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Un volto nella folla
Un volto nella folla è stato il primo libro a raccontare la trasformazione della politica in un grande show: pubblicato negli Stati Uniti nel 1953, diventò un film di Elia Kazan che aveva già lavorato con Schulberg, portando sullo schermo il suo romanzo Fronte del Porto. Un romanzo breve, ad oggi inedito in Italia, che ha anticipato il nostro presente raccontando di ‘Solitario’ Larry Rhodes, un uomo di spettacolo che prende sempre più potere influenzando l’opinione pubblica. Con i due racconti Questa è Hollywood e L’ idolo della folla, questo testo è una delle “più potenti satire mai scritte sull’industria cinematografica americana” (Elia Kazan). -
L'ultimo giorno di Jim Loney Ediz. integrale
Jim Loney è un sangue misto. Respinto dal padre bianco e incapace di riscoprire le origini della madre nativa americana, Loney è estraneo a entrambe le comunità e conduce un’esistenza solitaria in una cittadina del Montana. Preda di sogni inquietanti, Loney è perseguitato dalle visioni di un nero uccello di malaugurio. Nonostante i suoi tormenti, Jim è un giovane gradevole e non fatica a conquistarsi l’affetto di coloro che lo circondano, non riuscendo tuttavia a ricambiare le offerte di amicizia e di amore. Rhea, la sua ragazza, non può consolarlo e Kate, sua sorella, non riesce a farsi strada nel suo mondo. Si ritrova così costretto ad affrontare un viaggio interiorernche potrebbe condurlo o alla scoperta di sé o all’autodistruzione. -
Boule de suif. Nuova ediz.
La novella che affermò Guy de Maupassant come padre del racconto moderno, da riscoprire in una nuova traduzione. Dieci persone fuggono da Rouen, invasa dai Prussiani, a bordo di una diligenza. Tra loro una mantenuta soprannominata ‘Boule de suif’ (Palla di Sego) a causa del suo sovrappeso. Disprezzata dagli altri viaggiatori, sarà lei a salvarli concedendosi a un ufficiale prussiano. Un racconto senza tempo che rivela l’ipocrisia della società moderna, e che ispirerà numerosi film, come il western Ombre rosse di John Ford. Pubblicata nel 1880 nella raccolta Les Soirées de Médan e ispirata a un fatto di cronaca, la novella è ambientata nell’inverno del 1870. Per sfuggire all’invasione prussiana a Rouen, dieci persone prendono una diligenza. Con loro c’è anche la mantenuta Élisabeth Rousset, soprannominata ‘Boule de Suif’ (palla di sego). Costretti a passare la notte a Tôtes, i viaggiatori vengono fermati da un ufficiale disposto a lasciarli ripartire, ma a una condizione: Boule de Suif dovrà concederglisi. Sacrificatasi per i suoi compagni, una volta ripreso il viaggio, la donna sarà da loro disprezzata e isolata. Uno specchio vivo, reale e senza tempo del perbenismo e dell’ipocrisia. Il volume è inoltre arricchito da alcuni meno noti racconti dell’autore. -
Enciclopedia del cane. La guida fondamentale per conoscere e capi...
Il cane incarna per eccellenza il compagno ideale dell’uomo. Conoscerlo significa soddisfare i suoi bisogni e creare un legame profondo che arricchirà la vostra vita, coinvolgendo tutta la famiglia in un’esperienza straordinariamente gratificante e costruttiva. -
Io, partigiana. La mia resistenza
Lidia Menapace è nata nel 1924 a Novara, vive a Bolzano. Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, in questo libro racconta la sua esperienza nella Resistenza attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e collettivo. La tessera del pane e i bombardamenti, la solidarietà tra famiglie e le fughe in bicicletta, la distribuzione dei giornali clandestini e la paura dei posti di blocco dei nazifascisti, la consegna dei messaggi in codice imparati a memoria, l'aiuto prestato a un giovane ebreo nella fuga in Svizzera, i libri sui sindacati letti di nascosto, lo studio al lume di candela durante il coprifuoco... E poi, la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che ha posto le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società solidale e partecipata il quale, se trovò un seguito forte nella Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell'Italia. Ma, come le scriveva in un bigliettino il generale Alexander, comandante delle forze alleate, ""Lidia resisté""; e la Menapace continua ancora oggi a combattere. Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente, corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche un pubblico di giovani. -
La sinfonia del corpo. Trattato medievale sulla salute e il benes...
Tra il IX e il XIII secolo fiorisce a Salerno una importante scuola di medicina, dove insegnano i maggiori studiosi dell’epoca, aperta anche alle donne, sia come allieve che come magistrae. Una di queste, vissuta attorno all'anno Mille, fu Trotula de' Ruggiero, la cui opera maggiore, ""De passionibus mulierum ante in et post partum"", è un trattato di ostetricia e ginecologia di grande diffusione e autorità per tutto il Medioevo. Tradotto in molte lingue europee, pubblicato in decine di edizioni, studiato nelle università, rappresentò per secoli il riferimento cardine della medicina occidentale. Il ""De passionibus"" inizia delineando la natura caratteristica del genere femminile, che a differenza della natura del maschio, calda e asciutta, è fredda e umida. Alle donne manca il calore necessario per dissipare gli umori cattivi, e sono dunque più deboli e soggette ad ammalarsi prevalentemente negli organi riproduttivi. Per difendersi dagli umori le mulieres hanno tuttavia una particolare purificazione, il ciclo mestruale, la cui regolarità è fonte e segno di salute, e viceversa. Primo compito della medicina è allora diagnosticare le ragioni dell'interruzione della regolarità delle mestruazioni e individuare con la farmacopea i rimedi opportuni. Trotula suggerisce come evitare una gravidanza, o come scegliere il sesso del bambino che si concepisce; è la prima ad affermare, contro consolidate credenze, che la sterilità può avere origine anche maschile; dispensa nozioni di ostetricia sulla posizione del feto nell'utero, dà indicazioni per individuare i segni di una gravidanza, e per il regime della puerpera: particolare attenzione merita il momento del parto, che necessita di una atmosfera serena e rispettosa del pudore della donna. Trotula pone le patologie non solo in relazione con gli umori e con le ipotesi scientifiche dell'epoca, ma anche con l'intera vita della donna: la sua salute ha a che fare con la filosofia della Natura cui si ispira l’arte medica del tempo, e aspira a un corpo sano in armonia con l’universo. In modo consapevole ed esplicito, Trotula privilegia la sanità delle donne, e dà vita alla medicina di genere. In Appendice le piante officinali citate da Trotula: ancora oggi si trovano nelle campagne e in erboristeria. Nel catalogo Manni si trova anche l'opera di Trotula ""De ornatu mulierum"", con il titolo ""L'armonia delle donne. Trattato medievale di cosmesi con consigli pratici sul trucco e la cura del corpo"" (2014). Prefazione Rosy Bindi. -
Saga di Frithjofr l'audace
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Commentare un testo poetico. Strumenti, metodi, forme
"Corredare di un apparato esegetico un testo letterario, di qualsiasi genere ed epoca, è un'operazione tutt'altro che scontata: i meccanismi esplicativi e interpretativi che entrano in gioco sono estremamente complessi e diversificati. Di fondamentale importanza nella tradizione critica italiana, il commento trova posto sia nelle pubblicazioni erudite, sia nella divulgazione a più ampia diffusione, sia nelle antologie scolastiche, svolgendo a vari livelli il suo ruolo di intermediario volto a colmare una più o meno marcata distanza cronologica e culturale fra testo e lettore. La stessa istituzione di un canone è strettamente connessa alla pratica esegetica: il commento costituisce una forma significativa di riconoscimento del valore di un testo, che tende ad avere effetti anche a lungo termine. Il volume propone uno studio del tipo testuale 'commento', inteso come forma ormai canonica in cui interagiscono due componenti fondamentali, che si articolano intorno a un testo letterario assumendo funzioni esplicative e di approfondimento: il cappello introduttivo, che offre del testo una panoramica complessiva, unitaria, e le note..." -
Il lessico alimentare e gastronomico. Prospettive linguistiche
"Il volume raccoglie una selezione di saggi linguistici che svelano diversi aspetti del rapporto tra cibo e linguaggio in una varietà di lingue (spagnolo, inglese, francese, russo, italiano e maori) e sullo sfondo di specifici contesti culturali. A conferma della natura polifonica del testo, lo studio del lessico alimentare e gastronomico si declina in indagini che abbracciano una pluralità di approcci teorici e di metodologie d'analisi all'interno di ambiti di ricerca che comprendono la lessicologia, la lessicografia, la traduzione e l'insegnamento della lingua. Nello specifico, vengono esaminati: termini gastronomici dello spagnolo canario, proverbi alimentari nella tradizione orale maori, rappresentazioni del cibo nei materiali didattici per l'insegnamento della lingua inglese, termini gastronomici dell'inglese globale e dell'inglese israeliano, reti lessicali di termini alimentari francesi, questioni traduttive legate all'etichettatura di prodotti alimentari nel contesto europeo, termini alimentari russi nella letteratura concentrazionaria e caratteristiche del lessico gastronomico nella letteratura gastronomica settecentesca." -
Unibos il versipelle
C'è uno sconosciuto - quanto onirico - villaggio dell'Europa dell'XI sec., capace di essere, proprio per la sua tipicità e indeterminatezza, comunità e metafora scalare del mondo al contempo. C'è uno strano, anonimo contadino «certificato», che, a causa di un accanito quanto misterioso gioco del destino, «perde», continuamente, i suoi buoi. Ci sono, poi, un preposto, un borgomastro e un prete ovvero i simboli del potere costituito, che con quel contadino interagiscono, dipanando, progressivamente, una sapida e rocambolesca fabula, ricca di colpi di scena e non priva di finale moralisatio. I Versus de Unibove sono l'unica testimonianza latina di un plot - quello del «contadino ingannatore» - che è attestato in tutt'Europa in ben ottocentosettantacinque versioni differenti: questa singolarità non è poco. -
Groupie. Ragazze a perdere
Un viaggio nel rock raccontato tra le fessure di un mondo che è capace di far rotolare qualsiasi spartito in una suggestione poetica: attraverso lo sguardo delle ""groupie"", le ragazze che seguendo ovunque, quasi come fossero divinità, i propri idoli, hanno contribuito alla storia del rock. Anzi: sono la storia del rock. In queste rutilanti pagine, Barbara Tomasino su tutto ci fa sentire rock: i protagonisti in realtà siamo noi lettori, catapultati dietro e ""sotto"" le quinte delle rockstar. Un mondo che hanno raccontato biografi, amici, manager, ma che nessuno è riuscito a rendere come le groupie: nessuno lo ha descritto con la stessa innocente illusione e, al contempo, con lo stesso sguardo di chi ha compreso il crepuscolo degli dèi. Barbara Tomasino è capace di raccontarci non soltanto i solchi della musica, le tracce di un'epoca contraddistinta dal rock, ma riesce a descrivere come musica e letteratura spesso siano la stessa faccia della stessa medaglia. La stessa esigenza di ""suonare"" una vita a una porta che solo le groupie sono state in grado di aprire. -
Nicolas Eymerich. Il lettore e l'immaginario in Valerio Evangelisti
""Nicolas Eymerich. Il lettore e l'immaginario in Valerio Evangelisti"" è la più completa guida all'opera di Evangelisti: una lettura che mostra come essa sia un unico grande romanzo, un ""One Big Novel"" articolato nei diversi cicli e nei testi pubblicati in volumi, riviste e web in venticinque anni di attività. Una narrazione che riesce a unire in sé filosofia greca e fantascienza, poesia medievale e letteratura di genere, cronaca contemporanea e psicanalisi, muovendosi dal XIV al XXXII secolo. Perno di tutto questo è il Ciclo di Eymerich, che si estende ben oltre i noti romanzi e comprende racconti, radiodrammi, fumetti e produzioni musicali, spingendosi fino alla fan fiction letteraria e filmica. Un universo narrativo che ha per protagonista l'inquisitore, personaggio-emblema del potere repressivo di ogni diversità. Il lettore è guidato alla scoperta della vera identità di Eymerich seguendolo nel suo duplice viaggio. Quello di superficie — le avventure raccontate nei romanzi che ne fanno un eroe popolare — e quello più profondo, interiore: una crisi personale che attraversa il Ciclo e con cui mette in discussione le proprie convinzioni e il rapporto con gli altri. Quando ne esce, però, Eymerich non diventa un ""buono"", anzi. Il lettore si innamora di un personaggio negativo, che è il male, è il potere totalitario che vuole imporre un unico modello di vita, è un colonizzatore dell'immaginario che vuole cancellare qualsiasi pensiero divergente. E che alla fine diventa un demiurgo senza più rivali. Ecco allora la sua identità: il realismo capitalista a cui sembra non esistano alternative, ed è proprio questo ciò che Evangelisti denuncia con i suoi libri. E sembra chiedere al lettore: tu da che parte stai? -
Storie di casa Farnese
Tra le grandi famiglie italiane i Farnese arrivarono probabilmente ultimi al banchetto della gloria e del potere, ma nel giro di pochi anni, proprio mentre il Rinascimento si spegneva e il nuovo ordine della Controriforma rendeva sempre più difficili le folgoranti ascese degli homini novi, si trasformarono da piccoli nobili di provincia in aristocratici a livello europeo, da mal ricompensati soldati in regnanti. Alla base è la «fortunazza paolina», quel gioco estroso del destino che riunì in Alessandro Farnese (1468-1549) le più contrastanti doti - cortigiano raffinato, sapiente umanista, politico d'alta scuola - e lo spinse, tra lo sbalordimento e l'invidia dei contemporanei, sul soglio pontificio col nome di Paolo III, per la maggior gloria della Chiesa, ma anche, e forse ancor più, della propria famiglia. E dopo di lui il figlio Pier Luigi (1503-1547), primo duca di Parma e Piacenza, sfrenato nelle passioni e accorto statista, e via via tutti gli altri, generazioni di capitani e di governanti, di prelati e di donne educate per divenire regine, fino agli ultimi Farnese, in cui la proverbiale gentilezza degli avi si muta in mollezza, il gusto del bello in lascivia e ghiottoneria, la violenza dei sentimenti in follia. Ricco di particolari come una vera ""storia di famiglia"", il libro annoda continuamente le vicende dei Farnese a quelle europee, in un quadro di costume spregiudicato, e talvolta malizioso, sul cui sfondo appaiono i più importanti personaggi del tempo: da Tiziano a Carlo V, da Filippo II al cardinale Alberoni e a papa Urbano VIII. -
Il bambino gender creative. Percorsi per crescere e sostenere i b...
La dottoressa Diane Ehrensaft ha dedicato la sua carriera di psicologa a supportare e guidare bambini e adolescenti che non si identificano con il genere biologico indicato sul loro certificato di nascita. Nel suo primo libro, ""Gender Born, Gender Made"", ha creato il concetto di ""gender creative"" per ciò che l'American Psychiatric Association definiva ufficialmente un ""disturbo"". Ora, con ""Il bambino gender creative"", Diane Ehrensaft offre a genitori, insegnanti, famiglie e terapisti una risorsa completa e aggiornata per prendersi cura dei bambini che intrecciano e uniscono natura, educazione e cultura in un'infinità di modi per determinare il genere del loro vero sé. In nove capitoli semplici da leggere incoraggia i genitori ad ascoltare i figli, sostenere la loro ricerca di una vera identità di genere e intraprendere una valutazione dettagliata delle loro esigenze. Il libro è anche una guida per i professionisti che lavorano con i bambini e presenta la questione attraverso il panorama culturale, medico e legale del genere e dell'identità, in rapida evoluzione. -
Hypnobirthing. Metodi pratici per migliorare il parto
Siobhan Miller, esperta insegnante di hypnobirthing e fondatrice della Positive Birth Company, ha deciso di cambiare il modo in cui le donne si avvicinano al parto e sperimentano la nascita. Attraverso il suo insegnamento, cerca di istruire le donne - e chi le accompagna durante tutta la gravidanza - in modo che possano godere di un'esperienza sorprendente e positiva, qualunque tipo di parto scelgano. Ma cos'è l'hypnobirthing? Essenzialmente, è una forma di educazione prenatale, un approccio alla nascita basato sui dati e sulla logica. L'hypnobirthing ti insegna come il corpo durante il travaglio agisce a livello muscolare e ormonale e come usare varie tecniche di rilassamento per riuscire a lavorare con il tuo corpo e non contro di esso, rendendo l'esperienza più efficiente e confortevole. L'hypnobirthing si basa sul concetto che il nemico del parto non è il dolore, ma piuttosto la paura, l'ansia e la tensione. Questo tipo di emozioni negative, che si fanno più acute alle prime contrazioni, attiva un meccanismo primordiale di difesa che tende a ""ostacolare"" il parto, in modo che la donna possa ""combattere"" il pericolo percepito. Il corpo si irrigidisce, fino ad aumentare il dolore e ostacolare il processo naturale della nascita. Miller sfata infine i miti ricorrenti sull'hypnobirthing e spiega come e perché questa tecnica possa rendere ogni tipo di nascita un'esperienza migliore, sia che si tratti di un parto in acqua o a casa, di un cesareo o di una nascita anticipata mentre si è a teatro. Prefazione e cura di Ilaria Giangiordano. -
La cecchina dell'Armata Rossa
Ljudmila Pavlicenko è stata la più implacabile e precisa cecchina dell'Armata Rossa. Tra i personaggi di spicco a prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale, è unanimemente riconosciuta come la sniper di maggior successo di tutti i tempi, Eroe dell'Unione Sovietica e insignita dell'Ordine di Lenin. Nel giugno 1941, quando Hitler entrò in guerra contro l'URSS, Ljudmila lasciò gli studi universitari e scelse di diventare una delle 2.000 cecchine del suo paese. Dopo pochi mesi di servizio nell'esercito combatté per 80 giorni nella battaglia di Odessa, dove arrivò a contare 187 vittime tra i ranghi nazisti, ed era solo l'inizio: in un anno di combattimenti eliminò 309 nemici, tra cui 29 tiratori scelti. Pavlicenko descrive con precisione le sfide affrontate e superate dai combattenti dell'Armata Rossa nel corso della guerra sul fronte orientale; un'autobiografia che contiene pagine tragiche ed eroiche, con Odessa e l'assedio di Sebastopoli protagonisti. Oltre al suo impegno sul campo di battaglia, è stata promotrice di campagne di sensibilizzazione sociale, di raccolte fondi ed eventi, al fine di esaltare lo sforzo bellico russo in tutto il mondo. È infatti ricordata anche come la prima cittadina dell'Unione Sovietica a essere ricevuta da un presidente degli Stati Uniti d'America, Franklin D. Roosevelt. Questo libro, tradotto in più di dieci lingue e a cui è ispirato il film ""Resistance. La battaglia di Sebastopoli"" del 2015, offre una visione unica e una percezione emotiva della guerra. Grazie a un resoconto dettagliato, in prima persona, della sua vita e della sua esperienza bellica, rappresenta una straordinaria testimonianza storica e umana. Prefazione di Martin Pegler. -
La guerra di indipendenza. Protagonisti e battaglie della rivoluz...
Nata per contrasti inevitabili fra un impero lontano ed esigente e la sfrontata audacia delle giovani colonie, la guerra che si scatenò a partire dalla primavera del 1775 fu un confronto epocale, se non per la dimensione delle battaglie e delle forze coinvolte, sicuramente per le conseguenze che l'esito di quella lotta ebbe per il futuro del mondo occidentale. Nello scontro si opponevano uno dei migliori eserciti del tempo, la fanteria britannica che da decenni dominava il mondo, e un crescente manipolo di miliziani volontari, che in tempi incredibilmente brevi seppero imparare dai propri errori, sfruttando al meglio tutti i vantaggi del combattere sul ""proprio"" terreno, riuscendo infine a impartire una ferita mortale all'asfittico monopolio delle forze degli Ancien Régime, che nel giro di pochi anni avrebbero visto capovolgere i loro orizzonti. Attraverso i grandi protagonisti di questo atipico conflitto e le loro sporadiche battaglie, vengono ricostruite le pagine di una storia ben nota. Incontreremo quindi George Washington e Benedict Arnold, Thomas Jefferson e Benjamin Franklin, Henry Clinton e Charles Cornwallis, Francis Marion e Banastre Tarleton, eroi e codardi, traditori e lealisti fino al midollo. Alla narrazione dei fatti storici il libro affianca box sulle curiosità della guerra e dei suoi protagonisti e appendici dedicate alla fiction, sia letteraria che sul grande e piccolo schermo, e al gioco, per dare a ogni lettore un quadro sintetico, ma esaustivo, del confronto che portò alla nascita degli Stati Uniti. -
Strapaese. L'Italia dei paesi e delle chiese di campagna. Da Macc...
Il Novecento, da un punto di vista culturale, è stato uno dei secoli più vivaci della storia dell'umanità: movimenti letterari, avanguardie, scuole filosofiche, artisti, scrittori, pittori, filosofi, intellettuali, editori, collezionisti d'arte... Trait d'union di queste esperienze è stato il ruolo delle riviste, luoghi di elaborazione di idee e dibattiti, palestre per futuri talenti e vetrine per voci già affermate. Tra queste realtà, un ruolo di primo piano spetta a Strapaese, movimento culturale che omaggia la tradizione italiana e auspica un ritorno alla vita paesana e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernista di Stracittà. I tre principali animatori dell'esperienza strapaesana sono Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L'Italiano, ma attorno a Strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo Novecento italiano, sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti, da Ottone Rosai a Romano Bilenchi... Se è possibile riscontrare la genesi di Strapaese a inizio Novecento con l'attività di Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici, lo spirito strapaesano vive ancora oggi nell'Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna. -
Artisti visionari. Viaggio ai confini dell'arte e della parola
Piero della Francesca, Michelangelo, Parmigianino, Tintoretto, Caravaggio, Piranesi, Friedrich e poi Munch, Cézanne, Morandi, Burri, Kiefer, Samorì... un fil rouge attraversa questi artisti in quel sentire dell'arte che sfugge a qualsiasi classificazione di tempo, spazio e luogo. Il loro sguardo visionario è un fuoco che arde nell'incontro col mondo e tutta l'opera diventa così una zattera dove i naufraghi si spingono alla ricerca di un approdo per la vita, riapparendo e ricreandosi ogni volta in universi possibili. La loro espressività artistica da sempre stupisce e scuote, scardina le prospettive per crearne di nuove, interroga l'esistenza e ne ascolta il sussurro, l'invocazione o il grido. In un viaggio a sua volta visionario e arrischiato, il racconto di questi artisti, tratteggiati in un itinerario libero, è un invito a cogliere quella misteriosa luce che apre alle vertigini dell'arte. Ma quando le parole non bastano più, come diceva Rilke, solo un'altra espressività artistica può dar voce all'invisibile che si cela nell'evidenza visibile. L'incontro con le opere si svela allora nella poesia e nella prosa di Davide Rondoni, uno dei maggiori poeti contemporanei, nella «speranza di un ritorno che non lasci più uguali». Interventi in poesia di Davide Rondoni. -
Sostenibilità e rischio greenwashing