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Fino all'eternità
Nel romanzo ""Fino all'eternità"""", Jean Claude Dubail racconta l'intensa storia di Pietro, chiamato Pierrot, un ragazzo orfano che, in giovane età, perde i genitori e viene adottato dalla zia Elena, una donna che farà di tutto per essere la sua degna nuova """"mamma"""": con il suo impegno, all'inizio, sarà il sostegno imprescindibile per il ragazzo. La vita di Pierrot sarà contrassegnata dalle inevitabili incomprensioni con la zia, dalla necessità di impegnarsi per diventare Uomo, dalla volontà di studiare e darsi da fare, per dimostrare di essere un ragazzo coscienzioso e saggio. Poi tutto si risolverà per il meglio anche grazie al suo costante impegno per riuscire a costruire un progetto di vita: diventare un veterinario e amare una donna con la quale costruire una famiglia..."" -
Boulevard Circus & altre storie americane
L'ambientazione è quella di un'America impersonale e restia a cedere il suo aspetto selvaggio al passaggio dei colonizzatori come a quello dei viandanti malconci, tutti irrimediabilmente toccati dagli spazi immensi. Nelle metropoli del nord si concentra, invece, l'essenza dell'operosità umana, per certi aspetti anch'essa straordinariamente affascinante. Persino la contemporaneità dei racconti è caratterizzata dal vuoto incolmabile dei personaggi dei racconti, che in sé e attraverso il loro pensiero, ne delineano distintamente ogni squarcio. Gli innumerevoli cedimenti del viandante italiano, in collera con sé e con l'umanità, si esibiscono poi in tutta la loro alterigia in gesti di violenza inaudita, i quali non trovano spiegazione alcuna, nemmeno quando etichettati dalla cronaca dei quotidiani col felice termine raptus... -
Il calore dei ricordi
Tanti i temi della poetica di Giovanni: il trascorrere del tempo, l'infanzia, i ricordi, le persone care, l'amore e la tenerezza, il mondo con le sue tragedie e le sue ingiustizie, la visione di un mondo più unito e più giusto, i luoghi e le cose, il dolore, la storia con i suoi fatti più dolorosi, le vicende eroiche degli uomini e le loro debolezze, l'amore per la vita. -
Adam Smith. Fortuna e critiche
Questo saggio intende analizzare la figura di Adam Smith, un moralista scozzese conosciuto in prevalenza come economista, inserendolo nei dibattiti contemporanei con richiami ad alcuni aspetti, non solo economici e politici, del suo pensiero. A lui sono stati dedicati due eventi celebrativi; il primo Centenario nel 1876 e il secondo nel 1976 con riferimento al suo trattato economico: Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, edito appunto nel 1776. Interpretazioni sempre più accurate, letture e scritti autorevoli mettono in risalto la attualità dei suoi contributi. Nello specifico, questo approfondimento si inserisce in un percorso di studio, intrapreso in ambito universitario, che richiede continue rivisitazioni e ricerche. -
La finestra sul giardino dell'amore
La poesia di EloZ oltrepassa il luogo reale e la materialità per elevarsi ad una condizione spirituale, attraverso un lirismo purificato dalle intossicazioni del quotidiano. Proprio da questa intenzione nasce lo ""sguardo primitivo"""" che coglie la luce filtrante nelle zone d'ombra, come ad infondere energia, un nuovo spirito, sia in se stesso che nelle cose del mondo circostante."" -
Il paese nell'anima
"Il libro si configura come una struggente rapsodica elegia di ciò che è perduto eppure resta, durando come vita occulta che resiste e si rinnova nel ricordo, nel colloquio virtuale con le cose della terra e del cielo, le quali, assieme alle ombre dei morti, sembrano essere lì ogni volta a dire, a suggerire del paese quale era, quasi a volerne segnalare e salvaguardare la specifica entità in tempi di dispersione come i nostri, quando sempre più si allungano minacciose le """"grinfie dell'invadente villaggio globale"""". (dalla prefazione di Michele La macchia)." -
L' ombra di Lucifero
Hart lavora a Chicago in una rivendita di nautica. Si risveglia dopo un'anestesia in una stanza d'ospedale ed è immobilizzato. Inverno, freddo, e la mente quasi spoglia di ogni ricordo. L'infermiera comunica il decesso della moglie: Linda ha scritto le ultime frasi ed è morta dopo il coma a causa di uno scontro frontale. Hart era alla guida. Il sospetto lo assale però ancor prima che torni la memoria. Fugge dall'ospedale ed inizia l'affannosa ricerca di una donna che non crede persa. La verità è strana, ingannevole, ambigua, come un documento coperto da un codice crittografico: i numeri nascondono la verità di una casa sul lago che è la facciata imponente di traffici nascosti. Il lavoro di sua moglie non era affatto quello di avvocato: Linda conosceva dei segreti di stato, Linda era un genio matematico. Linda non è morta. -
Diario di una bugiarda
Arte come distrazione dalla morte o arte come ""bluff"""", se non come pudica menzogna? """"Diario Di Una Bugiarda"""": è bugiardo ciò che scrive l'autrice o lo è il personaggio reale, quello che incontriamo tutti i giorni per strada?"" -
Nostalgia del racconto
L'autore, con questi racconti, offre una chiave di lettura al suo sentire, profondo e commovente, nonché regala un complesso affresco che fa della ""nostalgia del racconto"""" l'emblema di un'umanità che riporta ai """"valori fondamentali"""" dell'esistenza."" -
La fabbrica di poesia
"Nelle innumerevoli visioni che rendono vibrante questa silloge di Eleonora Buompane, le poesie così sentite ed intense, deflagrano in una costante energia che fa necessariamente i conti con la condizione esistenziale dell'autrice. Le parole nascono dalle contraddizioni e dalle inquietudini d'una donna tremendamente consapevole che non è semplice né facile """"stare a guardare"""", vivere """"nell'ombra del ricordo"""" o rendersi conto che la propria anima """"continua a cercare"""". Eleonora Buompane quasi celata nel """"fiume delle probabilità"""", come rinchiusa nella sua solitudine a ricercare uno spiraglio di luce che riporta alla mente la """"cantina buia"""" dove i sensi si sono uniti, dove ha tremato davanti ad uno sguardo, ripercorre il cammino con passi a ritroso fino a scrivere """"non conosco nulla di davvero puro perché sempre e solo il buio ho voluto guardare""""..."""" (dalla prefazione di Massimo Barile)." -
Il male antico
Quando Saturno arrivò qui in paese la sua presenza fece molto clamore. Era un tipo strano, uno che non assomigliava a nessuno degli abitanti di un paese tranquillo dove non succedeva mai niente. Capelli lunghi, barba incolta e un'aria da cane randagio. Da dove provenisse nessuno lo sapeva. Lui ne faceva un gran mistero. Diceva: ""Fra Giove e Nettuno"""". Si sapeva solo che aveva viaggiato molto senza mai fermarsi a lungo nello stesso luogo e che era un pittore. I suoi occhi grigi vagavano intorno con una curiosità particolare, non erano mai fermi, sembrava incapace di concentrarsi, tutto gli scorreva dentro per poi fuggire immediatamente lontano, chissà dove. Il suo viso abbronzato portava i segni di una vita difficile che aveva il sapore della solitudine, di passioni violente e grandi turbamenti. Saturno amava sopra ogni cosa non parlare di sé."" -
Il mistero del castello
La magia di un castello, il mistero che nasconde, l'incanto d'un sogno che fa rivivere una storia lontana, un amore che attraversa il tempo in una miscela fantasiosa creata da Natalia Kozlova che in questo libro per ragazzi fa sognare con le avventure dei suoi giovani protagonisti alle prese con una storia senza confini, in una alternanza continua tra sogno e realtà. Il viaggio nella fantasia inizia in un paese immaginario, un luogo fantastico dove Virginia, suo cugino Yuri, Din, Daniel, Micael, Albertin e Luisa decidono di entrare in un castello che sovrasta la città e nasconde un mistero inviolato allo scopo di scoprire lo straordinario segreto celato tra le sue antiche mura... Età di lettura: da 12 anni. -
Co2
"La silloge di poesie """"CO2"""" di Maurizio Alberto Molinari, seppur suddivisa in tre sezioni, senza dubbio, riconduce ad una visione globale della sua complessa visione lirica che è dirompente e profondamente simbolica. La poesia di Maurizio Alberto Molinari scruta fin nel profondo le evidenze della realtà e attinge ad un recupero memoriale, che è sinceramente avvertito in alcune liriche, ma l'intero corpo poetico è collegato saldamente da un filo conduttore apertamente dichiarato che è il senso di solitudine accompagnato dalla necessità vitale di riflessione che indaghi fin nell'imo dell'animo umano e dalla constatazione che, mentre il tempo passa velocemente, la vita diventa """"speranza"""" e """"nulla più"""""""". (dalla prefazione di Massimo Barile)." -
Racconti scontati
Animali parlanti, principi e principesse, città fantastiche, alieni, angeli e diavoli, assassini e innamorati. Questi e molti altri saranno i protagonisti di questa raccolta di racconti senza pretese, da spendere poco, scontati. Racconti scritti per divertire e per divertirsi sperando di riuscire, anche per poco, a strappare un sorriso. -
Memorie di un bancario
Questi racconti costituiscono una minima parte delle esperienze lavorative di un impiegato di banca, anche se esse rappresentano forse la parte più incisiva, sofferta e psicologicamente più traumatica che un lavoratore del credito possa avere nell'arco di una carriera che si è dispiegata, con diverse esperienze ambientali, professionali ed umane, fra le più variegate, per ben trentacinque anni. -
T'aricordisi? (Ti ricordi?)
"La stanza del poeta non ha muri, né pavimento, né soffitto. Ha solo una porta e finestre che si aprono sull'eterno e sull'infinito. I polsi della sua sensibilità e della sua fantasia non conoscono le fredde catene dell'hic et nunc, travolgendo ogni barriera dello spazio e del tempo. Come un esule, egli vive il proprio tempo al di là del tempo ed il proprio esserci al di là di ogni frontiera e di ogni orizzonte. E Mario De Rosa, lascia il quotidiano alle sue spalle, per inerpicarsi per un sentiero irto di ombre, per ritrovare le radici profonde che gli consentano di ergersi sulla rupe e librarsi nell'azzurro, per spiccare il volo..."""" (dalla prefazione di Giuseppe M. Maradei)." -
Capo Pact
"Nelle terre desolate del South Dakota, il grande guerriero Capo Pact vede il suo popolo massacrato mentre cerca di difendere quelle terre dove hanno vissuto gli avi, dove sono sepolti e riposano i loro sciamani, quasi a immaginare ancora gli spiriti dei guerrieri che, ai piedi delle montagne, galoppavano nelle immense praterie. Le parole di Carmine Gaeta sono intense e pervase da pathos, rendono vive le emozioni, i sogni, i ricordi in un alternarsi di sofferenza e ritorno alla propria Terra nelle celesti praterie: il cielo sopra la testa nel momento della morte, il tormento e i pensieri si miscelano con l'aria fredda della montagna, il cuore travagliato e il desiderio di condurre il proprio popolo nel paese dei bisonti fino ad avere """"tanto spirito, soltanto per resistere"""" ancora un po' fino a che sopraggiunga il sottile e quasi irresistibile """"piacere di morire""""."""" (dalla prefazione di Massimiliano Del Duca)." -
Il nostro nido in cielo
"Nella silloge di poesie """"Il nostro nido in cielo"""", Angela Aprile alimenta di nuova linfa lirica il suo universo emozionale che diventa una sorta di esplosione del travolgente sussulto d'amore, del respiro profondo che innalza, ad una dimensione più elevata, il sentimento """"puro"""" fino a raggiungere, nei passaggi più intensi, una """"romantica elegia""""."""" (dalla prefazione di Massimo Barile)." -
Vivi come sogno nel sonno dei miei occhi
"La silloge di poesie """"Vivi come sogno nel sonno dei miei occhi"""" di Claudio Malune è un flusso cosciente in cui si alternano sensazioni forti e l'insieme dei ricordi cui attingere, silenzi da decifrare e visioni da interpretare. È uno scandaglio """"aperto sul tempo"""" che cerca di leggere nelle profondità, negli spazi in cui lo sguardo di una donna si perde nei giorni della vita, nei dolci sorrisi e nella solitudine di un momento: il meraviglioso incanto deve fare i conti con il mutare degli sguardi, il movimento delle labbra di una donna può essere una risposta che significa una vita..."""" (dalla prefazione di Massimo Barile)." -
L' unico rumore. Il mormorio del mare...
Concetta Aiello, nella silloge di poesie ""L'unico rumore: il mormorio del mare..."""", recupera le proprie origini attraverso un susseguirsi di memorie e momenti nostalgici, di immagini della terra natia, di visioni ed atmosfere sognanti. In una costante ricerca della propria sostanza, nella continua visione che alimenta il proprio """"essere"""", i ricordi che nascono dal cuore diventano l'essenza stessa della sua lirica: la magia della vita si nutre dei profumi della sua terra, si abbandona ai silenzi, si lascia cullare dall'onda dei ricordi e delle emozioni...""