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La battaglia
«A me pare che l'uomo si sia gettato in una lotta cieca e spaventosa per sfuggire a un passato che non può ricordare, verso un futuro che non può né prevedere né comprendere. L'uomo ha affrontato e vinto tutti gli ostacoli, tutti i nemici, tranne uno. Se stesso. Quanto si odia l'umanità?»Nel 1933 il presidente degli Stati Uniti d'America Franklin D. Roosevelt si trovò a dover fronteggiare una crisi disastrosa, conseguenza diretta del crollo del '29. Furono anni difficili per l'America e, per la prima volta, occuparsi di letteratura implicò per molti scrittori un impegno sociale fino a quel momento sconosciuto. A questa nuova generazione di scrittori apparteneva Steinbeck, che in questo romanzo narra la storia di uno sciopero di braccianti, del suo fallimento e di uomini che trasformano la propria disperazione in lotta per il riconoscimento dei propri diritti fondamentali. La battaglia, pubblicato nel 1936 e tradotto in Italia da Eugenio Montale nel 1940, fa parte di quei libri che riassumono lo spirito di un'epoca; un'opera amara in cui con uno stile naturalista, ma capace di rendere ragione della congiuntura storica, viene presentata un'immagine atroce, scandalosa ma a tratti acremente poetica del New Deal americano. -
La perla
«Di colpo, alla perla di Kino tutti si trovarono legati, e la perla di Kino entrò nei sogni, nelle riflessioni, nei progetti, nei desideri, nelle fantasticherie, nei bisogni, negli appetiti, nelle brame di tutti; e poiché una sola persona li intrlaciava, ed era Kino, egli finì stranamente per essere il nemico di tutti.»Sulla perla trovata in fondo al mare un pescatore messicano ha costruito il sogno di una vita migliore, il riscatto dalla miseria e dalla fatica. L'inquietudine e le passioni suscitate da questo fugace tocco della fortuna sconvolgono la sua vita, quella di sua moglie e del suo bambino. Contro la violenza non basta più l'amore di Juana, né la solidarietà di alcuni poveri pescatori che si accontenteranno di poter vedere la fortuna da vicino. Dalla grande fantastica avventura, Kino e i suoi torneranno alla fatica di tutti i giorni senza nemmeno quell'unico bene che la vita aveva loro dato: la pace con se stessi. -
La caduta di Artù. Testo inglese a fronte
Selvaggi cavalieri al galoppo, ruggire di tuoni, furia di marosi, nuvole che attraversano minacciose i cieli. E uno scenario nordico, che evoca antiche tradizioni leggendarie. Ma è anche lo sfondo di un poema inedito di Tolkien, curato dal figlio Christopher, a cui il Maestro pose mano pochi anni prima dello ""Hobbit"""" ispirandosi alla celebre saga di Artù e della Tavola Rotonda. Il mitico re diventa qui il cavaliere dell'ultima resistenza all'invasione del male, l'epico difensore di un Occidente in crisi. La sua è una """"guerra al destino"""", incorniciata dai classici leit-motiv della famosa leggenda, ma rivissuti secondo nuove prospettive: l'amore tragico di Lancillotto, il fascino ambiguo di Ginevra, il dramma di Artù, l'eroismo di Gawain, le passioni dei membri della Tavola Rotonda. Ciò che Tolkien ci offre è in realtà non solo una favola epica, ma la rappresentazione in chiave poetica delle vicende eterne del pensiero: lo scontro fra Bene e Male, civiltà e barbarie, ordine e caos, diritto e sovversione, dovere e opportunità, orgoglio e percezione del limite."" -
Il fantasma di Mimì
Morris Duckworth non riesce a dimenticare Massimina, detta Mimì. Forse avrebbe dovuto pensarci prima di rapirla e toglierle la vita, ma soltanto adesso, che vive a Verona e ha sposato la sorella di Mimì, si rende conto di quanto le manchi. Persino un buon lavoro e una casa lussuosa non gli tolgono le preoccupazioni, diviso tra l'appetito insaziabile della moglie e l'invadenza del cognato ficcanaso. Così quando Morris visita la tomba di Mimì e lei gli fa l'occhiolino dalla fotografia, l'uomo non ci pensa due volte a seguire i suoi consigli... -
Su Peirce. Interpretazioni, ricerche, prospettive
Charles Sanders Peirce (1839-1914) è il massimo filosofo americano. Inventore di tre termini cruciali, pragmatismo, semiosi, abduzione. Peirce è al contempo il padre della semiotica e l'autore di una originale interpretazione del mondo. Gli scritti di questo volume nascono da seminari e convegni tenuti a Milano nel centenario della morte, sotto l'egida del Club Psòmega, dell'Università Statale e del Politecnico. È un volume che rappresenta tutte le correnti degli studi peirceani in Italia: dagli aspetti e problemi teorici e ontologici, alle relazioni e influenze di Peirce su filosofi e semiotici contemporanei, sino alle applicazioni e reinterpretazioni della sua riflessione alla realtà odierna. Il libro si apre con tre introduzioni alla discussione e considerazione complessiva di Peirce: tre visioni d'insieme su questioni centrali - una ricognizione sulla ""semiosi progettuale"""" nel progresso della ricerca peirceana, di Massimo Bonfantini; la difesa della fondamentalità dell'icona, ovvero dell'""""iconismo primario"""", da parte di Umberto Eco; e una """"nuova antropologia pragmatica"""", che si ispira a Peirce, ma non solo di Rossella Fabbrichesi."" -
La musica scorre a Berlino. Conversazione con Lidia Bramani
"Il Muro sarebbe crollato entro un mese e un giorno, il 9 novembre 1989, quando Claudio Abbado venne nominato direttore stabile e artistico dai Berliner Philharmoniker. Da allora ha dedicato ore, giorni, anni a creare una sinergia fattiva tra persone, mentalità, istituzioni, dimostrando in dodici anni d'incarico che si può portare la bellezza nella realtà. Un'avventura fantastica. Concepire i Cicli tematici, scegliere le partiture per oggetti come Shakespeare, il Wanderer, Amore e Morte. Approfondire, imparare, condividere la passione per i particolari nascosti e rivelatori, i nessi tra opere, allestimenti, prospettive letterarie, filosofiche, pittoriche. Che si tratti di un dettaglio o di una fondante riflessione, Abbado indica una via, che sta al lettore proseguire."""" (Lidia Bramani)" -
Stazione undici
Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione di Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città, e nel giro di poche settimane la società, così com'era, non esisteva più. Vent'anni più tardi Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Tra loro si chiamano Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell'arte e dell'umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte un profeta violento che minaccia l'esistenza stessa di questo piccolo gruppo. E man mano che gli eventi precipitano, in un continuo viaggiare avanti e indietro nel tempo, mostrando com'era la vita e com'è dopo la grande epidemia, ecco che l'imprevedibile evento che unisce tutti i personaggi viene rivelato. Riuscirà a quel punto l'umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro? -
Il tesoro del signor Isakowitz
"Se si possiede un tesoro, bisogna andare a ritrovarlo"""", sostiene Leo, sette anni. È così che inizia un viaggio che nessuno dei protagonisti potrà mai dimenticare. Leo, suo padre Danny e suo nonno, tre generazioni si ritrovano in un roadmovie avventuroso e divertente su una vecchia auto, con un atlante stradale non aggiornato, una modica provvista di pane e burro, alla ricerca del tesoro del bisnonno di Leo, Hermann Isakowitz. Secondo una leggenda di famiglia, infatti, lo stesso Hermann Isakowitz avrebbe sotterrato questo tesoro prima che la Polonia venisse invasa dai tedeschi e lui fosse ucciso dai nazisti. Così i tre Wattin, nipotino, padre e nonno, si gettano a capofitto in questo viaggio che è anche la storia della loro famiglia." -
Il caso Meursault
"Ti riassumo la storia prima di raccontartela: un uomo che sa scrivere uccide un arabo che quel giorno non ha neppure un nome - quasi l'avesse lasciato appeso a un chiodo prima di entrare in scena -, e poi comincia a spiegare che è tutta colpa di un Dio che non esiste e di ciò che ha capito sotto il sole e per il fatto che la salsedine lo costringe a chiudere gli occhi. Perciò l'omicidio rimane un atto assolutamente impunito e non è un delitto poiché non esiste legge fra mezzogiorno e le due, fra lui e Zoudj, fra Meursault e Moussa. E in seguito, per settant'anni, tutti si sono adoperati a fare sparire in gran fretta il corpo della vittima, a trasformare i luoghi dell'omicidio in un museo immateriale e a discorrere sul significato del nome dell'assassino. Che cosa significa Meursault? """"Morto solo""""? """"Morto sciocco""""? """"Non muore mai""""? Per mio fratello, invece, in tutta questa storia non è stata spesa neppure una parola. E tu, come tutti quelli prima di te, hai preso una cantonata. L'assurdo lo portiamo sulle spalle o nel ventre delle nostre terre io e mio fratello, non quello là.""""" -
Luigi Cherubini. L'uomo. La musica
Ritenuto uno dei compositori più importanti della loro epoca, Luigi Cherubini (Firenze 1760 - Parigi 1842) nella storia della musica tra classicismo e romanticismo è una figura di eccezionale rilievo. Ragazzo prodigio, Cherubini contribuì in maniera decisiva ad accogliere nel melodramma la forza strumentale e architettonica della musica sinfonica, da camera e religiosa. Caduto in disgrazia nell'età napoleonica per la sua opposizione alla politica dell'Imperatore Cherubini compose opere eseguite nei principali teatri e nelle corti d'Europa, lasciando un segno indelebile nella storia della musica. Questa monografia è un invito ad accostarsi con uno sguardo nuovo a un grande protagonista della musica europea. -
Il dolce potere del disordine
"La vita non aspetta nessuno: né ordinati, né disordinati. Non fa differenze, lei. Il suono dell'ultimo gong può sorprenderci in qualunque momento e nulla importa a chi lo suona se quell'istante ci trova nudi o elegantissimi, giovani o vecchi, ricchi o poveri, pronti o impreparati. E nemmeno se siamo ordinati o no."""" Passiamo buona parte della nostra vita cercando di metterla in ordine: a casa, sul lavoro, persino dentro noi stessi. A cosa rinunciamo mentre impieghiamo così tanta energia nella ricerca di un ordine perfetto? E se scoprissimo troppo tardi che ciò che ci rende davvero felici non nasce dalla disciplina ma dal caos? Anne Marie Canda ci invita a ripensare tutta la nostra vita, a vedere quanti limiti imponiamo a noi stessi e quanto tempo perdiamo abbracciando un'idea dell'universo e dell'esistenza fondata sull'ordine." -
Disobbedienti. Dal Chiapas a Madrid
Cosa ha portato un giovane professore di Scienze Politiche dell'Università di Madrid, Pablo Iglesias, a diventare il nuovo fenomeno della politica europea? L'inarrestabile ascesa del movimento degli Indignados spagnoli, e del partito che ne è l'espressione, Podemos, ha sorpreso sia gli analisti politici sia gli stessi militanti. Per questo, proprio ora, è fondamentale ripercorrere la storia del movimento, l'origine del suo impegno di azione collettiva e le fonti di ispirazione dei suoi primi attivisti. Questo libro racconta i tentativi di adattare a una realtà di governo le esperienze dei disobbedienti, che in Italia, in Europa e nel mondo sono stati l'espressione più compiuta di un nuovo modo di pensare globalmente e agire localmente. -
Psycho
Norman Bates vuole molto bene a sua madre, il problema è che la donna è morta da più di vent'anni, o almeno questo è quello che pensa la gente nella tranquilla cittadina di Fairvale, in California. Norman vive con la madre nella casa vicino all'albergo di famiglia, il Bates Motel, lungo il vecchio tracciato dell'autostrada, oggi in disuso. Una sera si presenta alla reception una giovane donna, Mary, ladra per amore: l'incontro turba i pensieri di Norman, ma la madre veglia su di lui, decisa a proteggerlo con il suo coltello da macellaio. Un grande romanzo che ha ispirato un film leggendario, un viaggio da brivido nella mente di un uomo, e tra le ombre della sua identità. -
Schottenfreude. Nuove parole tedesche per la condizione umana
Leggere parole tedesche, talvolta lunghe come treni, e trovare la cosa divertente. Sembrerebbe impossibile, eppure Ben Schott riesce nell'impresa. Chi conosce un po' la lingua tedesca lo sa: per formare parole nuove se ne uniscono di esistenti. ""Zeitgeist"""", per esempio, è lo spirito (""""Geist"""") del tempo (""""Zeit""""). E con questo meccanismo semplice ma infernale Schott conia nell'unica lingua al mondo capace di farlo parole indispensabili come Sonntagsleerung (la depressione della domenica pomeriggio), e molte altre, dando vita a una sarabanda di vocaboli capaci di illuminare fatti ed emozioni che riguardano tutti i lettori, conoscitori del tedesco o no."" -
Introduzione all'indagine fenomenologica. Testo tedesco a fronte
Il corso universitario “Introduzione all'indagine fenomenologica”, del semestre invernale 1923-24, è il primo tenuto da Heidegger a Marburgo. Qui viene presentata un'approfondita analisi della fenomenologia che da una parte afferma per la prima volta il distacco del pensiero heideggeriano da Husserl e dall'altra espone nei suoi tratti fondamentali il carattere ermeneutico che contrassegnerà la stessa ontologia fondamentale. Questo accade in particolare mediante l'introduzione in funzione dominante del concetto di cura, il quale viene a determinare lo stesso essere dell'esserci e così il modo originario per l'uomo di essere nel mondo. Infine il distacco da Husserl e dalla sua concezione della filosofia si compie sul percorso di un attento confronto con Descartes, il più esteso che si ritrova nell'opera heideggeriana. -
Alcibiade primo. Sulla natura dell'uomo. Dialoghi socratici. Testo greco a fronte
"L'Alcibiade I è uno dei dialoghi in cui Platone sostiene compiutamente la tesi di Socrate della coincidenza dell'uomo con la sua anima. Inoltre, è l'unica opera platonica, oltre al Fedro, in cui l'interlocutore di Socrate il giovane Alcibiade, alla vigilia del suo ingresso nella vita politica passa da un atteggiamento spirituale a un altro: infatti, all'iniziale presunzione e superbia, fanno seguito l'umiltà richiesta dalla ricerca della verità e il bisogno dell'aiuto del maestro. Giovanni Reale ritiene così, in sintonia con Friedländer, che l'Alcibiade I sia il momento di transizione tra i dialoghi aporetici giovanili e la prima fase del pensiero maturo di Platone inaugurata dal Gorgia""""." -
Alcibiade secondo. Sulla preghiera. Dialoghi socratici. Testo greco a fronte
"Proprio perché si tratta di uno dei dialoghi socratici più difficili da intendere e da valutare, l'autenticità dell'Alcibiade II è messa in dubbio anche da Reale, che lo considera composto al tempo dei primi dialoghi di Platone. A ogni modo, i pensieri espressi in relazione al tema centrale del dialogo - la preghiera, che va rivolta agli dèi col cuore, non con lo sfarzo di riti appariscenti - sono congruenti con le testimonianze di Senofonte sulla concezione socratica del pregare. Nel saggio introduttivo, Reale appronta un perspicuo e fecondo parallelo tra questa concezione e l'epilogo del Fedro...""""" -
Diario di preghiera
"Non intendo rinnegare le preghiere tradizionali che ho detto per tutta la vita; ma le dico e non le sento... Vorrei scrivere una preghiera bellissima"""". Questo diario personale di Flannery O'Connor, scritto tra il 1946 e il 1947 ai tempi dell'università in Iowa e di recente ritrovato tra le sue carte in Georgia, è molto più di una raccolta di preghiere: è un singolare dialogo con Dio, il colloquio silenzioso e appassionato di una giovane donna intelligente alla ricerca della propria strada e determinata a metterla al servizio di una causa superiore. Una finestra sull'interiorità di una delle maggiori narratrici americane del secolo passato. Scavando nel profondo dei propri sentimenti e paure - di essere mediocre, stupida, presuntuosa - Flannery O'Connor si esercita in un costante confronto con la fede cattolica e i maestri che la ispirano come Freud, Proust e Rousseau. In questo documento, arricchito dalla riproduzione anastatica delle pagine del diario, già emerge l'umiltà e la sensibilità priva di retorica di un'autrice le cui ambizioni e valore letterari si intrecciano con una incessante tensione verso il divino e la grazia. Prefazione di Mariapia Veladiano." -
Diviners. I rabdomanti
Il falò della vanità americana. Fra la seduzione delle telecamere e le tentazioni del sovrannaturale. Uno spaccato dell'America, con le sue follie e le sue grandezze; un viaggio nel cinismo del Sistema, condotto da un autore ormai di culto. Protagonista del romanzo è Vanessa Meandro, una giovane produttrice cinematografica di New York con una smodata propensione per il cibo, che la rende obesa, e una madre ingombrante, possessiva e appassionata di divinazione. Quando fra le sue mani arriva una sceneggiatura a base di avventura, passione e deserto, Vanessa si convince di aver trovato lo spunto per il film del secolo, La tempesta del Sahara. Un attore che lavora con lei, però, Thaddeus, vorrebbe realizzare da quello script un serial televisivo, The Diviners, con zingari e chiromanti perseguitati che finiscono nel Sahara. In Texas, mentre cerca la location del suo presunto film, Vanessa si ritrova in un villaggio famoso per i suoi avvistamenti UFO, dove pare siano arrivati gli alieni - mentre anche sua madre perde la testa e si persuade di essere stata rapita da loro. Poco a poco, così, le speranze di realizzare il film svaniscono; evidentemente, funziona molto di più la linea commerciale di un serial sui medium... -
Henry e il potere dell'immaginazione. The Secret
Skye Byrne e Nic George presentano un nuovo capitolo del mondo di The Secret, il fenomeno mondiale creato da Rhonda Byrne. L'amatissimo coniglio giocattolo di Henry, Lampone, è sparito. Il nonno consiglia a Henry di ricorrere all'immaginazione per ritrovare il suo amico. Ed è proprio quando Henry comincia a farlo che l'avventura ha inizio. Riuscirà il potere dell'immaginazione di Henry a restituirgli Lampone? O Lampone sarà perduto per sempre? L'amicizia tra un bambino e il suo giocattolo, il potere di figurarsi ciò che si pensa: sono i temi senza tempo che fanno di questo libro un classico per tutte le età. Età di lettura: da 7 anni.