Sfoglia il Catalogo ibs037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 541-560 di 10000 Articoli:
-
Il cantastorie instancabile. Gianni Clerici lo scrittore, il poeta, il giornalista. Nuova ediz.
"Uno scrittore prestato allo sport"""": così Italo Calvino definì Gianni Clerici. Un amore irriducibile quello di Clerici per il tennis, sconfinato nella letteratura dove quasi ogni pagina dei suoi romanzi e delle poesie se non parte da una pallina bianca (oggi gialla), di sicuro vi approda o viceversa. Il presente volume vuole rendere omaggio a un uomo che ha vissuto facendo del tennis, più o meno consapevolmente, una ragione di vita. Colleghi, addetti ai lavori e amici hanno raccontato Gianni Clerici attraverso interessanti testimonianze e ricordi. «Gianni Clerici non si limita alla realtà. La supera. La mette in scena. La disegna perfino»." -
«Privet», compagne e compagni! Intellettuali in Unione Sovietica negli anni Cinquanta
Il volume presenta e analizza le opere di quattro intellettuali italiani – Italo Calvino, Anna Maria Ortese, Carlo Levi e Alberto Moravia – che viaggiarono in Unione Sovietica tra il 1951 e il 1956 e che pubblicarono i loro resoconti di viaggio al rientro in Italia. Attraverso un’analisi non solo letteraria, ma anche storica, politica e sociale che non manca di riferimenti alla Russia di oggi, il testo esamina come l’Unione Sovietica sia stata percepita e trasmessa alle lettrici e ai lettori italiani da parte di questi scrittori. Diviso in quattro capitoli dedicati ai quattro viaggiatori, lo studio prende in esame le relazioni che Calvino, Ortese, Levi e Moravia stabilirono con l’URSS attraverso temi come la letteratura, la cultura, il popolo russo e usbeco, la città, la memoria, la religione e il dolore. Per il suo approccio e per il contenuto, il libro contribuisce alla saggistica sulla letteratura di viaggio e alla storia degli intellettuali durante la Guerra fredda culturale. -
Le estreme conseguenze
Nel giro di tre giorni – una Passione tutta sua – capitò, alla persona che in questi testi dice «tu», di sentire un’urgenza banale ma inaudita: gettarsi nella catabasi vorticosa della sua memoria, per provare a porre un ordine, un ordine qualsiasi. Il grimaldello che sparigliò improvvisamente tutto è, a oggi, difficile da intercettare (non è dato nemmeno sapere se fosse allegorico o concreto, metaforico o fattuale): fu forse l’alcol assunto in abuso; fu forse una psoriasi gestita soltanto con le unghie; fu forse un televisore sempre acceso sintonizzato sui canali del cambiamento; fu forse un sentore di pallina sotto l’ascella; fu forse l’aver contezza di un conto corrente irrimediabilmente vuoto; fu forse qualcosa di più generico, rarefatto, denso e ignoto. Fu, forse, tutto questo insieme e chissà quanto altro ancora. Prefazione di Omar Di Monopoli. -
Altre stanze
Un libro di poesia che non è soltanto un libro di poesia, ma un singolare viaggio metaletterario tra suggestioni iniziatiche e alchemiche, virate cosmologiche e psichedeliche, momenti introspettivi e squarci drammatici. Alternando inglese e italiano con plurimi innesti di altre lingue, questa opera-labirinto valica i tradizionali confini tra lingua originale e lingua della traduzione, e mescola insieme – attraverso gli strumenti del cut-up e dell’arte combinatoria – espressioni desuete, gerghi, slang, pidgin, frasi e ideogrammi arricchiti o vicendevolmente esautorati di significato. La struttura poematica, che fa pensare ai “Cantos” di Ezra Pound, si snoda in 198 «stanze», all’interno delle quali il lettore è risucchiato grazie alla forza ipnotica della scrittura di Vanni Santoni. Prefazione di Gherardo Bortolotti. -
Gesù. Saggio apologetico e scettico
«Dopo secoli di diffusione della cultura illuministica, ci siamo risvegliati improvvisamente nella confusione culturale e mentale, spaventati davanti a un mondo che – così sembra – stava perdendo la sua eredità religiosa. La nostra paura è ben giustificata. I miti perduti non vengono sostituiti da una razionalità illuminata, ma da orribili caricature secolari. Osserviamo con una specie di sollievo i sintomi di una rinascita religiosa, e il “ritorno del sacro” è diventato un argomento alla moda. Però noi – “noi” vuol dire: i filosofi, i sociologi, gli psicologi, gli antropologi, gli storici – non abbiamo i mezzi per contribuire a questo processo; possiamo descriverlo – con speranza o con spavento – ma non siamo dei sacerdoti, ed è solo per il sacerdozio, per la profezia, per le azioni della fede vivente che la partecipazione umana al sacro si conserva e si rafforza. Gli intellettuali non possono, e in ogni caso sono incapaci, di riportare la vita nei miti spiegando che i miti sono necessari per qualche ragione culturale, morale o psicologica. E lo sforzo di assecondare l’ideologia razionalista “demitizzando” il cristianesimo è il programma meno credibile di tutti». -
Sfide a sinistra. Storie di vincenti e perdenti nell'Italia del Novecento
Nella storia politica italiana il novecento è veramente un secolo lungo, in cui si succedono tre regimi: lo stato liberale, il fascismo e la repubblica. I socialisti e poi i comunisti hanno percorso questo secolo alimentando una sfida accesa e incessante che ha contribuito alla crisi del regime liberale e all’ascesa del fascismo, ma anche alla caduta della dittatura mussoliniana e quindi all’avvento della repubblica. Una storia complicata da lacerazioni e scontri lungo un secolo contraddistinto da forti ideologie e terribili scontri bellici di dimensioni mondiali. In molti paesi europei i socialisti, imboccata la via socialdemocratica o laburista, sono andati al potere con il metodo democratico sia prima sia dopo le due guerre mondiali, mentre in italia le lotte intestine tra social-riformisti e massimalisti hanno generato uno stallo che ha impedito loro di rappresentare una alternativa di governo. Ciò si è protratto sostanzialmente sino allo scontro Craxi-Berlinguer con esito la rovinosa crisi e poi il crollo della Prima Repubblica. L’insieme di saggi qui pubblicati aiuta a capire le cause storiche, politiche, ideologiche e sociali e il significato più profondo di una sfida tutto sommato perdente per tutti, nonostante temporanei vincitori, ora effettivi ora presunti. Una sfida che non ha infatti rafforzato la democrazia italiana e ha semmai reso fragile il sistema politico e istituzionale sottostante. Tramite un’ampia e approfondita ricostruzione storica questo volume di Breschi e Ciuffoletti offre pertanto originali e penetranti interpretazioni, nonché proficui spunti di riflessione su ragioni e prospettive della situazione politica attuale. -
L'altro Rousseau. La memoria, l'impostura, l'oblio
Chi è l’“altro Jean-Jacques”? È l’identità «delirante» alla quale Rousseau ricorre quando commette azioni strampalate incompatibili con la sua teoria dell’uomo nato buono e divenuto cattivo per colpa della società. È colui che senza alcun motivo accusa Marion di aver rubato un nastro, che cerca di diventare un vero ciarlatano impostore senza mai riuscirci, che non ammette di aver rotto il pettine di Mademoiselle Lambercier, che confessa di essere stato in tante occasioni estraneo a sé stesso. Ma chi è allora il «vero» Jean-Jacques? Rousseau tenta, nei suoi scritti autobiografici, di “dimenticare” il proprio “io” cattivo, fingendo di non sapere che quell’io è legato organicamente al suo essere. Il paradosso è che quanto più egli cerca di relegare la parte inconfessabile di sé nel buio dell’alterità e del delirio, tanto più deve parlarne e farne l’eroe della narrazione autobiografica, una specie di Pinocchio del Settecento sempre in fuga e sempre affascinato dai Lucignoli incontrati via via. Non può cancellarlo con un tratto di penna, tanto fortemente sente quanto il suo «sistema» filosofico sia ambiguo e contraddittorio e contenga dentro di sé la possibile smentita a sé stesso. Questo libro racconta, in una forma narrativa ma rispettosa dei testi, il ro-manzo della lunga lotta contro quel fratello “nero” senza il quale il monello di Ginevra non sarebbe divenuto il filosofo Jean-Jacques Rousseau. -
Briciole di pane
«Crediamo che il futuro vada in avanti e che il passato sia dietro di noi. Abbiamo l'idea che possiamo cambiare o definire il futuro con le nostre azioni nel presente e che il passato sia immutabile. Non ci chiediamo mai se certe azioni nel presente possano trasformare il passato». Bogotà, anni '80. Josué è un sopravvissuto della Shoà, emigrato in Colombia con la moglie Leah per rifarsi una vita e crescere la loro nuova famiglia. Ormai anziano, viene rapito e suo figlio Samuel decide di seguire direttamente le trattative con i sequestratori. Dove sia finito Josuè è un mistero che rimane fino alla fine come una ferita aperta. Mentre Samuel e la cugina Ester riflettono sulle possibilità - difficili e ambigue - di salvarlo, percorrono le molte stanze della casa che costituiscono una vera e propria Wunderkammer creata da Josué con l'intenzione di dimostrare che l'umanità, malgrado tutte le violenze e le nefandezze della storia, ha lasciato un'importante eredità che merita di essere recuperata. Bibliowicz dimostra in ""Briciole di pane"""" che la guerra - dalla Shoà alla violenza colombiana - si trasmette di generazione in generazione ed è compito dei figli riscattare dalle ceneri il valore indiscutibile della vita dei genitori."" -
The Florence review. Ediz. italiana e inglese (2022). Vol. 2: Joy-Allegria
Diretta da Alessandro Raveggi e Martino Baldi, offre uno sguardo unico sul panorama italiano, raccontandolo ogni volta attraverso racconti e poesie che affrontano parole-chiave del contemporaneo. Il secondo numero viene presentato alla fiera Testo (Firenze, febbraio 2023). La sua parola chiave, “Allegria”, indica un'utopia post pandemica vissuta sia come nostalgia che come desiderio. Tra le autrici Ginevra Lamberti, Valentina Diana, Chiara Lagani, Viola di Grado. Fra agli autori Claudio Morandini, Michele Cocchi, Luigi Socci. Questo fascicolo è illustrato da Linda Bonacchi (Marangio. Illustrazioni Indipendenti). -
Il cantastorie instancabile. Gianni Clerici lo scrittore, il poeta, il giornalista. Nuova ediz.
"Uno scrittore prestato allo sport"""": così Italo Calvino definì Gianni Clerici. Un amore irriducibile quello di Clerici per il tennis, sconfinato nella letteratura dove quasi ogni pagina dei suoi romanzi e delle poesie se non parte da una pallina bianca (oggi gialla), di sicuro vi approda o viceversa. Il presente volume vuole rendere omaggio a un uomo che ha vissuto facendo del tennis, più o meno consapevolmente, una ragione di vita. Colleghi, addetti ai lavori e amici hanno raccontato Gianni Clerici attraverso interessanti testimonianze e ricordi. «Gianni Clerici non si limita alla realtà. La supera. La mette in scena. La disegna perfino». Prefazione di Gianni Clerici." -
«L'ala ferita ancora vola». L'opera poetica di Tommaso Landolfi
"L'ala ferita ancora / Vola, ma ha perso il cielo"""": i versi di Viola di morte che danno il titolo al volume esemplificano la """"brama d'infinito brutalmente spezzata, frustrata e vanificata dalla prosaicità della vita"""" che costituisce uno dei temi di elezione di Tommaso Landolfi. Ritenuto dalla critica il più virtuosistico prosatore italiano del '900, solitario, appartato, eccentrico dandy con la passione divorante per il gioco, ebbe frequentazioni letterarie (tradusse Gogol, Dostoevskij, Tjutčev, Tolstoj, Turgenev, il Cechov dei racconti e, dal tedesco, Hoffmann e Novalis) che lo potrebbero apparentare ai grandi narratori fantastici dell'800, ma il suo immaginario è aggiornato ai fantasmi onirici del Surrealismo e alle profondità novecentesche dell'inconscio. In questo libro Arcangelo Mazzoleni compie un'immersione nel continente sommerso che è alla base della produzione poetica di Landolfi: attraverso un'analisi delle tre raccolte """"Breve Canzoniere"""", """"Viola di morte"""" e """"Il tradimento"""" ne coglie i rapporti cogli scritti di narrativa, rinvenendo poi i molteplici influssi della sua ispirazione, analizzando la sua lingua fastosa e barocca, immaginifica, nonché scavando nel territorio oscuro delle sue ricorrenti ossessioni: il tema pervasivo della Madre perduta, lo straniato orrore per la quotidianità domestica, la ripresa dell'immagine gotica della Donna, """"creatura angelicata o malefica Medusa"""", o """"la morte del Sole"""": proiezione apocalittica di un'immane catastrofe interiore." -
Nuova storia contemporanea (2022). Vol. 2
Quadrimestrale di studi storici e politici sull'età contemporanea. -
De vulgari eloquentia
Il “De vulgari eloquentia”, che risale all’inizio del sec. XIV, è il primo libro scritto sulla nostra lingua, per analizzarne e promuoverne l’uso poetico, quando ancora non esistevano dizionari e grammatiche dell’italiano, e la nostra letteratura era agli inizi. Dante, appena uscito dall’esperienza dello Stil novo, cominciò (lasciandolo tuttavia incompiuto) questo mirabile trattato, nel quale la tematica propriamente linguistica si collega in maniera affascinante all’universo delle conoscenze medievali, alla religione, alla storia dei popoli, alla filosofia, alla teologia, alla poesia, ai movimenti letterari e anche all’assetto politico dell’Italia. Il linguaggio, dunque, viene collocato al centro di una rete di rapporti con tutte le forme della cultura e della vita sociale. Dante, glottologo ante litteram, mostra inoltre di avere sensazionali intuizioni relative ai principi del mutamento delle lingue nello spazio e nel tempo, e, con formidabile spirito di osservazione, delinea un rapido ma efficace quadro della varietà linguistica nella penisola italiana. Questo libro dantesco fonda, attraverso la lingua, la tradizione letteraria del nostro paese. I curatori hanno affiancato al testo latino una traduzione moderna e scorrevole, corredata da un breve commento e preceduta da due saggi introduttivi. Il primo di questi saggi è dedicato alle alterne fortune del “De vulgari eloquentia” nella cultura italiana: quest’opera, infatti, dal Rinascimento in poi, ha suscitato imprevedibili polemiche; il secondo saggio descrive i caratteri del latino medievale usato da Dante. -
Studi vichiani
«Raccolgo in questo volume, rivedendoli e introducendovi ai luoghi opportuni le aggiunte consigliatemi da studi posteriori miei ed altrui, alcuni scritti concernenti la storia del pensiero di Giambattista Vico, la sua biografia e la sua fortuna» (dalla prefazione). -
Politica e cultura. Vol. 1
«Col titolo Politica e cultura sono raccolti gli scritti di Giovanni Gentile sul fascismo e sulla sua attività di organizzatore culturale, oltre che conferenze e articoli in cui l'aspetto politico è tutt'uno con quello educativo. Gli scritti vanno dagli anni Venti alla scomparsa del Filosofo. La varietà e complessità degli argomenti è notevole e attesta la multidirezionalità e fecondità degli interessi del Gentile. Eccezionale invero la capacità di organizzatore culturale. Il Gentile infatti, dal 1924 in poi, oltre che direttore di numerose riviste e collezioni e curatore di varie opere, fu, tra l'altro, nel 1924 Presidente della Commissione dei Quindici; nel 1925 Presidente della Commissione deí Diciotto; dal 1925 al 1937 Presidente dell'Istituto Nazionale Fascista di Cultura; ideatore e dal 1925 Direttore Scientifico della Enciclopedia italiana; dal 1926 al 1928 Presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione; dal 1928 R. Commissario della Scuola Normale Superiore di Pisa e dal 1932 Direttore della stessa; dal 1932 Presidente dell'Istituto Italiano di Studi Germanici; dal 1933 Presidente dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente; dal 1941 Presidente della Domus Galilaeana di cui fu promotore; dal 1943 Presidente dell'Accademia d'Italia. Il Gentile aveva già raccolto una parte dei suoi interventi nei volumi Che cosa è il fascismo (Firenze, Vallecchi, 1925), Fascismo e cultura (Milano, Treves, 1928), Origini e dottrina del fascismo (III ed. Roma, Istituto Nazionale Fascista di Cultura, 1934). Il titolo Origini e dottrina del fascismo appare nella II ed. (1929) in cui veniva ristampato il saggio L'essenza del fascismo (1928) con un'Appendice. Il presente volume raccoglie, rivisti, i tre libri suddetti, gíà pubblicati dal Filosofo, libri fondamentali per comprendere non solo come il Gentile concepì il fascismo, ma altresì lo sforzo del Filosofo volto, non senza opposizioni, a realizzare tramite il fascismo una più forte coscienza civile...» (Dall'avvertenza del curatore) -
Politica e cultura. Vol. 2
«In questo secondo volume di Politica e cultura vengono presentati scritti del Gentile, mai prima raccolti in volume, riguardanti il fascismo e l'attività di promozione e organizzazione culturale. Data la quantità degli interventi e la varietà degli argomenti, si è ritenuto opportuno dividere gli scritti in 6 sezioni, salvaguardando all'interno delle stesse l'ordine cronologico...» (dall'avvertenza del curatore) -
I Garibaldi dopo Garibaldi. La terza generazione e le sfide del Novecento. Nuova ediz.
«I Garibaldi dopo Garibaldi. La terza generazione e le sfide del Novecento è un volume coraggioso, per nulla celebrativo o conciliante, che affronta con precisione, equilibrio e senza timori reverenziali nodi assai delicati. I saggi si concentrano sulla terza generazione, quella dei nipoti di Giuseppe e Anita [...] rispetto alle cui vicende è però impossibile prescindere dalle scelte del padre Ricciotti e dalla lettura che egli diede della tradizione garibaldina con tutte le ricadute pubbliche e private che ne conseguirono. E in effetti, superando vuote rappresentazioni eroicizzanti (e in fondo disumanizzanti), la dimensione privata e familiare entra a pieno diritto nelle pagine che seguono, non quale nota di colore o dettaglio aneddotico, ma come una delle chiavi di lettura di scelte politiche e come sostanza profonda, insopprimibile, nei percorsi di chiunque si sia trovato a vivere esposto alla bufera delle tragedie e delle lotte del Novecento italiano, europeo, globale» (dall’Introduzione di Eva Cecchinato) -
Il sionismo americano tra le due guerre mondiali
Le vicende del movimento sionista americano tra i due conflitti mondiali fanno parte integrante della storia del sionismo internazionale. Questo libro studia ciò che si è andato sviluppando al di là dell’Atlantico sulla questione del ritorno degli ebrei nella loro antica Terra. Nella prima delle tre parti, David Elber studia il processo di riconoscimento internazionale del sionismo tra il 1919, anno della Conferenza di Parigi, e il 1923, periodo nel quale emerse la figura di Chaim Weizmann, capo della delegazione sionista, che presentò il famoso memorandum sul progetto di ricostruire una patria ebraica in Palestina, approvato nella Conferenza di Sanremo del 1920. Nella seconda parte, Antonio Donno ripercorre le vicende del movimento sionista negli Stati Uniti, evidenziando i contrasti e i tentativi di riconciliazione tra sionisti e non-sionisti e tra gli stessi sionisti. Con l’avvento alla Casa Bianca di Franklin D. Roosevelt, le speranze sioniste rinacquero, ma invano, perché il Presidente americano tacque quando Londra varò un secondo piano per la Palestina, ancor più restrittivo per i progetti sionisti. Infine, nella terza parte, Giuliana Iurlano affronta il tema della contrapposizione tra sionismo americano, guidato dal giudice della Corte Suprema, Louis D. Brandeis, e quello europeo, di cui Weizmann era l’indiscusso leader. Si tratta di un’analisi del pensiero dei due esponenti sionisti, che illustra la complessità del movimento sionista internazionale, delle sue divisioni, ma, alla fine, anche della sua capacità di unificarsi al momento di dar vita a Israele. -
Animali fantastici e dove trovarli. Crea la moda. Ediz. a colori
Crea, colora, inventa e disegna abiti, scarpe, cappelli, acconciature e accessori ispirati allo stile vintage di «Animali Fantastici e deve trovarli». Scopri e completa le copertine delle riviste dell'epoca! All'interno troverai immagini dal film, splendide illustrazioni e tantissime pagine in cui potrai mettere alla prova la tua creatività. Un libro imperdibile per tutti gli appassionati di moda e i fan di questo magico mondo! Età di lettura: da 8 anni. -
Animali fantastici e dove trovarli. Il libro poster. Ediz. illustrata. Con 24 Poster
Questo libro contiene 24 poster a colori staccabili, tratti dalla collezione di animali magici di Newt Scamander. Età di lettura: da 5 anni.