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Mercanti d'aura. Logiche dell'arte contemporanea
Perché i quadri dipinti da uno scimpanzé sono stati quotati più di tante opere di artisti famosi? Perché un orinatoio è divenuto l’emblema dell’arte del Novecento? E perché tanti artisti d’oggi operano con i paradossi della logica, più che con i pennelli? rnrnMentre la riproduzione di una zuppa Campbell ha un enorme valore nel mercato artistico se è opera di Andy Warhol, è considerata un sintomo di disordine mentale se l’autore è internato in un manicomio svizzero. L’arte è l’insieme di mondi in cui si produce, si vende e si compra l’«aura», cioè la definizione di qualcosa come «arte». Non soltanto invenzione di critici ingegnosi, di mercanti abili e investitori oculati, l’aura è il significato profondo della società capitalistica o di mercato, anche se in nuove forme postmoderne o immateriali. -
L'enigma dell'imprenditore (e il destino dell'impresa)
A partire dalla metà del Settecento, l’imprenditore è rappresentato come il motore del processo economico. In seguito, la riflessione degli economisti e degli scienziati sociali ha cercato di catturare i caratteri e la funzione dell’imprenditorialità, mettendola in relazione soprattutto con la capacità di innovare. Da Cantillon a Schumpeter fino alla contemporaneità il libro traccia l’evoluzione della figura dell’imprenditore e del suo alter ego, il manager, che prende il sopravvento nell’organizzazione della grande impresa novecentesca. Con la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la questione dell’imprenditorialità torna a essere centrale, configurando, grazie a personalità come Steve Jobs, Mark Zuckerberg e Elon Musk, quel «capitalismo delle piattaforme» che è oggi in discussione. -
I Ching. Una nuova lettura del libro dei Mutamenti
Una nuova lettura del libro dei MutamentirnLa storia del libro dei Mutamenti comincia in Cina, più di tremila anni fa. Dichiarato «classico confuciano» per editto imperiale nel 136 a.C., il manuale di divinazione ebbe per secoli profondo influsso sulla filosofia, l’arte, la letteratura, la politica, la scienza, la tecnica e la medicina di numerose culture dell’Asia orientale. Arrivato in Europa nel Seicento al seguito dei missionari gesuiti di ritorno dall’Oriente, l’I Ching si è via via guadagnato l’attenzione di personaggi come Leibniz, Carl Gustav Jung, Hermann Hesse, Philip Dick, Allen Ginsberg, Jorge Luis Borges, Bob Dylan, e ancora oggi resta una lettura straordinariamente affascinante. -
Persone e mondi. Azioni individuali e ordine internazionale
Come e perché l’agire degli individui, al di là rndei ruoli o delle posizioni sociali, influenza rnfenomeni «grandi», apparentemente fuori rndalla loro portata, quali le rivalità geopolitiche rne le guerre.rnrnrnChe rapporto c’è fra le persone comuni, uomini e donne che non detengono posizioni di autorità, e le vicende internazionali? Quanto e come le loro azioni influenzano la guerra e la pace, i rapporti fra l’economia e la politica internazionale e, più in generale, i legami fra i diversi gruppi umani? Che rapporto c’è fra quelle stesse azioni, le tradizioni culturali dei diversi territori, e le politiche estere degli stati? Per rispondere a tali interrogativi occorre guardare oltre il mero ruolo delle élites: le classi dirigenti infatti interagiscono, in modi spesso molto complessi, con una molteplicità di individui che stanno al di fuori delle ristrette cerchie del potere. Questo libro propone un punto di vista inconsueto e lenti teoriche originali per esplorare il modo in cui le azioni individuali e le interazioni fra individui condizionano vicende apparentemente così lontane dalla vita quotidiana, nell’intento di rendere più comprensibili i complicati processi che governano le arene internazionali. -
La grande convergenza. Tecnologia informatica, web e nuova globalizzazione
La «vecchia» globalizzazione, avvenuta nell’800, è stata il prodotto dell’energia del vapore e della pace internazionale: abbassandosi i costi del trasporto dei beni si è innescato un ciclo di agglomerazione industriale e di crescita che ha portato le nazioni ricche al dominio assoluto. È stata la «grande divergenza». La «nuova» globalizzazione della fine del ’900, guidata dalla tecnologia dell’informazione, ha reso conveniente per le imprese multinazionali trasferire nelle nazioni in via di sviluppo non solo il lavoro ad alta intensità di manodopera, ma anche le idee, il know-how di marketing, manageriale e tecnico. Alta tecnologia e bassi salari stanno così favorendo la rapida industrializzazione di una manciata di nazioni rimaste finora ai margini dell’economia, mentre si assiste alla simultanea deindustrializzazione delle nazioni sviluppate. È la «grande convergenza». -
Il lato ordinario della vita, Filosofia ed esperienza comune
A dare forma alla vita umana sono voci, esperienze, relazioni, condotte: un intreccio brulicante, come lo chiama Wittgenstein, rnin cui convergono e si accordano in modo mai del tutto risolto comando e obbedienza, intenzione e azione, insegnamento rne apprendimento, emozioni, comunanze con gli ambienti naturali rne con gli animali. È quel concetto di vita ordinaria che, insieme rncon quelli di vulnerabilità, forme di vita, trasformazione individuale, alterità, sta al centro della riflessione filosofica modernista. Il libro ricostruisce questa linea di pensiero attraverso una rilettura dei contributi di alcuni classici, da Mill a Nietzsche, da Stanley Cavell a Iris Murdoch. -
I moderni e la politica degli antichi. Tra Machiavelli e Nietzsche
Lungo tutta la storia moderna molti intellettuali europei ed americani - da Machiavelli a Rousseau, da Adam Smith agli autori del «Federalist», da Herder a Hegel e a Nietzsche - hanno guardato alle esperienze della politica antica di Greci e Romani. Ne sono nate riflessioni volte a individuare somiglianze e differenze rispetto alla situazione politica del proprio tempo. Questo fecondo confronto ha consentito l’elaborazione di una serie di nozioni tuttora alla base del pensiero politico contemporaneo, che ruotano attorno alla dialettica fra libertà e eguaglianza, democrazia diretta e democrazia rappresentativa, pubblico e privato, individuo e comunità, federalismo e impero, dimensione politica e sfera della religione e della filosofia. -
Giustizia sociale. Eguaglianza e rispetto nelle società diseguali
Che cos’è la giustizia sociale? Quali sono i suoi scopi? Un’equa distribuzione? La promozione dell’eguaglianza e del riconoscimento reciproco? Le risposte a tali interrogativi cruciali si organizzano oggi intorno a due filoni principali. Se per l’approccio socio-relazionale è centrale l’eguaglianza intesa nel senso delle relazioni tra persone, l’egualitarismo della sorte sviluppa una concezione di giustizia sociale come giustizia distributiva, integrando la preoccupazione per l’eguaglianza con la considerazione della responsabilità individuale. Attraverso un’attenta analisi dei due approcci, l’autrice approda a una nuova prospettiva basata sul rispetto, una nozione che – correttamente intesa – può davvero promuovere la giustizia, dandole forma nelle concrete pratiche sociali e istituzionali. -
Politica in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni (2018)
Dopo il fallito tentativo di riforma della Costituzione, bocciato dal referendum popolare nel dicembre 2016, la politica italiana ha vissuto un anno di stallo e di attesa. La «grande riforma» non ha avuto luogo, ma le elezioni imminenti non si prestavano a previsioni univoche. In tale contesto, i partiti hanno cercato di riorganizzarsi internamente e di posizionarsi al meglio in vista del ritorno alle urne. Al tempo stesso problemi vecchi e nuovi sono rimasti sul tappeto. La crisi migratoria e l’integrazione dei «nuovi italiani», la ripresa economica da consolidare, la ricostruzione nelle zone terremotate dell’Italia centrale, la crescente diffidenza degli italiani verso le istituzioni pubbliche e le spinte populiste aspettano risposte urgenti, mentre le forze politiche, ripiegate su se stesse, navigano a vista. -
I limiti del mercato. Da che parte oscilla il pendolo dell'economia?
La storia economica degli ultimi duecento anni è fatta di movimenti ciclici. Movimenti che hanno accresciuto l’influenza dei mercati a spese dei governi e che poi hanno riportato il predominio dei governi a spese dei mercati. Il futuro che cosa ci riserva?rnrnrnDa che parte oscilla il pendolo dell’economia?rnSe quel che conta è la prosperità delle persone, il mercato e lo stato, eterni poli fra cui oscilla l’economia, non sono altro che strumenti per raggiungere quell’obiettivo e a nulla valgono le prese di posizione ideologiche. La contrapposizione stato vs mercato è superata: sarà sempre necessario prevedere un mix dei due. In questa dialettica che difficilmente trova un equilibrio, spesso eventi dirompenti vengono a favorire pericolose estremizzazioni. Avendo acquisito un potere maggiore, a causa della globalizzazione, il mercato finirà per scontrarsi con i suoi limiti? Dobbiamo prepararci al rovesciamento del sistema capitalistico e alla supremazia dello stato? Ciò porterà prosperità? Il mercato deve preoccuparsi di creare welfare o è responsabilità dello stato assicurarlo ai cittadini? Discutere di tali interrogativi significa affrontare alcuni dei temi cruciali del nostro tempo, dal cambiamento climatico alla disuguaglianza crescente. -
La vita delle piante. Metafisica della mescolanza
Abbiamo molto da imparare, dalla vita vegetale.rnrnrnAbbiamo adorato dèi antropomorfi e fatto per millenni degli animali l’oggetto del nostro culto. Eppure la forza cosmogonica più importante sul nostro pianeta sono le piante: sono loro le nostre ultime divinità. Sono loro ad aver prodotto il mondo così come lo conosciamo e lo abitiamo. Sono loro a mantenerlo in vita. Attraverso la fotosintesi, hanno permesso di cambiare lo statuto della materia che ricopre la crosta terrestre, trasformandola in centro di accumulazione dell’energia solare. E soprattutto hanno trasformato irreversibilmente la nostra atmosfera. Non illudiamoci: lungi dall’essere un elemento qualunque del paesaggio terrestre, le piante cesellano e scolpiscono incessantemente il volto del nostro mondo. -
Giustizia e mito. Con Edipo, Antigone e Creonte
Con Edipo, Antigone e Creonte per indagare i dilemmi del diritto continuamente riaffioranti nelle nostre società.rnrnLegge, morale, religione: il mito e noi rnAntigone, ovvero il conflitto tra coscienza individuale e ragion di stato, tra legge morale e legge positiva. Edipo, ovvero la tensione tra verità storica e oggettiva e verità soggettiva, tra domanda di giustizia e intransigenza nell’amministrarla, tra colpa, errore e responsabilità. Creonte, ovvero il contrasto tra la legge e la sua opposizione. Altrettanti dilemmi del diritto che riaffiorano continuamente nelle nostre società. Per quanto emancipata dal suo primitivo nucleo vendicativo, e oggi amministrata con molte garanzie, sancite soprattutto dalle costituzioni contemporanee, la giustizia infatti non risana mai del tutto i conti, né per le vittime né per i carnefici. -
Inverno. Il racconto dell'attesa
Il gelo e la neve: una bianca, gentile, morte che porta in sé nascosta la promessa della vita. Raccontare l’inverno obbliga a fare i conti con le nostre paure e i nostri limiti, e con una parte profonda della storia umana: le grandi glaciazioni, la lotta per la sopravvivenza, ma anche un’attesa di rinascita che si riflette nei miti e nelle feste più antiche. Stagione della sospensione, tanto dei lavori agricoli quanto della guerra, e al contempo uno dei momenti cardine dell’anno, per i suoi riti religiosi e la speranza di rinnovamento che essi portavano. Inseguirla nei secoli significa narrare di cacciatori, malattie, estenuanti ritirate militari, ma anche di esseri fatati nascosti nel cuore della terra, di feste e magie a lume di candela, di veglie davanti al fuoco. Dipinti, musiche, storie, dove il freddo e il mistero si fanno protagonisti. E così per secoli, sino a un presente globalizzato in cui l’inverno appare arretrare di fronte ai mutamenti globali; e quel senso di sospensione, festivo e mortale al tempo stesso, oscilla tra richiami sempre più commerciali e un bisogno profondo, intimo, al quale ci accorgiamo di dovere ancora attingere. -
55 giorni. L'Italia senza Moro
Volti, immagini, storie da un paese in bilicornrn«Questo non è un libro sul calvario di Moro, ma su ciò che si muoveva sullo sfondo, mentre quei fatti accadevano; perché non esiste storia senza ciò che vi sta dietro»rnrnChe Italia è quella che assiste alla prigionia di Aldo Moro? Che volti ha? Che cosa pensa? Se la tragedia incombe, insieme con altri fatti drammatici – un gravissimo incidente ferroviario, due diciottenni uccisi a Milano, l’assassinio di Peppino Impastato – la vita quotidiana scorre. Lo scudetto infiamma i tifosi, e così il mondiale di Formula 1, si guarda Portobello, si avvistano extraterrestri, si chiudono i manicomi, ci si strugge per Pinocchio, si fa l’amore da Trieste in giù, mentre dilaga la febbre del sabato sera. Un corto circuito culturale e antropologico scuote il paese, e queste pagine ce ne portano l’eco: alla voce dei telegiornali con le loro schegge di tragedia, fra comunicati e ultimatum, si sovrappongono le «emozioni da poco» e i «pensieri stupendi». Eterni «figli delle stelle», gli italiani dovranno ora affrontare un passaggio cui è impossibile sottrarsi. Come su un palcoscenico, nomi, storie, vicende in un racconto incalzante e vertiginoso, a comporre il ritratto di un paese che avrebbe preferito rimanere ancora una volta ignaro, nella sua atavica sospensione fra vitalismo e abulia. -
Il vicolo cieco. Le elezioni del 4 marzo 2018
Esistono due tipi di elezioni: quelle «ordinarie», che registrano il presente, e quelle «straordinarie», che segnano una frattura tra il mondo di ieri e il mondo di domani. Il voto del 4 marzo si inserisce pienamente nella seconda categoria. Per cogliere la portata «radicale» del cambiamento innescato da questo voto non giovano però interpretazioni affrettate né reazioni «a caldo». Mettendo a frutto una pluridecennale esperienza maturata nel campo degli studi politico-elettorali, l’Istituto Carlo Cattaneo offre con questo volume un’analisi del voto ancora una volta rigorosa e articolata. Sono così approfonditi temi quali l’offerta politica, le risposte degli elettori e il ruolo del sistema elettorale. Ad arricchire la disamina, sono proposte alcune riflessioni che si interrogano sulle cause che hanno condotto la politica italiana nel «vicolo cieco» in cui è precipitata e sulle possibili vie d’uscita. -
Una cultura della crescita. Le origini dell'economia moderna
Sappiamo bene ormai come la Rivoluzione industriale abbia innescato l’economia moderna; ma l’interrogativo avvincente su cui gli storici continuano a dibattere è sempre lo stesso: perché è accaduta proprio qui, in Europa, e non altrove? Grazie a una estesa e approfondita analisi, l’autore mostra come sia stata la cultura a fare la differenza. Fra Cinque e Settecento in Europa crebbe infatti una cultura volta al miglioramento della vita, all’acquisizione e alla circolazione di conoscenze nuove e alla loro messa in pratica: un «mercato delle idee» competitivo, favorito dalla stessa frammentazione politica del continente. La Rivoluzione industriale poté avviarsi in Europa perché solo qui due secoli di mentalità aperta al cambiamento e alla crescita, di scoperte scientifiche, di invenzioni, l’avevano preparata. -
Il mito. Discorso autorevole o racconto screditato?
La categoria «mito» è divenuta fondamentale nella nostra cultura, così come lo è divenuta nel discorso usuale o televisivo e persino nei linguaggi giovanili, dove le espressioni «mito» e «mitico», generalmente in forma esclamativa, ricorrono con straordinaria frequenza. Una cosa è chiara, sembra proprio che del «mito» non si possa più fare a meno. -
Sociologia delle migrazioni femminili. L'esperienza delle donne post-sovietiche
Metà dei migranti del pianeta sono donne. A lungo trascurata, la presenza femminile nei flussi migratori è oggi al centro di molti dibattiti, non sempre ben definiti. Ma si tratta davvero di un fenomeno nuovo? In cosa si differenzia la mobilità delle donne da quella degli uomini? E quali sono le sue conseguenze per le donne migranti, per le loro famiglie, per i contesti d'origine e di insediamento? Il volume risponde a queste domande ricostruendo sistematicamente la nascita e l'evoluzione di uno dei più grandi sistemi migratori femminili, quello che unisce i territori dell'ex Unione Sovietica con l'Italia e con molti altri paesi del bacino del Mediterraneo. In meno di un quarto di secolo, l'arrivo delle donne post-sovietiche ha infatti cambiato l'immigrazione in Italia, aprendo dinamiche d'insediamento del tutto inedite. -
L' Inquisizione a Firenze nell'età di Dante. Politica, società, economia e cultura
Il volume ripercorre le origini e l’evoluzione storica del tribunale antiereticale a Firenze a partire dagli anni Trenta del Duecento fino al pontificato di Giovanni XXII. rnrnLa città di Dante rappresenta un esemplare case study dei profondi intrecci che legarono il negotium fidei medievale alla vita politica e alle trasformazioni della società comunale, non secondariamente in ragione dell’accentuato dinamismo economico che caratterizzò il passaggio tra Due e Trecento. In questo fervido contesto gli aspetti di carattere più schiettamente religioso sembrano rimanere di fatto in secondo piano, ancorché presenti anche nei dibattiti culturali che animarono il convento francescano di Santa Croce, sede dell’Inquisizione fiorentina. Il rilievo sociale dei lignaggi a vario titolo coinvolti nella repressione evidenzia come l’attività finanziaria e l’«indotto» generato dal tribunale ponessero il negotium fidei al centro di forti interessi, che coinvolsero sia il ceto politico che quello imprenditoriale. Le irregolarità di gestione emerse in seguito ad un’inchiesta papale degli anni 1333-1334 fotografano in maniera nitida fino a che punto l’attività antiereticale si fosse progressivamente (e precocemente) trasformata da questione religiosa ad affaire principalmente d’ordine finanziario. -
Arduino fra storia e mito
Arduino, marchese di Ivrea e poi re d’Italia intorno all’anno 1000,rnè una figura presente nella cultura diffusa (scolastica e non solo)rnsul medioevo. Eppure le conoscenze su questo personaggiornerano basate su studi ormai superati, condizionati da enfasirne distorsioni ideologiche. Negli ultimi vent’anni c’è statarnun’inversione di tendenza e le ricerche storiche hannornapprofondito la personalità di Arduino e le dinamiche socialirne politiche del territorio in cui egli era maggiormente radicato.rnI saggi contenuti in questo volume danno conto di tali progressirne si propongono come tappe verso una riconsiderazionerncomplessiva. Alle linee essenziali della sua vicenda –rnla carriera, l’attività prima di funzionario e poi di re, il contrastatornesercizio di potere, il declino – seguono pagine che nernaffrontano decisivi risvolti problematici: dalla costruzione di unrnapparato di consenso in Ivrea e nel Canavese, attraverso legamirncon famiglie locali che, nel tempo, presero le distanze da un rernsconfitto e condannato dalla chiesa, oppure inventarono rapportirnparentali con un personaggio entrato nel mito; al rapporto colrnmondo ecclesiastico, che si rivela molto più complesso e menornscontato rispetto all’immagine negativa che per anni è statarntramandata; per giungere ai chiaroscuri del mito, ora eluso orarnesaltato dall’erudizione di antico regime e coltivato dallarnstoriografia ottocentesca, con il protagonismo dei Savoia,rnarricchito di ascendenze con potenzialità legittimanti ma ancherndepurato da zone d’ombra, alla ricerca di «preparazioni»rndell’unità italiana.