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L'impostore
Non è facile cambiare vita intorno ai quarant'anni, ma Adam Napier ha deciso di provarci. E in fondo non ha molta scelta. La sua crisi è evidente, il fallimento pure. Dopo aver perso improvvisamente il lavoro e – per via dell’impossibilità di pagare le rate alla banca – anche la casa di Johannesburg, si ritrova prima a Città del Capo, ospite irrequieto e depresso del fratello Gavin, e poi in un paesino del Karoo, all’incirca a otto ore di strada dalla capitale, con l’intenzione di ritirarsi dal mondo per mettere a frutto il suo inattuale talento poetico. Gli eventi, tuttavia, prendono subito una stranissima piega, e non solo perché """"""le poesie non pagano l'affitto"""""""". La sua nuova dimora, prestatagli da Gavin, è lontana dall'abitato, all'interno cade a pezzi e all'esterno è assediata da una giungla di erbacce. In casa si avvertono strane presenze, per non parlare dell'unico vicino, che scappa a nascondersi appena vede qualcuno. La solitudine si fa sentire. E il paese, popolato di inconsapevoli morti viventi, non sembra promettere di meglio. Almeno fino al giorno in cui Adam incontra, proprio lì, un vecchio compagno di scuola che ha una bellissima moglie dalla pelle nera. Comincia allora, sotto il velo dell'amicizia, un morboso gioco di destini incrociati in cui le identità dei protagonisti sfuggono agli usuali contorni e si fanno reciprocamente minacciose."" -
L'antimondo
Mentre Julien sprofonda nella misera quotidianità scopre online un mondo “speculare” dalla precisione diabolica dove tutto è possibile: una seconda chance di diventare quello che avrebbe sognato di essere... Benvenuti nell’Antimondo -
L'armonia dei frutti bacati
Tre giovani adulti alla ricerca disperata di una direzione da dare alla propria vita attraversano una Milano sfolgorante e ubriaca, alla vigilia dell’epidemia di Covid. Ognuno di loro è un frutto bacato. Milena, depressa bipolare, insegue il sogno assoluto di una carriera come attrice teatrale. Sabrina disperde le sue energie in mille lavori inutili, cercando di rimarginare una cicatrice segreta nascosta nel suo passato. Guglielmo, narcisista patologico, riesce a realizzare se stesso solo attraverso relazioni malate, in un mondo di sola apparenza. Non si fermano davanti a nulla: sono disposti a rubare l’identità degli altri, a mentire, a tradire un’amicizia, a creare dipendenza affettiva. Rincorrono nonostante tutto un’armonia perduta. Si incontrano per caso o è frutto di una macchinazione? Sabrina cerca una stanza e Milena la ospita. Dopo una reciproca diffidenza nasce un’amicizia, quasi una dipendenza. Sabrina riconosce in Milena il suo modello di vita. L’apparizione di Guglielmo rompe gli equilibri. Milena vede in lui un salvatore e si innamora perdutamente. Secondo Sabrina non è un amore assoluto, l’amica è vittima di un’abile manipolazione. Qual è la verità? -
Clessidra
Un uomo e una donna si conoscono, si frequentano, si innamorano, provano a iniziare una vita insieme, poi si lasciano, lei scompare, lui resta. A raccontarlo è lui, testimone e protagonista di un amore che procede per accumulo e sottrazione. E che tuttavia nel suo mutare forma e intensità persevera nel suo essere amore. Come sabbia in una clessidra che si riempie e poi si svuota, Keiran Goddard rintraccia ogni granello della loro vita condivisa e lo descrive per lasciare testimonianza al mondo di quanto è stato vissuto. Nel farlo commuove, diverte, sorprende, spezza i cuori di chi legge e riconosce, pagina dopo pagina, l’universalità e unicità di questa come di ogni storia d’amore. E alla domanda che fa il protagonista verso la fine del libro – quanto è troppo? – è solo l’esperienza del futuro che risponde. -
Il quaderno dell'amore perduto
La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino? -
L'attrice di Teheran
Le protagoniste di questo romanzo sono due donne, due iraniane. La prima, nata dopo la rivoluzione del 1979, e che ha conosciuto solo il regime islamico, è una giovane attrice di grande successo. La seconda, scrittrice rinomata, è cresciuta nell’Iran dello Scià. La ragazza racconta alcuni episodi della propria infanzia, le vessazioni subite dai familiari in quanto laici e artisti, la folgorante carriera nel cinema, il peso della censura e i lunghi interrogatori da parte dei Guardiani della Rivoluzione. Il suo racconto testimonia di un Iran sconosciuto alla scrittrice, che ricorda invece la forzata modernizzazione della società al tempo della monarchia filo-occidentale dello Scià.rnrnDal confronto di queste due visioni nasce un romanzo affascinante, in un gioco di specchi che concorre a definire il ritratto di due donne decise ad affermare la propria identità, il proprio talento, e a vivere la complessa evoluzione di un paese pieno di contraddizioni e di grande ricchezza culturale. -
Disorientale
In esilio a Parigi dall'età di dieci anni, Kimiâ, nata a Teheran, ha sempre cercato di tenere a distanza il suo paese, la sua cultura, la sua famiglia. Ma i jinn, i genii usciti dalla lampada (in questo caso il passato), la riacciuffano per far sfilare una strabiliante serie d'immagini di tre generazioni della sua storia familiare: le tribolazioni degli antenati, un decennio di rivoluzione politica, il passaggio burrascoso dell'adolescenza, la frenesia del rock, il sorriso malandrino di una bassista bionda... -
L'illuminazione del susino selvatico
Iran 1979. La famiglia di Bahar, un'eccentrica dinastia di mistici, poeti e filosofi, fugge da Teheran allo scoppio della Rivoluzione. Segnata da un terribile lutto – a raccontare la storia è il fantasma di Bahar stessa, arsa viva in un rogo in una sommossa –, si rifugia tra i boschi del Mazandaran, lontano da uomini e strade. Lo sperduto villaggio di Razan, immacolato e selvaggio, li accoglie all'ombra delle sue foreste millenarie, popolate da spettri e prodigi, vecchie leggende, le rovine di un antico tempio zoroastriano. Nel giro di un decennio, però, i tentacoli della nuova Repubblica Islamica giungono fino a loro, portando morte e distruzione, guerra e fanatismo, e spezzando per sempre l'equilibrio tra il mondo dei vivi e gli esseri della foresta. Anche la famiglia di Bahar verrà travolta e divisa, e ciascuno dei suoi componenti dovrà andare incontro da solo al proprio straordinario destino. -
L'uomo che schioccava le dita
Nella più sordida prigione di una non meglio identificata Repubblica teologica in cui non è difficile riconoscere l'Iran, terra d'origine dell'autrice Fariba Hachtroudi, la prigioniera 455 è un mito. Ogni giorno, bendata, viene torturata crudelmente, con sadismo, eppure non parla. Resiste. Troppo, per i suoi carnefici. Crede che sia giunta la sua ora quando un uomo misterioso la libera dall'incubo con un semplice schiocco delle dita. La prigioniera 455 non lo vede in faccia, ne intravede appena la camminata nei pochi millimetri di cono visivo lasciati fortunosamente liberi dalla benda. Anni dopo, al sicuro in un Paese europeo e impiegata come interprete nell'Ufficio per i rifugiati, riconoscerà la stessa inconfondibile camminata nell'uomo venuto a chiedere asilo politico, un ex colonnello della Repubblica teologica in fuga dal loro comune Paese d'origine. È l'inizio di un'operazione di ricostruzione del passato sia dell'uomo che della donna, due storie su fronti opposti e spietati, entrambe imperniate su un grande amore spezzato, che a un certo punto si intersecano portando alla catartica liberazione sia della donna, dalla terribile detenzione politica, che dell'uomo, dalla complicità con il regime dei tiranni. Ma è una libertà amara, che comporta per tutti e due perdite e separazioni. Eppure il finale ci farà riflettere sul fatto che non sempre è amore tutto quello che sembra amore. -
Giardini di consolazione
Dagli anni Venti agli anni Cinquanta del secolo scorso l'Iran, paese fortemente tradizionalista e con un impressionante tasso di analfabetismo, conosce un periodo di modernizzazione. Il primo motore di questa apertura alla modernità e all'Occidente è Reza Khan, diventato scià grazie a un colpo di Stato, che limita il potere temporale dei religiosi, istituisce l'istruzione obbligatoria aprendo scuole in maniera capillare e proibisce l'uso del chador. Dal 1950 al 1953 l'Iran vive addirittura un periodo di autentica democrazia con il governo Mossadeq, finito in un colpo di Stato pilotato dagli anglo-americani che porterà al ritorno dell'assolutismo e, pochi anni dopo, all'integralismo degli ayatollah. ""Giardini di consolazione"""" è la saga di una famiglia iraniana durante quel movimentato trentennio. Da un paese di rara bellezza ma stritolato da un feudalesimo teocratico alle convulsioni della modernizzazione, dei colpi di stato e delle rivoluzioni, i tre protagonisti conosceranno i cambiamenti della condizione femminile, l'affacciarsi del benessere, lo sradicamento culturale, l'arroganza clericale, i benefici dell'educazione."" -
Molotov e bigodini
Abbiamo letto centinaia di rievocazioni in tono eroico-celebrativo dei “formidabili” anni Sessanta e Settanta, ma ci pareva sempre che mancasse qualcosa, una grande assenza che determinava opacità e quasi un senso d’irrealtà in quei racconti... Era la voce delle donne a mancare (tranne forse le voci di Lila e Lenù), quell’altra “metà del cielo” che il ’68 l’ha fatto prima tra il ciclostile, la corte di qualche leaderino e maschi che volevano menar le mani, più tardi tra rivolta femminista e gruppi di autocoscienza. In questo romanzo la voce di una ragazza di quei tempi, squillante, ironica, curiosa, ci racconta le fughe da casa, le cotte per i bei rivoluzionari, gli amari risvegli, le botte coi fascisti, le estenuanti e fumose riunioni sulla linea politica, l’“andata” alla classe operaia, il “ritorno” alle intimità “piccolo-borghesi”, le amicizie femminili e le tante altre avventure di quell’epoca comunque straordinaria. Si ride davvero con questo romanzo ma, come si diceva una volta, s’impara pure tantissimo su una storia, un tempo, una rivoluzione di cui si può e si deve ridere senza rinnegarne gli aspetti più belli. A fronte dei cupi deliri brigatisti – con cui troppo spesso si rievoca quell’epoca – fa bene ascoltare la risata liberatrice con cui molte (e molti) accompagnarono quell’assalto al cielo. -
Viaggi di carta
Questo romanzo ci conduce a spasso per i luoghi magici dei libri partendo da Torino. Il protagonista, Andrea, perde il lavoro come addetto alle biblioteche perché durante le consegne ai clienti non riesce a fare a meno di fermarsi e leggere dei brani. Decide di trasferirsi a Barcellona alla ricerca di fortuna e, dopo aver girovagato per la città, capisce che sulla Rambla può rimettersi in gioco grazie a Sant Jordi, protettore della Catalogna. Indossa gli abiti del santo e a chi passeggia per la Rambla propone le sue letture. Da qui hanno inizio le avventure rocambolesche che lo porteranno con Ginevra, Luna e altri protagonisti nella Napoli di Port’Alba e degli Abbagnale, nella Venezia di Manuzio, nella Trieste di Saba ma anche ad Abano Terme, a Tribùk, dove si imbatte in uno strano raduno di librai ed editori. I nostri eroi arriveranno anche a Bologna, Pontremoli, Ventotene, Pietrasanta, Carloforte, Prali, Matera, Bari, Palermo, Procida e Marrakech, e non viaggeranno a cavallo come Don Chisciotte o i protagonisti del Parnaso ambulante di Morley ma su un’Ape e una barca cariche di libri. -
L'apparizione
Quando una consorella le racconta lo strano sogno che ha fatto, preannunciandole l'apparizione della Madonna in Bretagna, suor Anne non ha dubbi e si fa trasferire dalla madre superiora nel paesino di Roscoff, sull'estrema punta nord del Finistère. E in effetti sembra che la Madonna appaia davvero, ma non a suor Anne, bensì a un certo Isaac, un ragazzo chiuso ed emarginato dai coetanei che vive sull'isola di Batz, proprio di fronte a Roscoff. Compiuta la breve traversata, suor Anne entra così in contatto con la popolazione dell'isola: la ristoratrice Madenn, donna dal cuore grande, il professor Bourdieu, autoritario e bigotto, il vedovo Alan, depresso padre di Isaac, il giovane Hugo, appassionato di astronomia, e tutta una gamma di personaggi più o meno bizzarri. Tutti vivono quelle apparizioni in modo intenso, ma con sentimenti contrastanti. C'è chi grida al miracolo e chi parla di messinscena truffaldina, ma sta di fatto che la tranquilla esistenza dell'isola è sconvolta. Sullo sfondo di quell'evento straordinario le storie personali di tutti si incrociano e si sovrappongono in un crescendo di situazioni diverse, fino all'inaspettato epilogo. -
Il silenzio del coro
Settantadue uomini arrivano in un paese della campagna siciliana. L’epoca li chiama “immigrati”, “rifugiati” o “migranti”. Ad Altino, quelli che l’associazione Santa Marta prende in carico si chiamano ragazzi. La loro presenza però sconvolge la quotidianità della cittadina. In attesa che venga deciso il loro destino i ragazzi si imbattono in ogni sorta di personaggi: un parroco atipico che riscrive le loro storie, una donna impegnata a offrire loro accoglienza, un uomo determinato a rifiutargliela, un poeta scorbutico che non scrive più. Ogni personaggio di quest’affresco, chiunque esso sia, è costretto a riflettere su cosa significhi l’incontro con persone di cui in fondo sa ben poco. I loro punti di vista sono altrettanti sguardi su una situazione meno conosciuta di quello che sembra, altrettante voci disarmoniche e mischiate, nel bene e nel male, fino alla fine, fino al silenzio imposto dalla voce ultima del coro. -
Non è un lavoro per ragazze
Ōnishi Aoi e Miyanoshita Shizuka sono due tredicenni che frequentano la seconda media. Abitano in un’isola nella prefettura di Yamaguchi, un luogo isolato, che rende le loro vite quotidiane monotone e ripetitive. Ma se a scuola appaiono entrambe come due normalissime teenager alle prese con libri o videogiochi, nella vita privata nascondono ferite profonde. Soprattutto Aoi: il patrigno è un ubriacone che preferisce rubarle dal portafogli i soldi guadagnati col lavoretto estivo anziché cercarsi un impiego tutto suo, e trascorre le proprie giornate bevendo e trattando male la figliastra. Aoi vorrebbe sbarazzarsi di lui, e l’occasione si presenta quando Shizuka le confessa di poterla aiutare. Ma una volta aiutata l’amica nell’omicidio, Shizuka le chiede il medesimo favore in cambio... -
Qui, solo qui
È il primo giorno di scuola, il primo di un nuovo inizio. Iris si guarda attorno, orfana della sorella più grande che adesso la ignora e non la vuole più tenere per mano. Osserva e vede le minacce nascoste dentro le mura dell’edificio scolastico, le vere regole che reggono il “gioco” dentro l’istituzione, tra i ragazzi. E decide che terrà duro qualsiasi cosa accada. Ma cosa avviene in realtà dentro la scuola? Impronte di scarpe sui soffitti come se qualcuno camminasse a testa in giù, banchi che si spostano da soli, il Club Ultrasegreto che raccoglie alcuni allievi alla ricerca di una sostanza misteriosa che provoca le stranezze della scuola e poi... -
Il trono
Nell’ottobre del 1502, il potente e spregiudicato Cesare Borgia si appresta a invadere la Repubblica fiorentina. Niccolò Machiavelli viene inviato presso di lui con l’incarico di spiarlo – cosa documentata e mai raccontata – e di scoprire quando e come avverrà l’attacco. Machiavelli ha 33 anni e lavora alla Segreteria della Repubblica. Ha una bella penna, ma non è famoso. Tradisce con accanimento la moglie sposata da poco. È pieno di debiti. È considerato dalla Repubblica fidato e utile, ma è tenuto ai margini. È un signor nessuno. Il duca Borgia, detto il Valentino, ventisettenne, è invece già all’apice del potere e vuole salire ancora più in alto con l’appoggio del padre, il papa Alessandro VI. Sembra invincibile. Tra Machiavelli e Borgia si crea uno strano e complesso rapporto. Il Valentino ha bisogno di qualcuno che – in forma anonima e ben pagato – stenda una sua biografia, per ribattere alle tante “calunnie” che circolano su di lui e sceglie proprio Machiavelli per farlo. Niccolò accetta per poterlo spiare meglio. Anni dopo, quando Cesare sarà già morto, Niccolò riverserà questa sua consapevolezza in uno scritto che intitolerà Il Principe. Verrà pubblicato postumo. Ma grazie a quel libro lo scrittore che davano per fallito si rivelerà un genio e Cesare Borgia sopravviverà in eterno, come voleva. -
Fare quanto è giusto. Le fatiche dei «buoni» nel paese che declina
D’Alessandro è in relazione con gli attivisti del “sociale” perché condivide con loro fatiche e speranze, entusiasmi e delusioni; e ha ben presente il valore quanto i limiti dei “buoni”, in un tempo privo di speranze condivise, azioni collettive e in sostanza di “politica”. Non è facile la vita degli operatori sociali, oggi perlopiù volontari mossi dalla responsabilità verso i marginali e gli esclusi; non hanno rappresentanza politica e trovano aiuto quasi solo in una certa Chiesa. Che fare ancora per resistere all’isolamento e cambiare la realtà, tra ferocia e declino? -
Dove nascono le eroine dei romanzi
Cosa si fa quando si è di una timidezza malsana, in sovrappeso, con un marito che non ha più diritto al sussidio di disoccupazione e un impiego sempre più problematico? Si trasforma la propria tetra vita in romanzo spumeggiante! Malizioso e tenerissimo, divertente dal principio alla fine, questo romanzo è un invito irresistibile a risvegliare l’eroina che è in noi. -
654 Allievi Agenti Polizia di Stato. Manuale completo per la preparazione alla prova scritta. Con software di simulazione
Nella Gazzetta Ufficiale ""Concorsi ed esami"""" del 9 novembre 2018 è stato pubblicato il concorso pubblico, per esame e titoli, per l'assunzione di 654 allievi agenti della Polizia di Stato riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo. In particolare: 458 posti sono riservati a coloro che, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso, sono volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e in servizio da almeno sei mesi continuativi o in rafferma annuale, purché siano in possesso dei requisiti prescritti per l'assunzione nella Polizia di Stato; 196 posti sono riservati a coloro che, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso, sono collocati in congedo al termine della ferma annuale come volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1), oppure sono volontari in ferma quadriennale (VFP4) in servizio o in congedo, purché siano tutti in possesso dei requisiti prescritti per l'assunzione nella Polizia di Stato. Lo svolgimento del concorso prevede una serie di fasi: Prova scritta d'esame; Accertamento dell'efficienza fisica; Accertamenti psico-fisici; Accertamenti attitudinali; Valutazione dei titoli. La prova scritta d'esame consiste nel compilare un questionario, articolato in domande con risposta a scelta multipla. Il questionario verte su argomenti di cultura generale sulle materie previste dai vigenti programmi della scuola secondaria di primo grado, sull'accertamento di un sufficiente livello di conoscenza della lingua inglese, nonché delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse. Il volume si articola in tre parti: la prima è dedicata agli argomenti di cultura generale (italiano, storia, geografia, educazione civica, matematica, scienze, filosofia, religione, musica, storia dell'arte), nonché alla lingua inglese e all'informatica. La seconda parte contiene una ricca raccolta di quesiti a risposta multipla, tutti spiegati e commentati. La terza e ultima parte contiene una sezione relativa all'analisi di come si svolgono gli accertamenti psico-attitudinali del concorso. Completa il volume l'utile simulatore online, che permette di esercitarsi con infinite simulazioni, aventi ad oggetto i quiz presenti nel volume nonché i quiz assegnati alla prova scritta d'esame dei precedenti concorsi.""