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La speranza degli afflitti. Il lutto e i fondamenti della giustizia
Una riflessione appassionata sulla relazione intima, ma non trasparente, tra il desiderio fin troppo umano di essere consolati e l’aspirazione a una giustizia universale.rnPassione per la giustizia, senso di fratellanza, gusto per la disputa intellettuale, doni inestimabili della tradizione, apertura al mistero, concentrazione nella preghiera, forza evocativa del rito, speranza. Tutto ciò non basta forse per spiegare la conversione all’ebraismo di Martha Nussbaum, ma costituisce uno sfondo essenziale per apprezzare integralmente il discorso da lei pronunciato in occasione del suo tardivo bat mitzvah – qui proposto per la prima volta in italiano – che è allo stesso tempo una testimonianza personale toccante e un esempio eloquente delle trasformazioni della sensibilità religiosa nel crepuscolo dell’età secolare.rnSviluppando spunti teorici presenti sia nel testo biblico sia nell’opera di maestri del pensiero come Maimonide, Moses Mendelssohn e Rousseau, Nussbaum difende l’idea secondo cui «possiamo avere una consolazione autentica del sé, solo se ci impegniamo a favore di una vita dedita alla giustizia universale». -
Il naso corto. Una rilettura delle Avventure di Pinocchio
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Giuda il traditore
Nella tumultuosa storia delle sue interpretazioni e dei suoi effetti - soprattutto delle sue riprese letterarie e filmiche - Giuda Iscariota oscilla in un pendolo perenne. La sua figura è sospesa tra facili esecrazioni e improbabili riabilitazioni, spesso e volentieri ambedue condite in salsa deterministica, così da farne comunque un «predestinato al tradimento e alla dannazione», un dannato infame da maledire, piuttosto che da esaltare, fino ad attribuire al suo gesto un valore perfino ascetico, eroico, in quanto avrebbe reso possibile da parte di Gesù l'attuazione del piano di salvezza predisposto da Dio. Il mistero del traditore resta quello di un inspiegabile «peccato più grande» a confronto con quello di Pilato. E, tuttavia, in questa sua oscura enormità, è pur sempre un più piccolo frammento entro il mistero della sempre «più grande» rivelazione cristologica del Padre, culminante nel Figlio dell'uomo esaltato sulla croce, cui «volgeranno lo sguardo coloro che lo hanno trafitto». -
Il libro degli affetti. Per un salterio pregato
Sant'Atanasio di Alessandria, vescovo e teologo, considerava il Salterio un «libro degli affetti», un testo che consente di riconoscere gli infiniti registri dell'anima. I salmi, infatti, sono lo specchio dei sentimenti: da un lato ci rivelano il nostro stato interiore, dall'altro i moti più negativi che richiedono risanamento e maturazione.«Il libro dei Salmi - secondo Atanasio - possiede una sua propria grazia meritevole di particolare attenzione; oltre a tutto quello in cui vi è comunione e relazione con gli altri libri, ha anche questo di meraviglioso, che riporta impressi e scritti in esso i moti di ciascuna anima e il modo con il quale essa cambia e si corregge». -
Ruminare la Scrittura. Introduzione alla lectio divina
Il volume intende introdurre alla lectio divina sulla Scrittura, mezzo indispensabile per far propria la Parola di Dio traducendola in esperienza di vita, perché, come scritto nella prefazione, «occorre “ruminare” la Parola, stare su di essa, sostare con pazienza per avere il tempo di gustarne il sapore, anzi i diversi sapori che pian piano, a ogni successiva lettura, vengono riconosciuti, ricercati, attesi». -
Pane e vino. Itinerario catechistico per la preparazione al sacra...
L'itinerario si prefigge di aiutare i ragazzi che si accostano all'eucaristia a sperimentare un rapporto vivo con questo sacramento e lo fa coinvolgendo tutti i partecipanti all'evento, in primo luogo le famiglie. L'intento è infatti anche quello di rimotivare i genitori a una ricerca di fede in connessione con l'accoglienza del figlio nell'eucaristia domenicale della comunità, in modo che la domanda del sacramento diventi più consapevole e coerente e che la celebrazione segni possibilmente l'inizio di una ripresa di appartenenza ecclesiale. Filo conduttore del percorso è la preparazione di una festa per far maturare la consapevolezza di essere invitati da Dio alla cena che egli ha imbandito. Nove le tappe previste: ai catechisti si offre una presentazione dei contenuti e delle modalità per trasmetterli; ai fanciulli sono destinate le pagine operative per approdare con convinzione al sacramento dell'eucaristia; ai genitori sono dedicate pagine di riflessione per aiutarli a rivisitare l'eucaristia in modo adulto; alla comunità si consegna una preghiera, al termine di ogni tappa, perché i contenuti e le dinamiche di approfondimento trovino modo di essere celebrate. -
Pirati coraggiosi. Gesù, il tesoro più grande. Campo scuola per b...
Il tema del campo scuola è il viaggio: quello della vita nel quale i ragazzi si stanno inoltrando scegliendone la rotta. Tutti ci imbarchiamo con la speranza di realizzare un sogno che chiamiamo “felicità”. Nella storia del campo scuola tale sogno è metaforicamente identificato dal Grande Blu: conoscere la rotta che porta a questa meta è raggiungere il sogno della felicità.Per percorrere la rotta è necessario avere alcuni atteggiamenti, portarseli in saccoccia al momento dell’imbarco e tenerli allenati perché non si atrofizzino.I ragazzi pertanto impareranno a viaggiare assieme (fare comunità), sviluppare i propri talenti, condividere le proprie abilità, cercare la meta giusta.Nel viaggio affronteranno pericoli e tentazioni: l’inganno, la schiavitù, le illusioni.Alla fine del viaggio i ragazzi scopriranno che il viaggio non finisce: ogni obiettivo raggiunto è solo una tappa, perché la meta è sempre “oltre”. Età di lettura. da 6 anni. -
La mia Bibbia per la buonanotte
Il volume propone i maggiori episodi della Bibbia tradotti in brevi storie. Il testo è organizzato in racconti fruibili per le letture della buonanotte ed è corredato da disegni. Età di lettura: da 6 anni. -
Le dieci parole
La Bibbia ci ha trasmesso due diversi testi che contengono i dieci comandamenti, chiamati significativamente, nella tradizione religiosa d’Israele, «le dieci Parole». Esse si presentano come un dono e non un peso. Pur antiche di migliaia di anni, sono sempre valide perché sono inscritte nel cuore e nella coscienza di ogni essere umano e corrispondono alla sua struttura fondamentale. Si offrono qui schede per la riflessione pastorale di gruppo. Prefazione di Paolo De Nicolò. -
Un' estate con Baudelaire
«Compagnon è un accademico che sa sorprendere.» - la RepubblicarnBaudelaire fu il poeta del crepuscolo, dell'ombra, del rimpianto, in una parola: dell'autunno. Cosa c'è di più strambo della decisione di trascorrere un'estate in sua compagnia? Eppure, con la grande libertà di stile e lo stesso spirito utilizzati nelle lezioni dedicate a Montaigne, Antoine Compagnon riesce a raccontare la vitalità e il fascino di uno degli autori più suggestivi della modernità facendo emergere sia il classicismo e illirismo del poeta dell'amore, sia l'immagine del dandy in lotta con il mondo, amante della provocazione, del vino e dei paradisi artificiali. Facendosi strada nella sua opera varia e composita, attraverso versi e prosa, critica d'arte e letteraria, frammenti intimi e pamphlet, Compagnon ci fa scoprire un Baudelaire per molti versi nostro contemporaneo: un uomo ricco di contraddizioni, inclassificabile, scomodo e scandaloso, e proprio per questo straordinariamente seducente. E riesce a insegnarci come possa essere universale e immediato il linguaggio della poesia. -
Contro Catilina. Testo latino a fronte. Ediz. bilingue
Due formidabili protagonisti si fronteggiano sulla scena politica restituitaci dalle quattro orazioni In Catilinam (63 a.C.): Cicerone, console e rappresentante delle istituzioni repubblicane; e Catilina, l'ex partigiano di Silla che, dopo aver tentato per ben tre volte senza successo di farsi eleggere al senato, decide di passare alla cospirazione armata raccogliendo intorno a sé gli insoddisfatti del vecchio regime aristocratico. Con appassionata veemenza retorica Cicerone denuncia, condanna e volutamente deforma il fallito colpo di mano del congiurato. Catilina, l'uomo dell'audacia e del furor, efferato e grandioso nella sua crudeltà, è presentato come il flagello, la rovina della città, un mostro sanguinario più che un rivoltoso. Negando a Catilina un progetto politico, Cicerone svincola la congiura da ogni legame con la realtà sociale di Roma, isola l'episodio dal contesto storico per farne una guerra personale e valorizzare il proprio ruolo di salvatore della patria. Ma, paradossalmente, è proprio l'enfasi propagandistica a fondare il mito di Catilina, prototipo dell'usurpatore e del corruttore di anime, fomentatore della discordia civile, «inventore del colpo di stato» come lo definirà Curzio Malaparte. -
Il racconto di Arthur Gordon Pym
Unico romanzo nella produzione letteraria di Edgar Allan Poe, Il racconto di Arthur Gordon Pym (1837-38) è il resoconto di un'immaginaria navigazione verso l'Antartide. Nel viaggio di Pym lungo la rotta del Sud, segnato da un'aura di mistero e dall'incombere di una rivelazione che di fatto resterà sepolta tra le pieghe della visione finale, si susseguono ammutinamenti, uragani, naufragi, navi fantasma, fra paesaggi d'incubo e una fauna mostruosa. Quadri di autentico orrore aprono squarci su un mondo arcano, sospeso tra il nero infernale dell'isola di Tsalal e il bianco sfolgorante delle nevi perenni, con una costante dissonanza tra il realismo della narrazione e l'esperienza perturbante vissuta dal giovane marinaio. Capolavoro enigmatico, sorretto da un allucinato simbolismo che ricorda La ballata del vecchio marinaio di Coleridge, Gordon Pym ha ispirato nel tempo altre opere – da La sfinge dei ghiacci di Verne, proposto come suo seguito, a Le montagne della follia di Lovecraft e La nube purpurea di Shiel – imponendosi come insuperato modello di letteratura fantastica. -
Coriolano. Testo inglese a fronte
""Coriolano"" (1608) è l'ultima tragedia di Shakespeare, prima della stagione dei romances. Protagonista di questo dramma di passioni politiche e conflitti etici è Caio Marzio, il condottiero romano distintosi per valore militare nella guerra contro i Volsci, ma poi costretto all'esilio dall'ostilità della plebe. Dopo aver trovato rifugio presso i nemici, li convince ad affidargli una spedizione contro Roma per vendicarsi del suo popolo, ma infine risparmia la città cedendo alle suppliche della madre e della consorte, e in tal modo decreta la propria condanna a morte perché agli occhi dei Volsci è solo un traditore. Coriolano è uomo di abissali antinomie: salvezza e rovina di Roma, è insieme leale e infedele; è una macchina da guerra ma ha il fascino e il candore di chi non sa mentire e non sa mediare. In lui la virtù è sempre la faccia di una medaglia il cui rovescio è un vizio: la sua nobiltà d'animo ha un risvolto ignobile che si chiama superbia, orgoglio, arroganza. «Autore di sé stesso», come lo definisce Shakespeare, è a un tempo artefice della propria grandezza e causa della propria perdizione, è l'eroe solitario e tragico in cui destino e carattere coincidono. Introduzione e traduzione di Nemi D'Agostino. -
L' accettazione dell'eredità con beneficio di inventario
L'opera, dopo aver esaminato la disciplina codicistica in tema di accettazione dell'eredità in generale (tempo e luogo di apertura della successione, accettazione espressa e tacita, accettazione implicita o presunta, trasmissione del diritto di accettazione, prescrizione dello stesso, actio interrogatoria) si sofferma sull'intera disciplina dell'accettazione con beneficio d'inventario, sia negli aspetti sostanziali, sia in quelli, inestricabilmente collegati e non meno complessi, regolati dal codice di rito. In tale prospettiva, all'analisi della dichiarazione di accettazione beneficiata, degli effetti del beneficio d'inventario e dell'amministrazione dell'erede beneficiato, nonché delle diverse forme di liquidazione, in vista del soddisfacimento delle passività ereditarie, si affianca la dettagliata trattazione dei procedimenti di apposizione dei sigilli e formazione dell'inventario. Il volume tiene conto, altresì, degli orientamenti più recenti della dottrina e della giurisprudenza sia di legittimità sia di merito: ciò sempre in vista della soluzione dei problemi pratici che l'operatore, avvocato, magistrato o notaio, incontra nel cimentarsi con l'accettazione beneficiata. -
Sentieri interrotti della legalità. La decostruzione del diritto ...
Questo saggio si interroga sullo stato del principio di legalità (quello che informa l'attività della pubblica amministrazione ed è il pilastro del diritto amministrativo) nella vita del nostro ordinamento. L'autore individua alcuni ""attentati"" a quel principio, in particolare nel rapporto fra potere legislativo e potere esecutivo, dove il primo tende a sostituirsi al secondo. Dovendo distribuire risorse rese scarse dai patti di stabilità comunitari, il Parlamento cede spesso e volentieri alla tentazione delle leggi-provvedimento, destina cioè direttamente le risorse saltando l'intermediazione della PA, venendo meno al principio della imparzialità amministrativa. Costretto a privatizzare sempre per rispettare i patti di stabilità, il Parlamento cerca di non perdere la ""presa"" su organizzazioni che, almeno formalmente, ha privatizzato, inventandosi il ""diritto privato speciale"", una sorta di riserva di potere ancora pubblico nascosto sotto apparenti rinvii all'autonomia privata. Ulteriori attacchi alla legalità amministrativa, e perciò alla garanzia del cittadino, vengono ormai da più parti: oltre che dal legislatore, dagli interpreti che teorizzano improponibili sistemi alternativi o che dissimulano dietro teorie ""più avanzate"" la ricomparsa di poteri liberi, e perciò arbitrari, e anche da qualche giudice (con particolare frequenza quello penale), che anziché ergersi a custode della legalità preferisce sostituirla con una sua ""legalità"" alternativa. -
L' uomo. Origine ed evoluzione
Il volume è dedicato alle origini dell'uomo: dagli ominoidei all'australopiteco, dall'""uomo abile"" all'""uomo eretto"", fino ai nostri diretti antenati: i cacciatori del paleolitico. -
Civiltà del mondo
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Atlante. Percorsi visivi. Vol. 1: Suburbio, Vaticano rione Monti.
Il volto pittorico della Roma tardo antica e medievale, raramente è giunto a noi intatto; più spesso si mostra frammentato o nascosto o perduto. E tuttavia di questo patrimonio, moltissime sono ancora le tracce visibili sulle pareti di chiese e monumenti della città o i brani di dipinti e mosaici staccati che si conservano nei musei e nei loro depositi. Nel caso di contesti pittorici perduti talora ne sopravvive la memoria visiva, grazie a copie antiche (acquarelli, disegni, incisioni) e fotografie storiche. L'Atlante, di cui si presenta qui il I volume, ricrea i nessi, anche se perduti, fra le pitture murali e il loro originario assetto all'interno degli edifici, presentando una serie di percorsi visivi sulla base di planimetrie e modelli digitali 3D. Si tratta di ricostruzioni grafiche studiate per far emergere mosaici e pitture in contesti architettonici compromessi o meno, ricollocare virtualmente i dipinti staccati, raccontare i palinsesti pittorici ""sfogliandoli"", visualizzare le decorazioni ormai perdute, ma documentate. -
Agnes Grey
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La signorina Else. Ediz. integrale
Else T. è un'adolescente viennese appartenente all'alta borghesia, figlia di un importante avvocato con il vizio del gioco d'azzardo, il quale minaccia in questo modo di mandare in rovina la famiglia. La madre, con tono mellifluo e a tratti quasi patetico, indirizza una lettera ad Else chiedendo, senza mezzi termini, di vendersi a tale signor Von Dorsday per ottenere la somma necessaria e preservare, così, il buon nome del padre. L'opera di Arthur Schnitzler è incentrata sulla reazione di Else a questa richiesta. Dapprima perplessa e titubante, si decide poi a salvare la famiglia. Il lettore entra, allora, in empatia con la giovane protagonista mentre cerca il momento e le parole giuste per rivolgersi al signor Von Dorsday, il quale in cambio del denaro richiesto chiede ad Else di mostrarsi nuda. Senso di colpa, rimorso e vergogna saranno le cause di un drammatico epilogo. Con un saggio di Italo Alighiero Cusano.