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Governi privati. Le società partecipate dei comuni strumento e arena del governo locale
Le società partecipate dei comuni dividono ormai da venti anni l'opinione pubblica in Italia, vedendo opposti lo schieramento degli indefessi sostenitori e quello degli accesi detrattori. Le scienze economiche ne hanno diagnosticato la difficoltà di sviluppo, nonostante le grandi potenzialità, mentre quelle giuridiche ne sottolineano la frammentarietà e l'ambiguità normativa che fanno loro da cornice. Al di là delle riflessioni accademiche, una copiosa popolazione di oltre cinquemila aziende, eterogenee nei fini e nelle performance, dagli impieghi multiformi e fortemente localistiche, è progressivamente divenuta una componente ineliminabile del governo locale italiano. Questo libro affronta il fenomeno dal punto di vista della Scienza politica, chiedendosi quali siano le ragioni politiche di un simile sviluppo e quale tipo di governance locale stia effettivamente prendendo piede nella zona grigia tra pubblico e privato, con conseguenti ricadute sulla democrazia locale. Il titolo ""Governi privati"""" riprende un'etichetta che oltre venticinque anni fa Streeck e Schmitter coniarono per trattare la commistione tra pubblico e privato e allude all'esplicita natura ibrida che contraddistingue questo emergente paradigma del potere politico. La ricerca presentata nel volume consiste in un approfondito studio sui soci delle aziende per capire le arene del potere locale in sei regioni italiane. Prefazione di Giulio Sapelli."" -
Perugia liberata. Artisti e sistema dell'arte a Perugia da fine anni trenta ai primi anni cinquanta
"L'approfondimento di situazione e sistema artistici operanti nell'ambito umbro, e appunto specificamente soprattutto perugino, in quei vent'anni che scorrono nella ricostruzione qui proposta è stato d'altra parte strettamente complementare all'approfondimento monografico della vicenda creativa della Lippi nei risultati offrendo complessivamente, l'uno e l'altro, un contributo appunto fondamentale Una prospettiva che, successivamente sviluppata e arricchita, anche in rapporto alla conclusiva connessione dei protagonisti (da Rossi medesimo a Brunori, ma anche Mancini, e anzitutto Leoncillo) con l'ambiente romano, a Villa Massimo, ha portato all'ampiezza di respiro di questa ricostruzione di un momento importante di rinnovamento della cultura artistica umbra a metà del Novecento: tassello originalmente significativo di una realtà culturale contemporanea """"centro italiana""""; che è tanta parte di quella nazionale. Questa la ragione dell'ampiezza e profondità, veramente inconsuete, di una così articolata indagine (finora certamente appunto senza riscontro per rilevanza e varietà d'apporti) di un ambiente culturale e artistico documentatamente restituito in queste dense pagine nella concreta sostanziosa dialettica delle sue diverse componenti (anche di riflessione critica) in una opportuna attenzione alla connessa contestualità politico-sociale."""" (Dalla Prefazione di Enrico Crispolti)" -
Discorso sulla storia della rivoluzione d'Inghilterra
"Il Discorso sulla storia della rivoluzione d'Inghilterra"""" di Guizot, pubblicato nel 1850, ha un carattere duplice. Da un lato è un'esposizione, succinta ma esaustiva, della rivoluzione inglese del XVII secolo nelle sue varie fasi; dall'altro è un testo attraversato da una fortissima intenzione politica attuale. Scritto dopo la rivoluzione del 1848, che aveva fatto tramontare il progetto guizottiano di trapiantare in Francia il governo parlamentare di tipo britannico, """"il Discorso"""" è una riflessione sullo spirito rivoluzionario e sul modo di contrastarlo. Una ricostruzione storica impeccabile che è anche una sofferta meditazione sulle condizioni, politiche, sociali e spirituali, che possono assicurare un ordine politico libero." -
Sinistra e destra: l'avvenire della libertà
"Sinistra e destra: l'avvenire della libertà"""", pubblicato nel 1965 e presentato qui per la prima volta in italiano, costituisce uno dei momenti fondamentali della riflessione rothbardiana sui temi della guerra e della politica estera in generale. Scritto durante il clima della guerra fredda e sulla scia dell'impegno bellico in Vietnam, ricostruisce le vicende del pensiero liberale che, ad avviso dell'autore, da movimento radicale di opposizione si trasformò in comodo conservatorismo. Rothbard, in questo scritto dirompente e provocatorio, invita i liberali a ritrovare il proprio radicalismo e delinea la totale inconciliabilità tra una politica estera aggressiva e il libertarianism." -
Istruzioni per distruggere il vento
Una storia che ne contiene tante altre, generata da dietro, dalla lontananza, da qualcosa che viene prima delle parole. Una voce rigogliosa descrive al suo interlocutore muto tutto ciò che ha vissuto e che lo circonda: peripezie e sogni d'infanzia, pettegolezzi e piccole crudeltà di paese, mappe e ricordi di città straniere, amori effimeri e crimini passeggeri. Una riflessione sincera e dolorosa sull'insonnia, l'Alzheimer, l'assenza e la letteratura. ""Istruzioni per distruggere il vento"""" racconta in modo singole ciò che è visibile e invisibile agli occhi."" -
Dieci vite per la scienza. Con 2 DVD
"Dieci Vite per la scienza"""", nato per la televisione e per questa prodotto, è ora un cofanetto che accompagna le interviste integrali di Alessandro Cecchi Paone alle più grandi menti italiane nel campo della scienza e della tecnologia con le biografie e la guida alla comprensione dei contenuti. Un'opera preziosa per la conoscenza diretta, approfondita e coinvolgente di grandi protagonisti del nostro tempo. Uno strumento essenziale per prepararsi ai nuovi sviluppi e alle nuove applicazioni della medicina, della biologia, della fisica, della chimica, dell'astrofisica, delle neuroscienze, della logica, della matematica, dell'informatica, dell'elettronica, dell'ecologia e dell'etologia." -
Tocqueville e l'Occidente
"L'istituzione e l'organizzazione della democrazia nel mondo cristiano è il grande problema politico del nostro tempo"""", sosteneva Tocqueville nell'ambito di una visione dell'Occidente definita da una declinazione politica democratica sviluppatasi sotto gli auspici """"provvidenziali"""" del Cristianesimo. L'Occidente di Tocqueville, stretto tra Democrazia e Cristianesimo e articolato tra Europa e America, è il paradigma poliedrico di quanti, ancora oggi - ma forse oggi più che ieri - sono impegnati a confrontarsi con """"il grande problema politico del nostro tempo"""", che è sempre quello della democrazia da quel lontano 1789. Gli Atti del Convegno """"Tocqueville e l'Occidente"""", svoltosi all'Università della Calabria all'indomani del bicentenario della nascita del Normanno, restituiscono la voce, sempre attuale, agli interlocutori tocquevilliani che hanno avviato un ideale dialogo corale sul tema della democrazia dalle contrapposte e correlate sponde europee e americane." -
L' impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno
La Chiesa oggi nel suo affiancare e accompagnare la società riproduce ancora quell'opera di carità che riecheggia più volte nelle Sacre Scritture? In queste pagine ci sono tanti esempi concreti e tante cifre che, con linguaggio oggettivo, evidenziano quella trama di fratellanza che il mondo cattolico riesce ancora a tessere, con grandi sacrifici, dentro una società per molti versi smarrita. L'indagine non pretende di essere esaustiva, ma di offrire a tutti la possibilità di prendere coscienza della realtà di un'opera, quella della Chiesa in campo sociale, che integra in misura non irrilevante quella dello Stato. La Chiesa è vicina più di ogni altra istituzione a persone e situazioni: riesce dunque a intravedere prima degli altri l'approssimarsi della tempesta. Non a caso la grave crisi economica in cui siamo immersi è stata preannunciata dalle ""antenne"""" della Caritas prima che dalle previsioni ragionate degli economisti. È un gran lavoro quello fatto con amore dal mondo cattolico, che spesso agisce con molta discrezione nell'accompagnare l'uomo, centro del suo interesse, nelle sue fragilità. Tamponando le emergenze, ma anche stimolando la solidarietà, sa affrontare i problemi in modo strutturale. La Chiesa incontra e dà una mano. Lo può fare, perché pure essa è sostenuta da Qualcun altro. Specie quando, realtà umanissima e quindi imperfetta, cade."" -
Europa-Italia quattro sfide per lo sviluppo. Famiglia, coesione sociale, povertà, giovani
Riformare l'Europa e cambiare l'Italia a partire dalla sfida della coesione sociale e della enorme ricchezza del capitale umano non è impossibile e profondamente giusto. Le quattro sfide che si analizzano in questa pubblicazione, sono una piccola parte dell'attività svolta dall'autore negli ultimi anni in Italia e sopratutto in Europa. La coesione sociale è fondata sempre sulla stabilità dei legami famigliari da cui proviene ( e da cui scaturiscono quei valori civili del rispetto, accoglienza, capacità di sacrificio, responsabilità e gratuità senza i quali non c esiste nessuna forma di coesione. Perciò si è voluto approfondire il nesso tra famiglia e coesione sociale che proprio in un momento drammatico di crisi economica deve trovare lungimirante interesse nelle politiche dei governi. La crescita della povertà, in forte aumento in questi anni nei Paesi europei (non solo tra i membri della UE), non deve essere più guardata per le sue tragiche sofferenze immediate, essa è una contemporanea crescita di esclusione sociale e dunque perdita netta di capitale umano e innovazione per l'intera società nel medio e lungo periodo. Prefazione di Andrea Riccardi. -
Introduzione all'epistemologia della mente
Il presente testo analizza in particolare la problematica mente/corpo. L'idea di fondo è di fornire al lettore strumenti gnoseologici, ontologici e riguardanti la spiegazione scientifica, per introdursi al meglio alla discussione filosofica della mente. Il suo ulteriore intento di base è comunque quello di illustrare, più che le specifiche posizioni attualmente dibattute, una selezione degli argomenti di fondo che caratterizzano la dialettica fra chi considera la mente identica a stati fisici e chi si oppone a tale identificazione. Il libro, oltre che per corsi dedicati esclusivamente al tema, può essere utilizzato come discussione dei fondamenti a partire dai quali si profilano i vari approcci epistemologici alle scienze umane, quindi per corsi triennali o magistrali di psicologia, sociologia e antropologia. -
Oltre il soffitto di cristallo. Il difficile cammino delle donne
"Questo numero dei quaderni del """"Il Politico"""" è nato per iniziativa del Centro di Ricerca Interdipartimentale """"Studi di Genere"""" dell'Università di Pavia." -
Interazioni tra musica e società
Senza eludere la complessità dell'esperienza musicale, senza al contempo fuggire le strettoie di un confronto critico, l'autore presenta una selezione di possibili approcci inerenti al tema delle interazioni tra musica e società. Ambiti e problematiche relativi a settori disciplinari contigui, convergenze e distinzioni, introducono a temi più tipicamente legati alla storia del pensiero sociologico, dal modello evolutivo di Comte alla scuola di Francoforte. Vengono quindi presentate e discusse le variabili sociali ed estetiche del linguaggio musicale e le sue trasformazioni nei differenti contesti storico culturali e politici: mecenatismo e committenza, il pubblico da concerto, produzione, distribuzione e fruizione, l'emergere di figure professionali, i processi di conservazione e reinterpretazione delle tradizioni musicali, la ""media-morfosi"""", i luoghi e le modalità d'ascolto."" -
L' opposizione bloccata. PCI e centro-sinistra (1960-1968)
Il miracolo economico aveva cambiato il volto del Paese, trasformandone la composizione sociale, le strutture urbane, la cultura, i valori diffusi. Il Partito comunista italiano non ne aveva compreso gli sviluppi nel cuore degli anni Cinquanta, restando prigioniero di una chiave di lettura del capitalismo ancora fortemente debitrice nei confronti del catastrofismo terzinternazionalista. Pertanto, gli anni Sessanta e il dibattito sull'apertura a sinistra erano anche l'occasione per rivedere i (pre)giudizi del passato e cogliere i nessi, oltre che la portata, della grande trasformazione in atto. Nel corso di quella rielaborazione, inoltre, il PCI sembrò guardare con una certa attenzione al dialogo tra socialisti e cattolici, convinto che quest'ultimo avrebbe riaperto anche ai comunisti le porte del governo. Fu la presa d'atto della delimitazione a sinistra della nuova maggioranza a provocare, invece, una battuta d'arresto e la conseguente, durissima contrapposizione al centro-sinistra. -
L' imprenditorialita di Israel Kirzner. L'etica della propietà e la moralità del profitto nel libero mercato imperfetto
Kirzner è noto per la teoria dell'imprenditorialità, qui esaminata nella sua polemica tra la possibilità di imprenditorialità senza capitali e la fusione del'attività imprenditoriale con quella capitalista. Nelle sue opere c'è però un secondo aspetto: il pensiero politico ed etico, fino ad oggi non sistematizzato. Toccando anche temi quali ignoranza e invidia, fortuna, giustizia (re)distributiva burocratica e allocazione imprenditoriale, Kirzner parte dal'imprenditorialità come caratteristica di qualsiasi azione, giunge a un concetto di profitto come scoperta di opportunità già esistenti e mostra come le risorse, il profitto, la proprietà siano essenzialmente scoperti e non creati. Si delineano così i tratti dell'""etica del finder-keeper"""", per una difesa non difensiva del liberalismo."" -
Letteratura e lavoro. Conversazioni critiche
Nel corso degli ultimi venti anni le opere che si sono occupate dei grandi cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro si sono notevolmente moltiplicate. Si tratta di romanzi, diari, memoriali, raccolte di testimonianze, cinema di finzione e documentari, testi teatrali, saggi di sociologia e psicologia. L'attenzione data a questa problematica in vari settori è oramai significativa, tanto da non poter più essere sottovalutata e/o circoscritta e limitata nell'ambito di un mero fenomeno di natura editoriale. Al contrario: tutto questo è il segno evidente che qualcosa di profondo sta accadendo nella nostra società. Si ha infatti la netta sensazione, corroborata dall'analisi delle opere letterarie (e cinematografiche) di cui Paolo Chirumbolo si occupa in questo libro, che ci si trovi dinanzi a un momento topico della storia della civiltà occidentale durante il quale si sta verificando la transizione da un modello di società ad un altro, ovvero da una comunità fondata sull'importanza politica, economica, sociale e individuale del lavoro ad un'altra in cui, viceversa, stanno velocemente scomparendo abitudini, stili di vita e ""privilegi"""" (lavoro a tempo pieno, garanzie previdenziali, diritti fondamentali) faticosamente conquistati durante il secolo trascorso. Capire la profonda importanza di questo fenomeno letterario vuol dire anche comprendere dove si sta dirigendo la società italiana del ventunesimo secolo."" -
Il comportamento collettivo. «Via con la pazza folla»: internet, ultras, terrorismo e oltre
Mai prima d'ora il comportamento collettivo è stato un fenomeno sociale tanto coinvolgente e dinamico quanto lo è oggi. Sono molte le ragioni per cui studiarlo deve essere considerato attuale, utile e affascinante. Fenomeno sociale importante, ampio, sfaccettato ed inclusivo, a differenza di altri concetti nelle scienze sociali, è di difficile definizione, perché include diversi comportamenti, strutture, processi e contesti. Di certo la sua attualità è evidente nella sempre maggiore dimensione collettiva dell'individuo, che contrasta in modo uguale e contrario con la sempre maggiore ""solitudine"""" forzata o volontaria che l'individuo sperimenta nel mondo iper-tecnologico e globalizzato. Il comportamento collettivo è sempre in primo piano nelle sue manifestazioni eclatanti come le proteste e le rivolte, ma anche in tutte quelle espressioni silenziose che scandiscono il ciclo della vita e la vita quotidiana dell'individuo come l'uso di internet. Nella ricerca sociale, il comportamento collettivo oggi più che mai proprio in quest'ottica è in grado di dare un contributo imprescindibile. Questo studio ci guida in un viaggio analitico entusiasmante nel mondo di alcuni comportamenti collettivi particolarmente significativi e palpitanti nella società attuale, il mondo di internet, il fenomeno del tifo sportivo violento, e il terrorismo religioso, per comprenderne meccanismi e dinamiche, e identificare le forze positive che li animano anche quando appaiono irrazionali o violenti."" -
La genesi del capitalismo e le origini della modernità
Quando il ""Saggio sulla genesi del capitalismo"""" fu pubblicato negli Stati Uniti, l'autorevole rivista """"Telos"""" lo definì un """"classico"""". Questo libro ne è una nuova versione, notevolmente accresciuta e arricchita. Con esso, l'autore non si limita a fornire una documentata ricostruzione della straordinaria parabola storica del capitalismo, dalla rivoluzione mercantile del Basso Medioevo sino alle soglie della moderna società industriale; utilizzando brillantemente il metodo della comparazione macrosociologica, delinea una """"grammatica delle civiltà"""", grazie alla quale emerge nettissima la singolarità dell'esperimento di vita collettiva compiuto, fra laceranti conflitti di interessi e di valori, nel laboratorio occidentale."" -
Lettere di John Acton, Ferdinando di Borbone e Maria Carolina d'Asburgo-Lorena a Francesco Maria Statella. Ottobre 1799-giugno 1800
Il bicentenario della Repubblica napoletana del 1799 ed il 150° anniversario dell'Unità d'Italia sono stati caratterizzati da una vivace e spesso colorita serie di pubblicazioni e di manifestazioni, che hanno avuto lo scopo di riabilitare l'immagine della monarchia borbonica e di mettere in discussione le modalità del processo unitario. Il carteggio di Ferdinando Borbone, Maria Carolina d'Asburgo-Lorena e John Acton con Francesco Maria Statella, chiamato a succedere nell'ottobre del 1799 come Luogotenente e Capitan generale del Regno di Napoli al celebre cardinale Fabrizio Ruffo, permette ora di gettare nuova luce sullo spessore della politica borbonica in un momento cruciale per le sorti del Mezzogiorno d'Italia e, soprattutto, consente di valutare a pieno lo scarsissimo rilievo politico e militare che avevano gli Stati italiani pre-unitari nel quadro della politica di potenza messa in atto da Francia, Inghilterra, Austria-Impero e Russia. Proprio nel periodo immediatamente successivo alla caduta della Repubblica napoletana, sul quale giustamente la storiografia in questi ultimi anni ha spostato l'attenzione, è possibile misurare gli esiti del programma riformistico adottato dalla dinastia borbonica nella seconda metà del Settecento e cogliere la gravità dello scollamento che si venne a creare fra la monarchia e i ceti dirigenti meridionali. -
Politici (e) malandrini
La 'ndrangheta è l'organizzazione mafiosa in perenne trasformazione. La storia del filo che lega politici e 'ndrangheta è quella più negletta perché la mafia calabrese ha vissuto per un lungo periodo storico in una zona oscura impenetrabile alla conoscenza. Fare la storia del rapporto tra malandrini e politici vuol dire affrontare - e cercare di spiegare - una diversità che fa della 'ndrangheta un unicum nel panorama mafioso. La 'ndrangheta in determinati momenti storici si è differenziata da mafia e camorra sia perché ha stabilito relazioni con il Pei e con la destra eversiva, sia perché è l'unica organizzazione ad avere rapporti con uomini politici che operano nel Centro-Nord Italia e persino in alcuni Paesi stranieri. La 'ndrangheta s'è assicurata la protezione di una borghesia mafiosa ingorda ma anche miope, senza ideali e incapace di immaginare un futuro per la propria terra diverso da quello della subalternità ai governanti di turno o ai mafiosi. 'Ndrangheta, magistratura, politica e massoneria sono un incrocio perfetto. Al centro, come una rotonda che regola il traffico, uomini infedeli dei servizi segreti. Nella prima parte c'è il racconto di lunga durata che dalla Calabria del 1861 arriva sino ai nostri giorni. La seconda parte è dedicata al condizionamento 'ndranghetista su pezzi della politica di alcune regioni: Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia. La terza parte mostra come la 'ndrangheta si sia interessata di politica in giro per il mondo. -
Storia segreta del PCI. Dai partigiani al caso Moro
Il volume ricostruisce la genesi politica e la storia del complotto internazionale che portò al rapimento dell'onorevole Aldo Moro. Storia segreta del PCI è un libro documentato e l'ultimo atto di una vicenda descritta attraverso migliaia di carte ufficiali del Governo italiano (che solo Wikileaks, probabilmente, avrebbe pubblicato) e attraverso il racconto di numerosi osservatori diretti e partecipanti, come i partigiani italiani fuggiti dal nostro Paese - residenti in Cecoslovacchia - e personalità della nostra Ambasciata a Praga. Rudolf Barak, ex Ministro dell'Interno cecoslovacco negli anni cinquanta - che mai aveva accettato di incontrare uno studioso straniero - confermò personalmente a Rocco Turi che i partigiani italiani furono al servizio del Kgb e della polizia segreta cecoslovacca. Negli otto anni del Ministero di Rudolf Barak (1953-1961) i nostri partigiani furono proprio al suo servizio. L'eredità fu raccolta dai suoi successori in tutti gli anni della Guerra fredda e la Cecoslovacchia fu meta per l'addestramento di terroristi provenienti da tutto il mondo.