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L'ammezzato
Dopo l'intervallo per il pranzo un biscotto, un bicchiere di latte. Il giovane Howie, di professione impiegato, ritorna al lavoro: attraversa l'atrio, sale, diretto al suo ufficio nell'ammezzato, sulla scala mobile... Tutto pare ovvio, consueto ma oggi, forse, non è un giorno come tutti gli altri. Oggi, prima di rientrare, Howie ha dovuto fare un acquisto: un paio di lacci da scarpe, per sostituire quelli che gli si sono rotti una stringa ieri, una l'altro ieri in due giorni. Un caso strano, in verità... A partire da questo spunto, la brevissima ascesa del protagonista una manciata di secondi si trasforma, per libera associazione, o dissociazione, di idee, in un eccentrico, divertente e insieme spietato itinerario del pensiero e della memoria. Mentre si chiede quando ha imparato a legarsi le stringhe da solo; quali altri tappe hanno segnato la sua crescita; come si usurano le stringhe (nel legarsele o nel camminare? e in modo simmetrico o no?), il quotidiano, il banale, i tic propri e altrui vengono catalogati, spiati, commentati, chiosati con lucido sarcasmo, in una sorta di delirante volontà di dare ordine al caos. -
Corpi estranei
La fine di un breve matrimonio ha congelato la vita di Bea Nightingale, lasciandola sola: una donna di mezz'età con il suo lavoro di insegnante in un quartiere povero di New York negli anni cinquanta. Ma un invito del fratello è il pretesto per lasciare quell'esistenza monotona e volare a Parigi alla ricerca del nipote, fuggito da casa. Forse anche per la ritrovata libertà, una volta incontrato il ragazzo, Bea decide di non riportarlo indietro, ma anzi di difenderlo dal padre troppo protettivo. E tuttavia, la generosità travolgente e vitale della donna avrà effetti contrastanti: coloro che cerca di aiutare finiranno per restare feriti, e Bea si troverà sospinta ancora una volta tra le braccia dell'ex marito che credeva di aver lasciato definitivamente nel passato. -
Cosedadire
Un grande testimone del Novecento ripercorre cinquant'anni di vita culturale italiana. La rilettura intensa delle poesie del padre poeta Attilio, la collaborazione con il fratello Bernardo, gli incontri con grandi artisti e intellettuali: Zavattini, Soldati, Benigni, Fellini, Caproni e Pasolini. Ne emerge un racconto emozionato e lucido, in cui la memoria personale si intreccia con quella del paese, i miti della propria infanzia incontrano i miti di generazioni di italiani. Sempre con instancabile verve polemica: contro l'appiattimento sul presente e la mancanza di prospettiva storica cui la televisione e la cultura di massa ci hanno abituati a partire dagli anni ottanta. -
Saper vedere il cinema
Che cos'è il cinema? Cosa è stato e cosa sarà? Come funziona dal punto di vista tecnico ed economico, narrativo e comunicativo? Questo libro, che esce in nuova edizione riveduta e aggiornata dopo più di venti ristampe, prova a offrire delle risposte a queste domande, ora esaminando le fasi di una sceneggiatura, ora studiando gli effetti speciali nel cinema digitale, ora analizzando gli stili di regia. La trattazione, ricca di molti esempi, prende sempre le mosse dall'esperienza dello spettatore, oggi sempre più disorientato dall'eccesso di offerta di immagini nell'universo dei new media. Integrando la prospettiva storica con l'analisi delle componenti della comunicazione filmica, il libro costituisce un'agile introduzione alla conoscenza dei vari aspetti del linguaggio filmico nelle diverse età del cinema e dei rapporti tra tecnica e linguaggio. -
L' Italia delle meraviglie
"Questo libro è stato concepito per nasconderne un altro, per indicare alcune rotte principali e per evitarle e stabilirne altre proprie, tutte possibili e tutte legittime, inseguendo per esempio tozzi e agili montanari scolpiti nel legno nella Chiesa di san Martino a Cerveno, documenti di una storia dell'arte parallela rispetto a quella ufficiale che, Roma su Roma, da Bernini porta a Canova. Mentre nasconderemo, non senza stupore, l'opera di uno strano fotografo-antropologo interessato ai costumi popolari sardi: Ugo Pellis. Una scoperta preziosa, documenti fotografici di una civiltà recente e pur scomparsa, densi di vita, della verità della terra, del mondo pastorale, arcaico e non immortale. Meraviglie di fotografi e di miniature, di codici miniati, di coralli, di manoscritti. E nasconderemo Visso per colui che, interessato a vedere quadri del rinascimento marchigiano, scoprirà una rara serie di manoscritti leopardiani nei suoi versi più famosi. E così via. Per tutto ciò che menzioneremo in questo libro, qualcosa d'altro, non meno importante, sarà nascosto e potrà essere oggetto di un vostro nuovo viaggio, di una vostra personalissima cartografia del cuore. Se il viaggio è ritornare sui passi di altri in altri tempi in altre vite, rievocare, veder riemergere fantasmi, allora mettetevi in cammino, non siate pigri, perché dalla vostra meraviglia deriva la vita dell'arte, dei luoghi, del nostro paese, l'Italia delle meraviglie.""""" -
Mandami a dire e altri racconti
Vincitore premio Campiello 2005""I personaggi di Rovoredo vivono spesso ai margini della vita o nell'ombra; egli ne racconta con partecipe affetto e rispetto le violenze anche brutali e le umiliazioni subite, gli sbandamenti o le canagliate ma anche il generoso e spavaldo coraggio, le piroette e i capitomboli con cui essi cercano di sfuggire alla morsa della vita, i sogni ingenui ma potenti che li portano aldilà dei confini del reale. Questa familiarità con la debolezza e insieme con la sacralità dell'esistenza è irriverente, perché non arretra dinanzi ad alcuna anche impudica o imbarazzante miseria e non s'inchina ad alcuna solennità, ma la tira giù dal piedistallo, dando del tu, o anche peggio, al Padreterno e mostrando i rattoppi nei calzoni o i buchi nelle calze della vita."""" (dall'introduzione di Claudio Magris)"" -
Cara sorella
Alessandro, un giovane uomo che si trova in vacanza in Puglia insieme a due amici, Alberto e Sarita, racconta in una lunga lettera le sue impressioni di viaggio alla sorella laia. Da Polignano a Ostuni, da Brindisi a Bari, si compone davanti agli occhi degli amici l'affresco di un'Italia affondata nel passato, tra ricordi e sorprese: le madonne sulle soglie delle case, i trulli accecati dal sole, carichi di infanzie mitiche trascorse sullo sfondo di scenari che il Nord non conosce. E all'orizzonte, personaggi anomali, come lo scemo del paese che buca tutte le barche, o l'incendio del Petruzzelli, oppure antichi gesti come quelli che presiedono la preparazione della salsa di pomodoro, accompagnati dalle storie narrate con allegria conviviale dalle donne. Visioni, suoni forse già lontani. E mescolandosi i ricordi alla realtà, si apre uno spazio per la rievocazione della storia d'amore infelice di Sarita, e per il racconto, dapprima per gradi inappariscenti, dell'intesa e dell'attrazione sottile che si stabilisce fra Alessandro e Alberto. Perché nessuno come Alessandro può aprire davvero il suo cuore alla sorella laia. La lunga lettera è il frutto della comunicazione speciale, irripetibile che lega da sempre i due fratelli. Una comunicazione dello spirito, un esserci dell'uno per l'altra, stretti in una confidenza totale che è d'amore, di ricordo e nostalgia al tempo stesso. E il finale ritorno a Milano non potrà che cambiare la vita di ognuno di loro. -
Piene di grazia. I volti della donna nell'arte. Ediz. illustrata
"Possiamo immaginare che un libro sui volti della donna sia in realtà un libro sulla storia dell'arte e sulla storia della letteratura, e che io possa raccontare figure di donne che, nella dimensione della creatività, vanno anche oltre la corporeità - come le sante, con la loro iconografia, e le eroine mitologiche. Il mondo femminile nell'arte consente riflessioni, discussioni, e questo libro lo documenta con una serie di esempi che indicano l'arte, il mistero e la seduzione che dalla donna escono, e che rendono la figura femminile anche immateriale. Non è soltanto carnalità o sensualità, o attrazione della bellezza; la figura femminile è simbolo di sogni e desideri, è un'immagine evanescente, che non si riesce mai a raggiungere fino in fondo: è il sogno, è la speranza, è il desiderio. Chi leggerà questo libro non farà fatica a vederlo come uno strumento che al tempo stesso determina la curiosità e si avvicina a risolverla, come se tanti accostamenti, tante illustrazioni di opere d'arte, tanti commenti a testi poetici, potessero se non risolvere quantomeno illuminare il mistero della donna. Un libro di storia dell'arte potrebbe essere quasi esclusivamente un libro sulla donna, tanta è la quantità di opere che la donna ha ispirato dal mondo antico al mondo moderno. Perché la donna è il tema più discusso, più affrontato, più considerato e desiderato fra tutte le manifestazioni letterarie e artistiche dell'uomo"""". (Vittorio Sgarbi)" -
Il film del secolo
Questo libro è il ""racconto per immagini"""" degli ultimi cent'anni, l'epoca del cinema, attraverso una conversazione a tre, Rossana Rossanda, Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri che hanno condiviso per lunghi anni le pagine del """"Manifesto"""". Confronto/scontro di sguardi e biografie diversi, queste pagine intrecciano memorie all'opera e la storia del grande schermo nel suo specchiarsi con la realtà e nel prendere parte ai grandi conflitti. """"To shoot"""", sparare, non è forse anche il linguaggio del cinema? Il risultato è quasi un film, non conciliante, aperto, dove il flashback diventa il presente e mette a fuoco questioni irrisolte, politiche ed estetiche. Avanguardie e pop, classici e Nouvelle Vague, autori e generi, dark ladies e """"fidanzatine"""", divi e Actors Studio, Hollywood ed Europa, film trascendenti e guerre stellari, estremo oriente e Cuba, parole e visioni, documentario e fiction, fino allo smaterializzarsi dell'immagine analogica. Il cinema come pensiero motore, fiancheggiatore critico del mondo, capace a volte di riconfigurare il sensibile e di vedere al di là del tempo, sempre a caccia di rivoluzioni possibili."" -
Il paradosso dei conservatori
Gli ultimi anni hanno visto il ritorno silenzioso dello spirito conservatore: non solo in politica, ma anche nella vita quotidiana gli uomini dell'Occidente sembrano dividersi in due categorie: i conservatori e quelli che si apprestano a diventarlo. Tutti cercano di conservare quello che hanno: la propria bellezza, il proprio corpo, la propria prestanza, il proprio status. Il tempo è il nemico per eccellenza ed è sempre più diffusa una passione nostalgica che ci fa idealizzare quel che apparteneva al passato, nel più sentito scetticismo per il futuro e spesso nella delusione per il presente. Non tutto è male, però, in questa tendenza conservativa, anzi: il passato è da sempre un bene prezioso e forse il '900 ci aveva fatto trascurare le nostre origini e la nostra storia. -
Il Piccolo Principe. Sceneggiatura e adattamento originale
Un testo inedito ovunque, trascurato, quasi dimenticato negli archivi Lilly dell'Indiana University e riemerso solo grazie a un labile indizio bibliografico, che ha segnato un punto d'incontro tra due straordinari artisti del Ventesimo secolo. Siamo nel pieno della seconda guerra mondiale, Orson Welles è in crisi, ormai relegato ai margini della grande cinematografia. Ma il suo cervello continua a lavorare, e il progetto per un film tratto da questa storia incantata che l'ha folgorato sta per prendere forma. Addirittura pensa a una collaborazione con Walt Disney, per effettuare alcune sequenze a cartoni animati. Non vanno d'accordo, due geni sono troppi, e alla fine Welles rinuncia alla realizzazione del film. Ci rimane questa occasione di rilettura in chiave cinematografica, ancorché inattuata, di una storia che ormai appartiene a ogni generazione. Prefazione di Enrico Ghezzi. -
Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato
Per i lettori di tutto il mondo, Lo Hobbit è il primo capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Questa edizione vede la nuova traduzione della Società Tolkieniana Italiana, e le splendide illustrazioni di Alan Lee.rnrnGli hobbit sono (o erano) gente piccola, alta all'incirca la metà di noi, e più bassa dei barbuti nani. Gli hobbit non hanno barba. In loro c'è poco o niente di magico, a parte quella magia di tipo comune e quotidiano che li aiuta a sparire silenziosi e rapidi quando persone ingombranti e stupide come me e voi gli capitano intorno, con un rumore da elefante che essi sono in grado di sentire a un miglio di distanza.rnrnPubblicato per la prima volta nel 1937, «Lo Hobbit» è per i lettori di tutto il mondo il primo capitolo del «Signore degli Anelli», uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Protagonisti della vicenda sono, per l'appunto, gli hobbit, piccoli esseri «dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari», che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell'ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell'impresa, inconsapevole che lungo il cammino s'imbatterà in una strana creatura di nome Gollum. -
Viaggio sentimentale nell'Italia dei desideri
"Non leggerete in questo libro di particolari teorie sulla tutela dell'arte, ma della consapevolezza piena dei nostri tesori che troppo spesso sono guardati con insufficiente importanza, anche nei luoghi più piccoli. Quasi ogni due chilometri, infatti, girando l'Italia, è possibile ammirare, perfino nei luoghi apparentemente più degradati, spettacoli meravigliosi. Ed è questa quantità di cose misconosciute che rappresenta il percorso dell'Italia dei desideri che è proprio, come dice il concetto, il paese che uno vorrebbe sperare ci fosse. E che c'è, se hai la pazienza di scoprirlo. E che una volta scoperto ti fa trovare qualcosa che va oltre il tuo stesso desiderio. Nell'infinità delle bellezze italiane, allora, lasciati guidare dal senso di incompletezza che ogni tuo viaggio in Italia dovrà affrontare, tali e tanto vaste sono le sue meravigliose opere. Solo il sentimento della continua bellezza potrà esserti di guida in quello che non potrai desiderare di vedere in una vita. Tanto breve il nostro tempo, tanto magnifica la nostra terra."""" (Vittorio Sgarbi)" -
I pascoli del cielo
«Nessuna Silvia era mai venuta, ma egli continuava ad aspettarla. Poco si occupò del figlio, assai poco. Soltanto gli alberi del frutteto, i fiori e gli ortaggi erano cose vive per lui.»Venti famiglie. Un piccolo villaggio, all'inizio del '900, in una fertile vallata della California centrale. È lo scenario del primo libro importante di John Steinbeck, I pascoli del cielo, che fu pubblicato nel 1932 e tradotto da Elio Vittorini nel 1940. Si compone di dodici capitoli ma non è propriamente un romanzo perché a tenere insieme le diverse vicende, ciascuna conchiusa in sé, di questo piccolo capolavoro non sono i personaggi ma l'ambientazione – il rapporto dei contadini con la natura circostante – e, soprattutto, il tema del misterioso insinuarsi del male in un luogo che all'occhio umano appare come l'ingannevole replica del Giardino dell'Eden. -
L' inverno del nostro scontento
«Un giorno avrei dovuto chiedermi: ""Perché sto male?"""" Gli uomini si abituano a tutto, ma ci vuol tempo.»rnrnAmbientato a Long Island, «L'inverno del nostro scontento» è l'ultimo romanzo di Steinbeck e fu pubblicato l'anno prima del conseguimento del premio Nobel (1962). Protagonista è Ethan Hawley, discendente di una antica famiglia di balenieri, ridottosi a fare il commesso in un negozio che un tempo era di sua proprietà. Uomo onesto e responsabile, Hawley si sente in colpa verso la famiglia e, per ottenere tutto quello che la nuova società del benessere può consentire, ordisce una serie di imbrogli e tradimenti che gli fruttano la ricchezza, ma lo portano a una desolante crisi di coscienza e a un passo dal togliersi la vita."" -
Il Piccolo Principe. Il pianeta dell'astronomo
Età di lettura: da 6 anni. -
Il Piccolo Principe ed Eufonia. Ediz. illustrata
C'era una volta un pianeta ove vivevano due popoli in guerra tra di loro Quando la famosa cantante del popolo della Musica, Eufonia, si innamora di Florio, il principe dei fiori, lei sa che il loro amore è impossibile e a causa di questo dolore si ammala. Grazie al Piccolo Principe e a Volpe però riprende a sperare: alla fine l'amore vincerà sull'odio? Età di lettura: da 5 anni. -
Il Piccolo Principe e la regina di Giada. Ediz. illustrata
C'era una volta un pianeta attaccato da rovi possenti.. Ogni giorno, i rovi stringono e minacciano di ricoprire tutta la città di Lapislazzuli. Ma perché la regina Giada si rifiuta di condurre il proprio popolo in un posto più sicuro? Per salvare il popolo delle pietre, il Piccolo Principe e Volpe dovranno ritrovare Mica e affrontare mille pericoli. Età di lettura: da 5 anni. -
Il Piccolo Principe e i Globus. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 5 anni. -
Letteratura e ideologia
Viviamo in un'epoca post-ideologica, ma ciò non significa che le ideologie non esistano più, anzi ci circondano in modo più o meno invadente, più o meno silenzioso: in questo scenario ancora incerto, che potere hanno gli scrittori e gli intellettuali? Quale il ruolo della letteratura in questo mondo fluido? Claudio Magris e Gao Xingjian, in due brevi e fulminanti interventi, in un ideale dialogo tra Occidente e Oriente, prendono posizione: a favore del ruolo centrale e insostituibile della letteratura contro ogni forma di potere ideologico. Due saggi insieme letterari e politici, distanti ma affini per profondità, aderenza alla vita, adesione personale.