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Simone Weil. Una mistica sulla soglia
Fin da molto giovane la Weil scriveva che il santo si distingue perché non vuole essere separato dai dolori e dalle sofferenze dei suoi contemporanei, ma desidera partecipare a essi con pienezza. Come mostra la teologa brasiliana, è proprio l'atteggiamento mistico che qualifica lo sguardo attento e il percorso esistenziale di Simone Weil; come altre mistiche contemporanee la Weil è interprete di una sensibilità che cerca l'esperienza diretta con il mistero della Realtà ultima e insieme un universalismo capace di abbracciare l'intera umanità. Nel desiderio di essere in comunione con il dolore dell'altro, la pensatrice trova il possibile contatto con il divino che, nella persona del mistico, va incontro al dolore umano. Così facendo, la pensatrice, filosofa e mistica, passa dall'intimo contatto con il divino alla ""piazza pubblica"""", in cui sono in gioco destini umani e si soffrono i dolori e i conflitti di una umanità ancora non riconciliata, per ritornare quindi al Dio che sta sotto le cose e in ogni avvenimento."" -
Gesù in mezzo
In un mondo in cui si moltiplicano le reti di comunicazione sociale, ma in cui, paradossalmente, sembra crescere un senso d'isolamento e solitudine, risuona forte la domanda sulla realtà dell'essere umano: in che cosa consiste la sua realizzazione, la sua vera felicità? Una risposta è celata nella realtà di ""Gesù in mezzo"""": la vita di comunione nella quale la presenza di Cristo nella comunità e nei singoli porta a tutti e a ciascuno pace, gioia, luce nelle scelte da fare e nelle decisioni da prendere... Affermando: «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, ivi sono io in mezzo a loro» [Mt 18, 20) Gesù ha promesso la sua presenza ovunque si vive nella radicalità del comandamento nuovo dell'amore. Non solo sugli altari delle chiese, ma nelle famiglie, nelle strade, nei luoghi di lavoro, nelle scuole... Questo libro raccoglie lettere, scritti e conversazioni di Chiara Lubich che approfondiscono il significato di """"Gesù in mezzo"""", con suggerimenti pratici per poter vivere con questo divino """"Altro"""" sempre presente."" -
Viaggiando il paradiso. L'esperienza di luce nel Paradiso del '49
ll testo intitolato ""Paradiso '49"""" fu scritto da Chiara Lubich il 25 luglio del 1949. In quelle pagine la Lubich racconta l'esperienza di luce iniziata una decina di giorni prima e continuata per oltre due anni. Come per ogni altra opera, per capire il """"Paradiso '49"""" in maniera adeguata è indispensabile condividere l'esperienza dell'Autrice e quasi entrare con lei in quel """"Paradiso"""" di cui il libro dà testimonianza. Infatti, come si evince dalle sue parole: """"tutte queste carte che ho scritto valgono nulla se l'anima che le legge non ama, non è in Dio. valgono se è Dio che le legge in lei"""". Le pagine di commento di Fabio Ciardi vogliono disegnare una piccola mappa del """"viaggio"""" che Chiara ha percorso in quei due anni, offrendo così una breve guida alla lettura. Introduzione di Anna Maria Rossi."" -
Verso l'uomo. Una risposta alla povertà educativa contemporanea
Le sfide e le nuove prospettive dell'educazione oggi. Da sempre, di fronte ai grandi cambiamenti che investono la società in ogni ambito (politico, economico, relazionale, valoriale), questa ha fatto appello all'educazione, da cui è partita per costruire nuovi paradigmi in grado di affrontare il moderno. La società, la scuola, la Chiesa e le comunità in genere sono così chiamate oggi ad abbandonare i vecchi sistemi relazionali ed educativi basati sull'autorità e sulla forza per dare spazio a nuove capacità relazionali al cui centro stia un nuovo modo di interpretare l'uomo, non più individuo accanto ad altri individui, ma ""uomo mondo"""", un uomo cioè che ha come punto di riferimento non tanto la sua realizzazione o i suoi desideri, ma la comunità. Essendo un essere sociale, infatti, egli tende a realizzarsi solo nel rapporto con gli altri, all'interno della grande famiglia umana."" -
Ti ho chiamato per nome. Un'autobiografia
Un ""raccontarsi"""", non filosofico e ancor meno narcisistico, bensì un """"dono"""", che nasce da un profondo sentimento di gratitudine di cui l'autrice non fa mistero. Il racconto, pur declinato in chiave personale, va ben oltre il mondo interiore dell'autrice e coinvolge centinaia di persone che lei ha avuto l'avventura di incontrare, in un'area geograficoculturale sempre più vasta: Italia, Europa, Nord America... Alcune di queste conoscenze sono state determinanti per la sua vita al punto di imprimerle un """"nuovo corso"""", come quella fondamentale con Chiara Lubich; per altre è stata lei a lasciare una traccia indelebile nel loro percorso esistenziale. Grazie a questi incontri, diventa protagonista e testimone, insieme ad altri, di un grande progetto spirituale, umano e sociale, ancorato nella spiritualità dell'unità. La matrice di questa avventura è certamente spirituale, ma nella realtà umana concreta è di fatto impossibile separare questa dimensione da quella culturale e sociale."" -
Generazione nuova. La storia del movimento Gen raccontata da un testimone
Il Vangelo - la concretezza delle sue semplici frasi, le sue regole e le sue logiche - è l'unica vera bussola che fin dalla nascita ha orientato il Movimento Gen, acronimo di Generazione Nuova, la seconda generazione del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich sotto le bombe della Seconda guerra mondiale. Un baricentro ancora valido o comunque affascinante per un gran numero di persone. In questo senso il Movimento Gen non s'è mai proposto come un'aggregazione squisitamente religiosa o ideologica, quanto piuttosto come un modello di vita tout court. Ovvero un'ipotesi esistenziale a cui tendere quotidianamente, applicabile a qualunque latitudine, e potenzialmente da chiunque. Così era, del resto, anche per i primi appartenenti al Movimento dei Focolari, così ha continuato a essere nei travagliati decenni che l'hanno traghettato verso questo nuovo millennio e così è ancora oggi, nonostante i limiti che sempre separano le grandi idee dalle loro incarnazioni. -
Chiara Lubich. Città mondo. Catalogo della mostra (Trento, 7 dicembre 2019-7 dicembre 2020). Ediz. italiana e inglese
Un progetto promosso dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Centro Chiara Lubich. -
Una spiritualità per l'unità dei cristiani. Pensieri scelti
La spiritualità dei Focolari nel dialogo con gli appartenenti alle varie chiese cristiane. Nel 1961, ancora prima del Concilio Vaticano II, Chiara Lubich fonda a Roma il Centro ""Uno"""" per l'unità dei cristiani, con lo scopo di svegliare nei cristiani il desiderio dell'unità. Vede chiaramente che la messa in pratica del Comandamento nuovo di Gesù (Gv 13,34) è una strada idonea per ricomporre la piena comunione tra le Chiese. L'impegno della Lubich per questa causa rimane costante fino alla fine della sua vita e diventa uno degli scopi specifici del Movimento dei focolari. Poco prima della sua morte le viene conferito il dottorato Honoris Causa in teologia dalla Liverpool Hope University per il suo contributo """"nel riunire in modo ecumenico cristiani di tutte le denominazioni"""". Questo libro riporta alcuni dei suoi discorsi ed alcuni spunti in dialogo in cui esplicita il suo pensiero al riguardo. I testi sono introdotti da persone appartenenti a varie Chiese, che hanno fatta propria la spiritualità dell'unità. La prefazione è del Card. Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani (Roma) e la postfazione del Rev. Olav F. Tveit, Segretario Generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Ginevra). L'introduzione è di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari."" -
In fuga per la verità. Pasquale Foresi. La biografia. Prima parte (1929-1954)
Pasquale Foresi (1929-2015) è personaggio oggi poco noto. Eppure negli anni Cinquanta-Sessanta era stato uno dei più dinamici protagonisti della scena cattolica italiana. Da adolescente aveva partecipato attivamente alle ultime fasi della guerra. Tornato agli affetti familiari ancora sedicenne, entrò sorprendentemente in seminario, ma ne uscì quattro anni più tardi perché convinto che la Chiesa cattolica non riuscisse più a rendere attuale il Vangelo. Incontrò in quei frangenti, sul volgere del 1949, Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari, ancora nella sua fase iniziale, ed entrò subito a farne parte attiva, anche perché coinvolto in ciò dalla fondatrice, che lo associò a sé quasi immediatamente, assieme all'onorevole Giordani, nella sua conduzione. Ne diventerà così uno dei co-fondatori, in particolare per la sua opera di attuazione del carisma dell'unità, per il contributo all'approvazione di una delle realtà ecclesiali più innovative e contrastate dell'epoca e per la sua capacità di dare una veste di pensiero alle intuizioni mistiche della Lubich. Studioso, scrittore, giornalista, grande promotore culturale, organizzatore efficiente e leader convincente, Foresi scoprì nel 1967 una grave malattia, che lo porterà a ritirarsi dalla vita pubblica, fino alla morte. Questa prima parte della sua biografia, l'unica finora intrapresa, copre il periodo che va dalla nascita alla sua ordinazione sacerdotale. -
Luce che avvolge il mondo. Riflessioni sulla spiritualità di Chiara Lubich
La prima Presidente del Movimento dei Focolari dopo Chiara Lubich riflette sui punti della spiritualità dell'unità. Nel centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, Maria Voce, giunta al dodicesimo e ultimo anno di Presidenza, raccoglie in questo volume le riflessioni che sin dalla sua elezione nel 2008 ha proposto in primo luogo ai membri del Movimento, ma di fatto a quanti desiderano approfondire la spiritualità dell'unità nei suoi punti fondamentali. Non si tratta ovviamente di un approfondimento teologico o di una nuova visione della spiritualità della Lubich, ma di un'occasione per accostarsi a quanto visto profeticamente dalla Serva di Dio, e che, nello stesso tempo, resta un terreno da esplorare per scoprirne tutte le meraviglie che può ancora offrire alla nostra vita. -
Vita, salute, ambiente tra speranza e responsabilità
Il libro, partendo da alcune riflessioni di Chiara Lubich che illuminano specifici aspetti della nostra vita relativi al benessere psico-fisico e alla salute ambientale, disegna attraverso riflessioni ed esperienze uno stile di vita capace di costituire una risposta costruttiva e pacificatrice alle sfide del presente, quali le malattie, la vecchiaia, l'inquinamento del pianeta, fino alle pandemie che ci troviamo ancora una volta ad affrontare. -
Impegno partecipazione e dialogo. La politica come amore
La risposta alla vocazione politica è anzitutto un atto di fraternità: dare la priorità a un programma che privilegi la giustizia e la solidarietà, tutelare i più indigenti, ricercare sempre e comunque la partecipazione, che vuol dire dialogo, mediazione, responsabilità e concretezza. -
Lanciati all'infinito. Storia di Vale Ronchetti pioniera dei Focolari
La biografia di una delle prime compagne di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari; la storia di una donna che ha attraversato le contraddizioni del Novecento con l'obiettivo di mostrare al mondo il suo ideale. In questo lavoro l'autrice alterna ricostruzioni storiche, materiali di archivio e interviste. -
L' amore vince tutto. Centenario di Chiara Lubich Trento
«Il 2020 ha segnato i cento anni dalla nascita di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari e figura carismatica del XX secolo che, con il suo pensiero e la sua azione in favore della fraternità e della pace, ha lasciato un'eredità diffusa in tutto il mondo. ""Celebrare per incontrare"""" è il leit motiv scelto per questo centenario, un'occasione straordinaria non tanto per celebrare Chiara, ma per incontrarla, per scoprire l'attualità del suo pensiero e della sua testimonianza di vita. Per incontrarla viva, grazie alle numerose iniziative ed eventi in tutto il mondo, viva nel grande movimento di popolo che lei ha fondato, nelle centinaia di migliaia di persone che si spendono per un mondo più unito e in pace, nei movimenti economici, politici e culturali nati dalla sua spiritualità, come l'Economia di Comunione, il Movimento Politico per l'Unità o l'Istituto Universitario Sophia; nelle centinaia di progetti sociali, ambientali e umanitari che contribuiscono a un mondo più fraterno e giusto. """"Il messaggio che Chiara ha lasciato a tutti noi - sottolineava Maria Voce, Emmaus, presidente in quel momento del Movimento dei Focolari - è un messaggio di fraternità, un messaggio di unità, un messaggio di comunione. Lei lo ha vissuto in prima persona tessendo contatti con tutte le persone che ha incontrato nei tanti viaggi che ha fatto nel mondo senza lasciarsi fermare da nessuna differenza, andando a incontrare le persone più varie, diverse da lei per cultura, per religione, per etnia, perché era convinta, fin dall'inizio, fin dalla prima scintilla ispiratrice della sua opera, che Dio è Padre di tutti e tutti siamo fratelli. La fraternità universale è oggi un messaggio ancora più importante che ai tempi in cui nasceva Chiara, a motivo di tutte le correnti di particolarismi, di divisioni, per i muri che si ergono, le frontiere che si cerca di costruire. E che invece noi cerchiamo di abbattere e siamo convinti che si possano abbattere. Che l'anno del Centenario serva per questo.""""..»"" -
Il respiro dell'anima. La preghiera in Chiara Lubich
La preghiera costituisce, in maniera non appariscente, un filo d'oro che lega l'intera vita di Chiara Lubich. Lo testimoniano i numerosi testi, disseminati tra i suoi scritti, nei quali ne parla, e soprattutto le preghiere personali e intense che vi affiorano costantemente. Raccolti in questo libro tali scritti suggeriscono un percorso per entrare nel più profondo rapporto con Dio. Le pagine introduttive, inoltre, collocano l'esperienza della fondatrice dei Focolari nella più ampia tradizione cristiana e offrono una chiave di lettura, proprio a partire dalla preghiera, della spiritualità dell'unità. -
La teologia delle religioni. Oltre l'istanza apologetica
Il volume sottolinea l'importanza di una teologia delle religioni e del dialogo interreligioso che abbia una qualità peculiarmente ""cristiana"""", studiando il problema del rapporto tra cristianesimo e religioni a partire dall'identità del cristianesimo stesso, colta in relazione con le religioni. I lavori condotti dal Dipartimento di teologia delle religioni della Facoltà Teologia di Sicilia si collocano nella prospettiva della riflessione epistemologica e si sono sviluppati in forza della ricerca biblica, della riflessione filosofica, e dal confronto con la fenomenologia delle religioni e l'islamologia."" -
Mi metto la mano sulla bocca. Echi sapienziali nella letteratura italiana contemporanea
Le domande radicali sul significato dell'esistenza che contraddistinguono il cammino esistenziale degli scrittori del Novecento. Da Clemente Rebora a Luigi Santucci, passando per Guido Morselli, Cristina Campo, Primo Levi, David Maria Turoldo, Sergio Quinzio, Mario Luzi, Divo Barsotti e Alda Merini: sono alcuni degli scrittori della letteratura del Novecento dalle cui opere - di fronte al dolore e al male che opprimono la vita dell'uomo - si leva il grido di sofferenza e la domanda tragica a Dio sul perché. Partendo da una riflessione sulla qualità poetica della letteratura biblico-sapienziale, i contributi qui raccolti prendono in esame tale tragica domanda in alcuni autori della letteratura contemporanea, registrandola nelle sue molteplici forme come fossero ""echi"""" di quegli interrogativi alti e puntuti che si trovano già nelle Sacre Scritture (dai Salmi al Qohelet fino al libro di Giobbe)."" -
L' autocoscienza della Chiesa. Paolo VI nel Concilio
Un'ecclesiologia alla luce delle Spirito Santo, nei discorsi e nelle omelie del pontificato di Paolo VI. La figura e il pensiero di Paolo VI si fa interprete di un'ecclesiologia alla luce dello Spirito Santo i cui pieni sviluppi appartengono al post Concilio Vaticano II. Il saggio parte dalle allocuzioni e discorsi pronunciati da Paolo VI nei periodi II-IV del Vaticano II; viene data poi qualche esemplificazione del rapporto Chiesa-Spirito in alcuni suoi documenti. Vengono esaminati quindi i discorsi e le omelie dettate in occasione o in prossimità della Pentecoste nei diciassette anni del suo pontificato; in particolare, l'indagine viene ristretta all'enciclica ""Ecclesiam Suam"""", alla Solenne professione di fede, alla Costituzione Apostolica """"Divinae consortium naturae"""" e all'Esortazione """"Gaudete in Domino""""."" -
L' Uomo tra verità e progetto. Metamorfosi dell'antropologico e permanenza dell'umano
La «questione antropologica» costituisce un autentico snodo attorno alla quale è invitata a riorganizzarsi la riflessione sull'umano. Essa ha guadagnato spazio all'interno del dibattito pubblico negli ultimi decenni, perché si avverte la necessità di operare un discernimento sui fenomeni sociali e culturali attuali e sulle sfide che essi pongono alla definizione dell'umano, nel quadro dei mutamenti paradigmatici che ne definiscono ambiti, procedure e prospettive, specialmente in relazione alle istanze provenienti dai saperi scientifici contemporanei. S'impone allora l'istruzione di un'«antropologia fondamentale» che «dica» la grammatica dell'umano, eviti riduzionismi sia sul versante naturalistico sia su quello artificiale, e riconsideri la relazione costitutiva delle diverse dimensioni dell'umano secondo un'antropologia interale che declina l'essere personale dell'uomo nella compiutezza delle sue molteplici articolazioni. -
Persona cuore cosmo. L'identità cristiana dell'Oriente slavo nell'opera di Tomas Spidlik
Teologo e Cardinale, Tomás Spidlík (1919-2010) è stata una figura di primissimo piano nell'ambito ecumenico, ponte tra la teologia e l'arte d'Oriente e d'Occidente. Mentre nel corso del XX secolo si prende sempre più coscienza della drammatica separazione tra fede e ragione a cui è giunto il pensiero teologico, Spidlík non solo opera in un contesto che conosce la frammentazione del sapere generata da questa divisione, ma egli stesso deve confrontarsi con un'altra separazione, quella tra oriente e occidente. E proprio a partire da queste lacerazioni, il teologo ceco compone una teologia spirituale inedita e sinfonica, una teologia della Chiesa indivisa.