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La misura dell'altro. Animali e viaggi di Emilio Cecchi
Questo studio intende risalire all'inquietudine da cui origina il segreto che Emilio Cecchi attribuisce all'altro, sia esso un animale, un popolo arcaico, l'universo metropolitano moderno. Tale segreto è il riconoscibile emblema di un disordine che scompagina il visibile, il segnale di una confusione minacciosa delle forme del mondo. Esso avverte dell'arrivo di una catastrofe. Il registro delle scritture diaristiche e odeporiche che qui si censiscono è talora desolato-apocalittico, altre volte sublime-apocalittico. Contro l'enigma dell'alieno e del lontano non è sempre schermo bastevole il gioco consueto della domesticazione e della comparazione, nel tentativo di prendere la misura dell'altro. -
Imprese, sviluppo, territori. Luoghi e percorsi imprenditoriali in Calabria
Il volume presenta i risultati più significativi di una ricerca sulle piccole e medie imprese calabresi in prospettiva comparata attraverso lo studio delle loro caratteristiche, del loro funzionamento, dei meccanismi di regolazione è gestione del lavoro, delle relazioni tra i vari soggetti pubblici e privati, considerando la specificità del contesto in cui esse operano. Peculiarità legate al ritardo e alle caratteristiche differenti del processo di modernizzazione nel Mezzogiorno, caratterizzato da una forte compenetrazione tra la politica, le istituzioni e i vari settori dell'economia locale, nonché per il peso considerevole dell'economia informale e del sommerso. Ciononostante, dai diversi contributi e dagli approfondimenti sui casi imprenditoriali di successo, emerge come le piccole imprese calabresi, pur avendo caratteristiche comuni a quelle di altre regioni, quali la piccola dimensione e la natura prevalentemente familiare, hanno seguito percorsi differenti dotandosi di apparati produttivi e di modelli organizzativi flessibili adeguati all'ambiente circostante. -
Giuseppe De Fazio. Grumi contratti di senso. Ediz. illustrata
Giuseppe De Fazio nasce nel 1955 a Catanzaro. Dove frequenta il liceo artistico e l'Accademia delle Belle Arti, nel 1978 consegue il diploma di laurea in pittura e l'anno successivo è assistente del prof. Gianni Pisani per la cattedra di pittura. Nel 1977, durante una breve frequentazione con il filosofo Giovanni Marzano, viene a conoscenza della pittura mineralica e comincia a svilupparne un suo significativo contributo. Nel 1978 conosce a Roma il pittore mineralico Guccione Giuseppe Masci con il quale instaura un duraturo rapporto collaborativo, nel 1982 il comune interesse li porta a realizzare a quattro mani una grande opera-manifesto, esposta a Roma nello stesso anno. Dopo un breve periodo tra Milano e Novara, nel 1985 si trasferisce a Brescia dove insegna discipline pittoriche fino al 2003 dedicandosi con impegno e continuità alla pittura mineralica. Qui abbandona l'iniziale impostazione figurativa e orienta la sua ricerca stilistica sulla luce e sul colore, elementi fondanti di un astrattismo mineralico che prenderà vita in tele di grandi dimensioni. A partire dal 1994, un'altra forte attrazione verso la forma plastica lo condurrà a percorrere contemporaneamente un nuovo sentiero di esplorazione, frequentando per tre anni la scuola Vantini di Botticino che gli consentirà di trasferire lo stile mineralico in opere scultoree. Nel 2003 si stabilisce definitivamente nella sua città natale dove si divide tra l'insegnamento di discipline pittoriche e una fattiva e incisiva attività di ricerca artistica. -
Gelsomina Rasetta. Dell'amore e della bellezza. Ediz. a colori
Questo testo non è solo un documento meramente illustrativo di una attività, ma offre ampio spazio alla ""parola"""", alla riflessione sull'arte proposta da Mina Rasetta e sul suo possibile senso: non vuole essere una semplice rassegna, una illustrazione, una somma di immagini piacenti ma una ricerca del filo logico, del telo che sta dietro la ricerca espressiva dell'autrice. Tuttavia, per provare a comprendere e a comprendersi veramente non basta una sola voce, un solo punto di vista e per questo nel libro viene data voce a intellettuali provenienti da vari settori degli """"studi culturali"""" una riflessione dal proprio punto di vista, in modo da aprire attraverso letture contestuali più ampie il senso del percorso creativo creato."" -
La parrocchia e il Concilio. La fedeltà al Concilio di un piccolo gregge. La parrocchia di San Fulgenzio in Roma
Non è frequente, almeno nella diocesi di Roma, che un prete si trovi a prestare servizio in una parrocchia urbana durante l'arco intero di quarantatre anni, come è accaduto all'autore di queste note tra il 1969 e il 2011: dapprima da vicario, poi da parroco nella parrocchia di San Fulgenzio. Negli anni del post-concilio forte e sentita era l'istanza alla partecipazione da parte dei laici di fronte all'esigenza di innovare lo stile dei rapporti all'interno della Chiesa e della Chiesa stessa col mondo ad essa esterno. A San Fulgenzio poi, la comunità era in quel momento singolarmente sensibile e reattiva e, a cominciare dal suo primo parroco, aveva saputo definire una linea pastorale coerente con le prospettive che il dibattito conciliare aveva posto in luce e codificato soprattutto nelle costituzioni ""Dei Verbum"""" sulla Sacra Rivelazione, """"Sacrosanctum Concilium"""" sulla liturgia, """"Lumen gentium"""" sulla Chiesa e la sua missione, """"Gaudium et spes"""" sulla Chiesa e il mondo contemporaneo. Nell'attenzione ai tempi e alle circostanze concrete con cui l'azione pastorale doveva fare i conti, era nata non solo una serie di iniziative più o meno efficaci, ma uno stile a cui la comunità intera ha continuato ad attenersi negli anni, facilitata dal fatto che al primo parroco don Ivan Natalini, era subentrato il suo viceparroco don Giorgio Alessandrini, presente e attivo con lui quasi subito, da appena un anno dopo l'inaugurazione della parrocchia avvenuta l'otto febbraio del 1968. Il successore, autore di queste note, fortemente convinto e motivato a restare nel solco tracciato, ha voluto rendere di pubblica ragione un'esperienza dai molteplici risvolti, in cui sono intrecciati, oltre ad aspetti pastorali che interessano le dinamiche della Chiesa italiana di quegli anni, anche fatti e circostanze che hanno sfiorato questioni non secondarie della vita pubblica e civile in genere, in cui alcuni tra i parrocchiani erano personalmente impegnati."" -
Welfare e lavoro
Negli ultimi decenni il mercato del lavoro è profondamente cambiato. Il nuovo sistema occupazionale, richiedendo sempre più produttività, mobilità, flessibilità e maggiori specializzazioni, ha modificato le forme di organizzazione e la natura stessa del lavoro. È aumentata la disoccupazione soprattutto fra alcune categorie, come i giovani, che spesso sono intrappolati dentro lavori atipici, precari, temporanei, senza nessuna garanzia o stabilità. L’esclusione di un ingente numero di giovani dal mondo del lavoro rappresenta uno dei principali problemi di policy dei Paesi dell’Unione Europea. Questo libro si propone di illustrare gli aspetti che caratterizzano, sia in positivo che in negativo, il mercato del lavoro ed affronta il problema della disoccupazione giovanile; vuole analizzare i punti di forza e di debolezza dell’intervento pubblico italiano nel campo delle politiche attive del lavoro e il programma Garanzia Giovani in Italia. -
Le notti di Tawhidi: variazioni sull'adab
Il ""Kit?b al-Imta' wa'l-mu'?nasa"""", ossia il """"Libro delle conversazioni piacevoli"""", di Ab? ?ayy?n al-Taw??d? emana un grande fascino. Attraverso il filo conduttore della """"piacevole"""" conversazione e dell'intrattenimento notturno, con un uso sapiente della parola e del pensiero, con l'infinita molteplicità dei temi, con la voce dei maggiori protagonisti dell'epoca, con le dilatazioni e amplificazioni verso il passato e le aperture verso il futuro, esso rievoca quello spirito d'adab che caratterizzò la prosa araba fin dal suo primo fiorire."" -
I borghi più belli del Mediterraneo. L'eterna seduzione del Mare Nostrum e del suo entroterra raccontata attraverso 135 località tutte da scoprire
Fino a quando avremo occhi per la bellezza, nel mondo resterà la speranza. E fino a quando sapremo guardare il mare, interrogarlo, respirarlo, ci sarà motivo di gioia. Il Mediterraneo è un incontro fatale. Naufraghi al tavolino di un bar, vediamo la sua luce brillarci davanti. L'abbiamo cercata nelle pietre, nei cibi, nei piccoli paesi dimenticati, nei marmi e nei bronzi di un museo deserto. Abbiamo cercato il Mediterraneo in una stretta di mano e in un caffè, nei profumi della macchia, nella rete di canali e ruscelli disegnata su un tappeto orientale, nelle vie carovaniere che conducevano ai porti del Levante. Questa guida non vuole essere esaustiva: vi abbiamo inserito i borghi dove siamo stati e che ci sono piaciuti, ma molti altri mancano all'appello. Ora sono 135 di 17 Paesi, più sette itinerari. Ognuno di questi luoghi è una traccia di salvezza, un angolo dove rifugiarsi, nascondersi e vivere. -
Rivista di politica (2017). Vol. 2: nuovo radicalismo politico: populismi di destra e di sinistra nella crisi della democrazia europea, Il.
Contributi di: Damiano Palano; Luke March; Michele Marchi; Dominic Holdaway; Marco Gervasoni; Giovanni Belardelli, Andrea Frangioni. -
Europa 1957-2017. Cosa resterà di questi Sessanta anni. Celebrazione «ombra», non retorica, nel sessantesimo anniversario dei trattati di Roma
La Fondazione lustus, con sede a Roma, è una istituzione senza scopo di lucro che persegue esclusivamente finalità sociali. L'obiettivo principale è quello di promuovere lo studio e l'approfondimento di temi economici, scientifici, giuridici e, in generale, legati alla ricerca accademica. Ha inoltre lo scopo di promuovere lo studio e la diffusione delle idee, volte a valorizzare, nel contesto dell'Unione Europea, la formazione di una nuova classe dirigente per una nuova società più libera e più giusta, per uno stato federale più vicino ai cittadini. La sua attività è ispirata ai valori universali di libertà e di solidarietà. -
Atti della tredicesima «Lezione Mario Arcelli». (Piacenza, 12 aprile 2017)
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell'Università Cattolica - sede di Piacenza - e presso la Biblioteca Comunale ""Passerini-Landi"""". Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale """"Passerini-Landi"""", e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. La tredicesima """"Lezione Mario Arcelli"""" si è tenuta il 12 aprile 2017 presso l'Università Cattolica - sede di Piacenza."" -
Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci
Di fronte al disordine mondiale scaturito dalla caduta del muro di Berlino e dagli attentati dell'11 settembre 2001, ci si chiede con sempre maggiore insistenza chi comandi il mondo. Nonostante i contributi sempre più numerosi, manca finora una visione d'insieme che unisca gli indispensabili presupposti teorici con gli inevitabili effetti pratici, in modo da individuare relazioni e intrecci, che il più delle volte sono davanti agli occhi di tutti. Con un approccio scientifico, gli autori si interrogano su questo tema, riunendo fili dispersi per creare un originale quadro di insieme. Emerge che le persone che influenzano le sorti del pianeta non sono le classi politiche che appaiono sugli schermi televisivi e contro cui si indirizza la protesta, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili. Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo. -
Lezioni di filosofia politica
Le ""Lezioni di filosofia politica"""" di Lucio Colletti sono state tenute dall'autore nel 1958 all'Istituto Gramsci di Roma. Esse riflettono sia gli interessi del Colletti studioso di fama internazionale del pensiero marxista, sia le preoccupazioni ei temi vivi nel movimento operaio e più in generale nella sinistra italiana ed europea da poco uscita dalla guerra contro il nazifascismo e subito immersa nella Guerra fredda e nello scontro est-ovest. Vengono qui trattati il giusnaturalismo, Rousseau, Kant, il confronto fra liberalismo e democrazia, le trasformazioni del modo di produzione capitalistico, le trasformazioni dello Stato di diritto liberale. L'ultima lezione affronta anche il tema della rivoluzione, cercando di far emergere il vero pensiero di Lenin per distinguerlo accuratamente dalle interpretazioni """"blanquiste"""". Tema, questo, che tornerà di attualità negli anni di piombo."" -
La provocazione del logos cristiano. Il «Discorso di Ratisbona» di Benedetto XVI e le sfide interculturali
La lectio magistralis tenuta da Benedetto XVI all'Università di Ratisbona, dinanzi ad alcuni esponenti del mondo della scienza, continua a rappresentare una frontiera che stimola credenti e non credenti a non disperdere la speranza in un domani dove la ragione e la fede alimentano la fiducia in un mondo migliore. A dare forza a questa visione è stato lo stesso papa emerito, quando nel 2011 ha voluto il ""Cortile dei gentili"""", la struttura che, all'interno del Pontificio Consiglio della Cultura, ha il compito di favorire il dialogo tra credenti e non credenti. Il valore di questa iniziativa, che ha la natura giuridica di una Fondazione e che si avvale di una qualificata consulta scientifica, si esprime nella capacità di affrontare i grandi temi del nostro tempo senza perdere mai di vista la """"fonte"""" ispiratrice di un dialogo maturo, profondo e necessario. La riflessione interculturale sul """"Discorso di Ratisbona"""" si situa in questa prospettiva. Premessa di Gianfranco Ravasi e introduzione di Antonino Raspanti."" -
Non regalatemi una banca salvo che...
Ha senso oggi, per un privato, investire in una banca italiana? Il settore - dopo anni di pulizia dei bilanci e ricapitalizzazioni mostruose - rappresenta ancora un'opportunità oppure è un rischio mal calcolato? La risposta di Ernesto Preatoni, imprenditore che ha dato il via a una carriera caratterizzata da una serie di geniali intuizioni proprio attraverso l'acquisizione e la successiva vendita di alcuni tra i più importanti istituti di credito italiani, è tranchant: le banche oggi non solo non rappresentano un affare, ma addirittura costituiscono, nella stragrande maggioranza dei casi, imprese rischiosissime quando non tecnicamente fallite. Aziende che un imprenditore coscienzioso non vorrebbe gestire neppure se gli venissero regalate. Aziende che possono essere salvate solo dallo Stato. Da qui il titolo di questo nuovo libro, in cui Preatoni racconta la ratio con la quale decise di puntare sul settore del credito negli anni '90, i successi raccolti attraverso le operazioni condotte, ma anche lo sconcerto provato, scoprendo fino a che punto si fossero deteriorati, nel giro di pochi anni, i bilanci delle banche italiane. Preatoni racconta i retroscena di un settore - quello bancario - che se l'uomo della strada ha sempre percepito come paludato e guidato da rigidi e illuminati tecnici in grisaglia, si rivela, sin dagli anni '80, nella realtà, come un insieme di imprese con a capo funzionari poco preparati, spesso guidati nelle proprie scelte dall'amicizia con questo o quel rappresentante di qualche centro di potere sul territorio. Imprese che sembrano aver fatto utili nonostante manager insipienti e attenti solo ad accrescere il proprio potere. Nel corso del libro l'autore ricostruisce la parabola discendente del settore, dando conto a tutti quei piccoli risparmiatori convinti, loro malgrado, a investire in azioni e obbligazioni di banche fallite, del perché il credito sia arrivato a un tale punto di deterioramento e del perché in molti, già parecchi anni fa, probabilmente conoscessero quanto avanzato fosse lo stato di crisi delle banche italiane. Insomma: il settore, così com'è, difficilmente potrà continuare a sostenere l'economia reale. Il mercato e la regolamentazione europea non lo permettono più. Gli istituti di credito non hanno perciò un futuro? Secondo l'autore potrebbero non averlo, a meno che chi li gestisce non adotti un nuovo modello di business per tornare a fare banca. Come? Attraverso un cambio, radicale, di paradigma, che adegui il settore ai nuovi scenari di mercato. Prefazione di Paolo Savona. -
Il funerale senza fine
«Nei suoi versi c'è la descrizione di qualcosa di simile all'inferno; e, nonostante tutto, essi irradiano vitalità e felicità, energia e speranza e amore per la vita. Umorismo, persino.» – Lorenzo FioritornrnUn interminabile corteo funebre in cui tutti sono chiamati a marciare; tutti: gli artisti mezze calzette, gli operai, i malati di AIDS, le vecchie prostitute, gli uomini, le donne, i vecchi senza i loro bastoni e i bambini. Una marcia funebre dittatoriale che non conduce al camposanto ma che ti fa desiderare una tomba. Un cammino collettivo di un popolo assoggettato a un ideale pericoloso, che lo ha reso morto fra i vivi. Il funerale senza fine è un canto cupo e grottesco, una denuncia verso ogni forma di regime. Ma fra l’esercito di occhi vuoti e spenti che cammina inconsapevole, Visar Zhiti lascia pennellate di ottimismo. La dittatura potrà privare gli uomini della libertà, ma non potrà mai privarli della loro umanità. Di quella gioia che nasce dall’essere in tanti e insieme. -
La società calcolabile e i big data. Algoritmi e persone nel mondo digitale
Il mondo digitale nato nella metà del Novecento con l'invenzione del calcolatore elettronico ha cambiato e sta cambiando profondamente i nostri modi di vivere, di agire, persino di pensare. Lo sta facendo andando ben al di là di quanto la scienza aveva previsto fino ad alcuni decenni fa. Come scalatori in affanno, siamo tutti impegnati ad arrampicarci sulla montagna digitale che le nuove tecnologie informatiche hanno costruito, nel tentativo di comprenderla e dominarla. Questo saggio analizza una serie di temi e di questioni del nostro presente e del prossimo futuro che sono nati con la rivoluzione digitale e che coinvolgono i singoli individui e la società nel suo complesso. Le relazioni tra tecnologie digitali e potere, il ruolo degli algoritmi ormai pervasivi nella nostra vita e il rischio dell'alienazione tecnologica, le relazioni tra l'uso dei big data, la privacy dei cittadini e l'esercizio della democrazia, le tecniche di intelligenza artificiale e il loro impatto nel mondo del lavoro, la nuova industria al tempo dell'lnternet delle cose, gli open data e l'innovazione pubblica, le questioni legate all'impatto della rete sulle nostre menti e nelle relazioni tra le persone, la tracciabilità e la calcolabilità dei comportamenti dei singoli e degli organismi sociali. -
Soverato tra mare e terra. Archeologia e paesaggi. Ediz. illustrata
Il volume aggiunge nuovi elementi alla conoscenza della storia di Soverato evidenziando le potenzialità 'archeologiche' provate fin dai primi decenni del Novecento e confermate dalle recenti indagini della Soprintendenza archeologica. Nel testo, frutto di lunghi anni di ricerca, si presentano i risultati delle campagne di ricognizioni di superficie e della ricerca archivistica e fotografica condotta. I contributi di diverso taglio disciplinare che compongono il volume forniscono nuovi elementi per una migliore comprensione del territorio e del rapporto tra popolazione e luoghi oltre che per una lettura dei paesaggi nella loro evoluzione storica. L'elaborazione di tavole tematiche assolve lo scopo di restituire graficamente una parte dell'ampio mosaico dell'antica viabilità soveratese, la mappatura delle risorse idriche e, attraverso un'attenta analisi dei dati raccolti, la localizzazione dei resti dell'antico porto di Soverato. A compendio del volume viene pubblicata la prima ""Carta archeologica e dei beni culturali di Soverato"""" quale strumento di conoscenza e tutela nella pianificazione e gestione del territoriale. Il libro comprende i contributi di: G. Lena, A. Ruga, C. Raimondo, G. Macrì, S. Mariottini."" -
Feticismo e sentimenti
In questo volume appare, per la prima volta in lingua italiana, la traduzione del secondo capitolo del III tomo del monumentale Sistema di politica positiva, che segna l'ultima fase dell'opera del sociologo e filosofo francese Auguste Comte (1798-1857). Ne è oggetto il feticismo, già specificamente tematizzato in una lezione, la 52a, del Corso di filosofia positiva. Rispetto a quest'ultima emergono novità sostanziali, tali da autorizzare a parlare, più in generale, di un nuovo e «ultimo» Comte: insospettabile precursore dello strutturalismo, come argomenta tra l'altro nel suo contributo, in particolare attraverso Claude Lévi-Strauss, Lorenzo Scillitani; «padre fondatore» della sociologia tra i più sensibili al tema delle emozioni, come argomenta nella sua introduzione Paolo lagulli, per il quale l'inedito primato del sentimento che caratterizza la nuova tematizzazione del feticismo è «solo» la spia della prospettiva sociologica generale del Comte più maturo. Chiudono il volume prospezioni e annotazioni di Roberto Righi. -
Alterità e cosmopolitismo nel pensiero moderno e contemporaneo. Atti del Seminario (Catania, 15 marzo 2017)
Il volume raccoglie i diversi contributi, discussi nel corso della giornata di studi intitolata ""Identità in bilico. Orientalismo, cosmopolitismo e storicismo"""", tenutasi presso il dipartimento di Scienze umanistiche dell'Ateneo di Catania il 15 marzo 2017. Tale giornata seminariale rappresenta l'esito conclusivo di un progetto di ricerca dell'università catanese intitolato """"L'orientalismo tra cosmopolitismo e pensiero coloniale nello storicismo contemporaneo"""". «Il progetto in questione, declinato con modalità diverse anche in ragione delle differenti prospettive di ricerca dei partecipanti, ha inteso guardare, in buona sostanza muovendo dall'analisi e dalla rielaborazione dell'oramai antico problema legato alle relazioni, per dirla in breve, tra Oriente e Occidente, ai rapporti con l'alterità così come essa è stata individuata, teorizzata e vissuta in contesti socio-culturali eterogenei e ad opera di ricercatori ed esperti di varia provenienza e formazione» (dalla Prefazione).""