice crescere con due genitori schiavi delle loro manie e bisognosi di affetto, inconsapevoli, forse. Ripercorrendo il filo della memoria, la protagonista chiarisce, più di quanto già non fosse consapevole, quanto Bruno e Maria formassero una coppia stabile, nel loro mondo, capace di sorreggersi a vicenda di fronte alle insidie della loro vita. E così, dopo la scomparsa del padre, che appare come un involontario ricongiungimento a sua moglie, tocca ad Anna rimettere ordine nella storia familiare e curare le ferite che le sono toccate. Sullo sfondo della narrazione sta la vita di una città, con il suo forte tessuto sociale ed economico." -
Closer
Nella torrida Los Angeles, Susan Doyle vive con il ragazzo Vincent, ma le cose tra loro non vanno molto bene, anche se cerca di portare avanti la relazione. Ma le sue energie sono concentrate nel suo obiettivo più importante: il tirocinio con il famoso dottor Warren. Il primo passo per diventare ufficialmente una psichiatra. Ma il dottor Warren è una donna, Chelest, affascinante e dalla forte carica erotica. Anche se il percorso non inizia nel migliore dei modi, tra Susan e Chelest si stabilisce subito un'alchimia, e la collaborazione tra le due si fa sempre più intensa. Fino a una sera in discoteca, quando, dopo qualche bicchiere, la dottoressa fa venire allo scoperto la curiosità sessuale di Susan. -
E lo chiamano amore
Quelli di ""E lo chiamano amore"""" sono amori fatti di sopraffazione e violenza, sia fisica che psicologica. Sono turpi, dolci illusioni che si trasformano in incubi. E sono oscuri. Amori che si presentano affascinanti e seducenti e finiscono poi per aggrapparsi alla vittima e succhiarne la linfa vitale. Con questa raccolta, Annamaria Vargiù ci presenta sapientemente la faccia più spietata di un sentimento crudele che usurpa il nome di amore. E che spesso costringe al silenzio le stesse vittime."" -
Strade perse
Nel dicembre 1978, in una strada senza sfondo ai margini di un piccolo paese, nascono due bambini a pochi giorni di distanza: Stefano e Davide. Le due famiglie, che vivono l'una davanti all'altra, si impegnano quotidianamente a nascondere ogni dettaglio delle nascite agli occhi dei vicini. Nessuno di loro ha ben chiaro ciò che è successo nove mesi prima. I personaggi della storia, in un crescendo di morboso voyerismo e incomprensibile ossessione, tentano di far luce su un passato buio e sconosciuto che cela un inquietante segreto. -
Crescevano sogni
Te lo ricordi ancora il '68? Quando un'intera generazione ""voleva tutto"""" o meglio voleva cambiare tutto? Vecoli racconta il crescendo dell'euforia rivoluzionaria, la sensazione rassicurante di sentirsi parte di un tutto destinato a cambiare la storia, lo stato d'animo di chi crede di essere sempre e comunque dalla parte giusta, l'esaltazione degli slogan, il primato della politica in ogni aspetto della vita quotidiana: dalle letture alla musica, dal modo di vestire all'amore, divenuto d'improvviso esperienza facile e disinibita. Non tace l'autore le contraddizioni e le ambiguità di quella esperienza: la paura del compromesso, la mancanza di realismo, le reticenze che alimentarono, a poco a poco, stanchezze e disinganni, frustrazioni e sconforto. Fino alle pagine finali, cupe e liberatorie assieme, come risulta essere sempre la perdita dell'innocenza e l'ingresso nel mondo adulto."" -
Je t'aime... Moi non plus
Ci sono amori e amori... Alcuni intensi, altri sfuggevoli, altri ancora della durata di un breve e (forse) inutile bacio. Ma il primo non si scorda mai, come si suol dire. Di più. A volte il primo amore può condizionare una vita intera. Eccoci dunque dentro l'antologia degli uomini del Gruppo Scrittori Firenze, con dodici racconti sentimentali e con dodici autori che hanno avuto il coraggio e la profondità, non solo di cimentarsi in un genere letterario appartenuto, da tradizione, sempre più alle donne, ma che lo hanno saputo fare con una capacità di mettersi a nudo e di raccontare la complessità del mondo dei sentimenti con rara qualità psicologica e narrativa. Attraverso questi dodici momenti, saremo catapultati dentro dodici mondi romantici, delicati, scanzonati, crudeli, appassionati, ora attraverso il filtro della memoria, ora attraverso la lucidità del presente, ma sempre con la possibilità di trovare ognuno uno specchio dove interrogarsi al futuro. -
A... come amicizia
Viola, Cecilia, Stella: tre adolescenti alla soglia della maggiore età, assillate da dubbi e problemi legati al periodo più complicato della vita di ogni ragazza. Tra una vivida Firenze, passando per il verde Mugello, fino a una caotica Barcellona, si intrecciano le storie di vita e d'amore di tre giovani ragazze legate dal sentimento più profondo della natura umana: l'amicizia. -
Ossi di seppia per coccodrilli. Storie molto, molto cattive
L'indivisibilità del bene dal male e viceversa; la crudeltà che ha condotto per mano l'uomo fin da quando se ne ha notizia creando un connubio talmente forte da essere indissolubile. Bene e male sono solo due parole che utilizziamo per giustificare gli eccessi di bontà o di crudeltà, propri della natura umana, e nessuna delle due manifestazioni ha a che vedere con esseri superiori fin troppo idealizzati e collocati in un pantheon inaccessibile ai mortali. ""Perché è la mia natura!"""" rispose lo scorpione alla rana... In questa frase, tratta da una fiaba indiana del III secolo a.C., è racchiuso il significato di bene e del male. L'uno non può esistere senza l'altro, ed entrambi sono totalmente indifferenti al destino dell'umanità, che invece si incaponisce a cercarne i motivi e le origini per tentare di giustificare un fato non sempre benevolo. Bene e male sono i coccodrilli: esseri preistorici giunti integri e primordiali fino a noi grazie alle totale indifferenza con la quale amministrano il proprio istinto predatorio, che niente ha a che vedere con la crudeltà, divorando tutto ciò che ritengono funzionale alla sopravvivenza semplicemente perché """"è la loro natura""""."" -
La meraviglia dell'essere. Risvegliarsi ad una conoscenza al di là delle parole
Questo libro, in realtà, è sulla fine della ricerca, la fine della lotta, la fine della sofferenza, la fine dell'idea che siate persone piccole in un mondo grande, in qualche modo separate dalla completezza. Indica una delicata esplosione in qualcosa di molto più potente, molto più gioioso, e molto più semplice di qualsiasi cosa ci fosse stata promessa dagli insegnamenti del mondo. Indica il ritorno a casa. Per la prima volta in italiano, le due opere che hanno portato Jeff Foster alla notorietà internazionale. -
Raffi l'aquila bianca. Ediz. a colori
Il vento non era più un nemico ma un compagno di viaggio. Raffi si abbandonava alle sue correnti con grande naturalezza e maestria. Comprese che per volare non è tanto importante sbattere le ali, ma tenerle aperte. Semplicemente, tenerle aperte. Il segreto non è lottare contro le correnti, ma arrendersi a loro. Con fiducia. Ogni giorno saliva più in alto. Capì di non avere limiti. Ora finalmente credeva in se stesso. Età di lettura: da 6 anni. -
La mente del leader. Come guidare te stesso, i tuoi collaboratori e la tua organizzazione verso risultati straordinari
Essere leader, in questo momento storico, significa mettere da parte le nozioni di management e re-imparare a essere umani. ""La mente del leader"""" offre un modo per farlo. Descrive come i leader possono guidare se stessi, i loro collaboratori e le loro organizzazioni per sbloccare la motivazione intrinseca, creare vere culture incentrate sulle persone e, infine, fornire risultati straordinari."" -
Non puoi leggere il tuo futuro ma lo puoi scrivere... La tua realizzazione è (sarebbe) certa come una regola matematica...
Ciò di cui voglio parlarti riguarda i tuoi risultati non ancora raggiunti... Un asse della Tua Realizzazione Compiuta e Consapevole che, passando da uomini e donne illuminate - attraverso le intuizioni di visionari rivoluzionari, sta per arrivare a Te, che avevi un appuntamento con me e con la tua realizzazione. ""La formula matematica più straordinaria e rivoluzionaria in amore sarebbe comprendere che dipende sempre da noi tutto quello che di disfunzionale avviene nel rapporto. E che invece dipende sempre dall'altro o dall'altra tutto quello che di piacevole avviene. E sentire nel cuore un'enorme, irrefrenabile, irrinunciabile volontà di voler migliorare questa differenza, cominciando anche noi a portare doni accrescitivi all'interno del rapporto!"""" """"Un modo matematicamente sicuro per sabotare è non vivere il presente in maniera attenta e consapevole, poiché significherebbe che non sappiamo che cosa stiamo seminando e perché, quindi ciò che raccoglieremo sarà casuale e raramente appropriato..."""" """"...spesso ci siamo ritrovati davanti al bivio rappresentato dalle stesse due possibilità: ubbidire perfettamente alle regole morali, rimanendo frustrati nei propri desideri; o trasgredirle, sentendoci, subito dopo, pervasi dal senso di colpa. I sensi di colpa sono un modo concreto per sacrificare il presente a danno, anche e soprattutto, di un possibile futuro migliore... tutti i nostri fallimenti del passato sono stati costruiti intorno a questi e hanno un solo punto in comune: Noi"""" Non ci sono dubbi: in sintesi, siamo noi i sabotatori! Sabotiamo quando scegliamo partner improbabili, soci improponibili, alleanze sconsiderate, complicità sconnesse che comportano solo un risultato, l'insuccesso. Con questo libro puoi prendere il comando, diventare responsabile di ogni aspetto della tua vita e affrontare in maniera diversa l'insuccesso: subirai, lasciando perdere e arrendendoti ancora una volta, o userai i tuoi """"errori"""" come una pista di decollo per fare di più e meglio? Questo è il punto cardine di questo libro e della tua vita stessa! E, se accetterai il fatto che chi tradiva - mentre ci tradivano - eravamo proprio noi... allora finalmente tutto cambierà in meglio e accadranno finalmente quelle cose in cui nemmeno credevamo più."" -
Esci dalla tua zona di comfort. Espandi i tuoi confini per una vita oltre i limiti
Quand'è stata l'ultima volta che hai fatto una cosa che ti faceva paura, l'ultima volta che ti sei spinto/a al di là dei tuoi limiti, che hai corso un rischio e avuto l'impressione non solo di superare la paura come un bulldozer, ma di sfruttarla per andare oltre? Guidandoti passo dopo passo fuori dalla tua zona di comfort, Emma Mardlin ti fornisce strumenti efficaci per vincere i tuoi timori più radicati, grandi o piccoli che siano, e sfruttarli per realizzare i tuoi obiettivi di vita, definire lo scopo più alto e ottenere tutto ciò che vuoi dalla vita. L'innovativo Zone Test ti permetterà di individuare la tua zona di comfort prima e dopo il lavoro svolto nel corso del libro; strumenti quali l'indicatore dell'intuito e la tecnica RACE ti offriranno una valida guida e soluzioni efficaci strada facendo. Emma Mardlin illustra pratiche che ti permetteranno di iniziare questo viaggio verso un cambiamento positivo ed entusiasmante, proponendo anche un metodo per rafforzare la resilienza in 30 giorni, tecniche per eliminare l'ansia, pratiche per costruire un atteggiamento mentale incrollabile e un metodo a ""piccoli passi"""" per rafforzare la sicurezza di sé."" -
Il codice del cuore. Un bambino e gli antichi maestri
Il libro si sviluppa in tre parti. Nella prima parte è narrata la storia iniziatica di un dodicenne, in un viaggio tra antiche culture e misteri sepolti, alla scoperta del ""grande segreto"""": un antico e potentissimo rituale capace di trasformare la vita delle persone. Nella seconda parte del libro vengono presentati per la prima volta, i manoscritti degli antichi Maestri con i segreti e i metodi delle più efficaci vie di risveglio. La terza e conclusiva parte del libro è dedicata all'apertura del cuore e altre tematiche care agli autori. Dalla matrice divina alla forza creatrice della preghiera, un percorso verso la conoscenza di se stessi. Con il contributo di Gregg Braden."" -
Il terrore
Mentre il continente europeo è sconvolto dalle devastazioni della Prima Guerra Mondiale, in un remoto angolo dell'Inghilterra le autorità devono fare i conti con una catena di fatti di sangue dai contorni mostruosi. Sono in molti a pensare a una diabolica macchinazione degli Imperi centrali, a qualche micidiale arma segreta capace di seminare il panico tra la popolazione. Il terrore ormai è ovunque: nei boschi e sulle scogliere, in fondo alle paludi e sulla superficie del mare, nel cielo e fra i campi. Un flagello biblico che incombe su uno spazio immenso. È ovunque eppure non si vede. Il terrore di Machen è ""una ballata macabra e potente che, elaborando in chiave 'sacra' il geniale insegnamento di Stevenson (il primo grande cantore, insieme a Poe, della moderna alienazione), ci rammenta che ignoriamo tantissime cose della natura e dell'universo, ma più ancora di noi stessi; e ci ammonisce che la ragione, se elevata a idolo, può mutarsi da luce in tenebra""""."" -
L' inferno
Un uomo sulla trentina, stanco di tutto, si rintana in un albergo di provincia in cerca dell'oblio. Qui accederà a una dimensione segreta e intima dell'esistenza spiando attraverso un buco nel muro le vite altrui, tra miserie, incanti, rivelazioni, depravazioni. ""L'Inferno"""", opera pubblicata nel 1908, nella quale coesistono una scrittura e una sensibilità simboliste e decadenti con temi naturalisti, segna una svolta nella produzione letteraria di Barbusse. Pur conservando tracce di cupo pessimismo, l'autore tende al suo superamento attraverso uno slancio, se non ancora proiettato verso una salvifica dimensione socializzante, avviato quantomeno a una forma di rigenerante umanitarismo. Attraverso uno sguardo vigile e dilatato, Barbusse penetra nelle singole infelicità, strappando brandelli di verità a quel formicolare di esistenze appartate e oscure. Al suo apparire, il romanzo fece scalpore per la scabrosità dei temi trattati."" -
Piccoli borghesi
Controverso, originalissimo, Pierre Drieu La Rochelle è tra i più importanti scrittori francesi della prima metà del Novecento. Sconvolge, nei suoi libri, la calma apparente, una lucidità disperata e raggelata, ma che dissimula un tremore, una voragine dentro la quale Drieu si è già calato. Tutti i suoi romanzi esprimono la necessità di una confessione. Così è anche in ""Piccoli borghesi"""", forse il suo capolavoro, pure se assente dalle librerie italiane da quasi mezzo secolo e che oggi riproponiamo nella storica traduzione di Alfredo Cattabiani. In questo romanzo familiare c'è la storia della vita dell'autore e i suoi complicati rapporti con suo padre. Un padre che Drieu, come ci ricorda Alessandro Gnocchi nel l'approfondito e intelligente saggio introduttivo, odiava e temeva."" -
La gioia di vivere
Il romanzo, il dodicesimo del ciclo dei Rougon-Macquart, dopo aver avuto una pubblicazione a puntate, uscì sotto forma di libro nel 1884. Quest'opera è pervasa da una riflessione intimistica sul dolore e sul senso della vita, proprio perché fu scritta dall'autore in un momento molto delicato, a causa della perdita sia della madre che dell'amico Gustave Flaubert. Colpisce, all'interno del libro, la dicotomia tra i due personaggi principali: da un lato Lazare, uomo irresoluto, pessimista e nichilista; dall'altra Pauline, donna positiva, generosa e altruista. La 'joie de vivre', che dà il titolo al romanzo, è proprio quella a cui la protagonista si aggrappa per fronteggiare tutti gli ostacoli che la vita le riserva di volta in volta. In un romanzo in cui la morte, il dolore, la frustrazione e la sofferenza sembrano farla da padroni, emerge dirompente e percuote, grazie allo stile unico e inconfondibile di Zola, la voglia di vivere della protagonista. -
Tutti i racconti. Vol. 1: 1921-1937.
Nonostante la parabola della sua esistenza fu breve - morì ad appena trentanove anni, a un mese dalla deportazione ad Auschwitz, nell'agosto del 1942 -, Irene Némirovsky espresse il suo innato talento letterario in un'opera vasta e variegata. Oltre ai sedici romanzi, ai libri biografici e ad alcune sceneggiature, si contano circa una cinquantina racconti. Qui sono raccolti ""Tutti i racconti"""" dagli esordi fino al 1937, poco prima che la follia della storia non facesse crollare tutto. Per Némirovsky, che con la sua famiglia era fuggita dalla Russia dopo la Rivoluzione d'Ottobre del 1917, l'arrivo in Francia rappresentò l'inizio della libertà, un'esplosione vitale, la scoperta delle proprie risorse (femminili - nel senso di seduttive - e intellettuali - gli studi alla Sorbona che indirizzeranno il suo talento di narratrice). Ma anche un addio definitivo a quel mondo claustrofobico in cui aveva vissuto fino a quel momento. In queste novelle traiamo molti generi e molti toni - dal sarcastico al drammatico, dal malinconico al divertito -, che testimoniano il continuo bisogno di sperimentazione di una scrittrice che, ancora oggi, con le sue vicende di uomini comuni che vivono i sentimenti di tutti, non smettono di parlarci. Prefazione di Roberto Deidier e introduzione di Antonia Dedda.""