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Lo Hobbit. L'arte di un viaggio inaspettato. Ediz. illustrata
Esclusive doppie pagine arricchite da bozzetti, arredi e costumi di scena, e immagini riprese dallo studio WETA, che ha realizzato gli effetti speciali del film. -
Dove io non sono
Cape May, New Jersey. Un protagonista senza nome recita il suo monologo. Ha appena ricevuto la visita di una lei magnetica e misteriosa, cui si è ispirata segretamente tutta la sua vita: è arrivata inaspettatamente a casa sua, e gli ha dato un appuntamento - si rivedranno il giorno dopo, alle undici, all'inaugurazione della ferrovia turistica, per partire insieme. Nel pomeriggio, nella notte e nel mattino seguente lui sminuzza, intaglia e sutura il suo passato e il suo presente tra incontri e flash-back, cercando di ricomporre i pezzi di un'esistenza vissuta ostinatamente in esilio. Ne ha l'urgenza proprio ora che il destino gli si è rivelato all'improvviso. Una giornalista, Ilaria D'Amico, il suo romanzo d'esordio. Scritto al presente, in presa diretta, proibito ogni fronzolo. Una storia americana dove l'emozione, la malinconia e il tormento invadono lo spazio fisico del racconto, al punto da informarne nascostamente ogni più piccola scena, e ponendo la loro misura estrema al teatro della vita. -
Caccia alle donne
Una domanda, uno schiaffo, la maledizione pronunciata nei confronti della madre da un bambino di nove anni. È l'episodio taciuto ne ""I miei luoghi oscuri"""", il libro in cui James Ellroy riapriva il caso dell'omicidio tuttora irrisolto di Geneva Hilliker. Jean la rossa, assassinata tre mesi dopo che suo figlio ne aveva invocato la morte. Episodio cruciale dal punto di vista umano ma anche letterario, vero e proprio innesco per la vocazione narrativa che già covava nei pensieri contorti del piccolo Ellroy. """"Ero un Ellroy allora. Adesso sono un Hilliker."""" Questa trasformazione radicale, conversione a una visione matriarcale del mondo, suggella il rapporto con le donne che scandisce la vita di James Ellroy fin dall'infanzia: """"fiamma inestinguibile"""", ricerca mistica e affannoso inseguimento, caccia famelica e insieme innocente. Volti che si affastellano, si confondono, si sovrappongono nella loro unicità. Volti scorti attraverso le finestre delle case, per le strade di una Los Angeles """"caliginosa e tersa"""" o sui marciapiedi di Manhattan, volti evocati in solitudine, al buio. Intrecci narrativi che si sviluppano e oscillano spasmodicamente tra vita reale e pagina scritta, tra storia e Storia. Ellroy si confessa in pubblico. Non fa sconti a se stesso, stavolta non tace nulla. Mette a nudo tutte le proprie ossessioni, paure, contraddizioni, perversioni."" -
Rocco e Antonia. Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti
Un libro che racconta la fame di vita e le molteplici passioni di una generazione che ha strizzato l'occhio al Sessantotto.«Sesso, politica e un linguaggio realistico fino alla crudeltà» – Giuliano Zincone, Corriere della Sera«I lettori si riconoscono in questa educazione sentimentale e la leggono come un vademecum liberatorio di ogni senso di colpa» – PanoramaGli anni settanta e due ragazzi della sinistra studentesca: la scoperta della vita, il sapore della ribellione, il racconto delle loro emozioni in presa diretta. L'iniziazione al sesso, la ricerca dell'amore, il dolore, la solitudine, la fantasia, la lotta politica: tutto si intreccia nelle loro riflessioni, tessute con naturalezza e la forza della sincerità. Sulla quinta di una stagione disordinata e vivace, i protagonisti vivono la contraddizione di chi sente di avere ali per volare ma non riesce a sganciarsi dalla realtà. Un libro che racconta la fame di vita e le molteplici passioni di una generazione che ha strizzato l'occhio al Sessantotto. -
Giancarlo Bigazzi, il geniaccio della canzone italiana
Giancarlo Bigazzi ha scritto e composto alcune delle più famose canzoni degli ultimi cinquant'anni: questo libro ripercorre attraverso parole e immagini il suo cammino musicale e umano, in un racconto che intreccia la storia dell'Italia del dopoguerra con la genesi di pezzi balzati in vetta alle classifiche ed entrati nel nostro immaginario. Un genio burbero e schivo, quello di Bigazzi, che è vissuto all'ombra del grande successo dei cantanti con cui ha collaborato come autore e talent scout, da Massimo Ranieri a Raf, passando per la Vanoni, Tozzi, Masini e molti altri. -
Lo sguardo fuori dagli schemi
Senza alcun faro e senza un porto, è questa l'unica certezza che sembra dare la ""crisi"""" in corso. Tn molti affiora una consapevolezza: non è più possibile rispecchiarsi in valori, miti, ideali o quant'altro è esteriore, e dunque estraneo, a se stessi. E tempo di risvegliare e alimentare qualcosa che giace assopito dentro di noi: proprio """"Trova la tua voce interiore"""" è il leitmotiv di questo libro di Osho che si impone per la lucidità con cui affronta i fattori che sono alla base del disorientamento individuale e collettivo. TI libro diventa quindi un percorso di uscita dalla caverna di impotenza nella quale si tende a rintanarsi quando la situazione risulta ingestibile; ciascuno dei quindici capitoli viene proposto come una soglia distinta, in grado di far trapelare la luce della propria comprensione e permettere così di rafforzare il senso del proprio essere al mondo, al di là di qualsiasi condizionamento o costrizione."" -
L'ultima parola
Mamoon è un noto scrittore nato in India, ma che ha costruito la sua carriera in Inghilterra. Sono i primi anni Settanta e la sua reputazione si sta affievolendo, le vendite calano e la sua nuova moglie ha gusti molto costosi. Harry è un giovane scrittore che accetta di scrivere la biografia di Mamoon per rivitalizzare sia la figura del vecchio leone sia il conto in banca. Harry ammira molto il lavoro di Mamoon e vuole svelare la verità sulla vita di questo artista. Ma l'editore che ha commissionato la biografia cerca molto più di questo, cerca lo scandalo, magari a sfondo sessuale, qualcosa che possa solleticare la curiosità dei media. E persino lo stesso Mamoon sta cercando di capire la verità su se stesso e la vita che ha condotto. Vecchia e nuova generazione si trovano così a confronto, e sul piatto della bilancia non ci sono solo la fragilità dell'età opposta all'irrequietezza giovanile: ci sono passioni, desideri, lealtà e tradimenti. Ma chi avrà l'ultima parola? -
Un uomo di fascino
Chiuso nella sua casa di Regent's Park, nella Londra colpita dai bombardamenti, Herbert Gorge Wells, H.G. per amici e parenti, guarda indietro alla sua vita piena di avvenimenti, libri e donne. E stata un successo o un fallimento? Ricorda i suoi inizi poco promettenti e le prime lotte per istruirsi e guadagnarsi poi da vivere come insegnante; la sua rapida ascesa al successo come scrittore dall'immaginazione visionaria e un'immediatezza che lo portarono a conoscere le più importanti figure letterarie, intellettuali e politiche del suo tempo; l'adesione incondizionata al socialismo; la profonda convinzione nell'amore libero. Rivive le relazioni avute con le due mogli e le molte amanti, in particolare con Amber Reeves, promettente studentessa, e Rebecca West, scrittrice di talento, che gli generarono figli, oltre che drammatiche conseguenze. Con questo romanzo, David Lodge ci restituisce l'immagine di un uomo tanto contraddittorio quanto geniale: un socialista che godeva della sua ricchezza, un acclamato romanziere che si ribellò alle forme letterarie tradizionali, un donnaiolo femminista, votato alla passione come al romanticismo. -
Amy, mia figlia
Il 23 luglio 2011 la famiglia, gli amici e milioni di fan hanno appreso la notizia della scomparsa di Amy Winehouse. Il 23 luglio, con Amy, sono volati via un idolo, un'icona, un genio e una voce straordinari. In questo libro, per la prima volta, il padre e confidente di Amy, Mitch, racconta il lato più riservato di sua figlia: la ragazza che dalla periferia di Londra ha raggiunto la fama mondiale e la donna tormentata. Attraverso testimonianze inedite e ricordi personali, prende forma il profilo di una ragazza dolce con una voce magica, dagli anni turbolenti dell'adolescenza alle influenze musicali che ne hanno segnato la folgorante carriera, dai sogni di successo ai giorni più difficili della lotta contro le dipendenze. Questo libro - che sa muoversi tra il personaggio pubblico di Amy e la sua vita privata - getta uno sguardo nuovo, inedito e pieno d'amore nella vita dell'artista di maggior talento della sua generazione. Un libro scritto dall'uomo che conosceva Amy meglio di tutti. -
L' amore è la cura
Negli anni ottanta, Elton John conobbe Ryan White, un ragazzino dell'Indiana che aveva contratto il virus dell'HIV a causa di una trasfusione e che era stato poi emarginato dalla scuola e dalla città. La vicenda commovente di Ryan, conclusasi con la sua morte, condusse Elton a due rivelazioni: la consapevolezza che, pur all'apice di una carriera musicale entusiasmante, aveva toccato il fondo della propria esistenza, constatando direttamente quanto il successo e la fama non avessero potuto nulla per salvare quel ragazzo; e, di conseguenza, il bisogno di impegnarsi in prima persona per arginare il problema dell'AIDS e stare vicino alle persone che soffrono. ""L'amore è la cura"""" - il primo libro di Elton John - raccoglie, tra autobiografia, resoconto del proprio impegno civile e invettiva, il racconto di questa straordinaria esperienza: la sua grande amicizia con Ryan White e Freddie Mercury, con la principessa Diana ed Elizabeth Taylor, l'incontro con il senatore Ted Kennedy e con il presidente Bush, ma anche le piccole grandi storie di persone comuni che hanno combattuto e vinto la malattia. Come scrive Elton John, l'AIDS """"è una malattia che va curata non tanto con un vaccino miracoloso ma cambiando i cuori e le menti, tramite un impegno collettivo ad abbattere le barriere sociali e a gettare ponti di compassione"""""" -
Le quattro dita della morte
2025: Montese Crandall è uno scrittore frustrato la cui ossessione per le storie brevi lo ha portato a scrivere racconti lunghi una sola frase. È anche un collezionista di figurine di giocatori di baseball; tra le sue preferite, ci sono quelle della leggenda Dave McClintock, un lanciatore che in seguito a un incidente perde il braccio e se lo fa sostituire, per continuare a giocare, con uno meccanico. Nonostante siano rare, le figurine non gli consentono di mantenersi, e soprattutto di coprire le spese delle cure mediche della moglie malata e affetta da una grave dipendenza da scommesse on line. Per sua fortuna, Crandall si gioca a scacchi la possibilità di romanzare il remake di un classico del genere horror, Lo mano strisciante, del 1963, e vince la partita. Per lui si tratta della grande opportunità di dimostrare alla moglie il suo vero talento letterario. Nella storia, gli Stati Uniti vogliono recuperare il loro ruolo di superpotenza mondiale, così decidono di lanciare una missione su Marte. Nove americani, in tre navicelle spaziali, viaggiano tre mesi per raggiungere il Pianeta rosso ed essere i colonizzatori per tre anni. Di tutto l'equipaggio, solo un braccio umano (privo del dito medio) tornerà sulla terra schiantandosi nel Deserto di Sonora, Arizona. Il braccio potrebbe nascondere il segreto della rianimazione umana o forse è una macchina mortale di contagio, l'unica certezza è che comincia a strisciare attraverso le terre di una civiltà sull'orlo del baratro, sia economico che culturale. -
Quel fantastico giovedì
Nel ritratto potente di una scanzonata provincia americana, Steinbeck intesse da maestro una vicenda universale, la ricerca della normalità dopo il trauma della guerra, la voglia di vivere ""quel fantastico giovedì"""" in cui nulla di male può accadere.«La straordinaria qualità della scrittura di Steinbeck è la sua sensibilità per la vita, i pensieri e le aspirazioni della gente comune» – SpectatorJohn Steinbeck torna nei luoghi di Vicolo Cannery per raccontare il mondo allegro di barboni, ubriachi e prostitute che anima le strade di Monterey, California, subito dopo la seconda guerra mondiale. La città saluta con euforia il ritorno del biologo Doc dal fronte, ma i suoi occhi hanno perso la leggerezza del passato, la sua generosità verso gli altri nasconde ora una tristezza da cui cerca di fuggire dedicandosi ai propri studi. Intorno a lui, personaggi vecchi e nuovi si rincorrono tra amori, risate e lacrime: Fauna, la proprietaria del bordello, Hazel, che si esercita da Presidente, e soprattutto la giovane e testarda Susy, che si troverà sospinta tra le braccia di Doc con il difficile compito di fargli tornare il sorriso."" -
Costruire il nemico e altri scritti occasionali
Il vero titolo di questa raccolta avrebbe dovuto essere il suo sottotitolo, ovvero ""scritti occasionali"""". Solo la giusta preoccupazione dell'editore, che un titolo così pomposamente modesto potesse non attirare l'attenzione del lettore, mentre quello del primo saggio presenta qualche motivo di curiosità, ha fatto propendere per la scelta finale. La virtù di uno scritto occasionale è data dal fatto che di solito l'autore non pensava affatto di doversi occupare di un certo argomento ma vi è stato spinto dall'invito a una serie di conversazioni o saggi a tema, che lo hanno indotto a riflettere su qualcosa che avrebbe altrimenti trascurato. Ed ecco qui una serie di variazioni talora impegnate e talora divertite su temi come l'Assoluto, il Fuoco, il perché piangiamo sulla sorte di Anna Karenina, le astronomie immaginarie, i tesori delle cattedrali, le Isole Perdute, Victor Hugo e i suoi eccessi, le veline, il meccanismo dell'agnizione nel romanzo d'appendice, la fortuna o sfortuna di Joyce nell'epoca fascista eccetera. Tuttavia, che il titolo dell'insieme sia stato desunto dal primo scritto non è casuale, perché alla costruzione del Nemico l'autore si è appena dedicato nel suo ultimo romanzo, """"Il cimitero di Praga"""", né questo meccanismo perverso si è ancora arrestato perché, per tenere i popoli a freno, di Nemici bisogna sempre inventarne, e dipingerli in modo che suscitino paura e ripugnanza."" -
Vicolo Cannery
«Il vicolo Cannery a Monterey in California è un poema, un fetore, un rumore irritante, una qualità della luce, un tono, un'abitudine, una nostalgia, un sogno.»Romanzo della maturità di John Steinbeck, Vicolo Cannery narra di un mondo in cui vivono usurai, pescatori, ruffiani, giocatori ed emarginati di tutte razze. In questo microcosmo di diseredati spicca la figura di un solitario e misterioso biologo che, nonostante la differenza di classe, si interessa a loro instaurando un rapporto di affettuosa amicizia e solidarietà umana. Insieme imparano a farsi burla del destino riuscendo a costruirsi un'esistenza degna di essere vissuta, che finisce per rendere questi personaggi eroi e simboli del vivere quotidiano. Nella narrazione scanzonata delle avventure di questa umanità, Steinbeck restituisce il ritratto tragico e al tempo stesso comico di uomini e donne vittime di un grande equivoco morale, l'altro volto del benessere americano. -
Non si vede bene che col cuore. I pensieri e le citazioni più belle di Antoine de Saint-Exupéry
Illumina di poesia ogni giorno scegliendo da questa raccolta di citazioni la tua preferita, quella che parla direttamente al tuo cuore. -
A conti fatti... o quasi
"'Torniamo al passato, faremo un progresso': questa citazione da Verdi suona in perfetta sintonia con il ritorno a me stesso che l'esercizio di questo libro comporta. Ciò che dico, infatti, non ha altro significato se non in quanto frutto di una lunga vita, nel corso della quale ho conosciuto, incontrato, scoperto molte cose, e vissuto le esperienze più varie. Un tale accumulo di memoria umana costituisce un tesoro di senso. E il fatto di avere attraversato un secolo pieno di invenzioni, speranze e orrori, di avere pienamente vissuto quell'avventura, che fonda la mia attuale credibilità. Perché forse ho un debito di senso con la vita - e posso permettermi, oggi, di restituirlo tramite la mia testimonianza."""" (Stéphane Hessel)" -
Lo Hobbit annotato
«Per un caso curioso, un mattino di molto tempo fa, nella quiete del mondo, quando c'era meno rumore e più verde e gli hobbit erano ancora numerosi e prosperi, e Bilbo Baggins indugiava sulla soglia dopo colazione fumando un'enorme pipa di legno che gli arrivava fin quasi alle lanose dita dei piedi (accuratamente spazzolate), ecco arrivare Gandalf.»Per i lettori di tutto il mondo, Lo Hobbit funge da introduzione al mondo incantevole della Terra di Mezzo, dimora di quell'esercito di creature fantastiche descritte nel Signore degli Anelli e nel Simarillion. Lo Hobbit annotato da Douglas A. Anderson è la spiegazione definitiva delle fonti, dei personaggi, dei luoghi e delle cose del classico senza tempo di Tolkien, con più di 150 illustrazioni che mostrano interpretazioni dello Hobbit proprie di diverse culture che sono giunte ad amare la Terra di Mezzo, oltre ai disegni, le mappe e i dipinti originali dell'autore. Un'interessante panoramica della vita di Tolkien e della vicenda di pubblicazione dello Hobbit, che spiega come ogni caratteristica della storia si adatti al resto del mondo inventato dall'autore e svela connessioni spesso sorprendenti e ricche di significato con il nostro mondo e la storia della letteratura a noi più nota, da Beowulf a The Marvellous Land of Snergs, dai fratelli Grimm a C.S. Lewis. Questa edizione dello Hobbit annotato vede la nuova traduzione a cura della Società Tolkeniana italiana. -
Vertigine della lista. Ediz. illustrata
Nell'Iliade appaiono due modi di rappresentazione. Il primo si ha quando Omero descrive lo scudo di Achille: è una forma compiuta e conchiusa in cui Vulcano ha rappresentato tutto quello che egli sapeva e che noi si sa su una città, il suo contado, le sue guerre i suoi riti pacifici. L'altro modo si manifesta quando il poeta non riesce a dire quanti e chi fossero tutti i guerrieri Achei: chiede aiuto alle muse, ma deve limitarsi al cosiddetto, e enorme, catalogo delle navi, che si conclude idealmente in un eccetera. Questo secondo modo di rappresentazione è la lista o elenco. Ci sono liste che hanno fini pratici e sono finite, come la lista di tutti i libri di una biblioteca; ma ve ne sono altre che vogliono suggerire grandezze innumerabili e che si arrestano incomplete ai confini dell'indefinito. Come mostra questo libro e l'antologia che esso raccoglie, la storia della letteratura di tutti i tempi è infinitamente ricca di liste, da Esiodo a Joyce, da Ezechiele a Gadda. Sono spesso elenchi stesi per il gusto stesso dell'enumerazione, per la cantabilità dell'elenco o, ancora, per il piacere vertiginoso di riunire tra loro elementi privi di rapporto specifico, come accade nelle cosiddette enumerazioni caotiche. Però con questo libro non si va solo alla scoperta di una forma letteraria di rado analizzata, ma si mostra anche come le arti figurative siano capaci di suggerire elenchi infiniti, anche quando la rappresentazione sembra severamente limitata dalla cornice del quadro. -
Sangue, ossa e burro. L'educazione involontaria di uno chef
Prima di aprire uno dei ristoranti più famosi di New York - il ""Prune"""" - e diventare una delle chef più famose d'America, Gabrielle Hamilton ha avuto una vita complicata, in cui non era facile trovare un senso e una strada: una vita """"segnata"""" da molte cucine diverse, le cucine delle famiglie mancate, sognate, inseguite. Anzitutto, c'era la cucina di casa, nel piccolo paese agricolo in cui la sua famiglia viveva e in cui - prima che i genitori si separassero - si organizzavano grandi cene con molti ospiti e tanti profumi. Poi la cucina un po' squallida dei ristoranti in cui ha fatto la cameriera, per sbarcare il lunario ed essere indipendente: cucine anonime, puzzolenti di bruciato ma prive di calore, dove incomincia l'incubo della droga. E a seguire le cucine delle famiglie che l'hanno ospitata, nei suoi viaggi all'estero: in Francia, Grecia, Turchia. La cucina della suocera, in Italia: una masseria pugliese intrisa dei sapori del Meridione, dove impara - grazie al marito - ad apprezzare il valore della famiglia. E, infine, conquistata a fatica, la cucina del suo """"Prune"""": il suo gioiello, la sua sfida, il suo successo."" -
Commenti all'Antico Testamento. Testo latino a fronte
Frutto del suo insegnamento universitario a Parigi, i ""Commenti biblici di Eckhart"""" che ci sono rimasti rappresentano uno dei vertici della tradizione di questo genere letterario. Eckhart legge la Sacra Scrittura con la scrupolosa adesione letterale di un maestro medievale, ma la interpreta però alla luce della ragione, nella persuasione di un necessario accordo tra scrittura e filosofia. Il primato va, anzi, a quest'ultima, in virtù del precetto agostiniano per cui niente deve valere di più della retta ragione, per cui la scrittura lasciata a se stessa può nutrire solo la superstizione. Per Eckhart occorre andare oltre l'interpretazione letterale per scoprire il senso più vero della Parola di Dio, che si rivela solo allo e nello spirito, ovvero all'intelletto. Questi """"Commenti"""" hanno perciò non solo un valore esegetico, ma anche e soprattutto un valore filosofico e mistico, tanto più rilevante oggi, in un momento in cui la verità letterale della Bibbia è pesantemente contestata.""