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Le storie del gatto sornione
Gli animali che popolano le pagine di questo libro, lupi, vacche, galline e cani, inevitabilmente somigliano, loro malgrado, agli uomini. Tuttavia non hanno intenti moraleggianti, non vogliono insegnare nulla a nessuno. Sono piuttosto, insieme alle due incantevoli e terribili bambine che così innocentemente li seviziano, la messa in scena di storie con un sottile umorismo. -
Mediare conflitti, ricostruire relazioni. Una ricerca sui mediatori familiari
I mediatori familiari sono professionisti specializzati nella gestione dei conflitti sorti a causa o a seguito della separazione e del divorzio. Il loro obiettivo è aiutare le parti a individuare delle soluzioni che consentano di gestire o risolvere il loro conflitto in modo da favorire il mantenimento di relazioni tra i membri della famiglia. Il volume approfondisce il dibattito teorico intorno alla mediazione familiare e, attraverso la presentazione di dati di ricerca, esplora le pratiche professionali dei mediatori familiari con l'intento di comprendere come questi professionisti individuano e affrontano alcune questioni cruciali quali la definizione dell'interesse del minore nei casi di conflittualità dei genitori. -
Abbas Kiarostami. L'evidenza del film
Un filosofo legge l'opera di un regista. Ossia pensa a partire dall'immagine filmica e dal complesso statuto dello sguardo, che non riguardano soltanto l'estetico, ma soprattutto la realtà. Per Jean-Luc Nancy, la specificità dei film di Kiarostami (e del cinema di cui egli è esempio ed emblema) sta nell'«evidenza», che è un altro modo per dire la presenza finita. Questo cinema apre al mondo così com'è, e tuttavia non si tratta in alcun modo di realismo, ossia di riprodurre la realtà e tanto meno di generare la finzione, ma è piuttosto il reale stesso ad aprirsi nell'immagine. Il rapporto inedito con il reale che l'opera di Kiarostami inaugura parte dall'assunzione del lavoro di cent'anni e più di cinema, il quale si è confrontato con il reale. -
Vivo. Testo danese a fronte
Il volume propone una raccolta di poesie di Thomsen tratte da: City Slang (1981); Sconosciuto sotto la stessa luna (1982); La mia candela brucia (1985); Nuove poesie (1987); Rimesso (1991); L'esitazione del creato (1996); Il peggio e il meglio (2002); La scala di Beaufort (1988); La mia candela brucia (1985); Una danza sulle parole (1996). Søren Ulrik Thomsen, nato a Kalundborg nel 1956, vive a Copenaghen dal 1972. È membro dell'Accademia Danese dal 1995. -
Josefine la cantante
Vale ancora la pena di leggere e tradurre Kafka? C'è ancora una dimensione nascosta da scoprire in uno scrittore che è diventato un classico del Novecento? A tali provocazioni rispondono queste cinque storie di animali: gli unici racconti nell'opera kafkiana nei quali gli animali hanno sentimenti e pensieri, si esprimono o si comportano come esseri umani proprio in quanto animali. Si tratta di storie anche immediatamente connesse, in un modo o in un altro, all'ebraismo, e che sollevano dunque numerose domande. Perché l'ebraismo si collega, nell'immaginazione kafkiana, con molteplici forme della vita animale? Come bisogna leggere questi inquietanti racconti? Quali sono i sensi cui essi rinviano? -
I grandi della medicina. Le scoperte che hanno cambiato la qualità della vita
Come funziona il corpo umano? Cosa sono le malattie? Perché sogniamo? Le scoperte degli scienziati sono prima di tutto il frutto di domande semplici e lineari che ogni uomo, in ogni tempo, si è posto. Per questo tracciare le biografie dei grandi della medicina significa fare una storia dell'umanità, da una prospettiva in cui si intrecciano il desiderio di conoscenza, la volontà di debellare le malattie e, con esse, la paura del dolore e della sofferenza. Da Yu-Hsiung, attivo tre millenni prima di Cristo, ai filosofi greci della natura, da Ippocrate a Harvey; da Darwin a Freud, fino ai vaccini di Jenner e Sabin e alle nuove frontiere della lotta all'AIDS, una storia ricca di pagine curiose e un'introduzione ai medici e alla medicina. -
Par condicio? Storia e futuro della politica in televisione
Pluralismo dell'informazione e norme sulla ""par condicio"""": il dibattito sulle regole e modalità della competizione elettorale ha assunto in Italia grande centralità. In parte legati all'irrisolto conflitto d'interessi del Presidente del Consiglio, i problemi culturali e normativi della comunicazione politica sono anche dovuti a una nuova epistemologia della conoscenza e del consumo politico. Una ricostruzione della politica nella TV pubblica e commerciale, dalle """"Tribune politiche"""" degli anni Sessanta al modello del salotto di """"Porta a Porta"""". Una parte del volume è dedicata all'indicazione dei limiti culturali dei metodi adottati nelle scorse campagne elettorali dal centrosinistra, colpevole di non aver affrontato il nodo centrale della leadership."" -
La potenza del falso. Illusione, favola e sogno nella modernità letteraria
Sul finire del secolo dei Lumi, lo scrittore scopre la sua vocazione: egli è un creatore, un inventore di narrazioni che non riproducono la realtà secondo i precetti imposti dal realismo ingenuo, ma che si muovono all'interno di uno spazio autonomo. Dichiarandosi assoluta e senza vincoli, però, la letteratura rischia di ridursi a un falso, impalpabile e inconsistente. Verità e finzione, allora, coesistono, perché il falso non è un errore, ma una via ""altra"""" per approssimarsi alla realtà. Questo studio esplora le regioni antropologicamente costitutive del falso: l'illusione, la favola, il sogno, declinate dalle voci di Leopardi, Valéry e Novalis, autori che si muovono sul terreno di un pensiero poetante che intreccia creatività e interrogazione razionale."" -
Il deserto e il fiore. Leggendo Leopardi
In questo saggio, che chiude l'ideale trilogia dedicata a Leopardi, l'autore affronta il tema della modernità del poeta di Recanati. Egli anticipa il tratto fondamentale dell'uomo contemporaneo, che si muove in un universo fatto di opposizioni apparentemente inconciliabili. Nella sua lirica la frattura si esprime tramite polarità che si attraggono: per questo nel deserto c'è il fiore, nella finitudine il respiro dell'infinito, nella ferita della vita la presenza dolceamara di ciò che è perduto. Seguendo le vie dei ""Canti"""" e delle """"Operette morali"""", Prete indaga nelle pieghe di un solo verso - """"negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi - nella """"filologia fantastica"""" della prosa morale, concentrandosi sullo """"Zibaldone"""", il testo forse più profondo della modernità."" -
La Grecia, sai...
La vita di Ganàs è costellata di migrazioni forzate: da bambino, una fuga insieme alla famiglia in Albania con i partigiani greci, poi il trasferimento in Polonia e Ungheria. Una storia fatta di perdite, esodi, deportazioni e guerre civili che grava sulla sua poesia, in cui lavora sempre il rimpianto e la nostalgia per un paese d'origine perduto, una terra vergine forse mai realmente esistita, mito di cui si alimentano i versi. Versi popolati da figure che mescolano gioia e sofferenza, in cui l'ombra nutre la luce e la fa esistere, in un inestricabile intreccio di vita e morte, un'altra immagine che incombe, seppure attenuata e vinta dalla forza del ricordo e della nostalgia del legame degli affetti. -
Tutta colpa della Tivù. I vizi (e le virtù) della nostra, quotidiana «piazza universale»
"Cattiva maestra"""", come diceva Popper, puro contingente, come la definiva Enzensberger, fonte di ogni male, dall'estinzione del congiuntivo alla crisi della coppia. Eppure tutti continuano a guardare la televisione. Questo volume è un'analisi dei generi che affollano i palinsesti, per comprenderne i meccanismi, in una galleria di veggenti televisionari, massaie da nouvelle cuisine, televenditori e presentatori in guerra con la grammatica. La tivù alta e quella bassa, apparentemente distanti, si incrociano e si sovrappongono come due facce della stessa medaglia. L'autore ne mostra il funzionamento per rendere meno passivo e più disincantato il telespettatore." -
Fate come noi. Racconti e scritture per un film
Il Bove e il Pechino, giovani delle borgate romane, sembrano non attendersi nulla dalla vita, sempre in bilico tra legalità e illegalità persi in un girovagare alla ricerca di emozioni che diano una ragione alle loro giornate. In questo apparente degrado si aprono squarci fantastici e incontri che capovolgono l'incedere insensato dei giorni: la vecchia Fernanda che Pechino vorrebbe derubare, ma dalla quale viene salvato e redento; Giordana e la figlia, che incontrano i due ragazzi, donandogli sofferenza e grazia, instillando in loro la voglia di riscatto. Ma questo libro è anche la storia di una sceneggiatura, di un film e di coloro che l'hanno realizzato, con un ritratto di Pupella Maggio, che in ""Fate come noi"""", veste i panni di Fernanda."" -
Le sette mogli di Barbablù. E altri racconti meravigliosi
Bernard di Montragoux, il Barbablù responsabile di nefandi e orrendi crimini, era un uomo ingenuo e buono: non aveva ucciso le sue mogli, era stato anzi una vittima, tradito più volte, quasi ammazzato da una delle prime consorti e morto a causa dell'ultima. È questa la conclusione cui è giunto Anatole France dopo una serie di ricerche fra documenti, archivi e testimonianze. Obiettivo di questo studio è ritrovare, dietro il sostrato fantastico di fiabe celebri, le storie vere da cui le leggende popolari hanno tratto ispirazione. Oltre a Barbablù, altre note favole sono sottoposte allo stesso trattamento, in una istruttoria letteraria il cui intento è riscrivere la vera storia dei personaggi che la tradizione ha consegnato al nostro immaginario. -
Eraclito. Ermeneutica e mondo antico
Una raccolta di tutti gli scritti del filosodo tedesco su Eraclito. Gadamer affronta il filosofo di Efeso con un metodo che unisce tensione ermeneutica e precisione filologica, offrendo non un ritratto erudito del pensatore classico, ma un'immersione nella ""enigmatica esperienza del pensiero, che improvvisamente si desta e poi si inabissa nell'oscurità"""". Eraclito è una continua sfida interpretativa, per la tensione speculativa di un pensiero che si declina in formulazioni estreme, irriducibili a una lettura univoca e pacificata. Analizzando le riletture che del pensatore greco avevano offerto Platone, Hegel, Nietzsche e Heidegger, Gadamer traccia, inoltre, una sorta di percorso della filosofia occidentale."" -
Liberiamo i bambini. Più figli, meno ansie
L'Italia è il paese con il più basso tasso di natalità dell'Occidente. Pochi figli iperprotetti da genitori costituzionalmente ansiosi, alle cui paure si aggiunge l'immagine di un mondo pericolosissimo per i minori veicolata dai mass-media. Tra le pressioni esercitate da familiari troppo premurosi e lo scarso numero di coetanei, i giovani crescono senza fare esperienza della sofferenza utile alla crescita e senza sviluppare una capacità di socializzare indispensabile in età adulta. Avere più figli consentirebbe di dividere il carico d'ansia tra più figli, di evitare le attenzioni superflue e anti educative. I giovani sarebbero, così, più liberi di mettersi alla prova, di esprimersi, di scoprire i propri desideri, di essere autosufficienti. -
Economia inceppata. Può funzionare il capitalismo senza l'etica?
Una crisi innegabile coinvolge il mercato azionario in America e in Europa, aggravata da scandali di portata planetaria che portano il nome di Enron, di Cirio e di Parmalat. Non si tratta, però, di una crisi congiunturale, ma del frutto delle indicazioni dei guru della nuova economia, che hanno puntato sulla crescita dei dividendi degli azionisti, senza pensare allo sviluppo effettivo delle aziende che è tale solo se non danneggia i dipendenti e il mondo che ruota intorno a loro. Dal fallimento del sistema delle stock option in America alla fuga dai listini di borsa delle società italiane, dalla crisi del sindacato in Germania al letargo dell'economia giapponese, un'indagine a tutto campo che pone l'accento sul misconosciuto nesso etica-economia. -
La vita inferiore
Un dialogo sofferto tra una madre e il figlio, un addio lunghissimo attraverso otto capitoli. La lingua è scarna, spoglia, risultato di una vera e propria operazione di sottrazione ed erosione. La parola giunge, così, a un'essenzialità che coincide con un'attonita semplicità, versi in cui ogni cosa traspare e affiora senza reticenze. Il dolore, la leggerezza, il senso del tragico: una vasta gamma di registri che oscilla tra il nero di una discesa agli inferi estrema e radicale e il bianco di una tenerezza che emerge prepotente e riscatta ogni cosa. -
Foggia sostenibile. Istituzioni intermedie e sviluppo locale in Capitanata
L'obiettivo del progetti di Maria Gabriella Rienzo è quello di individuare l'esistenza in Capitanata di elementi che avrebbero potuto determinare un processo di sviluppo economico diverso, assicurando benessere e ricchezza alle popolazioni e all'ambiente, nel rispetto delle vocazioni locali. Il progetto si pone nell'ottica di un filone di studi recenti, teso a sperimentare la categoria, ideologicamente generica, di sviluppo sostenibile nell'ambito della specificità dei sistemi locali territoriali e il funzionamento di un concetto alternativo di sviluppo, che parta dalla verifica del ruolo che gli enti locali hanno avuto nel coordinamento degli interventi di governo del territorio. -
Industriamoci. Capacità di progetto e sviluppo locale
Attento conoscitore delle piccola e media industria italiana e dell'arcipelago dei distretti industriali, l'autore testimonia in questa raccolta di saggi un'idea di economia forte e unitaria. Determinante risulta la collaborazione tra pubblico e privato, tra istituzioni e forze sociali, in un'ottica che guarda al modello federalistico quale sistema che garantisce alle Regioni di andare meglio incontro alle diverse esigenze delle imprese. Di qui, una grande attenzione al Sud dove, dopo il fallimento della Cassa per il Mezzogiorno, è necessario ripensare le forme di intervento per la crescita delle imprese locali. Uno sguardo a trecentosessanta gradi che ricostruisce il quadro composito del sistema produttivo italiano con l'obiettivo del suo rilancio. -
Le ragioni dei topi. Storie di animali
Un ""Bestiario"""" in ordine alfabetico di citazioni riferite alla presenza di animali nei libri di Levi e un inedito che costituiva probabilmente l'inizio di un romanzo, e che uscì in sedici articoli su """"La Stampa"""" fra il 1957 e il 1962. Per Levi il sentimento che lega uomo e animale, soprattutto nel mondo contadino, è forte e antico. Gli animali sono una via d'accesso a un mondo non ancora """"sterilizzato"""" dalla ragione: un mondo in cui il quotidiano è un miracolo, in cui ogni cosa appare sempre per la prima volta ed è straordinaria. Il legame tra animale e natura testimonia la ferita insanabile dell'uomo, che con l'industrializzazione ha irrimediabilmente modificato lo scenario naturale, recidendo il legame con la sua autentica identità.""