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La mente e l'estasi
Il volume riunisce la maggior parte degli interventi presentati al convegno ""La mente e l'estasi"""" che si è tenuto a Salerno nell'ottobre del 2005. Attraverso una pluralità di prospettive che gettano un ponte tra saperi diversi - antropologia, etnografia, ricerca storica e filosofica, psichiatria, psicologia transpersonale ecc. - sono decostruite alcune figure fortemente impresse nell'immaginario collettivo: i lasciti della """"divina follia"""" platonica, la nebulosa del misticismo, la contrapposizione tra conscio e inconscio. I temi scelti non solo chiariscono le diversità tra le testimonianze antiche e moderne, occidentali e orientali, circa i fenomeni mistici ed estatici, ma permettono anche di cogliere le possibili affinità tra alcune delle esperienze descritte, delineando i modi di un diverso orientamento del pensiero."" -
L' università in divenire. Innovazione, riforme, prospettive nell'ultimo decennio
Il volume attesta un'attività di ricerca realizzata come strumento di indagine sul mondo dell'università, colto in alcuni degli aspetti che lo hanno caratterizzato nell'ultimo decennio: la riforma degli ordinamenti didattici, l'alta formazione specialistica, la comunicazione universitaria, il reclutamento dei docenti, il dottorato di ricerca, la valutazione, la mobilità internazionale, l'e-learning. L'autore analizza alcuni comparti significativi del nutrito insieme di provvedimenti emanati dal Miur nell'arco delle due ultime legislature - con lo sguardo rivolto al presente -, in questi e altri settori, per contrastare le criticità che permeano ancor oggi il nostro sistema universitario. In primo piano vi è l'istanza di sensibilizzare sul profondo lavoro svolto, a livello centrale, per razionalizzare e implementare la qualità, l'eccellenza, l'efficacia della nostra università, sempre più proiettata verso l'acquisizione della piena autonomia e di un ruolo di primo piano nel processo di internazionalizzazione dei saperi in atto su scala globale. Un volume che si propone, da un lato, come strumento di studio e di consultazione, dall'altro come mezzo di approfondimento e di riflessione su alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato il ""cantiere aperto"""" dell'università nelle due ultime legislature e che continuano a essere al centro dell'attività riformatrice promossa dal Miur nella fase di avvio della XVI legislatura."" -
Petali di vita. Don Peppe Diana: un cammino per la giustizia
"Coscienti che come chiesa dobbiamo educare con la parola e la testimonianza di vita alla prima beatitudine del Vangelo che è la povertà, come distacco della ricerca del superfluo, da ogni ambiguo compromesso o ingiusto privilegio, come servizio sino al dono di sé, come esperienza generosamente vissuta di solidarietà"""". Don Peppe Diana" -
Obama. L'irresistibile ascesa di un'illusione
"Barack Obama non è soltanto un politico di successo protagonista di una campagna perfetta che poi si scontra con la durezza del governo e da idealista diventa realista. Il 44esimo presidente degli Stati Uniti è artefice e oggetto di un mito che ricalca l'antica eresia di un'era nuova in cui il male sia espunto dal mondo. Quando la realtà, dall'Afghanistan all'economia, dalla sanità alla Cina, mostra la fallibilità di questo mito, a tenerlo desto ci pensano i cantori dei media, disposti a tutto per difendere la bellezza della promessa sotto una patina cool. La sbornia mondiale di Obama raggiunge l'apice con il premio Nobel per la pace. A dire del destino politico di Barack saranno le elezioni di midterm. Nel frattempo, però, è possibile una ricognizione sulla genesi del profeta postmoderno, sul quale spuntano, accettate perché plausibili, leggende sui legami col monaco eretico Gioacchino da Fiore, per la prima volta qui smascherate, a loro modo traccia di una strana eresia."""" Prefazione di Giuliano Ferrara." -
Zavorre d'Italia
Cosa frena lo sviluppo economico in Italia? Perché cresciamo più lentamente dei nostri partner europei? Le risposte a queste due domande si possono trovare in molte pubblicazioni. Questo libro ha una particolarità: offre un rapido affresco della legislazione italiana, nazionale e regionale, che soffoca la concorrenza in Italia. Senza l'ambizione di essere esaustivo dell'intera normativa che contrasta con le regole antitrust, il testo guida il lettore tra i mille interessi corporativi che bloccano l'economia del nostro Paese. Ne emerge uno spaccato insolito e poco conosciuto: accanto alle categorie ""forti"""", di cui parlano quotidianamente i mass media, vengono analizzati privilegi e protezioni ottenuti da mestieri meno noti. La tesi è che una società e un'economia più libere sono il presupposto necessario e indispensabile per garantire maggiore ricchezza alle generazioni future. Secondo l'Autore, alla guida dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dagli inizi del 2005, tagliando """"le zavorre d'Italia"""" si può finalmente tornare a crescere ai ritmi degli anni '60 e a redistribuire equamente le carte delle pari opportunità tra le classi sociali."" -
Sangue e onore in digitale. Rappresentazione e autorappresentazione della 'ndrangheta
L'immagine della 'ndrangheta costituisce un problema complesso e piuttosto poco investigato. Una prima parte del libro riguarda l'immagine della 'ndrangheta all'interno della 'ndrangheta: il suo rapporto controverso e ricco di linee d'ombra col mondo popolare, con la radice storica di questo mondo, con la nostalgia del mondo contadino scomparso che pare trovare oggi nella mafia calabrese uno spazio privilegiato ed eccezionale. Un secondo momento del libro riguarda la 'ndrangheta al di fuori della 'ndrangheta. Qui il panorama si fraziona e si articola secondo le modalità più disparate individuando piste di ricerca nel mercato musicale, nel mondo turistico e del souvenir, nel cinema, nel web. -
Le istituzioni tra persistenza e innovazione
Il volume propone una riflessione sul ruolo che la politica e le istituzioni svolgono in un processo di crescita delle aree locali. Nella prima parte del libro, l'attenzione è rivolta ad analizzare gli effetti prodotti, in alcune città del Mezzogiorno, dalle riforme che hanno promosso il decentramento e delegato maggiori competenze alle realtà politiche locali, in seguito all'attuazione della legge 81/1993. Nella seconda parte del testo, gli autori si soffermano, invece, sui possibili percorsi di innovazione politica e istituzionale, analizzando l'attuazione dei Progetti integrati territoriali e l'esperienza di un microdistretto manifatturiero del Sud. L'intento è quello di verificare l'avvio di nuove prassi e di una diversa organizzazione istituzionale nei contesti di riferimento. -
Cittadinanza ed azioni popolari. Atti del convegno (Caponello, 29-30 giugno 2007)
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno nazionale di Diritto amministrativo, che si svolge ogni anno a Copanello da oltre un decennio. L'assise scientifica costituisce un'occasione di incontro di rilievo nazionale ed internazionale, con la peculiare caratteristica di sondare temi non solo tradizionali, affidandoli soprattutto alle relazioni di giovani studiosi della materia. L'incontro fra temi innovativi e classici filoni di studio costituisce la peculiarità del Convegno di Copanello, che lo ha reso un'occasione di stabile confronto tra docenti, magistrati ed esperti di Diritto amministrativo. I curatori sono tutti professori ordinari di Diritto amministrativo, autori di monografie e lavori su molti profili sia sostanziali che processuali. -
Forme dell'esperienza e persona. La filosofia di Max Scheler dai primi scritti al «Formalismus»
Il presente volume affronta il problema della genesi del personalismo di Max Scheler dal particolare punto di osservazione dell'analisi dell'esperienza umana e delle sue forme. Nell'arco di tempo che va dagli studi a Jena alla pubblicazione del Formalismo nell'etica, il tema delle forme dell'esperienza attraversa l'intero spettro degli interessi speculativi dell'autore mostrando la complessa stratificazione del suo filosofare. Senza tentazioni continuiste vengono qui indagati i nessi e le fratture che intercorrono tra la critica del paradigma trascendentale dei primi scritti e la sintesi fenomenologica e personalistica del capolavoro del 1913/16 per individuare quei ""punti di equilibrio"""" capaci di tenere insieme un edificio speculativo troppo spesso sciolto al fuoco dei testi dell'ultimo Scheler o del confronto con Husserl. Il testo offre così un approccio rinnovato alla capacità del pensiero scheleriano di saldare tra loro l'esigenza di uno sguardo """"assetato d'essere"""" che attraversa l'intero plesso delle visioni umane del mondo e la fiducia in una filosofia capace di lasciar emergere ed indagare la stratificazione vivente e spirituale della persona umana."" -
Nella terra dei «selvaggi d'Europa». Fatti accaduti durante una permanenza in Calabria Ulteriore, nel regno di Napoli fra il 1809 e il 1810
Era il 1805, quando Elmhirst prese servizio come marinaio scelto (able seaman) a bordo della cannoniera ""Africa"""", 64 cannoni e 500 uomini al comando del capitano Digby. Proprio in quell'anno prese parte alla storica battaglia di Trafalgar, dopo di che, fra il 1808 e il 1812, nel corso di un'azione di pattugliamento nell'adriatico per intercettare le navi addette al rifornimenti della truppe francesi che occupavano le isole Ionie, e a seguito di un naufragio, fu catturato e fatto prigioniero in calabria dove rimase dal settembre 1809 all'aprile 1810. Lo stato della Calabria a quei tempi era molto difficile, mancavano le strade, città e paesi erano distrutti dai terremoti, la proprietà delle terre era concentrata nelle mani di grandi proprietari che vessavano i contadini più dei nobili di una volta, gravosi balzelli erano imposti alla popolazione dagli occupanti francesi per il mantenimento delle truppe, bande di briganti facevano la guerriglia ai francesi. Questa è la realtà che emerge dal racconto dell'ufficiale inglese che ne parla con sofferta partecipazione, perché lui nella terra dei """"selvaggi d'Europa"""" non si è trovato poi così male."" -
Aspetti e problemi della storia dell'ordine di San Camillo
Una vasta opera di riordino degli archivi dell'Ordine dei Ministri degli Infermi fondato da San Camillo de Lellis ha consentito di avviare da alcuni anni una ricerca storica sui Camilliani che, in oltre 400 anni di storia, hanno saputo tenere fede al mandato di ""testimoniare l'amore di Cristo verso i malati"""", specialmente nei momenti di calamità e di maggiore vulnerabilità. Promosso dall'Ordine stesso, infatti, un gruppo di studio sta ripercorrendo le vicende dell'Ordine nella società in cui esso ha proposto il suo carisma di carità. È in questo contesto che il volume intende offrire una prima occasione di riflessione su alcuni aspetti dell'esperienza camilliana nei differenti periodi della storia moderna e contemporanea. I saggi qui offerti al lettore affrontano, in particolare, alcune questioni paradigmatiche e alcune dinamiche significative della presenza camilliana nel corso del tempo: le problematiche relative al suo governo, il suo rapporto con la società civile e con le istituzioni pubbliche, i percorsi di fondazione e di sviluppo delle sue Province in Italia e in Europa. Con questi studi, peraltro, si chiude una fase dei lavori di ricerca e si avvia la pubblicazione di una collana di studi storici dedicata all'Ordine di S. Camillo de Lellis, consentendo a un vasto pubblico di conoscere meglio il contributo dell'esperienza camilliana nel mondo della salute e nella società degli ultimi quattro secoli."" -
Inseparabili: lo Stato, il mercato e l'ombra di Colbert
L'intervento dello Stato nell'economia è oggi tornato con forza alla ribalta. Già agli inizi del decennio gli effetti negativi della globalizzazione avevano provocato qualche scricchiolio nella ""mistica del mercato""""; nella fiducia assoluta nelle sue capacità autoregolatrici, che da quasi un trentennio egemonizzava la cultura economica, in fuga dalle contraddizioni della precedente stagione statalista. Da più parti si invocava il ricorso a forme di protezionismo, per difendersi da una competizione produttiva e commerciale squilibrata. Riaffiorava il nome di Colbert. La grave crisi finanziaria del 2008-2009, con i suoi rovinosi strascichi economici e sociali, ha repentinamente chiamato in causa e rilegittimato l'intervento dello Stato, o meglio delle istituzioni pubbliche, come vediamo nel caso attualissimo dell'Unione Europea. Accanto all'urgenza dei problemi e alla concretezza dei provvedimenti, è oggi fondamentale la riflessione sulla crisi e sulle prospettive future. I saggi contenuti in questo volume approfondiscono, con uno sguardo di lungo periodo, il complesso rapporto tra Stato e mercato, che si rivelano, al di là di ogni schematismo, due attori inseparabili dello scenario economico e sociale."" -
Fra identità e organizzazione. La «Rete Lilliput»
Fra i gruppi e le realtà del movimento globale, la ""Rete Lilliput"""" è stata quella che più di altre ha sviluppato al suo interno un dibattito ricco e complesso sull'organizzazione reticolare. L'esigenza di adottare stili partecipativi nuovi e di coniugare forme eterogenee di partecipazione politica - che, in un contesto partecipativo più tradizionale, difficilmente avrebbero potuto trovare espressione - ha spinto gli attivisti lillipuziani a intraprendere un processo di sperimentazione organizzativa volta alla realizzazione di una rete estesa sul territorio nazionale, in grado di connettere i due livelli fondamentali dell'azione collettiva: il globale e il locale. Nonostante la rete rimandi all'idea di una modalità organizzativa leggera, rispettosa dell'autonomia dei singoli nodi e volta all'attuazione di un potere decisionale diffuso, la possibilità di renderla operativa ha incontrato alcuni elementi di criticità. Questo lavoro, che si basa su una ricerca empirica condotta sulla Rete Lilliput, ricostruisce la nascita e le trasformazioni di questo soggetto, prestando particolare attenzione alle dinamiche di costruzione dell'identità collettiva e ai meccanismi di sperimentazione organizzativa che, nell'arco di un decennio, si sono susseguiti all'interno della Rete, facendone una realtà a se stante, legata al più ampio movimento globale ma, al contempo, autonoma."" -
Natura debere. Sull'elaborazione giurisprudenziale romana in tema di obbligazione naturale
La ricerca è volta a ricostruire la controversa evoluzione storica del concetto di naturalis obligatio nel pensiero giuridico romano, da Labeone sino all'epoca giustinianea. Attraverso un'analisi diacronica delle varie testimonianze giurisprudenziali, si cerca di ricostruire la genesi culturale della categoria di natura debere, e il suo graduale passaggio da un primo e più ristretto ambito di applicazione (limitato ai soli obblighi assunti da persone alieni iuris) a un successivo allargamento funzionale (in forza del quale lo schema della naturalis obligatio viene esteso a nuove situazioni, non facenti capo solo a servi e filii familias). Una disamina che cerca di restare ancorata alla realtà testuale delle fonti, interpretate nel loro specifico contesto temporale, alla luce dell'imponente bagaglio dottrinale offerto dalla romanistica contemporanea, ma anche cercando di evitare, per quanto possibile, i condizionamenti derivanti dai significati moderni di ""obbligazione naturale"""", nonché dal rilevante peso assunto, nella cultura occidentale, dal concetto di """"natura"""", nelle sue infinite declinazioni semantiche."" -
Cartouche
Era alto appena un metro e cinquanta, viso di zolfo, corpo e muscoli da saltimbanco. Analfabeta, pluriomicida e alcolizzato, nella Parigi della Reggenza di Filippo d'Orléans, a soli 20 anni ne divenne il padrone assoluto, disponendo a suo piacimento di uomini e cose: controllo della prostituzione, ricatti, aggressioni, rapine... compiacenti i gendarmi, compiacenti i giudici, compiacente una città che vide in lui un mito da immortalare nei versi dei cantori girovaghi. Ebbe tutte le donne che volle ma probabilmente amò solo se stesso e quella Parigi ricca e pezzente, oscena e senza Dio, che gli era entrata nel sangue. Perse il suo trono solo quando entrarono in campo le brigate speciali volute dai militari, il giorno che il suo luogotenente lo tradì in cambio di un salvacondotto. Si chiamava Louis Dominique Cartouche. Era l'Enfant di Parigi. -
Theodor Herzl. Il Mazzini d'Israele
Con l'istituzione del Congresso Sionista nel 1897 Thwxlor Herzl diede voce e forma alle molteplici anime dell'ebraismo, traghettando l'antica questione ebraica dalla sfera social-religiosa alla più appropriata dimensione giuridico-diplomatica internazionale. Egli riuscì così a imporsi all'attenzione dei grandi della terra e a far sì che dall'ottocentesca idea di nazione gli ebrei non fossero esclusi. Dando vita al ""Parlamento della nazione ebraica"""", che avrebbe ininterrottamente presieduto fino alla morte (1904) e, quindi, attraverso sei congressi, Herzl avrebbe anticipato così la successiva fondazione dello Stato e la legittimazione del territorio sul quale Israele sarebbe poi effettivamente nato. Come già intuito all'indomani della Prima guerra mondiale da Francesco Ruf-fini, il ruolo di Herzl nel risveglio nazionale ebraico può esser paragonato a quello svolto da Giuseppe Mazzini nella storia italiana: entrambi si fecero promotori di una sfida alla realtà e al realismo dei loro tempi, entrambi seppero esprimere straordinaria dedizione alla cosiddetta politica dell'irrealtà. Prefazione di Francesco Cossiga."" -
Guida alla Calabria misteriosa. Tesori, riti, credenze, sortilegi
Dalla A di Acquappesa alla Z di Zungri, un viaggio nella memoria più e meno recente dei luoghi calabresi, fra leggende, misteri, tesori, riti, credenze, sortilegi, esorcismi, incantesimi, prodigi..., in compagnia di maghi, streghe, fate, folletti, demoni, fachiri, manigoldi, eroi, dei, santi, madonne, eretici, spie, briganti, sovrani fasulli. -
Federalismo democratico. Per un dialogo tra eguali
In questo volume vengono approfondite le fondamenta teoriche e storiche del federalismo democratico del Nuovo Mondo ed è spiegato il perché aspetti chiave del sistema pubblico - come trasparenza, fiducia, responsabilità, produttività, merito, flessibilità, versatilità, cooperazione, emulazione, sprigionamento, ecc. - hanno un significato concreto e pregnante in Canada, Stati Uniti e Australia che è quasi sconosciuto da noi. Quindi, collegandosi ad alcuni contributi decisivi di Aaron Wildavsky e di Louis Hartz (e ad un dibattito con Giuliano Amato sulla penuria di libertà amministrativa che ci tormenta), viene proposto un progetto di trasformazione consapevole, di federalismo democratico per l'Italia, che rifletta le esigenze del Paese, e delle sue diverse regioni; e che, nello stesso tempo, corrisponda effettivamente alla loro natura più genuina: storica e civile. -
Mario Pannunzio da Longanesi al «Mondo»
Mario Pannunzio (Lucca 1910 - Roma 1968) è noto soprattutto come direttore del settimanale ""Il Mondo"""" (1949-1966). Insieme a quella straordinaria esperienza, nel libro, vengono analizzati il rapporto di Pannunzio con Longanesi e Benedetti, il suo saggio su Tocqueville, il magistero esercitato su di lui da Benedetto Croce, la sua direzione del """"Risorgimento liberale"""" (1944-1947), la sua partecipazione al partito liberale e a quello radicale. Aspetti spesso trascurati, ma essenziali per conoscere davvero un protagonista della cultura e del giornalismo italiano del '900."" -
Parco dell'Appennino lucano. Guida narrata
L'Appennino lucano, la Val d'Agri e il Lagonegrese. Qui c'è l'humus di una terra che vuole guadagnarsi ogni giorno la sua dignità e il suo prestigio in modo di essere alla ribalta non solo locale. Soprattutto con la forza delle sue idee e la capacità di progettare il futuro. Il Parco deve essere dunque un motore di cambiamento radicale per la vita dei suoi abitanti, anzitutto, così come lo ""disegna"""" in questo libro Rocco De Rosa, che del neonato Parco nazionale ci parla raccontando uomini e cose, passato e presente, peculiarità e risorse. La sua è una narrazione simile a una cronaca degli eventi integrata dalle foto, che hanno a loro volta il significato del testo scritto. Questo non è un saggio, ma un racconto: preciso, puntuale nelle descrizioni, scrupoloso e attento. Un'opera utile, per far conoscere il nuovo Parco nazionale lucano, con l'intento di legare il lettore a una realtà degna di essere visitata nei minimi particolari. Un viaggio in questa nuova area protetta ci porta dunque a scoprire tesori inesplorati e ambienti sui quali l'attenzione di tutti fino a oggi si era concentrata forse molto poco. Basti pensare al passato di queste terre, all'archeologia, alle caratteristiche geologiche del territorio e naturalmente alla sua capacità di alimentare un turismo in grado di mettere in moto altre leve e altre possibilità di crescita. La natura qui è stata particolarmente generosa con gli uomini, i quali debbono prodigarsi per mettere a frutto un'eredità del genere.""