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I segnali discorsivi
Quando parliamo in situazioni informali, ma non solo, facciamo ampio uso di alcuni elementi linguistici che marcano aspetti dell'interazione in corso (inizio e fine del turno, richiesta di attenzione), segnalano la funzione di un enunciato nell'economia generale del testo (introduzione di topic, riformulazione) o esplicitano processi cognitivi in corso (inferenza). Questi elementi sono i segnali discorsivi. Il volume ne descrive funzioni e natura, concentrandosi in particolare sul loro carattere procedurale di ""istruzioni"""" date all'ascoltatore per facilitare l'interazione, sulle peculiarità dei processi diacronici che portano alla loro nascita, sulla variabilità che li caratterizza lungo i principali assi di variazione sociolinguistica (classe di età, genere, provenienza geografica del parlante, registro) e, infine, sul loro utilizzo nelle situazioni di contatto tra lingue."" -
Il cervello bilingue
Che cosa succede nel cervello di chi impara più lingue? Parlare più di una lingua può procurare dei vantaggi cognitivi nell'arco della vita?rnrn Esistono lingue più importanti di altre? È possibile imparare una lingua da adulti? Il bilinguismo può essere di ostacolo a chi soffre di patologie o disturbi specifici del linguaggio o dell’apprendimento? Che implicazioni ha per la società l’aumento della popolazione bilingue? E quali sono i fattori che possono favorire e sostenere il bilinguismo in bambini e adulti? Questi sono alcuni degli interrogativi cui il libro intende rispondere in questo viaggio nel cervello bilingue, a partire dai risultati dei più recenti studi condotti a livello internazionale. -
Le città contemporanee. Prospettive sociologiche
Il volume illustra i temi fondamentali del dibattito sulle città contemporanee, dallo specifico punto di vista della sociologia urbana, interpretata in un’ottica “spazialista”, che considera lo spazio non come semplice contenitore dei processi sociali, ma come fattore attivo della loro produzione. Il libro offre innanzitutto una panoramica delle fasi di sviluppo della sociologia urbana, dei paradigmi più influenti nella letteratura recente, dei principali argomenti affrontati oggi dalla disciplina. In seguito, vengono approfonditi alcuni ambiti problematici di particolare attualità: il rapporto tra società e spazio, i processi di urbanizzazione e la loro interazione con l’ambiente, la correlazione tra sviluppo e sostenibilità urbana, il ruolo delle politiche culturali, le tematiche della mobilità e delle migrazioni, la sfera politica urbana e i processi partecipativi. Nella parte finale vengono descritti alcuni strumenti e metodi della ricerca empirica, concentrando l’attenzione soprattutto su quelli più rilevanti per la pratica sul campo nell'analisi della città e del territorio. L’impostazione del testo consente a chi si accosta per la prima volta alla disciplina di fruire di un’introduzione sintetica ai concetti essenziali; al tempo stesso propone approfondimenti utili sia a coloro che si occupano di studi urbani, sia a quanti operano nella progettazione delle politiche urbane. -
Corso di logica. Introduzione elementare al calcolo dei predicati
Lo studio della logica a livello universitario è sempre più diffuso, ma viene spesso affidato a testi di difficile lettura e di grandi dimensioni. Questo volume, rivolto a studenti di materie sia umanistiche sia scientifiche, è un’agile guida introduttiva che coniuga una non comune chiarezza espositiva con il necessario rigore scientifico. Tutti i concetti e le tecniche di calcolo caratteristiche dell’indagine logica sono presentati in modo graduale e illustrati con molteplici esempi. Ogni capitolo è corredato di numerosi esercizi – tutti con risposta, spesso adeguatamente commentata – che consentono di consolidare le conoscenze acquisite. In questa terza edizione, a cura di Marcello Frixione, oltre a doverosi aggiornamenti bibliografici, sono stati introdotti vari riquadri nei quali vengono chiariti alcuni aspetti puntuali o concetti di base dell’indagine logica. -
La letteratura tardolatina. Un profilo storico (secoli III-VII d.C.)
Superato l’orientamento pregiudiziale a considerare la tarda antichità un’età di decadenza, la critica ne sta rivelando caratteri originali, capaci di interessare non soltanto gli specialisti ma anche il pubblico più vasto. Il volume illustra la produzione letteraria della tarda latinità, secondo un percorso storico-letterario che è anche approfondimento culturale, in un arco di secoli in cui l’affermazione del cristianesimo progressivamente investe tutti gli ambiti della produzione letteraria senza che tuttavia venga meno l’importanza riconosciuta alla letteratura precedente. La storia letteraria di questo periodo, dall'età severiana agli albori del Medioevo, trova infatti la propria cifra culturalmente significativa nell'articolata dialettica fra la persistenza della tradizione classica, assicurata dalla scuola e dall'autorevolezza dei modelli, e la nuova cultura cristiana, alla costante, faticosa e controversa ricerca di un adeguato spazio anche in campo letterario. L’indubbia varietà dei prodotti artistici rivela atteggiamenti diversi da parte degli scrittori, spettatori di un’evoluzione storico-politica spesso drammatica che li spinge all'introspezione o al gioco letterario fine a sé: si tratta di uno scenario molto complesso e composito in cui si trovano elementi di modernità nelle idee e nei sentimenti. -
Le origini dello Stato moderno. Secoli XI-XV
Il volume affronta il tema, al centro di un rinnovato interesse storiografico, delle origini medievali dello Stato moderno. Attraverso una prospettiva storico-istituzionale si individuano le strutture fondamentali e si delineano le vicende ritenute più interessanti che hanno portato alla contrastata formazione dello Stato nell'Occidente europeo, precisando al contempo le possibili alternative (cittadine, imperiali, confederali). Lo scopo della ricostruzione storica e politica è quello di superare la troppo rigida divisione tra Medioevo ed età moderna, cercando di far emergere il pluralismo costitutivo del processo di formazione dello Stato e le molteplici traiettorie di sviluppo. La ricostruzione si arresta alle soglie della modernità evidenziando sia il quadro unitario di riferimento sia le profonde differenze, istituzionali, sociali e territoriali, che connotano la complessa vicenda dello Stato moderno in Occidente, troppo spesso riferita alle sole esperienze monarchiche. -
Sociologia delle relazioni interculturali
Differenza e identità culturale sembrano costituire aspetti centrali delle relazioni sociali contemporanee. La rivendicazione o l'attribuzione esterna di una specifica differenza culturale può sia aprire spazi di maggiore inclusione e partecipazione alla vita civile, sia sostenere e legittimare forme di esclusione e discriminazione. Il testo analizza come le società occidentali abbiano costruito i loro rapporti con chi hanno definito ""altro"""", """"straniero"""", """"diverso"""" e in che modo la differenza culturale abbia costituito e continui a costituire una risorsa politica importante nella definizione della realtà sociale e nella distribuzione di oneri e privilegi. Razzismo, etnicità, società multiculturali sono analizzati come processi attraverso cui si attribuisce senso alla realtà e si costruiscono e stabilizzano le gerarchie sociali e i rapporti di potere. Da questa prospettiva, le relazioni interculturali appaiono come il campo sociale in cui le diverse rappresentazioni di sé e degli altri vengono costantemente prodotte, trasformate, contestate."" -
Il cinema del nuovo millennio. Geografie, forme, autori
A cosa pensiamo quando parliamo di cinema contemporaneo? A quali oggetti ci riferiamo? Il volume è una riflessione teorico-critica a più voci intorno al cinema degli anni Duemila, al modo in cui esso ha concepito le sue forme, ridisegnando i propri territori e confini e individuando nuove autorialità. Da questa indagine emerge una mappa per orientarsi nel panorama audiovisivo contemporaneo, attraverso quattro strade diverse – corrispondenti ad altrettante parti del libro: temi, geografie, autori, opere –, nel momento in cui la sua storia è consegnata a un destino i cui contorni sono ancora tutti da immaginare. -
La stilistica inglese contemporanea. Teorie e metodi
Il volume fa il punto sullo stato di salute di una disciplina il cui tramonto è stato più volte annunciato. In realtà la stilistica prospera, continuando a mostrarsi necessaria per l’analisi e l’interpretazione di tutte le forme del messaggio comunicativo, dalla letteratura al discorso politico, al linguaggio dei nuovi media o dei giornali. Presupposto di questo approccio è la convinzione che gli aspetti formali di un testo, in altre parole la sua struttura linguistica ma anche il contesto e l’uso in cui questa si colloca, siano determinanti per stabilirne la funzione e il significato, e che siano dunque una componente necessaria, seppur non sufficiente, per consentire l’interpretazione. Il panorama inglese è particolarmente fecondo e a partire dagli anni Novanta del secolo scorso ha inaugurato una forte dimensione interdisciplinare che consente alla stilistica di inglobare nei propri percorsi ambiti e metodi della linguistica, che vanno dalla pragmatica, alla linguistica cognitiva, alla ""discourse analysis""""."" -
Insegnare italiano L2 con il cinema
Il cinema è un valido e utile strumento per avvicinare il pubblico alla lingua e alla cultura italiana. Il volume offre ai docenti di italiano L2 che operano in Italia e all'estero una guida per analizzare, selezionare e utilizzare i film come veicolo di conoscenza della nostra cultura di ieri e di oggi, come oggetto di riflessione e discussione, come specchio e modello di comportamenti linguistici e non verbali. Le parti in cui si articola il testo coprono gli ambiti fondamentali per avvicinare al cinema italiano gli apprendenti stranieri: la sua storia, che riflette quasi un secolo di mutamenti sociali e culturali; la sua lingua, quella dei film italiani e di quelli stranieri poi doppiati; le sue potenzialità didattiche. Chiude il libro una sezione contenente schede di lavoro fotocopiabili e utilizzabili in classe, relative a sequenze filmiche facilmente reperibili online o in DVD. Il volume è adatto sia per i diversi livelli della formazione universitaria (corsi di laurea di primo e secondo livello, master, corsi di specializzazione), sia per la formazione dei docenti di italiano L2 e per la preparazione agli esami di certificazione didattica. -
L' ambiguità delle lingue
L'ambiguità pervade molti aspetti del pensiero e dell'esperienza, sfidando non solo le nostre certezze nel valutare, percepire e comunicare la realtà, ma anche i tentativi di definizione: lo stesso termine ""ambiguo"""" si rifrange infatti in una costellazione di significati che evocano sia ciò che è incerto, dubbio, oscuro, e quindi difficile da interpretare, sia ciò che è equivoco, doppio, molteplice, e dunque interpretabile in modi diversi. Per questo l'ambiguità ha spesso attratto gli specialisti e i creativi del segno linguistico: filosofi e giuristi, retori e scrittori, teorici e critici della letteratura, lessicografi e traduttori, ma soprattutto linguisti, che su di essa si pongono molte domande. Perché le lingue hanno parole ed espressioni ambigue? La loro presenza è un vantaggio o un ostacolo per la comunicazione? Quali meccanismi intervengono nella disambiguazione? E qual è il ruolo dell'ambiguità nei processi del cambiamento linguistico? Per rispondere a questi interrogativi, il libro accompagna il lettore in un percorso attraverso le diverse manifestazioni del fenomeno, considerato nella sincronia e nella diacronia di numerose lingue, antiche e moderne."" -
«And love finds a voice of some sort». Omosessualità e (auto)censura nella letteratura inglese e francese (1870-1930)
L'amore tra due persone dello stesso sesso ha costituito a lungo un tabù innanzitutto lessicale, un peccatum mutum, la cui sola nominazione esponeva a pesanti sanzioni sia religiose sia legali. Di conseguenza, gli autori che nel corso dei secoli hanno avvertito il bisogno di parlare di omosessualità non solo hanno subito censure esterne, ma sono stati anche costretti a mettere in atto preventive forme di autocensura, relative sia al linguaggio sia alla diffusione delle proprie opere. Nel periodo storico 1870-1930 si assiste a un fenomeno, almeno in apparenza, paradossale: un'epoca generalmente considerata come una tra le più repressive e omofobe (a causa di una serie di riforme legislative e la messa in atto di condanne esemplari) è al contempo l'epoca che testimonia l'invenzione stessa del termine ""omosessualità"""" e, dunque, la nascita di una """"letteratura omosessuale"""" nel senso moderno del termine. A partire da tali premesse, il volume esplora l'emergere e il successivo consolidarsi di una letteratura velatamente o scopertamente omosessuale nell'Inghilterra fin de siècle e nella Francia della belle époque: da Wilde ai poeti uraniani, a un insieme di autori semiclandestini, fino a Forster e a Proust. Ne viene fuori un quadro ampio e variegato, in cui convergono storia della sessualità e storia del libro e in cui non solo si rileggono autori noti attraverso percorsi critici inediti, ma si ridà anche voce a un corpus di testi sommersi, strappandolo a quel silenzio al quale la censura del tempo l'aveva condannato."" -
«Il Politecnico» di Vittorini. Progetto e storia di una narrazione visiva
Il rapporto tra Elio Vittorini e la visualità è ancora fervido di nuove prospettive di indagine, specie se scrutato nelle zone di passaggio tra esperienze maggiormente esplorate. È questo il caso della rivista ""Il Politecnico"""", edita da Einaudi e diretta dallo scrittore dal 1945 al 1947 dopo essersi congedato dall'esperimento di illustrazione dell'antologia Americana e prima di dedicarsi alla riscrittura """"fotografica"""" del suo capolavoro letterario, Conversazione in Sicilia. Nell'immediato dopoguerra, infatti, il periodico promuove un progetto di rinnovamento culturale che affida l'espressione di alcuni dei tratti di più spiccata originalità alle immagini e al loro rapporto con le componenti testuali, paratestuali e grafiche, in un dialogo intermediale di cui il volume prova a seguire le declinazioni, riconnettendole anche al coevo contesto fotogiornalistico."" -
Imparare attraverso le lingue. Il translanguaging come pratica didattica
Il termine translanguaging, molto diffuso in ambito nordamericano, si riferisce all’uso dinamico di tutte le risorse linguistiche di un parlante/apprendente bi/plurilingue. Il volume fornisce uno sguardo teorico e pratico su questo concetto, ponendolo in continuità con i documenti di politica linguistica europei e con la tradizione dell’educazione linguistica democratica in Italia. Dopo una panoramica sui principali studi su bilinguismo e translanguaging e un’analisi della gestione del plurilinguismo nella scuola italiana, vengono presentati esempi didattici e aspetti di ricerca tratti dal progetto L’AltRoparlante, vincitore del Label europeo delle lingue 2018. Il progetto, sviluppato in diversi ordini e gradi di cinque scuole italiane, ha l’obiettivo di integrare le lingue e i dialetti degli studenti nella didattica quotidiana, attraverso strategie basate sulla pedagogia del translanguaging. Grazie a una forte collaborazione fra ricerca e scuola, il progetto ha permesso la diffusione di pratiche didattiche inclusive e rispettose dei diritti linguistici degli studenti con background migratorio, in una cornice di legittimazione simbolica ed educativa del plurilinguismo. Prefazione di Jim Cummins. -
Il moderno principe di Gramsci
Gramsci è il pensatore che ha più innovato la concezione marxista dello Stato. Consapevole dell’inarrestabile declino del potere statale, generato dal contrasto tra «cosmopolitismo dell’economia e nazionalismo della politica», ha orientato il suo pensiero verso la ricerca di nuove forme politiche capaci di trasferire il nucleo democratico della nazione moderna sul piano della sovranità sovranazionale. Il volume è dedicato all’esplorazione della categoria di cosmopolitismo seguendone, nella complessa officina dei Quaderni, le evoluzioni semantiche e concettuali che sfociano nella sostituzione del termine «internazionalismo» con «cosmopolitismo di tipo nuovo». Per rendere pienamente comprensibili i motivi che spingono Gramsci a tale scelta, viene riesaminata la rete dei concetti – dalla filosofia della prassi alla rivoluzione passiva, dall’egemonia al moderno Principe – che animano la sua revisione del marxismo, culminante in un inedito profilo del soggetto storico della nuova epoca. -
Nella terra di Iside. L'Egitto nell'immaginario letterario italiano
Il volume narra un'esotica avventura umana e letteraria che parte dalla spedizione napoleonica in Egitto, passando dalla realizzazione del Canale di Suez e dall'Aida di Giuseppe Verdi, dalle battaglie di Dogali e Adua, per giungere al periodo delle politiche giolittiane e fasciste e alla Radio Cairo con cui Fausta Cialente informava gli italiani durante la Seconda guerra mondiale. Proprio Il Cairo e Alessandria sono, tra Otto e Novecento, un grande palcoscenico per gli italiani, siano essi viaggiatori, esuli, emigrati, avventurieri, scienziati, portatori di ideali risorgimentali o anarchici convenuti intorno alla ""Baracca rossa"""" di Enrico Pea. Queste straordinarie esperienze vengono raccontate in poesie, romanzi, testi teatrali, da D'Annunzio, Marinetti, Ungaretti, Rafanelli. """"L'Egitto antico e moderno"""" di Giuseppe Regaldi e """"Le figlie dei faraoni"""" di Emilio Salgari conquistano l'Italia e nelle """"Memorie sull'Egitto"""" di Amalia Nizzoli sono descritti per la prima volta gli harem. Nello stesso periodo lo studioso siciliano Emanuele Ciaceri scopre che il culto di sant'Agata, patrona di Catania - ricordato da Giovanni Verga -, è modellato su quello di Iside, e un viaggiatore etneo, Natale Condorelli, immagina l'Egitto naturale sponda culturale ed economica della Sicilia, crocevia del Mediterraneo. Nota introduttiva di Christian Greco. Prefazione di Lorenzo Braccesi."" -
Diario in caratteri latini
Ishikawa Takuboku (1886-1912) è uno dei poeti moderni giapponesi più popolari e amati in patria, ma poco considerato dalla critica letteraria occidentale. La sua vita si intreccia con i radicali cambiamenti sociali e culturali del Giappone di primo Novecento, caratterizzato da un rapido processo di modernizzazione che tuttavia genera anche una realtà percepita come profondamente contraddittoria, smarrita com'è tra modernità e perdita dei valori tradizionali. Forse proprio l'appartenenza a questo momento storico spiega l'inquietudine esistenziale di Takuboku e la sua incapacità a porvi rimedio. Qui presentiamo per la prima volta in forma integrale il diario, che scrisse dal 7 aprile al 16 giugno del 1909, in cui descrive senza veli la sua realtà interiore, anche nei suoi aspetti più degradanti, sempre alla ricerca di un Io in bilico tra l'autoesaltazione e l'autocommiserazione. Le sue annotazioni giornaliere tratteggiano vividamente non solo la sua vita ma anche l'ambiente dei letterati attivi a Tokyo, con le loro contraddizioni e le loro istanze per una nuova letteratura. Per profondità psicologica e sperimentazione letteraria, il diario occupa una posizione unica nel panorama della letteratura giapponese moderna. -
Viaggiatori dell'utopia. La Riforma radicale del Cinquecento e le origini del mondo moderno
Il viaggio e l'utopia sono le dimensioni che uniscono le storie raccontate nel volume. I protagonisti provengono dal mondo della Riforma radicale del Cinquecento (Bernardino Ochino, Celio Secondo Curione, Lelio e Fausto Sozzini, Francesco Pucci, Christian Francken), ma anche dalla società 'savante' dell'Europa tra Sei e Settecento (Grozio, Spinoza, La Mothe Le Vayer, Bayle, Locke, Montesquieu). Ritenuti spesso rappresentanti di realtà culturali in conflitto tra loro (le aspettative religiose del XVI secolo contro il razionalismo e il secolarismo dell'età dei Lumi), essi risultano invece collegati da percorsi intellettuali che conducono alle origini di principi oggi ritenuti irrinunciabili nelle democrazie dell'Occidente: la libertà di coscienza e di pensiero, la dignità del relativismo e dell'ateismo, la tolleranza e l'antidogmatismo. La Riforma radicale fu uno straordinario laboratorio di idee dal quale uscirono proposte alternative alla logica di confessionalizzazione che spinse l'Europa verso le guerre di religione. In molti casi fu l'eredità di quelle idee ad alimentare la ""crisi della coscienza europea"""" della quale conosciamo l'importanza per la nascita del mondo moderno."" -
La congiura immaginata. Opinione pubblica e accuse di complotto nella Roma dell'Ottocento
Roma, luglio 1847. Sui muri della città compaiono i nomi di alcuni presunti congiurati: la voce pubblica denuncia la tenebrosa trama di una gigantesca cospirazione contro il papa e il popolo romano. L'opinione pubblica italiana ed europea si interroga a lungo sulla verità o falsità della grande congiura, senza riuscire a risolvere davvero il dilemma. Il ricordo di quell'evento abiterà ancora a lungo le menti degli uomini del Risorgimento. Chi erano gli accusati? Perché complottavano? Ed esisteva davvero un complotto? Un evento finora trascurato dalla storiografia, ma intensamente rielaborato dagli attori del tempo, diventa così l'occasione di ripensare a una pratica sociale largamente diffusa nella cultura occidentale. Attraverso il racconto della grande congiura il libro esplora i meccanismi di funzionamento e gli effetti concreti di un'accusa di complotto nel nuovo contesto della politica moderna. Veri o falsi, i complotti sono prima di tutto immaginati. E l'immaginazione può diventare realtà. -
Una vita migrante. Leonardo Zanier, sindacalista e poeta (1935-2017)
Nel secondo dopoguerra i flussi dell'emigrazione italiana sono stati accompagnati da un'intensa attività di studiosi militanti che al desiderio di migliorare le condizioni di vita di milioni di migranti univano un intenso lavoro di ricerca. Tra loro ci fu Leonardo Zanier, che a metà degli anni Cinquanta si diresse in Svizzera. Lì, come viene ricostruito nel volume, trascorse gran parte della sua vita di militante politico sindacale, studiò le sfide della migrazione e scrisse alcune tra le più belle pagine della letteratura dell'emigrazione italiana nel mondo. Prefazione Michele Colucci.