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Un posto silenzioso. Ediz. illustrata
Tu ce l'hai un posto silenzioso? Tutti possono trovarne uno, basta chiudere gli occhi e iniziare ad ascoltare. In un intimo dialogo a due voci, il Silenzio incoraggia un bambino a immaginare un luogo lontano dal caos. Lì il bambino incontrerà quelle parole speciali che ronzano nell'aria senza fare rumore: i suoi pensieri e le emozioni più profonde. E il Silenzio diventerà un amico fidato. Età di lettura: da 5 anni. -
L' alfabeto con boogie. Ediz. a colori
Impara con Boogie è la collana di libri per la prima infanzia che favorisce l'apprendimento multilingue. In ogni pagina un'illustrazione con la parola corrispondente in 4 lingue. Età di lettura: da 4 anni. -
VCOM Val Comelico. Dolomiti 1:25.000. Ediz. multilingue
Carta Val Comelico Dolomiti. Carta topografica per escursionisti Scala 1:25.000. -
Yuji the climber
Yuji Hirayama, uno dei più forti e interessanti climber della storia dell'alpinismo, sognava di salire l'Everest, ma invece che sul tetto del mondo si ritrovò sul gradino più alto del podio della Coppa del Mondo di arrampicata sportiva. Ma essere al top nelle competizione non gli bastava e così eccolo accettare la sfida che l'ha reso celebre. Il tentativo di salire a vista la Salathé Wall sul Capitan in Yosemite, lo fece conoscere in tutto il mondo, anche al di fuori dei circuiti più specializzati e lo fece diventare un'icona dell'arrampicata degli anni novanta. Il suo percorso di ricerca sulle vie lunghe estreme però non si fermò, camminando parallelamente a quello delle competizioni su sintetico fino al suo ritiro dalle gare. Poi furono solo big wall: il Nose in nove ore, la Salathé, questa volta in libera e in giornata, Free Rider, fino al tentativo su El Nino in libera e a vista, coronamento della sua carriera. -
Psychovertical
Come mai uno come Andy Kirkpatrick è diventato un alpinista? Ragazzo con problemi di dislessia, adolescenza travagliata, una moglie e una figlia alle spalle che gli ricordano le sue responsabilità alle quali invece vuole sfuggire, ossessionato dall'idea di scalare e che l'alpinismo con la A maiuscola sia solo quello invernale, Andy sembra avere una predisposizione innata per cacciarsi in pericoli assurdi che coinvolgono direttamente anche il lettore. Andy non si vergogna mai della paura e dei dubbi che sembrano accompagnare come un'ombra ogni sua mossa, mentre gli obiettivi fisicamente e psicologicamente scoraggianti che si impone, rischiano costantemente di soffocarlo. Ma sono la sua vitalità e il suo entusiasmo trascinante per l'arrampicata e per i luoghi totalmente inaccessibili, fino all'estrema scommessa, a rendere così avvincente la lettura. Un'escalation spaventosa ma raccontata brillantemente e con un asciutto umorismo ""very British"""" fino al coronamento di un progetto ambizioso: l'ascensione in solitaria della Reticent Wall su El Capitain in Yosemite."" -
Quei pazzi del Verdon
In questo libro, che è un po' anche la storia di una banda di amici, Bernard Vaucher racconta, attraverso i suoi ricordi personali e le testimonianze dei protagonisti, l'epopea di uno dei luoghi simbolo dell'arrampicata moderna: dalle prime esplorazioni avvenute durante gli anni sessanta fino alla comparsa dei mutanti dell'arrampicata sportiva: Fawcett, Berhault, Moffatt, Edlinger... Ma c'è qualcosa di più... e proprio questo rende la cosa interessante. Perché questo sito e questa ""banda di illuminati"""" alla fin fine hanno contribuito in modo stupefacente e imprevisto alla trasformazione dell'arrampicata mondiale."" -
Varese e canton Ticino. Falesie. Ediz. italiana e tedesca
In questa terza edizione, dedicata solo alle falesie, l'autore della precedente, Davide Mazzucchelli, è stato affiancato da Matteo Della Bordella, grande conoscitore delle rocce elvetiche e già autore del libro ""Arrampicare in Svizzera"""" che presenta centinaia di vie multi-pitch nei cantoni centrali. La guida, ampliata e aggiornata, propone un'ampia scelta di strutture attrezzate in una zona, quella del territorio Ticinese, che offre ottime falesie, interessanti non solo per la bellezza della roccia e per la varietà dell'arrampicata, ma anche per il clima mite che le caratterizza e che le rende apprezzate anche dai climber delle vicine regioni a Nord delle Alpi. Un esauriente capitolo con le falesie della provincia di Varese completa l'opera che offre anche alcune schede su personaggi o storie significative dell'arrampicata in questi territori."" -
Scialpinismo in Dolomiti. Oltre 100 itinerari, 6 traversate di più giorni. Ediz. tedesca
L'edizione della guida ""Scialpinismo in Dolomiti"""" esce arricchita di oltre trenta nuove proposte, tra percorsi singoli e traversate di più giorni, mantenendo inalterato l'originario indirizzo volto alla ricerca di itinerari che comprendano, quanto più possibile, le varietà di gite che le Dolomiti, con la loro straordinaria natura, offrono agli appassionati di questa disciplina della montagna invernale. In queste pagine si trovano descritte gite classiche e note, così come itinerari inediti, varianti o soluzioni in traversata che privilegino l'aspetto sciistico, rispondendo così alle più attuali tendenze dello sci alpinismo. Anche sotto il profilo dell'impegno tecnico, sia per lunghezza, sia per difficoltà, si è cercato di coprire la gamma delle diverse gite nelle zone trattate per dare modo di trovare la meta più adatta in ragione delle condizioni e della preparazione degli sciatori alpinisti. Per ogni itinerario si è cercato di fornire una descrizione accurata corredata dalla simbologia e di una mappa essenziale del tracciato, il tutto completato da fotografie panoramiche o di dettaglio relative al percorso. Oggetto della guida rimane il settore delle Dolomiti centrali, con una particolare attenzione per quelle aree protette dove più si va apprezzando la pratica dello sci alpinismo nella natura incontaminata. Il volume si suddivide in nove capitoli corrispondenti ad altrettanti gruppi montuosi o a zone geografiche contigue, l'ultimo capitolo è esclusivamente dedicato alle haute route e a traversate più brevi secondo una formula di grande successo che porta sempre più sciatori alpinisti a scegliere di spaziare da un punto all'altro nell'immenso mondo delle Dolomiti."" -
Scialpinismo in Dolomiti. Oltre 100 itinerari, 6 traversate di più giorni. Ediz. inglese
L'edizione della guida ""Scialpinismo in Dolomiti"""" esce arricchita di oltre trenta nuove proposte, tra percorsi singoli e traversate di più giorni, mantenendo inalterato l'originario indirizzo volto alla ricerca di itinerari che comprendano, quanto più possibile, le varietà di gite che le Dolomiti, con la loro straordinaria natura, offrono agli appassionati di questa disciplina della montagna invernale. In queste pagine si trovano descritte gite classiche e note, così come itinerari inediti, varianti o soluzioni in traversata che privilegino l'aspetto sciistico, rispondendo così alle più attuali tendenze dello sci alpinismo. Anche sotto il profilo dell'impegno tecnico, sia per lunghezza, sia per difficoltà, si è cercato di coprire la gamma delle diverse gite nelle zone trattate per dare modo di trovare la meta più adatta in ragione delle condizioni e della preparazione degli sciatori alpinisti. Per ogni itinerario si è cercato di fornire una descrizione accurata corredata dalla simbologia e di una mappa essenziale del tracciato, il tutto completato da fotografie panoramiche o di dettaglio relative al percorso. Oggetto della guida rimane il settore delle Dolomiti centrali, con una particolare attenzione per quelle aree protette dove più si va apprezzando la pratica dello sci alpinismo nella natura incontaminata. Il volume si suddivide in nove capitoli corrispondenti ad altrettanti gruppi montuosi o a zone geografiche contigue, l'ultimo capitolo è esclusivamente dedicato alle haute route e a traversate più brevi secondo una formula di grande successo che porta sempre più sciatori alpinisti a scegliere di spaziare da un punto all'altro nell'immenso mondo delle Dolomiti."" -
Ticino Rock Falesie. Locarnese, Valle Maggia, Bellinzona, Moesano, Riviera e Val di Blenio, Sottoceneri, Leventina. Ediz. illustrata
Questa nuova edizione di ""Ticino Rock Falesie"""" è stata interamente rivista, corretta e ampliata. Presenta 69 siti d'arrampicata alcuni dei quali mai pubblicati sinora, per un totale di 3450 vie. Dettagliate mappe d'accesso, foto aeree, disegni a colori e numerose fotografie d'azione sapranno guidarvi alla scoperta delle bellezze verticali ticinesi. A completare l'opera diverse interviste e contributi di alcuni dei protagonisti della scena internazionale e locale."" -
Ticino Rock Falesie. Locarnese, Valle Maggia, Bellinzona, Moesano, Riviera e Val di Blenio, Sottoceneri, Leventina. Ediz. tedesca
Questa nuova edizione di Ticino Rock Falesie è stata interamente rivista, corretta e ampliata. Presenta 69 siti d'arrampicata alcuni dei quali mai pubblicati sinora, per un totale di 3450 vie. Dettagliate mappe d'accesso, foto aeree, disegni a colori e numerose fotografie d'azione sapranno guidarvi alla scoperta delle bellezze verticali ticinesi. A completare l'opera diverse interviste e contributi di alcuni dei protagonisti della scena internazionale e locale. -
Lepini, Circeo e Isola Zannone. 67 itinerari a piedi su tutte le cime del settore
In questo libro sono descritti la maggior parte dei sentieri classici e quelli meno conosciuti o dimenticati, comprendendo inoltre tutti quelli segnati CAI dell'intero Settore 7 del Catasto dei Sentieri del Lazio. Molti di questi sentieri, si inoltrano negli angoli più segreti dove la natura selvaggia ha il sopravvento e camminare su queste lievi tracce porta da sé ad immergersi in una meditazione dinamica. Su ogni itinerario viene valutata la bellezza e indicati la difficoltà, il dislivello positivo, lo sviluppo dell'andata (o totale nel caso di anelli), il tempo di andata, la presenza di fonti d'acqua, eventuali rifugi/bivacchi nei pressi del sentiero, il tipo di segnaletica ed il periodo consigliato. Grandi novità di questa guida sono caratterizzate dal selvaggio Giro dei monaci al M. Perentile, dal solitario Anello del grande faggio al M. Pilocco, dallo sconosciuto Giro dei briganti al M. Semprevisa e dalla lunghissima Translepini (Alta via ad anello). Altre importanti rarità sono rappresentate dal panoramicissimo M. Calvello a Maenza, dal Colle Illirio ad Artena, dal M. Seiano a Priverno, dagli avventurosi Perrone del Corvo e Cima dell'Ouso e, non per ultimi, dal M. Siserno e Campo Lupino tra Ceccano e Villa S. Stefano. Imperdibili i sentieri sull'Isola di Zannone, l'Anello del Mito al M. Circeo, il Tour dei rifugi a Gorga, il Giro di San Marino al M. Malaina ed il caratteristico Otto del M. Gemma. Infine, particolarità unica per questo angolo del Lazio, è il primo censimento di tutti i rifugi-bivacchi (utilizzabili) presenti su questi monti, riuniti in una scheda d'insieme descrittiva con allegata la foto di ognuno. Tommaso Funaro è nato nel 1987 a Priverno (Latina) ed è cresciuto nel vicino paese di Roccagorga. All'età di 19 anni si trasferisce a Vipiteno (BZ) dove svolge l'incarico di Alpiere e di Istruttore di alpinismo militare presso gli alpini. Nel 2014 diventa Tecnico di Soccorso Alpino trasferendosi in Valle d'Aosta dove risiede tutt'ora. La montagna la frequenta da sempre iniziando a praticarla in modo assiduo prima sui Lepini ed il vicino Appennino Centrale, poi su tutto l'Arco Alpino. Si avvicina al Circeo relativamente tardi, scoprendo prima le vie di arrampicata classiche sul Precipizio, poi tutti i sentieri a piedi o con la mtb ed infine la sua selvaggia scogliera tra calette e grotte a bordo del kayak. E' amministratore del gruppo Facebook ""Lepinismo"""", curandone i contenuti. Sui monti Lepini, per l'appunto, ha aperto 3 vie alpinistiche su roccia (m. Pizzone, m. Castellone e pilastro Scorpione), ha percorso l'Alta via da Segni a Morolo in 8 ore e 15' (il 17 ott 2013) ed ha da poco portato a termine il progetto """"Lepini 4x4 SkiAlp"""" (la salita e discesa con gli sci delle 4 più alte vette dei relativi 4 gruppi; 11-14 gen '21)."" -
MTB da Brescia ai laghi di Garda e Idro. 83 itinerari tra le colline moreniche, la Franciacorta, il lago di Garda, la Valvestino e il lago d'Idro
In questo volume troverete un lungo percorso che vi porterà a scoprire e percorrere circa 2.400km per un totale di 88.000 metri di dislivello divisi in 83 itinerari. La mia premura, nonché desiderio, è stata quella di permettervi di raggiungere location da favola immerse nella storia della nostra terra con itinerari adatti a tutti quanti con una scala di difficoltà graduale. Sono sei le macro aree di questa guida; e potrete scegliere di partire indipendentemente dall'una o dall'altra. La Bassa Bresciana, Brescia Città, la Franciacorta, la Valvestino e i laghi di Garda e Iseo. Dai 70 metri di Toscolano Maderno ai 2136m sul livello del mare del Giogo dela Bala, verranno presentati itinerari descritti dettagliatamente con planimetrie e tracce GPS arricchite da waypoints. Perdervi sarà impossibile, anzi vi condurremo e spiegheremo tutto quello che vorrete scoprire. In base alle vostre capacità, grado di allenamento e tempo vi saranno indicate in legenda il grado di difficoltà per iniziare gradualmente la visita dei nostri trail. Sono presenti nella guida alcune schede che parlano di storia, leggende e punti più caratteristici che visiterete, ma anche consigli dove fermarvi a degustare le eccellenze dei nostri territori durante i vostri tour. Con tutto questo, infine, vorrei contribuire alla salvaguardia dei nostri territori alimentando un turismo green che viva le proprie esperienze a contatto con la natura fuori il più possibile dal traffico cittadino. Un turismo attento e curioso, rispettoso dell'ambiente che ne diventi parte integrante. -
Dolomiti new age. 130 vie scelte e spit fino al 7a
Dai primi anni '90 è iniziata l'apertura di vie a spit nelle Dolomiti e da allora ne sono state aperte a centinaia. Negli ultimi anni sono stati aperti anche numerosi itinerari con difficoltà di tipo classico ma con chiodatura a fix. Questa guida si propone di offrire una panoramica di queste vie aperte nei vari gruppi dolomitici. Troviamo quindi una scelta di vie nettamente Plaisir (chiodatura a fix ravvicinata) e Moderne (chiodatura a fix da integrare) con qualche via Semi-Alpinistica (chiodatura a fix da integrare dove è richiesta un minimo di preparazione su itinerari classici). La guida raccoglie itinerari con difficoltà dal 5c al 6c con solo poche vie più difficili. -
Dolomiti senza confini. L'alta via ferrata dolomitica che annulla i confini. Con mappa
Vi presentiamo il più lungo percorso continuo di vie ferrate al mondo. In nove impegnative tappe riunisce in un percorso circolare 12 vie ferrate e 17 rifugi alpini, superando confini provinciali, nazionali e linguistici. Complessivamente, tra vie ferrate e sentieri escursionistici, si possono percorrere 125 chilometri e 12.000 metri di dislivello sempre immersi nelle Dolomiti, dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Il percorso segue le vie storiche lungo il fronte della Prima guerra mondiale. Tenendosi lontano da strade e paesi, collega le Province italiane di Bolzano e Belluno e la Provincia austriaca del Tirolo Orientale. Questo percorso ad anello, che si propone come un'alta via all'insegna della pace, è stato inaugurato esattamente 100 anni dopo la fine della guerra, su iniziativa di Bepi Monti (il gestore del Rifugio Carducci) e grazie al sostegno di un progetto europeo. L'idea alla base è che i monti non debbano rappresentare una barriera, quanto piuttosto un luogo di incontro tra popoli, lingue e culture diversi. Dolomiti senza confini riflette quindi l'idea di un'Europa unita e solidale, appunto senza confini. Anche Reinhold Messner, che ha passato la sua vita a sottolineare come le montagne rappresentino un elemento di unione, è stato da subito ed è tuttora entusiasta di questa iniziativa, e ha contribuito concretamente al progetto insieme a numerosi altri sostenitori e sostenitrici. -
Dolomiti senza confini. L'alta via ferrata dolomitica che annulla i confini. Ediz. inglese. Con mappa
Vi presentiamo il più lungo percorso continuo di vie ferrate al mondo. In nove impegnative tappe riunisce in un percorso circolare 12 vie ferrate e 17 rifugi alpini, superando confini provinciali, nazionali e linguistici. Complessivamente, tra vie ferrate e sentieri escursionistici, si possono percorrere 125 chilometri e 12.000 metri di dislivello sempre immersi nelle Dolomiti, dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Il percorso segue le vie storiche lungo il fronte della Prima guerra mondiale. Tenendosi lontano da strade e paesi, collega le Province italiane di Bolzano e Belluno e la Provincia austriaca del Tirolo Orientale. Questo percorso ad anello, che si propone come un'alta via all'insegna della pace, è stato inaugurato esattamente 100 anni dopo la fine della guerra, su iniziativa di Bepi Monti (il gestore del Rifugio Carducci) e grazie al sostegno di un progetto europeo. L'idea alla base è che i monti non debbano rappresentare una barriera, quanto piuttosto un luogo di incontro tra popoli, lingue e culture diversi. Dolomiti senza confini riflette quindi l'idea di un'Europa unita e solidale, appunto senza confini. Anche Reinhold Messner, che ha passato la sua vita a sottolineare come le montagne rappresentino un elemento di unione, è stato da subito ed è tuttora entusiasta di questa iniziativa, e ha contribuito concretamente al progetto insieme a numerosi altri sostenitori e sostenitrici. -
Maurizio Giordani. Il richiamo dell'ignoto
"Chi è interessato al mondo della ricerca e della scoperta in alpinismo, in questo volume può trovare qualche ottimo spunto. Una vita di preparazione di zaini, bagagli, sacconi, borsoni, bidoni per partire ancora una volta verso un obiettivo non ben definito, individuato a grandi linee ma ancora sfuocato, perché per gran parte ignoto. Durante i miei viaggi ho toccato l'incognita in molti modi diversi fra loro, ma mai l'ho lasciata in disparte, considerandola sempre essenziale, indispensabile per poter poi portare a casa quello che, partendo, vado a cercare. Racconterò dei miei, dei nostri successi, non solo di quelli più importanti, ma anche dei tentativi falliti, delle rinunce, di quello non completato, lasciato in sospeso... perché se è vero che la vetta è la ciliegina sulla torta, è pur anche vero che ogni tentativo non riuscito ha comunque una storia alle spalle e non è detto che sia meno interessante delle altre.""""" -
Pietra di Bismantova. Vie e falesie
L'Appennino emiliano ha una perla di roccia, che svetta come nelle fiabe tra le dolci colline del parco. ""La Pietra"""", come viene definita confidenzialmente da chi la frequenta da tanto tempo, è un luogo talmente fuori dal tempo e dallo spazio, da essere stata per Dante Alighieri lo spunto per descrivere la collina del Purgatorio. In questo lavoro, giunto alla seconda edizione, gli autori relazionano vie multipitch e falesie con puntuali e aggiornate informazioni, disegni chiari e precisi e spettacolari fotografie dei vari settori. Il contributo di tutti gli alpinisti locali di diverse generazioni ha permesso la realizzazione di una guida corale, con riferimenti alla storia della scalata in Pietra attraverso racconti e testimonianze personali. Ad arricchire il volume (dettaglio non presente nella prima edizione) sono una serie di immagini prese dal drone che rendono ancora più facile l'orientamento intorno a questo monolite. «Quanta umanità è passata sotto e sopra queste rocce! Che immenso divario tecnico tra i ragazzi di oggi e i pionieri dell'arrampicata a Bismantova! E tuttavia... sarà il luogo magico, sarà quello che le generazioni precedenti hanno seminato, sarà la lontananza dai luoghi più blasonati, sarà una certa cultura della tolleranza e della libertà che si respira da queste parti, sarà quello che volete, ma alla Pietra tutto """"si è tenuto"""". Montagna e palestra, divertimento e sacrificio, consumo e sapere s'intrecciano e si compendiano, in uno scenario veramente affascinante e in un luogo dai sapori indimenticabili che facilitano, con la convivialità, la conoscenza, lo scambio e, con un po' di buona volontà, l'amicizia». (Dall'introduzione di Gino Montipò)"" -
Tu non conosci Tiziano. Cantalamessa: la vita e l'alpinismo
"Tiziano è stato il nostro Bonatti. Tutti lo amavano, uomini e donne"""" scrive Massimo Marcheggiani suo compagno di cordata. Tiziano Cantalamessa è stato a detta di tutti il più forte alpinista del centro Italia, paragonato a Bonatti anche perché, come lui, era """"l'uomo che tornava sempre"""". Aveva una marcia in più. Come testimonia Alberico Alesi: """"Dove gli altri si arrendevano sfiniti, lui cominciava appena a lottare. Uno dei motivi per cui a volte preferivo non uscire con lui, con tutto l'affetto che gli riservavo, era perché la sua presenza """"annullava i problemi"""". Questo libro però non celebra l'ennesimo alpinista fortissimo, ma ci parla di un uomo, del suo rapporto con l'altro e del suo modo di concepire la montagna, del suo stile dissacratorio, scanzonato, allegro nel vivere l'avventura. """"Non avrei mai scritto nulla su di lui solo perché era forte. Nel suo essere alpinista dalla testa ai piedi, Tiziano era uno straordinario compagno di scalate per la sua umanità, schiettezza, sincerità, affabilità e soprattutto travolgente allegria, con il quale condividere nel modo più """"vero"""" una cosa forte e coinvolgente come l'alpinismo."""" Sale il Fitz Roy, apre una via sui Bhagirathi, solo le valanghe lo ricacceranno in Italia da un tentativo di nuova apertura sulla Rupal del Nanga Parbat. Ma da buon ascolano, il suo terreno d'elezione era il Paretone del Corno Grande: è li che dai primi anni 80 apre diverse vie nuove e compie concatenamenti incredibili, concettualmente avanti di vent'anni. Non lo fermerà la montagna ma un banale incidente di lavoro nel 1999." -
Rock warrior's way + Lezioni rapide. Progredire nell'arrampicata attraverso un percorso psico-fisico ed emozionale. Consapevolezza di sé, responsabilità, rischio, paura (Ed. Lingua Italiana)
Facciamo un test. Quando state scalando una via al vostro limite: Vi sentite frustrati quando le cose non vanno come volete o come vi aspettate? Trattenete il respiro? Credete che cadere non faccia parte del processo dell'arrampicata? Indugiate su quello che ritenete impossibile o che non siete in grado di fare? Vi impegnate in modo titubante e incerto quando vi trovate al passo chiave? Resistete al volo, integrate dove non è necessario, stringete troppo, tirate i rinvii? Andate di fretta, vorreste essere oltre il passo chiave, in cima alla via e pensate che lo sforzo sia terminato? Rispondere ""sì"""" anche a una sola di queste domande indica che non state usando al meglio la vostra attenzione, come farebbe invece un guerriero. Leggete questo libro. Se vi dedicate allo sforzo mentale di adottare il metodo del guerriero, la vostra consapevolezza aumenterà esponenzialmente. Non importa quanto imperfetto sarà il vostro approccio, la vostra consapevolezza crescerà comunque. Rimarrete sbalorditi dalla magnificenza dei risultati. La consapevolezza è la chiave per iniziare qualsiasi processo e risolvere qualsiasi problema. Noterete cambiamenti rilevanti nel vostro approccio, nella vostra mentalità, nel modo in cui arrampicate e nel divertimento che proverete facendolo. Novità di questa seconda edizione sono le lezioni su come affrontare il rischio di una salita: Consapevolezza - Valutazione del rischio - Gestione delle pause - Gestione della caduta - Gestione dell'azione con esempi pratici e un capitolo di esercizi. Oltre ovviamente al nuovo layout e a immagini rinnovate.""