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Ventuno domande a Renato Rizzi
Renato Rizzi si laurea a Venezia nel 1977. Dopo aver collaborato per circa un decennio con Peter Eisenman, ritorna in Italia per dedicarsi all'insegnamento, alla progettazione e alla teoria. Professore associato di Composizione Architettonica all'IUAV, Venezia; ha tenuto conferenze ad Harvard, Cairo, La Plata, Auckland. Per Rizzi didattica, ricerca e professione sono strettamente integrate: il suo impegno teorico è indirizzato a riaprire il sapere tecnico-scientifico al sapere ontologico-metafisico come indispensabile e inattuale orizzonte di Architettura. Nel 1984 vince il concorso per l'area sportiva Ghiaie (Trento), completata nel 2002. Dal 1984 al 1992 inizia la sua collaborazione a New York con Peter Eisenman. Di quel periodo: La Villette a Parigi, la nuova sede del Monte dei Paschi a Siena, l'Opera House a Tokio e, più di recente, nel 2008, la ""Torre della Ricerca"""" a Padova. Partecipa a numerosi concorsi internazionali tra i quali quelli in Nuova Zelanda, a Varsavia, Berlino, Barcellona, Wellinghton, Copenhagen, Cracovia. Nel 1992 gli viene assegnato il premio nazionale In/Arch per l'area sportiva di Trento e nel 2003 riceve la menzione d'onore per la Medaglia d'Oro dell'Architettura Italiana. Suoi lavori sono stati esposti alla Biennale di Architettura di Venezia nel 1984, 1985, 1996, 2002, 2010."" -
Place-specific design. Architettura visibilmente sostenibile
Place-Specific Design: Architettura Visibilmente Sostenibile promuove un approccio architettonico visibilmente sostenibile e radicato nel luogo. Come risposta diretta alla crisi di sostenibilità e all'effetto della globalizzazione indifferenziata, l'architettura visibilmente sostenibile cerca di invertire la perdita di diversità e di identità in tutti i sensi. Place-specific design, identifica e ripristina le caratteristiche ecologiche e culturali che conferiscono ai luoghi il loro carattere unico. Gli esempi sono tratti da importanti studi di architettura, tra cui Renzo Piano Building Workshop, Steven Holl Architects, Glenn Murcutt Architects, Foster + Partners, Herzog & de Meuron e Ateliers Jean Nouvel, dimostrano le diverse e altamente innovative soluzioni che emergono da una conoscenza e da un giudizio sulla cultura locale, completata e arricchita dall'uso appropriato delle moderne tecnologie. Il volume traccia un modello per come l'architetto può contribuire alla promozione di un'architettura non autonoma: un'architettura che riunisce natura e natura umana in una relazione interdipendente e reciprocamente vantaggiosa. prefazione di Juhani Pallasmaa. -
Riciclo dei trasporti scartati e dei paesaggi dimenticati
La Carta di Roma del 2009 ha posto l'attenzione sul valore culturale e testimoniale della rete ferroviaria sviluppatasi nel nostro paese a partire dal XIX fatto di stazioni, ponti, viadotti, gallerie, spesso di notevole pregio ingegneristico. D'altro canto, il viaggio in treno è stato parte della storia sociale ed economica del nostro Paese e proprio i tracciati cosiddetti secondari, possono acquisire nuove identità e dei nuovi significati ai luoghi che attraversano. Il ""riciclo"""" delle ferrovie dismesse, tranvie, funicolari, funivie e altri trasporti è un'occasione straordinaria in quanto può rappresentare un processo che non si limita al solo ripensamento dei """"manufatti ferroviari"""" ma può diventare un momento di rigenerazione non solo delle aree adiacenti ma anche del territorio più vasto. D'altra parte, siamo in epoca di economia circolare e il riuso delle linee non più utilizzate diventa possibile per l'evoluzione tecnologica e la realizzazione del trasporto sostenibile, oppure può rivivere per altre modalità d'uso (valorizzazione turistico-ambientale, riqualificazione urbana) e contribuire a promuovere anche il territorio circostante a seguito di una attività di pianificazione e programmazione strategica. Questo testo raccoglie i lavori del Laboratorio di Pianificazione Territoriale nel corso di laurea magistrale in Pianificazione Urbanistica, Territoriale e Paesaggistica Ambientale (diretto da F.D. Moccia) nell'a. a. 2018/19 nell'ambito del quale sono stati analizzati e proposte soluzioni su un possibile riuso di trasporti """"scartati"""" del territorio campano nell'ambito di politiche trasportistiche che li hanno visti come improduttive come è accaduto per i casi analizzati."" -
La civiltà architettonica e le città del Barocco
Due saggi di un piccolo classico, ancora particolarmente utili e attuali per una visione delle città del Barocco. Un excursus per comprendere la complessa tematica fin dalle origini del termine ""barocco"""" alle sue declinazioni nel rapporto tra architettura e città. Gli autori affrontano i nodi storiografici e metodologici essenziali alla lettura della città artistica barocca."" -
La modisteria. Autobiografia breve
L'autore del libro è persona tanto nota da suscitare curiosità da parte degli studenti e degli amici, ma non tanto quanto basta a conoscere i suoi aspetti di vita privata, illustrati in questa sede. La modisteria è il luogo di origine del lavoro familiare e tipico sito dell'artigianato e commercio napoletano dall'ottocento ad oggi; cosicché il parlarne costituisce una pagina della vita e del costume napoletano. Oltre la narrazione delle vicende del protagonista e a quella dei suoi parenti, le parole Chiaia, Toledo, via dei Mille rievocano efficacemente tale pagina. Il saggio ricorda inoltre gli anni della guerra, l'occupazione degli alleati, i continui cambiamenti di domicilio, il periodo delle vacanze, il ruolo giocato da Posillipo. Nel dopoguerra avviene la scissione: parte della famiglia sceglie di abitare in collina, altri restano fedeli alla strada di Chiaia, per un verso plebea, per un'altra nobilissima. -
In limine
Architettura e Psicoanalisi, al di là delle evidenti differenze, riconoscono un legame già dagli inizi dell'Ottocento, comprovato dal fatto che il concetto freudiano di ""perturbante"""", come metafora di uno stato di labilità nel vissuto tra persone oggetti e spazi, sia sempre più parte anche degli strumenti linguistici del progettista e in particolare nella fase ideativa del lavoro. In modo più o meno consapevole è un dato di fatto come molte espressioni dell'architettura contemporanea, senza necessariamente riferirsi al manierismo tecnologico imperante, riflettano questo stato di spaesamento e di difficoltà di relazioni. Difficoltà di sentirsi a casa ma anche necessità di ridefinire i propri confini armonici. Il testo, raccogliendo i contributi di 8 architetti e 8 psicoanalisti, tenta una forma di dialogo a distanza e sulla traccia metaforica del limite, considerato non come barriera ma come luogo dell'attraversamento, tenta di sollecitare punti di riflessione, linee di ricerca, piani di consapevolezza. Nel confronto emerge come l'interesse comune si manifesti attraverso la narrazione in un transito emozionale tra segnali sparsi di progetti accettati come futuro ma affondati nel passato. Con scritti di Antonio Angelillo, Andrea Califano, Vito Cappiello, Marta Capuano, Paolo Cotrufo, Virginia De Micco, Paola Galante, Sara Marini, Vincenzo Maria Mattanò, Enrico Pinna, Marco Sarno, Cosimo Schinaia, Sarantis Thanopulos, Sisto Vecchio."" -
Fiabe e racconti popolari dell'isola di Procida
Questo libro nasce dal profondo desiderio di restituire ai procidani un tassello della cultura tradizionale, fatto di brevi narrazioni, aneddoti divertenti, fiabe, storie della paura, credenze, e al contempo di fare rivivere le voci dei narratori intervistati nel corso di una lunga ricerca sul campo iniziata nel 1980. Oltre quaranta anni fa, infatti, la Soprintendenza ai B.A.A.A.S. di Napoli commissionò ai curatori di questo libro e ad altri ricercatori una rilevazione del patrimonio folklorico procidano in tutti i suoi aspetti, dalle cerimonie religiose a quelle magiche, dalla narrativa di tradizione orale ai canti. I testi raccolti mediante interviste agli anziani dell'isola furono depositati nel 1980 presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e la Soprintendenza di Napoli. Le trascrizioni dei testi qui riportati comunicano in modo quasi fedele la modalità espressiva e la spontaneità degli informatori intervistati. Tali narrazioni possedevano un tempo un grande valore pedagogico e una funzione 'terapeutica' all'interno della cultura popolare dell'isola; inoltre esse venivano spesso raccontate in occasioni di narrazioni collettive. Le illustrazioni di Alessandro Mautone, famoso artista e ceramista campano, particolarmente sensibile al linguaggio metaforico del mito e della fiaba, sembrano cogliere in profondità, attraverso il gesto artistico, il senso ultimo del racconto, il suo messaggio più intimo e cifrato. Il suo tratto disegna un passato ancestrale in cui le fiabe, le narrazioni e i miti hanno ancora una forte valenza simbolica ed esplicativa della realtà. -
Narrate case le vostre storie. Ediz. illustrata
Disegni di Diego, racconti di Mauro. Quali dei due nascono prima? È evidente! I disegni delle case. Nasce prima la casa: è sempre stato così. L'uomo prima pensò a mettere su casa in una caverna, poi la scarabocchiò con i graffiti, poi imparò a leggere e a scrivere. Una sera d'estate al tavolino esterno di una vineria, messo sul marciapiede lungo una strada signorile della nostra città, che non ha niente di panoramico o di monumentale, è seduto pacificamente Diego. Ha davanti a sé un bicchiere di vino. Non ricordo bene perché mi trovassi a quell'ora da quelle parti e con mia moglie. Ricordo però che ero disperato per la difficoltà di parcheggio. Alla fine, fermo la macchina in divieto di sosta davanti a un cancello a pochi passi da Diego e gli raccomando: ""Guardami la macchina!"""" Ritorniamo e, sempre lasciando l'auto in posizione assai precaria, ci sediamo accanto a Diego a farci un goccetto. Curioso come sono, chiedo dare uno sguardo ai cartoncini che ha davanti. Sono una trentina di disegni. Case. Una per cartoncino. Case, case fiabesche, case ammiccanti, case ridenti, case arrabbiate, case sexy, case anoressiche, case bulimiche, case con gli occhiali, case che fumano, case che fanno sberleffi, forse caricature di case. """"Bellissime! - dico - Viste così, l'una dietro l'altra, sembrano illustrazioni di una fiaba non scritta!"""" Diego beve un sorso di vino e mi fa: """"Perché non la scrivi tu?"""" E io l'ho scritta. E le case raccontano le loro storie."" -
Michelangelo, i gesuiti e il mistero del Gesù
La collaborazione fra Michelangelo e la Compagnia di Gesù ci è nota solo da alcuni frammenti di lettere di Sant'Ignazio e relativi ad un primo progetto per la chiesa del Gesù di Roma (1554) - mai realizzato, né mai esplicitato nei contenuti dalla storiografia gesuita - cui segue la condanna di eresia per i criteri di rappresentazione del Giudizio della Sistina, comparsa su ""La Civiltà Cattolica"""" nel 1992. Episodio contraddittorio sembra invece a Napoli la trasformazione del quattrocentesco palazzo Sanseverino di Salerno nella basilica del """"Gesù Nuovo"""", di evidente stampo michelangiolesco, ma sempre accreditata dalla Compagnia come opera di maniera del 1584 di un architetto interno all'Ordine, semplice imitatore di Michelangelo, mentre un documento dell'archivio Sanseverino, confermato oggi da numerosi altri indizi a corredo, testimonierebbe il passaggio della proprietà del palazzo nelle mani dei gesuiti già nel 1551. Il volume affronta entrambi gli argomenti, ma in particolare il tema sulla reale paternità architettonica dell'episodio napoletano, con un ricco apparato bibliografico ed iconografico. Alla presenza di un mito latente, una significativa analogia legherà alla fine l'opera realizzata per il Gesù di Roma dal Vignola-Della Porta, con il """"Gesù Nuovo"""" di Napoli del Valeriano-Dosio e con una pregnanza identitaria tale, da poter ipotizzare entrambe fra le molte opere perdute di Michelangelo."" -
Carlo Afan De Rivera e la Scuola napoletana di ponti e strade
Il volume indaga su una delle figure più interessanti e prestigiose della cultura tecnica nella prima metà dell'Ottocento: il celebrato direttore del servizio Ponti e Strade, Acque, Foreste e Caccia che i Borbone ereditarono dall'esperienza innovativa del decennio francese. I vari contributi presentati indagano diversi aspetti della versatile personalità di Carlo Afan de Rivera, cercando di inquadrarne l'attività nel contesto politico e culturale degli anni in cui visse, ma gettando lo sguardo anche alle persone e agli organismi che precorsero la sua stagione e alle figure di tecnici e intellettuali di prestigio che si formarono all'ombra della sua autorità e che diedero inizio alla prestigiosa tradizione degli ingegneri napoletani nel Regno e nell'Italia unita. -
Posillipo oggi
Il metodo espositivo di questo studio e l'artificio selettivo, grazie al quale in esso sono state considerate solo le cose notevoli, è stato quello di immaginare l'intero scenario di Posillipo come un grande affresco antico e restaurato, ignorando gli interventi che hanno danneggiato l'ambiente e la storia di un territorio di così straordinaria rilevanza, seguendo il consiglio di Robero Pane di non guardare in alto ma di descrivere quanto si vede, sia pure metaforicamente, dal mare navigando lentamente sotto costa. l'orografia e i nomi dei siti; i miti e leggende. Vengono esaminati i Casali sulla collina e segnatamente di S. Strato, gli sviluppi dell'età vicereale, con al centro il Palazzo Donn'Anna, le costruzioni sulla costa, le strade e le ville, le idee, i ricordi e le immagini con un cenno alla scuola pittorica. -
Umberto Riva. Mobili e luci
Questa pubblicazione analizza, per la prima volta ed in modo sistematico, il lavoro di Umberto Riva nel campo del design, dal 1959 al 2019. Tutto prende origine, infatti, dalla Poltrona a sdraio in vimini 463 per Vittorio Bonacina del 1959, alla Poltrona E19 per Giustini/Stagetti e al Tappeto Narciso per la Tacchini del 2019, passando attraverso le produzioni delle maggiori aziende italiane di design quali: Centro Fly, Bieffeplast, Francesconi, VeArt Scorzè, FontanaArte, Barovier&Toso, Acierno, Bigelli Marmi, Driade, Bellato, I.B. Office, Artemide, Montina, Morelato e Tacchini. A commento del testo sono presenti circa 110 immagini molte delle quali inedite tra disegni, cataloghi e materiale iconografico proveniente dagli archivi dello Studio Riva e dell'autore. Umberto Riva, uno dei più grandi designer europei, nel 2018, ha ricevuto la Medaglia d'oro alla carriera alla Triennale di Milano e sempre nel 2018, David Chipperfield Architects Studio gli ha riservato una mostra sulle lampade dal titolo ""Chipperfield approda a Riva: incontro sulla stessa sponda del Naviglio"""". Nel 2019 la galleria Sozzani di Milano, in occasione del Salone del mobile, gli ha dedicato una mostra dal titolo """"Forme: Umberto Riva, architetto designer""""."" -
Dialoghi partigiani. Giancarlo Carnevale e il tempo del progetto
In questa intervista-dialogo gli argomenti vanno dalle riflessioni sull'insegnamento alle trasformazioni prodottesi nella cultura e nella pratica architettonica, dalle ricerche condotte insieme - tanto applicate quanto teoriche - fino alla microstoria dello IUAV, di cui Carnevale è stato preside per alcuni anni, e alle politiche culturali esperite nel corso della esperienza didattica e istituzionale svolta dall'architetto Giancarlo Carnevale (Napoli, 1942). Attraverso domande e risposte emergono anche elementi di novità, soprattutto nella considerazione del sapere esperienziale, accantonato e stigmatizzato proprio dalla generazione cui appartiene Carnevale (gli anni del '68) e ora rivalutato come antidoto agli eccessi che l'avvento del digitale sta producendo. Viene ribadita e argomentata la tesi che non si stia soltanto trasformando lo statuto disciplinare del ""Progetto"""", ma che piuttosto stia nascendo una """"nuova disciplina"""", e la necessità di tornare al disegno come sola pratica per far emergere un pensiero progettuale (il pensiero della mano)."" -
Alberto Cecchetto. Dialoghi circolari e progetti di luoghi
Esther Giani intervista Alberto Cecchetto, architetto veneziano, che svolge attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Architettura di Venezia IUAV, dove è professore ordinario di Progettazione Urbana e docente al Laboratorio Internazionale di Architettura e Urban Design, ILAUD di Giancarlo De Carlo. Cecchetto esplora la complessità del progetto urbano su temi e scale differenti redigendo piani e progetti urbani per varie città italiane, tra i quali il Piano Regolatore di Assisi, del Centro Urbano di Trieste, il Masterplan di Addis Abeba e delle Isole Maltesi. I piani attuativi di Porto Vecchio a Trieste, del water front di Riva del Garda e il nuovo Piano Territoriale dell'Alto Garda Trentino. Nella progettazione architettonica esplora le complesse relazioni con i luoghi nei diversi contesti. Redige più di cento progetti dal 1980 in poi. Nel 2008 riceve menzione al Premio per l' Urbanistica e la Pianificazione Territoriale Luigi Piccinato, nel 2010 il premio Festival delle città impresa, riconoscimento alla carriera oltre al premio Us Award per gli uffici e laboratori del CNR all' Arsenale di Venezia. Nel 2012 vince il Primo premio Internazionale Ischia di Architettura - PIDA, per l'Hotel Lido Palace. -
Transizioni. Conoscenza e progetto «climate proof»
Il volume affronta il tema del progetto di adattamento climatico secondo una visione multidisciplinare, individuando la scala del distretto urbano come dimensione di riferimento per un efficace contrasto degli impatti dovuti al cambiamento climatico. Il volume riporta un quadro di molteplici angolazioni culturali, operative e scientifiche teso a restituire riflessioni, consapevolezze, approcci e best practice che fanno comprendere da un lato la complessità costitutiva della nuova realtà climatica ma, dall'altro, la necessaria complessità interpretativa da sviluppare prevalentemente alla scala dei distretti urbani. Le tesi-chiave esposte nel volume sono inquadrabili nella necessità di trasformare i distretti urbani esistenti in eco-distretti climate proof e resilienti, prefigurando programmi e progetti strategici che si caratterizzino attraverso processi aperti, approcci multidisciplinari interagenti e appropriate metodologie. Gli argomenti sono sviluppati per restituire un articolato panorama di conoscenze e progettualità per azioni di adattamento climatico finalizzate a sensibilizzare le comunità scientifiche dell'area del progetto, gli stakeholder istituzionali e imprenditoriali e gli abitanti sul ruolo innovativo e responsabile che l'approccio ambientale può assumere per una progettazione efficace rispetto alla sfida climatica. -
Colli di bottiglia. L'azione pubblica nel governo del territorio e il New Generation Eu
Nel Paese che più di tutti ha bisogno di innovazione per superare il divario con l'Europa e le disuguaglianze territoriali e sociali interne, il New Generation Eu è una spinta formidabile verso investimenti che consentano di creare valore, liberare potenzialità, ridurre attriti nei processi economici. Perché l'Italia possa tornare a crescere è necessario che essa riacquisti la capacità di programmare e progettare il suo futuro. Nelle scelte politiche, nella riorganizzazione delle strutture pubbliche, occorre ridare priorità all'obiettivo primario 'del fare presto e bene' nella esecuzione delle opere pubbliche e nell'attuazione delle politiche di sostegno all'economia e di governo del territorio. Di ciò sono condizione l'irrobustimento e il ringiovanimento dell'apparato pubblico, la semplificazione di tutto ciò che è inutilmente ridondante nell'impianto normativo e farraginoso nell'assetto procedurale e infine il rafforzamento di pianificazione e programmazione, momenti essenziali per la costruzione di strategie democraticamente condivise e territorialmente coerenti e quadri indispensabili di coordinamento degli investimenti. -
Per una società diversamente ricca. Scritti in onore di Riccardo Lombardi
Gli scritti contenuti in questo volume rappresentano un omaggio a Riccardo Lombardi nel ventennale della sua scomparsa. Molti dei contenuti qui raccolti sono stati elaborati in occasione di un convegno di studi dedicato a Lombardi tenutosi il 19 ottobre 2002. Altri risalgono ad anni precedenti e, più precisamente, al decennio compreso tra il 1984 e il 1994. Quasi tutti i contributi vengono da persone che hanno conosciuto a fondo sia il Lombardi politico, sia l'uomo; persone che hanno collaborato con lui nel Partito Socialista Italiano e, ancor prima, nel Partito d'Azione. -
Nuovo cielo, nuova terra. La rivelazione copernicana di «Antonio e Cleopatra» di Shakespeare
La critica letteraria è stata generalmente concorde nel ritenere che Shakespeare abbia eluso nelle sue opere ogni confronto diretto con la rivoluzione scientifica determinata dalla concezione cosmologica copernicana, e dalle successive scoperte di Galileo. Attraverso la lettura attenta di Antonio e Cleopatra, Gilberto Sacerdoti riesce a dimostrare come i personaggi di questo dramma, proclamando l'assoluta necessità di scoprire ""un nuovo mondo e una nuova terra"""", facciano riferimento - seppure con linguaggio simbolico e metaforico - al tramonto della cosmologia aristotelica e alla costituzione di un universo in cui sono confluite le nuove acquisizioni cosmologiche. La """"rilevazione di alcuni minuti dettagli tanto curiosi e a volte grotteschi"""" disseminati all'interno dell'opera, e l'analisi delle numerose implicazioni simboliche presenti, hanno permesso inoltre all'autore di rilevare come Shakespeare si riferisca in particolare alla divulgazione della lezione copernicana messa in atto da Bruno in Inghilterra due decenni prima, una versione del copernicanesimo in cui la scoperta del nuovo universo portava con se implicazioni etiche, politiche e religiose."" -
Il tetravangelo di Rabbula. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut 1,56. L'illustrazione del Nuovo Testamento nella Siria del VI secolo
Il Vangelo detto ""di Rabbula"""", dal nome del monaco che ne terminò di scrivere il testo nell'anno 586, è documento di importanza eccezionale, poiché rappresenta l'unico manoscritto miniato estesamente pervenutoci dalla Siria paleocristiana. Giunto nella Biblioteca di Cosimo I nel 1573, il codice rappresenta uno dei più preziosi manoscritti conservati presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Il volume offre uno studio pluridisciplinare del codice: l'analisi chimica e fisica delle miniature presenti nei manoscritti; lo studio iconografico e storico-artistico delle miniature stesse; la ricostruzione della storia paleografica e codicologica del manoscritto e della tradizione documentaria a partire dal suo arrivo a Firenze. L'opera è il primo volume della collana """"Folia picta"""", nata da un progetto di ricerca che, nato dalla collaborazione tra la cattedra di Storia dell'arte medievale della Facoltà di Musicologia di Pavia e importanti istituti di cultura fiorentini, si propone uno studio comparativo di alcuni dei più pregiati codici miniati della Biblioteca Medicea Laurenziana."" -
Renato Gualandi. Peripezie di un cuoco bolognese
La vita e l'opera di Renato Gualandi, cuoco emiliano che ha segnato la scena gastronomica di Bologna e dell'Italia tutta, illustrano al meglio il mondo del cibo e della ristorazione in un lungo periodo della storia italiana: quello che va dalla prima guerra mondiale fino agli anni 1980. Gualandi ha attraversato da protagonista questo periodo di grandi cambiamenti - economici, sociali, alimentari. La sua tavola ha visto sfilare personaggi illustri politici, artisti, sportivi - e gastronomi, e i suoi piatti, che hanno proposto la grande tradizione regionale, hanno pure saputo offrire una versione personale del grande repertorio internazionale di tradizione ottocentesca, di cui proprio lui è stato interprete fedele. In queste ""Peripezie di un cuoco bolognese"""", la testimonianza di una lunga vicenda esistenziale e professionale e. insieme, il vivace ritratto di un uomo, dei suoi incontri, della sua evoluzione professionale. In allegato, i menù di Gualandi e una galleria fotografica che ripercorre la sua vita e la sua carriera.""