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Per esempio. Achille e Socrate figure della comunicazione
Per comprendere una teoria, una regola, un concetto abbiamo bisognodi norma di un uno o più esempi: niente di più semplice quindi del ritenere che prima vi sia la teoria e poi venga da essa l'esempio idoneo a illustrarla. Ma se invece fra la teoria e l'esempio il legame fosse meno vincolante? Questo libro segue il percorso opposto a quello consueto: un paradigma non viene dedotto da una teoria, ma può esservi riferito e nello stesso tempo può costituirla. Viene prima della teoria e con essa: è sostanzialmente un caso singolo che, con meccanismi non predeterminati ed in modo descrivibile caso per caso, diventa pietra di paragone per lo sviluppo di altri casi singoli, qualche virtù morale - coraggio, saggezza, temperanza - dimostrata altrove, né l'illustrazione poetica o narrativa di un concetto e non propongono alcuna teoria argomentata. Essi evocano invece un modo di comunicare che è loro peculiare: l'effigies achillea - il giovane uomo nudo stante, talora in armi evoca l' uscita dalla minorità; la figura di Socrate evoca invece la ""manomissione"""" delle parole e delle persone. Nei due sensi del termine: alterazione e liberazione."" -
Scusa, mondo
Claudia ha 15 anni. Una bocciatura a scuola e il conseguente momento di depressione la portano in un primo momento a diventare vittima di Francesca (la ""prima della classe""""), poi a cercare """"il riscatto"""" attraverso l'amicizia di ragazzi e ragazze di poco più grandi che la avviano anche ad una sorta di """"prostituzione soft"""": Claudia si fa """"toccare"""" a scuola e si fa pagare dai suoi giovanissimi """"clienti"""". Non ha bisogno di quei soldi: i genitori, separati ed in conflitto tra di loro, non le fanno mancare nulla; lo fa per sfida, per guadagnare confusamente potere e stima all'interno del gruppo. Vive così la sua difficile adolescenza dividendosi, anche psicologicamente, tra la Claudia """"bad-girl"""" del gruppo di amici, la Claudia-bambina dei weekend sul lago col padre passati a disegnare e la Claudia """"di Antonella"""", una giovane amica di famiglia alla quale è legatissima. In questa incertezza Claudia affronta le sue prime esperienze sessuali più per senso di appartenenza al """"gruppo"""" che per reale trasporto. Il suo piacere vero è rappresentato dai momenti che passa sotto la doccia. E sotto lo scroscio dell'acqua trova i suoi rari spazi di serenità, ma sperimenta anche il suo autolesionismo strisciante. Ma due episodi (l'odiata Francesca che la vede mentre si sta facendo toccare da un ragazzo e l'accusa da parte della scuola di un atto vandalico che non ha commesso) e il primo vero innamoramento non corrisposto dissolvono il fragile equilibrio in cui vive..."" -
Non fare il male
Che cosa possono avere in comune una matura giornalista, madre di figlio adolescente, e un giovane programmatore affetto da insonnia e da compulsivo istinto suicida? Nulla, sembrerebbe. Eppure quando Giulia, reporter radiofonica, si trova improvvisamente catapultata nel mondo del web, tra i due scatta un'attrazione irresistibile. La new economy è al suo apice e sembra che l'Eden sia a portata di mano... Ma di lì a poco inizierà una discesa inarrestabile, che lascerà sul campo morti e feriti. Per Giulia comincia un percorso a ostacoli, dove le difficoltà lavorative si intrecciano ai problemi famigliari. Sullo sfondo le vicende che animano la Rete con l'affermazione di nuove realtà, come Wikipedia, Google e Facebook, destinate a cambiare il mondo. -
Nessuno lo farà per te
Mauro è un giovane aspirante giornalista con un avvenire molto incerto, ritornato a vivere dai suoi dopo diversi anni vissuti in una città straniera, trascinandosi dietro l'ingombrante peso di una profonda storia d'amore. Elena è una donna matura, lavora per una rivista d'arte e cura delle mostre di artisti più o meno famosi, ma non è soddisfatta della sua vita, appena uscita da una dolorosa convivenza che le ha lasciato indelebili ferite. Da queste premesse nasce ""Nessuno lo farà per te"""", un romanzo commovente e avventuroso, dotato di una travolgente ironia, dove i protagonisti vengono costantemente posti di fronte a pure prove di vita fatte di frustrazioni e delusioni e dove al lettore sarà facile identificarsi in uno di loro. Di capitolo in capitolo la storia si snoda dai vari punti di vista dei caratteri principali che raccontano a se stessi le vicende attraverso differenti prospettive, percezioni, stati d'animo e insicurezze. Con questo romanzo l'autore ha raccolto la sfida di raccontare il mondo di oggi con i suoi pregi, difetti, paure e tutte le contraddizioni che lo caratterizzano."" -
Valori e funzioni delle simulazioni nell'Orlando furioso
In nessun altro poema cavalleresco, né prima né dopo, le similitudini svolgono un ruolo di tale importanza come nell'""Orlando furioso"""": la novità quantitativa e qualitativa- le rende un unicum. Questo volume mira a individuare le caratteristiche precipue dei paragoni ariosteschi, analizzandoli innanzitutto da un punto di vista strutturale e in seguito intertestuale. Chiude il volume una rilettura dei Frammenti autografi dell'""""Orlando furioso"""", dai quali emerge la propensione ariostesca a inserire le similitudini 'a freddo', in una fase di revisione: l'operazione conferma la natura accorta dell'invenzione artistica dell'autore e rivela la funzione di controllo svolta dai paragoni nel poema. Passando dal singolo artificio retorico all'interpretazione globale viene alla luce anche il legame che si instaura fra la prassi compositiva e l'esperienza dell'uomo."" -
Il rullo dei tamburi e le idee di Matilde
Due giovani, Davide e Matilde, del tutto sensibili all'aggravamento della generale decadenza, che non accettano, propongono originali e radicali soluzioni ed idee per contrastarla. Davide condivide la politica del Partito Comunista. Matilde è invece particolarmente attratta da problemi filosofici, che discute ed approfondisce in un'elevata dialettica con un illuminato scrittore e filosofo, Arturo. Davide si lascia sempre più coinvolgere dalla lotta politica. Licenziamenti, scioperi e manifestazioni di piazza sono all'ordine del giorno. Uno sciopero generale e un imponente corteo di protesta nelle vie della città, trovano una grande e generale adesione, pur sminuita da manifestazioni incontrollate, dirette da un vecchio compagno dei due giovani, un estremista rivoluzionario in buona fede. La cronaca degli avvenimenti politici prosegue con un tratteggio degli anni dell'implosione dell'Unione Sovietica e del sopravvento del liberismo. Matilde, con la collaborazione di Arturo, affina sempre più le sue idee sulla missione dell'uomo, quale creatura dell'Universo, di far prevalere l'idea del vero amore per la soluzione dei problemi fondamentali della vita. -
Qualcosa di insolito
Questo romanzo rispecchia in pieno il suo titolo. Giallo psicologico o, a seconda dei punti di vista, thriller fantastico e poliziesco, si articola in quattro parti incastonate l'una sull'altra come scatole cinesi, dove il gioco tra finzione erealtà si fa avvincente e inquietante al tempo stesso. Un romanzo che è, in buona parte, l'analisi impietosa dellanostra società, vista attraverso occhi singolari e condita dalla sana ironia di Kasper... La trama è progressivamente dominata, in un crescendo di colpidi scena, dall'antagonismo tra l'enigmatico conte Woyacek e il commissario Boranga, uomo burbero e ""politicamente scorretto"""", da due anni capo della squadra omicidi di Grosseto. L'indagine, che si muove tra la Maremma, Catania, Londra e Stonehenge diventa alla fine una sperimentazione del retroterra oscuro della nostra civiltà, di ciò che da sempre siamo ma che tendiamo a negare o a rimuovere."" -
Ritratti d'autore. Tra fumetto, illustrazione e animazione
Quattro interviste a quattro autori sul tema del fumetto, aspettando BilBOIBul. Thierry Van Hasselt, Blexbolex, Gipi e Kitty Crowther raccontano la loro storia, la loro ricerca e la loro poetica in conversazioni pubbliche con Daniele Barbieri, Alessio Trabacchini e Ilaria Tontardini. Autori di fama internazionale riflettono sulle potenzialità della narrazione per immagini, tra fumetto e illustrazione in un continuo dialogo con altre discipline artistiche, dal cinema alla danza e alla poesia. -
Il carnaio
"La verità ha più facce della menzogna"""" dichiara con acido sarcasmo Guido Arduini, Presidente del Tribunale di Monticelli, all'avvocato Parenti, impegnato nel difficile tentativo di dimostrare l'innocenza di un giovane senegalese, Omar Dulé, accusato di aver ucciso la moglie in un modo terribile e spettacolare. Una bomba è esplosa nella modesta casa di vico Carnaio, a ridosso del borgo vecchio, uccidendo Jasmine mentre la cugina Fatima è rimasta ferita. Un delitto oscuro nel movente, eseguito,con un comando a distanza. Da questo evento inizia una rocambolesca narrazione in cui si intrecciano le sorti dei personaggi: il brillante giornalista Petri, l'ispettore Valente, segugio cinico e servile sempre pronto al gioco sporco, lo spregiudicato avvocato Parenti pronto a tutto per salvare il suo cliente.... Attraverso colpi di scena, pericolosi traffici d'armi, antiche rivalità sentimentali, scandali temuti e spudorati doppi giochi, sullo scenario di un Italia dominata dalla corruzione, dagli appalti pilotati e dalla speculazione edilizia, una ricerca della verità che condurrà il lettore nelle più oscure profondità della psiche umana." -
Le radici culturali del disagio contemporaneo
Da qualche tempo è in atto un sensibile cambiamento delle forme del disagio individuale. L'aspetto inedito e problematico al tempo stesso sembra essere quello di un vissuto quotidiano che assume la precarietà esistenziale come fonte principale delle crisi di identità, delle dipendenze compulsive (chimiche e/o digitali) e di tutte le altre ricorrenti sofferenze psico-fisiche. L'idea che viene espressa in questo saggio è che, al di là delle apparenze, l'origine dei problemi del disagio contemporaneo è non solo e non tanto di natura individuale o psicologica, ma più decisamente di carattere culturale. È dai contesti in cui prende corpo la relazione formativa, dunque, che bisogna ripartire per invertire la tendenza. -
Papaveri sul mare
Claudia Onori è uno stimato cardiochirurgo che vive e lavora a Roma, ha una storia d'amore con Piero ingegnere elettronico ricco e di buona famiglia. A seguito di alcuni episodi di crisi sul piano sentimentale e professionale decide di prendersi una vacanza tacendo ad amici e familiari sulla sua destinazione, che sarà un'isola dell'Arcipelago toscano. Al suo arrivo, dopo una positiva accoglienza, alcuni elementi la mettono in allerta: qualcuno la sta seguendo e attenta alla sua vita. Nel frattempo conosce Andrea, il sindaco dell'isola, che mostra un certo interesse nei suoi confronti ed è anche l'unico a sapere dove lei si trovi. Claudia, decisa a scoprire l'identità dell'uomo che la sta terrorizzando, inizia una serie di pericolose indagini, aiutata dalla sua amica pediatra e il suo amico giornalista. Seguendo indizi sempre più torbidi giungerà ad una verità molto dolorosa, che porterà alla luce altre vittime e orrendi omicidi. Una potente organizzazione criminale a livello internazionale è sulle sue tracce. Lei non ne conosce i motivi ma sa di non avere scampo. -
Calm Beach
"Affondo lentamente i passi sulla sabbia e risalgo con le ossa indolenzite in direzione del chiosco. Sotto il cannicciato e nei dintorni impazzano le danze al ritmo di Boom Boom con la voce graffiante di John Lee Hocker e la birra che scorre a fiumi. La vita è in prepotente deflagrazione e tutto ciò mi appartiene. Mi appartiene perché sono povero. Direbbe così il vecchio Alien mentre scarica i vuoti nel bidone ricolmo. Intanto quei tamburi battono il tempo partecipe di una gioia melanconica. Va tutto bene qui sulla sponda orientale del Sunset Boulevard.""""" -
Liberté
L'amore parallelo di Philippe verso Alia, parigina d'Arabia, e verso Sabine, parigina di Parigi, è il fil rouge di un romanzo che ha come trama un intrigo ambientato nelle metropolitane della città. Una Parigi certamente contemporanea, ma oniricamente al riparo da influenze contingenti. Philippe, Chef della prestigiosa stazione di Louvre-Rivoli del Mètro Parisien e rampollo della borghesia parigina, si trova ad essere tra i protagonisti della rivolta di un gruppo di Chef de Station che cerca di ""deporre"""" la dirigenza corrotta e affarista per riportare il Mètro Parisien agli antichi fasti. Proprio nel combattere questa """"guerra"""", come la chiama Jaurès (leader dei rivoltosi), Philippe si innamora progressivamente e parallelamente di Alia e Sabine, anche loro Chef de Station. Un amore vissuto tra sensi di colpa e tentativi di autogiustificarsi, attinti a passate reminiscenze scolastiche: """"A scuola ero bravissimo in fisica e rapito dalla magia dell'equilibrio, frutto di forze uguali e contrarie. Ecco, Alia e Sabine """"crescono"""" insieme come se si dovessero reciprocamente compensare per non mandare all'aria il mio equilibrio"""". E """"amori e guerra"""" si intersecano sempre più, tra gelosie e rivelazioni, tra misteriose scomparse e clima da basso impero (che riporta, con assoluta levità, a contemporanei déjà-vu), a cui fa da contrappunto il costante riferimento al piacere di una cucina raffinata di cui Jaurès e Philippe sono estimatori."" -
Sguardi sull'Asia. Scritti in onore di Michelguglielmo Torri
Il volume si suddivide in quattro parti, che rispecchiano i nuclei tematici principali attorno ai quali si sviluppano i saggi. La prima sezione indaga l'immagine che si è venuta a creare dell'India nel resto del mondo a partire dell'epoca romana, quando essa veniva percepita come la terra lontana e misteriosa da cui provenivano preziose spezie e seducenti aromi. Seguono riflessioni sull'immagine dell'India nel Medioevo e nei secoli successivi: non si tratta più di una visione creata da osservatori occidentali, bensì da un autorevole asiatico: al-Biruni. Nel volume viene infatti pubblicata la traduzione in italiano del capitolo iniziale di al-Hind, compiuta direttamente dal testo originale in arabo da Claudia M. Tresso. Rileggendo al-Biruni si scopre che la sua idea dell'India sembra inaspettatamente precorrere quella dell'orientalismo europeo tra il Settecento e gli inizi del Novecento. I saggi raccolti nella seconda sezione mettono in luce il passaggio dalla fase della fascinazione dell'Occidente per l'Asia alla fase in cui ha preso corpo l'egemonia occidentale in Asia. Dopo una rapida parentesi sul Medio Oriente, nella quarta e ultima sezione si affrontano alcune delle più importanti questioni che riguardano la storia e la politica dell'Asia dal dopoguerra a oggi: lo scontro tra la leadership maoista e le forze di governo esterne al Partito Comunista; la crisi del laicismo in India a partire dai governi di Indirà Gandhi; la crisi del sistema liberale in Giappone; i mutamenti scaturiti dalla fine della Seconda guerra mondiale, dalla caduta dell'Unione Sovietica e dalla fine della guerra fredda. -
Parla la pubblicità
Il volume raccoglie contributi sul discorso pubblicitario esaminato secondo un approccio linguistico-comunicativo e semiotico, rispettando quindi la peculiare natura segnica verbo-visiva propria dell'advertising. I saggi offrono un ventaglio di prospettive e di analisi e propongono un corpus significativo, senza mai trascurare la complessità delle diverse pratiche persuasive e manipolative pubblicitarie, spesso raffinate e strategicamente mirate al target group che i messaggi e le immagini intendono catturare. Partendo dal testo pionieristico di R. Barthes “Rhétorique de l'image” del 1964, considerato il fondamento degli studi sulla semiotica della pubblicità, e tenendo conto della rilevante incidenza sociale dell'advertising, vengono esaminate le forme di comunicazione della pubblicità dell'abbigliamento femminile dominanti nel corso degli anni. Sono pure sottoposti ad analisi semiotica alcuni spot corrispondenti a cinque modelli di auto monovolume specchio della rappresentazione valoriale della famiglia. Viene indagata anche la retorica di un genere particolare come quello del linguaggio pubblicitario del calcio carico di contenuti ideologici e viene inoltre dimostrata la potenzialità interlinguistica e cross-culturale dei testi pubblicitari nella didattica delle lingue straniere. Conclude questa sìlloge un'analisi dei tipi di citazione di famose locuzioni latine negli annunci, quali efficaci manifestazioni linguistiche della valenza intertestuale e della forza persuasiva delle sentenze antiche nel discorso pubblicitario. -
Italiani nella guerra. Dalla lettura dei giornali 1939-1945
In quale modo e con quali stati d'animo gli italiani vissero il periodo dell'ultima guerra dal 1939 al 1945? Come pensavano gli italiani in quel periodo? Che opinioni avevano? E di quali strumenti disponevano per comprendere quanto accadeva? Sono le domande che Marco Agretti si pose leggendo le circa cinquecento lettere che suo padre, ufficiale di fanteria in zone di operazione bellica, scambiò tra il 1940 e il 1944 con sua moglie e i suoi fratelli, a loro volta alle prese con bombardamenti e sfollamenti. Da quel primo approccio, recentemente confluito in altro libro, deriva questa ricerca, che ripercorre, in modo metodico e ampliato dalla dimensione familiare a quella nazionale, le modalità nelle quali è cambiato nel breve volgere di pochi anni, spesso di pochi mesi, il modo di pensare e vedere gli eventi da parte della generazione immersa nel clima di guerra. Cambiato, spesso rispetto a posizioni oggi insostenibili, e sconosciute. -
Prospettive. Mondi a fumetti, raccontati
Quattro interviste sul tema del fumetto. Marco Corona, Chris Ware, David Wiesner, Matthias Lehmann raccontano la loro storia, la loro ricerca e la loro poetica in conversazioni pubbliche con Alessio Trabacchini, Francesco Pacifico, Ilaria Tontardini, Goffredo Fofi. Autori di fama internazionale riflettono sulle potenzialità della narrazione per immagini, tra fumetto e illustrazione in un continuo dialogo con altre discipline artistiche e le potenzialità narrative dei nuovi media. -
Dalle apparenze alle inferenze
"L'apparenza inganna"""", o meglio può ingannare o rivelare: nel continuo processo di conoscenza del mondo non possiamo prescindere dall'apparenza, poiché siamo costretti a basarci su ciò che si manifesta ai nostri occhi e alla nostra mente, ben consapevoli della sua possibile mancata corrispondenza con la realtà. Ed è proprio questo dubbio, l'aristotelico ????? (il 'verisimile'), il motore e lo scopo delle nostre disquisizioni. Questo saggio, navigando tra Semantica, Sintassi e Argomentazione, mostra come il modo in cui parliamo delle apparenze indichi come le costruiamo e le difendiamo. Attraverso un'analisi dei predicati sembrare e apparire nella lingua d'uso comune, è svelato il legame tra il microcosmo delle scelte lessicali e il macrocosmo dei ragionamenti complessi, offrendo nuovi argomenti per discernere il legame tra apparenze e inferenze." -
Oi, maroz maroz... Gelo sovietico
«... È stato un processo lento e pieno di condizionamenti. Intanto, comunque sia, partivamo da una situazione di disperata povertà. Poi, a giustificare il sacrificio del momento c'erano i freschi e nobili ideali del socialismo... l'avvenire pieno di speranza per i figli. - Vladia si passa una mano tra i capelli lunghi, che gli cadono sugli occhi, e scopre un viso solenne del quale è difficile dubitare. Riprende a parlare: - Ma il momento è passato, e sono passati gli anni e poi i decenni. E piano piano la speranza si è spenta, sostituita con l'abitudine al disagio... un disagio costante e sempre più avvilente. Ne è nata una malattia, proprio lì, nella fatiscenza dei caseggiati popolari. Una malattia dalla quale non si guarisce perché quando si vive in mezzo a pidocchi, pulci, topi e scarafaggi... dimmi un po' tu: come si fa a guarire?... ... e così il minuscolo appartamento, si trasforma nella mano stessa del regime, che ti trattiene, ti opprime e ti contiene come fosse una bara, nei suoi spazi angusti, con il corridoietto dove si passa uno solo per volta, con le parole disperate del vicino che attraversando le sottili pareti divisorie ti raggiungono in ogni angolo della casa. Fino a quando la bara si chiude per davvero e ti portano via in verticale, perché altrimenti non si esce dalla porta.» -
Lucia
Lucia, nata in Romagna da famiglia benestante, ha un’infanzia libera e spensierata. La sua formazione culturale si compie in un istituto magistrale di alta qualità, dove si respira l’influenza dell’era fascista. Lucia poi, frequenta con entusiasmo la facoltà di lingue “Ca’ Foscari” a Venezia. Sente il desiderio di affrontare l’esperienza d’insegnamento in oriente a Rodi, nella colonia italiana del Dodecanneso. Condivide la sua avventura con l’amica Gloria, con la quale vivrà il dramma del campo di concentramento tedesco e di internamento inglese. Il suo carattere ribelle la porterà a mettere in atto pericolosi tentativi di evasioni dal campo. La nostalgia per la famiglia e per la Romagna l’accompagnerà sempre come un senso di colpa per aver disobbedito ai consigli dei genitori. Vittorio Bernardi fa emergere i ricordi della sua esperienza e racconta le sue disavventure in quel triste epilogo della seconda guerra mondiale.