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Il bambino terribile e la scuola. Proposte educative e pedagogiche
Chi è il bambino terribile? Che cosa può consentire di entrare in relazione con lui senza essere sopraffatti e di conseguenza sopraffarlo? Che cosa significa essere d'aiuto, in quanto insegnanti e educatori, di fronte a un bambino agitato, aggressivo, addirittura violento? Bernard Aucouturier, uno dei massimi teorici della psico-motricità si occupa qui dei disturbi di comportamento e delle difficoltà di apprendimento dei bambini difficili da gestire nell'ambito scolastico, che restano ai margini della scuola e faticano a raggiungere lo statuto di allievi. L'osservazione e un lungo lavoro con questi ""bambini terribili"""" ha portato l'autore a proporre risposte educative e pedagogiche ispirate alla pratica psicomotoria e alle sue strategie di rassicurazione profonda tramite il corpo e il linguaggio. Una riflessione che si rivolge a tutte le figure educative che si occupano di infanzia, interrogandole sul senso profondo da attribuire alla scuola di domani."" -
Il bambino e la coppia. Comprendere e trattare le famiglie con bambini in età prescolare
Il testo offre una visione dall'interno del modo in cui la comunicazione del bambino evolve nel contesto della famiglia e del modo in cui i genitori possono lavorare insieme o invece avere difficoltà a cooperare. Le autrici presentano casi tratti dalla vita guotidiana e studi di casi tratti da un progetto di ricerca longitudinale che ha usato il Lausanne Trilogue Play per valutare le interazioni tra bambini e genitori in famiglie con figli in età prescolare. La prima parte del volume presenta il caso di Lucas e della sua famiglia, dalla prima infanzia all'età di cingue anni. In ciascun capitolo si analizza come i bambini imparano a comunicare con più persone contemporaneamente. Nella seconda parte si esamina il modo in cui i bambini reagiscono alle difficoltà di cooperazione dei genitori, come la competizione o la possibilità di comunicare solo attraverso il figlio. Le autrici seguono molti casi esemplificativi per illustrare le diverse forme di cogenitorialità problematica e il deragliamento della traiettoria evolutiva del bambino in differenti età e fasi dello sviluppo. Nella terza parte vengono presentati modelli di prevenzione e di intervento basati sul LTP. I capitoli sono dedicati inoltre alla Developmental Systems Consultation, che combina l'uso del LTP e del video-feedback, e a un nuovo modello, il Reflective Family Play, che permette a intere famiglie di impegnarsi in un trattamento. -
Dieci minuti per la famiglia. Interventi sistemici in medicina di base
La medicina di base è oggi orientata verso una consultazione centrata non più sul medico ma sul paziente, con maggior attenzione alla relazione. Ci sono inoltre considerevoli evidenze a favore di un approccio sistemico nel trattamento di molti problemi di salute. ""Dieci minuti per la famiglia"""" è una guida pratica per i professionisti della salute che lavorano nella medicina di base e vogliono migliorare l'efficacia del proprio intervento con pazienti problematici e con le loro famiglie. Passo dopo passo, introduce la teoria e la pratica degli approcci sistemici, dai colloqui-intervista con i pazienti nelle consultazioni di routine alla conduzione di incontri con famiglie problematiche, dà suggerimenti concreti per usare tecniche semplici di intervento sulla famiglia e incoraggia il pensiero sistemico e costruttivista per i casi individuali."" -
La gabbia di vetro. Prigionieri dell'automazione
Sono poche le cose che oggi facciamo senza l'aiuto dei computer. È questo il mondo che vogliamo? Nicholas Carr va al di là dell'entusiasmo per piloti automatici e macchine che guidano da sole, computer indossabili e medicina digitalizzata, mostrandoci il prezzo che paghiamo nel lasciare che il software domini sempre di più il nostro lavoro e il nostro tempo libero. Anche se ci rendono più semplice la vita, la rete e le nuove tecnologie ci stanno rubando qualcosa di essenziale, come la gratificazione legata al fatto di portare a termine un lavoro complicato nel mondo reale. Dalle fabbriche tessili del XIX secolo alle cabine di pilotaggio dei moderni aerei, Carr esplora l'impatto dell'automazione da una prospettiva profondamente umana, esaminando le conseguenze della nostra crescente dipendenza dai computer. Senza dimenticare che, usando mezzi così efficienti, rinunciamo a sviluppare competenze cruciali in vari ambiti, col risultato di trovarci in gravi difficoltà se lo strumento non funziona. -
Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione
Sulle tracce di ""La testa ben fatta"""" e """"I sette saperi necessari all'educazione del futuro"""", Edgar Morin auspica una riforma profonda dell'educazione, fondata sulla sua missione essenziale, che già Rousseau aveva individuato: insegnare a vivere. Si tratta di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri ma anche di prepararsi ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà del destino umano. Questo nuovo libro non si limita a ricapitolare le idee dei precedenti ma sviluppa tutto ciò che significa insegnare a vivere nel nostro tempo, che è anche quello di Internet, e nella nostra civiltà planetaria, nella quale ci sentiamo così spesso disarmati e strumentalizzati."" -
Guarisci te stesso. Lezioni di mindfulness
Saki Santarelli, uno dei padri della mindfulness, esplora qui le radici dell'arte di curare e mostra come introdurre nella relazione di guarigione la consapevolezza che nasce dal prestare attenzione al momento presente, intenzionalmente e senza giudicare, dall'ascoltare se stessi e aprirsi agli altri, dalla pratica della meditazione. Si tratta in particolare di favorire la possibilità di riconoscere, sia da parte dei pazienti sia da parte di chi cura, che si è tutti feriti ma anche tutti integri, che dentro ogni guaritore c'è un ferito ma dentro ogni ferito c'è un guaritore, rivoluzionando le dinamiche della relazione paziente-terapeuta. Quest'alleanza indispensabile funziona come un vero e proprio farmaco per alleviare i disagi e le sofferenze che appesantiscono la vita di tutti noi. -
La scienza in trincea. Gli scienziati italiani nella prima guerra mondiale
La prima guerra mondiale obbliga gli scienziati italiani a scelte combattute. Neutralismo o interventismo? Difendere l'internazionalismo scientifico che parla di pace o raggiungere il fronte per combattere il militarismo prussiano? Il matematico Vito Volterra non ha dubbi e si arruola volontario (a 55 anni!), mentre Tullio Levi-Civita, anche lui matematico, tiene ben salda la bandiera del pacifismo. Ma nel libro troviamo anche la storia dei fisici e di Guglielmo Marconi, premio Nobel nel 1909, e quella dei chimici, in gran parte ostili al conflitto ma pronti a partecipare con impegno allo sforzo bellico del Paese. La scienza serve per vincere le guerre. Quella del '14-18 vede fra l'altro la tragica novità delle armi chimiche, il battesimo militare per aerei e dirigibili, l'invenzione del sonar per la guerra dei sommergibili. La scienza serve anche per costruire la pace, un progetto che i sopravvissuti al bagno di sangue della prima guerra mondiale portano avanti con grande determinazione e tensione etica. -
Immagini che ci guardano. Teoria dell'atto iconico
Uno fra i più autorevoli storici dell'arte dei nostri giorni si interroga sul perché l'idea stessa di immagine, il suo fascino e la sua potenza siano temi sempre attuali. Questo dipende in primo luogo dall'inedita predominanza del visuale in tutti gli ambiti del nostro quotidiano. Ma dietro si annida un problema più profondo e paradossale: le immagini, in quanto artefatti, non possiedono vita propria, eppure sviluppano una presenza che le differenzia e le eleva rispetto alla materia inanimata. Da qui l'aspettativa che la riflessione possa spingersi oltre il livello del puro sguardo, della mera contemplazione. Nell'apparente conflitto tra fissità e vitalità sta il vero potere attivo delle immagini. Partendo da questo presupposto, Horst Bredekamp sviluppa una teoria dell'atto iconico complementare a quella dell'atto linguistico e distingue tre aree in cui le immagini operano attivamente: la vita artificiale, lo scambio di immagine e corpo e l'energia autonoma della forma. Il volume rappresenta la stimma di decennali ricerche sulla fenomenologia delle immagini e sulla loro forza intrinseca. -
Le prime relazioni del bambino. Dalla nascita a due anni, i legami fondamentali per lo sviluppo
Non è sempre facile capire un bambino né sapere come sostenere al meglio lo sviluppo nelle prime fasi della sua vita. Basato sugli ultimi risultati della ricerca ma scritto in un linguaggio accessibile anche ai non esperti, questo libro è un aiuto concreto per chi si prende cura di un bambino in questi anni così importanti per la crescita. Grazie alla ricchezza di immagini tratte dai video di bambini con le loro famiglie, corredate dalle chiare spiegazioni dell'autrice, il libro fornisce indicazioni utili per favorire lo sviluppo della comprensione sociale, dei legami di attaccamento, dell'autocontrollo e dell'intelligenza nei primi due anni di vita. Le sequenze di immagini ricreano la struttura e la magia della comunicazione con i bambini e mostrano l'importanza fondamentale delle prime relazioni per lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo. Un testo per tutti coloro che si occupano dello sviluppo psicologico dei bambini dalla nascita a due anni: docenti, professionisti e genitori. -
Il noi collettivo. Impegno congiunto e mondo sociale
Sono pochi i giorni in cui non facciamo, almeno implicitamente, uso del ""noi"""" collettivo, che si stia parlando o semplicemente pensando. Ma che cosa ci legittima a usare questo """"noi""""? Margaret Gilbert pone qui la questione del fondamento del noi collettivo, cruciale per ogni ontologia sociale, a partire da un originale approccio esistenziale: """"Non si può sperare di avere una comprensione adeguata della condizione umana senza rispondere a questa domanda"""". Elaborando i concetti di """"impegno congiunto"""" e di """"soggetto plurale"""", l'autrice affronta alcuni problemi decisivi del noi collettivo protagonista delle nostre vite quotidiane. Esistono valori collettivi, i valori di un soggetto plurale, di un noi collettivo? E che ne è della libertà dei singoli individui nella condivisione dei valori di un soggetto plurale? Se diciamo che noi siamo moralmente responsabili per qualcosa, che cosa dice questo di me e di te, singoli individui appartenenti a quel collettivo? Qual è la relazione tra l'impegno congiunto costitutivo del noi collettivo e il fenomeno della fusione degli io nell'amore? Che cosa distingue un mero aggregato di singoli esseri umani da un'unità sociale? Nel caso della comunità europea, siamo in presenza della costituzione di un nuovo noi, di un nuovo popolo con le caratteristiche di europei?"" -
Il dono nel tempo della crisi. Per una psicologia del riconoscimento
Nella prospettiva di una psicologia relazionale, gli autori mostrano le potenzialità terapeutiche e umane del dono, della reciprocità e del perdono, anche in un tempo di interminabile crisi come il nostro, dato che la crisi costituisce da sempre una condizione costante dell'esistenza umana. Solo da chi sia aperto al riconoscimento dell'altro, nella sua diversità e nella sua ricchezza, possono scaturire sentimenti e comportamenti adeguati a ""ri-generare l'uomo"""". Il libro delinea i tratti essenziali della cura psicologica come donazione di senso e presenta una inedita psicologia del riconoscimento e della reciprocità, che nel dono e nel perdono, considerati abitualmente gesti inattuali, individua invece gli snodi fondamentali di una piena realizzazione di sé."" -
Il Training cognitivo per le demenze e le cerebrolesioni acquisite. Guida pratica per la riabilitazione. Con risorse online
A sette anni dalla pubblicazione di ""Demenza, 100 esercizi di stimolazione cognitiva"""", le autrici propongono nuovi strumenti che, insieme ai precedenti, possono essere utilizzati all'interno dei differenti settori sociosanitari diretti alla riabilitazione neuropsicologica. Questo nuovo volume, integrato dalle risorse disponibili online con le schede stampabili degli esercizi proposti, è stato pensato per essere utilizzato anche in programmi riabilitativi rivolti a persone con deficit cognitivi conseguenti a cerebrolesioni acquisite, come ictus e traumi cranici. A differenza del trattamento delle patologie degenerative, che tende a rallentare il decorso inarrestabile della malattia, la riabilitazione neuropsicologica per le cerebrolesioni acquisite ha l'obiettivo di raggiungere il massimo grado di autonomia del paziente attraverso la compensazione o il recupero delle abilità compromesse."" -
Pratiche di valutazione formativa. Il caso fondazione Rui
A partire dal caso delle residenze della Fondazione Rui, ente che gestisce collegi di merito in differenti città d'Italia e promuove progetti di formazione in ambito universitario, si propongono indicazioni a supporto dell'ipotesi di fondo: fare una buona valutazione dell'efficacia di azioni formative complesse rappresenta un'opportunità per migliorare anche l'organizzazione. I temi affrontati sono quelli dell'apprendimento organizzativo, della formazione degli adulti in contesti di esperienza operativa e delle implicazioni organizzative che ne determinano le condizioni di efficacia. L'accento è posto su tematiche tipiche di una comunità scientifica, quella degli psicologi del lavoro e dell'organizzazione, in cui l'ambito della formazione e della valutazione apre processi di comprensione dell'organizzazione più articolati. -
Il corpo accusa il colpo. Mente, corpo e cervello nell'elaborazione delle memorie traumatiche
In questo libro, Van der Kolk amplia radicalmente lo spettro delle cause e delle conseguenze del trauma, dando speranza e fornendo spiegazioni chiare a chiunque ne sia colpito. Sulla base di trent'anni di esperienza e pratica clinica, evidenzia che il terrore e l'isolamento, aspetti centrali del trauma, rimodellano radicalmente sia il corpo sia il cervello. Le nuove conoscenze sull'istinto di sopravvivenza spiegano perché le persone traumatizzate sperimentino un'ansia e una rabbia intollerabili, e permettono di capire l'impatto del trauma sulla capacità di concentrazione e di memorizzazione, e sulla possibilità di instaurare relazioni basate sulla fiducia, sentendosi ""a casa"""" nel proprio corpo. Integrando i recenti progressi delle neuroscienze e degli studi sull'attaccamento, l'autore indica nuovi percorsi di ricerca, che consentono di ricablare il funzionamento cerebrale, contrastando il senso di impotenza e invisibilità associato al trauma e facendo sì che adulti e bambini possano recuperare la padronanza del proprio corpo e della propria vita."" -
Socrate
Socrate, finora inedito in traduzione italiana, sviluppa un'originale riflessione sulla nascita della tradizione politica occidentale, ovvero sul rapporto fra Socrate, Platone e l'esperienza della polis greca. La figura di Socrate attraversa l'intera opera di Hannah Arendt come un riferimento importante e sempre positivo, che aiuta a riformulare i temi della coscienza, del male e del pensiero critico. Qui rappresenta l'inizio di una pratica filosofica e politica che Platone abbandona e tradisce, inaugurando la metafisica come fuga dalla politica. In una prospettiva più ampia, queste pagine mettono per la prima volta a tema l'origine dell'inimicizia tra filosofia e politica, che segna, a parere di Arendt, il destino del pensiero occidentale. I saggi di Adriana Cavarero e Simona Forti corredano il testo arendtiano, mettendone in luce gli aspetti più rilevanti e attuali. -
Mente e cosmo. Perché la concezione neodarwiniana della natura è quasi certamente falsa
Se la coscienza non può essere spiegata dalla fisica e dalla biologia nella loro forma attuale, e se la mente è un prodotto dell'evoluzione biologica, ""allora"""", afferma Nagel,""""la biologia non può essere una scienza puramente fisica"""". Convinto del fallimento della concezione materialistica della natura, che non spiega i tratti fondamentali del nostro mondo connessi con la mente (coscienza, intenzionalità, significato, valori), Nagel sostiene la necessità di rileggere l'intera storia dell'evoluzione assumendo la centralità dei fenomeni mentali e coscienti, governati da principi che, nella loro forma logica, sarebbero teleologici piuttosto che meccanicistici. La visione riduzionistica del mondo, che pone la materia a fondamento di tutta la realtà, è ancora molto diffusa. Riconoscerne i limiti - è questo il senso della proposta di Nagel - rappresenta il primo passo nella ricerca di possibili alternative."" -
Meccanica quantistica. Il minimo indispensabile per fare della (buona) fisica
I concetti essenziali della meccanica quantistica vengono spiegati con chiarezza in questo volume da Léonard Susskind e Art Friedman. Si tratta di una introduzione a una disciplina notoriamente ardua. Ma sfruttando la potenza dimostrativa della matematica, i due autori danno una spiegazione esauriente del mondo delle particelle subatomiche. Diversamente da altre opere divulgative, che eludono le stranezze della fisica dei quanti, questo libro illustra tutti gli aspetti bizzarri della logica che la governa. I lettori troveranno presentazioni dettagliate dei concetti di stato, indeterminazione, dipendenza temporale, entanglement, onde e particelle, e di molto altro. Ogni capitolo contiene esercizi per garantire una comprensione adeguata di ciascuna area. Basato su una fortunata serie di lezioni che Susskind tiene alla Stanford University, ""Meccanica quantistica"""" è una """"cassetta degli attrezzi"""" per gli appassionati di scienza che desiderino comprendere la fisica del nostro tempo."" -
Responsabilità. Rispondere di sé, rispondere all'altro
Quando agiamo responsabilmente? Che cosa significa essere responsabili o sentirsi responsabili? Da chi è fatta valere la responsabilità, nei confronti di chi o di che cosa? Fino a che punto si spinge? È rivolta al passato o al futuro? È simmetrica o asimmetrica? In che senso la responsabilità chiama in causa le dimensioni del potere, del sapere, del volere? Da ultimo, come si intrecciano responsabilità e libertà? Lungo un percorso che attraversa l'odierno scenario storico, sociale e culturale dell'azione responsabile, l'autore indaga i fondamenti filosofici del vincolo etico, delineando un modello di etica della relazione con profonde implicazioni teoriche e pratiche nei processi di costituzione dell'identità. -
Doppia diagnosi. Tra tossicodipendenza e psicopatologia
Il testo analizza lo stato attuale delle conoscenze sulla doppia diagnosi: la presenza nello stesso soggetto di un comportamento tossicomanico (spesso con abuso di più sostanze) e di una sintomatologia psichiatrica. Oggi più di ieri, i fenomeni di dipendenza chiamano in causa l'intera complessità psichica della persona, di cui sono solo una parte i differenti sottosistemi di sofferenza, strutturati o meno in una precisa forma psicopatologica. Come già la prima edizione, anche questa offre una visione complessiva di tutte le dipendenze, basata su circuiti che si sviluppano su piani interrelati e si articolano con il contesto familiare e sociale. L'autore presenta un'ipotesi sistemica delle relazioni di dipendenza, delineando la struttura che connette cognizioni, emozioni, relazioni e scelte che sostengono la catena tossicomanica. Alla luce delle novità emerse negli ultimi anni, si evidenzia la diffusione di nuovi oggetti di dipendenza. Vecchi consumi, come quello di alcol, riprendono vigore, mentre aumenta sempre più la dipendenza dal gioco d'azzardo. Inoltre, è stato pubblicato il nuovo DSM-5, che apporta cambiamenti che influenzeranno il pensiero e la prassi clinica di tutti i professionisti della salute mentale. Proprio tenendo conto di tali novità, il testo illustra le strategie interpretative più utili per curare vecchie e nuove dipendenze. -
La sfida della disciplina. Governare il caos per favorire lo sviluppo del bambino
Come porre limiti e regole senza inasprire i conflitti ma rafforzando il legame con il bambino e favorendo il suo sviluppo mentale. Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, autori di ""12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino"""", si occupano ora, con la stessa competenza e lo stesso approccio innovativo, della sfida più importante per chi cresce un figlio: la disciplina. Il testo chiarisce il rapporto tra lo sviluppo cerebrale del bambino e il modo dei genitori di reagire ai suoi cattivi comportamenti, offrendo un valido piano d'azione per affrontare, senza violenza ma con comprensione, tensioni e crisi di collera. Partendo dal reale significato del termine """"disciplina"""" (istruire e insegnare, non rimproverare), gli autori mostrano come entrare in sintonia con il bambino e incanalare le sue emozioni per trasformare una crisi di rabbia o di pianto in un'opportunità di crescita. Così si potrà spezzare il circolo vizioso di capricci del bambino e punizioni del genitore, sostituendolo con strategie più efficaci e adeguate a ogni fase dello sviluppo. Grazie alle spiegazioni semplici e chiare, ai consigli pratici, ai fumetti e ai disegni accattivanti che chiariscono con immediatezza le indicazioni degli autori, questo libro costituisce una grande risorsa per ogni famiglia.""