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Storytelling. Forme del racconto tra cinema e televisione
Accusata di semplicismo e colpevole d'inferiorità rispetto al cinema, spesso caratterizzata come un'immensa terra di nessuno, la televisione esercita un potere ineludibile sulla nostra cultura. Il segreto del suo successo risiede probabilmente nella notevole complessità narrativa celata dietro l'apparente semplicità, come evidenzia questo testo ""classico"""" di Kristin Thompson per la prima volta tradotto in italiano. Dopo aver guardato alle tecniche narrative che i due media condividono, il volume si focalizza sulle sfide proprie della televisione e sulle strategie da essa elaborate al fine di organizzare il senso e mantenere vivo l'interesse del pubblico, mostrando la capacità della televisione di non limitarsi ad adattare le tecniche del cinema e di contribuire in modo autonomo a modificare le forme narrative tradizionali. Facendo riferimento a classici del grande e del piccolo schermo, ma anche a prodotti recenti, l'autrice spiega come gli adattamenti, i sequel, le serie e le saghe abbiano alterato le nozioni ampiamente acquisite di chiusura e autorialità, procedendo quindi a elaborare, attraverso il confronto tra """"Velluto blu"""" e """"Twin Peaks"""" di David Lynch, la nozione di """"televisione d'arte"""" in rapporto a quella più familiare di """"cinema d'arte""""."" -
Storia del liberalismo in Europa
Il liberalismo è soprattutto la sua storia. È la storia del liberalismo è la storia di una tradizione di pensiero ramificata e plurale, che, attraversando i secoli, si è arricchita e diversificata a seconda delle tradizioni nazionali, dei problemi che storicamente si è trovata ad affrontare, nonché del confronto e dello scontro che di volta in volta ha avuto con altre ideologie e filosofie politiche. Questa imponente ""Storia del liberalismo in Europa"""", frutto della collaborazione di filosofi, economisti, sociologi, politologi, giuristi e storici del pensiero politico di molti Paesi del mondo, vuole dare conto della grande ricchezza del pensiero liberale, esplorandone in modo sistematico le variegate radici secolari ed evidenziando quanto esse siano ben piantate nella storia dell'Europa. In questo volume si ricostruisce l'evoluzione delle idee liberali da molteplici prospettive teoriche (filosofica, storica, economica, sociologica, teologica, giuridica) e in costante riferimento con le tradizioni culturali nazionali, in modo da offrire un quadro sistematico dello sviluppo storico del liberalismo relativamente all'Europa continentale. A partire da una approfondita esplorazione delle fonti antiche e medievali, della scolastica spagnola ed esaminando soprattutto le tradizioni liberali francese, italiana, tedesca, austriaca, spagnola, portoghese, olandese e svedese, quest'opera dimostra come il liberalismo abbia una storia antica che si intreccia con quella dell'Europa."" -
Il museo in ascolto. Nuove strategie di comunicazione per i musei statali
A oltre dieci anni di distanza dalla prima ricerca promossa dal MiBAC sulla comunicazione nei musei statali italiani, questo volume presenta i risultati di una nuova indagine, realizzata per fare il punto della situazione e verificare i cambiamenti avvenuti. Grazie a 4.500 questionari compilati dai visitatori di dodici istituti museali statali ed attraverso le interviste condotte con i responsabili dei musei coinvolti ed esperti del settore, il volume restituisce un quadro analitico del rapporto musei-comunicazione-pubblico, prendendo in considerazione l'intera gamma dei canali di comunicazione museale: segnaletica esterna; cartine, pieghevoli, guide a stampa; informazioni fornite dal personale di accoglienza/vigilanza; segnaletica interna; allestimento; didascalie; pannelli informativi e schede mobili; visite guidate; audioguide. Viene anche analizzata la propensione dei visitatori all'uso di nuovi dispositivi e nuove soluzioni tecnologiche per l'accesso ad informazioni e notizie sui musei e sulle loro collezioni. -
Leggere Marx oggi
Una riflessione a più voci nata dall'esigenza di tornare a discutere alcuni punti nodali del pensiero di Karl Marx, ma anche dalla necessità di ripensare le sue scoperte teoriche alla luce di un contesto storico nel frattempo mutato. Con il presente volume, che raccoglie gli atti del convegno ""Karl Marx. Il lavoro, la natura umana"""" tenutosi a Roma il 28 ottobre 2010, alcuni dei maggiori studiosi del pensiero marxiano, e con loro molti giovani ricercatori che negli ultimi anni hanno contribuito non poco ad arricchire il discorso sul filosofo di Treviri, tentano di mantenere aperto il dialogo con il pensiero di un autore che, sia pur fra ambiguità e contraddizioni, continua a rivelarsi carico di stimoli per l'avvenire."" -
Storia e critica della politica. Studi in memoria di Luciano Russi
Il volume contiene gli Atti del Convegno di studi su Storia e critica della politica con il quale la comunità scientifica ha voluto rendere omaggio alla memoria di Luciano Russi e alla sua attività di studioso del pensiero politico. I numerosi contributi offrono un'ampia riflessione su concezioni e tematiche politiche che dal VI secolo giungono fino ai nostri giorni. Molti di essi affrontano problemi sui quali lo stesso Russi si è a lungo soffermato, dalla sovranità popolare nel Medio Evo alla Ragion di Stato, dal pensiero politico francese del XVIII e XIX secolo ad alcuni temi politici dell'età contemporanea, dall'idea di pace in epoca moderna alle questioni di metodologia della storia delle dottrine politiche, al pensiero politico italiano dell'Ottocento, alla cui fase di studio appartiene la lunga ricerca pisacaniana conclusasi con il volume dedicato alla biografia intellettuale e politica del rivoluzionario napoletano. -
La costruzione della libertà. Appunti per una storia del costituzionalismo europeo
Poche cose, come la libertà ed il costituzionalismo, possono considerarsi come patrimonio comune del nostro continente, l'unico che attualmente ha consentito che non divenisse una chimera quel concetto formulato dalla Costituzione di Cadice del 1812 secondo il quale il fine ultimo di ogni società politica è il benessere dei propri membri. Il presente lavoro analizza il lungo processo storico in cui la nostra libertà si è costruita, attraverso le Costituzioni approvate nei vari Stati europei alla fine del XVIII secolo. Dopo avere esaminato la rottura storica con l'assolutismo che favorì lo Stato liberale, affronta le novità essenziali apportate dalla Rivoluzione - la Costituzione e lo Stato rappresentativo - tracciando i diversi sviluppi che hanno conosciuto gli Stati europei fino ai nostri giorni. Il libro si chiude con un utile quadro sinottico sulle grandi tappe del costituzionalismo. -
La Calabria spagnola
La Calabria dei secoli XVI e XVII è identificabile appieno col senso più generale del corso della storia non solo del Mezzogiorno, ma addirittura di tutta l'Italia rinascimentale e post-rinascimentale. Vi si svolge, infatti, la stessa vicenda della grande fioritura economica, sociale, culturale del ""lungo Cinquecento"""", comune un po' anche a tutto il contesto europeo e mediterraneo. Vi si svolge poi, però, anche la vicenda di una successiva """"decadenza"""" che stronca definitivamente quelle prospettive e quegli accenni di sviluppi lasciando la regione in una condizione ancor più periferica e sottosviluppata che non all'inizio del periodo di espansione. E, ciò, beninteso, non contrapponendo il """"sole"""" del Cinquecento alla buia """"notte"""" del Seicento. Una storia di grande attrazione per la complessità dei motivi che vi ricorrono, ma anche una storia molto istruttiva sulla aleatorietà dei processi di sviluppo e sulla fatalità di ripiegamenti e involuzioni quando la spinta al movimento e al mutamento è soprattutto esterna e non trova risposte convenienti, o trova, invece, opposizioni e resistenze, in forze e impulsi endogeni."" -
Italia mille anni. Dall'età feudale all'Italia moderna ed europea
Questo volume, in cui Rosario Romeo raccolse, per sollecitazione di Giovanni Spadolini, quattro importanti saggi sulla storia d'Italia, è un documento importante non solo nella vicenda intellettuale di uno dei maggiori storici italiani del Novecento, ma anche nella storia dell'idea di nazione e della prospettiva europeistica dopo la Seconda guerra mondiale. Romeo aveva un'alta idea dei valori nazionali e di ciò che l'idea di nazione ha significato nella storia dell'Europa moderna. La sintesi della storia nazionale italiana offerta qui lo dimostra appieno con una felice e realistica rappresentazione degli elementi e delle fasi che caratterizzano la complessa realtà storica italiana dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente ai nostri giorni. La seconda parte del volume è fondata sulla problematicità dei valori nazionali e sulla crisi della posizione dell'Europa nel mondo dopo la Seconda guerra mondiale, ma è, insieme, animata dalla speranza di un vigoroso sviluppo dell'idea e delle istituzioni di una nuova Europa unita. Prefazione di Giuseppe Galasso. -
Fanzago e Fanzaghiani in Calabria. Il circuito artistico nel Seicento tra Roma, Napoli e la Sicilia
Il volume di Mario Panarello ""Fanzago e Fanzaghiani in Calabria. Il circuito artistico nel Seicento tra Roma, Napoli e la Sicilia"""", con contributi di Dario Puntieri, Roberto Carmine Leardi, Ivano Iannelli, Chiara Miceli, Gianfrancesco Solferino e Maria Josè Pinella (disegni di Alessandro Amato e Cristiano Santacroce), affronta un argomento complesso, mai studiato nella sua organicità relativo alla scultura, alle arti decorative e all'architettura del Seicento in Calabria e ai rapporti con i principali contesti culturali del centro e sud Italia, soprattutto attraverso l'indagine di figure meno note di formazione napoletana e romana attive nella regione. L'accurata osservazione delle opere ha permesso una migliore interpretazione di particolari aspetti delle espressioni barocche grazie anche ad attente letture che hanno esaminato sotto una nuova luce manufatti rilevanti, come il ciborio della certosa di Serra San Bruno. La considerazione di nuove opere e l'approfondimento degli ambiti artistici hanno permesso di precisare, inoltre, l'attività di artisti notevoli come Pietro Bernini, Cosimo e Carlo Fanzago, Tommano Montani, Innocenzo Mangani, Giovanni Andrea Gallo, Bartolomeo Mori, Andrea Falcone, Frà Diego da Careri e di altre personalità di non secondaria importanza, con indagini su Roma, Napoli, la Sicilia e la Spagna, in un circuito culturale nel quale si inserisce pienamente la committenza ecclesiastica e nobiliare calabrese."" -
Il pensiero politico del XX secolo. La fine dell'eurocentrismo
Il secolo XX è stato uno dei più drammatici e controversi della storia. È stato analizzato nelle maniere più diverse, fino ad essere stato scomposto in parti, più brevi, che lo avrebbero caratterizzato più di altre. Le discussioni, che animano il dibattito storico relativo al secolo passato, sul piano del pensiero politico, sono estremamente più complesse. Basti pensare, ad esempio, a quanto accadde nel 1917, durante la prima guerra mondiale. Oltre alla Rivoluzione russa, l'entrata in guerra degli U.S.A. non solo significa l'emergere di una nuova superpotenza, ma costituisce l'inizio della crisi della visione eurocentrica. Per la prima volta l'Europa comincia una guerra che non ha la capacità di finire con le proprie forze aprendo quel declino dal quale non riesce ancora ad uscire. Il XX è, però, anche il secolo nel quale popoli di altri continenti irrompono sulla scena per svolgervi un ruolo di primi attori e non più di comprimari, cambiando equilibri geopolitici per lungo tempo consolidati. -
Ephemeris. Scritti efimeri
Si è voluto dare il titolo Ephemeris a questa raccolta di scritti che sarebbe stato più pertinente, e più conforme ad una prassi accademica consolidata, denominare ""Scritti minori"""". E per una duplice suggestione: perché quelli contenuti in questo volume, in massima parte di lingua e letteratura greca, ma anche di altri ambiti e di altra natura, sono ordinati in rigorosa sequenza cronologica, così come sono stati composti e pubblicati: """"giorno dopo giorno"""", insomma, ma anche """"della durata di un giorno"""", """"caduchi"""", """"effimeri"""" appunto: e perciò refrattari ad ogni investimento di duratura memoria, sia attiva che passiva. Di un altro """"efimero"""" in greco, assonante ma radicalmente diverso (significa infatti """"desiderabile, gradevole""""), non è rimasta invece traccia alcuna, né in italiano né in altra lingua: e non può quindi essere neppure evocato a proposito di questi scritti. L'ordinamento scelto, se da un lato preclude una visione immediata e coerente dei singoli ambiti delle ricerche svolte sul mondo greco, dall'altro ha il vantaggio di evidenziare la contemporaneità, e spesso la contiguità, di interessi distanti e difformi, la ricorrenza di temi prediletti, l'incrocio continuo degli sguardi dal passato al presente, e viceversa."" -
Culture politiche e leadership nell'Europa degli anni Ottanta
Via via che ce ne allontaniamo, sempre di più gli anni Ottanta del Novecento ci appaiono come un profondo momento di svolta. Per certi versi addirittura la fase conclusiva di un'età bisecolare apertasi con la Rivoluzione Francese. E in ogni caso, più modestamente, il tempo in cui da un lato si completano e consolidano processi di trasformazione già cominciati nei due decenni precedenti, dall'altro sono prefigurate tendenze destinate a farsi sempre più marcate nel ventennio successivo. I saggi pubblicati in questo libro - frutto di ricerche originali e approfondite su aspetti cruciali della vicenda politica europea di quegli anni - intendono restituire una prima mappatura di questa cesura storica. Una mappatura che comprende le vicende della politica internazionale e dell'integrazione europea; l'evoluzione delle culture politiche novecentesche; l'emergere sempre più prepotente della leadership fenomeno, quest'ultimo, emblematico degli anni Ottanta forse più di qualsiasi altro. -
Sognando il futuro. Da 2001: odissea nello spazio a Inception
Da sempre il cinema è stato lo strumento attraverso cui la società ha messo in scena se stessa, ha analizzato le problematiche, le paure e le speranze che l'attraversano. Già nel Novecento e ancora di più nella nostra postmoderna contemporaneità, la grande problematica che riguarda la società è il nostro rapporto con la tecnologia, una tecnologia sempre più sviluppata e invasiva. Il genere della fantascienza cinematografica è per sua natura un genere tecnologico: primo, perché utilizza effetti speciali sempre più sofisticati; secondo, perché racconta storie riguardanti un futuro sempre più iper-tecnologizzato, in cui l'uomo sembra perdere la sua centralità. Il libro analizza, dunque, i film di fantascienza contemporanei, pellicole di grande successo al botteghino, come degli specchi attraverso cui analizzare e comprendere la nostra contemporaneità dominata dal paradigma tecnologico e che deve affrontare sempre nuovi problemi. -
Appunti e contrappunti visuali. Figure e momenti dell'arte presente
Il volume attraverso la varietà e le differenze delle personalità documentate generazionali e d'orientamento espressivo, vuole farsi specchio delle intenzioni programmatiche sulle quali si baserà l'attività futura del PDAC di Maierà (Palazzo Ducale Arte Contemporanea), attività che, oltre al lavoro finalizzato a costituirne la raccolta permanente, troverà una delle sue caratterizzazioni prioritarie nella vocazione all'individuazione e alla proposta di nuovi talenti, senza con ciò rinunciare all'aggiornamento e l'approfondimento di personalità già note e consolidate nel panorama artistico, non soltanto nazionale. -
Condannati preventivi. Le manette facili di uno Stato fuorilegge
"Quasi un detenuto su due è recluso nelle galere italiane in regime di custodia cautelare. In altre parole, carcere preventivo. La detenzione dietro le sbarre in assenza di una sentenza di condanna ha assunto dimensioni abnormi, che sono valse al nostro Paese la maglia nera in Europa. Se oggi in Italia è più facile andare in carcere in assenza che non a seguito di una condanna; se i processi hanno una durata elefantiaca e spesso un'estinzione quasi certa; se quintali di carcere preventivo in celle dove può succedere di tutto, e di tutto infatti vi succede, vengono dispensati senza che vi sia un meccanismo efficace per ottenere riparazione in caso di ingiusta detenzione; se oggi un magistrato può spedirti dietro le sbarre con una formuletta di rito senza che tu abbia alcun mezzo per difenderti; se tutto questo è vero, allora esiste un problema. Esiste un Caso Italia."""" Prefazione di Vittorio Feltri. Postfazione di Giorgio Mulé." -
I valori hanno bisogno della religione?
I valori hanno bisogno della religione? Illustri sociologi sono stati invitati a confrontarsi con questa domanda che attraversa la modernità e che nel saggio di apertura di questo volume viene riproposta da uno studioso di fama internazionale, Hans Joas. Leggere i valori, come fa Joas, non tanto come parti del mondo degli oggetti ideali, ma come emergenti dall'esperienza, contribuisce in modo determinante a reintrodurre il concetto di valore nel dibattito sociologico contemporaneo. La tesi di Joas, che costituisce il problema di fondo discusso anche negli altri contributi, è che i valori non hanno necessariamente bisogno della religione e che l'eventuale indebolimento della religione non produce necessariamente decadenza morale. Se per molto tempo l'opinione dominante degli studiosi ha visto un nesso tra modernità, pluralismo e secolarizzazione, in questo volume così come, sempre di più, nel dibattito attuale emergono altre posizioni, si potrebbe dire altri Illuminismi, all'interno dei quali viene affermata la contingenza storica della relazione tra religione e morale. Uno dei problemi di fondo della società occidentale, dove le differenze devono continuamente dialogare tra loro e cercare di trovare un accordo, è quello di conciliare la contingenza dei valori (e della loro emergenza) e le pretese di universalismo morale, senza accettare che religione e modernità siano legate da un nesso evolutivo che tende a eliminare l'una o l'altra. -
Ordine politico e cambiamento sociale
"Ordine politico e cambiamento sociale"""" è una delle opere maggiori dello scienziato politico statunitense Samuel P. Huntington, un capolavoro destinato a lasciare un segno indelebile nella storia della cultura e del pensiero politico del Novecento. Al centro del volume campeggia il problema della stabilità politica, ossia delle condizioni che permettono a un regime di preservare l'ordine politico, minimizzando i fenomeni della violenza e della corruzione. Pur prendendo spunto specialmente dalle difficoltà dello sviluppo politico incontrate dai paesi che affrontano le fasi turbolente della modernizzazione socio-economica, il libro sviluppa una teoria della stabilità e del cambiamento politico che ha validità più generale, offrendo preziosi punti di riferimento per lo studio di tutte quelle situazioni in cui le dinamiche di trasformazione investenti la società alimentano istanze di destabilizzazione degli assetti politici, innescando pericolosi fenomeni di disordine e di decadenza politica. La prospettiva in cui la questione di fondo viene affrontata è profondamente innovativa. Huntington rovescia una visione della politica ormai vecchia di secoli, riproponendo il problema del governo e delle istituzioni politiche con un vigore e un'intensità ineguagliati, e riformulando, all'interno di uno schema teorico compatto, le tematiche classiche della teoria politica. Presentazone di Francesco Battegazzorre. Prefazione di Francis Fukuyama." -
Oltre, nella luce
Testi critici di Paolo Aita, Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Valerio Dehò, Aldo Iori, Claudio Spadoni. -
L' altro corpo
Testi critici di: Renato Barilli, Giorgio Bonomi, Rino Cardone, Luigi Paolo Finizio, Angela Sanna. -
Storia delle istituzioni politiche. Ricerca e docenza
L'AISIP ""riunisce tutti i docenti e i ricercatori universitari dello specifico settore scientifico disciplinare"""" e """"intende promuovere, valorizzare e sostenere gli studi di Storia delle istituzioni politiche"""" (Statuto, art. 1 e 2). Il volume comincia con un saggio sulla genesi della storia delle istituzioni come disciplina storiografica distinta; descrive l'attività didattica e scientifica di ciascuno dei ricercatori e docenti in ruolo negli anni del 2009, 2010, 2011; riporta lo statuto della Associazione italiana di Storia delle istituzioni politiche (AISIP), costituita a Roma il 6/7/2009; riferisce sulle assemblee; documenta la posizione assunta via via fino al giugno 2012 presso l'ANVUR nel procedimento di classificazione delle riviste scientifiche.""