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Il Mulino. Vol. 454
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. -
Il Mulino. Vol. 457
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. -
Rivista italiana di scienza politica (2011). Vol. 2
Fondata nel 1971 da Giovanni Sartori e divenuta dal 2004 la rivista della Società Italiana di Scienza Politica, la ""Rivista italiana di scienza politica"""" ha contribuito allo sviluppo della scienza politica italiana e ne rimane il punto di riferimento essenziale, anche sul piano internazionale. Privilegiando l'approccio comparato e confrontandosi costantemente con il dibattito politologico internazionale, gli articoli presentati si concentrano su aspetti e metodi da sempre oggetto della scienza politica (istituzioni di governo, partiti, trasformazione dei regimi politici interni e internazionali ecc.), mentre i """"Focus"""" e le recensioni proposte riguardano i temi di frontiera della ricerca politologica (dall'idea di governance allo sviluppo delle istituzioni politiche europee, dal futuro delle relazioni internazionali alla riforma dell'amministrazione)."" -
Vaticano II in rete. Vol. 2: Conservare le tradizioni: poteva bastare?.
Poteva un evento epoeale come il Concilio Vaticano II limitarsi a difendere la tradizione cristiana contro fili assalti della società moderna e quelli, ancor più insidiosi, del tempo post-moderno? La risposta di questo libro è no, questo non poteva bastare. Quando i vescovi di tutto il mondo si riunirono a San Pietro, infatti, alla condanna degli errori osservati nel mondo preferirono un'esposizione positiva e convincente delle verità da accogliere e testimoniare, perseguendo quel rinnovamento spirituale e pastorale che era stato il grande insegnamento di papa Roncalli. Questo seeondo volume della serie ""Vaticano II in rete"""" ripercorre l'interessante fase preparatoria che precede il Concilio, nella quale le due anime - quella rigidamente difensiva e quella aperta all'ascolto - sono entrambe presenti e all'opera. Un contesto rispetto al quale la scelta decisiva compiuta successivamente dai Padri conciliari acquista maggior valore."" -
Etnografia e ricerca qualitativa (2011). Vol. 3
"Etnografia e ricerca qualitativa"""" è la prima rivista italiana dedicata all'approccio etnografico nella ricerca sociale. Incoraggiando l'interdisciplinarietà e il pluralismo degli stili di ricerca e delle tendenze teoriche che si ispirano all'etnografia, la rivista pubblica ricerche sia su temi classici del dibattito sociologico e antropologico sia su temi sociali di attualità. È articolata in diversi settori: saggi, interviste, note dal campo, dibattiti, rassegne, note critiche e recensioni." -
Tradizioni giuridiche nel mondo. La sostenibilità della differenza
Alla competizione per la globalizzazione concorrono oggi tre principali candidati: l'Occidente, l'Islam e l'Asia orientale. Nessuno è in grado di prevedere il risultato di questa gara. Imbrigliati in forme di pensiero che scaturiscono dal colonialismo dei secoli XVIII e XIX, rischiamo di vedere la globalizzazione come mera espansione dell'influenza occidentale. In realtà è in corso una sostenuta islamizzazione (un quinto della popolazione mondiale è oggi di fede musulmana) mentre nel management e nelle relazioni industriali si assiste ad una crescente diffusione di tecniche organizzative asiatiche. È dunque improbabile che ci si stia dirigendo verso una singola cultura mondiale e cosmopolita. Il volume ricostruisce le sette maggiori tradizioni giuridiche presenti nel mondo, ""figlie"""" di quelle religiose (indigena, talmudica, islamica, hindu, confuciana, civil law, common law). Di ognuna vengono esaminate le concezioni fondamentali, le istituzioni, il metodo, le affinità reciproche e le divergenze."" -
Il cervello. La macchina della mente
Intelligenza, coscienza, memoria, emozioni affondano le radici nel nostro cervello. Oggi la relazione tra mente e cervello sembra ovvia ma in realtà sono stati necessari molti secoli per affermarla con certezza. Dopo un affascinante excursus storico dalla Grecia antica ai nostri giorni, l'autore ci spiega come è fatto il cervello, come si forma, come funziona, cosa succede quando si guasta e come (e se) è possibile ripararlo. Ricordandoci infine che usiamo il cervello anche quando riteniamo di agire con il cuore. -
In ricchezza e in povertà. Il benessere degli italiani dall'Unità a oggi
Una ricerca straordinaria sulle condizioni di vita degli italiani, dal 1861 al 2011. Il libro ripercorre i 150 anni di storia unitaria documentando i successi e i ritardi con cui il progresso economico ha distribuito i propri benefici alla popolazione. Nel corso di un secolo e mezzo, un tempo breve quanto un battito di ciglia se si usa il metro della storia, il benessere degli italiani ha compiuto un balzo di dimensioni epocali: sconfitte la fame e la miseria, l'ignoranza e la malattia, gli italiani godono oggi di un benessere pari a quello di pochi altri paesi al mondo. Tuttavia non sempre e non tutti gli italiani sono riusciti a partecipare nella stessa misura alla parabola ascendente del paese. Le condizioni di vita (nutrizione, statura, salute, lavoro minorile, istruzione) si intrecciano in questa analisi alle variabili distributive, per comprendere le ragioni della straordinaria crescita del paese, della disuguaglianza distributiva e della vulnerabilità delle famiglie italiane. -
Competizione e spazio politico. Le elezioni si vincono davvero al centro?
II comportamento elettorale viene spiegato per lo più in base al cosiddetto ""teorema dell'elettore mediano"""", secondo cui i partiti, per vincere le elezioni, devono spostarsi progressivamente verso il centro, fino a diventare indistinguibili l'uno dall'altro. E tuttavia questo modello, semplicemente, non funziona. Se funzionasse, dovrebbe vincere sempre chi si trova al centro dello spazio politico, mentre sappiamo che possono avere successo candidati fortemente sfavoriti dalla loro """"collocazione spaziale"""", ovvero lontani dal punto mediano. Ciò perché gli elettori non sono ostaggi del proprio orientamento politico, ma votano considerando anche fattori slegati da posizioni di parte. Determinante a questo proposito è il grado di interesse per la politica: gli elettori meno coinvolti sono maggiormente capaci di esprimere un voto svincolato dall'orientamento politico. Questo interessante modello alternativo, che spiega risultati altrimenti incomprensibili, viene testato sulla base di sondaggi riguardanti venti consultazioni elettorali in Italia, in Francia e negli Stati Uniti nell'arco di trent'anni."" -
L' estetica contemporanea
In età contemporanea l'estetica pare frantumarsi e non essere più riducibile a un'immagine coerente. Eppure, data la vasta mole di testi di estetica che hanno prodotto, gli ultimi cento anni possono definirsi il ""secolo dell'estetica"""". A partire da quattro campi concettuali - vita, forma, conoscenza, azione - Perniola individua le linee di riflessione estetica che ne derivano e le illustra richiamandosi alle diverse opere: da Dilthey a Foucault [estetica della vita), da Wölfflin a McLuhan e Lyotard (estetica della forma), da Croce a Goodman (estetica e conoscenza, da Dewey a Bloom (etetica e azione). Se ne aggiunge poi una quinta, che tocca l'ambito dell'affettività e dell'emozionalità e che proviene all'estetica da pensatori come Freud, Heidegger, Lacan e Deleuze. Conclude il volume un ampio capitolo sulle tradizioni estetiche """"non occidentali"""", presenti in Africa e in America del Sud, in India, Cina e Giappone."" -
Ragazzi, si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane
Così copian tutti: i maschi come le femmine, i figli della borghesia come quelli degli operai, alle elementari come alle medie e alle superiori, nei licei come negli istituti tecnici e professionali, al Nord come al Sud. In molti casi a farlo sono 9 su 10. Dopo averlo fatto provano indifferenza o sollievo, ma anche soddisfazione e fierezza. Dobbiamo stupircene, in una scuola ormai arresa alla cultura del consumo, all'individualismo rampante, allo sprezzo delle regole? Gli studenti non si sentono impegnati a mettersi alla prova e migliorarsi, ma clienti/consumatori che ""godono"""" di un servizio. Li incoraggia un clima di tolleranza che smentisce il principio di autorità, svuota di senso la cittadinanza, mina il rispetto della legalità. La pedagogia della comprensione è diventata benevolenza a buon mercato o addirittura complicità. Con la benedizione di tutti: dai genitori agli insegnanti, fino al raffinato intellettuale secondo cui copiare e far copiare sono nientemeno che """"un dovere... un'espressione di quella lealtà e di quella fraterna solidarietà che costituiscono il fondamento dell'etica"""". Un fair play all'italiana che all'auspicio """"vinca il migliore"""" risponde come fece un famoso allenatore di calcio: """"Speremo de no!""""."" -
Eroi della libertà. Storie di rivolta contro il potere
Per parlare della libertà i racconti dei suoi eroi valgono molto più di mille teorie. Perché la libertà è un modo di esistere che viene testimoniato da qualcuno che vivendo e rischiando si oppone alla verità del potere. Questo libro è un percorso attraverso le icone eroiche della libertà: da quelle che difendono la propria libertà contro chi la minaccia dall'esterno (Antigone, Bruto, Giovanna d'Arco) a quelle, più moderne, che lottano per un sogno, alla ricerca di una libertà mai posseduta (M. Luther King, Che Guevara). Poi l'autrice arriva all'oggi, un tempo in cui le figure eroiche si svuotano nelle immagini dei supererei digitali e nelle imprese virtuali. Cosa fare per sperimentare ancora la libertà se non ascoltare le voci di quanti - uomini liberi come Ambrosoli, Impastato o Saviano - senza sentirsi eroi hanno il coraggio di rischiare per una libertà che coincide con la propria vita? -
Storia delle carestie
Nell'Apocalisse di Giovanni un cavallo nero, insieme alla pestilenza, alla guerra e alla morte, porta la fine del mondo: è la carestia, una sciagura che accompagna da sempre il cammino dell'umanità, in ogni società, in ogni luogo, in ogni tempo. Ripercorrere la storia della carestia è dunque davvero come ripercorrere la storia dell'uomo: la sua lotta per difendersi dalla durezza della natura, che con la siccità, le alluvioni, le eruzioni, con le malattie che distruggono i raccolti getta nella fame le popolazioni; ma anche le responsabilità che l'uomo stesso ha nelle carestie, così di frequente connesse alle guerre, a politiche inadeguate o omicide (come in Unione Sovietica negli anni Trenta, o nella Cambogia dei khmer rossi). Dall'antico Egitto all'Africa contemporanea, dall'Europa medievale alla Cina maoista, il libro racconta come le diverse società ed epoche hanno fatto i conti con la carestia e su quali basi si può ragionevolmente pensare che in futuro essa non costituisca più una minaccia d'apocalisse. -
L'Urss dal trionfo al degrado. Storia dell'Unione Sovietica, 1945-1991
Basandosi sulla documentazione venuta alla luce dopo il 1991, sulla vasta memorialistica post-sovietica, sui censimenti, le opere letterarie e le testimonianze del dissenso, Graziosi ricostruisce una storia non meno sorprendente di quella dell'Urss di Lenin e Stalin, narrata nel volume precedente, ma anche molto diversa. Agli ultimi cupi anni di Stalin, segnati da carestie e repressioni, seguì un periodo di profonde e inattese riforme culminate nel 1956 nella denuncia di Chruscev al XX congresso. L'Urss conobbe allora i suoi anni migliori, che coincisero però con l'affermazione di un regime forse più ""totalitario"""", seppure meno violento, di quello staliniano. L'apparente stabilità copriva però un degrado testimoniato dall'alcolismo, dal ritardo tecnologico e dall'emarginazione di parte della popolazione. Le vittorie internazionali, associate alla decolonizzazione, le risorse garantite dal petrolio, e le sconfitte occidentali permisero a questo sistema di illudersi, nel 1975, di aver vinto la guerra fredda. Pochi anni dopo, però, tutto si capovolse. Il libro si conclude con la ricostruzione dello straordinario processo che portò in pochi anni ai miracoli del 1989-91, quando un sistema dotato di un enorme esercito e di migliaia di testate nucleari abbandonò pacificamente i suoi domini e annunciò poi il suo scioglimento per televisione, appellandosi, per bocca del suo leader, ai valori della democrazia e dell'umanesimo."" -
La devianza in adolescenza
La devianza minorile è certamente un tema al centro dell'attenzione non solo di psicologi e operatori, ma anche di diversi attori sociali a partire dalle famiglie fino ad arrivare alla scuola e alla società nel suo insieme. Molti sono al riguardo i modelli che hanno cercato di spiegare la devianza adolescenziale, non sempre supportati da solide basi teoriche e scientifiche. Questo volume offre una visione della devianza minorile secondo un'ottica integrata che considera le variabili biopsicosociali implicate nel fenomeno. Dopo un'analisi delle origini del comportamento antisociale e dei fattori di rischio e protezione, vengono presentate le diverse manifestazioni del comportamento deviante, dal bullismo all'antisocialità conclamata, e una serie di modelli d'intervento che, sostenuti dai risultati delle ricerche empiriche, offrono un valido aiuto rispetto alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di crisi. Un testo utile a tutti coloro che a vario titolo (psicologi scolastici, psicoterapeuti, insegnanti, genitori, educatori psicosociali) sono in contatto e operano con gli adolescenti e le loro difficoltà. -
Storia delle province romane
Dall'espansione mediterranea dell'età repubblicana, con le prime province di Sicilia, Sardegna, Corsica e Spagna nel III secolo a.C, al consolidamento dell'età imperiale, alla marginalizzazione dei territori provinciali nel tardo antico: il volume illustra il processo che portò Roma ad apporre il sigillo dell'""imperium Romanum"""" su un vastissimo territorio, affermando una supremazia i cui effetti culturali sarebbero durati nei secoli."" -
Bisanzio e le crociate
Iniziate nel 1095, quando papa Urbano II durante il concilio di Clermont decise di intraprendere la guerra santa per la liberazione di Gerusalemme, facendo appello ai fedeli, le crociate divennero un aspetto caratterizzante della cristianità occidentale. Delle otto spedizioni che ebbero luogo fra l'XI e il XIII secolo, le prime quattro coinvolsero direttamente l'impero bizantino. Il volume dà conto dei riflessi pesanti che ebbero su di esso: saccheggi e devastazioni culminarono infatti nel 1204 nella conquista stessa di Bisanzio e nella formazione di un impero latino. -
Il commercio degli schiavi
Una delle più tragiche, spaventose, e nello stesso tempo importanti vicende della storia del mondo occidentale riguarda la tratta atlantica degli schiavi. Fra l'inizio del XVI e la fine del XIX secolo milioni di prigionieri africani -uomini, donne e bambini - furono costretti a raggiungere le coste, vennero stivati su navi negriere in condizioni al limite della sopravvivenza per essere trasportati al di là dell'Atlantico, e infine furono sbarcati e brutalmente trasformati in forza-lavoro in un continente sconosciuto, fra gente straniera. Questo libro racconta perché nacque e prosperò tale commercio, qual era la condizione degli schiavi, come si giunse all'abolizione della tratta. -
L' Asia orientale. Dal 1945 ai giorni nostri
"Unite le vostre forze perché siano destinate alla costruzione del futuro"""". Da queste parole, che chiudono il discorso con il quale l'Imperatore giapponese Hirohito dichiara la resa del Giappone il 15 agosto 1945, prende le mosse il volume, in cui si passano in rassegna le vicende dei principali paesi di quel territorio che normalmente si etichetta come Asia orientale. La sconfitta nipponica nella seconda guerra mondiale, infatti, si ripercuote pesantemente sui destini delle due Coree, di Taiwan, della Cina, oltre che dello stesso Giappone. È illustrata - cronologicamente fino ai giorni nostri - la complessa evoluzione storica, politica ed economica di questi paesi, di cui sono descritte le trasformazioni radicali che li hanno portati a diventare protagonisti globali." -
Breve storia della guerra
Perché l'uomo combatte? Che cosa determinò il successo delle legioni romane? E si perverrà mai alla ""fine delle guerre""""? Il volume offre una sintesi complessiva del ruolo e delle forme della guerra nelle società umane. Adottando una originale prospettiva non eurocentrica ma globale, con particolare attenzione per il mondo islamico e l'Asia orientale, l'autore ripercorre l'evoluzione delle politiche, delle strategie, dei modi di combattere nell'antichità, nel Medioevo, nella prima età delle armi da fuoco e in quella delle rivoluzioni, nell'epoca dell'imperialismo europeo e nell'odierno mondo globalizzato.""